abbisognante ancor di medicante / gentil, giacere. carducci, i-132: [il nilo
10-4 (424): postolesi a giacere allato, il suo viso a quello
nel covo: rintanarsi; porsi a giacere; appiattarsi, rannicchiarsi (per riposo
accùbito, sm. stor. il giacere disteso appoggiandosi sul gomito (in particolare
, iv-2-1270: i levrieri si ponevano a giacere presso di noi,...
. dal lat. volgar. ad-iacsre 1 giacere accanto \ addicévole, agg.
part. pres. di adiacère * giacere presso '. adiacènza, sf.
vanga, con i corpi afflosciati dal continuo giacere sul ciglio delle vie. de pisis
dal lat. jacicdre (da jacère 'giacere '). aggiaccato (part.
con la particella pronom. ant. giacere; trovarsi; essere adiacente.
. di jacère) ', v. giacere. aggiardinare, tr. piantare
[l'italia] dalla provvidenza a giacere senza nome e missione propria aggiogata a
, / acciò che agiato più stesse a giacere. caro, 7-287: in questo
è buono aiutorio il ciliccio, lo giacere in terra, stare tutta notte a vegghiare
nave, / che sempre sogna nel giacere in secco, / portaste ognun la
digiuno, ciliccio, cenere, cioè giacere in terra, lagrime, confessione e silenzio
iv-2-1270: i levrieri si ponevano a giacere presso di noi, col muso allungato
qualche pregio vivere, almanco morirvi, e giacere tra miei passati! lorenzo de'medici
dei. tasso, 7-105: là giacere un cavallo, e girne errante /
. passavanti, 264: il migliore giacere, e il più sano, è
e il più sano, è il giacere boccone o quasi,... se
<;, da xeijxat 'giacere '. ammodaménto, sm.
al figur. sommergersi, affondare, giacere sommerso. ariosto, 13-29: quando
sopra la i dell'antipenultima sempre suole giacere. b. cavalcanti, 276
34-15: altre [ombre] sono a giacere; altre stanno erte, /.
di figura simile a un'arpa a giacere; cembalo, spinetta; clavicembalo.
parte del letto dove tu sei solita giacere. cellini, 548: di poi
è sommamente opportuna di sito, per giacere alla punta d'un gran golfo,
ora domanda dante d'una anima che vedeva giacere nell'arsura, e non parea che
ed asciare dalla parte sulla quale solevano giacere i prigioni. 2. asportare
[crusca]. l'aveva posto a giacere tra l'asinino e il bue.
(596): né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur
/ l'altro, che 'l vide attonito giacere, / per dargli morte l'elmo
, 1-160: la quale domandava di giacere teco, avvegna dio che tu la
della barca piagnendo si mise a giacere. guido delle colonne volgar., 1-319
idiotismo pur veggio in quel medesimo albergo giacere, cioè esser bacato di una persona,
, se difendente, senza opponimento dee giacere. salvini, 23-402: de'pecorari
: e ponlo in prima bocconi a giacere / e poi il poni rivescio: /
mio servigiale, che male mi fa giacere nel letto, e con adirate boci
, bellissimo giovane, si condusse a giacere seco e a tenerlo tra le sue damigelle
per le stanghe e in terra a giacere, / assai a cuor gentil belli a
sul quale non intende rimettersi più a giacere. versione familiare del modo francese *
, co'piedi trovò il detto fanciullo giacere nella via come morto, e per compassione
. 3. sdraiato, posto a giacere. de amicis, i-640: alzata
ove quali trovati piangere, quali semivivi giacere, in tanta copia ne abondavano che
come una vite senz'olmo, a giacere per terra calpestata da tutti. monti
considerato; esser lasciato in disparte; giacere nell'abbandono, essere del tutto trascurato
la solita infermeria, ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o
se io mi pongo questa sera a giacere in su questo letto durerò fatica assai a
morbidi e agiati debbono esser posti a giacere e di più dilicate vivande esser nutricati.
appartenea carnalmente. -conoscere, giacere, mischiarsi, usare carnalmente: congiungersi
; se io mi pongo questa sera a giacere in su questo letto durerò fatica assai
e due statue sopra ciascuno pure a giacere. milizia, ii-231: * cartelloni '
un diogene con la sua tazza a giacere in su le scalee, figura molto considerata
una notte con la moglie 11 lasciasse giacere. idem, dee., 7-8 (
cosa mi pare senza ripugnare cadere e giacere vinto, o come molti prima aversi
fosse i magliuoli, si pongano a giacere un certo che. sassetti, 59:
, chiedevano di grazia d'andare a giacere in casa marta. -chiedere di
se io mi pongo questa sera a giacere in su questo letto durerò fatica assai
sonno perdutone, per debolezza fu costretto a giacere. beicari, 3-2-133: il giovedì
, nel campo per alcun tempo lasciarci giacere. 7. ant. mucchio
): vide... bambinelli a giacere sopra materassine. [ediz. 1827
e per istrettezza non v'è potuto giacere alcuno de'suoi monaci? sacchetti,
cresce l'affanno e l'impotenza del giacere. 2. cooperazione, intervento,
concùbito, sm. letter. il giacere insieme di uomo e donna; rapporto
, dal part. di concubàre * giacere insieme '. concubrina, sf
vide il maestro tutto rotto e incatenato giacere su 'l letto a piè del fuoco
gran signore, egli si pone a giacere dinanzi da lui, e fagli segno di
un diogene con la sua tazza a giacere in su le scalee, figura molto considerata
se io mi pongo questa sera a giacere in su questo letto durerò fatica assai a
il coricare, il coricarsi; il giacere nel letto. caro, i-309:
). porre a letto, mettere a giacere, far distendere nel letto.
valli. 5. rifl. giacere con una persona di altro sesso.
di animali, quando sono sdraiati a giacere per riposo; di pezze a punta,
assol.). premere col corpo; giacere, stare in ozio nel letto;
= lat. cubare * essere coricato, giacere '; ma col senso del comp
cresce l'affanno e l'impotenza del giacere. patini, giorno, iv-588: altrove
pronom.). ant. giacere sepolto sotterra. dante, par
fratelli. 2. intr. giacere sdraiato, coricato. lorenzo de'medici
inghiottisca e rube. 3. giacere immerso nel sonno. serdini, ix-272
= voce dotta, lat. cubare 4 giacere '. cubato1 (part.
. ant. coricato, posto a giacere. -essere mal cubato: ridotto a
= deriv. dal lat. cubàre 4 giacere a terra '. cubatura,
nominale (cuccio). accucciarsi, giacere accovac sarebbe per esempio un
che si corichi, che si ponga a giacere. carducci, i-984: a piè
intanto armida della regai porta / mirò giacere il fier custode estinto. marino, 226
otto mostri marini in diverse forme a giacere sopra certi dadi con le zampe dinanzi,
/ che 'l re filippo debbe con lei giacere; / e che venisse uno serpente
prigione, / ché mi potevi uccidere a giacere. cammelli, 7: all'olio
ma elli non vi daranno alcuna cosa di giacere e di stare tra'corpi morti.
perdutone, per debolezza fu costretto a giacere. velluti, 193: non trovai
sul patibolo sorridendo e a disdegno volle giacere supino per fissare la mannaia che doveva decapitarlo
e pose lui e 'l cavallo a giacere / ed una staffa perdé nel cadere.
e letter. coricarsi, mettersi a giacere. fr. colonna, 2-27:
volta decoro della superba città, adesso giacere infranti. de sanctis, ii-1-53:
abbiamo * decubito 'per il * giacere in letto ', ci sarà permesso il
soprattutto in caso di malattia); il giacere nel letto. -piaghe da decubito:
a prolungata pressione e sfregamento per il giacere del paziente nel letto. pirandello,
la virtù il più delle volte mal remeritata giacere quasi derelitta e abbandonata. bocchelli,
pregio vivere, almanco morirvi, e giacere tra miei passati! ariosto, 4-40
* jacium, deriv. di iacère 'giacere '. diacciòla, sf
. diacére, intr. dial. giacere. buti, ii-284: fece oloferne
si diaceva. = idiotismo toscano per giacere (v.). diacetato,
diacitura, sf. ant. il giacere, giacitura. firenzuola, 613:
sul muro giallo. -figur. giacere nel sepolcro. cesarotti, ii-172:
l'uscio della camera stavo a giacere, sentei un derotto pianto.
di dirozzamento, le fanciulle si lasciano giacere nella più crassa ignoranza. -grado
di quel nostro collegio; e trovatolo giacere immobile e dolentissimo della vita, e
notabilmente. -discadere nel letto: giacere ammalato, invecchiare nella malattia.
loro o vi sarà ima pianura a giacere, o e'vi saranno coperte di terreno
che lo uccise perché 'l trovò giacere con la moglie, di questo è discordia
pietro ispano volgar., 1-37: fugga giacere con femina, per lo discorrimento degli
sul patibolo sorridendo e a disdegno volle giacere supino per fisare la mannaia che doveva decapitarlo
fatta. denina, iii-196: costretto a giacere per grave malattia che lo assalì,
ispesso ci poniamo a sedere e a giacere con dormigliosi e pericolosi sonni.
dunque il piede indrieto, e lascierò giacere le disformate ombre in un gorgo de
l'altro, che 'l vide attonito giacere, / per dargli morte telmo gli
stato con lui, che unquanche noi vide giacere in letto o in luogo assettato,
: non mi dispregio perch'io solessi giacere teco soletto sotto gli albori: perch'io
verghe. 6. mettere a giacere, adagiare. boccaccio, dee.
. 14. rifl. mettersi a giacere, adagiarsi; cadere in terra.
la solita infermeria, ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli
dee porre. 4. messo a giacere, coricato, sdraiato; fatto cadere
ch'era un uom, posto a giacere / sopr'alla paglia a guisa di somaro
passata ogni volta ch'è venuta a giacere meco? marino, ii-89: se
oimè figliuolo mio, dove ti vedo giacere. giaci, dolorosa la vita mia!
una notte con la moglie il lasciasse giacere; per che, fatti dorare popolini
nave, / che sempre sogna nel giacere in secco, / portaste ognun la vostra
alcina? 3. figur. giacere inerte, restare inattivo, non mettere
il cor nella fiducia. 5. giacere nelpeterno riposo; giacere morto. giamboni
. 5. giacere nelpeterno riposo; giacere morto. giamboni, 102: le
e quasi pagana. 6. giacere immoto e silenzioso, non dar segno
ho maggior merito d'un dormire e giacere vestito, o d'un digiunare,
sono sì avvezzi al digiuno e al giacere vestiti, che non se ne curano,
dormire la state. -dormire a giacere: dormire comodamente sdraiato sul letto.
dì digiunava e non dormiva mai a giacere. -dormire coi propri padri: morire
-dormire sottoterra: esser sepolto; giacere nel sepolcro. -dormire in pace
ch'uno olifante udir le pareva / giacere in terra: onde ciascuna fisse / il
per rispetto d'un'enfiatura mi conviene giacere. a. cocchi, 4-1-186: ne'
erranti. tasso, 7-105: là giacere un cavallo, e girne errante / un
inf., 34-13: altre sono a giacere; altre stanno erte, / quella
esanime, sterminato, il tempo, a giacere sino all'ultimo futuro. popini,
vedeva le turbe stanche e gittate a giacere, come pecore che non hanno pastore
pregio vivere, almanco morirvi, e giacere tra miei passati. cammelli, 126
d'italia, disfatte ed everse, miserabilmente giacere. bocchelli, 12-114: parole profetizzanti
, e gittandosi per tedio e fatica a giacere sotto un ginepro nella solitudine, s'
: la fama tiene gli epitaffi a giacere; non va né innanzi né indietro,
222): alcuna volta, per lo giacere ri- vescio, adiviene che 'l sangue
quanto elle paiono: vede- vilo ieri giacere languido e tutto quasi fuor di vita;
non fa nulla, o se non giacere e tenere cani e sparavieri. a.
porlo [il tralcio] ritto che a giacere, per non l'aver punto a
, 3570: questi altri non si possono giacere / con le lor donne, ché
una figura nuda sopra un panno a giacere con la cintura della spada a traverso
pigliare un poco di sonno ammonendoci di giacere in su quelle medesime stuoie dove noi
delirio assalse don ignazio appena posto a giacere. savinio, 392: s'è
cui si raccolgono le lettere che devono giacere ferme in posta. moravia, vii-319
loro ombra da un lato, come a giacere, le croci di ferro dei poveri
una figura nuda sopra un panno a giacere con la cintura della spada a traverso
ne fui, che mai poscia da giacere non mi son potuto levare se non oggi
/ e con man nude li pose a giacere; / e di lor carne con
ch'uno liofante udir le pareva / giacere in terra: onde ciascuna fisse / il
cavalca, 19-316: fece la notte giacere con seco la predetta giovane, ch'
, fuori d'ogni suo pensamento, giacere sopra il terreno nudo uno ch'appena
, per una fenestra, vedde lui giacere con rebecca sua moglie. petrarca,
.. posti due bellissimi fiumi a giacere. vasari, iv-152: ma questo ignudo
, iv-152: ma questo ignudo a giacere qua innanzi, a uso di fiume,
: impazzì di lussuria sopra lo suo giacere con altrui, la cui carne si è
nel fondo della barca piagnendo si mise a giacere. giov. cavalcanti, 126:
a casa di panuzio e trovaronlo molto afflitto giacere in terra, e dissergli: forseché
con due altre figure appresso, quasi a giacere, grandissime e bene fatte. tanaglia
perocché al cavallo sarebbe grave rincrescimento sempre giacere, sì si prenda pezza di panno
... posto a traverso a giacere in una fossetta fatta sopra il divelto.
: ho preferito mettermi di fuori a giacere, con la testa contro il tronco
veemenza, e come fremessi di vederla giacere finalmente stracca e piena di sonno,
di fronde. alberti, ii-176: trovollo giacere in su un suo quasi covile quale
quando tu fai vedere le lepre a giacere colassù e frugare al compare. buonarroti
cagioni de'sogni, è il modo del giacere quando altri dorme. giovanni da samminiato
essendo bene ebbro, si mise a giacere con alcuna sua trista, e a
19-145: morgante, come lo vede a giacere, / gli stivaletti di gamba gli
: avvisò di darli parole generali, giacere la notte con lei, e poi pur
-adagiare, coricare, porre a giacere. petrarca, 50-44: i naviganti
-adagiato, coricato, posto a giacere. d. bartoli, 30-464:
sopra la 1 dell'antipenultima sempre suole giacere, gittato sopra la e, che
. (per la coniugazione: cfr. giacere). dial. ant. stare
in risposo, inerte, inoperoso; giacere. nardi, 378: i
insieme. = variante toscana di giacere (con velarizzazione). ghiacinto,
. = dal lat. iacère 4 giacere ', da cui il lat. mediev
giaccióni, avv. ant. a giacere. palladio volgar., 12-n:
omore. = deriv. da giacere, sul modello di ginocchioni (v.
giacènte (part. pres. di giacere), agg. che rimane col
preteso. giacènza, sf. il giacere; degenza (in una casa di
bufale; che si alzarono subito da giacere, quasi tutte insieme. -in
596): né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere su un
io ho maggior merito d'un dormire e giacere vestito o d'un digiunare ch'un
sono sì avvezzi al digiuno e al giacere vestiti, che non se ne curano,
de'sogni, è il modo del giacere quando altri dorme. pulci, 10-79:
pulci, 10-79: addormentati posonsi a giacere. collenuccio, 118: lo
vino. dottori, 187: trovata giacere tra brune spoglie / l'impallidita e
, e gli altri si stavano a giacere. rota, 1-1-144: giaceasi donna
quanto puoi, e misura col tuo giacere questi campi, ne'quali coltarmi se'
pisa, 2-8: troverai una troia bianca giacere con trenta porcellini bianchi sotto le querce
e'non abbiano ginocchia, non posson giacere, ed imperò, quando voglion dormire
la cagna, ed ella si tornò a giacere in su la fossa dove era il
e me non meno, che vedrò giacere la mia fanciulla in talamo così leggiadro.
novello. carducci, iii-19-185: avrebber dovuto giacere [i prigionieri] su la paglia
, 70: mi sono messo a giacere / sotto le stelle, / una di
perdutone, per debolezza fu costretto a giacere. macinghi strozzi, 18 (49)
lassa, che non vorebbe fare altro che giacere; ch'è cattivo segno, quand'
da letto, o per meglio dire da giacere, il giorno medesimo del parto.
panni vedere... i buoni giacere a terra distesi per paura del nostro pericolo
non fa nulla, o se non giacere e tenere cani e sparavieri. cicerone
solitudine, il languore, e il giacere lunghe ore sotto un noce in cima a
... signore e signori a giacere indegnamente nella loro propria grascia:.
sopradetta cittade; lo cui corpo io vidi giacere sanza l'anima in mezzo di molte
/ o da lui morto restavi a giacere. ariosto, 9-76: o sia la
giacque. tasso, 7-105: là giacere un cavallo, e girne errante / un
la placano i suffragi / non può giacere in pace, e non mi lascia /
, è scritto / ma il lor giacere non dura. 5. congiungersi
fior dalisa e daramis e giacere insieme e fue grande allegrezza. ariosto
: poi non ebbero altra voglia che di giacere insieme mischiandosi e di dormire.
1-78: 0 quante volte temeo il giacere sola nella selva! testi fiorentini,
nave, / che sempre sogna nel giacere in secco, / portaste ognun la
di luogo, non può entrare o giacere, come troverà sito...
sopra la i dell'antipenultima sempre suole giacere. 10. con riferimento
freni. gli quali poi che'cavalli sentirò giacere nel sommo dosso, presoro spazio,
altrui? bartolini, 16-233: vale più giacere in un errore innamorato, che vedere
la virtù il più delle volte mal remeritata giacere quasi derelitta e abbandonata. davila,
: puoe forse in sì oscuro luogo giacere la virtù, ch'ella da chi stia
, / tutt'altri vizi in superbia giacere. la spagna, 2-5: ora t'
e le piccole, intramezzate da aovati a giacere e le porte... per
presso rimetterlo a dormire, e farlo giacere supino e poi i lato. redi,
gravezza di petto... non può giacere nel fianco sinistro, senza che la
malpighi, 1-241: li pleuritici non ponno giacere nel fianco opposto all'ammalato, perché
disteso sul dorso (in contrapposizione a giacere prono o bocconi: sul ventre)
222): alcuna volta, per lo giacere rivescio, adiviene che 'l sangue si
nobile, dovendo morir di mannaia, volle giacere supino per vedere a dispregio scender dall'
. -lasciare, tenere qualcosa a giacere: non tenerne conto, non servirsene
sonno dietro le cortine de'nostri letti giacere, che noi passassimo nel giardino.
: la fama tiene gli epitaffi a giacere. -porre, fare, disporre
-porre, fare, disporre a giacere (o giacendo): collocare disposto
. meglio è porlo ritto che a giacere, per non l'aver punto a
presto minute, si pongono non a giacere sopra un lato, ma, stando sopra
quanti alberi trovò tanti ne pose a giacere. -porre, mettere a giacere:
a giacere. -porre, mettere a giacere: coricare; collocare al suolo,
gran signore, egli si pone a giacere dinanzi da lui e fagli segno di
se lui il corpo tuo mette a giacere / e che non t'abbia a morte
ha tanta paglia / per gettarsi a giacere. manzoni, pr. sp.,
la getta lontano, lo butta a giacere, e lo tien lì.
tien lì. -porre qualcuno a giacere: avere il sopravvento su di lui
/ e con man nude li pose a giacere. berni, 36-11 (iii-199):
/ e solea de'par suoi porre a giacere. monti, 5-230: un dardo
'giace, giaceva, giacerò, giacere '» (v. anche iacere)
cenci e simili) per porvisi a giacere. -anche: lettuccio rozzo e disadorno
* jacilium, deriv. da jacère * giacere '. giaciménto, sm. il
'. giaciménto, sm. il giacere; il modo di stare coricato
= comp. dall'imp. di giacere, dalla prep. in e terra (
bara. = deriv. da giacere. giacitóre, agg. e sm
. -tricé). che sta a giacere, disteso, sdraiato, coricato.
giacitóre. = deriv. da giacere. giacitura, sf. il giacere
giacere. giacitura, sf. il giacere; modo di stare disteso, sdraiato
loro. = deriv. da giacere. giaciuto (part. pass
giaciuto (part. pass, di giacere), agg. che staoè stato
. gittandosi per tedio e fatica a giacere sotto un ginepro nella solitudine s'addormentò.
, che non vorebbe fare altro che giacere; ch'è cattivo segno, quand'uno
,... si pose a giacere sopra una stuoia fatta di canna, e
volava, l'asino in terra prostrato giacere,... scese giù e
xxiv-807: fu... posta a giacere in un rustico letticello, e mitigatole
nascere la gramigna: essere morto; giacere sotterra. sercambi, 54: andò
avresti potuto: signore e signori a giacere indegnamente nella loro propria grascia.
. pirandello, 7-731: ricadde a giacere e si mise per un pezzo come
70: mi sono messo a giacere / sotto le stelle, / una di
scantonata, su cui si pone a giacere il bambino, e che gli tien luogo
, 35 (609): bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali,
(per la coniug.: cfr. giacere). ant. giacere.
. giacere). ant. giacere. -anche con riferimento ad ani
iacére2, sm. ant. il giacere, il dormire. dominici,
, 20-19: spesse volte si gittava a giacere pure sopra la terra ignuda. leggenda
età stracca, imbecilissimi, sedere e giacere su dove tu poni e'piedi,
per rispetto d'un'enfiatura mi conviene giacere e tenere la persona impedita, se bene
fatto una femmina in bella attitudine a giacere: questa teneva il braccio manco sopra il
: imperò che quale parimente sta a giacere riverta,... quale col
: sono sopra la detta rena ardente a giacere supini, sopra sé ricevendo lo 'ncendio
indica movimento verso il basso e cumbère 4 giacere '); cfr. fr.
, 6-37: veggio corpi morti puzzolenti giacere e d'incredibile fetore pieni. ariosto
', comp. da cubare * giacere 'e in-che indica moto dall'alto al
), da incubare * covare, giacere, dormire '; cfr. fr.
le sue piaghe e l'indolinzimento del giacere. = deriv. da indolenzire
e ciò fu che una si pose a giacere e l'altra le passò su la
. moravia, iii-60: è pur dolce giacere infermo in un buon letto, la
: -io voglio al tutto ista- sera giacere con la mia mogliera. cariteo, 363
infrapongono fra di loro alcune ninfe a giacere ignude in riva all'acque. =
trovasse modo per lo quale essa potesse giacere con questo toro. pagliaresi, 101
, l'ingessatura che mi costringeva a giacere supino, mi avesse obbligato a guardare
, viii-244: lo sole si porrà a giacere sopra li profeti, e lo die
inter 'fra 'e iacère 'giacere, estendersi '. interglaciale,
. m. adriani, ii-226: vide giacere questi trecento gli uni appresso agli altri
ordigni, infruttuosi, / sparsi miri giacere e neghittosi. ungaretti, xi-170:
invasati d'amore, v'ho detto di giacere / su'letti di sabbia azzurra.
inf., 34-15: altre sono a giacere; altre stanno erte, / quella
16-417: le saette / folte vi lascia giacere e star riposte, / che scompigliolle
inanzi, e ne ritrova molti / giacere in terra, anzi in vermiglio lago /
'piaga ipostatica', cioè risultante dal lungo giacere infermo, o decubito. = voce
madre. tasso, 7-105: là giacere un cavallo, e girne errante / un
ariosto, 27-21: ritrova molti / giacere in terra, anzi in vermiglio lago /
. alberti, i-38: vedevilo ieri giacere languido e tutto quasi fuori di vita
preda a dolori e sofferenze atroci; giacere al suolo (o in un letto
vitto tenue passar la notte, o giacere aggravato dalla copia e lautezza de'cibi?
di corpo e disordinati cibi, e con giacere non come sposa di cristo, ma
farle serve per esser più leggero a giacere con esse. 25. che
entro i quali ci si pone a giacere (e il plur. le lenzuola è
è l'opio soproso che letarghiti gli fa giacere. = deriv. da letargo.
, entrare, cascare, piombare, giacere, ridursi, inabissarsi, abbattersi in
-rimanere, restare, essere, giacere lettera morta; ridursi a lettera morta
. locuz. -avere dimora alla lettiera: giacere a letto ammalato. d.
di mangiare standosi sopra i letti a giacere, o veramente per placare l'ira
iesu cristo, ne'quali lecti voi potiate giacere e riposare con lui redemptore.
il bestiame, acciocché vi si ponga a giacere e per ratte- nerne raccolti e avviluppati
-essere, trovarsi, stare, giacere a o in letto: riposare,
riposare, dormire. - anche: giacere ammalato. bibbia volgar., ix-50
sue donzelle: le quali lo portarono a giacere. -fare, ordinare, preparare
]: * guardare il letto ', giacere in letto per cagione di malattia.
-entrare nel lettùccio: mettersi a giacere, coricarsi. de pisis,
piedi, far levare da sedere o da giacere; far alzare in punta di piedi
colei che mai per alcuno accidente da giacere non avea il capo levato, né
7. alzato da sedere o da giacere, sorto in piedi, rizzato,
liberamente, però che li maschi nel giacere con le femmine mandato fuori il seme
e'non abbiano ginocchia, non posson giacere, ed imperò quando voglion dormire,
prima bene, e non si ponghino a giacere sopra viva calce, che consuma le
6-1: qual è maggior peccato, o giacere con la comare, o che nasca
abituale o assai continuato; può non giacere a letto, né starsene in casa,
tutto privato del potere con alcuna femina giacere. s. caterina da siena,
finalmente, malignandosi il male, cadono a giacere più a guisa de'moribondi che degl'
e, vedendo pippa in sul lettuccio giacere così gialla, gridando disse: «
del figliuolo, rade volte lo lasciava giacere con lei. b. segni,
mangiatoie più basse, perché stando a giacere possano rugumare. lancellotti, 232
e lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non eravi
coloro che noi fanno [l'usare di giacere colle donne], caggiono in
le damigelle vidono lor signore a terra giacere in tal maniera, si credettono per
gittossi a'piedi di santo francesco a giacere. leggenda aurea volgar., 490:
state consumate, e per lo lungo giacere pervenute languide, assalite da una repentina
non la solita infermeria ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali.
dal cataletto dov'era stata messa a giacere in attesa della sepoltura, e trovata rabbrividita
il lume della lucerna, ritornò a giacere quel putrido mazzocchio di carname già verminoso
della gran facciata sono in atto di giacere la religione e la pace: e nelle
de li infermi li quali vegnono a giacere nel detto ospitale, esso ospitale degga avere
. caterina, 160: il suo giacere la notte è in su l'asse o
, l'asino in terra prostrato a giacere né punto muoversi, ché morto pareva,
corpo e disordinati cibi, e con giacere non come sposa di cristo, ma come
messe al fuoco. -mettere a giacere qualcosa: collocarla in posizione orizzontale.
ritto..., ma metterassi a giacere distesa, -mettere agli archivi: archiviare
così contumace che bene spesso impedisce il giacere nel letto e che ha seco congiunta qualche
e figliuolo di giove, per potersi giacere con isse, figliuola di macareo,
già, e gli altri ve lo lasciano giacere... non totale mancanza del
ad ogni modo non sedere e non giacere sopra il braccio con lei.
santo e, vedutolo di quel modo giacere pieno di ferite e di sangue,
-tacere una verità. -nascondersi, giacere sotto il moggio', cercare o subire
sacerdotali coloro che né pure meritavano di giacere nascosti sotto il moggio d'impieghi mediocri
ma spesse volte 10 trovarono molti a giacere in terra. pigafetta, 3-72:
v-25: si leva questo additamento facendo giacere la donna con la panza in su,
lupo o pur orso, si stesse a giacere.. v. villani, i-9-6:
venneno al luogo dove io ero a giacere, eh'erano senza numero. ottimo
. co'compagni del suo avolterio fece giacere e commettere lussuria. storia de troia e
terra d'atene, si puose a giacere allato a lui, essendo elli grave di
superfluità delle delizie, com'era di giacere in letti d'avorio,...
morbidi e agiati debbono esser posti a giacere. d. bartoli, 15-2-56: sì
. -rimanere, restare, essere, giacere lettera morta; ridursi a lettera morta
tutta lieta... posesi a giacere, non men da lui motteggiata sul timore
fa gran silenzio. -essere morto; giacere sotterra (v. anche gramigna,
3569: questi altri non si possono giacere / con le lor donne, ché son
11. locuz. stare, essere, giacere, restare neghittoso, senza. operare
suo vile e fetido letto posto a giacere. benzoni, 1-127: fece tingere
/ che 'l re filippo debbe con lei giacere. s. bernardino da siena,
dicesse 'era giaciuto ', perché giacere, come verbo neutro, abbia l'
: « io voglio al tutto istasera giacere con la mia mogliera ». le donne
. letter. nella locuz. giacere nocco o il nocco: consistere la difficoltà
la difficoltà (v. anche giacere, n. 18). grazzini
della nostrale, mi si corcò a giacere allato. galileo, 1-2-227: quanto all'
, in unione con verbi che indicano giacere, dormire: direttamente per terra,
e in carni- scia semimorto di freddo giacere sopra la nuda terra. dell'uva
agiati debbono esser posti a giacere e di più dilicate vivande esser nutricati
-andare, cadere, correre, essere, giacere, ire, passare, perdersi,
: via su levati, / né più giacere; pio spavento l'alma / ti
naturale, poiché, stando quasi a giacere, tutto il peso del carico gravita sul
225-49: il golfo si rimette a giacere, e agnolo, stando un poco sanza
la serva, mero strumento, a giacere con uno o più uomini a sua
non come gli altri bruti, ma a giacere et abbracciati. galeota, lxiv-159:
il sole alto ne'cieli, / giacere / noi amavamo ne la selva d'oro
sui. -fermarsi, arrestarsi, giacere immobile. savonarola, 5-i-88: togli
), avv. in modo da giacere sul dorso, supinamente (e indica una
piantano nei piani non si mettono a giacere... perché, essendovi sotto il
quel letto venerabile, la metteste a giacere sul lastrico, le danzaste intorno ubbriachi
, 9-6 (1-iv-819): miselesi a giacere allato: dalla quale, ancora che
o pastorale tenuto da un agnello a giacere, per simbolo del buon pastore.
terra d'atene, si puose a giacere allato a lui, essendo elli grave
ghirardacci, 3-198: un cane pellizzòne a giacere in terra. 3.
] esser posti diritti e non a giacere, perché al penetramento dell'acqua patirebbero
ella trovò fuori d'ogni suo pensamento giacere sopra il terreno nudo uno eh'appena
sopra la i deir antipenultima sempre suole giacere, gittato sopra la e, che
222): alcuna volta, per lo giacere ri- vescio, adiviene che 'l sangue
perdutone, per debolezza fu constretto a giacere. bandello, 1-17 (i-205)
della state consumate e per lo lungo giacere pervenute languide. pervéro, agg
sì pesante ch'elli non ama se non giacere e posare e dormire. sansovino,
vorrei che perisse innanzi la speranza di giacere con lui ch'io fossi potente di
... lo cui corpo io vidi giacere sanza l'anima in mezzo di molte
dovesse poter dirsi: 'io giaccio un giacere comodo', pigliando quell'infinito 'giacere'come
, nel campo per alcun tempo lasciami giacere, imperocché in questo modo si fa grande
egli aggravasse per modo che gli convenisse giacere, se ne andò alla caterina.
la serva, mero strumento, a giacere con uno o più uomini a sua volontà
pulci, 20-102: quivi lo pose a giacere in sul letto / e il polso
della nostrale, mi si corcò a giacere allato. ventura rosetti, i-62:
una notte con la moglie il lasciasse giacere; per che, fatti dorare popolini d'
sua natura, / non ama de giacere e. lloco necto, / delectalo lo
, tra la più folta erba a giacere postami, mi posava. girolamo da
le capre. -riposare, giacere nella tomba. epigrammi latini dei secoli
'becco', cioè quegli che lascia giacere altrui colla propria moglie.
nel letto sgombratole da calloandro posesi a giacere, non men che lui motteggiata sul timore
d'ordine corpo nel mezzo della chiesa giacere. pubblico e il comando della
nel medio evo i signori feudarì di giacere colle spose de'loro vassalli plebei la
naturai consonante, come 'tacere, giacere, piacere * e i loro composti,
loro la dovesse con seco menare a giacere. pagliaresi, xliii-94: e 'ncontanente da
* cumbére, affine a cubare 4 giacere \ procòmio1, sm. poema encomiastico
l'occasione di qualche forestiere per farcela giacere. d'este, 161: al ricevere
produtto in pastura, / si gitterà a giacere. -per estens. raccogliere gente
presumerà per leggerezza del suo corpo di giacere in citta sanza la pa- raula del
città overo pro- ximana et in quella giacere non vorrae, perda l'abito. boccaccio
il viso, / ne rimase a giacere alcun pagano; / ma ciascun d'
parlare fitto fitto. -porsi a giacere, accovacciarsi (un animale).
frutto delle sue viscere. -porsi a giacere, distendersi, coricarsi. passeroni,
obbligare la serva, mero strumento, a giacere con uno o più uomini a sua
è dovuto prostrare. -stendersi, giacere (una pianura). sanminiatelli,
, l'asino in terra prostrato a giacere né punto muoversi, che morto pareva
varonsi bene in altri libri del medesimo provveditore giacere molti particolari provvisionati e favoriti dello stato
di corpo e disordinati cibi e con giacere non come sposa di cristo, ma
della nostrale, mi si corcò a giacere allato. corte, xcii-i-250: gli darete
, da quelli che là corsero, giacere in terra a piè del letto; e
con due fiumi e due ninfe a giacere, versando tacque dall'ume. batacchi
mano ritta, troverai una troia bianca giacere con trenta porcellini bianchi sotto le querce
epigrafi tombali, qui giace: v. giacere, n. 4. -segue l'
tutte l'altre... lo suo giacere era pe'cimiteri de'morti, e
da barberino, 1-259: si poneva a giacere [il cane], e non
dal cataletto dov'era stata messa a giacere in attesa della sepoltura e trovata rabbrividita
difficolta grande di respiro et impotenza di giacere, convulsioni molestissime ed altri non pochi
3-53: gli altri si erano messi a giacere, acciambellati, raggricciati sull'ammattonato.
al futuro. la publica ragione deve giacere per altra sequenza d'anni a meditare.
che doveva essere scannato e neppure morto giacere in pace. -lamentarsi (
rasa, si mettano nella fossa a giacere. r. borghini, i-248: si
su un fianco e sull'altro stando a giacere; dimenarsi nel letto. l
opposta. -ant. coricarsi, giacere. felice da massa marittima, xliii-223
recómbere, intr. letter. ant. giacere; trovarsi. g.
stare coricato o sdraiato; giacere. bianciardi, 4-74: unirsi.
valore intens., e da cubare 'giacere o essere sdraiato per riposare '.
lo stare coricato o sdraiato, il giacere. magalotti, 1-153: almeno
con le cadute, si sollevano col giacere, s'avanzano col reculare, s'
. supino; gettato a terra, a giacere sul dorso. fr. colonna,
cavaliere. tasso, 7-105: là giacere un cavallo, e girne errante / un
, 6-37: veggio corpi morti puzzolenti giacere e d'incredibile fetore pieni e un uomo
- giale, che male mi fa giacere nel letto, e con adirate boci
altar grande della detta chiesa si puosero a giacere per rinfrescarsi e riconfortarsi alquanto. v
pratesi, 1-235: tornava di nuovo a giacere sul canapè di seta, che era
nei suoi balsami. 2. giacere nuovamente con una persona per avere rapporti
era rifiuto e divincolamento: anche il giacere immobile e malata. arbasino, 19-118
(per la coniug.: cfr. giacere). ritornare a giacere; lasciarsi
: cfr. giacere). ritornare a giacere; lasciarsi ricadere; accasciarsi di nuovo
, con valore iter., e da giacere (v.).
pel freddo. 2. giacere per lungo tempo nel letto, immobilizzato
poi che lo vedevano tutto di sangue tinto giacere in terra, di combattere. bellori
imbestialiti, s'era buttato quasi a giacere fra due vagoni. -ritirarsi, isolarsi
quel tempo non sedette né si puose a giacere. guido delle colonne volgar.,
santo, e vedutolo di quel modo giacere pieno ai ferite e di sangue, dolenti
, quando seranno infermi, e commodamente giacere et avere la loro reposanza. l
sepolcro, in terra: morire, giacere nella tomba. mazzini, 59-94:
ristorarsi con il sonno; mettersi a giacere, sistemarsi per dormire. dante,
abbandono. -per estens. mettersi a giacere con qualcuno nel rapporto sessuale.
hanno in costume di mettersi riposatamente a giacere, a burlare, a ridere et a
è riposo; e non è riposo giacere in cattivo ozio. petrarca, 50-10
cosa mi pare senza repugnare cadere e giacere vinto. -resistere a una passione
e'non abbiano ginocchia, non posson giacere, ed imperò quando voglion dormire, sì
caduto, rialzarsi da terra o da giacere. girone il cortese volgar.,
che si vede in grembo della madre giacere. f. casini, i-5: morto
: per rispetto d'un'enfiatura mi conviene giacere e tenere la persona impedita, se
6. essere sottratto alla circolazione, giacere improduttivo (il denaro).
: da poi ch'io cominciai a giacere, mi confortava a ristorarmi. morone
tempo non sedette né si puose a giacere. idem, 20-596: fatta l'orazione
città d'italia disfatte e riverse miserabilmente giacere. g. gozzi, i-18-
superficie alcuna essere in terra riversa e giacere, come i pavimenti e i solari degli
non lavi quel letto ove sarò a giacere. serano, i-458: sul campo del
stati seduti o chinati; sollevarsi da giacere, rialzarsi dopo una caduta; riassumere
dalla fortuna tu sei caduto, non voler giacere in terra, ma rizzati.
rollina... mota posta a giacere sur un banco da giuoco. ha in
fioretti [tommaseo]: si pose a giacere e cominciò a roncheggiare forte. ramusio
palinuro non tardo né igro surge di giacere e considera tutti li venti e prende
vide il maestro tutto rotto e incatenato giacere in sul letto appiè del fuoco. del
187: ponlo in prima bocconi a giacere [il neonato dopo il bagno]
e'non abbiano ginocchia, non posson giacere, ed imperò quando voglion dormire, sì
, stettono fermi mansuetamente e, gittandosi a giacere allato al corpo, ragghiavano in tal
oste; ed ella hae paura di giacere sola nel letto dove non è uomo.
caterina da siena, vi-160: il suo giacere la notte è in su l'asse
infrante / non trovarono un cuore ove giacere. 3. che costringe a
giaceva (dico) nella guisa che suole giacere la sagace gatta per pigliare lo incauto
erba sostenne sotto i salci due postisi a giacere, ciò fue adone e venus.
in età stracca, imbecilissimi, sedere e giacere su dove tu poni e'piedi,
. landolfi, i-74: a vederlo giacere di fianco, [il topo]
, e tra sonare il nano e giacere sui divani della navigazione generale ita- iana
a- nime de'golosi che stavano a giacere in terra. tommaseo, 2-1-174:
, sm. l'essere sdraiato; il giacere in posizione supina. rosmini,
tr. (sdràio). mettere a giacere, coricare, distendere le membra (
sf. il distendersi, il porsi a giacere per riposare. forteguerri, i-267
con disperanzache già mai pompeo non vi dovesse giacere. a. pucci, cent.
vide il corpo nel mezzo della chiesa giacere. sanudo, liv- 570:
pernici ed un francolino. - ho giacere che vi sia del selvatico. se viene
, i-223: uno chiamato ission volea giacere con giunone dea, moglie del grande
e in camiscia e semimorto da freddo giacere sopra la nuda terra.
una figura nuda sopra un panno a giacere..., è giovane nel viso
di stare all'aria aperta, ma di giacere nel fondo di un pozzo come minatori
le damigelle vidono lor signore a terra giacere in tal maniera, si crederono per
come per avere a stare in terra a giacere, ovveroferma come morta, senza muoversi,
non per lavorare, ma dove poter giacere tutto il giorno, senza veder giornali,
-improntare sentimentalisticamente un'inter- con litote: giacere in letargo (un animale).
25): lo cui corpo io vidi giacere sanza l'anima in mezzo di molte
notte, riporle su la paglia a giacere. manzoni, pr. sp.,
stanchezza; lasciarsi andare, mettersi a giacere. de marchi, ii-529: il
il neocastro, git- tossi carlo a giacere, men da fatica che dal cruccio dell'
la libertà del respiro e la facoltà di giacere tranquillamente, sembrava null'altro mancargli a
era un poco sloiato. lo misi a giacere. 2. che denota fiacchezza
piantano nei piani non si mettono a giacere... perché, essendovi sotto il
; ella si spogliava e si metteva a giacere sul letto; io mi rannicchiava alla
beffasse, il quale entrò a me per giacere meco; e comunque io socchiamava e
padrone a sedere... o a giacere. boschini, 31: e1
e dalle vigilie, si pose a giacere in isperanga della morte vicina. cantù
(per la coniug.: cfr. giacere). eslei [la madonna]
da sub 'sotto'e iacere (v. giacere). soggiaciménto (soiaceménto),
, co'compagni del suo avolterio fece giacere e commettere lussuria. 2.
la fante poscia fia più sollecita a giacere teco e la donna più pigra. felice
perdutone, per debolezza fu constretto a giacere. donato degli albanzani, ni:
intermedio tra il battere il capo e il giacere, che è il verdo ìniermeuio
saldo e al disopra una qualche pianura a giacere. g. b. martini,
per la coniug.: cfr. giacere). disus. essere situato, giacere
giacere). disus. essere situato, giacere sopra un altro strato (uno strato
. = comp. da sopra e giacere (v.). sopràggio
in su la terra ignuda ponea a giacere tossa mia. 8. successivo
(596): né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur
armida de la regai porta / mirò giacere il fier custode estinto. / sospettò
vile animo suo, che sotto vizi giacere e concultato da essi sostene, come
alimentare la fiamma sua e paglia ove giacere e pane, acqua e latte per sostentarmi
sopra nella camera, ove egli soleva giacere con lei, e fattola spogliare ed
per la coniug.: cfr. giacere). ant. risultare inferiore.
sottogiaccia parimente alessandro. 8. giacere sotto; trovarsi in una posizione o in
= comp. da sotto1 e giacere (v.). sottogiòco
da sotto in su, stando a giacere su un letto... e quando
gli alberelli de'suoi colori quale a giacere e quale sottosopra, e'pennelli tutti gittati
non fa nulla, o se non giacere e tenere cani e sparavieri. guido da
la solita infermeria, ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli
de li infermi li quali vegnono a giacere nel detto ospitale, esso ospitale degga
non rifuggiva al passato per distendervisi e giacere, ma per ispiccare indi più agile e
è mal tempo sì mi sto a giacere a piè del mio padrone e passomi tutto
che ella si spogli e vada a giacere con lui in quel letto spiumacciato e bello
. tutta vinta, tutta spunta e giacere in terra ignuda..., cominciò
o tu farai la volontà mia in giacere meco, o io mi squamerò tutta e
di crono in cavallo al fine di giacere con la ninfa oceanina filira, dalla
, che regga una stanga posta a giacere, alta da terra un braccio e un
ma spesse volte lo trovarono molti a giacere in terra nel mezzo delle guardie e degli
perfezzione. 5. mettere a giacere; adagiare. martello, 222:
rivo. 24. mettersi a giacere in posizione allungata (per lo più
, strafelanti di caldo si stanno a giacere con la bocca su 'l terreno per non
sotto gli strammazzi e altre cose dove potessero giacere. campanella, 970: già il
malpighi, 1-241: li plauritici non ponno giacere nel fianco opposto all'ammalato, perché
l'endivia e si stravolge in terra a giacere. -distogliere lo sguardo da qualcuno
. -con valore attenuato: messo a giacere bocconi. giacomino da verona
... l'avevano messa nuda a giacere sulla terra. = femm. di
, 21-57: diedegli tanto che lo lasciò giacere strenato in terra per morto
piccola e per istrettezza non v'è potuto giacere alcuno de'suoi monaci? idem,
stiamo, si vede lo spirito dell'uomo giacere soffocato, stronco, abbattuto.
pulci, 20-102: lo pose a giacere in sul letto / e il polso in
pareti o per porvisi a sedere o a giacere. compagni, 1-20: essendo l'
occhi sul suolo, immobil guata / giacere infranta la negletta falce, / stupida
coffano cercando vidi scorto / un scorpion giacere in cima el vaso. ariosto,
s'è trovato l'uno voto di sangue giacere morto in terra, e l'altro
grazia di più meco non venire a giacere. tasso, iv-284: io scrissi
in piedi (in partic. alzandosi da giacere). -anche di animali.
svacchi). gettarsi a sedere o a giacere o sdraiarfermo, senza svagamenti, sul
.. mi stesi sul suolo umidito a giacere. -turbato profondamente, addolorato.
che tale si rizzò che si stava a giacere. bandello, 1-3 (i-54):
). -anche al figur.: giacere dimenticato (un libro). vincenzo
dolce almo piacere / meglio è certo giacere ebbro, che morto. foscolo,
, e pittandosi per tedio e fatica a giacere sotto un ginepro nella solitudine, s
in quella quistione, s'era stato a giacere; né per altra via potè esser
1-26 (i-io): né rimase a giacere alcun pagano: / stordito, e
volto, né torre tunghie, né giacere in buon letto. dante, conv.
alle finestre erano, videro monsignor tristano giacere a terra in tal maniera, si
non la solita infermeria, ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o
nella fredda vena. 2. giacere in uno stato di torpore fisico o vegetativo
, un patossiménto, onde non possono giacere, vengono molto affatirere, ecc.
trascorrendo. alberti, i-38: vedevilo ieri giacere languido e tutto quasi
la vergine pollila / e'ila greppia giacere. = dimin. di trasanna
, essendo bene ebbro, si mise a giacere con alcuna sua trista. sacchetti,
tutta via riposare; e guardarsi di no giacere con uomo carnalmente. 5
, bellissimo giovane, si condusse a giacere seco e a tenerlo tra le sue
preziose unzione, / e puoserlo a giacere in quel bel letto / el quale trovò
ricco di balsami e d'amore, vidi giacere ora d'at- tomo a me,
ordinò di farle serve peresser più leggero a giacere con esse. foscari, lii-9-127: è
la quale era un cane pellizzone a giacere in terra con una mano sopra che teneva
direzione. leopardi, 676: mio giacere d'estate allo scuro a persiane chiuse
giaciuto', si dicesse 'era giaciuto', perché giacere, come verbo neutro, abbia l'
33 (568): lo butta a giacere e lo tien lì, gridando,
e con man nude li pose a giacere; / e di lor carne con tutta
, i-164: atterrito egli al così vederla giacere semiviva, chiamolla e richiamolla affannosamente,
intr. (zàscio, zasci). giacere. - per estens.: trovarsi
= var. region. di giacere (v.). zascheduno (
'canga'e messi per due anni a giacere sopra un fianco in cantina, come bottiglie