, come a gagliardo soldato conviene, giacer con le femmine e più si dimenavano
. fazio, iv-7-59: al modo che giacer vedesi un legno / d'abete,
e battute alcun l'ha viste / giacer su l'aia accumulate e spesse /
lo fasciò, e lo pose a giacer nella mangiatoia, perciocché non vi era
ombrosa angusta valle / tra più colli giacer, non altrimenti / che se fosse
d'altra parte correr lepri, e dove giacer cavriuoli, ed in alcuna cerbiatti giovani
s'arresta e ferma punto, debba poi giacer cento anni senza arrostarsi, senza scotersi
1-15: e sedia avrai, / ove giacer potrai / in languido riposo,
non imparasti, nel sogliar di giove giacer due dogli, l'uno pien di bene
maravigliata, / il suo figliuol boccon giacer veggendo; / per che con boce rotta
9-3 (355): essendo adunque a giacer posto, il suo segnale per una
, iii-1-82: vidi cento e cento giacer su l'arena; stillare i brandi rugiada
un eroe dunque uomini imbelli / giacer nel letto?... ».
284): la donna, postasi a giacer boccone sopra il battuto, il capo
$-intr. (268): e dove giacer cavriuoli, ed in alcuna cerbiatti giovani
volean d'un eroe dunque uomini imbelli / giacer nel letto? qual se incauta cerva
dal destro lato / in un groppo giacer presso gli scorse, / che con
/... su ignobil desco / giacer dovresti pol veroso e muto
del tutto e gastigato / di non giacer con femmina nissuna. s. caterina
cortesia, / che quella notte a giacer seco io stia. lippi, 3-35:
4-23: non avrei davvero meritato di giacer solo, da poeta delle montagne,
che di cader composta, e caduta giacer con decoro. menzini, iii-5:
troia / minata e combusta, a giacer quasi / nel lito un tronco desolato,
il diletto mio padre svenato / steso giacer nella funerea buca, / di tre suoi
de'medici, ii-17: altra cosa è giacer nell'aureo letto / con la sua
come gran pilastro / eternamente al suol giacer dovea; / se con argani,
altro lido? / meglio indivisi fia giacer sotterra. foscolo, gr., i-164
prieghi tuoi, / sì ch'il sommo giacer gli si dispieghi. buti, 3-860
quanto dispregio ivi le degne / mirò giacer sue già temute insegne! cesarotti,
..., il costrinse a giacer nel suo medesimo letto. -figur
correr pareano a divorare il lido, / giacer nel letto lor umili e stanche.
21-298: così dovendo trovarsi questa sera giacer nella bara, parlano di rizzarsi la
, dormire il sonno della morte: giacer morto, essere sepolto. trissino,
effigie de l'amante / sopra a giacer vi pose, ben secura / di ciò
su l'egre piume io scorgo / giacer. foscolo, 1-167: sorgon..
martello, 3-1-161: udran narrarsi / giacer teco la tibia e in un la
. marchetti, 4-136: poste a giacer d'una gelata selce / su l'equabile
toma e la volante greggia / tutta giacer sul pavimento veggia. compagnia della lesina
del tutto e gastigato / di non giacer con femmina nissuna. / o bella
vota a ragione i magliuo'pone a giacer, per me'barbare, / che stieno
, fitto dal telo / celestial, giacer dall'altra parte. 2.
e più chi ben non vita / giacer o gamba sor gamba tenere. verga,
12-30: vedea briareo,... giacer da l'altra parte, / grave
segneri, i-606: nel vederlo ora giacer sopra una mangiatoia, nudo, gelato,
urne gentilizie. pirandello, 7-695: giacer morto in una tomba gentilizia o nel
ebbro e satollo a capo chino / giacer ne l'antro, e sonnacchioso e
. / « se voi venite dal giacer sicuri, / e volete trovar la via
prender sonno. pirandello, 7-694: giacer morto in una tomba gentilizia o nel
cortesia, / che quella notte a giacer seco io stia. v. franco,
briareo, fitto dal telo / celestial, giacer dall'altra parte, / grave alla
figlie. rovani, i-87: avrebbe voluto giacer mille braccia sotterra. comisso, 1-11
veder troia / minata e combusta, a giacer quasi / nel lito un tronco desolato
correr pareano a divorare il lido, / giacer nel letto lor umili e stanche,
non si trova, / che nel fango giacer dov'ogn'uom cova. garzoni,
, ii-2-14: leva su, non giacer, pensa che meco / ragionar puoi come
: tal arte [la prospettiva] fa giacer e possare tutte le cose al luoco
pavimento una coltricetta, vi fu posto a giacer sopra. rosa, 4: virtude
/ de'quai già molti e forti a giacer pose. -vedere dove giace la
non imparasti, nel sogliar di giove giacer due dogli, l'uno pien di bene
. = deriv. dal fr. giacer (sec. xii); ma nel
ebbro e satollo a capo chino / giacer ne l'antro, e sonnacchioso e gonfio
arici, i-218: sovr'alzati graticci a giacer ponla [la lana] / in
, fitto dal telo / celestial, giacer dall'altra parte, / grave alla terra
ventilate e battute alcun l'ha viste / giacer su l'aia accumulate e spesse /
la sordidezza e l'illuvie, il giacer sul terreno ed a cielo scoperto, prodigiosa
: « impagliata... dal giacer sulla paglia, com'usa tuttavia la
/ priegovi dolcemente / ca vi degia giacer per me pietanza. guittone, 124-5
9-25-1-19: come gli animali, il cui giacer del corpo interpreta quello dell'anima.
, 83: il miserabil tronco ritrovando / giacer in sangue involto, / perduta ogni
/ fera et orribil vista, sparsi giacer pe'solitari campi. 11.
parole, / a te, che giacer veggio in ombra folta, / in quella
quadrata, e mettasi nel ìondo a giacer un troncone al quale si leghino uno o
/ ma del luoco ove s'era a giacer posto / presso un lavel da quel
letto, / chi ti sforza a giacer? forse in rovina / andrà parnaso
, 19-42: un uom pazzo / giacer trovaro in su l'estreme arene /
, / e quel sotto di te giacer umano. baldi, i-49: a lotta
sono le vie in iscambio della figliuola a giacer col conte maestreper le quali può mandare
cadde che, perdutone il mangiare e a giacer postosi, deliberò di morire. macinghi
darmi sogni; lasciami in letargo / giacer, con le tue dita sui miei
lungo la fresca e cristallina riva, / giacer vedrò le membra tue beate. b
al suon rivolto / vide l'emulo suo giacer disteso. c. gozzi, i-16
ventilate e battute alcun l'ha viste / giacer su l'aia accumulate e spesse /
. dalla croce, i-72: fa giacer il paziente sopra il letto, acciò
si è la mollizia quando, senza giacer insieme, corrompe l'un l'altro.
colletta, 2-ii-67: sopra nudo lido giacer tanto mondo dì e notte senza ricovero,
i dolci ringhi e morsi, / il giacer fido, i desiati corsi? dalla
vedea briareo fitto dal telo / celestial giacer, da l'altra parte, / grave
nel qual io vivo, e morto giacer volli. -che ha cessato di
dell'altre nazioni. biffoli, lxxxviii-1-281: giacer sempre mi par con vetturali, /
giorno notte. biffoli, lxxxvlil-1-281: giacer sempre mi par con vetturali, /
, 46: se tu vieni a giacer nel mio stramaccio, / ancor che caschi
caro, 17-64: nessuno impara di giacer pazientemente sopra ai spini, bisognando.
virtute o sapienza / non s'acquista a giacer fra piuma e coltri, / pensando
mie vesti, ch'io non vo'più giacer qui prosteso a prefigurarmi moribondo.
son del tutto e gastigato / di non giacer con femmina nis- suna, / o
un antro immenso / sei vider pria giacer disteso avanti, / poi sorger, digrignar
e feste e là quadranti e carte / giacer veggio in disparte, / e sepolte
c. gonzaga, 22-83: a giacer [i superbi] posti entro la
vuol far traboccar, vólto alla vigna / giacer la mira sterile. soldani, 1-54
presto un'altra damigella / e posela a giacer giù della sella. / guicciardo un'
poppa, / e come alarcfo, a giacer la rimbocca. b. giambullari,
presto un'altra damigella / e posela a giacer giù della sella. / guicciardo un'
poppa, / e come alardo, a giacer la rimbocca. -arrestare, intralciare
dalla stridente piaga, / e a giacer la riposi. algarotti, 1-ix-96:
star riposatamente in quel mio letto / e giacer da la sera a la mattina!
, alfin calcò la terra / per giacer sempre, intorno il suon ne corse.
. non ha da restare sciolto a giacer nella polve e rosicchiato dalle tignuole degli
del tutto e gastigato / di non giacer con femmina nissuna, / o bella o
. gnoli, 1-257: ivi giacer l'aeree chiome [degli alberi] fra
vital tesoro. sergardi, 1-311: vidi giacer più d'una salma ignuda / con
di mira via conducono / le maritate dal giacer d'altrui, / e ad essi
lei, in iscambio della figliuola, a giacer col conte maestrevolmente mise. bianco da
. non ha da restare sciolto a giacer nella polve,... ma
] al primo ingresso / sovra letto giacer d'arido muschio / vide atteggiato di
con suo ingegno sappi / ch'ella possa giacer con lui e poi / la suo
feste, e là quadranti e carte / giacer veggio indisparte, / e sepolte con lor
, 19-79: se voi venite dal giacer sicuri / e volete trovar la via
queste parole, / a te, che giacer veggio in ombra folta. algarotti,
che sui giunchi in terra sparsi / giacer negletto la natura vede, / era
anime cne si purgavano, poste a giacer bocconi. g. villani, iv-13-85:
o sapienza / non s'acquista a giacer fra piuma e coltri. varchi, v-907
fazio, iii-22-36: non pur giacer, mi disse, ma sta suso /
croce. boiardo, 1-1-13: sterno a giacer come mastini:
malatesti, 46: se tu vieni a giacer nel mio stramac- cio, / ancor
con uso ingegno sappi / ch'ella possa giacer con lui e poi / la sua
piovea dalla stridente piaga, / e a giacer la riposi. grafi 5-282: pria
lungi da l'alte cime, / giacer, quasi tra valli augel sublime? f
1-14-324: ecco un mastino / sviscerato giacer ne la foresta. -per estens
, vide grandissime quantità de'suoi cavalieri giacer morti dintorno a pochi romani. guido
; e ora perché mi ha trovato giacer con la moglie, non altro che per
passata ogni volta ch'è venuta a giacer meco? -scorciatoia. buonarroti
che la donzella a mal partito / vide giacer, non differì il soccorso, /
, 19-80: se voi venite dal giacer sicuri, / e volete trovar la via
allevavano insieme, lo trovò una volta a giacer con lei. g. gozzi,
uno lor letticello con loro insieme a giacer si gittò. -tutt'altro:
femmine, quando avranno gran disiderio di giacer con uomo, guarranno: e le sue
/ fera et orribil vista, sparsi giacer pe'solitari campi. birago,
voce fr., pari pass, di giacer, propr. 'ghiacciare'. glacializzazióne,