, la terra si stanca, e insacca giù verso valle. calvino, 17:
dirlo, lo spogliarsi e l'insaccar giù, fu tutto uno. 17
alzare il fianco, e'se ne vengon giù con la scusa di qualche faccenda e
e di fatto / quella lebbra andò giù, come si monda / un'anguilla insalata
! del bene, 2: la giù sol nell'affisar l'aspetto / più fumo
squadra avversa / l'austriache insegne, e giù dal margin alto / pur altrettante fu
a una cava dirupata, / e giù capolevaro alla spacciata. /...
delle canzonette, le risa gutturali; e giù sul lastrico, sotto le inferriate della
/... / chi tira giù un lastrone alle cervella, / che,
fati, / che non mandan qua giù carne non morta: / forse,
i trovadori provenzali correvano iu su e in giù e per tutti i lati l'italia
la verretta, / onde 'l cinghiai giù morto gambettava. tasso, 7-83:
sì tranquilla / celan mostri più fieri giù in quel fondo, / che ne'latranti
/ latrando lui con li occhi in giù raccolti. cavalca, 21-159: maravigliomi
comunica con li altri col sale pongono giù la ferocità del latroncellare, con quali
pacifici ». pirandello, 8-525: giù per la strada si sente già lo struscio
li fai tu anzi scopare e rotolare giù delle tue scale dai tuoi famigli,
doni del ciel, gratuiti tesori / cadono giù le nevi, e in bianca mole
, dentro della negra / nassa mettendo giù viva la femmina, / pongonla sotto quelle
spiedo, un lattonzolo bene arrosolato e poi giù lam- brusco a fiumi, a cateratte
di lava. graf, 5-836: giù per i fianchi dirupati e l'alte /
sacro, / ove una bella ninfa giù del colle / viene alla ripa del
del camino, e bravamente si cacciò giù per la gola fuligginosa. d'annunzio
anche un'arietta frizzante che, scivolando giù dalle coste del grappa, lavava il
): quell'acqua portava via, lavava giù, per così dire il contagio]
vai rosandra? si fa una gita? giù per la lavina! cominciando da quella
! cominciando da quella in alto, e giù. soldati, v-54: a sinistra
. -se non poteva fare un passo giù dal letto. -c'è bisogno di muoversi
sdrucciolò dal ben lavorato cocchio col capo in giù nella polve sino alla collottola e agli
silvestro, 183-i: avivano grande lavoréccio là giù al botto. b. davanzati,
scampare li lavorìi del fuoco, ne ascendevano giù a terra et andavansene nel campo.
corsini, 13-28: di gentil lavoro / giù dall'orec- chie le pendean lucenti /
crepuscolo si diffonde dalla tettoia a vetri giù per l'ampia sala marmorea dove,
il sol più cocenti e dritti in giù / vibra i raggi d'agosto alla metà
6: non va dal gozzo 'n giù la sorba lazza. landino, 109:
anime più nere; / diverse colpe giù li grava al fondo. pulci, 28-150
a quelle conveniva le più volte mandar giù e tacere. e. cecchi,
: né vide il colpo, / mentre giù discendea, finché non giunse. /
si vendicasse con dio che lasciò gittarla giù, disse: 'lecca-piatti, succia-broda,
a trombetta verso la mammina, e giù una leccata. viani, 19-188:
da una grossa mano irosa e tirar giù la mascella perché mi s'aprisse la
39-vi-188: così la in su e in giù tratta femmina di zimbello serve e di
scala / ed ogni cosa in un tratto giù cala. cellini, 664: di
cantari cavallereschi, 214: io manderò giù una cordella / per poter suso le scale
/ il suo legasalvietta / su e giù, su e giù. = comp
legasalvietta / su e giù, su e giù. = comp. dall'imp.
iv-21: il quale [ercole] poste giù le saette e la minaccevole pelle del
corregge. panzini, i-392: cade giù con la chioma irta, grigia,
gran monte cima /... pietre giù saltano e sull'una / l'altra
: un bigio ceruleo,... giù giù verso l'oriente, s'andava
bigio ceruleo,... giù giù verso l'oriente, s'andava sfumando leggermente
fronda / la qual da violenza in giù fu torta. galileo, 4-2-60:
il cielo e ogni cosa grave va in giù verso el centro. leonardo, 2-76
dalla natura; el grave tende in giù, el leggiere in su. galileo,
più facilmente porta 1 gravi all'in giù che i leggieri all'in su. tassoni
una imperfetta capriola sulla schiena, saltò giù netto. tarchetti, 6-i-191: intascando
intascando alla meglio il denaro, si cacciò giù per le scale, leggiero come una
prendendo quasi il fiore, ho messo giù di tale istoria un leggerissimo schizzo.
e quel leggerume resta addietro e vien giù adagio adagio come se nevicasse. =
mondo nemico dei vivi. -essere giù di lena: mancare di energia.
viro; lo svizzero, da un pezzo giù di lena! -in lena:
felice, / che una fresca vecchiezza giù conduca / a'tuoi luoghi, o reina
: [il conte] le tirò fin giù alla gola / un zendado ch'ella
coi due tiranti e così filando mandarlo giù rotolone; o alzando a rotolone,
o se strappasser le funi, cadde giù e diè in terra boccone. l.
la faccia con i riccioli un poco lenti giù per gli orecchi. -con ipallage
larga e discinta, che si stende giù per fino a'piedi, lasciando pendere sopra
abili al fuoco. / io li riposi giù per ciò. ma lenti / sono
la fredda brezza e lenta le travolge / giù ne l'informe valle ruinosa. landolfi
fa la lionéssa ': passeggia in giù e in su, come fa la lionéssa
pe'tetti... e saltavano giù de'tetti più bassi, e calavano ne'
: guardato lesto in su e in giù,... dava una sbirciatina anche
, xiii-147: guido fu lesto a saltare giù dalla macchina. -per simil
a'piedi, / colla falce letale in giù rivolta. metastasio, 1-i-917: non
: un letamaio / di vizi aborra / giù de'precordi / tra la zavorra.
, vi-n-186 (6-12): e 'n giù letame ed in alto forconi; /
è sacro, / ove una bella ninfa giù del colle / viene alla ripa del
facciate come letico / che sempre affonda giù la sua navicola. = deriv
: ecco il barone / per cui là giù si vicita galizia ». cavalca,
, xxxvi-329: pon ornai... giù l'alta amarezza e i pianti,
letiziante. beltramelli, ii-446: fuggiva giù per le scale che l'albergo era
, / sì come riso qui; ma giù s'abbuia / l'ombra di fuor
persone. vi si sdraiavano dal mezzo in giù, e tenendo il gomito sinistro in
acquacheta suso, avante / che si divalli giù nel basso letto, i..
copia; perché... si lascian giù correre a letto colmo. idem,
piè suoi giunti al letto / del fondo giù. idem, par., 30-3
mangiadore e pietro ispano, / lo qual giù luce in dodici libelli. instituti dei
. d'annunzio, i-303: liberamente giù da gli oscillanti / rami, che
/ e del fertile, e grasso ha giù nel piano. zanon, 2-xviii-282:
ritornino al muro; dal mezzo in giù in sino in sul pavimento, si
e da quel retto, / fibratamente in giù la voga prende; / e
e le lettere starsi a capo in giù. 3. taccuino per appunti,
* ribaltare ', cioè a riportare in giù, quando si tesse, una metà
'baccellierato ': corrispondeva su per giù alla nostra licenza liceale. b.
essa non sol del ben che qua giù lice, / per quel che viverà,
costa di halland... si ficca giù a piombo in mare, senza lido
264-51: dove del mal suo qua giù sì lieta, / vostra vaghezza acqueta /
le palme, e un lieto pianto / giù per le crespe guancie a lui cadette
: era bianca come neve / che giù fiocchi lieve lieve. 13. che
sembrò di essere lievitata e, stralevata giù dalle coltri, le mammelle le s'eran
quell'altra falda che tu hai tirata giù, e con la mano ritta dà tre
. lubrano, 2-212: v'impaludano giù tacque così putrefatte, così attaccaticce,
sanza baptesimo gl'innocenti parvuli si ritennono là giù nel limbo e non uscirono. machiavelli
intorno ad imo ad imo / là giù colà dove la batte l'onda / porta
lampeggia e spara, te lo trabocco giù. -diligentemente, scrupolosamente, premurosamente
o tre linee del sole / venissin giù come mosse da iri. -astron
, sempre in disposizione all'atto del venir giù. 4. figur. seguire con
radice del collo bianca (nuda) fin giù, lineata, allo scuro dell'abito
oh diafane linfe con strepiti e risa giù a 'l mare / ne 'l dubbio crepuscolo
lo fuoco acceso in fiamma, fermarsi giù in terra e non estendere la lingua
dante, inf., 18-126: qua giù m'hanno sommerso le lusinghe / ond'
di colle che porgeva in fuori, con giù scosceso un precipizio che finiva in una
mezza sant'or- sola, e intanto giù, con la lingua, non risparmiare niente
, lanceolate, picciolate, volte in giù; i fiori bianchi, in ombelle,
ghiacciate, cominciarono a liquefarsi e descender giù mormorando, come la neve dai monti il
non sembran forse / quel- l'onde giù cadenti / emulare i cristalli / e i
erti balzi / le nevi dolcemente in giù trarupa / liquidate in umore.
questa pioggia di barbagli andava ad estinguersi giù nella splendida liquidità dell'amo.
gelate, / che col piè liquido giù per i boschi vai. canteo, 101
qualunque melodia più dolce suona / qua giù e più a sé l'anima tira,
mano ben aperta sul naso, corse giù per la scala in cerca dell'oste
verno sotto la terra frigida, avendo poste giù le spoglie vecchie, rinovellato e splendido
il mare, / lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce. pavese
. portiamo questa debolezza. -andare giù liscio: non andare troppo per il
senso dei musicals... andavano giù lisci, come veniva. -andare
dentro il lissivo, subito calar giù il colore ed il sale, e restar
acquista, / e forza violenta in giù l'accascia, / arco facendo di
, dove la gente va su e giù in lunga lista: forse dall'essere ivi
suffragio alla defunta. carducci, iii-3-9: giù da'bei colli che a'dì del
, spagnuola,... e così giù sino al fondo della litania. tommaseo
. v.]: di chi tira giù bestemmie. 'senti che belle litanie'.
, né farli correre in su e giù per le scale del foro tutto
, tr. (litréggio). mandar giù a litri; bere a garganella.
, 10-968: mentre a capo innanzi giù m'atterro, / credei del ventre
paura, [il diavolo] guarda giù in mezzo a parigi. carducci, iii10-
4-6-171: per lo meno da lì in giù abbiamo veduto che sensibilmente non si assottiglia
. carducci, 580: oh, giù ne ladre / sedi accoglilo tu, ché
6-315: sostava chiotto chiotto, la lobbia giù a metà fronte, le mani in
19: la tua impronta / verrà di giù: dove ai tuoi lobi squallide /
provvide / povertade e sventura / locaron giù fra l'utile / plebe che non
s'egli è ancor venuto / romor la giù del ben locato offizio! arici,
da siena, 857: donne, ponete giù tante vanità; che se voi vi
27-379: verso il crepuscolo, scendevo giù per i cunicoli delle catacombe, guidato dalla
, e alla scala s'appoggia / che giù manda'gli, e monta in su
sempre logorando e scemando dalla giovanezza in giù? loria, 1-70: il mio cervello
al lombo destro, alle volte vien giù secondo le vertebre lombari inferiori. targioni tozzetti
leva ogni vaghezza / di quanto mai qua giù più caro avesti, / la pietà
, 4-ii-39: ella il giorno aveva udito giù nel viale ridere francesca, parlare gustavo
lordezza, già inumidita, a calare giù per esso bicchiere. metastasio, 1-h-733
., 18-116: mentre ch'io là giù con l'occhio cerco, / vidi
verticali di cristallo, il lubrificante scrosciava giù a cateratte, come un torrente d'
presente. carducci, ii-13-177: là giù in fondo luccica la città etrusco-ligure,
luccichii sbiaditi. pascoli, 348: giù per l'abisso... lontan
, /... vede lucciole giù per la vallea, / forse colà dov'
ci aveva lasciati, saltando su e giù, cogliendo fioretti e gettandoli dietro le
quelle lucciolette che vediamo / scintillar colà giù dove mature / cominciato hanno a biancheggiar
occhi, ché le lagrime ne venivano giù, viene su in sala a me.
volendo andare in villa, non metteste giù? tassoni, 1-54: gli anziani appo
/ per che 'l lume del sol giù non si porse; / e mente,
voi, lucenti stelle, / o tomi giù ne l'amorosa selva, / lassando
certo e mal sereno / l'aer che giù d'alto spiraglio cala. peri,
volo. guiniforto, 595: guardando giù a valle, vede volare gran moltitudine
e pietro spano, / lo qual giù luce in dodici libelli. albertano volgar.
stillanti dei platani, i lucidi ombrelli giù nella via. montale, 2-31:
e non ho alcun che più qua giù s'industri / di reputarmi lucido e giocondo
, / latrando lui con li occhi in giù raccolti. boccaccio, dee.,
, 4-v-130: la nostra chiocciola mette giù i lumachini ad ogni tempo. panzini,
per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino,
, par., 17-115: giù... /... per
/ per sé o per voler che giù lo scorge. idem, par.,
sul dorso delle maniche da'gomiti in giù, e certe sfumature di colore intorno
canz., 54: così splende qua giù questa lumera, / e lei sola
sotto il carico, andava su e giù per la lubrica scala sot
laggiù: e alcuni n'andaro collui insino giù. cavalca, 21- 146: un
cassa e 'l corpo suo dalla cintola in giù. buccio di ranallo, v-578-231:
luminello. guerrazzi, iv-225: tirò giù il lucignolo nel luminello della lanterna. onufrio
montagne così dette della luna, vanno giù pel caragua verso il lago vittoria.
. io. -più su 0 più giù sta monna luna: espressione usata per
firenze. salvini, vii-560: * più giù sta monna luna ': bisogna profondarsi
lunghesso verso le case de'peruzzi, giù per lo borgo de'greci,..
terra el gittò fuore, e fu trovato giù per un boschetto ch'era lonchésso la
37 (642): la veniva giù a secchie. renzo, invece d'inquie-
sciolse, / che, lunghissimo in giù cadendo e folto, / d'un aureo
più di un'ora andavo su e giù per i vicoli... andavo in
che per me comporte / tesser qua giù, lasciando il dolce loco / nel qual
iii-119: và nell'erebecinta infema valle / giù nel nabisso alle profonde luogora, /
: così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, che men loco cinghia
ch'era perizoma i dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto / di sovra
trenta gran palmi / dal loco in giù dov'omo affibbia 'l manto. s.
il primo luogo di favoleggiare, messa giù la viola e il plettro che aveva in
, 24-81: se quantunque s'acquista / giù per dottrina, fosse così 'nteso,
a'passeggeri niun pericolo sovrastia di traboccar giù del ponte, da amendue le sponde
1 porci strascicavano la pinguedine de'ventri giù per la discesa tutta invermigliata di lupinella
di tirargli sul muro, avendo mandato giù certi graffi di ferro, ch'essi
, inf., 18-125: qua giù m'hanno sommerso le lusinghe / ond'io
al primo tratto, / lasciossi cader giù dalle pupille. casti, 8-73: il
bonghi, 1-162: bisogna scendere anche più giù, se non per nominare tutte le
a un tratto / anch'ella torni in giù mal concia affatto. forteguerri, iv-291
mamiani, 3-202: l'orso che è giù in una larga lustra murata, non
lustrano ardenti. alcuna cade e brilla / giù per gli abissi cenili, profondi.
soddisfazione. alberti, ii-9: qua giù ella lustrava al mondo / non men
amare doglianze coll'amata la corona gettata giù dalla porta dell'amica;..
torpidi ancora di sonno, a guardare in giù, a chiedersi; qualche uscio si
né per che modo / venuto se'qua giù; ma fiorentino / mi sembri veramente
ed ancor l'altro afferra e giù lo stese / l'un sopra l'altro
, 2-17-19: come da l'aria giù scende il falcone / edà nel mezo a
d'una riva profonda; e guardando in giù tra le macchie che tutta la rivestivano
che dipinga alla macchia, cioè buttando giù con pochi tocchi le masse, per
la imagine de insieme ne volesse venire giù. landino [plinio], 1:
oltre due ore egli andò su e giù per la camera, col passo monotono
fredda brezza e lenta le travolge / giù ne l'informe valle ruinosa. pavese
e ciottoloni e macigni enormi, precipitati giù dalle sommità de'gioghi. pascoli,
, dove un fiumicello, che vien giù da'prossimi monti e corre nell'ofanto
sulla paglia,... mentre giù si sentivano le capre muoversi...
abili al fuoco. / io li riposi giù per ciò. ma lenti / sono
e confuse insieme, che paiono sgocciate giù da un sudicio pennello. -per
: per la qual roctura molti caddero giù dal dicto ponte, alcuno ne morìo,
, grame l... i vengon giù per la diga / le piccole madame
medici, i-129: le lacrime che cascon giù davanti / destano il cor di fuor
, e le rame degli ulivi spioventi giù dal muro le accarezzano, mosse dal
pallida, con due madonnine che le corrono giù. 4. numism. madonnino
'l groppone, / sminuendo su e giù minutamente, / avea una ricercata di
il curato di brugnasco era venuto « giù » apposta, a invitarla [all'inaugurazione
ii-128: quel che suol vedersi / qua giù così di rado, / discrete voglie
: da una parte l'occhio piombava giù per il pendìo maestoso, tutto macere
, essendo debile, ruppe e caddono giù, e chi ne morì, e
iii- 6-422: tornati, al dar giù de'bollori britannici, riebbero i grace
ritorno a la magione, / vide giù scritto, e n'ebbe doglia e sdegno
, 85: luogo non è qua giù sotto la luna / né la su nel
magistero / che ognuna in mezzo è giù d'una facciata. -per magistero
scutica magistrale dell'orgoglio spagnuolo fatto metter giù l'arme, né meno ha potuto
legioni fosse chiamato padrone. e posto giù il giogo d'iguale signoria, il magistratico
, 2-3-112: la state, messe giù queste, altre pareti in lor vece
sorella faceva scorrere in su e in giù il carrello d'una pesante macchina.
di oro anch'essa, un po'più giù dei due ciondoli. = dimin
, gnucca pasta a furia di rovinarle giù sopra il collo di momento in momento
.. erano venuti a stazionare pure loro giù nel prato. 2.
bere del brachetto. pascoli, 1241: giù pei cieli diafani e tranquilli / discende
politico degna di quando in quando buttar giù righe di annuncio bibliografico che colla sua
batteva i magri oliveti della collina e giù basso il mare mugghiava biancastro. d'annunzio
sa, ma a farlo passare lento lento giù per la gola, prendeva una forza
devote / ti fùr da'fati insin giù dalla cuna, / risuoni te dai numidi
si compone il branco infinito degli sdraiati giù nella melma dell'indifferenza e della trullaggine
, pudichi e celestiali / invidiateci pur giù ne l'inferno, / voi che cantaste
in sì gran salto / il grappolo verrebbe giù disfatto. gioberti, 1-ii-95: il
in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia sì grande, che
dalla mano della bambinaia, ruzzolò malamente giù per tutte le scale. -ant
! pirandello, 8-275: i sudori, giù a fontana, dentro la giara.
e di su la sua spalla / mesceva giù le bionde lunghe anella. -vezzegg
, i-206: dunque, cecco, è giù dalle spese anche lui. il colse
disgusto, non son gente da mandar giù un'offesa, e potrebbe partorirsi uno sconcerto
nella roccia stretto e maldritto, e giù giù, fra le crepe, ciuffotti d'
roccia stretto e maldritto, e giù giù, fra le crepe, ciuffotti d'ortica
ciel l'orribile elemento, / poi traene giù ne'mal tentati fondi. 10
, ch'erano rotolate con l'acqua giù pei ripidi pendii delle sovrastanti montagne,
e sì alto / che, quando in giù rovinava il bastone, / lo disfaceva
primo a battermi la cassa o tirarmela giù a maladizion di popolo. r
; e per ciò me la tirate giù a maledizion di popolo, per isfogare il
può convenire. / due lacrimette a giù scendere amare, / a sparir ratte;
nero nella scriminatura, che discendeva troppo giù sulla fronte. bonsanti, 2-15: si
dei, per quanta fede / ha qua giù, se pur v'ha, donna
idem, vi-522: -chi bussa là giù? -frateima di tullia. -che stregaria di
,... accompagnarsi su giù per il corso com'un vecchio al calduccio
13-8: verso le colline, e giù, verso il mare, i ragazzi maliscenti
infurio / a dir le tue malizie giù nel mondo, / vedrai forse per te
vecchio sorrise con malizia. « andate giù dìt mia moglie ». i tre uomini
tu se'figliuolo di dio lasciati andare giù, non fu preso dalla maliziata tentazione
d'eccezione senza avvenire, su per giù come il mallarmeismo. g. raimondi,
sua distinzione. calvino, 2-121: giù dalla montagna, per il sentiero, veniva
cavallo, che spesso muove la coda in giù ed in su, è di mal
che si deve far dopo! e giù! una scarica di pugni, di corgozzoni
. nievo, 2-143: su e giù per colline, per boschi per giardini
durezza. ariosto, 11-67: discendendo giù da le mammelle, / le parti che
.. andava in su e in giù con la contrazione dell'affanno, come se
di ricchezze. lippi, 6-8: giù da mammone andar vuole in persona.
molta, / aspetta pur che da basso giù smonte. dolce, 7-317: questo
una tavola sotto i piedi e cader giù in un casalone in su un monte
/ picciolo e lento, e sempre in giù si volve: / or si scoscende
a ricaricare per ferirlo e vederlo incespicare giù belando. 25. trascurare,
piedi del capricomio e dell'acquario, in giù inverso il polo, per ragione li
vano, / e quasi ogne potenza qua giù morta; / e se dal dritto
partire, assai sarebbe manco / e giù e sù de l'ordine mondano.
pure a man sinistra, e cambiando giù per quella arrivate in piazza. benaglia
dardinel l'aperse per le spalle / fin giù dove lo stomaco è forcuto. /
vino. 24. buttar giù, rovesciare. diatessaron volgar.,
. aretino, 1-37: ci sdrucciolano giù per la bocca tante novelle, che
l'ho mandata fuori. -mandare giù: inghiottire, deglutire, trangugiare (
avuto avrà il porco, non potrà mandar giù la galla. aretino, 1-32:
careri, 1-iii-51: in due bocconi mandai giù il pane. manzoni, pr.
1 (25): « mandi almen giù quest'altro gocciolo », disse perpetua
, 6-11: i più fortunati mandavano giù l'una dietro l'altra granite di
mandorla, la più buona cosa da mandar giù ch'io ricordi della mia infanzia.
che viene ogn'ora, / mandolo giù come una medicina. cagna, 1-54:
, 1-54: stette muta, mandando giù l'amaro. tozzi, vii-588: se
, vii-588: se non volesse mandare giù il boccone, abbi pazienza e prendilo
un oltraggio quotidiano, difficile da mandare giù. -credere, prestare fede.
che il sig. alberto si manda giù questa conseguenza senza alcuno scrupolo, e
: questa anch'io non la posso mandar giù. -calmare, lenire, frenare
). savonarola, 5-i-329: manda giù la tua ira, tu iracundo.
: giove dice che, s'egli mandasse giù una catena del cielo sino a la
gli tirarebbe. -tirare giù, abbassare. fenoglio, 59:
tempo a serrare le gambe e mandar giù le sottane. -abbattere, demolire
pressure indicibili si sforzarono a far mandar giù quell'opera. -proferire con violenza
camera in sul letto, / manda giù trivigante e macometto. -mandare
buona di accasarsi bene. -mandarla giù, mandarne giù qualcuna: tollerare,
accasarsi bene. -mandarla giù, mandarne giù qualcuna: tollerare, sopportare (per
doveva chiudere un occhio, e mandarla giù e stare zitto. visconti venosta,
le autorità austriache dovevano ogni giorno mandarne giù qualcuna, fingendo di non accorgersene,
grossolano, l'ingegnere non poteva proprio mandarla giù. -non mandarla a dire;
n. 16. -venire, venire giù come dio, come il cielo la
della scala, ecco che fuori viene giù che dio la manda. 36.
burocratico-militare cinese, che, su per giù, corrisponde alle prefetture italiane. =
il terreno quand'egli è molle, mettendo giù, sempre ché si fa una mandata
troppa quantità mandatene fuori. -mandato giù: gettato, lasciato cadere. algarotti
: i granelli della semente, mandati giù dal contadino per quei trafori, vengono a
, nuvoloni scarduffati quasi inseguendosi in corsa giù per l'orizzonte vampeggiante.
animo! presto!... e giù gli occhi, mandrillo! gozzano,
. caporali, ii-91: si mandava poi giù pendolonè / da quelle rive e,
giudice di tutte le giustizie che si fanno giù in terra, non dubiti di non
, doveva chiudere un occhio, mandarla giù e stare zitto. leopardi, 252
5-297: il mio accompagnatore voltava in giù ed io salivo verso maddalena. non mi
in canto d'un palazzo mane / e giù nel basso stane / tutta la gente
d'un tal dì prefisso verrebbono chetamente giù per lo tamigi, con un piccol
sprillato razzente dallo zipolo delle botti allineate giù nel celliere, botti capaci, acetate,
su col metallo appeso e dall'altra va giù, per legarvisi l'altro.
uno sfinito, mangiato nel vivo, cadde giù. -bruciato o colpito (dal
e pietro ispano, / la qual giù luce in dodici libelli. buti, 3-377
turno, all'ora dei pasti veniva giù in salone il papà e mangiucchiava mogio
mogio mogio e risaliva, poi veniva giù la mamma. 2. assol
, questi scienziati sono, su per giù, una manica di ciarlatani. verga,
si possa mettere il manidal gomito in giù fa freddo, e però si foderano,
la prima navata del mezzo una croce e giù per lo manico tre, ha l'
a girar pagina, e l'altra, giù; altrettanto pronta ad accompagnare i punti
che 'l sole sia ito al tutto giù ne lo occidente, e dura questo
il battesimo, come si manifesta più giù, sopravvisse molti anni. bandello,
l'altra nuova stella si manifestò qua giù a noi intorno a'nove di ottobre
l'argomento: disposi la tela: gettai giù manipolato i primi
pulci, 14-68: vedevasi la manna che giù casca / e 'l pesce per pigliarla
una cordicella e la man- naietta piomba giù liscia e pulita ch'è un piacere:
in questa occorrenza la tua testa balza giù in un sacco. fucini, 63
, 2-493: la sua mano scivolò giù: la ragazza diede uno strattone per liberarsi
eh! smettete con quei ferri; giù quelle mani -mani in alto:
, scendere, come spiegandosi rapidamente, giù per i pendii, e nella valle.
non ti caggia la tua santalena / giù per lo cotto tra le dure zolle
detta non ti vedo, te li mando giù come padrini. cassola, 2-183:
35: gioseppo incomincia pianamente a discendere giù per la scala [della croce]
seconda mano, che inzuccherata di retorica va giù come rosolio. b. croce,
zando, che qua e là, giù di mano, in luoghi di campagna,
pollice e dell'indice, e nel mandargli giù per la bocca sento una dolcezza che
coffe in su; e d'indi in giù diconsi basse manovre. tramater [s
manovra staccarsi, tanto ingorbiava in giù, succhiando, quel grosso cicciotto in
scoperto peppino e carlino con i calzoni giù che manovravano con le fette di prosciutto
, 1-2-60: mentre che il gigante in giù balena, / un manrivèscio guglielmo rappicca
crocerossine... andavano su e giù dentro le mantelle azzurre e i veli
caccia via dal capo il mandile lasciando giù correre per le spalle i capelli quasi
sciolse, / che, lunghissimo in giù cadendo e folto, / d'un
macchina da corsa, con un manubrio giù, che ti tocca a andar con la
si abbia a trovar gusto nel cacciar giù quella minestra e quel manzaccio. =
parete, / il secchio dondola giù dal maone. = adattamento della
che in giù volassin per tuffarsi. tolosani, 1-2-79:
lingue. li feci fuori l'indomani giù dal ponte. ma quelli scritti
anche visto passeggiare in su e in giù confabulando con l'ambasciatore sul marciapiede della
suso / e la prora ire in giù,.... / infin che
liquida follia. cinelli, 1-242: giù in valle, il bello cantava. nella
bastimento e agguantata la corda, scivolò giù per essa di tonfo nel caicco: dove
, 5-31: le era parso che giù, nella piazzetta antistante la casa, ci
mollore in quel di pisa / o giù per le maremme in un pantano? tassoni
», largito al passaggio, pioveva giù dal fastigio di una pellicciosa e margaritante
avversa / l'austriache insegne, e giù dal margin alto / pur altrettante fu
ad un panierino, il qual si posa giù in terra, con abbassare nel tempo
343: la nube... in giù calava / ver la-marina. pascoli,
/ per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino.
: quale o trota 0 scaglion va giù pel fiume / c'ha con calcina il
treccone! / veggio 'l vicar gittar giù la mazzuola, / e misser
aggravano o con la vite che tira giù per forza la mula o con una maria
stesa sopra il letto con la faccia in giù lungamente, quasi marmo immobile, poscia
, paterino, / tu sarai presto giù ne'bassi stigi. nappi, xxxviii-267:
. soffici, iv-220: mi accompagna giù per l'avenue niel fresca, odorosa
che si dicono « lese » strisciano in giù per le catapecchie di quella pendente,
per li grossi vapor marte rosseggia / giù nel ponente sovra il suol marino.
lassù porto a carrate, / e 'n giù riporto, al fabro martellante, /
di ferro, e ripetendo mentre tirava giù martellate: -ah boia! bernari, 6-169
che aveva corso in su e in giù, con martellio di piccoli piedi, sul
molte scalette, per le quali si scende giù nel fiume per pigliar acqua. a
pendone e di nastro, che scendeva giù giù dalla cintola alle calze. panzini
pendone e di nastro, che scendeva giù giù dalla cintola alle calze. panzini,
fiocco, tenendolo a giusta ragione in giù, contro lo sforzo che fanno gli
la corsa, a martinicca serrata, giù per la china tortuosa. d'annunzio
carico d'ortaggi, stridendo la martinicca giù per la discesa. c. e.
carducci si sente correre a martinicca svitata giù per la scesa di san miniato al tedesco
le lacrime che le cadevan poi silenziose giù per le gote dai pomelli accesi.
in voi raccolto / ci diluvia qua giù doglie e martoro. forteguerri, 16-75
mentre mia madre, andava su e giù per la casa, papà, dopo aver
ci richiederanno. / prima lo gitterei giù per un cesso, / ch'io
/ latrando lui con li occhi in giù raccolti, / quando un altro gridò:
36. con valore di inter. giù la maschera!: per intimare a
. petruccelli della gattina, 4-24: giù la maschera, contessa. io indovino
mia sfoggiata slealtà ed ipocrisia '(giù la maschera, mentitore) e de'miei
de'miei 'abietti princìpi '(giù la maschera, ti ripeto), e
e trattandomi di 'malnato '(giù la maschera, mentitore vigliacchissimo: vuoi
, gettare, levare, levarsi, porre giù, togliersi, trarsi la maschera:
botta, 6-ii-309: aveva deliberato di por giù la maschera dal viso. pellico,
bianchi e neri che girellavano su e giù e mi venne voglia -la stupida voglia
coltivati, successe il bosco; arrivava giù fino al margine della strada, con le
capitano si muovono in massa, e giù alla rinfusa per la strada. giusti,
accette e beccastrini, come avessono a mandar giù torri, quelle ferramenta e membra squarciavano
massaccia di frottole che la fanno ricadere in giù. = voce dotta, lat.
cenne da la chitarra, xxxv-n-427: in giù letame ed in alto forconi; /
lampioni, tenebre, tenebre massiccie, rotolate giù da chi sa qual cielo distrutto
cantone esser stato riempito in confuso buttando giù calcina, pietre e calcinacci a guisa di
, mastica, ella non poteva andare giù. alberti, i-60: siamo venuti a
mastica, / alla bocca d'intorno giù distilla, / e gli occhi a fuoco
dante, inf., 21-44: là giù 'l buttò, e per lo scoglio
. ber nari, 6-23: peppino lanciò giù la matassa di filo [elettrico]
gli toccasse di dover rotolare molto più giù. -regolare, simmetrico. levi
il vasto materasso carnoso della foresta invita giù al riposo l'idrovolante. -persona
materia / fin da tempo infinito in giù caduta. magalotti, 23-220: quando
tutti i suoi membri dalla cintola in giù iscoperti. benci, 1-80: ogni corpo
, sparire alla testa della sua nuova quarta giù per il corridoio del ginnasio.
. -se non poteva fare un passo giù dal letto. -c'è bisogno di
garibaldi, 2-379: a soveria mise giù le armi la divisione vial, forte di
animalaccio gli mise in bocca; il quale giù per la gola a ser filippo entrò
come letico, / che sempre affonda giù la sua navicola. 5.
tutti quelli stolti pedanti che gittano giù dal trono la matronale lingua italiana,
quando era ragazzo e veniva a mattarellare giù per il ponte '. =
d. sortoli, 2-2-180: condottisi giù per lo fiume tutti ubbriachi a sollazzarsi
di questa scappata, e dubita su per giù che non si tratti se non d'
non guarda che sé solo, tirando giù a mosca cieca sopra amici e nemici?
,... / poni ima volta giù questa mattia. fanfani, lvii-7:
dal letargo durante la notte, saltata giù dal cataletto dov'era stata messa a
fiamma di venere e lieve la luna giù, matte, danzanti, di velo,
han lasciato precipitare la loro onesta mattonaia giù per le scale. =
e in òr. / e fe'giù nel mattonato / più d'un palmo il
murello. fagiuoli, 1-1-124: gli aspettino giù in terreno e stien ritti; che
castiglione, 247: spesso s'urtano giù per le scale, si dan dei
... i e via, scendete giù, quél buon vecchino, / se non
che aveva le strade in su e in giù come calinni e il lastrico di mattonelle
de roberto, 184: per non scendere giù in chiesa, a mattutino, quando
avendole fatto spogliare il saio, por giù la cappa, voleva incominciar a sonar
a matuffi di gran turco, matuffi giù a tutto schianto, e me ne intrippai
liete / spume a lo sguardo e giù nel sen si ferva / quel che il
sacramenti falsi e gli spergiuri / mi sdrucciolan giù proprio per la bocca / come i
sua quotidiana comparsa in pubblico, e giù, a piè del palazzo, il guardaportone
passeggio. tienni questa mazza: portala giù al mazzaio, e digli che
1 cremonesi soli, / ma quanti scesi giù da la montagna / eran mazzamarroni
o picchio, / come dianzi, vien giù co] mazzapicchio. milizia, viii-42
ecco la vedono / i contadini; e giù mazzate e ciottoli. bocchelli, 1-ii-164
: i mazzetti del riso buttati giù dall'uomo sul carro punteggiano regolar
cerebro, unirsi a guisa di mazzi giù verso il cerebello. 9. marin
: si faranno le palificate che arrivino giù, cerchiate di ferro in testa e con
sul cucuzzolo, e di lassù dovea piover giù a riccioioni in mille guise; perché
treccone! / veggio 'l vicar gittar giù la mazzuola / e misser pier fuggir
, il cavallo... cader giù spallati e piegare le gambe mazzuole sotto
veduto né mazzuolo né scarpegli, si pose giù e in non gran tempo condusse e
marino, 4-157: men venni in giù precipitando il volo. foscolo, gr
, insino a'fornai, ancora più giù, gli scardassieri, gli usurai e rubaldi
comisso, v-49: guido, scendiamo giù al campo di marte, si convince il
salia, / io stessa dal verron giù gli mandai / qual volta meco aver
deinde accompagnò la santa iddea / scendendo giù pe 'l mar mediterrano. p. f
. la tua impronta / verrà di giù: dove ai tuoi lobi squallide /
il capo ufficio a caposcala, l'agente giù tra la folla, istruirono a gran
sono buoni ad altro che a star giù e insaccare le noci scosse.
mezz'a du'roati, / e po'giù! 'n sulle mele, la ricetta
da finestre e da balconi / in giù ghirlande ed in su melerance. rinaldo degli
natiche tutte imbrattate di sterco, scese giù e cominciò a beccare. cavazzi,
fare lo mele; e pendeano queste ape giù per le rame appiccata l'una all'
con altre minute cose, le quali correvano giù per l'acqua. ottimo, i-128
qualunque melodia più dolce suona / qua giù e più a sé l'anima tira
cieli si girano dal proprio mobile in giù... e pel movimento genera ciascuno
a cui congiunge / poscia da'fianchi in giù membra di pardo. buonafede, 2-i-327
gigante, perché lo copriva dal mezzo in giù. tasso, 15-59: una [
, che apparivano villose dal ginocchio in giù. -sostant. tasso,
mitigarsi, / ch'e'non profonda giù il secol tutto. intelligenza, 113:
, l'onestà, e ogni vergogna posta giù, e tesser divenute menandare, maliose
destino / anzi l'ultimo dì qua giù ti mena? / e chi è questi
. della robbia, 1-307: posesi giù e il manigoldo, dandogli brevissimo spazio,
li gradi, / mo sù, mo giù e mo recirculando. s. bernardo
324: -quelli [i tedeschi] menan giù nespole, destinate a noi, -
lor sedili, la machina che manda in giù i mantici e l'instrumento che gli
/ di qua, di là, di giù, di sù li mena. zanobi
, n. 8. — menare giù uno scritto, un articolo: eseguirlo
iii-16-234: ecco cotesti farabutti a menar giù un articolo, come qualmente quel povero uomo
trastulli, / in su e 'n giù tanto menati / da zitelle e da fanciulli
. e. gadda, 6-21: prese giù, dal piolo, il cappello.
turbine di fortuna il potesse deprimer più giù di quel sito dove spontaneamente il trovasse
ghislanzoni, 117: via! parliamo giù alla meneghina! rendere testimonianza e fare
: re è quegli che ha posto giù le paure e i mali del crudele peccato
, che quello che lo muove in giù. g. gozzi, i-12-237:
a la zanzara, / vede lucciole giù per la vallea. sacchetti, 140-76
: così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, che men luogo cinghia,
che non balena, / ne venne giù per via dell'altalena. tasso,
. del tufo, 28: colà giù a terra ancor per tutti i lati,
/ sì come riso qui: ma giù s'abbuia / l'ombra di fuor,
ponete mente di sigillare la lettera in giù nel bianco del margine. -porre,
primo alla scala, pochi scaglioni in giù cadde, e loro tutti l'un
tu, dal tuo peso tratto, in giù co 'l mento / n'andasti,
, / se d'esser mentovato là giù degni. fatti di alessandro volgar.,
es.: « questa casa è venuta giù, mentre le fonda- menta non appoggiavano
per alquanti dì questa novella e data giù da se stessa, ne tornò in piedi
: secondo ch'era [beatrice] qua giù meraviglia, / così là su somiglia
in capon- sacco nel mercato / disceso giù da fiesole, e già era /
raccapriccio e di compassione; scommetto che giù per la scala aggiunse molti altri gesti
domandato mercé. carducci, iii-6-149: giù in chiesa vecchi austeri e pie donne
giusta merzede, / che combatton qua giù per la sua fede. ariosto, cinque
: l'esposizione, argomentavan su per giù costoro, guazzabuglio di tendenze diverse '
gorghi di ferro e nichel che colavano giù da ogni crepa verso il centro del
., 18-116: mentre ch'io là giù con l'occhio cerco, /
che si apre cautamente a spiraglio viene giù un grosso involucro che va ad infrangersi
mondana, amante,... giù giù fino alla battona, alla barbona,
, amante,... giù giù fino alla battona, alla barbona, alla
che si crede chi sa cosa, dagli giù. = deriv. da merda
, iii-24-15: come strillavano le cicale giù per la china meridiana del colle di
di custoza far meglio che correr su e giù per la riva del po 'come una
da chesti, che giran sempre in giù, in sue, / e stanno pei
diveto / ciascun balcon nembi di fior giù mesce. -aspergere. - anche
., 27-115: venir se ne dee giù tra 'miei meschini / perché diede
il dì arano in su e 'n giù e fanno il meschino. -fare una
grate di queste finestre s'in- travvedevano giù un banco di mescita di lacca verde
mescolanza dell'acqua, di subito si calò giù e prendendo il topo, trasse la
quello del piano di sotto e mandar giù il grano alla rinfusa, anzi alla mescolata
del sassoferrato, che ha il mesero tirato giù su gli occhi e le mani bellissime
dal mattino il campanilone bastona e sventola giù per tutta la valle la scampanata ululante
volta che ti ho mancato hai messo giù una stampita che sembra ti abbia levata
: io credo che egli sia già giù nella corte. leggende di santi,
/ e poi lascia di piombo ir giù il messere. arlia, 1-220: '
diritti, i raggi del sole, giù per le finestre, messe qua e là
nievo, 539: la frana cadeva giù nera e cavernosa, sbiancata mestamente dalla
la pioggia dell'autunno / anche se viene giù mesta e svogliata / quasi soltanto per
più boglienti, aprivano un foro, fattole giù nel fondo, tal che ne scolava
, 2-270: quando la pece stillò giù nel fondo, levato il braciere, quella
le mestole (picchia volentieri). giù quelle mestole! -mento molto prominente
azzurro, e scivola di mano / giù il mestolo alle streghe. gozzano,
diritta con tutta la metallina mazza mandò giù ne l'erba. 3.
serbata l'abside perché faccia da quinta, giù in fondo, fra i due parallelepipedi
sballottava i pesanti mulini di sù, di giù, per ogni verso, scommettendo,
metro / di torrente che d'alto in giù trabocchi. carcano, vi-415: odi
un seme: anche nell'espressione metter giù). guittone, i-9-24: la
, ii-52: prima che si mettin giù [gli asparagi], sarà ben
, se sono inferme, mettono le infermità giù alle membra di sotto.
su la sala, / ella pose giù la rocca, / el boccal se mise
volte, / quantunque gradi vuol che giù sia messa. idem, inf.
, inf., 24-137: in giù son messo tanto perch'io fui / ladro
preda, /... / mettine giù. guido da pisa, 1-20: prese
che fra i politici. -mettere giù: alterare, rovinare. cennini,
disegno, tanto che quasi ti metta giù il disegno, non tanto però che tu
nel 1907, con la speranza di metter giù gl'indomabili contrasti delle sue molteplici nazionalità
tal bestemmia il savio don tempesta / mette giù il breviario; e la sua rete
nave ad una isoletta dimenticata e mettesse giù, sulla riva, con un battellino,
donato degli albanzani, i-35: poi messa giù la paura delle visibili guerre, elio
bandello, 2-44 (ii-141): messo giù ogni sdegno e riacceso l'intepidito fuoco
legalo al tavolo finché non abbia messo giù su un foglio le sue notizie che
da tanto tempo aspetto. -mettere giù per la gola: inghiottire ingordamente,
: bicci novel,... / giù per la gola tanta roba hai messa
torre l'altrui. -mettere giù qualcuno: gettarlo a terra. g
sberla sola, data bene, per metterlo giù. -mettere i chiodi nei buchi fatti
(254): non posso mandarla giù... quel tiro del nome,
fuor si mise. -mettersi giù: impegnarsi a fondo, compiere ogni
vasari, ii-704: egli, messosi giù, gli fece una dea della natura
dea della natura. -mettersi giù da qualcosa: desistere da un proposito
partito troppo pericoloso. perloché, messosene giù, si risolvette, poiché diventato era
alla mezza, per andare su e giù. bartolini, 4-226: vegliava, a
, 20-35: la mezzana ne porta giù a bere. landino, 132: sono
in su o pel puntello delle caprie in giù. quindi pur il fionco che sostiene
bentivoglio, 4- 1039: fece discendere giù da roano un buon numero di grosse
letto, gridando, se ne corse giù ne la camera del mezzano, ne
colpo la testa gli spezza / e cascò giù come una pera mézza. ricettario fiorentino
tanto grande d'ingordigia che tali scendeano giù per la canna della gola in quarti
da mezza gola in suso, / tomavan giù strozzate le bugie. tasso, 5-87
, col rilievo, più su o più giù che 'l mezzo, aquilino, pari
ch'era perizoma / dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto / di sovra
mezzo in su uomo e d'indi in giù asino. savonarola, ii-283: e1
una bellissima giovane e dal mezzo in giù un brutto serpentaccio. b. de'rossi
dal mezzo in su e dal mezzo in giù rinvolto in un manto turchino fregiato d'
. tasso, 14-506: fortuna qua giù varia, a vicenda / mandandoci aventure
col capezzale tanto aperto che mostravano più giù che le ditelle! e poi die-
coperta, mettere sulla barella, trasportare giù, non cessando di lamentarsi, pure
fa il buono cristiano, si stilla giù la grazia del cielo per mezzo delli
, esso sole girar lo mondo intorno giù a la terra o vero al mare.
: -poi aprite una finestra e buttatela giù [la scimmia]. -ohooo! -
sol mica / de le molte che van giù da la mensa. pascoli, 560
. pataffio, 1: lasciam'andar giù l'acqua, per lo chino: /
effusioni, una favilla di rabbietta propenda giù verso la miccia delle ironie, subito pronta
, fatto un gran girandolare su e giù per sentieri e viottole, temendo d'
7-641: il miele del sole colava giù per le facciate delle case. quasimodo,
la durata fatica del continovo tagliare posta giù la picciola falce, se n'andò vicino
vano, dall'alba al vespro, giù per i fianchi della collina feconda.
la machina mundiale tutta insieme ne volesse venire giù. pulci, io-no: un mezzo
migliore, / s'anime son qua giù del ben presaghe. caro, 2-2-129:
! eh! smettete con quei ferri; giù quelle mani. vergogna! voi altri
grandi potenze militari e finanziarie, tirato giù il sipario sulla nazione che era stata
'bozzetti militari 'furono dapprima buttati giù dall'ufficialetto ventenne sulle pagine dell'«
militare, stringe in pugno i capegli e giù pendolonè lascia cascar la testa recisa di
aperti e le milizie degli angeli discender giù. fioretti, 2-42 (117):
montagna taciturna. pirandello, 7-1276: giù, nei vari posti a zolfo, si
di almena, il quale, poste giù le saette e la minaccevole pelle del gran
finirla con questa vergogna! ghersi scappò giù per le scale, inseguito dagl'insulti e
minestra, / o mi la trate giù de la finestra! - / così gridava
d'un pozzo, la quale vada giù a perpendicolo, e questa si farà
sua penetrativa / che l'umor, giù per la minchia anfanando, / lasciando
quelle minchionerie in rima ch'egli buttava giù. — pensiero, idea, notizia
o in brodo; da roma in giù, dicendo * minestra ', si intende
d'indica miniera / dal bel collo giù pendenti. targioni tozzetti, 12-3-342:
esser mai passate sei libbre di sangue giù per quella canna, che così
cero [dionigi l'àreopagita] / che giù, in carne, più adentro vide
non sarà lecito a me, posta giù la procura, prendere la penitenza? tasso
fu la mia vista più viva / giù ver lo fondo, là 've la ministra
. arici, i-no: se certo calar giù pensi nel mare, /..
/ puro vide stagnar liquido argento / o giù precipitose ir acque vive / per alpe
voi che da le stelle / precipitar giù i folgori tonanti; /...
. boine, ii-30: rifece in giù rapido i pochi passi e poiché sulla gradi
: l'altra nuova stella si manifestò qua giù a noi intorno a'nove di ottobre
in un boccone / e cacciagli là giù tra le minugia. pulci, 27-85:
su 'l groppone, / sminuendo su e giù minutamente, / avea una ricercata di
niuno crede, niuno crede quanto colà giù si vada per minuto. giusti,
p. fortini, i-174: trovò giù per quella [la scala] a
: se del leopardi non fossero colate giù, come goccie di sangue vivo sublimate
si possa mandare in su ed in giù, per la faccia dello instrumento liberamente
di te la gente fai / qua giù dove l'affetto nostro langue, / mirabil
è questo, che tutti i rami mandano giù da'loro nodi molte radici, quali
in su e dall'altra tutti in giù; e pure su questi, così mirabilmente
fascismo... chi lo butta più giù. ci vorrebbe un miracolo.
:, 32-18: come noi fummo giù nel pozzo scuro / sotto i piè del
inf., 21-22: mentr'io là giù fisamente mirava, / lo duca mio
ecco il barone / per cui là giù si visita galizia ». bandello,
, i-801: grave il ciociaro vien giù per 'l declivio / dolce de 'l
.. e que'veri misantropi di colà giù [i demoni dell'inferno],
orciuoli e tali altre miscee, andato giù di moda, egli lo introdusse novellamente
io mi era mischiato alla gente, giù dietro alle maschere, ma mentre tutti
le nostre piante, quando casca / giù la gran luce mischiata con quella / che
di me! carducci, iii-3-9: giù da'bei colli che a'dì del
veder così di soglia in soglia / giù digradar. landino, 432: 'bisava
la terra, da sedere / vi dia giù nell'abisso e, già defonti,
un misero cascato / fino al fondo giù dell'onta. -di animali.
presa vendetta dell'amico traditore, posta giù l'ira, ripensando a quel fatto
dal vedere un diavolo che tira in giù, con la mano aggrappata ne'testicoli,
alto, ammantato di nembi, calasse giù di volo a dir basta. il mistràl
e di misura / che dal ginocchio in giù poco si stende. caro, 12-ii-173
aprendo l'etra / misura il mondo e giù nei cor secreti / severo, eterno
nella parete, o un tallone mi slittasse giù da un gradino, e subito l'
sogni / ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! pirandello, 8-910: la vedeva
può mitigarsi, / eh'e'non profonda giù il secol tutto. corona de'monaci
linati, 19-42: il gran ceppo venne giù rotoloni, di balzo in balzo,
prime sciroccate d'ottobre facevamo ruzzolar sassi giù dai dirupi, che rompevamo in una
li guadi, / mo su, mo giù, e mo recirculando. bibbia volgar
doveva chiudere un occhio, mandarla giù e stare zitto. de sanctis, ii-252
entro a l'elmo, ne vanno giù mocci, sudore e sangue e altra
girando il naspo e dispiccando il bioccolo / giù dal pennecchio, fin che dura il
: preparatemi i moccoli, e calar fate giù pel mio mortorio / da san pietro
andava di moda! -andare giù, passare, uscire di moda: cadere
, 1-v-124: non erano per ancora andate giù di moda le torri. delfico,
fuori moda. -fuori, giù di moda, fuori moda (con valore
: le motociclette vecchie, strapazzate e giù di moda suscitavano in lui quella stessa
d'ogni moderazione. -porre giù ogni moderazione: dare libero sfogo ai
offendere un par suo », pose giù ogni moderazione. -senza moderazione,
, / mandando or questo or quel giù ne l'inferno / a dar notizie
? brusoni, 615: dal mezo in giù era a guisa di satiro, co'
. si tira su per modista (o giù?). bottega, negozio di
né per che modo / venuto se'qua giù; ma fiorentino / mi sembri veramente
professore, con tanto di toga azzurriccia giù per le spalle, non è e non
ciuchini rimasero mogi mogi, con la testa giù, con gli orecchi bassi e con
andata, / una lagrima sincera / giù da un occhio m'è colata.
poli, esso sole girar lo mondo intorno giù a la terra o vero al mare
, i capelli nerissimi arricciati, spioventi giù per le spalle. a volte li scuote
e che serve ad alzarlo od a buttarlo giù. 'ca ricare le molle'
ecco i tedeschi che cominciano a mollar giù bombe. 8. mandar fuori
intorno ad imo ad imo / là giù colà dove la batte l'onda, /
anche pei cionchi / gnomi, che giù ne sfanno ossa e catrami. -fragile
e triturati, egli faceva fatica a mandarli giù. -carnoso, succulento.
gioventudine che non l'olio quando va giù così cheto. ariosto, 20-
molli perni, onde egualmente appese / giù discendean l'armoniose corde, / d'
una bella signora... saltò giù con un atto molle ed elegante.
. doni, 6-214: non mettete mai giù per mio consiglio la lingua in molle
di luglio dilagante e scorrente dagli orli giù sull'impiantito. 5. cadere
sponda del letto, e la tirarono giù; e anche loro sedettero e molleggiavan
ovvero un cesto al braccio sinistro, giù per quella corda si calla e quanto
scoppiato dall'utricolo o valvola in giù verso il terreno, producendo fino d'
stelle ebbi propizie / e mi mandaron giù di grazie un mare, / ché gravemente
mollore in quel di pisa / o giù per le maremme in un pantano? soderini
tanto pic- ciole che distinguere di qua giù non le potemo. boccaccio, dee
: l'umana specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande errore, /
l'ardente sole, / distrutta cade giù da gli alti poggi. colletta,
, 8-51: il mondo m'ebbe / giù poco tempo; e se più fosse
il senno in capo e confesserete piangendo giù nell'inferno di avere errato.
venuto molto, / pur a sinistra, giù calando al fondo, / non se'
la quale percuotono e tirano gli uomini giù da cavallo, e questa sorte d'
sagrato gorgoglia nella gola, lo rimandan giù. baldini, 9-117: quell'autunno
di giovinastri,... condottisi giù per lo fiume tutti ubbriachi a sollazzarsi e
/ e braccia in terra e moncherin giù manda. pulci, 1-56: morgante i
naturali, che l'anima riempie qua- giù d'una parte di quella compita felicità,
, / e quasi ogne potenza qua giù morta; / e se dal dritto
partire, assai sarebbe manco / e giù e su de l'ordine mondano. buti
, e di fatto / quella lebbra andò giù, come si monda / un'anguilla
macchina mundiale tutta insieme ne volesse venire giù. leonardo, 2-57: se tu
o lagrima da se stessa o scola giù dalle intaccature che si fanno nell'albero
tasso, 1-7: gli occhi in giù volse e in un sol punto e in
che t mondo di sù quel di giù torna. 4. superficie comprendente
assai evidente che le virtù, di qua giù dipartitesi, hanno nella feccia de'vizi
. idem, par., 17-112: giù per lo mondo sanza fine amaro.
destrier teco / ne l'alta luce e giù nel mondo cieco. b. fioretti
luna; e sublunare, da questa in giù. citolini, 21: questo mondo
carducci, ii-16-185: ma già costà giù a ravenna vivete fuori del mondo. crusca
mezzo balcone uscito de'gangheri ne venne giù tempestando e percotendo per la muraglia,
petto di dietro; e le lacrime strisciavano giù 'per lo fesso '. e
da'cui petti stanno / pendenti in giù ricchi monili d'oro. battista, vi-3-207
come * già, può, piè, giù ', ec., ad accezione
/ con i mucchi di selci da'lati giù a perdita d'occhio. gatto,
mi consumi! boccaccio, i-25: giù per la straripevole montagna, senza tener
augelli alla pari, dalle nubi / cadenti giù sotto ventoso volo. =
advien ch'el verno monsenise cali / giù per la neve il rozo montanaro. leonardo
: quale o trota o scaglion va giù pel fiume / c'ha con calcina il
dovevano gravare le penne delle ale in giù, tanto ch'elli fosse ferito da uno
sotto a girona / ne lo smontar giù dei montani dorsi. alamanni, 6-15-48
lasciano entrare inacqua che vien di sopra in giù. bacchetti, 1-i-359: introdusse il
natura vinse; / né mai qua giù dove si monta e cala / naturalmente,
quale aria fugge pel traverso e 'n giù; insu'non va, perché truova la
, gobbe, immondezza, poi svoltare giù a destra lungo la scarpatella.
fino alla terra, per gettargli poi giù dalla rocca e precipitare quanti vi salissero
che vi si dilatano e, ripiovendo giù, si lasciano dietro strisce di fuoco e
per suo conto ed abbrivo rotolava morto giù incontro alla cavalleria, e si sentì
, e si snodi, su, giù, senza paura di salti e di curve
.. fecero a tempo a buttarsi giù dal legno. io che leggevo, me
d. bartoli, 2-1-20: su e giù per balzi e creste di monti.
xvi-128: il vento portando molta neve giù da'monti urlava per tutta la città e
del ponte l'acqua dell'isonzo, giù, rossa, splendente, festosa,
berni, 6-27 (i-162): ecco giù del monte / scende un gigante fiero
©, nell'ora della sera, guardando giù a valle, vede volare gran moltitudine
il fragore, / quando si cala, giù per le gran more / dei morti
umore (spesso nelle espressioni essere su o giù di morale, tenere alto il morale
tesser un poco ruvida dal mezzo in giù, del resto è una robba morbida
rimesticatura delle buone, s'io pongo giù questo fiasco e questa sporta, poltroncello
assol. roberti, i-69: vien giù verso noi sibilando un'arietta che.
nessuna. capuana, 4-155: cacciava giù, in fondo al cuore, il rimorso
vergogna d'esser poi sorpreso e tirato giù per un orecchio dal treno, come un
gl'imbrici e le tavelle e mandavano giù l'acqua allargo nel cortile. sanso vino
acque sotterranee e i ruzzoloni di pietrame giù dalle morene. calvino; 7-128: superata
ragazze, udendo intuonar la moresca, salteranno giù dal letto festosamente, e passerem la
si fece più d'una moresca / giù nello inferno, e taferugia e tresca.
luogo). bianciardi, 4-168: giù negli scantinati ci dev'essere una camera
. lippi, 9-18: chi versa giù bollente la rannata / che pela i
2-42: anzi 'l morir par di qua giù divisa. mascardi, 94:
le cose che sono fatte dalle stelle in giù,... queste cotali debbono
, e ebbelo morto, e gittòllo giù per lo nicissario, e serrò l'uscio
mormorar di fiume / che scende chiaro giù di pietra in pietra. petrarca,
e 'l mormorar de'liquidi cristalli / giù per lucidi freschi rivi e snelli.
ghiacciate, cominciarono a liquefarsi e descender giù mormorando, come la neve dai monti il
come vento talvolta fu sentito / venire in giù. ariosto, 40-27: per tutto
negri. savonarola, 7-ii-286: manda giù, signore, manda il tuo spirito
tratto al taglio, sdrucciolasse troppo in giù, si potrebbe offendere le moroidi e
avido lupo allora presa, che, stando giù posta, dimessa stassi ansando, con
non s'astegni / chi voi fundar giù fama pufa e netta. -porre
, e da quei dua terzi in giù si lascia quattro gambe alquanto più grosse
che per lo mortai pondo / ancor giù tornerai, apri la bocca, / e
a te consento / quando arai posta giù la mortai soma. cellini, 831:
... /... in giù rivolse / l'attento sguardo e ricercò l'
ora di fianco, ora a gambe giù, ora a gambe su, per lavarlo
il signore mortifica e vivifica, conduce giù agl'inferi e riconduce su ».
città come di fronte, e vien poi giù mortificandosi fino a una punta, dalla
e'sabini s'appaci- ficorono, poste giù l'arme, le quale aveano prese per
de'fati, / che non mandan qua giù carne non morta: / forse,
, / e quasi ogne potenza qua giù morta. -che ha perduto totalmente
quant'ebbe gloria, / mentre visse qua giù, l'italia e 'l mondo.
anima morta. savonarola, 13-97: giù per la mala via / l'anima mia
.. * morti siamo, e dunque giù, qual che vien viene '.
è su a via veneto. guardi giù per via condotti. non vede che
cede a la zanzara, / vede lucciole giù per la vallea. cavalca, 9-201
raggi il sole / e che diluvian giù le mosche bianche, / a riscaldarsi,
per aria. — cacciare, fare giù, levare le mosche dal capo,
, - disse -che tu abbia fatto giù le mosche, a qualcheduno, laggiù
: il giorno la mosca va su e giù volando e la sera dà luogo alla
fùr di molte vipere quest'anno / giù pe'patrii burroni? -persona petulante
della mossa della corte, / givan di giù di su tenendo t guardo / volto
; e son di vena a buttarne giù delle altre, perché è buona mossa.
. dante, inf, 18-114: giù nel fosso / vidi gente attuf- fata
sul mostaccio a tutti. — dare giù del mostaccio: cadere a terra battendo
occhi troppo fisi al cielo, diede giù del mostaccio. — cadere in un
gli autori, [i traduttori] danno giù di mostaccio. -dire, gridare,
ciel gli arbusti, / più vien giù l'uva amabile e benigna, / e
. dossi, i-54: egli tirava giù a una gran parte di noi 1 i
pezza è lunga da 40 braccia in giù, piglia la sua piegatura braccia uno
un che discendo / con questo vivo giù di balzo in balzo, / e di
e di sopra in cielo e di giù in terra, cioè sangue e fuoco
nel cielo uno, e un qua giù la pone. petrarca, 285-10:
un bambino, che dal bellico in giù era tutto intero e senza mostrosità idem,
in su uomo e d'indi in giù asino. guido da pisa, 1-191:
fatti: / alcun dal collo in giù d'uomini han forma, / col viso
moto, in agitazione perpetua, su e giù co li treni. -muoversi
testa, e lo calcava, ancora, giù, nella motriglia della vita mediocre e
iii-238: quando si fa con mandar giù le motte delle fosse incavate sotto a franare
e dimenarsi intorno alla caldaia e buttar giù ogni momento pacche di legno e motte
, ite all'idolo, il trassero giù dall'altare, lo svisarono e ruppero con
pozzetto sia sempre un buon piede in giù del livello del canale, affinché la
alto, al bastion; / parlò giù dalla finestra / d'un mozzato torrion
gliolìo secco. e i mòzzoli che cadono giù. 2. dimin. mozzolètto.
, / e domanda che colpa qua giù '1 pinse ». cavalca, vii-237
galletta... non voleva andar giù con l'aiuto dell'acquaccia tiepidastra e
muffa, / per l'alito di giù che vi s'appasta, / che con
. prati, 1-103: « e giù le nappe! » / « e giù
giù le nappe! » / « e giù i biscioni! » « araldica alla
di se dallo esempio eroico, giù anch'essi a mo'di muffii dalla
non ebbe vergogna brigliadoro / di cader giù mugghiando com'un toro. battista,
così avverrà che quanto si vadi in giù co '1 cavare si murerà attorno insino al
a'passaggeri niun pericolo sovrastia di traboccar giù del ponte, da amendue le sponde
capo venganosi a tirar più volte in giù fin alla coda. domenichi (plinio
placido, / con murmure solenne, / giù pe'taciti pascoli. l. gualdo
., 32-18: come noi fummo giù nel pozzo scuro / sotto i piè del
il tratto al taglio sdrucciolasse troppo in giù, si potrebbe offendere le moroidi e il
5-58: i vampiri attaccati all'in giù ai rami degli alberi durante il giorno
19-127: dal poggio di casnate in giù si apre,... tutto un
della discesa in salita, è saltato giù dalla serpa, ha finito di togliere la
altro cavallo perse un passo e andò giù di muso come un sacco.
lo induceva a tacere e a mandar giù la stizza. cassola, 3-120: digli
musone. nievo, 2-143: su e giù per colline, per boschi, per
inghiottisce vivo, / se già nell'andar giù non t'avvolgessi / ne'mustacchi,
giovane, 9-155: guarda quel che, giù tirandosi / il cappel su gli occhi
, che gli eran nella foga spiovuti giù. sbarbaro, 1-155: un'intera guarnigione
a due voci come sia piacevole farsi tirar giù le mutandine, a tutti.
mutarsi. magalotti, 23-404: buttate giù il terraiuolo, la parrucca, e
santa donna, e per farvi metter giù la mutria, a voi due mutrioni!
profondare, che per ogne peccato profondano giù uno grado, e quanto più peccano e
in tutto dieci. sacchetti, 87: giù, trombe e trombettini, / sveglioni
questo viene in su e non in giù come gli altri. tanaglia, 1-1247:
napoletana, / lavatevi le mani e giù sedete, / e non vi paia la
invece di rimboccarsi le maniche e tirar giù sculaccioni, le mamme gridano d'amoroso e
lombi stupendi / tra le prunaie rosse giù per la china audace, / alta
ne levò netto lo spicchio, / mandò giù la visiera e quel nasaccio. machiavelli
/ per che '1 lume del sol giù non si porse; / e mente,
il verso del tacchino mandando su e giù il gran pomo d'adamo nella corvatta
e d'andare... a guardar giù per le balze e per i burroni
, / a li occhi di là giù son sì nascose, / che tesser
27-36: o anima che se'là giù nascosta, / romagna tua non è
cavo, col rilevo più su o più giù che '1 mezzo, aquilino, pari
muffa, / per l'alito di giù che vi s'appasta, / che con
: -sereno ai quattro venti, -gridò giù all'arciprete che stava sul sagrato a
piantatomi in piazza aspettai girando su e giù finché diedi di naso nel signor lucilio.
.]: soffiarsi il naso vale trarsi giù gli umori del capo pel naso;
mai creder che persa / o tolta avessi giù l'ira dal naso, / po'
fune che lavorerà per questa tagliuola, giù entro della porta a un certo naspétto che
e sciolta s'era / e pendea giù per fino a la cintura. pisani,
/ ciel tre nuvole flave / lentissime giù ad austro. idem, iv-2-748: una
con tutte le spalle insino uanto arrivava giù alle natiche. gilio, l-n-52: quando
de le mani, e a lo 'n giù de le natiche. -voltare le
/ e fuor di sua natura in giù s'atterra. fatti di alessandro volgar.
mobili che fanno da ponticelli, e giù valloni impaludati di tutte le acque infernali
erittonio figlio di vulcano / dal mezzo in giù serpente e in faccia umano.
non già per sollazzare ma per diporvi giù il naturai peso del ventre..
, perché, respirandola, non la manda giù come un gnocco. ma le cose
vuole poi che si debba l'osso giù depresso su alzare e l'alto ed elevato
braccio intorno alle spalle; lo tira giù tenendola per un gomito, con naturalezza;
mia natura vinse; / né mai qua giù dove si monta e cala / naturalmente
che mai va via, dalle braccia in giù fino a meza gamba, e così
gran nave apparse, / che venia giù per tonde intumidite. p. contarini
terre, che sono dalla strada in giù verso la nave,... non
ti fìa leggero / com'a seconda giù andar per nave, / allor sarai
il galoppino, andar su e giù, far la spola '.
timone il neòfita, aveva su per giù il vento in poppa. -mosaico
mi tirò fuori del caffè, e giù a passo sforzato oltre al naviglio di
petrarca, 228-7: e 'l piover giù dalli occhi un dolce umore / l'
tenerezza / non versi un dolce pianto giù dagli occhi. ariosto, 1-49: con
i ladri grata, / che spinge giù da'monti il vento australe / e
le due siepi di carpini si perdono giù giù, fino a confondersi colle loro
due siepi di carpini si perdono giù giù, fino a confondersi colle loro tinte
su nell'aria per nebbioni / e giù ricaggion con ispessa piova. fr.
febbraio e da quelle parti, calava giù su tutta la bassura. =
. nievo, 101: la notte calava giù nebbiosa e nerissima. carducci, ii-10-286
nebbiosa che, benché ficcasse il viso in giù, niuna cosa vi potea discernere.
papini, i-820: il revolver cadde giù nell'acqua nebbiosa e si sentì appena
tu quel tronco spezza; / la nebride giù getta e quella pelle: / facciam
: nella nostra arte ottocentesca, e giù fino al disordine estetico dei nostri giorni
il corpo dell'orafo ammazzato, il gittaro giù per lo necessario. ser giovanni,
, e ebbelo morto, e gittòllo giù per lo nicissario, e serrò l'uscio
si specchia / nave che per torrente giù discende. marsilio ficino, 3-118: in
, i-288: la pillola bisogna mandar giù, / e di necessità farsi virtù
peggiori accessi di * necrofobia ', giù dal letto... era dinanzi uno
barbarie, barbarissime e abbominevoli: « gettatelo giù e sbalzatelo fuora delle finestre? »
quel che tu chiedi; / in giù son messo tanto perch'io fui / ladro
di tutte l'altre nature di qua giù: e questo nullo niega. idem,
a cui si potesse scendere sempre più giù, all'infinito. -condizione di limitatezza
senza sviluppi, senza significazione: tira giù. è negato a rappresentar donne.
languenti, fo neglette / per dispetto giù cascar. -non guardato, non custodito
., 3-56: questa sorte che par giù cotanto / però n'è data,
/ per la centesma eh'è là giù negletta, / ruggeran... questi
mezza gola in suso, / tornavan giù strozzate le bugie. / ma natura
saba, 479: il portiere su e giù cammina come / sentinella. il pericolo
reale, pensarono con esso, avanti che giù ponessono l'arme, a maggiori fatti
. poliziano, st., 2-26: giù dal fianco le spade sospendono, /
intanto, / ne la cuna qua giù del mondo involte / basse valli, alti
imbatto in lavori di sventramento. vedo buttar giù vecchie case, spianare vecchi giardini per
timone il neòfita, aveva su per giù il vento in poppa. bacchelli,
san paolo dell'isola presso la bastia, giù nel piano, dove francesco aveva ricoverata
giallo dilavato, che mi portano invece giù in collina. 2. nepitella
: l'esposizione, argomentavan su per giù costoro, guazzabuglio di tendenze diverse,
pratesi, 4-143: col grosso scarpone spingeva giù bene la vanga,..
1-501: quinto richiuse la porta e scese giù, arrabbiato nero. -che
2-155: via in cucina, / e giù acqua, nerofumo alle credenze, /
fondo in alto e 'l collo in giù rivolta, / di membranosa ampolla in forma
e dell'altro, alla nocca / giù dal calcagno, e le briglie di cuoio
anima alla serenità della contemplazione. -essere giù di nervi', trovarsi in uno stato di
dirmi, se vuoi, che sono giù di nervi. è vero.
a piccoli passi, in su e in giù. bernari, 6-282: si rabbuiò
sciocchezze da dire? andiamo, salti giù subito da quel letto. cagna, 3-285
- quelli [i tedeschi] mandan giù nespole, destinate a noi,
: una bizzarra linea geometrica, cadendo giù dal ponte e dallo spaldo, divideva nettamente
ornielli, 494: gridando, vien giù dalla scala: / manda alla fante,
(1-iv-676): la belcolore, scesa giù, si pose a sedere e cominciò
ella ebbe la netta sensazione dello sdrucciolìo giù per la china. cassola, 3-142:
una imperfetta capriola sulla schiena, saltò giù netto. amari, 1-2-201: un altro
una d'esse ruote sbilicò e rovinò giù un buon tratto della costa co'bauli
. della robbia, 1-307: posesi giù e il manigoldo, dandogli brevissimo spazio
non gli bastassi la vista di levamelo giù di netto con una freccia, al
, iii-55: a sciogliere quei capelli viene giù un niagara di biondo. boine,
papini, 11-666: allora vengon giù, niagaricamente, i paroioni oscuri,
dossi, ii-199: allora tea saltò giù con una scosserella dalla invidiabile nicchiuccia,
picchio, / quando morgante il battaglio giù piomba, / che quel vegurto si
gorghi di ferro e nichel che colavano giù da ogni crepa verso il centro del
in 'khaki 'passeggiava su e giù per i corridoi con una automatica nichelatissima
s'attenta / d'abbandonar lo nido e giù la cala. g. villani
capelli, che allora erano già andati giù di moda. castelnuovo, 1-109:
quinci e non intendo, / così giù veggio e neente affìguro. leonardo,
panche suonon sì terribilmente, / quando son giù dal rmte in qua passati, /
, e per le guance belle / colar giù in sen le fredde acque le fea
: vo a letto, e appena giù, l'occhio s'appanna, / senza
regolarmente. lippi, 8-18: più giù da banda un tavolin si vede, /
449: la riconstituzione della patria, dati giù i bollori, è ricascata nella morbidezza
con l'acqua e la nitrosa, gocciola giù acido solforico. = femm
volgar., 5-28: niuni animi porranno giù i pensieri d'amore per incantamenti,
: tu discendi con pompa orientale / giù pe'i lucidi gradi; ed una
la mattina dopo, tornava gustavo lentamente giù pe 'l viale, insieme con famulus
iii-229: ho pensato di farli mandar giù [i pezzi di marmo statuario] a
nero, dalla metà del viso in giù, retto dal tubo di rame dorato che
niuna cosa creata da dio in giù. caro, i-343: desiderava ciascuno che
lungo canale cavalcato da un ponte venir giù per un'amena gola di monti,
gloriar di te la gente fai / qua giù dove l'affetto nostro langue, /
e dell'altro, alla nocca / giù dal calcagno. 3. parte
, che tutto il di vanno in giù e in sù, e in mille anni
a perdita d'occhio e poi ricasca giù a fittone di dove è partita.
altra di parnaso per tema di tombolar giù di quel monte e rompersi la noce
: grosse gocce di sudore, scorrendo giù per il petto, scivolavano sulla pelle di
bar uff aldi, i-143: dalle scapule giù al gomito / e dal gomito al
s. v.]: lo rincorse giù per il noceto. = voce
impiombata per frode. quante castelline butta giù il tiratore e tante ne vince.
, fate a mio senno, riponete giù quest'armi, non più nocive a'
alto e membruto, il quale menava giù alla maledetta, gridando: - via
nievo, 539: la frana cadeva giù nera e cavernosa, sbiancata mestamente dalla
mentre il boccone da lui preso andava giù, la mano di dio impedì che passasse
questo, che tutti i rami mandano giù dai loro nodi molte radici, quali restano
nella trachea: non andare né su né giù, fermarsi in gola, costituire impedimento
e, aperta una finestra, si calò giù con una fune tutta nodosa. b
sì, anni sono, uno si buttò giù per morire. lo rivedo come fosse
canto. per un secolo, o giù di lì, mille altri lo ripetono fiorettandolo
impulso... fu di tirar giù la tovaglia con quanti cristalli e argenteria
credere ch'egli trafugasse? noi trafugavamo giù in basso: non già quegli che
al mondo / e della guelfa pose giù la soma. = denom. da
facea condurre nel suo brigantino su e giù per il canal di costantinopoli, dando
sfila da un rolando il primo in giù una romantica nomenclatura di longobardi o franchi
villani, 1-7: attalante abitò in affrica giù nel ponente, quasi ai contro alla
doveva essere una strada nuova, non molto giù di lì, dove si costruivano case
che per desio di fuga si trabocca / giù del teatro sbigottita e morta 'all'
« e puot'elli esser, se giù non si vive / diversamente per diversi
sarà il primo grado e per venire in giù sarà il nonagesimo. canale, i-476
nome proprio. carducci, iii-3-283: giù de'cipressi per la verde via,
da quegli ultimi regni al norte scendiam giù altaltro capo del sul. gioberti,
la cui norma / nel vostro mondo giù si veste e vela, / perché fino
, / e andassi fischiettando su e giù, / con quest'errante nostalgia d'
viani, 19-600: io andavo su e giù per la coperta come un dannato,
da porcari podestà si misse in fuga giù per la marina... e tornò
badìa là presso a menappello, / giù nell'abruzzi, fatta per suo onore
un professore, una signorina su per giù, una grossa madre, un proprietario,
forse un misero cascato / fino al fondo giù dell'onta. -condizione di
annunzio, iii-2-1146: a quando a quando giù per le selciaie e le ontanete s'
rozzi crin la capperuccia, / ma poste giù le zotiche gonnelle, / d'un
/ non isperate mai facci reddita / giù nella valle oscura e tenebrosa. alamanni,
. gadda, 6-238: le gocciolavano giù per il volto lacrime etiliche, stille
. gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia
il labro di sotto e voltato in giù. s. maffei, 5-4-199: dentro
1-iii-115: andava di sù e di giù, di sopra e di sotto, accarezzando
, i-4: rincorata così si messe giù / all'opra. pananti, i-72:
e sciampiare la fossa da inde in giù 've mette o vero mettarà el ragiuolo,
sciocchezza aspettare che il mobile ritornasse in giù. cesarotti, 1-xviii-183: un orologio che
/ aspettando che alcun dio, / sceso giù dall'alta sede, / trar dovesse
allo squillo imperioso del campanello, balza giù, va magari a far da levatrice
ordita nella mia testa, ma il por giù sulla carta, benché sia un'operazione
trovati in questi paesi. nello scender giù per le piaggie di pertimale raccol- semo
foglia, / spiriti son beati, che giù, prima / che venissero al ciel
spiove ondeggiando, luminosa, opima, / giù per le spalle la sfrenata chioma.
ovidio non fu effettivamente proposto, ma giù di lì. -mettere una persona
d'una donna: e andava su e giù, 'hop-là, hop-là ',
moto dell'acqua che corre allo in giù. bellori, i-67: la gamba destra
i modi; non andando su e giù pei corridoi, mettendosi quatto quatto nel
d'annunzio, iv-2-965: volgeva a sinistra giù per il ciglio erboso, che declina
e l'altro fa con l'aghiron giù il tomo. fiacchi, 125: forse
o quattro ore ogni mattina su e giù per la stanza vestito in giacchetta,
, 18: cadono l'ore / giù giù, con un lento / gocciare.
18: cadono l'ore / giù giù, con un lento / gocciare. luzi
, ora! » s'urlava di giù. -per invitare altri a pazientare,
eh! smettete con que'ferri; giù quelle mani. vergogna! -ora
il santuario. più su o più giù, poco importa, di qui era passato