giove sotto forma di cigno, onde ella generò due uova, da uno dei quali
che dal puzzo di questo fuoco si generò la materia corruttibile della generale pestilenzia:
e con- cepette la terza volta e generò un altro figliuolo, e disse:
e dispiacendone molto, in parte si generò la discordia. di breme, i-183:
mèntore di ricche equestri razze / possessor generò. leopardi, i-63: erano i
volgar., 3-106: la natura ci generò addottri- nevoli. tommaseo [s.
mondo sin adesso, il sole sempre generò et purificò. michelini, i-346: figuriamoci
cibi, la quale... generò ne'miseri l'aggroppamento de'nervi nelle
ima gentilissima giovane..., generò di lei una bellissima figliuola; e
animali che forse così per appunto non generò la natura senza qualche aiuto dell'arte
antracia, e non tissandro / mi generò, del bimare corinto / pescivendolo un tempo
: la scuola petrarchesca nel secolo decimosesto generò un diluvio di sonettieri e di canzonisti
, 2-63: un fulmine che ne generò tre diversi e spaventosi sopra una delle vette
compagni, 1-20: di che si generò molto scandalo, e pericolo per la
nella civica. collodi, 710: gioberti generò pio nono, e pio nono generò
generò pio nono, e pio nono generò la guardia civica e tutti gli altri
il caos, mesi e mesi, generò l'organismo: « fabbrica per il fissaggio
, i-226: quando il codice apparve, generò maraviglia nel mondo, contentezza ne'napoletani
dalla propria bocca del re, gli generò tanta rabbia velenosa innel petto. svevo,
crebber figli. / me compra donna generò, né m'ebbe / men per ciò
i-226: quando il codice apparve, generò maraviglia nel mondo, contentezza ne'napoletani
, i-226: quando il codice apparve, generò maraviglia nel mondo, contentezza ne'napoletani
pindemonte, 14-237: me compra donna generò, né m'ebbe / men per ciò
che del puzzo di questo fuoco si generò la materia corruttibile della generale pestilenzia:
virtù divina, che sì nobil cosa generò. capellano volgar., i-71: li
mia, / s'a chi mi generò desti la cuna, / se 'l tuo
si trasse a significare altre idee, e generò conseguenze non solo ignote a'primi cristiani
tirii nulla potea sapere da lui, e generò in esso desiderio di richiedere l'amistà
la troppa familiarità o la lunga dimestichezza generò o stracchezza o disprezzamento nel petto
menti alle disquisizioni sottili,... generò negli abitanti del nord quella inclinazione a
bibbia che dice così: * adam generò set, set generò enos '.
così: * adam generò set, set generò enos '. l. salviaii
ciel stel- lifero: / satana il generò sol per tuo eccidio, / e nel
voce di dio, che primamente / generò l'universo, ed in eterno / echeggiante
egli, tornato con lei, me generò con più altre sorelle, tanto che il
può così di facile antivedere il futuro, generò per necessità l'amicizia.
: il caos, mesi e mesi, generò l'organismo: « fabbrica per il
vico in poi, la filosofia idealistica generò un forte impulso critico, che pur
da vico in poi, la filosofia idealistica generò un forte impulso critico, che pur
ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo. fintóne, sm
: il caos, mesi e mesi, generò l'organismo: « fabbrica per il
tasso, 8-2-87: dio, che generò la forma, e 'nsieme / la materia
mezzo di un discorso molto lungo, generò la noia a tutta l'assemblea.
, passato l'ottantesimo sesto anno, generò figliuolo. pulci, 12-73: era
/ che del secondo vento di soave / generò il terzo e l'ultima possanza.
ad ulisse penelope... / ti generò, vollero i dei che gisse /
te. d'annunzio, iii-1-604: li generò la stessa madre. -assol.
ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo; / simile al
sempre a sé presente / la vera generò sua somiglianza / l'interior suo verbo
poiché fu ben bagnata e irrigata, generò e produsse tanti serpenti velenosi che parea
., ii-370: iddio, che ti generò, tu sì abbandonasti. frezzi,
: qual paradiso o armonia celeste / generò mai sì dolce e vago canto, /
. montano, 97: la fede generò le religioni, che generarono le eresie
1-13 (46): innel praticare insieme generò in noi un tanto amore, che
f. giambullari, 365: questa morte generò sdegno e divisione in fra molti signori
radice delle nostre miserie abbondevole frutto insieme generò. libro di sydrac, 340:
4- 78: ma care paci generò quell'ira: / ch'arido nutrimento,
pure una volta ma due volte il generò. 3. lignaggio,
] senza operazione di uomo germinò e generò cristo. fazio, iv-13-68: german
-mitol. con riferimento a giove (che generò dal capo minerva e tenne cucito nella
, ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo. tasso, n-iii-1062
vico, in poi, la filosofia idealistica generò un forte impulso critico, che pur
religiosa, troppo più sù della vita, generò monache e asceti. 5
farnelo trarre. carmeni, lx-1-223: generò con una femina di vile lignaggio un
, 2-581: infra due ore di notte generò sì gran vento, che fu cosa
: quel don chisotto... / generò di straniera inclita madre / don flegetonte
. seconda partei-6-147: l'altra, cui generò la madre pia, / benché can
eterna parola, e 'l verbo eterno generò. 2. spiritualmente. tommaseo
dell'anime ch'erano in essa, si generò per la volontà, ch'era una
ozioso intrattenimento della corte del conte ramondo generò assai più poeti nella lingua provenzale che
può così di facile antivedere il futuro, generò per necessità l'amicizia, che nelle
era stata speranza d'ubertosa ricolta, generò sformata carestia. landino [plinio],
ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo: / simile al padre
poiché fu ben bagnata e inrigata, generò e produsse tanti serpenti velenosi che parea
camera del re. carmeni, lx-1-223: generò con una fe- mina di vile lignaggio
ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo. gelli, 6-260
1372: lo generò, l'allevò perché fosse la morte /
vita, fradicia come pozzanghera putrida, generò sempre una verminaia pestifera. p.
i loro fati alla trista politica che generò villafranca e fece mercato di nizza.
libro di metallaria, / onde se n'generò l'infame e ria / ricchezza,
lancia, i-233: la madre terra generò colei [la fama], fortificata
lancia, i-233: la madre terra generò colei [la fama] fortificata per
. biondi, 1- ii-355: generò [odoardo]... tre maschi
latina, moribonda e già corrotta, generò e fece sua erede universale la volgare
ani me eh'erano in essa, si generò... uno mormoramento, lo
non più mostravan prole, poi / che generò l'amabile figliuola ermione.
, ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo. ricettario fiorentino,
4-ii-18: la numerosissima caduta delle pietre generò un gran solco longitudinale nella pendice e
dànno. imperiali, 4-78: care paci generò quell'ira: / ch'arido nutrimento
ozioso intrattenimento della corte del conte ramondo generò assai più poeti nella lingua provenzale che
. cantari cavallereschi, 14: bernardo generò sanza magagna / beltramo il timonier,
iii-27-138: tutto questo fermento... generò nel 1846, tra la commozione universale
e codesto libro magico... generò i paralipomeni degli hartmann, dei bahsen
di mille pene. carmeni, lx-1-223: generò con una femina di vile lignaggio un
in dante, sublimata dalla poesia, generò un creativo creato di civiltà, non
bibbia volgar., ix-629: isaac generò jacob; e jacob, li xii patriarchi
mare, favoleggiandosi, si dice che generò con medusa il cavallo alato il cui
generazioni con adam e con quelli che generò lamec) sono dugenquarant'anni. cesariano
volgar., 3-106: la natura ci generò addottrinevoli e hacci dato ragione non perfetta
vita fradicia, come pozzanghera putrida, generò sempre una verminaia pestifera. d.
atra, deforme / furia, cui generò volturno allora / che degli stagni la fangosa
. cantari cavallereschi, 14: bernardo generò san za magagna / beltramo il timonier
modo che... se gli generò una pericolosissima pleuritide. giuglaris,
sé ne la chiara fontana, / generò questa che m'è più lontana.
/ che del secondo vento di soave / generò 'l terzo e l'ultima possanza.
diffondersi sempre a sé presente / la vera generò sua somiglianza / l'interior suo verbo
vita fradicia, come pozzanghera putrida, generò sempre una verminaia pestifera; esalò sempre
quella prevalenza della forma che più tardi generò il secentismo. bonghi, 1-138: la
dal quale discese manuel, che poi generò matusaelle, produttore di lameche marito di
ha espresso di quanti anni fosse quando generò figliuoli. bemi, 58-10 (v-48)
che minerva cioè la divina provvidenza, generò i primi abitatori dell'attico suolo,
fin che furon mangiati dai vermi che generò la carne putrefatta dei buoi, non
atra, deforme / furia, cui generò volturno allora / che degli stagni la fangosa
ripete il censore che la dialettica niente generò altro che liti inutili, dispute vuote
/ che del secondo vento di soave / generò v1 terzo e l'ultima possanza.
volute trar fuori di questo loro confine generò le nuove controversie, poiché il buon
[petrarca], < 102: roma generò gli comeli scipioni, i quali furono
per ignoranza prese per moglie e ne generò più figliuoli, secondo che racconta nelle
più salienti caratteri della civiltà che lo generò, come è lo specchio di tutta la
, che atelmo a sé simile / generò lungo trebbia, / fanciul, tutta ricovera
e geniali, che la germania allora generò, aveva intorno a sé innumeri ingegni
. fratelli, 5-210: la metamorfosi generò uno studioso ri- valutatore del teatro antico
più salienti caratteri della civiltà che lo generò. pratolmi, 10-265: la felicità non
porto / di quella carne che mi generò. / e ne sanguino e brucio
carra, 611: la sua scomparsa generò in me, ragazzo di nove anni,
purità del romano idioma confuse, si generò nostra lingua e n'uscì così bella e
/ che del secondo vento di soave / generò 'l terzo e l'ultima possanza.
, /... / la vera generò sua somiglianza / l'in- terior suo
sie benedetto ilvenerabil seme, / tal pianta generò di virtù piena! firenzuola, 198
moltitudine delleanime ch'erano in essa, si generò, per la volontà ch'era una
parte ne sentiran machiavelli, 1-i-312: così generò invidia e sospetto in giovamento, perché
bombicci porta, 1-570: il protogino si generò dopo che ilprodotto della serpentinizzazione della scoria olivinica
per la comodità dell'umana natura, generò altri metalli. -che si
, 7 e 'l padre insieme che lo generò. faldella, i-4-29: ave
anime ch'erano in essa, si generò per la volontà, ch'era una in
della sfera androgina che, scissa, generò i sessi. 2. banchetto
sempre a sé presente, / la vera generò sua somiglianza / l'interior suo verbo
principe degli erranti e degli eroi, / generò di straniera inclita madre / don
padre non è padre soltanto f'erché generò un figlio in uno spasimo di piacere.
. compagni, 1-20: di che si generò molto scandalo e pericolo per la città
xxvii-113: l'atto, onde il padre generò il figliuolo, è un atto diverso
capo d'anni, che girarono, / generò forti furie e gran giganti, /
. boccaccio, viii-2-107: di lei generò figliuoli e figliuole, intra quali fu
2-581: infra due ore di notte generò sì gran vento che fu cosa stupente
cesarotti, 1-xiv-268: minosse... generò suo figlio deucalione uomo senza taccia.
cui nacquero le stirpi divine; da sola generò il cielo stellato (urano) affinché
sangue di urano, mutilato da crono, generò le erinni e i giganti.
, si fu lo entusiasmo, che ci generò il genere profetico:...
che del secondo vento di soave / generò 1'terzo [federico ii] e
vita fradicia, come pozzanghera putrida, generò sempre una verminaia pestifera; esalò sempre