, x-2-23: sai come s'arrabatta està genìa, / che ambiziosa, obbliqua,
che non può / vedendo la peggior genìa volpina / sull'animo influir digerirle..
, v-1-694: credeva che la formicolante genìa « di partigianelli novelli e di cortigianelli
quantità di gente vile e abietta; genìa, canaglia, marmaglia. m
travaglio è gioia a questa / italica genìa, che diradata / dagli avi nostri,
noi non possiamo essere se non una genìa di confettieri, di caffettieri e di camerieri
, una geldra, una brigata, una genìa, sì grande, -anche al
quanto più sono strane, molti di quella genìa de'bravi. giusti, v-258:
in carattere. barilli, i-13: genìa tartassata e semispenta codesta, ma pertinace
] noi non possiamo essere se non una genìa di confettieri, di caffettieri, e
] noi non possiamo essere se non una genìa di confettieri, di caffettieri, e
d'una maliarda? / -uhibò, simil genìa / al fuoco, al fuoco!
, v-1-694: credeva che la formicolante genìa di « partigia- nelli novelli e di
gente a aspettarlo: gli infimi della genìa dei cozzoni, stummia de'bassi fondi
gengis-kano, / nessuno fra la tartara genìa / ebbe di nobilitade il ticchio strano.
travaglio è gioia a questa / italica genìa, che diradata / dagli avi nostri,
donativi non divezzino dalle rapine quella iniqua genìa. foscolo, 1-85: ogni uomo /
colùbri? / sai come si arrabatta està genìa, / che ambiziosa obliqua entra e
ferinità primitiva. cardarelli, 135: biforme genìa, villosa e morbida, di una
tennestra filosofessa; e vedendo la maladetta genìa soldatesca sedersi sul trono di pietroburgo più
fischiate, insulti e maledizioni di codesta genìa. d'azeglio, 1-483: volevo
sieno accoppiati i due mostri fertili in trista genìa. = deriv. da fiume.
. dossi, 483: la suddetta genìa legge con uno stecco; i pensieri
, ii-5-59: nessuno fra la tartara genìa / ebbe di nobiltade il ticchio strano.
travaglio è gioia a questa / italica genìa, che diradata / dagli avi nostri
/ d'uomini, i marsi, la genìa sabella / aspra dal sole, i
, faledro! / guai alla tua genìa! nessuno avrà / pietà. savinio,
19-22: né dubitar, che la ghiotta genìa / a quel possente odor non tragga
7-1: già in tutta la quadrupede genìa / erasi stabilito un permanente / governo
- / testa e coda son dunque egual genìa. d'annunzio, iii-1-546: morde
: / la corre gano e tutta la genìa / addosso astolfo. gr azzini,
valletti, / e della ricca corte altra genìa. alfieri, v- 1-764: il
, / che noi si ardiva di appellar genìa. botta, 6-i-135: cresceva la
calca attorno i soldati, e la genìa s'avanzava sino alle punte delle baionette.
... con altra specie di genìa, mangiano lui, così le medesime varietà
, senza creanza, / di sì fatta genìa non son penurie, / sol di
baretti, 2-247: a tutta questa spregevolissima genìa, signori miei, voi non avete
(480): molti di quella genìa de'bravi che, perduto, per la
di questa sozza e ridicolissima e vanissima genìa di letterati. calvino, 2-119: tra
, c'era a quei tempi tutta una genìa di loschi ambulanti. 4
seguon tal ginea. = da genìa, per metatesi. ginéccio, sm
, faledro! / guai alla tua genìa! nessuno avrà / pietà. jovine,
gentile era venuta a impantanarsi in una genìa di scarabocchi per sommergervi. levi,
/ d'uomini, i marsi, la genìa sabella / aspra dal sole, i
, gli scherzevoli, gli adulatori sono una genìa inestirpabile. borgese, 1-373: secondo
mazzini, 39-266: s'affaccendava la genìa dei raggiratori politici, uomini di tutti
dai cosiddetti liberi pensatori e da simile genìa frequentatrice di logge massoniche. bocchelli,
i poeti, come pestifera e lusinghevol genìa, dal suo governo banditi.
, v-5-199: ci voleva infatti una genìa di grossolani e d'ignari, arzigogolanti
gente a aspettarlo: gli infimi della genìa dei cozzoni, stummia de'bassi fondi
levantino, il pellirossa, il cafro; genìa composita che l'indigeno battezza col nome
alfieri, i-104: vedendo la maledetta genìa soldatesca sedersi sul trono di pietroborgo,
sempre o irruente o mordace contro ogni genìa di tiranni. -che esprime arguzia
nagia o naia 'razza, stirpe, genìa '(in questo caso nel significato
, e la nuova / è una ladra genìa di paladini. d'annunzio, iv-1-35
: / là corre gano e tutta la genìa / addosso astolfo: carne, ammazza
e la nuova / è una ladra genìa di paladini. tommaseo, 21-189: a
, v-1-694: credeva che la formicolante genìa « di partigianelli novelli e di cortigianelli tiran-
d'annunzio, iii-1- 1019: la genìa serpigna riconosce / la nostra padronanza;
prima... è mestieri conoscere quella genìa pagliettesca e la loro perfidia.
, v-1-694: credeva che la formicolante genìa « di partigianelli novelli e di cortigianelli tiran-
peso del pensiero e la sacra genìa dei filosofi. = deriv.
come usano i poeti perdigiorni e ogni genìa di inetti. frateili, 5-183:
, 7-1: già in tutta la quadrupede genìa / erasi stabilito un permanente / governo
i poeti, come pestifera e lusinghevol genìa, dal suo governo banditi. muratori,
calate nelle petracce di dalmazia di simigliante genìa erano composte. goldoni, iii-980:
sempre o irruente o mordace contro ogni genìa di tiranni. polemizzare, intr.
costoro noi non possiamo essere se non una genìa di confettieri, di caffettieri e di
dame infermiere, i portalettighe e simile genìa. = comp. dall'imp
mille volte / l'avvocatesca ignuda empia genìa. settembrini, 1-54: se [il
gente a aspettarlo: gli infimi della genìa dei cozzoni, stummia de'bassi fondi
, 1 briconi, i vili e somiglievol genìa, peroché di essi potete farvi scaglioni
sarà sempre felice. -spreg. genìa, gentaglia. parabosco, 5-27:
ferrari, 420: a questa nuova fradicia genìa / che acquista a italia il nome
pareavi adunata [a palermo] tutta la genìa saracenica. 2. perpetrato
sconvolti? dov'è rimasta nascosta la genìa di sballati di cui vasco rossi è stato
a sbrattare l'italia da cotesta pestifera genìa. papini, vi-116: roma,
figuravano come posticce barbe prolisse, di una genìa di giganti e di ^ stregoni,
sociale. -con valore spreg.: genìa. algarotti, 1-vi-203: di quanta
semirazza, sf. categoria di persone, genìa (in senso iron. o spreg
,!... i e la genìa serpignariconosce / la nostra padronanza; e siamo
, 39-266: brulicava, s'affaccendava la genìa deiraggiratori politici, uomini di tutti mestieri,
ateuci e le silfi, e tutta la genìa saluberrima dei beccamorti agresti e silvani.
la società non sarà più straziata da una genìa che pretenda di vivere a spalle degli
2-231: a cotal dir la sordida genìa / de'mutilati servi impallidì.
pensare) e da altri di simigliante genìa. idem, ii-6-361: il problema è
brelano, ciurlano. ra e simile genìa. soffici, iv-43: ritrovai lì,
partic. con connotazione spreg.: genìa, gentaglia. andrea da barberino,
ogni giorno più rara, mentre la genìa di colui si moltiplica ogni giorno nell'ignominia
. cicognani, 1-18: gli infimi della genìa dei cozzoni, stummia de'bassi fondi
quivi, / svinazzando ei tra simile genìa. giuliani, 1-66: il mangiare e
me, sotto l'urlante sole, torbida genìa piena di rabbia e di veleno.
nulla è più abominevole di questa infame genìa di vampiri che arricchiscono succhiando chiscono
, 1-308: egli era infatti di quella genìa verminosa, che tutto fa pel denaro
/ vituperandi, vagabonda, strana / genìa d'impura abbominevol faccia. = voce
e cinematografai e fotografi e altra simile genìa continuano a educarlo, con così sistematica suggestione
... spiritelli perversi, farandolante genìa di folletti-beffa su tutti i gradini del buio