la superbia doma / e che ne gema in duri ceppi avvinto / il volgo.
dispari in opra: e di ciascun si gema. boccaccio, v-220: alle sue
l'offesa donna sua che plori e gema. arici, 338: a le beate
di tanto vo lieta, ch'io non gema / d'esser lontana dalla donna mia
ha, quirino, ond'ella plori e gema / la patria vostra, or tenebrosa
cecco d'a scoli, 365: gema natura umana s'ella ammira / quell'
abbandona. cecco d'ascoli, 348: gema chi regna e chi porta corona.
dall'api sembra una gomma / pingue che gema dal cuore / dell'arbore, dono
, / non è cor che non gema al tuo dolore. battista, 243:
/ qual vidua che 'l marito pianga e gema. aretino, 1-24: né credo
dispari in opra e di ciascun si gema. / la dipsa è un che fra
in qualche tenue esulcerazione di esse, onde gema continuamente l'umore sieroso o simile a
(4-36): alora la purificata gema / mi respuose suave: / -tu cerni
in core ei s'allegri e dolce gema. carducci, 1035: o isola
. cecco d'ascoli, 349: gema chi regna e chi porta corona, /
: par che in tuono di lamento / gema il vento -e gema il mar
lamento / gema il vento -e gema il mar, / quasi stesser l'aure
si raggiunge / ove la tirannia convien che gema. cecco d'ascoli, 348:
. cecco d'ascoli, 348: gema chi regna e chi porta corona. petrarca
dispari in opra e di ciascun si gema. -scrivere frasi o versi lamentosi
qualche tenue esulcerazione di esse, onde gema continuamente tumore sieroso o simile a purulento
a lauro mio, che la mia morte gema. marino, 4-48: il miser
458 (4-33): alora la purificata gema / mi respuose suave: / -tu
grappette ingessate. = deriv. dal gema. * krappa * uncino '(cfr
pindemonte, ii-245: scorra ivi e gema il rio, s'imbruni il bosco,
stessa inchina, e par languisca e gema. parini, giorno, i-176:
pindemonte, iii-470: scorra ivi e gema il rio, s'imbruni il bosco,
e tardo, e far sì che fuora gema e sprazzi dall'occupato luogo, si
deporvi le uova, fan sì che gema una resina rossa, e vi si
non così ch'ad or ad or non gema / e che la lingua a lamentar
così ch'ad or ad or non gema / e che la lingua a lamentar non
raddoppia / la severa bilancia e qual ne gema / umor di doglia che dal sen
nome a l'azzurro, e par che gema. 3. che è sempre
dur l'intorni e cinga, / perché gema il nemico al duro pondo. lalli
. cecco d ascoli, 364: gema natura umana s'ella ammira / queiraltra
). cecco dascoli, 349: gema chi regna e chi porta corona,
raggiunge / ove la tirannia convien che gema ». -stampare, imprimere.
che, vivo sepolto, ei pianga e gema / e che meni in prigion sì
raggiunge / ove la tirannia convien che gema ». -confluire, formando un
, / non è cor che non gema al tuo dolore; / se favellando giri
un gemito roco, come dicono che gema infantilmente la pianta stregonesca della mandragola.
ha fatto cadere la maschera a codesta gema di rivoluzionisti che tutto vonno sossopra il
infaticati ateuci e le silfi e tutta la gema saluberrima dei eccamorti agresti e silvani.
salve, salve, virgo pia', / gema splendida, maria! laudario della compagnia
e senza tre scafia che diè madona gema li denari a li frati predicatori per
, e che la scarpa non gema nel medesimo. 4. marin
non si stempri mirando e che non gema, / fatto d'alti pensier nido
, invan mordendosi / le dita, gema. carducci, ii-7-169: è inutile,
. di spugna. spugnosità loro risudi o gema di fuori l'umido naturale e ma =
creata, / stella dolce claris- sima gema glorificata. -con riferimento a giovanni
si raggiunge / ove la tirannia convien che gema ». -stato o città
alle morbide gote le lagrime e gema di doglia! 5. che
vii-458 (4-35): alora la purificata gema / mi respose suave: « tu
raggio. cecco d'ascoli, 364: gema natura umana s'ella ammira / quell'
bisogna zaffarlo diligentemente, perché e'non gema punto. = denom. da zaffo1