lucente in fiamma, / e se gela il cor vostro, il mio s'infiamma
acqua è seccata / alpino, il vetrato gela le dita / ma la tua penna
avvampa / l'ora, e quando poi gela, / corre via, corre,
onofri, 87: mentre l'inverno gela entro la zolla, / agli antipodi
che dalla parte del sole da quella che gela. c. e. gadda
di freddi / venti, più sempre vaporando gela. 3. intr. più
avvampa / l'ora, e quando poi gela, / corre via, corre,
mistica / che il fiato in bocca / gela, e significa: / 4 bazza
: egli amante, egli amato, or gela, or bolle, / fatto è
egli amante, egli amato, or gela, or bolle, / fatto è
avvampa / l'ora, e quando poi gela, / corre via, corre,
onofri, 87: mentre l'inverno gela entro la zolla, / agli antipodi
caetano, i-29: or arde, or gela, e l'ardor suo comparte,
collocata in que'confini / là dove gela il guardian de l'orse, / cangiò
collocata in que'confini / là dove gela il guardian de l'orse, / cangiò
avvampa / l'ora, e quando poi gela, / corre via, corre,
. sederini, i-417: quando gela di decembre, et ancora passi di
incerto: forse dal nome del tiranno di gela dinòmene (lat. dinomènes, gr
parlar mi sole / d'un'an- gela che 'n cielo è coronata. s.
e non vi giunge chi non suda e gela. -ad erto: verso l'
la tramontana, che d'inverno si gela e d'estate si scoppia ». e
al duro cor ch'a mezza state gela. paleotti, l-11-367: si dipingono
. tasso, 17-61: chi non gela, e non suda, e non s'
al duro cor ch'a mezza state gela. epicuro, 97: ei non risponde
mio paese, il freddo è tale che gela il respiro e frangia di brina le
di state, fruttifica d'autunno, gela di verno. algarotti, 3-115: ne
.], 7-26: la brinata gela in terra, ma la neve cade gelata
. tasso, 13-i-298: e quando gela il cielo e quando infiamma. tassoni,
fa marea che mormora, / e gela e imbianca. foscolo, xiv-381: male
avvampa / l'ora, e quando poi gela. cicognani, 2-196: si gela
gela. cicognani, 2-196: si gela l'acqua nelle brocche in camera,
gradi. soderini, i-417: quando gela di decembre, et ancora passi di
feroci belve / spesso atterrò quando più gela o verna. orioni, x-3-121: gela
gela o verna. orioni, x-3-121: gela: la notte è bianca, /
. pavese, è il sangue che gela nei vecchi. -sentirsi privo di
al duro cor ch'a mezza state gela. tassoni vii-315: cessa il livor
. -a l'amadori: / se non gela inanti amar poi non porria. tasso
373: il freddo è tale che gela il respiro. bauli, 8-109: un
: cingimi, o bruna, e gela de l'intemo / senso i frangenti che
iii-182: il freddo... mi gela le idee nel cervello. vittorini,
ii-39: c'è una sorgente fredda che gela. pratolini, 5-138: le sue
fredde e tepide come la neve che gela e che riscalda. 7.
. tansillo, 14: né mi gela timor, né duol mi snoda. d'
.. vi schernisce, e vi gela col maladetto dubbio. fogazzaro, 4-14:
. tasso, 17-61: chi non gela e non suda, e non s'estolle
e non vi giunge chi non suda e gela. periodici popolari, ii-384: fidenti
, 10-121: il sangue mi si gela in questo punto, / pensando a tanto
. monti, iv-370: mi si gela il cuore tutte le volte che mi
della morte repentina / il sangue mi si gela. -gelare o fare gelare il
1-447: odi tu questo che mi gela il sangue / rintocco di campana. rovani
giusti, i-43: una voce severa mi gela le parole sul labbro. rovani,
pieno di vino e risentirsi un caratello di gela dina. mariani, xx-x-256
viene in quello aire freddo, e gela e cade a terra tutta gelata;
/ la sua vaga sorella umida e gela. della casa, 5-i-31: vegghiai
è la temperatura in cui l'acqua gela). papi, 1-6-61: il
che tirando una linea tra avola e gela si abbia, dalla parte del mare
/ al duro cor ch'a mezza state gela. pulci, v-8: dimi qualche
e l'alcool, igroscopico, che gela solo a bassa temperatura; trova impiego
(e fu cotanto audace) or gela e impètra. roberti, iv-315: il
collocata in que'confini / là dove gela il guardian de l'orse, / cangiò
mondo meco il loda: / né mi gela timor, né duol mi snoda,
e 'l verno non si bagna o gela. = denom. da pelo
e 'l verno non si bagna o gela. mazzini, 14-4: in questa città
arde 'l mio cor, e 'l suo gela entro,... / tregua
gli alemanni / colli, che borea eternamente gela, / senton l'altero vertice premuto
via -a l'amadori: / se non gela inanti / amar poi non porria.
freddo vetro o marmo adunata se gela e stilla. palatino, 24: questi
neve. baruffaldi, i-123: e gela e imbianca e accieca e cava lagrime
iozza, località siciliana nei pressi di gela, dove sono stati rinvenuti interessanti reperti
andò. tasso, 17-61: chi non gela e non suda e non s'estolle
/ ripien così, che li si gela e 'l sangue, / indi a lagrime
1-5-45: risponderti vorrei, / ma gela il labbro e tace; / lo rese
or questo or quel di lor caduto gela / sul duro mattonato. -fare
l'amor onde il cuor morto si gela, / fu vano. viani, 19-49
, 184: stilla l'acqua e si gela, indi pomposa / fa mostra di
pendicolare'. ristagno cronico di una massa gela tinosa di muco, associato
concilia la simpatia e, anzi, gela ogni comunicativa e ogni allegria anche negli
freddo non guasta gli organi, ma gela gli umori e lo spirito non risolve
avvampa / l'ora, e quando poi gela, / corre via. carducci,
, ii-73: è una scena a cui gela il cuore per l'orridezza. cesari
, arde, osa, chier'pace e gela e teme, / e tante ella
è seccata / alpino, il vetrato gela le dita / ma la tua penna è
è il nostro bene. / chi non gela e non suda e non s'estolle
bere un bicchiere / quando proprio si gela, e contempla il suo vino: /
e non vi giunge chi non suda e gela. i... i ma chi
d'annunzio, ii-756: tiranno fosti in gela, trionfale / nell'ode pitia re
, alle frontiere del mondo dove tutto gela e muore. saba, 485: è
di fango. la luna del proiettore li gela in quel carcere perseguendoli come una nevicata
sentimenti e tutte le malizie, suda, gela e cristona, e poi gli vengono
/ al duro cor ch'a mezza state gela. a. braccesi, 37: vostra
non puzzo perché non ho barba. mi gela, la pietra, / questa mia
e tutte le malizie, suda, gela e cristona, e poi gli vengono dei
: tira un vento freddo che mi gela le mani e i piedi, e al
2-375: chi spande le rezze suda e gela, stancando le braccia con tutto il
piano si brucia nell'estate e si gela neltinvemo; dove le scale sono ricettacoli
? / son di pietra? / gela il cor, lo spirto manca. /
proposito percioché l'acqua bollita non si gela mentre che 'l fuoco la riscalda,
arde, osa, chier pace e gela e teme, / e tante ella ha
un tempo come morto e che quando gela non si deve né seminar né piantare
sentimenti e tutte le malizie, suda, gela e cri- stona, e poi gli
e 'l colore..., gela di fuori e ha il fuoco in seno
quasimodo, 3-37: su la sabbia di gela colore della paglia / mi stendevo fanciullo
antipatia con quella macchina che mi si gela il sangue quando la vedo. tommaseo
, in una sala sbandata ove si gela o si bolle. targioni pozzetti,
non resti acqua in quello scalzamento quando gela. b. del bene, 2-346:
fatto è il suo sen, che gela insieme e bolle, / campo mortai di
della giovane, è il sangue che gela nei vecchi. -sfiorare, percorrere
seccata, / alpino, il vetrato gela le dita. -che si è
duro cor, ch'a mezza state gela. -essere avvertito (uno stato
meno la calcina si gonfia, si gela, si secca, si sgela, si
una casa o da altro oggetto, mentre gela fortemente a qualche pollice di distanza dal
'sopraffusione'(l'acqua presente nelle nuvole gela spontaneamente a meno di 40° da o°
agitato enea da fiera burasca nel mare, gela di timore, si scioglie tutto in
i rigori del freddo; in quella non gela mai. = comp. da
, in una scala sbandata ove si gela o si bolle, in due piedi come
, xvi-226: l'acqua bollita non si gela mentre che 'l fuoco la riscalda,
aria nel freddo vetro o marmo adunata se gela e stilla. gemelli care-ri, 1-v-162
nelle ghiaie, e data la quota, gela ogni inverno. = voce
e torri, e solo nelle chiese / gela l'ombra le arche e le navate
acqua è seccata / alpino, il vetrato gela le aita / ma la tua penna
io son finito. il sangue mi si gela, eppure mi faccio vezzi quanto posso
bere un bicchiere / quando proprio si gela, e contempla il suo vino: /
e tutte le malizie, suda, gela e cristona. arpino, 13-189: charlie
guazza notturna, quella che d'inverno gela in stupende fioriture sui fili d'erba e
negli impianti di combustione dell'agip di gela. = locuz. ingl.,