11 peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto.
il mio spirto pur, che al gel soggiacque / là d'oltramonti, or ridestato
fa seno incurvato; / l'an- gel vi vola, e restavi appannato.
il peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. pascoli
/ vita ed al cuore assiderarmi un gel. 2. intr. essere
, divengo munto: / scorremi un gel nel midollo per tosse, / a dir
idem, purg., 30-99: lo gel che m'era intorno al cor
, / scioglierebbe il mio caldo 11 gel del vostro cuore. patini, 610:
, e gli dia pregio / candidissimo gel degli appennini, / poi brinda, ed
pregavi / di borea, e il gel che pel solingo cielo / dal carro l'
mani prodigiosamente. manzoni, 230: un gel mi prese alla feral sentenza; /
vena, / che ristori vapor che gel converta, / come fiume ch'acquista
il peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto.
terso / la neve, ond'anco il gel fora combusto. idem, 1-198:
/ la neve, ond'anco il gel fora combusto. = voce dotta
sì lo stempre? », / lo gel, che m'era in
falde candidissime discende. / in così fatto gel fiammeggia amore, / là dove teti
contrista, / e le discorre un freddo gel per tossa. manzoni, pr.
vena / che ristori vapor, che gel converta, / come fiume ch'acquista
, e gli dia pregio / candidissimo gel degli appennini. redi, 16-i-10: tomiam
poco, / ella si fa di gel, divien poi foco. cesarotti, ii-29
dal ramoso crine / scuotono il tardo gel. prati, ii-325: parmi / che
la terra inaridita, / chiusa in eterno gel; / deserto il dì
: quel dì tremai, e fui dal gel sì afflitto, / come se tal
. b. maccari, vi-382: dal gel van disgombrando i passi / i villanelli
densa, / e dal freddo notturno in gel ristretta / diffonde e sparge.
tardi, poco distinte e manco vere. gel li, 15-i-42: non avendo ancora
giorno. prati, i-37: sovra il gel delle livide labbra / non baciato baciandola
io dorma / infranto, né di gel più né di nembi / mi dorrò;
cotal poco, / ella si fa di gel, divien poi foco. d
campo uscirne altera, / con divise di gel, la primavera. -
meravigliosi effetti: / sentii il gel feritore, / agghiacciandomi il seno,
terra inaridita, / chiusa in eterno gel. serao, i-ini: passavano già
ché benché maggio alquanto / di liquefatto gel t'accresca tonda, / sopravverrà ben
svilupparsi. alfieri, 1-897: il gel degli anni in lui / l'ardir suo
tasso, 1-21-98: bagna l'estivo gel le chiome bionde, / e quella quasi
, / misera, a ripararti / dal gel, dai venti o dal fervor del
il grembo d'iri, / e 'l gel nasca, e le piogge, e
di vena / che ristori vapor che gel converta, / come fiume ch'
eterno / giù da l'alpi nevose il gel discioglie. redi, 16-i-16: io
grappoli / fredda bruma, o duro gel: / ma ti guardi 'l primo fosforo
raggio, / non cura il freddo gel. pascoli, 177: si tagliò
cotal poco, / ella si fa di gel, divien poi foco. segneri,
con cui avviene la formazione di un gel (e si ottiene facendo rapprendere un
quale le soluzioni colloidali si rapprendono in gel (e dipende sia dalla natura,
chim. processo di formazione di un gel; gelatinizzazione. = deriv.
gelatinizzazione. = deriv. da gel (v.). gèldra
= voce dotta, comp. da gel e dal tema di colóre *
chim. ridurre allo stato di gel. 2. intr. con
con la particella pronom. trasformarsi in gel. = deriv. da gel (
in gel. = deriv. da gel (v.). gelificazióne,
: fame, sete, calor, gel, tori e cani, /..
di vena / che ristori vapor che gel converta. -caldo e gelo:
, / che a gran colpi di gel già lapidata / [la schiera] teme
densa, / e dal freddo notturno in gel ristretta / diffonde e sparge [il
tasso, 1-21-98: bagna l'estivo gel le chiome bionde. marino, 203
arsura. alfieri, 1-897: -il gel degli anni in lui / l'ardir suo
terra inaridita, / chiusa in eterno gel. d'annunzio, iii-2-255: con
tanto mi dispiace, / ch'un gel noioso vienmi, il qual mi face /
colloidale con aspetto semisolido, gelatinoso; gel. -gelo fondamentale o gelo bruno umico
79: son tutta orror, son tutta gel tremante, / in mirar, in
poco, / ella si fa di gel, divien poi foco. o. rinuccini
= voce dotta, deriv. da gel con il sufi, -oide che indica
= voce dotta, comp. da gel e dal gr. pérpov * misura
: benché maggio alquanto / di liquefatto gel t'accresca l'onda, / sopravverrà ben
, / che a gran colpi di gel già lapidata / [la schiera] teme
vede... / trar groppi di gel ne l'onda viva / il reno
(plur. -gèli). chim. gel che nella fase liquida è acquoso.
dal gr. ostop 'acqua 'e gel (v.). idrogenante (
, / fior divenne lo sterpo, il gel diamante. forteguerri, 11-67: han
ti strugga in foco e in gel. g. pomo, lx-2-78: condotto
xxii-1169: le desolate piante / mostrano il gel che i rami imperla. tommaseo,
che sì fieramente imperversò / e di gel le nevose alpi coprì, / rigidissimo
terra inaridita, / chiusa in eterno gel. d'annunzio, iv-2-735: in fondo
ivi poi da le stellate chiome / spargendo gel la notte, i campi e i
lancia il cosacco rapido avventarsi / sul gel lucente. carducci, iii-24-367: scende in
infiammando l'amorose voglie / sgombra quel gel che la paura accoglie. g.
suoi, fulgente schiera / tutta di vitreo gel biancofiorita, / ride l'augurio della
'l naso un fonte, e 'l gel lo infrigida. -figur. raggelare
scemo / fonte in morso di gel ristretto e muto. loredano, 2-i-158:
petroso corniolo. tommaseo, 5-218: il gel
/ né fra le nevi e 'l gel nasce l'aprile. b. corsini,
/ il lume, e scorre un duro gel per tossa. beni, 1-11: va
indole. berchet, 338: un gel ratto ricerca / della bella le fibre.
: beltà lasciva / si disface qual gel, langue qual fiore. bianchi,
folta / che a gran colpi di gel già lapidata / [la schiera] teme
bel verbasco / sian del foco e del gel ludibrio e pasco. de pisis,
, /... a lei di gel voluttuoso annunzia / copia diversa. grossi
biol. sistema colloidale formato da un gel ricco di liquido. = formaz.
amor picciolo rivo / che dal disciolto gel forza riprende, / e da le
figuro e scemo / fonte in morso di gel ristretto e muto. lubrano, iii-413
, 6-1: armi il petto di gel chi vede amore / saettar foco e ferir
col dente non manuca / il recidivo gel la terra inerte. -decomporre.
, strato di crema, pasta o gel, che si applica sul viso e
volto e 'l petto / carco d'orrido gel minaccia il verno? -costituire
? 'muscolo 'e da gel (v.), col suff.
inver l'arene, / queste del gel, quelle del sole schife, / l'
offendono, / come i fior nebbia e gel. buonafede, i-ii: poiché dal
/... / a lei di gel voluttuoso annuncia / copia diversa. carducci
turpin, divengo munto: / scorremi un gel nel midollo per l'osse, /
e quell'accesa / secreta fiamma ch'ogni gel consuma. agostini, 43: altre
, 11-66: la terra è tutta gel, l'aria nebbiosa. foscolo, 1-300
tremulo il latte / s'indura al gel di così duro impaccio. scarpelli, 1-108
: mandò l'an- gel suo tra quelle frotte, / che centomila
di trasformarsi ora in sol ora in gel nelle diverse parti del nucleo, e
ix-1025: per stenebrare l'animo delltjran- gel di qualunque nuvolo di suspizione,..
il mio spirto pur, che al gel soggiacque / là d'oltramonti, or
varano, 1-41: le lucciole dal gel cadon ridotte / semivive ne'prati, e
ritto. mascheroni, 8-67: il gel misto col foco / ti va le vene
(plur. -èli). chim. gel ricavato per precipitazione di un organosol.
dotta, comp. da organico] e gel (v.). organogenesi,
ire pregavi / di borea e il gel che dal solingo cielo / del carro l'
lo re de cartagine per grande amore gel donò. = cìfir. ostrino.
infiammando l'amorose voglie / sgombra quel gel che la paura accoglie. segneri, iii-1-12
2-41: chi non pela l'au- gel, mentre l'ha in gabbia, /
già dal ramoso crine / scuotono il tardo gel. bettinelli, 2-335: questa è
stigliani, 2-109: o verde au- gel dalla favella umana, / onor della pennuta
peptizzare, tr. chim. trasformare un gel in una soluzione colloidale.
stagione estiva / quel che parve nel gel piacevol angue. -sm. docilità
, e i boschi piegano / dal gel. c. bini, 1-83: metalli
/ se perde il tributo / del gel che si scioglie, / fra l'aride
figlio gigante, / vivace umidità, gel vegetante, / ebbi fascie le foglie
infiammando l'amorose voglie / sgombra quel gel che la paura accoglie. loredano,
vecchiezza / mi spaventa / il pigro gel. papi, 4-151: torpidi si fan
non pensavi, un giorno, / nel gel d'un aer piomo, / d'
percosse / il dubitoso orecchio, e un gel mi prese, / e il core
spalle / ove co'fiori contende il gel. -sostant. salita, declivio
: tutto il prò che da quel gel mi piove / non vale il mal de'
l'ale / hanno in gocce di gel naufrago il flutto. f. f.
baldi, 28: benché ingombri / eterno gel le più remote parti / del mondo
alamanni, 7-ii-59: i venti, il gel, le nevi e le *
mezzo il ciel saliva, / e di gel pruinoso alto copriva / dell'agghiacciata
del desiro / si raddensa in pigro gel. 3. concretarsi di
già dal ramoso crine / scuotono il tardo gel. fantoni, 1i-94: sento fischiar
. papi, 4-229: rapprese nel gel fraghe odorose. -figur. che dà
/ cose. berchet, 338: un gel ratto ricerca / della bella le fibre
né vampa o furibondo / refolo o gel mortifica / lo smeraldo giocondo in ch'è
il vento, onde si desta / il gel che serve ivi a divino sdegno.
di biade / e altrettanto fu il gel sulle montagne, / finalmente fu reso in
. chim. struttura reticolata: polimero o gel che ha subito una reticolazione.
lidia mia, / e non ti prenda gel di gelosia.!... /
, 1-41: le lucciole dal gel cadon ridotte / semivive ne'prati.
che sì fieramente imperversò / e di gel le nevose alpi coprì / rigidissimo verno
rimettendo / e festeggiando, il dami- gel cortese / tenne corte bandita più d'un
in braccio al verno, / qual gel rinovi in me di gelosia? valeri,
la notte sgombra, / e 'l freddo gel ch'alor la terra ingombra / dissolve
di vena / che ristori vapor che gel converta, / come fiume ch'acquista
di vena / che ristori vapor che gel converta, / come fiume ch'acquista e
in van chieggo ristoro; / indarno il gel di gelosia m'è scudo. metastasio
figuro e scemo / fonte in morso di gel ristretto e muto. -figur.
dante, purg., 30-97: lo gel, che m'era intorno al cor
dotti, 1-84: langue tanno, del gel fra le ritorte; / ma la
poco f f col gel principia, e termina col foco. g
pregavi / di borea, e il gel che dal solingo cielo / del carro l'
scende d'alta rupe, sciolto / gel che il cristallo per durezza agguaglia, /
non fa il cielo; / ogni mio gel scaldavi col tuo lume. petrarca,
suoi, fulgente schiera / tutta di vitreo gel biancofiorita, / ride l'augurio della
parte inveri l'arene, / queste del gel, quelle del sole schife,
di caluso, 126: sopraffatto / da gel d'acqua im- rowisa ei sente il
fiume] turfida piena / di sciolto gel che le campagne inonde. c. i
8-316: scende d'alta rupe sciolto / gel che il cristallo per durezza agguaglia,
or per l'alterna / opra del gel che si discioglie. carducci, iii-21-305:
già dal ramoso crine / scuotono il tardo gel. pascoli, 159: raspava una
. leopardi, 349: orrendo un gel mi sdrucciolò per tossa, / e
], 349: orrendo un gel mi sdrucciolò per tossa, / e mancar
accesa / secreta fiamma, ch'ogni gel consuma, / onde poi, sgombra dal
fondo di alcune paludi sotto forma di gel. = voce dotta, comp
silicagèl, sm. chim. gel di silice. = dalltngl.
silice. = dalltngl. silica gel, comp. da silica 'silice'e gel
gel, comp. da silica 'silice'e gel 'gel'. silicalite, sf.
carte, tessuti, idropitture), il gel di silice (ottenuto dalla precedente per
proprio di molti colloidi allo stato di gel, consistente nella separazione, per riposo,
quantità di liquido e nella contrazione del gel. 4. medie. ritrazione del
la filosofia di he- sostant. gel] di una parte tradizionale e di una
: musa, t'arresta; un pigro gel mi morde il cuor, la
. tommaseo, 11-276: sotto il gel che in pigra mole indura, / corre
sputar vomiti duro / e trar groppi di gel ne l'onda viva / il reno
surge di vena / che ristori vapor che gel converta, / come fiume ch'
dante, purg., 30-98: lo gel, che m'era intorno al cor ristretto
febo col puro raggio / sui monti il gel discioglie, / e quei le verdi
a sponda, / si squaglia il gel del fiume e 'l viaggiatore affonda.
potrà lunga eloquenza / quanti l'an- gel spiego profondi arcani, / attinenti a la
lo stempre? », / lo gel che m'era intorno al cor ristretto,
xiii-74: quando a ritrar l'an- gel terrestre intese / l'angelica beltà, gli
. chim. fenomeno per cui un gel, in relazione al suo contenuto in elettroliti
suo vago apparve / si fa di gel. niccolini, ii-38: lascia che spento
t'ascolta appena, / e il freddo gel del vecchio error s'arrende. fogazzaro
di vena / che ristori vapor che gel converta, / come fiume ch'acquista e
], un giorno, / nel gel d'un aer piomo, / d'esser
cui, presentando il buio e il gel, smarrita, / silenziosa la natura spia
carbon fossile, che si presenta come un gel grigio, amorfo e vetroso, caratteristico
! o fiori - cui non vizza il gel! = denom. da vizzo.
mezzo il ciel saliva, / e di gel pruinoso alto sopnva / dell'agghiacciata terra
jjtiqóg (v. xero) e da gel (v.). xerografìa
], 40: creme, oli, gel e c. dopobagno emolliente spray della
di far passare un colloide allo stato di gel (una sostanza). - anche
gelifrazione. = comp. da gel [o] e frazione. gelignite
e spugna. gommina, sf. gel per pettinare e per fissare i capelli.
nologica basata sull'osservazione della diffusione in gel dei precipitati generati da reazioni antigene-anticorpo.
aerogèl, sm. invar. chim. gel schiumoso costituito da una piccolissima quantità di
. . 'aria'e da gel. aeroirrorazione, sf. aeron
tecnica: una vigorosa manipolazione con un gel al sale per togliere le cellule morte,
nel programma base olga tschechowa, il gel esfoliante... occupa una posizione centrale
tondelli, 4-117: i ragazzini con gel e gomme e brillantine sui capelli,
(ingèllo). scherz. ricoprire di gel. – in partic.: pettinare
.: pettinare, acconciare utilizzando il gel per capelli. 2. intr
. con la particella pronom. mettersi il gel sui capelli. www. selvaggialucarelli.
valore illativo, e un denom. da gel. ingellato (part. pass.
ingellare), agg. acconciato con il gel. la repubblica [6-iii-2001],
in pubblico, occhiali, capelli con gel e riga da una parte, che vuole