anche attributo di divinità come demetra, gea, giove, serapide, ecc
di tetide (o di urano e di gea), sposa di zeus e madre
greca, figlia di urano e di gea, moglie di ceo e madre di
. ariosto, 10-23: quivi sur- gea nel lito estremo un sasso, / ch'
velenosa sua ombra quel manzanillo ambulante di gea. bernari, 7-253: [un]
]: * crelia 'ed anco 'gea 'si dice pure d'una donna
per offrire sacrifici ai defunti e a gea. -in partic.: feste commemorative
... son detti da * gea ', che in lingua greca vuol dire
di esiodo, nacque dal grembo di gea fecondato dal sangue sgorgato dalla ferita di
infuse; / ma noi sappiam quanti misteri gea / nel sen racchiuse.
velenosa sua ombra quel manzanillo ambulante di gea. = spagn. manzanillo,
, / famoso capitano, esso reg- gea. = dal toponimo monterchi, località
onda del po, che si fran- gea / a le pile dei ponti / coll'
dei titani, figlio di urano e gea, dalla cui unione con la sorella teti
guardate dai rettili, quando il regno di gea era in fiore. e. cecchi
/ ed io sopra pendendoti, leg- gea / in tua mente agitata o che cacciavi
ferrara, 96: oh, citerea, gea e tisbe eletta, / elettra,
che vedesti nel pugno / dell'antichissima gea! b. croce, ii-2- 225
io-v-6: non siam soli (soggion- gea) in queste miserie, né soli in
non ispicciolare innanzi agli asini la treg- gea ed empire i fogli d'inutili schicheramenti.
regina di cartagine dido non si vol- gea mai il truculente ferro nel latteo ed eburneo
lo lasciava passare. ed elli pun- gea l'asino, credendo che ombrasse. boccaccio
noci moscate a'cinghiali, la trag- gea a'porci, il vino alle ranocchie '
/ ma le parole più rotte por- gea, / però ch'era ferito nella strozza
fior cfi gigli gialli, / reg- gea nel mezo. d. bartoli, 4-1-122
del dolor che [amore] por- gea in me, mainera / chero ferma e
marin gl'impazienti / delfini mal reg- gea, che, la squammosa / coda battendo
umidità di che è inzuppata, spin- gea all'infuori e potea col tempo scommettere il
. pascoli, 698: lor giun- gea da tempo uno schiamazzo / di voci,
ed era molto sconsolata, e pian- gea uno suo caro marito lo quale era morto
scollo / del cappuccio, e spar- gea per la pendice. -per estens
esperto, / che un cavallo reg- gea sauro pomato / e fa per arme un
. idem, 8-37: ella vol- gea i begli occhi a terra invano, /
cittadini che li gridavano mercé lo strin- gea, providesi d'osservare l'uno e l'
/ tale che all'orlo non giun- gea io stroscio / d'una fiumana che muggiva
monti, 21-666: il pelide strug- gea pel campo intanto / i troiani, e
passo, 8-53: un villanel sopragiun- gea soletto / che 'ndietro il passo per fuggirne
. / maraviglioso cinto il sen strin- gea, / ricco di lucidissime tempeste.
, ove la fame / li sospin- gea. einaudi, 471: l'italia.
(chiamata secondo la forma greca originaria gea o gaia), preceduta nella nascita
personaggio): la figlia di urano e gea, sposa di oceano e madre delle
a tifone, mitico gigante figlio di gea e del tartaro, con busto e
dei sei figli e delle sei figlie di gea e urano (oceano, ceo,
, detto 'shunt'fonatorio o fistola tracheo-esofa- gea. = voce dotta, comp.