: quel che frigge in padella è gatto invece di abbacchio. moretti, 32-120:
1-65: un bel giorno egli [il gatto] trova l'uscio aperto, e
caserma siamo in quattro uomini e un gatto, abbandonati da dio e dal prossimo
: da ragazzetto si arrampicava come un gatto sull'antenne ad abbisciare le vele. idem
e durante le ore di visita il gatto spariva, spariva così abilmente che nessuno s'
accecare. collodi, 186: il gatto, a furia di fingersi cieco, aveva
frontiera. cardarelli, 2-198: [il gatto] si è su bito
penzoloni. palazzeschi, 3-103: un gatto le si accoccolò nel grembo. slataper,
cassettone, su cui stava accoccolato un grosso gatto bigio. deledda, ii-39: ridevano
. verga, 2-212: scacciò il gatto che le si era accovacciato in grembo.
pelle di montone dopo aver cacciato il gatto che vi si era accovacciato non meno
2- 610: più cane che gatto, mi veniva dietro, fermandosi quando
mano. sinisgalli, 3-66: il gatto s'accuccia e il grillo / dentro
gli si pararono sull'uscio acculattati il gatto maccabruno e il cane tobia. accumulàbile
che quel che frigge in padella è gatto invece di abbacchio e che l'olio è
che scivoli. palazzeschi, 9-600: un gatto mai veduto fino a quel giorno,
era il varco appena per acquattarvisi un gatto. slataper, 1-162: dalla nera verdura
si era dovuto ac- quattare come un gatto, perché lei, quasi avesse presentito
mia curiosità. palazzeschi, i-600: il gatto sempre fermo nel mezzo in attitudine di
rajberti, 1-80: va [il gatto] in tutti i luoghi inaccessibili all'uomo
/ stento che pare s'addorma. gatto, 32: s'addorme la campagna /
che lo scacciava, si restrinse [il gatto] verso l'estremità della cassa,
di maggio. idem, i-454: un gatto che affacciava il muso fra i battenti
vedute sugli affissi delle stazioni ferroviarie. gatto, 1-145: e nei treni che
il giovane, 10-902: tu, villan gatto, affronti le fanciulle? segneri,
aggattare, intr. arrampicarsi come un gatto. 2. rifl.
2. rifl. rannicchiarsi come un gatto, aggomitolarsi. = deriv. da
, aggomitolarsi. = deriv. da gatto (v.). aggattato (
. rag gomitolato come un gatto. e. cecchi, 1-197
vicinato. = deriv. da gatto, per incrocio con accapigliare.
: come si vede ch'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada.
.]. penna, 258: il gatto che attraversa la mia strada / o
ii-676: la tentazione è come il gatto col topo: giocherà e magari fingerà di
un fanciullo seminudo, agile come un gatto. idem, iv-2-1196: s'udì scrosciare
e qualche agnellùccio, che parrà un gatto scorticato. -acer. agnellòtto.
gr. atxoupo <; 'gatto, donnola ', interpretato come oùpdc *
, dal greco atxoupo? 'gatto, donnola 'e nóuc rco8ó <;
gioca col ferro di cavallo arroventato come il gatto che aizza il topo a fuggire toccandolo
ostinatamente seguendo il cammino, albo gatto, sm. (plur. albigatti)
comp. da albo 1 bianco 'e gatto 'il primo fiore del pioppo
il secondo. deledda, ii-744: il gatto gli si mise accanto, sulla tavola
. crediamo di poter trattarli come il gatto di casa. in realtà ci siamo
, ventre bianco (detto anche pesce gatto). = voce dotta, lat
. dall'imp. di ammazzare1 e da gatto (v.). ammazzaménto
raglio messere guido bocco. detto del gatto lupesco, 65: 10 me ne
, 1-161: lo prendo [il gatto], gli spalanco la bocca e gli
. cecchi, 5-72: ma il gatto, che bisogno ha d'uscire? moralmente
cerchio). -ancorarsi a barba di gatto: su due ancore (intorno a
peggioro. nievo, 632: vada pel gatto d'angora! -io esclamai. -alla
è brodo di pollo e non di gatto. -va senza dire: certamente
bislacca. deledda, iii-729: e di gatto che ha caldo, che ha sonno
angora o d'angora, come gatto, coniglio, capra d'angora:
essa tien sempre sui ginocchi un vecchio gatto d'angora così grasso così morbido che parrebbe
giallo. bartolini, 12-194: o caro gatto d'angora, non selvatico, con
con lunga coda ricciuta, / non randagio gatto dei canneti intrigati lungo i margini dei
un domestico in livrea tu ami, oh gatto d'angora, la mia casa /
della famiglia anomaluridi: grosso come un gatto, con un patagio paracadute teso fra
i sanculotti. deledda, ii-26: un gatto bianco le andava dietro, slanciandosi di
dolorosa, come lo sguardo di un gatto morto. 4. figur.
per i piedi..., il gatto cogli stivali, marchese di carabas:
cogli stivali, marchese di carabas: il gatto scrivano. deledda, ii-58: e
, i-502: si rizzò pure il gatto e fece arco della schiena, e
subito a pancia in aria come un gatto al sole. pavese, 120
l'aria... di un bel gatto esotico, nottambulo e impunito.
: sopra una poltrona dormiva placido un gatto,... toppato deliziosamente in
quella de'morsicati da cane arrabbiato o gatto, che non si sentono male per
strillano nel medesimo modo del cane o gatto e mordono l'altra gente, com'
, i-548: fui assalito da un gatto idrofobo, che mi messe sull'undici
lippi, 9-20: miagola e soffia il gatto, e s'arronciglia. note al
passò la mano sul cercine tiepido del gatto arrotolato in fondo al lettuccio. civinini,
col ferro di cavallo arroventato come il gatto che aizza il topo a fuggire toccandolo
. beltramelli, i-31: [il gatto], inarcato come un orciòlo,
4-22: come si vede ch'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada
dolorosa, come lo sguardo d'un gatto morto. le loro membra si irrigidirono
, cominciò a ritirare la fune e il gatto veniva a culo addietro per forza,
, i-31: [il cane e il gatto] si azzuffarono, si rincorsero,
mano, rajberti, 1-118: e il gatto non potrà, se gli capita il destro
, anche quelli del cane o del gatto. -e anco un letterato coi baffi,
del bastione. rajberti, 1-109: il gatto, vero beniamino della natura, vede
violino mena l'archetto, ecco un gatto che miagola, e i ragazzi a sghignazzare
. bestia immaginaria. detto del gatto lupesco, v-503-130: e sì vividi una
! -prov. -quando manca il gatto, i topi ballano: quando non
più contenti che mai, perché il gatto era partito e i sorci ballavano.
correva dietro a tutte le donne come un gatto in gennaio... ora era
peluria bianca (detta anche piede di gatto). bambagiato1, agg.
, 5-75: i suoi occhi [del gatto] placidi e spietati s'aprono su
i barbigi. parini, 448: il gatto paladino / prese per mano, al
occhi detti sognatori, / e vedo un gatto e gli alambicchi snelli / e il
e il corpo della grandezza di un gatto: vive nella california. =
bocchelli, ii-123: era [il gatto] soriano grigio comune, bastardissimo, brutterello
a lui, credendo che fosse il gatto o il cane che forse gli era passato
rajbcrti, 1-62: tal'altra [il gatto] batte il largo, e sta
nello stesso tempo aveva infatti visto un gatto cieco e tignoso che girava senza posa intorno
infinitamente più utili e buone [del gatto] sono malissimo pasciute, sovraccaricate di lavoro
. gemma (altrimenti detta occhio di gatto). baldinucci, ii-8: asteria
sua luce a guisa dell'occhio del gatto; i moderni la chiamano bellocchio.
graticola di cantina; poi prese un gatto, gli legò una corda a una zampa
beneplacito. rajberti, 1-66: il gatto... starà molte ore al focolare
gozzi, 1-418: s'egli [il gatto] ti vuole spontaneamente venire intorno ed
maestro. rajberti, 1-108: il gatto, vero beniamino della natura, vede
, 1-38: eppure, egli [il gatto] è beneviso, accarezzato, lautamente
volere perché era lesto come un gatto in cucina, e in tutti gli uffici
più destro nel saltar che cervo o gatto. buonarroti il giovane, 9-203:
21-40: asin, mulo, barbon, gatto e bertuccia /... /
, mucca, cavallo, cane, gatto, ecc.). -bestie grosse
pone a un cane, a un gatto. vico, 127: appresso dimostra
lippi, 10-43: come fa il gatto dietro alle vivande, / e il porco
non essere rarissimo il caso che il gatto faccia capitombolo dal tetto...
, 6-157: salmodiando con vocine di gatto, saltellavano intorno a un'enorme caldaia
5-72: la tigre, bisavola del gatto, è in tutto il creato fra gli
mio consiglio. rajberti, 1-119: il gatto raggiunge [l'eccellenza] nell'arte
. sopra il bucolin del topo. il gatto / con molta pazienza, come astuto
invenzione. rajberti, 1-203: il gatto,... offre un sì bel
di aver dato a mangiare ad un gatto un bocconcino di pane intinto nel fiel della
è sempre per casa, come il gatto, col pretesto di portargli i buoni bocconi
iii-408: il piccolo boia aveva legato il gatto a un palo e gli girava intorno
ariete. giamboni, 7-159: questo gatto ha dentro una trave ove si mette
braccia. faldella, iii-72: [il gatto] se vedeva il padrone ingobbiva la
: io fo all'amore, come il gatto fa all'amore colla bragiuòla, che
viani, 13-92: gettò nella fossa un gatto scarnito. gli orsi, che parevano
giunture, scattarono bramendo e diluparono il gatto. -figur. campana,
del leone, dell'orso, del gatto, degli uccelli rapaci, ecc.)
rajberti, 1-136: è bello anche il gatto, ma in quella placida e grave
. collodi, 306: appena il gatto ebbe ciò che voleva, s'infilò bravamente
cresce il nostro piccolo amico [il gatto] tra le carezze e le premure della
brulla e l'occhio di sale. gatto, 1-145: ci rimpiange monotono quel
cavoli o de'sassi, egli [il gatto] mangia e non si muove nemmeno
egli è un trombetta e un mal gatto '. = voce dotta, lat
(nei velieri). -buco del gatto: apertura quadrangolare (nei velieri)
e sopra il bucolin del topo, il gatto / con molta pazienza, come astuto
rajberti, i-m: quando [il gatto] assale uno dei grossi sorci da
, restringendo le labbra come un vecchio gatto a cui si minacciano buffetti sul naso
poco. rajberti, 1-64: [il gatto] manomette il cappellino della signora,
toro, / la furba volpe e il gatto esploratore, / e il buffon bertuccione
verga, 1-156: era [il gatto] sul tavolo a ruzzare, poiché egli
, 1-108: è capace [il gatto] di star... un giorno
da bugio * buco ', composto con gatto, cioè 'buco per il gatto'
: l'oltraggiato nume / immola il gatto, benché suo parente, / ed ordin
in fiume, e buona notte al gatto. monti, iv-237: caro amico
. rajberti, 1-134: [il gatto] costituisce precisamente un ramo cadetto della
da buricco1. burìcchio, sm. gatto di casa. -anche come vezzeggiativo di
, scherzarvi su. foco sopra qualche gatto, o qualche cappello calabrese cellini, 1-98
: per ingannare il tempo [il gatto] si pose a frugare in busca
terra, catuna co casa. detto del gatto lupesco, v-502-16: io sono un
lupesco, v-502-16: io sono un gatto lupesco, / che a catuno vo dando
sapere la sua genealogia egli [il gatto] costituisce precisamente un ramo cadetto della
l'osso che ci rode, o un gatto innamorato; vedi due de i ribaldi
una dama... temette non il gatto avesse assaltato la sua cagnolina. pananti
. pasolini, 101: povero come un gatto del colosseo, / vivevo in una
caccia. pulci, 14-80: gatto mammon, bertuccia e babbuino, /
3-239: cadendo dalle tegole, [il gatto] fa della schiena arco, in
lo palancato per terra e con lo gatto combattere le torri. m.
mai. boine, i-123: ma il gatto non si può più camuffare vestito
pelo. -non trovare né cane né gatto che abbai per qualcuno: non trovare
pericoloso. moniglia, 1-3-195: il gatto non s'accosta / a certi luoghi
. lippi, 12-12: chi porta il gatto o la canina in braccio.
bella somarina / con la serva, col gatto e la canina. soffici, 1-23
3-19: tra due scaldini e il gatto, che l'era accanto sulla tavola,
, 14-315: sfogliando queste lingue di gatto archiviate dentro certe stipe di cipresso,
d'improvviso gli occhi verdi di un gatto che sparisce in una cantina o
non essere rarissimo il caso che il gatto faccia capitombolo dal tetto. nievo,
e salta in piè nel mezzo com'un gatto. f. f. frugoni,
. -è meglio essere capo di gatto che coda di leone: meglio il
sia quello, è meglio essere capo di gatto che coda di leone, perché ho
: il capocuoco flagellava di legnate un gatto che gli aveva mangiato un pezzo di
3-239: cadendo dalle tegole [il gatto], fa della schiena arco, in
: capperi, pretendereste forse che il gatto abbia sviluppati gli organi della beneficenza e
mezzo paese, passò il ponte del gatto e fu in aperta campagna col solito
7-200: pochi giorni addietro, quel gatto era riuscito a far cadere dal muro
la faina, il tasso, il gatto, il leone, la tigre, ecc
abitudine di squisita gastronomia, [il gatto] si è fatto pressoché enciclopedico nel
, forse un cane smarrito, un gatto di quelli che emigravano da luogo a
è sempre per casa, come il gatto, col pretesto di portargli i buoni bocconi
d'alligatori, di piuma e di gatto selvaggio, che, mangiate dalle tarme,
epso a mensa, li venne uno gatto nero, che vòlse porre l'artiglia ne
castagne dal fuoco con la zampa del gatto: fare qualche cosa a proprio vantaggio,
le castagne dal fuoco con le zampe del gatto; tirar l'acqua al suo mulino
. là a tavola, interrogato dal gatto e dalla fantesca, riesce una cosa
iii-106: il castrino lo prese [il gatto] e lo mise con la testa
cai [t] tus * gatto ', perché a questo animale piace l'
beltramelli, i-604: il caffè del gatto bianco. un ritrovo di begli ingegni
siano del genere cane, e del genere gatto, come il lupo, la volpe
il lupo, la volpe, il gatto domestico, il leone, la tigre.
. di colore catino, cioè di gatto, o ceruleo. = voce dotta
azzurro ': deriv. da cattus 4 gatto '. catinòzza, sf. piccolo
epso a mensa, li venne uno gatto nero, che vòlse porre l'artiglia
riduca a periglio, perché egli [il gatto], gran maestro di cautele e
pian piano, cauto e tremante, il gatto strisciava verso il buco: lo lasciavano
barba, e la fissava come un gatto... poi le disse di farsi
sempre, quando vide che, come un gatto, di lì sotto scappava un bambino
. rajberti, 1-121: egli [il gatto], per la speciale conformazione della
cena / d'altri tempi, col gatto e la falena / e la stoviglia semplice
ii-282: lo lasciavano sperare [il gatto], per riacchiapparlo e azzannarlo all'ultimo
cavoli o de'sassi, egli [il gatto] mangia e non si muove nemmeno
1-66: per esempio: egli [il gatto] verrà trenta volte senza cercamelo,
della famiglia procionidi, grande come un gatto, dal pelo breve e morbido di
. rajberti, 1-160: [il gatto] quando può averne [il maro]
di gallina, di formica, di gatto, di oca, di fringuello, di
all'ordine de'carnivori ed al genere gatto... è creduto il lince
, grandi per lo più come un gatto, con lunga coda prensile e armati
culla / un coniglino bianco / o un gatto sonnacchioso sulla spalla, / chi una
inflessioni non dissimili da quando conversava col gatto. 3. pettegolezzo.
collodi, 306: [il gatto] pose dentro al sacco un po'
mucchio di cordami vecchi, come un gatto sonnacchioso; ma a traverso gli occhi
di lui, quella piccola faccia da gatto, grinzosa e coi baffi neri.
zool. proscimmia della grossezza di un gatto, detta anche aye-aye. = voce
] pappagallo, civetta, un gatto, due cagnolini, una chizza gravida ed
è un mulino galleggiante: è un gatto di piombo e una ciabatta.
una cena / d'altri tempi, col gatto e la falena / e la stoviglia
alzano come strilli di piviere: / il gatto è fuori: ruzzano i monelli /
la ciccia dalla pentola collo zampino del gatto: far compiere ad altri quello che non
la ciccia dalla pentola collo zampino del gatto. 5. dimin. decina
. collodi, 306: [il gatto] pose dentro al sacco un po'di
come gemma e chiamato anche occhio di gatto od orientale. tramater [s
castagna nel suo involucro spinoso, il gatto e le belle cornacchie con la coda
. cardarelli, 2-126: e il gatto del mio cortile, un vecchio gatto
il gatto del mio cortile, un vecchio gatto forastico e ciondolone, con una grossa
, con una grossa faccia baffuta da gatto mammone. baldini, i-704: una piazza
il dottore aperse le persiane e un gatto saltò via dal lettino clinico. -occhio
pigolando il polcino, e miagolando il gatto, ed abbaiando il cane.
castagna nel suo involucro spinoso, il gatto e le belle cornacchie con la coda
guai. bencivenni, 4-93: lo gatto dimestico abbruscia più sovente sua coda,
. -è meglio essere capo di gatto che coda di leone: v.
quanto più si frega la schiena al gatto, più rizza la coda '. d'
tidi, di grandezza pari a quella del gatto, con coda prensile, spine corte
rajberti, 1-117: se mai [il gatto] si lascia cogliere goffamente sul fatto
dì l'ancella sesta. detto del gatto lupesco, v-503-103: colà è lo cammino
per questa sua proprietà fisica che il gatto subì per molti secoli la taccia di
colletto della giacca, che parve un gatto quando lo si tira sù per la collottola
gravità filosofica e l'assoluta indifferenza del gatto per tutto ciò che non è positivo
: avanzò la mano per accarezzare il gatto. lo prese per la collottola e
mondo animale sono rappresentate dal cane, dal gatto, dal cavallo, in esemplari non
realizzarsi. collodi, 308: il gatto, contentissimo di vedere che il suo
denti, s'era abbrancato come un gatto all'antenna, e ritto sulla sponda
muffa, di medicamenti e di piscio di gatto. montale, 3-102: con me
animali. rajberti, 1-160: il gatto ama di ubbriacarsi, e avidamente si
: nella bella stagione egli [il gatto] è capace di passar tutto il giorno
offro in quest'opuscolo il panegirico del gatto: che veramente è tale, consistendo in
quella conformità, diventerà lesto come un gatto, e scapperà come il diavolo dall'
. collodi, 306: appena il gatto ebbe ciò che voleva, s'infilò bravamente
coniglio fatto sicuro della impunità, diventò gatto. nievo, 174: -tof- nerò
una consolle, con un lieve fiato di gatto, sonnecchia. = adattamento del
ed ogni argomento appunto il mettea come gatto in sacco. s. maffei, 5-1-41
i denti, s'era abbrancato come un gatto all'antenna, e ritto sulla sponda
negri, 2-613: negli occhi [del gatto] le pupille contrattili eran divenute due
indisporre. rajberti, 1-154: il gatto ha quest'altra qualità, che accarezzandolo
scintille, come la schiena d'un gatto in amore carezzato contropelo. 5
giudice. rajberti, 1-116: ma il gatto non fu chia mato a
piuttosto in sì nobile animale [il gatto] il frutto felice della convivenza coll'uomo
altro giorno. serao, i-357: il gatto nero, come furioso, si era
'l can se ne doleva e 'l gatto, / ché gli ossi rimanean troppo puliti
in due animali non maggiori di un gran gatto, o d'un piccolo agnello.
di sterpaglie / incanutite dove se entra un gatto / color frate gli vietano i rifiuti
benché minima cosuccia, / ordinereste il gatto e la bertuccia. baretti, 2-115
rajberti, 1-162: ora, il gatto è cosmopolita, la sua patria è
un mucchio di cordami vecchi, come un gatto sonnacchioso; ma a traverso gli occhi
negri, 2-610: la sua voracità di gatto mal nudrito, il cricchiar degli ossi
di fusa / dalla bruciata coccoma del gatto. c. e. gadda, 326
i-296: disperati gridar: pigliamo il gatto, / è grasso, e a cucinarlo
'l can se ne doleva e 'l gatto, / ché gli ossi rimanean troppo puliti
cuore ci resta, forse il cuore. gatto, 1-145: cuore / logoro nome
: bice aveva sul cuscino un magnifico gatto, con la testa quasi più grossa della
: come si vede ch'all'astuto gatto / scherzar col topo alcuna volta aggrada
, signor mio ». detto del gatto lupesco, v-503-70: ne la croce inchiavellato
, 5-71: è facile dire che il gatto ci restò in casa per le sue
felici, fu assai misera e meschina. gatto, 1-88: a fiore del sonno
sa inoltre ognun quant'egli [il gatto] osserva ed ama / la nettezza e
5. l'avvicinarsi alla vecchiaia. gatto, 1-109: ricordavano bianco nelle logge /
vallisneri, ii-299: un consimile mostro di gatto vide pure il celebratissimo signor nigrisoli l'
parole scolpite nei cuori degli uomini. gatto, 1-184: l'ombra reca odore /
: sopra una poltrona dormiva placido un gatto, « mascherino », toppato deliziosamente in
modo d'uno satiro, o come un gatto mammone, che va la notte,
augurata sempre i molti parenti depredati. gatto, 1-123: anche l'infanzia depredata frena
; hanno le dimensioni di un piccolo gatto, occhi grandi, arti esili e
mattonelle rosse faceva un freddo desolato. gatto, 1-96: ai vetri d'aria /
gli dié di grappo, destro come un gatto, / e poi giù per le
la ciccia dalla pentola collo zampino del gatto e rimanere intatti al cospetto del partito
soffritto, di cuoiame e di detriti di gatto, gli stessi visi conosciuti in ogni
, 6-277: si avvicinò al triste gatto,... e se lo tirò
3-19: tra due scaldini e il gatto, che l'era accanto sulla tavola,
. calvino, 1-149: era un gatto grigio e magro, di pelo corto e
, tenui ombre lievi / dilegueremo. gatto, 1-214: la mia memoria ti cercò
/ partendo, indietro lassi dilungato. gatto, 1-42: in un ghiaieto nuvoloso il
giunture, scattarono bramendo e diluparono il gatto. = comp. da di-con valore
voi siete con dio. detto del gatto lupesco, v-502-35: a dio siate
: a dio siate voi, ser gatto, / voi con tutto 'l vostro fatto
, parassita dell'intestino del cane, del gatto e della volpe: è costituito da
più diritte e forti a discendere. gatto, 1-17: ad una montagna dura
donne t'essal- tare. detto del gatto lupesco, v-502-55: anzi ch'io mi
richiama dall'opre la turba infelice. gatto, 1-151: cadono dirotte / sciagure,
disgregarsi, perdere consistenza, disperdersi. gatto, 1-18: al crepuscolo la città s'
betocchi, 5-88: giunta l'alba il gatto miagola / nel cortile per amore,
veniva avanti; impedita nel passo da un gatto ch'essa cercava amorevolmente di dissuadere.
bellezza, / tu, amico, gatto d'angora, mi gioverai da esempio /
. e. gadda, 10-142: un gatto lo seguì e poi divanzò trotterellando.
uomo entrò nella casa... il gatto s'era
un carbone che non la volle neanche il gatto. d'annunzio, v-2-871: il
egli è una trombetta, egli è mal gatto; / per pentecosta rimese le penne
arienti, 83: li venne uno gatto nero, che volse porre l'artiglia
/ non son le voci flebili? gatto, 1-200: d'intorno, all'aperto
g. gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla
in terra, / sparviero e gatto, che mi dan gran duolo, /
/ proprio vero trovato. detto del gatto lupesco, v-502-23: or intendete, /
pulci, 26-96: gano è un malvagio gatto, / e bianciardin chi sa quel
dormicolavo aggomitolato al sole come un vecchio gatto. banti, 9-510: doveva aver
palazzeschi, 3-31: sul dorso [il gatto] sembrava un fraticello di san domenico
, 19-98: nalduccio con la lancia il gatto investe / e te lo passa a
giusto / un sorcio in bocca di gatto vetusto. parini, 341: v'è
e l'uomo vorrà essere meno del gatto per drappellare la colpa come una bandiera
capo gli si veste di ferro [al gatto], ed è chiamato in volgare
non un albero che dia ombra. gatto, 1-17: ad una montagna dura,
offusca la mente, che istupidisce. gatto, 1-47: spunta - ma sfugge l'
èira, sm. invar. zool. gatto selvatico molto diffuso neh'america centrale,
, di dimensioni uguali a quelle del gatto domestico ma con arti più corti e
conteneva. budella davvero: entràglie pel gatto. c. e. gadda, 2-128
7-46: pensai alla volpe e al gatto di pinocchio, dai colli fiorentini trasportati
naldi era un uomo dalla faccia di gatto, il quale turbinava in un par di
naso pa- vonazzo con gli occhi di gatto. -fiera equina: dove si
gobbo e di gambe ercoline, [il gatto] che trotta laggiù rasente il muro
che l'uno è di natura di gatto e l'altro di costume di pazzo.
dappertutto, con le orecchie erte come un gatto, con le narici aperte quasi a
prona, che esalava verso cielo sedato. gatto, 1-45: continuamente: la terra
a vagare sulle lame dei salici. gatto, 1-28: calore d'esangue notte,
adescare, catturare. detto del gatto lupesco, xxxv-n-288: quello ch'io
mi si pare. / io sono uno gatto lupesco, / che a catuno vo
bellezza, / tu, amico, gatto d'angora, mi gioverai da esempio /
alto, esercitato e svelto come un gatto. leopardi, ii-583: ingegni
ad una esilarata, sghignazzante accoglienza. gatto, 1-72: lontano, appare, esilarata
fa il cane, il cavallo, il gatto? volta a volta il ragazzo crede
crede d'essere lui cane, cavallo, gatto. moravia, i-425: era ancora
all'acqua, elemento odiosissimo per un gatto, a quanto si può giudicare,
la serpe e la cicogna, il gatto e 'l topo, / il falco e
e caschi sempre dal sonno come un gatto ch'è stato fuori tutta la notte!
simia nel petto, con due occhi di gatto neh'umbilico, con due teste di
naso pavo- nazzo con gli occhi di gatto. bocchelli, 2-14: facce sospette
abonda la gente fallace. detto del gatto lupesco, v-502-54: anzi ch'io mi
veduto / si riforma nel magico falò. gatto, 1-108: nell'esilio resta /
: i ladri le avevano rubato il gatto tre giorni avanti, e poi glielo avevano
, 5-73: sebbene famelico, il gatto non accetta il cibo che con tranquilla
po'meno fantastico, quella faccia da gatto era più tranquilla e sorniona.
a fare il crocè o a passeggiar col gatto dietro? piovene, 5-29: si
fan la forca tutti quanti. se sei gatto ti metti a graffiare. figurati un
, richiusi la porta, corsi dietro al gatto, e fai fai mi riuscì di
bottoni iridescenti fascinavano come gli occhi del gatto. = voce dotta, lat.
sapia la toa povertade. detto del gatto lupesco, xxxv-n-289: a dio siate voi
xxxv-n-289: a dio siate voi, ser gatto, / voi con tutto 'l vostro
che l'uno è di natura di gatto e l'altro di costume di pazzo.
(dal lat. fèlès e fèlis 'gatto, martora '); cfr. fr
, alle abitudini, al comportamento del gatto e, in genere, dei felidi
felino1, agg. che è proprio del gatto, che appartiene al gatto (
del gatto, che appartiene al gatto (o, più generalmente, ai
.]: 'felino ', di gatto, appartenente al gatto. tommaseo [
', di gatto, appartenente al gatto. tommaseo [s. v.]
2. figur. che somiglia al gatto, che ricorda caratteristiche proprie del gatto
gatto, che ricorda caratteristiche proprie del gatto. d'annunzio, iv-2-469: egli
due, le zampe felpate di un gatto, quelli eran proprio gli ultimi tocchi
tempo, era diventata come bava di gatto. -imbevuto di acido fenico (
7-200: pochi giorni addietro, quel gatto era riuscito a far cadere dal muro
, la schiena fervida e pigra del gatto. -violento, irruente. - anche
ero seduto sopra una panchina dei giardini. gatto, 1-130: bambino festoso incontro alla
fida il topo ne le branche del gatto. caro, 5-1209: a tale infido
fiso. bocchelli, ii-125: il gatto... apparve nobile e dignitoso
: ella spesso che lo tiene [un gatto] in briglia, / lo tira
hanguro ', della grandezza di un gatto, che ha una specie di falso ventre
ancora. soldati, 2-183: un gatto... si alzava sulle zampine posteriori
naldi era un uomo dalla faccia di gatto, il quale turbinava in un par di
ci rilasci tosto in sua balìa / come gatto che gioca col gomitolo; / di
natura. fiacchi, xxii-648: un gatto professore in ghiottornia, / che a rubar
, i-105: carmine balzò come un gatto; il coltello diede un lampo al sole
1-886: chi vedesse una simia overo un gatto maimone guardarsi in uno specchio e mirasse
gli occhi [del gatto] torbidi e di mortai velo appannati,
fischia. carducci, ii-19-39: il gatto che sta in gabbia e fischia mi ha
, e qui butta nel pozzo il gatto di casa, e là ti schiaccia il
sentire. paziente e sornione come il gatto col topo, ascoltava il topo sciorinare
nel mezzo della piazza hanno facce di gatto. -per estens. oggetto, recipiente
del marito suo? -egli pareva un gatto forestiero, che gli fosse stato arrostita la
gratugiato. collodi, 47: il povero gatto,... perché la trippa
alto, esercitato e svelto come un gatto: e di più ogni mia picchiata rappresentava
più destro nel saltar che cervo o gatto, / quasi simile a quel, ma
di un animale, in partic. del gatto); luminoso, sfavillante (gli
volte impauriti dagli occhi fosforescenti di qualche gatto scesovi a caccia di topi. savinio,
-scintillio, sfavillio (degli occhi di un gatto o di una persona).
alla cancellata e gettò nella fossa un gatto scarnito. gli orsi, che parevano
giunture, scattarono bramendo e diluparono il gatto. -buca, coperta di rami e
: frali / consistenze in aprile. gatto, 1-46: la terra ascolta, da
/ buccine e franto strepere di trombe. gatto, 1-123: ad ogni sera sembro
topo non è, non corre il gatto; / chi non vuol l'osteria,
montale, 97: se entra un gatto / color frate gli vietano i rifiuti /
vivace (un colore). gatto, 1-94: in rocce di limpida sera
/ e farmi andare in frega com'un gatto. p. fortini, i-484
ceduto:... se il gatto mi si fosse venuto a fregare contro
: si potrebbe che per lui [il gatto] fosse tutto tanno gennaio, perché
primo spiraglio con la sollecitudine di un gatto. -di animali. bontempelli,
vi trovò di buono, a cui il gatto miagolando disse: così avviene a'frettolosi
. invar. caratteristico rumore prodotto dal gatto quando fa le fusa. -in senso
: il capo gli si veste [al gatto] di ferro, ed è chiamato
d'un gufo, ora d'un gatto, / un sordo sgnaulìo subito spento.
larga. -correre, fuggire come un gatto frugato, vedi gatto, n.
fuggire come un gatto frugato, vedi gatto, n. 16. 6.
intanto il bastion frullava, e 'l gatto, / e sputa qualche pillola e bachicca
: c'era su una scranna il solito gatto padrone: uno di quei gatti romani
voce, un suono). gatto, 1-119: un lontanare / di voci
cardarelli, 6-127: è lui [il gatto] che funesta le mie lunghe veglie
. g. gozzi, 1-236: un gatto caduto giù da un tetto, accecato
conciglio / avendo certa briga cun un gatto / il qual furtivamente ad ogni tratto /
. -fare le fusa (il gatto): respirare emettendo un caratteristico rumore
gli occhi invetrati come quelli d'un gatto fustigato. gozzano, 383:
, veloce e pronto nelle mosse come un gatto. -per estens. corpo umano
allora quel gaglioffo di mussolino [il gatto] raddoppiava il suo rantolo lezioso.
maschio, che tu pensi di uscire di gatto salvatico, ch'i'vo'che noi
dalle di mensioni di un gatto, attivi di notte, che vivono
, animale quadrupede, chiamato ancora gatto volante, zibetto volante, scimia
ha somiglianza colla scimia e col gatto, e perché cammina sopra la terra,
e s'arrampica sugli alberi come un gatto. tramater [s. v.]
rupi: vi s'arrampicava come un gatto, a quattro gambe, silenzioso e vigilante
ad un gambero cotto, / questi un gatto che corra con gli zoccoli. tecchi
. e. cecchi, 5-84: il gatto si mise a sbadigliare...
ciale riferimento alla furacità del gatto). -far gaspero: rubare
vale ladro, e però al gatto, che è ladro di sua natura,
. -disse tommaso: -ben, che fu gatto maschio: tramater [s.
catta), sf. femmina del gatto domestico (ma nei testi antichi e anche
nel linguaggio familiare serve a designare il gatto senza distinzione di sesso).
. antica macchina bellica (cfr. gatto, n. 4). giulio
: pietra preziosa detta anche occhio di gatto o bellocchio. cellini, 543:
sua luce, a guisa dell'occhio del gatto: i moderni la chiamano * bell'
egizi, i quali, credendosi che il gatto fosse consacrato alla dea iside, che
... che quando moriva un gatto, i medesimi egizi, per contrassegno di
1-227: parevami che fussi divenuto un gatto rosso che avemo in casa, e stava
di marina, 293: « gatta e gatto [ant.] * coffa
o bavero fatti con pelle di gatto. sacchetti, 145-24: egli
* gattofodero ', fodera di pelle di gatto, e forse la rimboccatura della
aggiunto della porticella che dà il passaggio al gatto. 2. sm. venditore
, come suol far giusto il mio gatto, quando di su gli alari del fuoco
porte ognuno suole, / ma non pel gatto, merceché ad ognora / stanno aperte
nel bertovello. = deriv. da gatto. gattamelata, sf. gatta docile
e non è, come appunto fa il gatto che simula talora il sonno quando sta
[dioscoride], 17: godesi il gatto di fregarsi e il travolgersi nell'erba
gatteggiaménto, sm. comportamento caratteristico del gatto. 2. luminosità più o
simili a quelli emessi dall'occhio del gatto; screziato. spallanzani, 4-ii-260
luce come ne fa l'occhio del gatto. codesta proprietà de'corpi viene o
. (gattéggió). comportarsi da gatto. f. f. frugoni
: degno d'esser cappone [quel gatto] poiché perdeva il fiato in andar gatteggiando
de'naturalisti, tolto dall'occhio del gatto ed applicato alle pietre, e vale
splendore e colori variabili degli occhi del gatto, secondo che sono diversamente colorati.
bossi, 247: 'occhio di gatto '... si è riconosciuto essere
sporgono. = deriv. da gatto. gatterìa, sf. insieme di
. nel modo che è proprio del gatto; felinamente. f. f
-chi). che è proprio del gatto, che appartiene al gatto; felino.
proprio del gatto, che appartiene al gatto; felino. guerra dei topi
2. per estens. che somiglia al gatto, che ricorda caratteristiche e atteggiamenti propri
che ricorda caratteristiche e atteggiamenti propri del gatto. stigliani, ii-267: quando egli
degli amenti, che ricordano una coda di gatto. gatticida, sm. e f
fagiuoli, iv-21: guarda, che un gatto mai da lor s'uccida; /
. m. -ci). proprio del gatto, gattesco. f.
di vercelli. gattino1, sm. gatto piccolo e grazioso. — anche:
piccolo e grazioso. — anche: gatto appena nato. aretino, ii-30
porgendole la bocca per basciarlo, il gatto le pose le mani, senza lavarsele
gattino2, agg. proprio di gatto. viani, 14-480: la
2. simile a quello del gatto (il pelo). viani,
forma simile a quella della coda del gatto. gattizzante, agg. gatteggiante.
. gattivo v. cattivo. gatto * (ant. gacto, dial.
famiglia felidi [felis ocreata cattus o gatto domestico), che ha avuto probabilmente
avuto probabilmente origine da una sottospecie del gatto selvatico addomesticata dagli egizi e che comprende
piccoli. -in partic.: il gatto maschio (ma, nel linguaggio comune
libro de'sagra-menti, 51-29: il gatto giuoca co'topi; che quando l'ha
degli arienti, 83: li venne un gatto nero, che volse porre l'artiglia
lor conciglio / avendo certa briga cun un gatto / il qual furtivamente ad ogni tratto
. mattioli, 764: il cervello del gatto, mangiato che si sia, ammalia
/ fatto abbia sì di pesce il gatto vago, / che pur non pesca e
animali chiamati notturni, come è il gatto, il leone, il gufo, la
a me, do la preminenza al gatto, e non saprei quale altra bestia in
domestiche alcuna. carena, 2-191: 'gatto domestico ', è quello che tiensi
distruggere i topi. è diverso dal gatto salvatico nel colore, non nelle forme,
stato di domesticità, e perciò il gatto domestico conserva potentemente l'indole sua naturale
perticari, ii-371: così il mio gatto mastio si stropiccia / per la capanna
la conquida. pascoli, 62: un gatto nero, un fosco / viso di
c'era su una scranna il solito gatto padrone: uno di quei gatti romani
sterpaglie / incanutite dove se entra un gatto / color frate gli vietano i rifiuti /
di topi. moravia, v-307: il gatto prese a strofinarsi contro di me,
incominciò a far le fusa. — gatto selvatico: che vive in libertà, che
si lascia addomesticare. -in partic. gatto selvatico europeo [felis silvestris):
europeo [felis silvestris): razza di gatto con forme tozze, con grossa coda
e da esso si crede originario il gatto domestico. piovene, 5-537: gli
... compaiono la volpe ed il gatto selvatico, le foche presso alcuni tratti
-gatto dyangora o d'angola: razza di gatto domestico che si distingue per il pelo
]: 'gatto d'angora', specie di gatto che ritiene il nome dal suo paese
morbido. carena, 2-igi: 'gatto d'angola ', varietà del gatto domestico
'gatto d'angola ', varietà del gatto domestico, nella quale è più lungo
-comunque fastidioso - / eccomi, o gatto d'angora, a te amico, o
angora, a te amico, o gatto bianco di soria. -gatto dell
. -gatto dell * emme: gatto persiano che reca nel pelo della fronte
in sulle braccia... reggea un gatto del- l'emme. e gli facea
. e gli facea carezze... gatto felice! -gatto persiano: razza
! -gatto persiano: razza di gatto domestico dal pelo molto lungo, lanoso
e * persiano ', aggiunto di gatto di color di topo, venuto di persia
. -gatto siamese: razza di gatto domestico con figura snella e coda corta
occhi chiari, come quelli di un gatto siamese, dai bordi un po'arrossati,
. -gatto soriano: razza di gatto domestico dal pelo di media lunghezza ma
ad ora / alla foggia d'un gatto soriano. d'alberti [s. v
senza fuoco, senza pentola, con un gatto soriano accoccolato sulla cenere. d'annunzio
non vide che... un gatto soriano appisolato sur un graticcio.
un graticcio. -gatto stivalato, gatto con gli stivali: gatto straordinariamente astuto
-gatto stivalato, gatto con gli stivali: gatto straordinariamente astuto (dal titolo di un
gli staffieri del re nella storia del gatto stivalato e del marchese di carabà. manzini
furono lo spazzacamino, la fata, il gatto con gli stivali. -carne di
con gli stivali. -carne di gatto (come alimento). nannini [
chi ne aveva. -pelle di gatto (anche, semplicemente, gatto):
-pelle di gatto (anche, semplicemente, gatto): pelliccia confezionata con la sua
il manto si vestì di pel di gatto. verga, ii-295: rosmunda col
nasino rosso sul manicotto di pelle di gatto, e la veletta imperlata dal freddo
a mo'di nodo scorsoio, un gatto spelacchiato. baldini, i-444: lo
con un pastrano grigioverde dal bavero di gatto. -portellina, passaggio del gatto:
di gatto. -portellina, passaggio del gatto: gattaiola. beltramelli, i-29:
, un piccolo passaggio quadrato per il gatto e le galline) prima tre colpi rapidi
: son qui davanti alla portellina del gatto. -per simil. cantari
gli diè di grappo presto come un gatto. pulci, 4-31: rinaldo il colpo
/ e fe'baiardo saltar come un gatto. caporali, i-104: era tenuto
più destro nel saltar, che cervo o gatto. lippi, i-n: le scale
i-n: le scale corre lesto come un gatto. bar etti, 6-53: in
.. rovescione e tirato come un gatto lombardo che mostra la pancia al sole,
gli occhi dal piacere, come un gatto, quando la piccina gli cacciava le
rilasci tosto in sua balìa / come gatto che gioca col gomitolo. brancoli, 4-100
giusto, se no graffia come un gatto. 2. per estens.
. 2. per estens. gatto cerviero: lince. ramusio, iii-55
lince. ramusio, iii-55: il gatto cerviero è molto fiero animale, è
marino, 6-126: vi suda il gatto etiope, e ben discosto / lascia
: animale fantastico. detto del gatto lupesco, xxxv-n-292: sì vi vidi la
la giraffa e la paupera / e 'l gatto padule e la lea / e la
v. gattopardo. -gatto zibetto, gatto del zibetto: v. gattozibetto.
un gran maestro sotto la forma di gatto... ti intitolo le fatiche,
egli è una trombetta, egli è mal gatto. bruscaccio da rovezzano, ix-248:
: disse: gano è un malvagio gatto. compagnia della lesina, i-58:
alcuni lesinanti sono chiamati gatti, perché il gatto piglia quanto può per appropriarsi il tutto
dei polmoni, / colla comune abilità del gatto. /... / grazie
, per traslato, si dice 'gatto 'a chi è ladro. es.
da quel figuro perché gli è un gatto. dossi, 123: si chiama
di un appaltatore di armata, un gatto in grande, morto cinque o sei anni
incorporano una volpe, un lupo e un gatto. -contadino, villano.
cotesto mostacciaccio. / tu, villan gatto, affronti le fanciulle? crusca [
[s. v.]: 'gatto ', pur figuratamente e familiarmente,
finestrino; ed è rapido, è un gatto, subito è su. -per
coperta della critica cominciava a saltare il gatto della letteratura. -gatto frugato: persona
sporta piena / giungere al fine il suo gatto frugato: / oh ringraziato, dice
di più siano scorticati vivi; perciò 'gatto frugato 'sarà stato traslato a significar
: al contadino... dichiamo * gatto frugato ', che è stato inquietato
in cui si uniscono l'astuzia del gatto e la ferocia del lupo (ed è
attribuirsi l'ignoto autore del detto del gatto lupesco). detto del gatto
gatto lupesco). detto del gatto lupesco, xxxv-n-288: quel ch'io sono
mi si pare. / io sono uno gatto lupesco, / che a catuno vo
per similitudine e per beffa, di gatto scorticato, di strigolo. d'alberti
v.]: * voce di gatto scorticato ', voce sgarbatamente acuta.
che stuoni. quindi * voce di gatto scorticato ', dicesi familiarmente di una
). giamboni, 7-159: il gatto è detto per lettera testuggine a similitudine
, cioè il bolcione, ch'è nel gatto, or mette fuori la trave ed
per via d'un portabil ponte overo gatto di forti travi fatto, e sopra
sotto le mura. -rampino di gatto (anche semplicemente gatto): asta
-rampino di gatto (anche semplicemente gatto): asta di legno con in cima
dizionario di marina, 293: 'gatto ', grossa spazzola, fatta di crino
carena. -ormeggio a barba di gatto: ormeggio afforcato (v. afforcato2
, 196: * a barba di gatto ', parlando di ormeggio, vale
[s. v.]: * gatto ', nome che i pescatori danno
un'orata. -no, è un pesce gatto, che viene all'amo con la
. laro. 10. occhio di gatto: varietà pregiata di quarzo, di
bossi, 247: « occhio di gatto ». quarzo ialino gatteggiante.
11. medie. malattia da graffio di gatto: linfo- reticolosi benigna da inoculazione.
da inoculazione. 12. salto del gatto: esercizio atletico che imita la caduta
esercizio atletico che imita la caduta del gatto. garzoni, 1-454: fra i
passo la muraglia; il salto del gatto. 13. gatto a nove
salto del gatto. 13. gatto a nove code: staffile composto di
con punte di ferro ritorto. 'gatto a nove code 14. gatto
gatto a nove code 14. gatto delle nevi: veicolo cingolato americano particolarmente
. 16. locuz. -andare al gatto per la sugna: chiedere un favore
/ vo, come dire, al gatto per la sugna. -aguzzare, tirar
-andare, correre, fuggire come un gatto frugato, come un gatto scottato,
come un gatto frugato, come un gatto scottato, come un gatto arrostito:
come un gatto scottato, come un gatto arrostito: con gran velocità.
, 21-123: vanne al signor come un gatto arrostito / sùbito, e 'nginocchiossi il
guarda, e'se ne fugge com'un gatto frugato. -aver cura alla padella
-aver cura alla padella e al gatto: badare a tutto con somma diligenza
un tempo cura alla padella e al gatto. -avere dentro di sé un gatto
gatto. -avere dentro di sé un gatto che graffia: sentirsi fortemente turbato e
strade e parlare da solo. avevo un gatto dentro il sangue, che graffiava.
. -avere, portare sotto il gatto: nascondere, sotto un aspetto mite
/ ch'ogni oste ha sotto 11 gatto. antonio da ferrara, 165: tal
matto, / che porta sotto un gatto / che piglia con l'artiglia / surisi
25-249: cadde in terra lieve come un gatto. caporali, ii-69: miser chi
in piè saltar, come fa il gatto! fagiuoli, iv-17: d'un
bene impensato. -cantare come un gatto: in modo stonato, insopportabile.
bestia, a voler musico che cantar come gatto. -cavare le castagne dal fuoco
castagne dal fuoco con la zampa del gatto: cfr. castagna, n. 12
-cibo che non lo vuole neanche il gatto: sgradevole, nauseante, immangiabile.
carbone che non la volle neanche il gatto. -come cani e gatti:
nemici. -comprare (o vendere) gatto in sacco: comprare (o vendere
dicendo all'italiana di non voler comprar gatto in sacco, ma vederlo.
ma vederlo. -dormirci su il gatto: per indicare una cosa a lungo
don romualdo inciullito -ci dormiva su il gatto: chi vuole darsi infatti la pena
-essere o sembrare di casa più che il gatto; fare il gatto di casa:
più che il gatto; fare il gatto di casa: per indicare una frequenza
s'e'parea di casa più che 'l gatto. de amicis, i-523: il
e di fare il valletto, e il gatto di casa, con la schiena aggobbita
occhi semichiusi. -essere posposto al gatto di casa: non essere tenuto in
42: l'èssere sempre stato posposto al gatto di casa fino da quando, ragazzo
il triste scenario. -esserci il gatto nel fuoco: avere la cucina spenta
come ella diceva, non c'era il gatto sul focolare. crusca [s.
. v.]: * esserci il gatto nel fuoco è maniera usata familiarmente a
essendo stato acceso il fuoco, onde il gatto può starsene tranquillamente nel focolare. panzini
288: * c'è il gatto nel fuoco ', vivo modo bolognese per
'. -far andare in zoccoli il gatto (o il gattacció): indurre
con la zucca. -fare come il gatto che copre i suoi escrementi: nascondere
/ secretamente, e studia, come il gatto, / che la immondizia sua la
terra copra. -fare come il gatto che mangia e miagola: lamentarsi a
v.]: * fare come il gatto 'o * come la gatta,
sempre pigolano e si dolgono come il gatto, che par si lamenti allorché miagola mentre
mentre mangia. -fare come il gatto di masino: stare attento senza farsene
orecchi, mi stetti lì come il gatto di masino. -fare, giocare
, divertirsi con qualcuno come fa il gatto col topo: fargli alternamente, con
'l diavolo giuoca sovente, siccome il gatto giuoca col topo; che quand'elli l'
: / come si vede ch'all'astuto gatto / scherza col topo alcuna volta aggrada
, 63: così talor col sorce il gatto fa: / ei ruzza e scherza
diverto con quel povero broglio come un gatto col topo. -fare
-fare la zampa del gatto: graffiare. -anche al figur.
, capì che egli faceva la zampa del gatto, ma riconobbe insieme con indicibile scoramento
, ii-180: ma brunetti è un tristo gatto a pelare e credo si rimarrà al
rimiscugli politici. -in barba di gatto: a marcio dispetto di tutti.
sedere bello e riposato in barba di gatto. -innamorato come un gatto:
di gatto. -innamorato come un gatto: travolto da un'accesa passione amorosa
v.]: 'innamorato come un gatto ', dicesi familiarmente per innamorato furiosamente
gatti. -mangiare il cervello del gatto: impazzire. crusca [s.
]: * aver mangiato il cervel di gatto 'e si dice di chi è
chi è impazzato. -non esservi un gatto: non esservi nessuno. baretti,
cauley non v'è stato un gatto che s'abbia saputo un'acca di
: al loro teatro non c'è un gatto. -quattro gatti, due
mette di malumore. -sentirsi un gatto morto nello stomaco: avere fatto indigestione
di sentirsi dentro lo stomaco come un gatto morto. -sognare gatti: prevedere
grande allegrezza. -stare a spulciare il gatto: invecchiare in casa senza trovar marito
abbi pazienza, sta'a spulciar il gatto; / datti bel tempo infino a
fanciulla. -ti è morto il gatto!: domanda scherzosa a chi appare
lutto. -tremare come sorci alvavvicinarsi del gatto: sentirsi dominati da un grande spavento
a tremare come sorci all'awicinarsi del gatto. -trovarsi, vedersi come il
come il topo tra le zampe del gatto: essere in balia di una persona raffinatamente
strano loco / qual topo in piede al gatto si vedea, / vorria trovarsi inanzi
mezzo il fuoco. -uscire di gatto selvatico: non lesinare il centesimo,
, che tu pensi di uscire di gatto salvatico, ch'i'vo'che noi facciam
. v.]: * uscir di gatto salvatico ', uscir
di altra donna, perché sappiate che ogni gatto ha il suo g. m.
s. v.]: 4 ogni gatto ha il suo gennaio ', ognuno sta
comesuperbie di voler esser pregato. il gatto di casa: sentirsi assuefatti alla sua presenza
spaventarsene, lo vedano familiarmente come il gatto di casa. 17.
. 17. prov. -a gatto che lecca spiedo non gli fidare arrosto
. proverbi toscani, 322: al gatto che lecca spiede, non gli fidare
non gli fidare arrosto. -al gatto vecchio dagli topo tenero: si dice,
cecchi, 1-1-68: odi qua: al gatto vecchio, / dice il proverbio,
tenero. capuana, 12-90: a gatto vecchio sorcio tenerello. -chi ammazza cani
. -chi serba, serba al gatto: nella parsimonia non si deve esagerare
suol dire * chi serba, serba al gatto ', perché quest'animale ruba e
rammenti che chi serba, serba al gatto. mangialo codesto bocconcino di torta, che
tu sai che chi serba serba al gatto? -di sera (o di
il topo non è, non corre il gatto: ogni azione deve avere un fine
topo non è, non corre il gatto; / chi non vuol l'osteria,
qui ciapo istesso sembrerà sansone; / gatto rinchiuso diventa leone. -i figliuoli
carezzati più si arrabbiano. -il gatto domestico si brucia più spesso la coda
bencivenni, 4-93: disse seneca: lo gatto dimestico abbruscia più sovente sua coda,
il salva- tico. -il gatto oggi lecca, domani graffia: per indicare
, domani graffiano. -in assenza del gatto i topi ballano: i dipendenti sono
iv-24: balla, perché non è 'l gatto in paese. -meglio capo di
in paese. -meglio capo di gatto che coda di leone: è meglio
è meglio essere... capo di gatto che coda di leone '. nota
noi sono forestieri. -ogni gatto ha il suo gennaio: una volta o
, tutti s'innamorano. - ogni gatto vuole il suo sonaglio: il desiderio
[s. v.]: 'ogni gatto vuole il suo sonaglio', ciascuno ha
. -tanto va al lardo il gatto che ne resta al fin disfatto:
ma per tornar sì spesso al lardo il gatto / la penitenza sua non ha fuggita
i non feroci [animali] sono il gatto, la gatta, i gatticini.
la formazione del n. 14, gatto delle nevi, è calco dell'ingl.
... /... diceasi gatto, / in battaglia naval da far
frontiera. carena, 2-374: 4 gatto ', sorta di bastimento mercantile in uso
baltico. guglielmotti, 780: * gatto sorta di barcone che si teneva armato
. dizionario di marina, 293: 4 gatto ', bastimento da cento remi veneziano
affatica, / ad ebano che dal gatto lassi / un'ancora cader. guglielmotti
coffa delle galere. -buco del gatto: stretto passaggio aperto nella piattaforma della
guglielmotti, 279: * buco del gatto ', quel passaggio che dalle sartie
marina, 293: * buco del gatto ', apertura praticata nella piattaforma della
il passare per il « buco del gatto 'denota poca abilità. =
, sfiduciata, scoraggiata (come un gatto inzuppato d'acqua).
v.). gattocalzato [gatto calzato), sm. zool. specie
= voce venez. gattomammóne [gatto mammóne; ant. gatto maimóne)
gattomammóne [gatto mammóne; ant. gatto maimóne), sm. (plur
. -ma no, bella: il gatto mammone non esiste. -per simil.
modo d'uno satiro o come un gatto mammone, che va la notte e
cavaliere, salta in sella come un gatto mammone. cardarelli, 6-126: è
. cardarelli, 6-126: è il gatto del mio cortile, un vecchio gatto
il gatto del mio cortile, un vecchio gatto forastico e ciondolone, con un grossa
, con un grossa faccia baffuta da gatto mammone. = comp. da
mammone. = comp. da gatto e mammone (v.). cfr
un diavolo). essa fu chiamata * gatto 'per le movenze e le smorfie
e le smorfie che rammentano quelle del gatto... il * gatto mammone '
del gatto... il * gatto mammone 'non può essere il * mandrillo
disperata. gattóne, sm. gatto grosso, forte, vorace.
fare il gattone ', come il gatto che, quatto quatto...,
. ant. gatta * gota 'con gatto e il sufi. accr. -one
. accr. -one. gattopardo (gatto pardo), sm. (plur.
il lince] ha tutte le fattezze del gatto, onde anche gattopardo vien denominato,
leopardo con una gatta, o d'un gatto colla pantera. la sua pelle è
che in venezia si chiama 'pesce gatto 'e nel romano * scorzone '.
usato per affondare pali, simile al gatto, ma fornito di un'asta sola.
ingegneri ed architetti: ingegno simile al gatto, che va a un'asta sola
scale, / per cui veloce va quel gatto pardo. 3. ittiol.
palancari. = comp. da gatto e pardo (v.).
radenti. = comp. di gatto (per il muso) e rugine (
bavosa '). gattozibétto { gatto zibètto, gatto del zibètto),
. gattozibétto { gatto zibètto, gatto del zibètto), sm. zool
il zibetto. redi, 16-iii-291: un gatto del zibetto, che iena odorifera fu
'gattozibétto', 10 stesso che 'gatto del zibetto '. dicesi volgarmente a
, sebbene nulla abbia di comune col gatto. ha il grugno appuntato come uno
doppio errore hanno chiamato 11 zibetto * gatto muschiato '. = comp.
.). gattùccio, sm. gatto piccolo e grazioso. -anche
-gridò il bianchi con un guaiolo di gatto innamorato. 9. locuz. -abbondare
occhi] bianchi e di color di gatto, che chiamano gazzuoli o agazzini,
che un animale, due volte quanto un gatto, tien sotto la pancia, vicine
gennaio uova non faccia. -ogni gatto ha il suo gennaio: v. gatto
gatto ha il suo gennaio: v. gatto, n. 17. = voce
in terra la semola, / qual gatto pesto e languido / gridar misericordia,
/ che si gittò di terra come un gatto. ariosto, 10-21: or già
. frugoni, vii-350: un altro gatto mi venne a far intorno le germinelle,
in quel gran ghiaieto delle nostre lettere. gatto, 1-42: in un ghiaieto nuvoloso
il fiele ho fatte mangiare ad un gatto, il quale vi so dire che
, crisolite, e occhi di gatto, che gli indii stimano molto.
i non feroci [animali] sono il gatto,... il gibellino,
'l diavolo giuoca sovente, siccome il gatto giuoca col topo; che, quand'elli
giuoca deliziosamente con questa idea come il gatto giuoca con una palla. frocchia, 50
giocato col cuore della gisa come il gatto col topo. -con riferimento a concetti
14-95: così col sorcio noi vediamo il gatto, / che si mette talvolta a
tondeggiante o rettilineo; zaffiro occhio di gatto. cellini, 543: questa sorte
è a me, do la preminenza al gatto, e non saprei quale altra bestia
con l'accetta, / unghie da gatto ed occhi di civetta. l.
in stroppa / con dir: il gatto è gionto in la dispensa? /
voce onomatopeica che imita il miagolio del gatto o anche di altri felini. sacchetti
, agg. che miagola (un gatto). c. e.
un felino, in partic. il gatto). moniglia, 1-iii-192:
tavola. faldella, iii-72: [il gatto] cominciò a gnaulare: era una
breve, cioè non ripetuta, del gatto che miagola. = deriv. da
. casotti, 1-3-51: l'odor del gatto è la lor spia, / col
. dial. raro. il verso del gatto, miagolio. = deriv
, sm. (femm. dial. gatto o -a).
essa tien sempre sui ginocchi un vecchio gatto d'angora così grasso così morbido che
essere state in un golfo di vuoto. gatto, 1-30: dalla nostra casa si
azione. proverbi toscani, 21: gatto che non è goloso non piglia mai
invece del gonfi-ampolle bambino, reggea un gatto dell'emme. = dal
sovente ho visto intorno al topo il gatto / saltare, ed al fìn dargli una
bestia. deledda, iv-709: il gatto le contrastava il posto e a sua
. magalotti, 1-298: come fa il gatto delle sue ugne quando e'vuol graffiare
mani. pavese, 6-342: un gatto..., miagolando e graffiando
63: così talor col sorce il gatto fa: / ei ruzza e scherza,
simili. nieri, 169: il gatto come sentì l'odorino, saltò sopra
gli diè di grappo presto come un gatto. aretino, 1-29: lo scalare delle
graticola di cantina; poi prese un gatto, gli legò una corda a una
mie unghie grattavo la testa del mio gatto. pavese, i-63: costei, smorta
giusti, i-520: mi s'avventò un gatto, al quale non avevo fatto né
ella stringendo il pugno come fa il gatto della sua zampa. verga, i-135
la vecchia come il mastino guarda il gatto che gli ha pettinato il grifo.
ad arco. bartolini, 17-229: il gatto... strofina la coda intorno
guadagnarono l'uscio e silenziosamente, a gatto,... scom
il bianchi con un guaiolo di gatto innamorato. = deverb. da
mati, ed ironicamente, parlando del gatto, vale che non ha allungati gli
guardinga. pirandello, 7-133: un gatto, che strisciava lungo il muro, s'
-avversità, calamità. detto del gatto lupesco, xxxv-n-291: così ci guardi
guerriere e sulle tracolle di pelle di gatto, infilavano un logoro impermeabile.
l'udiva. collodi, 42: il gatto, che era cieco, si lasciava
. redi, 16-iii-291: un gatto del zibetto, che iena odorifera fu
alabastrina / d'una mattina immobile. gatto, 1-53: donna di maggio / tuffata
ser peggiamenti quasi giocosi. gatto, 1-71: esorbiti: cautela
sua gloria radiante di tra le mine. gatto, 2-145: credete voi che il
il viso di certo color verde. gatto, 4-67: il bimbo d'afa che
). rajberti, 1-125: il gatto,... diventerà per siffatte debolezze
, salire e scendere in quell'orbita. gatto, 4-92: nell'imbuto / dell'
, con lui soffre e gode. gatto o il canto del gallo.
che immaginar l'alma non osa. gatto, 1-92: calma specchiata di monti
per l'altro, divèllere un fiore. gatto, 4-85: fissa il gufo /
a un rischio grave e immeritato. gatto, 4-17: immeritata la gioia / che
cretamente, e studia, come il gatto, / che la immondizia sua la
-rinchiuso. - anche al figur. gatto, 4-71: il silenzio impagliato dentro il
impallidiva il vasto urlìo del giorno. gatto, 1-41: nel sensibile cielo / la
le case di tolleranza da campo. gatto, 1-21: il mare ha una sua
impergolato. tozzi, ii-548: un gatto, grasso grasso,... andava
imperiale. guerrazzi, 2-39: il gatto da prima comparve degno dell'alto seggio
male, grondavano e s'imperlavano. gatto, 1-60: il silenzio dell'aria
: schivava i colpi con un'agilità di gatto impermalito. -sostant. c
: tanto maggiormente ammiriamo e invidiamo nel gatto la volubilità, l'indipendenza.
-sostant. ostacolo, difficoltà. gatto, 5-176: dalle estreme / radici,
, 2-45: ha seguito [il gatto] il nostro cantiere dovunque l'abbiamo
legge che la tigre, bisavola del gatto, è in tutto il creato fra gli
allora nella tenera età di nove anni. gatto, 2-178: era onesto e ancora
alle gambe,... [il gatto] se l'accostò alla bocca e
. calvino, 2-71: [il gatto]... inarcava il dorso e
animali. lippi, 9-19: un gatto... /... colla
e destramente incroccato, legiera corno uno gatto per essa su vi montò. biringuccio,
ancora lì, da vent'anni ». gatto, tintinnio della borsa chiedente l'
, 11 ricordo incantato dell'infanzia. gatto, 1-226: con l'amore eterno
sterpaglie / incanutite dove se entra un gatto / color frate gli vietano i rifiuti /
avesse fatto le viste di secondarla. gatto, 2-121: le donne...
e le tue nude gambe sferza. gatto, 1-56: di lieve incarnato / peluria
,... si levò. gatto, 2-44: il maggiore rotta con la
mugolava, guardandomi col suo sguardo di gatto incattivito. -che esprime rabbia, furore
: mostra la pancia al sole [il gatto] e finge il morto per acchiapparsi
incavava in un fosso d'ombra. gatto, 1-18: al crepuscolo la città
di farina. landolfi, 2-76: il gatto di casa fece la sua comparsa,
con chiodi; inchiodare. detto del gatto lupesco, xxxv-11-290: fue pigliato [
/ dove la spugna non giunge. gatto, 2-218: avendogli il generale pallone
ingiustamente - tutti i suoi confratelli. gatto, 1-19: o di silenzio calda
g. g. belli, 296: gatto inciamorrito. padula, 365: [
e dolce come nei momenti migliori. gatto, 1-18: al crepuscolo la città
don romualdo inciullito -ci dormiva su il gatto. = voce settentr. denom.
vinto inclinò in su la erba. gatto, 4-98: il frutto / dal fiore
capelli stesi e incollati sul viso. gatto, 2-127: le donne trovavano la forza
inconsolabil mugolìo / del triplicato cane. gatto, 5-11: nel lungo inverno di
destramente incroccato, le- giera corno uno gatto per essa su vi montò.
che cosa più ridicola del vedere un gatto incrocotato, cioè con un abito purpureggiante.
d'uno satiro, o come un gatto mammone, che va la notte e
indelebile tanfo di cavolfiore e soffritto. gatto, 1-119: come l'ultima luce il
a quel che appariva negli indemoniati. gatto, 2-82: un indemoniato...
e indifeso, da giocarci come un gatto col topolino. montano, 399: giuseppe
. tanto maggiormente ammiriamo e invidiamo nel gatto la volubilità, l'indipendenza, la
. rajberti, 1-38: [il gatto] nell'indocilità e nell'ostinazione non
suoi occhi placidi e spietati [del gatto] s'aprono su un'edizione inedita del
g. gozzi, i-14-224: un gatto caduto giù da un tetto, accecato
/ la luna già pensa al ritorno. gatto, 1-166: il silenzio infinito /
viso e annebbiò la mia vista. gatto, 1-48: in tutta la notte si
nell'ore infocate del primo sconforto. gatto, 1-123: anche l'infanzia depredata
e fiori monachini. v'è gatto di soria, valicator di tetti, miagolator
la coscienza ancora non ha organizzato. gatto, 4-74: l'informe / che chiede
lisi, 2-108: ma ecco che un gatto gli saltava addosso e, ingabbiatolo di
* ingattire', innamorarsi come un gatto. dossi, i-318: come e's'
squittiscono. = deriv. da gatto (v.) col pref. in-con
g. gozzi, i-14-224: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla
vertù del morso datomi dal mammone, gatto immortale, gli ingorgai la bocca della mia
dimentichi mai che son di legno. gatto, 4-113: la tenebra che corre /
bellissime ninfe vestite del color dell'onda. gatto, 2-181: indicò una carrozza chiusa
. -letter. alto. gatto, 1-117: e m'era sonno,
verzieri ove un dì m'innamorai. gatto, 5-151: innamorarsi allora / e
anni. sanno anche ciò che soltanto il gatto di casa può aver visto.
senso cosmico. -rifl. gatto, 2-23: pallone non si meravigliò che
l'insano spiccare lanci verticali, come gatto, quasi volesse cacciare i piedi in quella
/ che torna insaponato dal barbiere. gatto, 2-212: [la mucca]
non voler esser insegnato a combattere col gatto serrato. campanella, i-352: [il
che gli fu insegnato. detto del gatto lupesco, xxxv-11-291: per dio, se
], 764: il cervello del gatto, mangiato che si sia, ammalia di
. diventare sereno, rasserenarsi. gatto, 1-119: la notte / si libera
insidiando aggira. tassoni, 3-43: un gatto /... insidia un topo
. e. gadda, 10-143: il gatto s'era insinuato in casa con lestezza
, insòrse disputa su questo punto. gatto, 4-119: altra vita non so che
quartiere insozzato con puzzo di piscio di gatto. 2. figur. oltraggiato
, in una. detto del gatto lupesco, xxxv-n-289: lo rispuosi allora
, 5-73: sebbene famelico, il gatto non accetta il cibo che con tranquilla
viani, 10-181: s'intanò come un gatto in una rimessa di barrocci, s'
sotterranei. moravia, iii-88: un gatto... trotterella lungo il marciapiede e
casa. paolieri, 2-166: un gatto, un soriano, stento, intignato,
di scrupoli e distinzioni meticolose [il gatto]; quanto invece il cane è portato
per invenir radice di vertate. detto del gatto lupesco, xxxv-11-289: assai vi semo
getto di polvere o di nerofumo. gatto, 2-143: aprendo la porta della
investiva di austera e grave morale. gatto, 1-24: se parla, s'investe
seco intorno a la terrestre mole. gatto, 4-85: fissa il gufo /
invidiavo, e le purpuree more. gatto, 4-45: le invidia gli occhi,
più lieto / il pascolo le inviti. gatto, 4-85: fissa il gufo /
che vecchio, a proposito proprio del gatto, imparò che portasse stuzzicare il baretti
inesplicabile orgasmo gli entrava nel cuore. gatto, 2-73: gli inseguitori...
nivea cima de l'olimpo appar. gatto, 2-182: con la chioma bianca irraggiata
suoi occhi erano gialli, quasi di gatto. a bocca chiusa irrideva il mio rossore
cecchi, 5-75: ammiriamo e invidiamo nel gatto la volubilità, l'indipendenza, la
-scabro (un frutto). gatto, 1-94: si stringono gli agrumi /
uomo e degli animali (cane, gatto, furetto), causata dal fungo
un istrice: sbuffare rumorosamente (un gatto); borbottare, brontolare per la
fuori [dal sacco] un maladetto gatto, soffiando come un istrice.
cambiar morte. comisso, v-112: il gatto è tenero e istupidito, sempre fiacco
, la quale rappresenta la figura del gatto. 2. bot. infiorescenza
lei... legiera corno uno gatto per essa su vi montò. achillini,
con punte di ferro ritorto. 'gatto a nove code '. al tempo della
. fluisce l'acqua quieta nella laguna. gatto, 5-181: ora venezia è una
dall'esperienza, quante l'infedeltà del gatto dalla palpabilità di chiunque ne riporta col
animali. cassola, 4-25: un gatto... si sporgeva dal cornicione,
di un profondo e lampante cilestro. gatto, 2-226: sulla grande rotonda ove le
l'insano spiccare lanci verticali, come gatto. -prendere lo slancio.
proprie. pratesi, 1-146: un gatto nero, presso la tenda d'una finestra
per esempio: quivi morì un pulcino. gatto, 5-140: tacciono tutti, imbianca
di grandi foglie ondulate di lappa. gatto, 4-82: quel battere di zappa /
2-29: non il grillo ma il gatto / del focolare / or ti consiglia splendido
largo silenzio / attutendo ogni voce. gatto, 1-102: s'apre in arcate al
un po'di largo intorno a loro. gatto, 2- 224: quando giunsero
gambe all'aria l'ufficialetto novello. gatto, 2-202: brandendo la grossa ascia che
iii-55: è geloso più che un gatto, di sua moglie, come capita
sopo si vedeva lasciato in asso. gatto, 4-46: i gesti lasciati nell'aria
diventavano lava nelle vene della sociologia. gatto, 5-101: nella terra / una
ant. leonessa. detto del gatto lupesco, xxxv-n-292: e sì vi vidi
giraffa e la paupera / e '1 gatto padule e la lea / e la
bestia sopra tutte le altre è il gatto. passeroni, 1-56: [il nibbio
cane, n. 18. -a gatto che lecca spiedo non gli fidar arrosto:
non gli fidar arrosto: v. gatto, n. 17. -bisogna leccare
persona). lomazzi, 512: gatto non tosto a boccon lecco corse.
: tanto maggiormente ammiriamo e invidiamo nel gatto la volubilità, l'indipendenza, la
bagnate con un lembo del fazzoletto. gatto, 2-188: il turbante gli si scioglieva
il sole / era come un dolce gatto bianco. montale, 2-94: ecco bruma
dimensioni variabili da quelle di un grosso gatto a quelle di un ratto.
grillo. 7. smorzare. gatto, 1-120: senza traccia per lenire il
lente bellezze di quelle campagne solitarie. gatto, 1-102: s'apre in arcate al
. -lenzino (sm). gatto, 2-135: le nuvole, le cupole
animali chiamati notturni, come è il gatto, il leone, il gufo. a
imbelli. proverbi toscani, 168: gatto rinchiuso diventa leone. -i cervi
en liupardo né 'n lovo. detto del gatto lupesco, xxxv-n-292: vidivi quattro leopardi
i-28): ma non fu visto gatto né liopardo, /... /
. e. gadda, 10-143: il gatto s'era insinuato in casa con lestezza
sciampagna. passerotti, 4-114: lesto il gatto e spaccia- tivo, / d'una
cominciò a scalare, più lesto d'un gatto stivalato. -ripetuto con valore intensivo
fatti propri se una bella donna accarezza un gatto. 5. raro. per
era il lettùccio del pronto soccorso. gatto, 2-165: napoleone s'è seduto sul
2. veter. leucopenia infettiva del gatto: malattia contagiosa dei felini, dovuta
quelli della gastroenterite infettiva o tifo del gatto. = voce dotta, comp.
i capelli / a fanciulle in corsa. gatto, 4-111: così l'inverno.
/ un granaio di noci di tuoni. gatto, 2-75: parlando e motteggiando,
o berretto, ed a'piedi un gatto. i moderni la raffigurano anche in moltissime
; fra i simboli ora evvi un gatto, come ebbero anche i lituani,
delubro. petrarca, 210-3: non da gatto, 1-85: desto in un punto dove
lontano / mi chiamerà, di loro. gatto, 2-165: vet- torre s'è
pensando che ti voglio tanto bene. gatto, 1-227: son passate / limpide notti
il limpido rosmarino dall'odore consolante. gatto, 1-201: per te scelse il mattino
di giorno tra i ciuffi delle pinete. gatto, 1-28: remoto nel sogno lunare
giallo, in grigio, in bruno. gatto, 1-25: il sole leggero affresca
(catolynx), piccola e simile al gatto selvatico, e l'eucervaria o
beltà tanta un neo di brutto. gatto, 2-47: càpitano nella folla l'occhio
a vagheggiarle intento. -lingua di gatto: bulino usato dagli incisori su legno
come appresso. -lingua di gatto o di suocera: biscotto molto sottile
: come gli offersi il latte [il gatto] mi guardò di sottecchi e si
, si lisciava come una specie di gatto. -ant. lambire.
lisce. palazzeschi, 1-17: un gatto che si liscia e si preme pago della
« la scala dello scivolone felice ». gatto, 4-71: lisa / nel verderame
i personaggi più logori della commedia tradizionale. gatto, 1-145: cuore, / logoro
pel macolato era coverta. detto del gatto lupesco, xxxv-11-292: sì vi vidi
sonore; tintinnio, vocio. gatto, 2-200: un bisbiglio era nell'aria
come i legni e gli occhi di gatto, e non lucono altre molto calde,
; locuzione tolta dal fatto che il gatto che mangia lucertole, dimagra.
anco vi piacerà d'informarmi come il gatto non men che lo scarabeo sia un animai
, fu prorogata lungo un dodicennio. gatto, 6-45: che cosa guardi lungo
una caratteristica). detto del gatto lupesco, xxxv-n-288: io rispuosi in
si pare; / io sono un gatto lupesco / ke a catuno vo dando un
spalancate, un cagnaccio lupesco incontro a un gatto non meno irto e feroce. sanminiatelli
nebbia bassa un lurido tramonto di novembre. gatto, 4-39: il vento che conosci
gozzi, 1-418: s'egli [il gatto] ti vuole spontaneamente venire intorno ad
. rajberti, 1-87: [il gatto] attende parecchie ore del giorno, alla
mesto alfine / sul mattin si rimbosca. gatto, 6-158: dopo la notte,
, abbrunata o a mezz'asta. gatto, 2-139: mezz'ora dopo la città
grande di macachi della grandezza d'un gatto, e talluni alquanto più piccoli.
dal grande camino giungono lieti rumori. gatto, 4-39: il vento che rimase
8. locuz. -avere il gatto nella madia o la madia vuota:
son quei colori tossicosi. detto del gatto lupesco, xxxv-11-293: ma-ssì vi dico
, 19- 656: soltanto il gatto mammone, che per scongiuro ricevuto non
ma bene. angioletti, 1-85: il gatto aveva una gran voglia, è vero
rajberti, 1-108: sta là [il gatto] fisso, immobile, nell'atteggiamento
i silenti orrori. / ha seco un gatto e un rospo; entro la bruna
voce viene da maimóne o bertuccia o gatto, che aggrappano. si chiamano pur
prima di aver trovato il prelibato [gatto] zambor; il quale, dopo
, i-15-191: non mi pare che il gatto parlasse male: sicché, se vi
un corpi- ciattolo disteso, come un gatto secco in un sacco adagiato a terra
.. ne scappa fuori un maladétto gatto. g. gozzi, i-7-67: va'
: essa invidiava financo quel maliscente del gatto mignolino. povero mignolino!...
dimensioni (raggiunge la taglia di un gatto), con la coda quasi completamente
salotto. sbarbaro, 1-12: il gatto era così malvivo che non scosse la
de'nostri ragazzi. 2. gatto mammone: v. gattomammone. 3
= comp. da mano [di] gatto (v.); cfr. franceschini
; hanno statura simile a quella del gatto, corpo allungato, flessuoso, muso aguzzq
delle uova de'coccodrilli, siccome il gatto in europa, e piglia i sorci ancor
d'ogni rettile intruso, come il gatto per i topi tra noi. e.
: era già venuto [il gatto] a fiutare s'io v'era o
stessa avea cavato dalla pelle di un gatto bianco e nero. d'annunzio, iv-
si tende. -manétta. gatto, 4-70: le piene / manotte sulla
. rajberti, 1-64: [il gatto] manomette il cappellino della signora. padula
almeno mansueti e senza forza riescono. gatto, 1-50: solitudine in cui respira
, 1-418: di tutti questi animali il gatto solo ha conosciuto, come aristotile,
mantovano ci diceva « il buco del gatto », la vista del castello e
voce onomatopeica che imita il miagolio del gatto. mao2, sm. invar.
. mao2, sm. invar. gatto. govoni, 103: il mao
. marino, v-47: il gatto maolando fa mià mià. =
maomào, sm. invar. gatto, micino. sbarbaro, 1-141
sul naso. onomatopea della voce del gatto. panzini, ii-30: -frate
, che imita il miagolare del gatto. marana, v. marrana.
mano, pronto a saltar fuori. gatto, 5-128: io cerco il passo
palpitante astro che ardesse sott'acqua. gatto, 5-181: la laguna morde /
senza salutare nessuno uscì nel corridoio. gatto, 2-88: i due soldati abbandonati
ha una bellezza composta, solenne. gatto, 1-72: panorama marmoreo il golfo chiude
, labbra bovine, / occhi di gatto e pel di martorèllo. muratori,
., di un cane o di un gatto. soldati, 2-43: gli occhi
-come vocativo di scherzoso rimprovero. gatto, 2-224: vi siete condannato da solo
, iii-72: di buon umore [il gatto] con tutti, ciarlatano poi con
e chi non ride è di razza di gatto. ibidem, 119: i più
, 70: streghe vestite di zampe di gatto, / adornate di denti viperini,
riconosce al polpastrello il soldo matto. gatto, 2-80: il guaio è che
serve a conficcare pali nel terreno; gatto. c. bartoli, 1-67:
: ad un tratto [il gatto], sprigionata una zampa dalla coda,
e. cecchi, 5-72: il gatto, che bisogno ha d'uscire? moralmente
sporta piena / giunger al fine il suo gatto frugato: / o ringraziato, dice
specchio, si vede un mostaccio di gatto selvaggio coi relativi istinti. soffici,
, fetido (un odore). gatto, 1-51: il lezzo / mostruoso che