son certo che li perversi cervelli de'gatteschi e maganzesi lauderanno questa fatica mia; ancor
furba e con quei suoi occhi sì gatteschi e sfavillanti, io sospettai grandemente ch'egli
furba e con quei suoi occhi sì gatteschi e sfavillanti, io sospettai grandemente ch'egli
alzar gli occhi senza incontrarli negli sguardi gatteschi del sollecitatore. dossi, 587:
tempia, agli angoli dei larghi occhi gatteschi, un irraggiamento di rughe fini.
banchetto dei banchetti. l. gatteschi [« tuttolibri », 16-vii-1988],