stambugio ', napol. caravuòttele 1 gattabuia, prigione '. caracal,
. catòrbia, sf. gerg. gattabuia, prigione. a.
: ed è la stessa formazione di gattabuia (v.). catòrcio
seduta stante, e di tenerlo in gattabuia finché gli garba. -fermare in
capace... di tenerlo in gattabuia finché gli garba. 2.
[s. v.]: 'gattabuia ', carcere, prigione, nella
2-27: manderò chi mi burla in gattabuia. collodi. 78: i giandarmi.
tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia. nievo, 1-300: pel villaggio
e che il giacinto era stato messo in gattabuia; e che lo avevano condotto a
in- fermiere « le porterò qualcosa in gattabuia, povero agnolo ». panzini,
all'amico. fu arrestato e portato in gattabuia. 2. per estens. luogo
piaceva gironzolare, prima di riconsegnarmi in gattabuia, qualche ora nei caffeucci mattutini della
la tenda che divideva in due la gattabuia dove abitava con la madre e la
chi lo combatte, ebbene, in gattabuia. santo manganello ci vuole, ed
fare una pattumiera senza subito finire in gattabuia. 3. cumulo di rifiuti
gli tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia. nievo, 534: io
piaceva gironzolare, prima di riconsegnarmi in gattabuia, qualche ora nei caffeucci della cittadina.
segrete tedesche), non sarebbero in gattabuia gli odiati puri. -per estens
per schiamazzo notturno, talora finì in gattabuia. dessi, 9-51: i più facinorosi
o di pochi potenti o finì in gattabuia. e. cecchi, 9-41: se
il sornione « che li mettono in gattabuia? » -con riferimento ad animali,