d'ogni parte aduna, / e lui garrendo, ed incitando i cani / animosi
[ediz. 1827 (612): garrendo insieme e careggiando colla voce l'inesperto
guittone, xlix-141: vedere vilia, / garrendo e mentendo e biastimando, / escir
/ specchiandoti, e a la man garrendo indotta / del parrucchier; poiché t'
incominciò malinconica e pia / a suggerir garrendo i sacri detti. cesareo,
di questa fonte viva, / che garrendo c'invita, / alziamo il nome al
, per la fatai notte serena, / garrendo ne le vele e tra i rudenti
solitario speco, / susurrando gli augei, garrendo i venti, / i suoi strazii
[il gregge] / disonesto, e garrendo non consenti / che paura lo assaglia
par ini, 536: agramente / garrendo il cane, col guinzaglio a viva /
guittone, xlix-140: vedere vilia, / garrendo e mentendo e biastimando, / escir
guittone, xlix-142: vedere vilia, / garrendo e mentendo e biastimando, / escir
fiori di filosafi, 130: chi garrendo adomanda e chi risponde
guittone, xlix-142: veder vilia, / garrendo e mentendo e biastimando, / escir
dal pugno dalba e calossi a posarsi garrendo sulla mia schiena, con riso ben saporito
pugno d'alba e calossi a posarsi garrendo sulla mia schiena, con riso ben
stansi in riposti lochi / fra scherzevoli risse garrendo in salti, in giochi, /
d'uomini molto paurosa, e parlano garrendo, siché tanto par che s'avicinino alla
[il gregge] / disonesto, e garrendo non consenti / che paura lo assaglia,
: una rondine ci svolazzò sul capo garrendo. comisso, v-13: un coleottero svolazzò
, roma ed atene; e non garrendo, / infermo augel ch'ebbe tarpati i
, 9-336: i giudei nello offenderlo, garrendo e anche diffidente e scostante. tenzionando