. dicono le favole che acquario è ganimede rapito da giove; è detto acquario
, 1-7-137: finsono il bellissimo fanciullo ganimede esser rapito da love per adulterio.
che ivi celebra il trionfo del rapito ganimede e di quelle vittoriose fiamme ed amori
lui giocondo: / s'aperse allor che ganimede in cielo / portò su l'alie
2-33: e l'aquila ci ha portato ganimede, e bacco ci ha portato ariadne
trasformata in costellazione dopo il ratto di ganimede. la forma aguila è semidotta, di
tra 'l fianco e 'l gomito di ganimede; indi strisciando per la lucida dell'aquila
da lei bene servito nello acquisto di ganimede, non le potè mancare. gelli,
ed è troppo azzimato; bellimbusto, ganimede. fagiuoli, 1-2-372: ha
... e poi gli disegnò un ganimede rapito in cielo dall'uccel di giove
catamito, sm. letter. cinedo, ganimede. monti, x-3-57: cianci
pieno di presunzione; bellimbusto, ganimede. a. f. doni,
giove comporta / sotto corporeo vel che ganimede. torricelli, 161: che questa
di là per tutto londra il mio bel ganimede compagno. foscolo, xiv-59: il
bocca, tra le risiedele / ganimede rapito. di breme, conc.,
giove comporta / sotto corporeo vel che ganimede. redi, 16-iii-121: ci venne ad
dove fuoro / abbandonati i suoi da ganimede, / quando fu ratto al sommo
/ lo scorno d'ebe, alfin di ganimede / e la rapina e i non
: arde giove di nefandi amori per ganimede; né pur qui si ferma: eccede
ora. vico, 391: e di ganimede, per un'aquila rapito in cielo
: arde giove di nefandi amori per ganimede; né pur qui si ferma: eccede
aquila di san giovanni conversa a rapir ganimede e il bue di san luca fatto insegna
/ ratto no; ma rapace un ganimede. 2. figur. corrotto
uno ignorante, un ruffiano, un ganimede, un parasito, un sgherro, e
galante, si mostra a dito per ganimede e per ninfa; se si disprezza
: quella [la favola] di ganimede, dell'adulterio di marte e di
dio. vico, 391: di ganimede... [platone] fece il
mente scolpito / l'esaltato risiedele / ganimede rapito. 4. intensamente eccitato
sarebbe cosa assurda... se a ganimede fusse la fronte crespa o le coscie
che il tuo narciso, il tuo ganimede, il tuo angelo, non potesse
fa gioco di lui: fanciulleggia con ganimede; pettegoleggia con giunone per amore del
discorre molto su 'l serio con quel ganimede frangicùpola. = comp. dall'imp
: cibele. -il garzone frigio: ganimede (o anche paride). -il pastore
troio si nomò il padre, ei ganimede). /... / passa
aurea sede / a'frugoni ogni dì con ganimede. -in due frugoni: in
mezzo geloso della sua bella venere e di ganimede suo pincema, entrato mezzo in bizzarria
, il furtivo rapire del generoso e bellissimo ganimede. machiavelli, 1-i-375: quanto allo
galante, si mostra a dito per ganimede e per ninfa. b. davanzati,
galante, si mostra a dito per ganimede e per ninfa. dolce, l-1-178:
né a conformità di donna né di ganimede. boccalini, i-37: quei ganimedi
: sì, è venuto subito quel ganimede del signor roberto, e si burla di
sua custode vecchia squarquoia delusa da un ganimede. pananti, ii-98: un dì che
orette / venne a trovarla un biondo ganimede, / il marito... /
l'aria misteriosa e gonfia del vecchio ganimede che si crede sicuro del fatto suo.
, e si è preso a letto un ganimede. -essere un ganimede, fare
letto un ganimede. -essere un ganimede, fare il ganimede: vestire con
-essere un ganimede, fare il ganimede: vestire con frivola eleganza; comportarsi
ogni giorno / andar a farle il ganimede intorno. tassoni, vii-471: gentil concerto
un fabbro zoppo uscire della fucina facendo il ganimede con una mano di damigelle in cambio
altro non ricercava che la salvezza del suo ganimede,... gli diede graziosamente
garibaldino passato a destra,... ganimede e proco di tutti i ministri
a contemplar ti volgi / del biondo ganimede il volto e i moti, / mentr'
muover delle carte, del vento, del ganimede che gli portava la bibita. montale
= voce dotta, deriv. da ganimede, lat. ganymèdès, gr.
gennaio del 1610. = da ganimede, nome del mitico coppiere degli dei.
si riferisce, che è proprio di ganimede, il mitico coppiere degli dei;
che ha la bellezza e la grazia di ganimede (una persona, le sue membra
ganimedeo. 2. che rapì ganimede (l'aquila). chiabrera,
), deriv. da ganymèdès * ganimede '. gannire, intr. (
figlio, imperador troiano, / di ganimede mio maggior germano. moniglia, 1-1-569
. a. pucci, ii-174: ganimede fu consecrato traili dodici segni del cielo
4-58: saria cosa molto disconveniente se a ganimede si facesse una fronte piena di crespe
.. un difforme che farà del ganimede?... un goffétto che
quarto, l'aquila che rapisce ganimede. marino, 12-161: dodici grifi d'
32-223: rappresenta [imo dei bassorilievi] ganimede che dà bere all'aquila; l'
fargli de'vezzi, gli andò [a ganimede] di maniera tale rimenando la ruvida
impronta de lo intaglio mirabile che il ganimede in sì bel lapis avete fatto.
[la giacca], feci il ganimede tutta l'invernata perché era di panno
s'ingalluzzi costei, con cotesto suo ganimede. obizzo, 3-73: tanto non
più ramentare che mi mandiate l'impronta del ganimede, il quale fra gli artigli de
.. da quel 'loiolino 'ganimede fece scattare il mio compagno. =
. brignole sale, 5-307: l'etiope ganimede, tuo coppiere con un ceffo ricagnato
masculino: onde fingono che esso amasse ganimede fanciullo e che egli il convertisse in
ode sua, ministrò le favole di ganimede e di pelope trasportati in cielo.
io che s'apparecchi dove / ministra ganimede al sommo giove. federici, lxii-4-13:
gli dee attribuir morbidezza e delicatezza da ganimede, né, se ha da far ganimede
ganimede, né, se ha da far ganimede, dee ricercare in lui nervi e
aquila distruggitrice degli uccelli, la rapitrice di ganimede, la portatrice delle saette di giove
labbri e nauseando volge / al biondo ganimede i guardi obliqui. giusti, 4-7
1 adone *] della favola di ganimede è nefando. b. fioretti,
, 5-309: saturno, venere, ganimede, pipino, sigfrido visitano neglette e
là la ninfa e quell'altro il ganimede. -per metonimia: vezzo, mossetta
, e nauseando volge / al biondo ganimede i guardi obliqui. pindemonte, ii-284
cielo [giove] l'avea [ganimede] ordinato e fatto. bisticci, 3-131
? le ha dato per paggio quel ganimede! manzoni, pr. sp.,
quella la ninfa e quell'altro il ganimede. note al malmantile, 10-40:
la impronta de lo intaglio mirabile che il ganimede in sì bel lapis avete fatto.
: talora affettava un certo passettino da ganimede. pirandello, 8-128: affrettava, quasi
che il tuo narciso, il tuo ganimede, il tuo angelo non potesse disporre
ritornato e polidoro, / e assalon, ganimede ancor con loro. l. strozzi
un di che solo / trovollo, a ganimede il pennaiuolo. = deriv.
nell'attdatura che ce la perderebbe fin ganimede. chiari, i-25: anche le sue
valletto di melando, che gli servia di ganimede anche a tavola con fargli 'l coppiere
, v-2-80: scrivesi ch'è preso ganimede / per giove, che a li dii
il furtivo rapire del generoso e bellissimo ganimede, il qual mai da. ssé partire
noi, erano serviti dal bellissimo pincerna ganimede. pindemonte, 18-492: cascata rimbombò
ella dal pincemale officio, fue suffecto ganimede. pincéta e pincétta, v
, 1-5-41: del nobil grado il [ganimede] rende degno, / ché sempre
padrone di tut to, ganimede e proco di tutti i ministri.
scorno d'e- be, alfin di ganimede / e la rapina e i non dovuti
cecchi, 5-309: saturno, venere, ganimede, pipino, sigfrido visitano neglette e
lomazzi, 234: faceva ganimede al viso un specchio, / quando
cilicio. moneti, 252: di coppier ganimede ebbe l'ufizio /...
che il tuo narciso, il tuo ganimede, il tuo angelo, non potesse disporre
dove fuoro / abbandonati i suoi da ganimede, / quando fu ratto al sommo
mano. caro, 1-45: di ganimede / e la rapina e i non dovuti
e di donzella tal era forse allor ganimede, quando ebbe forza di tirar giove
aquila distruggitrice degli uccelli, la rapitrice di ganimede, la portatrice delle saette di giove
portata nella quale fu già il vago ganimede dalla sua, essere potrebbe men discaro alla
l'odiosa schiatta e li onori del rapto ganimede. canteo, 144: vidi un'
rimedio posso schietto della mano dell'etiope ganimede, tuo coppiere, il quale con un
riguardevolmente portata come fu già il vago ganimede dalla sua, esser potrebbe meno discaro
gli dèe attribuir morbidezza e delicatezza da ganimede, né, se ha da far
, né, se ha da far ganimede, dèe ricercare in lui nervi e
o sola felicità, come il rapimento di ganimede. f. f. frugoni,
mercurio... e l'altro a ganimede. = nome d'azione da
c. e. gadda, 6-i-309: ganimede era nominativo più facilmente schedàbile, negli
... e l'altro a ganimede. guarini, 1-iii-65: in quale isichio
tolse l'ufficio a lei e sostituì ganimede. relazione dell'impero ottomano, lii-12-
per lui te servava; / già rapìo ganimede: / così t'ha tolto in
con la sua meretrice o co 'l suo ganimede è giaciuto, non vi par,
per lui ti servava; / già rapia ganimede: / così t'ha tolto in ciel
ciprioto non già ma soriano, / ganimede secondo, adon novello. d'annunzio,
mandarò per arguzia massara alla spicciaria del ganimede, di dietro l'orto de'frati minori
odiosa schiatta e li onori del rapto ganimede. bembo, 2-68: ci fa [
, ii-166: il già coppier dei numi ganimede / con leziosa andatura e straculata.
che emergeranno dagli esempi di giove con ganimede, di ercole colle tespiadi, di
che non la cede / in bellezza a ganimede. manzoni, pr. sp.
suo primo nido là donde fu ratto ganimede, l'aquila imperiale che scende come folgore
telo. bruno, 3-583: quel ganimede, ch'ai marcio dispetto de la
. [tommaseo]: e rapitolo [ganimede] lo stravolse a mali usamenti.
guarderà nello stesso tempo in viso a ganimede, voluttuosamente sorridendo. d'annunzio,
che si profuma eccessivamente; bellimbusto, ganimede. castelletti, 2-56: quanto fieto