1570-80) con il capocomico bergamasco alberto ganassa, l'adottò a designare e perfezionare
un braccio a giovenale, ruppe la ganassa destra al berna. = variante
di sostentamento '). ganàscia (ganassa), sf. (plur. -sce
: / poiché fu ben trattata la ganassa, / né a mensa più potean menar
forse dalla forma ven. o emil. ganassa, a sua volta dal lat.
grossa caviglia o mazza. si usava con ganassa sporgente per salvare dall'attrito il corso
propr. 'monello, ragazzino'. ganassa, sm. invar. dial. spaccone
per lo più nell'espressione fare il ganassa). u. simonetta,
t'è passata la voglia di fare il ganassa eh? m. philopat, 1-117
sale si riprende – adesso fa il ganassa e non gli frega più di niente.