: sapea sì ben far l'arte del gaglioffo, che, ultre a quello
, 9-107: e dimmi un gran gaglioffo, un pippion novo, / s'io
ché c'è vergogna a mantovare un gaglioffo, barro e ruffiano, salvo l'onor
bandéllo, 2-20 (i-843): prete gaglioffo, io non mi vo'bruttar le
. cantari cavallereschi, 63: orlando col gaglioffo s'accompagna / dicendo: -dammi un
cantari cavallereschi, 63: orlando col gaglioffo s'accom e noi altresì
celestino un tristo di quel calibro, un gaglioffo di quella magnitudine, un mascalzone di
piovano arlotto, 160: viene uno gaglioffo cerretano e dice: -fatemi bene per dio
d'annunzio, iii-1-495: taci, gaglioffo! iacomello, / io ti do
. ant. ubriacone; beone; gaglioffo. alunno, 1-125: cinciglióne
, adulatore. bruno, 87: gaglioffo, disonesto, ricercatore, cubiculario.
, vi dico, un fantoccio, un gaglioffo, imo scellerato per progetto, un
xxi-4 (ii-162): onde sarebbe un gaglioffo, un deserto / un asin quel
la discendenza: dare a qualcuno del gaglioffo e del balordo. sassetti, 68
g. m. cecchi, 1-1-519: gaglioffo, / cuoco bisunto, che ti
come sono stupido, irrigidito, impacciato, gaglioffo! dossi, 323: lì
dice maestro pasquino de cardinali: e gaglioffo, e porco, e poltrone era il
le fesse, al par di qualsivoglia gaglioffo. bracciolini, 1-17-50: l'adirata natura
rubare la borsa. - anche: gaglioffo. nuovo metodo de intendere la lingua
borsello... * figadetto ', gaglioffo. garzoni, 1-582: parlando in
il giovane, 9-107: dimmi un gran gaglioffo, un pippion nuovo, / s'
; e per chi? per un gaglioffo, uno sciagurato pedante fracido, che
fradicio molle, cacciato da casa come un gaglioffo. alfieri, 6-236: che re
. f. doni, 2-9: il gaglioffo del gobbo sposo si rallegrava ch'i
borraccia': della lingua furbesca (cfr. gaglioffo). gaglioffàggine, sf. balordaggine
atto sciocco o anche disonesto; proprio di gaglioffo. g. p. zanotti,
quelle gaglioffaggini! = deriv. da gaglioffo. gaglioffaménte, avv. balordamente,
portò gaglioffamente. = comp. di gaglioffo. gagliofifare, intr. (
gesti scelerati. = deriv. da gaglioffo. gagliofifata, sf. azione disonesta
padrone. - costume di gaglioffo, di furfante. carducci, iii-24-366
nimico. = deriv. da gaglioffo. gaglioffésco, agg. (
riferisce, che è proprio di gaglioffo; che è degno di persona
avuto. = deriv. da gaglioffo. gaglioffismo, sm. improntitudine
». = deriv. da gaglioffo. gagliòffo (ant. e
pagherò: renditi certo, imbriaco, gaglioffo. bandello, 1-11 (i-140):
1-155: odorerò il vino. o gaglioffo traditore! il barilotto è pieno di
g. gozzi, i-16-167: il primo gaglioffo... slaccia con destrezza il
così carino sarebbe cresciuto uomo molto gaglioffo, per quanto bonaccione! verga,
, onde cercar di scoprire chi fosse il gaglioffo che si permetteva di scambiar le parti
i tratti di corda; ma il gaglioffo che è issato su dev'essere abituato
io non voglio far la vita del gaglioffo. -come epiteto famil. e
6-102: che dubbio è, o trafforello gaglioffo [cupido], che il tuo
dici? faldella, iii-72: allora quel gaglioffo di mussolino [il gatto] raddoppiava
sua fatica a colui ch'era maggior gaglioffo e che molto meglio le scuoteva il
. sacchetti, 212-20: serà qualche gaglioffo che vorrà limosina. dominici, 1-123:
frezzi, iii-15-122: mai il vii gaglioffo chiese il suo bisogno, / quanto amor
ii-172: o costui è poltrone, gaglioffo, e piacegli essere non altri che e'
o meno poltroni; sin ad un gaglioffo che per estrema poltroneria andò a farne
fa da poltrone, e puzza da gaglioffo lontano mille miglia. barilli, 2-100
uscier gli disse: -dove vai, gaglioffo? / tirati indietro, vattene in
per più dissimulare, simile a un gaglioffo, porgendo la mano, pregò a
patria; e per chi? per un gaglioffo, uno sciagurato pedante fracido, che
questo non farà lui. ahi vecchio gaglioffo, rimbambito! menzini, 5-70:
pari suo..., il gaglioffo si mise in collera e mi svillaneggiò.
fermo e lucia, 290: taci, gaglioffo, che non è tempo da sciocchezze
: deh, quanto sei stolto e gaglioffo. panzini, iii-240: gli dirai che
sono senza più cuoco, perché il gaglioffo, per terrore dei gelati al fiordaliso
, si fa loro incontro uno frate gaglioffo, unto e impronto. banti,
impronto. banti, 11-512: quel gaglioffo dottore non si curava neppure di abbassare
più gentil manigoldo, il più eccellente gaglioffo e il più venerabile asino di tutta
di giuocar d'astuzia e che quel gaglioffo, dopo la prima volta, non
, 3-14: io ho sfamato un gaglioffo due anni non me ne sapendo né
! ricchi, xxv-1-230: guarda là gaglioffo! / forse ch'io noi pensai
e imbuinare l'aia? ». « gaglioffo! non ài tu intestino e non
sono stupido, irrigidito, impacciato, gaglioffo. d'annunzio, iii-2-998: cerca le
/ e fece dello 'mpronto e del gaglioffo. g. gozzi, 1-1021:
(m'ingagliòffo). comportarsi da gaglioffo; tenere un contegno sconveniente.
. 3. tr. rendere gaglioffo, sciocco, scioperato. mamiani,
indecenti. = denom. da gaglioffo (v.) col pref. in-con
ingaglioffare), agg. reso gaglioffo, sciocco, scioperato. soffici
. (ingaglioffisco, ingaglioffisci). diventare gaglioffo, sciocco, balordo, scioperato;
3. tr. ant. rendere gaglioffo; incretinire. piccolomini, xxv-2-108:
case? = denom. da gaglioffo (v.) col pref. in-con
sono stupido, irrigidito, impacciato, gaglioffo. michelstaedter, 658: la
molle, cacciato da casa come un gaglioffo: che ti manca più di farmi,
che io non voglio far la vita del gaglioffo, diventare una « leggiera ».
l. salviati, 19-54: il gaglioffo ha / messa la lingua in molle.
il che si raccontava d'uno scolare gaglioffo tornato da quello studio; e in
più gentil manigoldo, il più eccellente gaglioffo e il più venerabile asino di tutta
, 7-28 (i-187): manigoldo, gaglioffo, asin, briccone, / non
cavalleria); traditore, furfante, gaglioffo, manigoldo, mascalzone. -anche:
giovane, 9-107: dimmi un gran gaglioffo, un pippion nuovo, / s'io
: il mondo è tanto buffo, tanto gaglioffo, tanto infatuato di pregiudizi e di
piccolomini, 8-186: - doh, brutto gaglioffo che facevi ua? -oi, oi
amante, dovea ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui,
più fosco e losco che mai, il gaglioffo; -un partito come lo poteva pensare
: che è gaglioffaccio? peggiorativo di gaglioffo, risponde la crusca. mazzini, iii-1-279
e le fesse al par di qualsivoglia gaglioffo. = denom. da pèsca,
-latrane petezzante e manigoldo sei tu, gaglioffo. = deriv. da péto
satirici a reprimere un tal nefasto e gaglioffo invasamento pneumatico e infatuamento del peto motorizzato
testa di cavallo », con un « gaglioffo, furfante, spilorcio, goffo,
, 122: confinato sarai, / puccin gaglioffo, popolaccio sozzo, / chi in
satirici a reprimere un tal nefasto e gaglioffo invasamento pneuma tico e infatuamento
ii-172: o costui è poltrone, gaglioffo e piacegli essere non altri che e'
cosa fa da poltrone e puzza da gaglioffo lontano mille miglia. b. corsini,
estens.: ribaldo, mascalzone, gaglioffo. sacchetti, 87-59: un
porco, svergognato, / poltron, gaglioffo, poltoniere e vile, / degno
porco, svergognato, / poltron, gaglioffo, poltroniere e vile, / degno di
, porco, svergognato, / poltron, gaglioffo, poltroniere e vile, / degno
tanta la pravità di quello ambizioso, gaglioffo e scelerato teodoro e tanta la crudeltà
{ • 16-167: il primo gaglioffo, seguendo il viaggiatore pian) iano
più gentil manigoldo, il più eccellente gaglioffo e il più venerabile asino di tutta
: quello che tu concederai a uno putido gaglioffo sarà scritto alla tua umanità più che
mentite. pasquinate romane, 826: gaglioffo discortese, / non girai tanto in
: l'uomo era un anfibio goffo e gaglioffo a mezza via tra gli dei e
l'uscier gli disse: -dove vai, gaglioffo? / tirati indietro, vattene in
e legna alla altrui cucine, il gaglioffo, non lascia serva, per ranticosa che
re superbo, xxxiv-491: guarda, gaglioffo, che anche mi minaccia, / e
{ mi ringagliòffó). ridiventare gaglioffo o più ga glioffo.
doni, 3-14: io ho sfamato un gaglioffo due anni, non me ne sapendo
amante, dovea ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui,
licenziosa. pasquinate romane, 825: gaglioffo discortese, / non girai tanto in
. 4. gerg. gaglioffo, furfante, manigoldo. nuovo modo
lingua zerga, 362: 'scarpa': gaglioffo. 5. marin. custodia
potè portare...; e il gaglioffo buffone si istette quella notte il meglio
... » « che razza di gaglioffo scorticapidòcchi! e v'immaginate che le
la scrocca. passeroni, iv-195: il gaglioffo ne andò via col sacco / vóto
creato, / non sciocco, non gaglioffo, non scurrile. tesauro, 2-20:
d'annunzio, ii-1-495: - taci, gaglioffo! iacomello, / ti do in
e da un denom. da gaglioffo. sgaglioffare2, tr. (
cavallo, dirgli e tristo / e gaglioffo e furfante, e poi smentirlo / per
e legna alla altrui cucine, il gaglioffo, non lascia serva, per ranticosa che
re superbo, xxxiv-491: guarda, gaglioffo, che anche mi minaccia, / e
con fretta / il piovan goffo, gaglioffo e da poco. -alternamente.
acqua, « che cosa canta questo gaglioffo? ». -sbarra a cui si
: -tu m'hai trattato come meritavo, gaglioffo che tu sei. -eccoci in su
amante, dovea ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui,
e le fesse al par di qualsivoglia gaglioffo. 7. figur. affliggere
appostatevi sul cammino che suol tenere cotesto gaglioffo che ha messo la tremarella addosso a
. ochino, 196: furfante! gaglioffo! non ti vergogni ad andare mendicando
, bestia; che trappole son queste, gaglioffo. monti, 24-237: lungi l'
amante, doveva ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui,
dell'acqua, « che cosa canta questo gaglioffo? » -in un contesto figur.
, 2-576: capisco la zotichezza di questo gaglioffo e capisco quanto abbiate dovuto stridere a
ecc. gramsci, 13-i-91: gladiatorismo gaglioffo che si autoproclama azione e modifica solo
aggressività. gramsci, 13-i-91: gladiatorismo gaglioffo che si autoproclama azione e modifica solo
sm. ant. furfante, ribaldo, gaglioffo. boiardo, 2-11-35: due
di peso. = deriv. da gaglioffo, sul modello di infingardo.
rinascita della sinistra [15-vii-2005]: il gaglioffo berciare razzisteggiante e antislamico aumenta il pericolo