per la pietà, che 'l vostro gabbo ancide, / la qual si cria
, e può prendersi spasso, e gabbo di me ogni qualvolta, ed in
appiola grande, che si chiama gabbo; e fa una castagna in sul fiore
cortigian malvagi molte volte / prendonsi a gabbo, e fanno brutti schemi / di
ché non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo,
materia non è impresa da pigliare a gabbo, ciò è a scherzo e a giuoco
un gesto, una parola, un gabbo, un ghigno, una sghignazzata, ecc
cortigian malvagi molte volte / prendonsi a gabbo, e fanno brutti schemi / di
con le ciancie si pigli la pittura a gabbo, e tirando tuttavia con incredibile agevolezza
: non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a tutto l'universo,
darli la baia e, pigliandolo a gabbo con le ciance e con le beffe,
le ciancie si pigli la pittura a gabbo, e tirando tuttavia con incredibile agevolezza
per la pietà, che 'l vostro gabbo ancide, / la qual si cria ne
ma ciò ch'eo dico non tener a gabbo; / se 'n digiunar me
32-7: non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo
: non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo,
pace. angiolieri, 75-14: s'io gabbo, / sì prego dio che mi
, 1-49: l'immaginazione fa talora gabbo a'nostr'occhi facendone sovente scorgere o
vi pensate forse che io mi faccia gabbo di voi con delle fandonie di mia pura
, e quello in festa ed in gabbo preso, mise mano in altre novelle.
motto, e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle
darli la baia e, pigliandolo a gabbo con le ciance e con le beffe
, / io derisi e presi a gabbo /... / le fiutone trapassate
ognora pruova / del mondo cieco qualche gabbo o inganno, / e stimai sempre,
32-8: non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo
e non è da cosa pigliare a gabbo. guerrazzi, 6-10: ammirai le forme
): follemente si gioiva e, per gabbo, traeva fuori la lingua. dante
sf. ant. inganno, beffa; gabbo. guittone, 226-3: picciul
= deverb. da gabbare (v. gabbo). gabbacompagno, sm
core! angiolieri, 75-13: s'io gabbo, / sì prego dio che mi
ecco belle cene / se io non gabbo! andrea da barberino, 1-89: disse
dir, sì me ne rido e gabbo. g. villani, 8-57: la
se non se n'avvede me la gabbo: vale la pena tentare un'azione
se n'avvede, io me la gabbo. proverbi toscani, 48: se se
, se non se n'avvede me la gabbo. = dal fr. ant
per la pietà, che 'l vostro gabbo ancide, / la qual si cria ne
ognora pruova / del mondo cieco qualche gabbo o inganno, / e stimai sempre,
avrebb'egli [dante] trasformato questo gabbo della sua donna tra le altre donne
. 2. locuz. -a gabbo, con gabbo, in gabbo,
2. locuz. -a gabbo, con gabbo, in gabbo, per gabbo:
. -a gabbo, con gabbo, in gabbo, per gabbo: in segno di
con gabbo, in gabbo, per gabbo: in segno di scherno, di disprezzo
il quale follemente si gioiva e, per gabbo, traeva fuori la lingua. boccaccio
si raggia dintorno, / non ischernir con gabbo mia balia, / né dubitar però
le gambe raccolte, e ricevette a gabbo da xantippe sua moglie molte molestie.
/ e sciogli, a biasimarlo, in gabbo e riso, / de la lingua
: non lece pungere ne men per gabbo un cuore, senza che muoia.
caro, i-272: temendo non per gabbo cadere in un male che non avesse
menzoniera, e che vi alletta a gabbo. -fare gabbo: trarre in
vi alletta a gabbo. -fare gabbo: trarre in inganno, indurre in
prestar fede, perché l'affezione gli fa gabbo alla verità. baretti, 1-49:
prova che l'immaginazione fa talora gabbo a'nostr'occhi. lanzi, iii-132:
la somiglianza pure del nome ha fatto gabbo a un autor recente, in proposito
accorto d'ingannarmi: in questo / né gabbo tu mi fai, divino achille,
a cui è piaciuto il tentarlo ànno fatto gabbo al proprio intelletto. tommaseo, 3-ii-365
3-ii-365: la legge può ella far gabbo più facetamente a se stessa?
allor te tene / paura forte che gabbo non faccia; / perciò disdici e ciò
-pigliare, prendere, tenere, menare a gabbo: considerare o giudicare alla leggera,
vole, / tegna altrui in tal gabbo, / com'eo faccio e fatt'abbo
32-5: non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo
, / forsi noi tinira'tosto per gabbo. livio volgar., 1-113: quando
andavano innanzi non lo tenevano mica a gabbo. giov. cavalcanti, 326:
quella era impresa da non pigliare a gabbo. tasso, aminta, 261:
aminta, 261: tu prendi a gabbo i miei fidi consigli / e burli mie
: tutto dì pigliando il cielo a gabbo, / suona la gamba e il berrettin
darli la baia e, pigliandolo a gabbo con le ciance e con le beffe,
i profitti propostisi, e menare a gabbo nel rimanente il principe. c. bini
. non è un uomo da prendersi a gabbo. nievo, 229: fra un
non son più cosa da prendersi a gabbo. tozzi, i-429: sara smise di
come se non volesse farsi pigliare a gabbo. -prendere in gabbo qualcosa: prenderla
farsi pigliare a gabbo. -prendere in gabbo qualcosa: prenderla in burla, volgerla
motto, e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle
-prendere o prendersi, fare o farsi gabbo di qualcuno o di qualcosa: farsene
: ciascun de la sua [donna] gabbo se fae. novellino, 79 (
): il signore se ne fece gabbo. esopo volgar., 4-26:
frugoni, xxiv- 1066: il farsi gabbo del mondo è un passatempo, non
. passeroni, xxii-384: dubitar che gabbo / di lor prendesse il babbo.
mela appiola grande, che si chiama « gabbo »; e fa una castagna in
novellette, / io derisi e presi a gabbo /... / la sfacciata
attorno con molte baie, proponendo loro a gabbo diversi argomenti sofistici. g. gozzi
il quale follemente si gioiva e, per gabbo, traeva fuori la lingua. anonimo
32-7: non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a tutto l'universo
ognora pruova / del mondo cieco qualche gabbo o inganno, / e stimai sempre
motto, e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle
e poi vuoi ch'io medesmo / del gabbo mio nutrisca il tuo sollazzo.
non son più cosa da prendersi a gabbo. ferd. martini, 1-ii-442: il
minore di questo riso e di questo gabbo fu tocca dentro dal cuore e invelenita
gàolo, / forsi noi finirà'tosto per gabbo. = da a [v
saggio e magno manto, / gabbo e non laudo, laudar l'om nesciente
32-9: non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a tutto l'universo
motto e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle.
): la donna disse le parole di gabbo e mezza in colera, veggendo tanta
, n. 13. — menare gabbo di qualcuno: farsene beffe. livio
, i quali gli schermano e menavansi gabbo di loro, e mi- nacciavanli colle
gli paia fatica a specificarlo o pure per gabbo, con la solennità di quel titolo
1-265: io derisi e presi a gabbo /... / quella monna sputa
per la pietà, che 'l vostro gabbo ancide, / la qual si cria ne
motto e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle.
che noi parliamo da scherzo e da gabbo; ma noi parliamo da dovero e desideriamo
ogni legge più santa e si fea gabbo d'ogni dettame più pio. cesarotti,
: come ardiva egli... prendersi gabbo quasi di scemi ai tutti i teologi
: tu prendi a gabbo i miei fidi consigli / e burli mie
, 4-80: veggo che volete il gabbo di noi poveri vecchi, mostrando desiderio
/ non è prodigio da pigliarsi a gabbo. bacchetti, 18-ii-215: -hai dei
non e mica impresa da pigliare a gabbo contentare chi è riflessivo, come siete
ne seguirebbe che iddio si fosse preso gabbo di noi, come s'usa nel far
, aminta, 263: tu prendi a gabbo i miei fidi consigli / e burli
imperiali e spagnuoli pensavano più a menare a gabbo che a concludere un accordo sincero.
: egli non è mica impresada pigliare a gabbo contentare chi è riflessivo come siete voi
, xxx-36: così nonn. è con gabbo / s'iobiante1'2).
ogni legge più santa e si fea gabbo d'ogni dettame iù pio.
che nelle conversazioni civili si van per gabbo facendo l'una all'altro alla sproveduta.
giovane, 9-586: noi torre a gabbo perch'egli è poeta. 90
or ecco belle cene / se io non gabbo! / egli è col babbo /