i balordi -... si lasciava gabbare da una donna. sbarbaro, 1-130
, deridere; mettere in ridicolo, gabbare. francesco da barberino, 53:
; che si è lasciato ingannare, gabbare. buonarroti il giovane, 9-456:
padron 'ntoni. questo si chiama gabbare il prossimo, se ci aveva fatto
traevano tutti a due il vitto dal gabbare gli uomini. d'annunzio, v-2-889
scritti o parole; canzonare, dileggiare; gabbare, imbrogliare, farla a qualcuno.
fatta ricca la santuzza, e onde gabbare il mondo si è messo sul petto
. famil. ingan-, nare, gabbare, beffare, raggirare, abbindolare
minchione come mastro misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone; perciò
. guerrazzi, ii-289: se vuoi gabbare la diplomazia, che campa sulle trappole
vuoi andare / per il mondo a gabbare domeneddio / e gli uomini? pananti
scacciato il timore del giuramento, ardisti di gabbare la fede, che per sofferenza d'
, avvertendo tutti a non si lasciar gabbare in questo, che la maiolica trivigiana
stesso, ricorse alla penna falsatrice per gabbare anche lui. carducci, iii-7-380: mente
milano per cinque mesi del 1856 a gabbare i creduli: non indovinò una cura
festa, gabbato il santo: v. gabbare. -fatta la festa e corso il
stimato; /... / il gabbare nel mondo le persone / arte non
tr. ant. prendere in giro, gabbare. loredano, 8-120: colei
presuntuoso. = deverb. da gabbare (v. gabbo).
= comp. dall'imp. di gabbare e compagno (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e cristiano (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e deo (dio). gabbadònne
gabba donne, nel modo che si lasciò gabbare la sfatata che ti dico.
= comp. dall'imp. di gabbare e donna (v;).
= comp. dall'imp. di gabbare e femmine (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e gente (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e occhio (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e da oste (v.).
corrompitori. = deriv. da gabbare. gabbaminchióni, sm. invar
= comp. dall'imp. di gabbare e minchione (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e mondo (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e pensieri (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e popolo (v.).
e popolo (v.). gabbare, tr. ingannare con frode; raggirare
di poco dare, / voi volendo gabbare. g. villani, 11-45: i
colcare inel letto ov'ella pensa di gabbare el marito e giocare alla muta a più
sì fae fellonia altrui, sì come di gabbare. sabba da castiglione, 5:
guardarsi dalla fraude dello stampatore quando vuol gabbare. fagiuoli, 3-3-293: alcuni furfantaci
(6-10): amor, non mi gabbare: / ché sol quando la vezo
aggirava per la mente in qual forma potesse gabbare il giuramento. pananti, i-220:
con massima indegna, / chi può gabbare il fisco se ne ingegna. -travisare
un pranzo elegante noi v'aiutiamo a gabbare la noia per alcune ore.
ha voluto, mi par chiaro: gabbare il nuti. c. e. gadda
13-64: chiedendo la gente, tanto per gabbare,... quanti soldi e
= comp. dall'imp. di gabbare e santo (v.).
= comp. dall'imp. di gabbare e soldo (v.).
gabbato (part. pass, di gabbare), agg. in
lo santo; passare la festa e gabbare lo santo', passata o fatta la
rosa. = deriv. da gabbare. gabbavillano, sm. dial
= comp. dall'imp. di gabbare e villano. la voce è registrata
= comp. dall'imp. di gabbare e volpe; cfr. a. prati
vita. = deriv. da gabbare. gabbévole, agg. ant
meno. = deriv. da gabbare. gabbia, sf. intelaiatura
galenista rispose che avea grandissimo rimorso a gabbare il mondo con un mestiere sì pernicioso
lo dichiamo delle lepri, che per gabbare i cani e straccarli, dopo che hanno
con bindoli e gingilli / vi sapesse gabbare, avria fortuna, / ma grande bene
2-212: s'io avessi intenzione di gabbare mio marito, ciò vorrei fare per altro
sabba da castiglione, 9: tra il gabbare e tesser gab bato ci
internazionale. -che si lascia facilmente gabbare; credulone. buonarroti il giovane,
. tose. ingannare con frottole, gabbare. redi, 17 * 95:
. dial. sorprendere, ingannare, gabbare. = denom. da cestola
; ingannare, abbindolare, raggirare, gabbare; menare qualcuno per il naso,
). dial. ant. gabbare, raggirare; giocare un brutto tiro.
con massima indegna, / chi può gabbare il fisco se ne ingegna. giusti,
fuore. 6. raggirare, gabbare. varchi, 23-259: sia intorniato
o la learda: farsi burlare o gabbare in un modo o in un altro (
mensa stava / col pensier di gabbare il buon cristiano, / / quella dovesse
= voce dotta, lat. ludificare 'gabbare ', comp. da lùdus *
nero su carta fu inventato / per gabbare la gente senza sale / e insegnare malizia
metter nero in carta fu inventato / per gabbare la gente senza sale / e insegnare
il guardi. 4. ingannare, gabbare. bresciani, 1-i-161: il cagliostro
con massima indegna: / chi può gabbare il fisco se ne ingegna. foscolo,
darla ad intendere ai gonzi e di gabbare il mondo dei fatti vostri. voi siete
buona fede o della sua ingenuità; gabbare, burlare; raggirare; irretire;
, allo scopo di ingannare, di gabbare o, anche, di burlare qualcuno,
e con frodi, s'ingegnano di gabbare l'altrui semplicità e schiettezza, è
colcare inel letto ov'ella pensa di gabbare el marito e giocare alla muta a più
negro: alterare spudoratamente la verità, gabbare. amabile di continenzia, 55:
anche i più furbi talvolta si lasciano gabbare. p. petrocchi [s.
16-32: prima che gli entri er gabbare il vecchio, / bisogna che vestito da
sofferenze. -passare la festa e gabbare lo santo; passata la festa,
, e '1 cervo farà ogni sforzo per gabbare il cacciatore acciò possa andare a sua
la spesa, se egli si lasciava gabbare dai venditori, se i vermicelli erano troppo
di valdistrulla': è proverbio che significa gabbare uomini accorti. -prendere due piccioni
(piòlo). ant. raggirare, gabbare. f. scarlatti,
dalla crusca mi pare una maniera di gabbare il publico e specialmente que'poveri pollastrotti
colcare inel letto ov'ella pensa di gabbare el marito e giocare alla muta a più
16-100: riuscì per qualche tempo a gabbare la buona fede dei santi colleghi,
, sicura di lui, il prende a gabbare: breus, mio sire, come
metter nero in carta fu inventato / per gabbare la gente senza sale / e insegnare
-gabbare cristo e i santi: v. gabbare, n. 5. -invocare
lo santo; passare la festa e gabbare lo santo; passata o fatta la festa
con accanimento; beffare; dileggiare; gabbare. vangelo dinicodemo volgar.,
ed egli riuscì per qualche tempo a gabbare la buona fede dei santi colleghi.
/ di qualche modo bello / per gabbare il cristianello. pesce.
, cioè non pare altrui, per lo gabbare di questa donna, lo quale trae
famiglia del padre nel palagio per lunga vigilia gabbare la notte, e vide che
[gualtiero]... di gabbare con quella sua loquacità da sensale in
proposta / di qualche modo bello / per gabbare il cristianello. groto, 2-9:
, carpendo la buona fede; circuire, gabbare, abbindolare. - anche sostant.
anco i più semplici a non lasciarsi gabbare da qualche vendibùbbole, che dà loro ad
famiglia del padre nel palagio per lunga vigilia gabbare la notte e vide che nullo segno
dentro! la zita / ci voleva gabbare, la zita. 2.