ronzìo di cantarella. ranza non mi gabba anche questa volta, crederei d'essere bella
e caravella1). gabba, sf. ant. inganno, beffa
valore, / è losinga, o gabba, o mal sentire. vita di cola
deo (dio). gabbadònne { gabba dònne), sm. invar. seduttore
da le lettere che ci mandano i gabba donne, nel modo che si lasciò gabbare
v;). gabbafémmine { gabba fémmine), sm. invar.
l'altare d'una chiesa, un gabba femine, eccolo che cade tutto con la
v.). gabbalòcchio { gabba ròcchio), sm. invar.
, luccicanti, una bellezza: ma un gabba l'occhio: perch'elle erano una
v.). gabbalòste { gabba pòste), sm. imbroglione,
/ e perché mi riesci un gabba l'oste? = comp.
petto all'alchimia, con cui ti gabba ogni mestiere. belo, 12: mi
spezie di servitù di dio inganna, gabba e frauda. marino, i-298:
/ se protegge chi ruba e chi gabba, / muoia cristo, si sciolga
undici altari, se la memoria non mi gabba, e sei organi. giusti,
riprende lo scher- nidore, se medesimo gabba. boiardo, 2-1-22: lì si vedea
dito e del mal meo / se gabba; ed eo pur vivo a disinore,
.. dirò che 'l calunniatore si gabba a partito, perché ove è la
, s'io sapessi certo che non si gabba, come so che non m'adula
lirica trovatorica); dall'ant. scandinavo gabba * schernire 'e gabb 'scherno'
minucci [tommaseo]: uno che gabba, cioè inganna, le deità
465 (idem., 465: 'gabba villani ', sorta di pera bella
= forse lat. tardo chalba, gabba (glosse), dal lat. galbanum
. = deriv. dall'ar. gabba 'sottoveste di cotone '; cfr.
= lat. volg. * gabba, variante del class, gibba (v
valore, / è losinga, o gabba, o mal sentire. fazio, i-13-36
luccicanti, una bellezza: ma un gabba l'occhio. f. f. frugoni
bene scolpitovi spianate pari: ma un gabba l'occhio, perch'elle erano una
alcuno di tratta altrui, e quando si gabba, e quando si misdice. somma
e non è creduta. acqua minuta. gabba il villano; par che non piova
vile istato, e di ciò si gabba colui cui prima ha noiato. alberti,
io dirò... che grandemente si gabba a partito, perché in vero io
d. bartoli, 9-31-2-124: chi gabba più scopertamente di chi ne fa professione
: il men sagace / truffiere il gabba. foscolo, ii-370: maestro, e
. foscolo, xvi-207: il professore gabba dell'università di pavia ti recherà questi
così ognun di quei tristi il tempo gabba, / e follemente nella comba tetra
, / penna e lingua non mi gabba, / mi scappuccio anche a barabba.
su tucto percosso: aviva rocto la gabba, crepato uno occhio, et era sfondato
sostanza). l. gabba [« la natura », 16-xi-1884]
suo tondeggiamento, sì pel colorito, gabba gli occhi de'riguardanti. roberti, i-97