torchio, diceva sempre mia madre. g. bassani, 5-147: nemmeno lui
e co'rami degli arbori in mano. g. villani, 11-52: messer piero
lei suta accennata. g. villani, iv-12-52: e. cciò
le torze accese in mano precedevano. g. gozzi, 1-21: ne'passati giorni
'l torchio, 'omnia prorsus consumere'. g. m. cecchi, 1-1-47: egli
al lume delle torce a vento. g. gangi, 56: la notte fra
gas immesso in un tubo refrattario. g. argoli, 521: par ch'oltre
a un mezzo di trasporto. g. villani, iv-9-78: quando [i
lo posso mai guardare senza sorridere. g. almansi [« panorama », 17-i-1988
de'suoi riflessi con sì spiritosi oibò. g. gozzi, i-6-0: quindi avvenne
a wrester, a bender. g. f. pagnini, ii-112: profittano
bozze con il torchio). g. segni, 3-161: è convenuto mutare
aia, non torcolo, non dispensa. g. b. martini, 2-1-66:
passeggiando, faranno quattro seguiti finti. g. b. doni, iii-33-93: quella
nell'espressione pesce tordo). g. brancati [plinio], 9-15:
farsi sfuggire un'occasione favorevole. g. m. cecchi, 1-i-179: io
avere l'aria avvilita, abbattuta. g. a. papini, 60: pare
tordo: sorprendere qualcuno in fallo. g. m. cecchi, 17-138: avendo
un problema, una questione. g. m. cecchi, 1-1-94: a
toro durante la corrida. g. g. belli, 522: esce
la corrida. g. g. belli, 522: esce un solo
e della mentalità tipici dei torinesi. g. de luna, [« città »
». l'altro confermò la sua torinesità g. pansa [« la repubblica »
impieghi una parte per il torinista. g. brera [« la repubblica »,
in gran parte tagliati a pezzi. g. gozzi, i-19-66: b verace coraggio
adunche zanne al patrio albergo appendi. g. rossetti, vi-50: coronato di nubi
una turma di mosconi da carne fresca. g. gozzi, i-12- 202: dall'
torma. -banco di pesci. g. gozzi, i-25-231: certe torme di
elementi o fenomeni della natura. g. l. cassola, 143: altre
bocca la difficoltà di trovar le parole. g. bassani, 5-114: intanto perplesso
ritrovava tormentato dal male continuamente. g. p. maffei, 55: un
delli amanti, perché è tormento immortale. g. m. cecchi, 1-1-35:
riferimento alla persona amata). g. c. croce, 58: elle
tormento d'aria e d'acqua. g. b. nelli, 32: quando
sanno - appunto l'autorità medesima. g. piazzesi [« corriere della sera
/ lunghi dì restar mi fe. g. gozzi, i-27-164: so bene quanto
di uno stato d'animo. g. giudici, 13-33: midons morbidamente vi
la bocca, per aguzzare l'appetito. g. averani, 51: il garo stemperato
di nuovo a lacrimar per forza tomo. g. michel, lii-4-303: quando uno
tornar bella qual fu mia usanza. g. m. cecchi, i-361: 1
tornerebbe all'ubbidienza, de romani. g. b. adriani, 1-ii-383: si
volte i fiori e 'l ghiaccio. g. b. strozzi il vecchio, 2-130
de l'amante divoto un bel sereno. g. gozzi, i-25-37: riprovato /
, i-357: toma inutile l'ombrello. g. giudici, 9-29: siamo adul
dopo aver sviluppato un'azione. g. brera [« guerin sportivo »,
e così la trafugarono una notte. g. m. cecchi, 36: egli
un'altra volta armigera e guerriera. g. m. cecchi, 1-2-94: al
occhio a quei la vista torni. g. zane, 12: ella per pietà
quantità uguale di acqua e d'orina. g. ciamician, 1-93: per vedere
: « vedi la tornata mia ». g. m. lecchi, 23-13:
, ove sarà molta bona gente. g. villani, iv-10-175: la quale battaglia
avea lavorato e combattuto, era giovine. g. manganelli, 3-105: in primo
come la lancia sua debbe spezzare. g. michiel, lii-4-309: nell'armeg-
, giostra di cavalieri. g. villani, 11-134: cavalli vi morirono
ed ha valore scherz.). g. pepe [« la repubblica »,
donna e del proprio signore. g. attolini, 189: il torneo e
elli li dava di panno linio. g. villani, 6-36: per ricordanza della
per rifilare le fila rutte. g. palmieri, xviii-5-1155: qualora si rettificasse
meno tenero e dandogli forma tondeggiante. g. vialardi, 1-641: 'carciofi seccati'.
mi capita di tornire uno strambotto ». g. gangi, 167: tra la
conforta l'arterie e recrea i nervi. g. b. aleotti, app.,
, che pesava circa a tre libbre. g. averani, iii- 197:
soltanto in un ben tornito periodo. g. bianchetti, 1-104: gli uomini
gli dette l'olio il torlitore. g. michiel e l. donato, lxxx-3-509
pilgi la soa [donna] ». g. villani, 1-36: e fu
di lorenzo; che me ne conforto. g. correr, lxxx3- 443: credono
un libricino come quello della messa. g. bassani, 6-106: da allora,
tutto sdegnoso il quarto grado avea. g. del papa, 5-15: esse costellazioni
tor pedine d'animo. g. bragaccia, 1-583: sono alcuni,
caldi e temperati di tutto il g. parrilli, 1-ii-524: 'torpedine': cassa
(anche con uso enfatico). g. gozzi, i-22-61: così torpe,
agitate e mosse si conservino. g. del papa, 5-98: concorre forse
partic. un'ulcera). g. bassani, 4-139: l'ulcera aveva
sta fissa come torre al vento. g. visconti, 1-137: da poi ch'
a tre canti: il patibolo. g. m. cecchi, 1-i-270: che
per difenderlo dagli attachi della torre. g. manganelli, 5-54: attorno ai
piazzato perché la tiri in porta. g. bocca [« l'espresso »,
che in tutto sia una dragma. g. bernardini, 1-83: torrefare per abbrustolare
morchia d'olio d'uliva torrefatta. g. vialardi, 1-576: preparazione del
il nome di torrenti che di fiumi. g. rossi, cxxxiii-194: catena di
, il cono scuro dell'ytaioa. g. manganelli [james], 112:
l'usato sentier se ne calava. g. graziani, 349: egli d'animo
dal monte e corre in una valle. g. m. cecchi, 1-1-183:
santo costato / versa sangue largamente. g. b. strozzi il vecchio, 2-67
un polverio che fugge e scompare. g. contini, 22-113: non si può
letter. irruente, impulsivo. g. bellini, 75: l'anima tua
o di abitazione fortificata. g. villani, 10-85: la terra era
di luglio dell'anno che seguì. g. bianchetti, 1-330: mi condussero per
ne'deserti che sono sotto la torrida. g. l. cassola, 72:
ant. fortificato con torri. g. bentivoglio, 4-344: è fornita la
turioni et la sua rochetta in mezzo. g. bentivoglio, 4-864: dalla parte
rotolo di qualche tela o panno. g. f. pagnini, ii-99: giungevano
chi torsello ad agora e spilletti. g. m. cecchi, 1-1-3: io
di certi luoghi degli 'inni sacri'. g. contini, 22-78: la carica è
di ventre si causano da ventosità. g. manfredi, 93: ruta è calda
12. violenza, vessazione. g. villani, v-7-24: lasciò [l'
delle foglie e dei fiori. g. villani, 7-7: per necessità di
torso. 11. prov. g. c. croce, 138: un
amandole, giuncate insieme con biscotti. g. c. croce, 102: il
la commissione di questo capo assassino. g. brera [« guerin sportivo »,
grosso e robusto anello di corde. g. parrilli, 1-ii-675: 'tortano': grosso
, soprusi, offese. g. f. loredano, 7-71: non
. ingiustamente, illecitamente. g. villani, iv-12-34: essendo batino segnore
sopra una buona salsa di sugo chiaro. g. vialardi, 1-88: sugo di
lo manico tor- tiglato da pè. g. vialardi, 1-265: 'anguilla alla borghese
, non vi siano di nessuna sorte. g. averani, ii-119: è te
suavi moduli consonavano et bucine tortile. g. l. cassola, 159: di
non ne pigliasse a suo piacere. g. l. cassola, 51: a
con una corda, fatta di cannucce. g. gozzi, i-21-91: per
e tortore raggiunte e altra carne. g. manfredi, 86: turtura è dura
il fluxo e molto lo ratifica. g. c. croce, 170: se
scrisse 'uomo'con due 'u'. g. b. martini, 2-3-432: le
sempre si recava de'morti. g. m. cecchi, 250: -
d'essere da più di loro. g. gozzi, i-4-217: vanno con grandissima
un'azione, un comportamento). g. gozzi, i-n-76: procurando voi quivi
marito il secondogenito, ora enrico vili. g. gozzi, i-11- 121:
avvenuto alla francia ed alla spagna. g. bentivoglio, 4-700: con questi patti
nei confronti di un'autorità. g. morelli, 526: levossi a dì
qualcosa. - anche assol. g. rucellai il vecchio, 23: elessono
l'eccellente don che m'hai donato. g. rucellai il vecchio, 26:
di tempo, un'annata). g. villani, 9-47: fu quell'anno
frutti, di messi). g. villani, iv-n-119: quand'egli si
fertilità e ubertà della contrada si ricrearono. g. m. cecchi, 1-2-302:
, fecondo (uno scrittore). g. r. carli, 2-xiii-108: l'
intelletto, la fantasia). g. gozzi, i-9-176: oh te felice
mentali per abuso di bevande alcoliche. g. f. morosini, lii-14-305: bevono
porta per scansare i due fidanzati. g. bassani, 5-196: per far passare
pur una buona cena a parecchi uccellacci. g. g. belli, 105:
cena a parecchi uccellacci. g. g. belli, 105: rividi la graziosa
di condotti d'acqua e cacciagione. g. morelli, 99: esce del mugello
raggiro, intrigo; tresca amorosa. g. m. cecchi, 1-2-189: o
, attirare in un tranello. g. m. cecchi, 1-2-200: eh
/ tu sei mandata all'uccellaia. g. gozzi, 1-230: notato il giovane
dileggiare, uccellare e ancora galeffare. g. f. loredano, 10-19: se
l'ucciellatore cadde ne'suoi medesimi lacci. g. gozzi, 1-230: l'uccellatrice
inganno; adulazione, lusinga ingannevole. g. gozzi, i-25-82: stimerò opera più
passere e alcuni useleti da buschi. g. gozzi, i-3-76: mai non fu
dal fìsico minuto e fragile. g. raimondi, 4-11: prendi il vino
con valore scherz.). g. manganelli, 3-51: quella uccellesca effusività
-titolo del trattato di ornitologia di g. p. olina (1585-1645)
della natura, vengono convenevolmente essercitati. g. del papa, 5-70: gli
l'omicida crudel l'alma col sangue. g. gozzi, i-i 1-255: di
percettibilità di un suono. g. averani, ii-196: se essendovi una
concedere, trovare udienza). g. villani, iv-8-79: furono rinchiusi per
a dar grata al nuovo amante udienza. g. gozzi, 1-9: co'venditori
assistevano agli spettacoli in piedi. g. gozzi, 1-360: oggidì anche quella
giulia. -anche sostant. g. gozzi, 1-327: il signor conte
che tra le frondi il vento spiri. g. gozzi, i-16-79: il vecchiotto
dèonsi udire; ma non tuti abbracciare. g. gozzi, i-3-33: se gli
che 'n ciel non è udita? g. villani, iv-2-19: il papa udì
, niuna cosa ne volle udire. g. m. cecchi, 146: il
come avevo già promesso in famiglia. g. bassani, 4-39: ricordo bene,
, lo sono in italiano. g. bassani, 3-233: a scanso di
che non fanno per lo giuramento. g. villani, iv-10-137: io scrittore,
al regno di francia). g. contarmi, lii-2-32: sono poi in
legalità ad atti o situazioni. g. briganti, 9-204: si andavano diffondendo
a troyes, lo cercano a zurigo. g. bassani, 3-29: passò a
veste ufficiale, con incarico ufficiale. g. ferrari, 182: sicuro del successo
. per dichiarazione dell'autorità politica. g. ferrari, ii-379: l'emancipazione del
quello istesso tu finisti di esser tuo. g. p. morosini, lii-14-265:
presenza di particolari situazioni politico-istituzionali. g. villani, iv-12-93: questo uficio nonn
fare i suoi cinti più macri. g. villani, iv-10-136: fece ancora [
, chiamato da loro il gran conestabile. g. b. adriani, 1-ii-43:
di tutte le parti politiche. g. villani, iv-9-49: volendo raccomunare gli
uffìzi: palazzo edificato in firenze da g. vasari a partire dal 1560 per volontà
si vergogna il prete né l'accolito. g. m. cecchi, ii-56: -
, quanto degno di grande amatore. g. m. casaregi, 60: non
, col quale te lo domando. g. g. belli, 11: il
quale te lo domando. g. g. belli, 11: il nuovo pontefice
, esortando a metter qualche dilazione. g. venier, lxxx-4-366: s'admise il
uffizio dei morti quando è nella scuola? g. moretti, 171: nel passare
visitata, in quella il divino oficio g. m. cecchi, 1-1-279: voi
-esequie solenni di un defunto. g. villani, iv-io-12: i detti donati
fantasma disse 'ufficetti', invece di 'ufficietti'. g. raimondi, 5-30: l'indomani
a faccia a faccia con lei. g. g. belli, 173: dunque
a faccia con lei. g. g. belli, 173: dunque il signore
3. formalismo dei rapporti internazionali. g. morosini, li-5-224: con la moscovia
la scienza, quanto l'amicizia. g. gozzi, i-16-212: l'officioso
animo, l'aspetto). g. capponi, 1-i-479: una mattina a
aumentargli il desiderio per qualcosa. g. m. cecchi, 24-27: la
fu espresso dagli ugonotti. g. alberti [« minerva medica »,
suoi princìpi e alle sue dottrine. g. bentivoglio, 1-211: dalle cose narrate
le dottrine proprie di tale movimento. g. f. morosini, lii-8-125: vi
di perfezione il conoscere e il volere. g. gozzi, 369: non
con un bello e grosso regalo. g. gozzi, 21: non solamente,
: uguale lo die colla nocte. g. del papa, 5-27: chiara si
e con valore avverb. g. bentivoglio, 5-i-226: è destro sopramodo
uguale a combattere con altri uomini militari. g. gozzi, i-14-227: dappoiché avrai
più eguali che esso angolo e. g. rucellai, 217: con artificio e
a filo, / lineando sei faccie. g. del papa, 5-83: tutti
per attirare l'attenzione altrui. g. bassani, 4-135: vidi che aizava
tosto ulcera di ambizione che di coscienza. g. gozzi, 1-iii-45: è gran
ben nascosta e glie la faceva sanguinare. g. bassani, 4-139: l'ulcera
vivamente amareggiato, esacerbato, offeso. g. micheli, lii-2-361: nell'interno gli
civili (una nazione). g. bentivoglio, 4-13io: come il cancro
= deriv. dal nome del chimico g. l. xjlex (1811-1883);
ultimi tempi, di recente. g. morelli, 122: m'occorre di
terza parte principale brievemente è da ragionare. g. morelli, 84: nella quarta
e lui vituperoso si vive ». g. p morosini, ii-14-265: uno gli
bere e l'ultimo un'altra cosa. g. bassani, 5-135: i secondi a
fama i più miseri tempi di giuseppe. g. ferrari, 366: sot- tomettevasi
greci eroi grugnando orribil sorse. g. gozzi, i-22-12: come talora se
componimento poetico, ecc.). g. b. casaregi, 88: già
regno di napoli). g. ramusio, lii-15-301: tutto il regno
. f. cesaretto [in g. salvemini, 1-32]: nelle
capo rivoluzionario, come pretendeva di essere g. m. serrati,...
, tipico dell'ultra- montanismo. g. de rosa, 367: a sturzo
dei diritti semi-protettori per le derrate alimentari, g. salvemini, i-435: si troverà -poveraccio
, agg. ultraterreno. g. amendola [in « leonardo »,
grida delle demonia contro a sé. g. gozzi, 1-127: la motteggiavano con
invece più e più caro. g. bassani, 3-165: dal suo socialismo
segue e chi di appollo ha cura. g. b. casaregi, 51
più interna parte e più nascosa. g. gozzi, i-27-181: oh, siamo
dell'umano reputo alieno da me. g. raimondi, 4-15: mignon scendeva fra
inumidire, bagnare leggermente. g. f. achillini, 147: tamisa
bevanda, un preparato). g. del papa, 6-i-79: loderò sempre
non con una lunga e perpetua umettazione. g. del papa, 6-i-73:
calidità, frigidità, umidità e siccità. g. del papa, 3-4: sono
delle giunture, causati da superflue umidità g. del papa, 5-55: umidità si
una leggera patina di noia. g. bassani, 6-103: la bestia,
a due cori / mille rossi amorin. g. del papa, 5-74: i
silenziose / nei boschi umidi e quieti. g. raimondi, 1-32: il cortile
letteraria fondata a firenze nel 1540 da g. mazzuoli (detto lo stradino)
col freddore si raguna e apiglia. g. gozzi, i-9-123: vedi il corso
angustie di guel- l'umil tetto? g. gozzi, i-21-128: lasci gli usati
, e benedice vittore umiliato e pentito. g. gozzi, i-18-237: a questa
rivela poco dignitoso, degradante. g. p. maffei, 78: a
fuggivano le mitre e i pastorali. g. capponi, 1-ii-202: col dire umiltà
quasi nessun equilibrio di umo g. montefoschi, 5-102: ho scoperto di
sudare o piangere o gittare umor sanguigno. g. gozzi, i-17-88: queste colonne
mai. guarda che bello umore! g. c. croce, 39: s'
simili corpi mostruosi certe doti particolari. g. gozzi, i-3-54: anassagora fu uno
dice, nell'umore del generale. g. gozzi, i-26-10: procurando di darti
migliori. ix. prov. g. c. croce, 239: chi
: non son più di quell'umoraccio. g. g. belli, 242: il
son più di quell'umoraccio. g. g. belli, 242: il checcaccio
ei non si degna di risponderli. g. gozzi, 334: mi rallegrai molto
lungo, e più ruvido producono. g. soderini, ii-221: il cavolo è
facesse moneta d'oro in fiorenza. g. villani, iv-2-4: i fiorentini erano
unità. si tratta del come. g. bassani, 5-127: già nell'autunno
dei contrasti più velenosamente giacché sottobanco? g. battistini [« la repubblica »,
le donne e trarle ne'loro piaceri. g. m. cecchi, 1-1-113: fra
/ 'domine repulisti', in ogni lato. g. gozzi, i-15- 185: amore
fatto da lei con l'uncinetto. g. bassani, 5-84: un posticino in
che si vede, l'ottava rima. g. b. doni, iii-i-l8:
undici millia vergine'per grandissimo miracolo. g. gozzi, i-27-276: onde dopo
poetica, i modi espressivi del poeta g. ungaretti (1888- 1970).
proprio, che si riferisce al poeta g. ungaretti; che è opera di ungaretti
, accompagnato da sier cabriel moro. g. cappello, lxxx-3-203: alla difesa di
un'insalata con l'olio. g. f. achillini, 36: l'
della mangna e re di romani. g. villani, 10-220: gli diede per
noi so ripensar non che ridire. g. stampa, 132: un veder sol
della potenza degli austriaci sopra di loro. g. g. belli, 48: egli
degli austriaci sopra di loro. g. g. belli, 48: egli viaggia
epoca di luigi xiv. g. f. rucellai, 173: venne
in una situazione critica. g. landò, li-8-256: questo rispetto ben
-unguento di zecca: il denaro. g. m. cecchi, 1-1-69: io
non può accadere nuovamente, irripetibile. g. raimondi, 3-1: sono testimonianze,
, / vergine unica e sola. g. frescobaldi, lxxxviii-i-602: con fortezza,
rinoceronte da presentarsi a s. santità g. ferrari, 292: egli aggiunge
cioè tre bicornute e quattro unicomute. g. averani, i-245: né in questa
le qualità fisiche e morali dell'uomo. g. ferrari, i-383: la provvidenza
-congruo, proporzionato a una necessità. g. r. carli, 2-352: appare
e ha valore scherz.). g. g. belli, 27: bernetti
valore scherz.). g. g. belli, 27: bernetti mi macchiò
elezione svolta con tale sistema elettorale. g. baget bozzo [« la repubblica »
.; comunanza d'intenti. g. villani, iv-12-70: assai avemo detto
discordie e signoria tirannica di singulare cittadino. g. michiel, lxxx-3-260: s'intertiene
da sé sola la società coniugale. g. bassani, 5-52: anche questa tarda
riferimento a soggetti inanimati). g. del papa, 3-7: possiamo dire
forze spirituali su uno scopo. g. correr, lii-4-193: non fu mai
imbrunendosi per unirsi s'unirono. g. morelli, 357: l'amicizia in
, e accordossi e unissi col duca. g. b. casaregi, 243: ultimo
music. l'essere unisono. g. b. doni, iii-42-121: partendosi
divengono una stessa cosa li due suoni. g. ferrari, 173: si
conciliare la moltiplicità colla unità ontologica. g. ferrari, i-75: l'unità dell'
: rivista settimanale fondata e diretta da g. salvemini la cui pubblicazione durò, con
cosa unitiva, l'odio è disgregativo. g. averani, i-77: la carità è
l'amore, che co 'l timore. g. gozzi, i-12- 227:
, bivalvi, o mul- tivalvi. g. g. belli, 282: una
, o mul- tivalvi. g. g. belli, 282: una conchigliuzza 'univalva'
un gruppo, di una moltitudine. g. villani, iv-9-36: qualunque romano visitasse
che a la ragione pare esser contraria. g. villani, iv-ii-100: lasceremo de'
cagione di quegli effetti che sentiamo. g. gozzi, i-13-138: ogni uomo sa
di persone (un potere). g. bentivoglio, 4-1550: sedeva paolo al
accolto in roma con applauso universalissimo. g. gozzi, i-io- 179:
dai cavalier de la contraria schiera. g. gozzi, 1-168: ad un
relativi a ogni ambito e argomento. g. gozzi, 1-395: la idea de'
un spasimo universale per tutto il corpo. g. del papa, 6-1 -77
opinione dello universale in simili occorrenze. g. giustinian, li-2-71: non è
. -universali fantastici: nella filosofia di g. vico (1668-1744), generalizzazioni
chiamaro iiii buoni uomini dela compagnia. g. villani, iv-9-8: chiunque s'è
d'ogm cosa, della piazza mauberta. g. bentivoglio, i-159: l'università
la gir tutta la tondo a tondo. g. villani, 1-41: e 'fiorentini
voce: all'unisono, concordemente. g. gozzi, 1-345: se non che
altra: all'incirca, approssimatamente. g. michiél, lxxx-3-350: queste sette case
determinato tipo di tessuto). g. raimondi, 3-251: nipotini di rovetta
una ferita. gaiucci [g. acosta], 155: il re
-rifl. - anche sostant. g. del papa, 6-ii-114: le predette
di eccessi alimentari, di gozzoviglie. g. m. cecchi, ii-361: oh
terso, che era una meraviglia. g. raimondi, 4-86: bisogna mettere
agente da ungère (v. un g e r e). untorèllo
unguenti, ozio, canto, suoni. g. barbaro, ii-109: è una
tornasse ove natura vuol che stia. g. del papa, 6-ii-114: nel tempo
il fuoco, che non si spegne? g. villani, 12-32: la notte
abbandonarsi ai piaceri della tavola. g. m. cecchi, i-367: ben
cibo, una vivanda). g. p maffei, 216: venne a
andò a prendere l'estrema unzione. g. bassani, 5-39: il prete impartì
, e conoscete tutte le cose. g. p. maffei, 2: nell'
cella fatta di grasso di cappone. g. g. belli, 243: il
fatta di grasso di cappone. g. g. belli, 243: il checcaccio
uom d'arme, poi fui cordigliero. g. villani, iv-9-38: in questo
fatti, che in altro tempo. g. cappello, lxxx-3-29: aveva ultimamente mandato
gli fan la raschiatura su le dita. g. g. belli, 274:
la raschiatura su le dita. g. g. belli, 274: salutami,
-acer, e spreg. uomaccióne. g. m. cecchi, 1-ii-4: né
luca s'arà a dir lucone. g. g. belli, 456: «
arà a dir lucone. g. g. belli, 456: « chi è
antica fiorentina significa bisogno e mestiere. g. b. strozzi il vecchio,
uovo sbattuto, e misto con olio. g. del papa, 6-i-4: mi
: badare al proprio utile. g. m. cecchi, 1-i-309: -ella
. ab ovo). g. m. cecchi, 1-1-289: se
, le upupe e le calandre. g. f. achillini, 45: e
le nubi, e noi fecero. g. ferrari, 3-515: se vogliamo ideare
piacere di perto nel 1718 da g. herschel, situato tra saturno e
piazze urbane, nell'aspettazione dell'ora. g. bassani, 5-291: guardando a
nella casa degli sperelli qualità ereditarie. g. raimondi, 3-352: rispose,
vero declamativa sonorità si debbe ritrovare. g. gozzi, i-15-115: quando avrete
. ant. mammella. g. villani, iv-5-20: tancredi, di
stagione, l'aria). g. g. belli, 277: se
l'aria). g. g. belli, 277: se la stagione
poiché dal frizzamento me n'avvedo. g. del papa, 6-1-19: la detta
strettamente necessario al momento presente. g. gozzi, 1-143: forse avrebbe avuto
quali nel sequente capitolo più apparrà. g. michiel, lii-4-403: urgentissima istanza.
esser lui senza urgente necessità di denari. g. bentivoglio, 4-237: mosso egli
ciò che in quel momento più urge. g. bassani, 3-228: urgeva.
cibo è vietato da tempo all'uricemico. g. raimondi, 1-143: a quel
9. dimin. urlétto. g. comaschi [« la repubblica »,
foco nudrian, che smorta luce spande. g. gozzi, i-4-227: cinque delle
privo di sepoltura; insepolto. g. prati, i-303: dormono omero e
situazione, un'atteggiamento). g. g. belli, 215: qui
un'atteggiamento). g. g. belli, 215: qui fa caldo
con maggior violenza le schiere nemiche. g. bentivoglio, 4-1357: con ogni
farsi aprire. -anche assol. g. gozzi, i-23-122: grido: «
lampada e che si rovesciò sullo spazzo. g. bassani, 5-148: chiuso in
il corso del fiume per fianco. g. bentivoglio, 4-1428: era quasi perpetuo
faggi urtano i vecchi tronchi infranti. g. raimondi, 6-29: di quella notte
serrano insieme, pochissimo possono fare. g. bentivoglio, i-53: andarono ad urtar
, un vortice d'aria). g. del papa, 5-80: quando il
in una cosa sì fatta? g. bentivoglio, 5-i-236: questi sono scogli
un albero; un'imbarcazione). g. stampa, 52: quasi quercia di
ogni lato e da contrari venti. g. b. casaregi, 25: tal
-il prorompere delle lacrime. g. raimondi, 7-30: prima che i
a girare dattorno a certi centri. g. l. cassola, 25: l'
zerbino e pensò dargli d'urto. g. gozzi, 1-192: l'operaio si
uruguaiano. - anche sostant. g. brera [« guerra sportivo »,
usavano se non donne di grado. g. m. cecchi, 8: non
ben di dare esca alla fiamma. g. gozzi, i-27-256: il cagnesco ha
durlindana, e faceva l'usanza. g. m. cecchi, 151: usanza
sol chiaro e 'l giorno non veniva. g. stampa, 100: lasciate i
fu concessa usar, la bocca schiuse. g. stampa, 49: quando talvolta
che allo spendere di quelle si conviene. g. b. casaregi, 84:
. -anche con uso intr. g. villani, 2-8: d'altre femmine
e l'usavano come lor patria. g. m. cecchi, 243: io
tanto quanto ha il senno naturale. g. stampa, 73: a qual più
legge al mondo unqua si dèo? g. michiel, lxxx-3-392: amico della
-con uso intr. g. e morosini, lii-5-324: né si
ad assediarlo... in bologna. g. b. adriani, 1-ii-145: a
dell'odorare si usasse a tal puzzo. g. stampa, 34: deh prolungate
) del vino in fiaschi d'argento. g. gozzi, 1-160: dico solo
oh tu sei tornato! ». g. stampa, 141: questi, amor
colmi voi di non usati onori. g. stampa, 179: l'eterno re
-tradizionale (un'usanza). g. capponi, i-162: galeazzo visconti era
/ tomi la fera bella e mansueta. g. morelli, 520: domenica a
maneggiare un veloce e aggraziatissimo corsiero. g. gozzi, 1-457: andò ad un
scrivere e ristorarmi con le prime. g. stampa, 96: e voi,
più sensitivo dell'usato assai. g. gozzi, 1-281: mercoledì passato,
estens.: stivale. g. villani, 6-70: molti portavano le
femminile, reggiseno spesso e rigido. g. bassani, 5-77: la figura di
donde il detto mino entrava nella bottega. g. capodilista, 196: non
destinata al trasporto dei cavalli. g. villani, iv-7-19: egli [i
a l'uschio de messer roderico? g. visconti, ii-1-4: vede se colui
parole s'aveva a grand'agio aperto. g. gozzi, i-13-170: l'uomo
lato a l'uscio d'una spelonca. g. gozzi, i-i 1-250: avea
un bastone per sostegno andò mendicando. g. p. maffei, 315: ma
in partic. spiacevole). g. m. cecchi, 23-70: i'
occhi son la prima porta, g. p maffei, 33: ed è
al riparo da eventuali insidie. g. m. cecchi, 17-60: 'serrare
atterrando l'occhio e '1 muso. g. gozzi, i-12-202: dall'alveario suo
dagli occhi, e m'ubbidì. g. gozzi, i-3-47: poco mancò,
alber vicino crocifisse / due giovinette. g. gozzi, i-i 1-252: da tutte
donne, e discesero in sarmazia. g. gozzi, i-23-28: ma da tanto
per tosto uscir d'affanno e penitenza. g. p. maffei, 116: aiuta-
condannata, ciascuno si tacque. g. rucellai, 75: deh meco i
lotto o alla roulette). g. gozzi, 1-286: appena uscirono questi
in pubblico di una persona. g. michiel, giacomo soranzo, p.
, giacomo soranzo, p. tiepolo, g. correr, lxxx-3- 396: è
11. scadenza di un incarico. g. villani, iv-n-109: quando finiva tuficio
. facevano venire il detto forziere. g. cambi, i-4-35: essendo gli ufficiali
ha ne'rami suoi migliore uscita. g. villani, iv-12-39: avemo sì lungo
g. b. doni, iii-16-42: uscite
, e li posero in fuga agevolmente. g. gozzi, i-12-65: ma cloe
-liberato dopo un periodo di detenzione. g. gozzi, i-8-21: questo valentuomo spontaneamente
, asmatici e opilati di polmone. g. gozzi, i-12-50: cloe condusse pian
, scagliato (una freccia). g. gozzi, i-22-76: come saetta intanto
uscito fuori di sé o ubbriaco. g. gozzi, i-13-7: quasi uscito di
, prelevato (un minerale). g. gozzi, 1-8-107: i ricchi metalli
le superfluità si consumano anzi mangiare. g. rucellai il vecchio, 8: massima-
lasciata da un animale. g. landò, li-8-225: gl'inglesi avevano
gli è spia- cevol il freno. g. c. croce, 143: chi
/ l'ippogrifo per aria. g. gozzi, i-1-197: essi tutti lieti
secolo passato, le 'rime del poliziano'. g. bassani, 4-94: era un
er li divieti di quella repubblica interdetto. g. gozzi, i-10-40: 'uso
-dominio, controllo di una città. g. morelli, 443: e'promisse darci
una dignità, di un privilegio. g. p. majfei, 16: ad
sono, essere o avere o fare. g. gozzi, i-13-210: queste parole
/ somministrano tarmi ai più feroci. g. gozzi, i-12-234: e'poveretto perché
virtù l'uso e la moda. g. gozzi, i-27-10: non parlo dell'
le tradizioni che vi sono diffusi. g. correr, lii-6-167: da questo regno
-pratica frequente di un luogo. g. gozzi, i-22-78: telesilla intanto /
, fosse sopravvenuta la mala fede. g. ferrari, 408: stabilirete voi che
-un zecchino di usura alla settimana? g. gozzi, i-13-76: calpestansi, per
usura a'figliuoli di famiglia. g. f. pagnini, 2-ii-312: niente
quali debbano riputarsi usurai e quali legittimi. g. r. carli, 2-xiii-88:
prestito in denaro). g. villani, iv-13-43: per cessare l'
.. non l'usurario di genova. g. p maffei, 280: fu
vendette, e punire gli uomini. g. villani, iv-13-3: in questo
scuola o di un'epoca. g. pasquali, 12: al wettstein rimane
, acciò non si faccia peggio. g. del papa, 6-i-27: tanti,
, l'altro avea gano padre. g. bentivoglio, 4-1133: aveva in governo
zio per parte di madre. g. m. cecchi, 30-60: maestro
modo di esprimersi). g. gozzi, i-20-183: cresce il vizio
fu molto utile a fiorentini. g. correr, lii-4-185: chi dirà mai
odorati, nei medicamenti delle lassitudini. g. del papa, 6-i-121: mi piacerebbe
spazio che si spigne verso f. g. raimondi, 7-170: era stato necessario
s'applicasse ai lavorieri e alle fatiche. g. gozzi, i-28-99: l'universale
-convenienza, vantaggio politico. g. villani, iv-13-38: e questo è
sua lezione ne cavarò utile e dilettazione. g. gozzi, 1-15-26: questa [
alla somma di scudi duecento mila. g. gozzi, 1-331: egli incominciò di
soltanto per servire all'uso. g. m. cecchi, 29-47: le
. - anche sostant. g. ferrari, 264: gli utopiani,
utopicaménte, avv. utopisticamente. g. vergani [« la repubblica »,
eolo i venti rinchiusi in uno utro. g. b. andreini, 1-14:
non potemo vedere le cose spirituali. g. averani, ii-143: uno smeraldo
di quella pappa dolce con le uvette. g. bassani, 3-173: rammento con
del l'aggressività carnale. g. giudici, i-357: egli / accurato
lunga fino ai piedi. g. cavalcanti, xxxv-ii-566: or, s'
a. v. per alta velocità, g. v. per grande velocità,
che sono quasi xxv fiorini d'oro. g. b. martini, 2-3-38: terpan-
vacanza? 'del 1978). g. manganelli, 1-64: detesto il concetto
svago, di ricreazione dello spirito. g. m. cecchi, i-95: bisogna
il camarlingo per un anno, ec. g. b. spinola [rezasco],
per essere assegnata ad altri). g. villani, 8-6: come [bonifacio
usurpazioni del papato nelle cose temporali. g. manganelli, 5-58: « vacanza »
vita frivola e scioperata. g. ramusio, lii-15-318: attendono i predetti
, colui che è in vacanza. g. manganelli, i-193: mi piace,
persona). p ficoneri -m. g. bruzzone [« l'espresso »,
si fanno grassi stando a consistoro. g. villani, iv-8-38: la chiesa di
la propria sovranità su un paese. g. villani, iv-4-5: nel detto berlinghien
pecunia mandata vacasse che la battaglia. g. argoli, 97: non vuo'
sopra la quale io ho regresso. g. bentivoglio, 5-ii-408: di quelle ab-
quota del debito pubblico). g. villani, iv-10-312: il comune di
una dinastia. x x g. villani, iv-4-3: racconteremo gli imperadori
spesso usato al plur.). g. chéllini, 64: a dì x
per mandare in vacca la baruffa. g. p. ormezzano [« la stampa
guerra da venti remi. g. villani, 10-59: come la gente
vacca o dei bovini. g. manfredi, 88: e1 sperma
la vaccina, ancora non aggiogata. g. morselli, 5-126: un crocchio
della pratica della vaccinazione. g. barbeusi [« il mondo »,
, sf. piccola vacca. g. gozzi, 1-118: orchi, streghe
vacillamento, e le sosteneva senza traballo. g. capponi, ii-249: sotto ai
nuovo caso occorso nella vostra chiesa. g. p. maffei, 207: quivi
verità che dev'essere inconcussa. g. grandi, 216: ma sentiamo ciò
lo stile, una frase). g. visconti, 2-7: la indignità del
. -soffrire di vertigini. g. gozzi, i-28-165: 1 dolori
: me incomincia a vacillar la vista. g. ferrari, 445: un giorno
punto, e mi vacilla il trono. g. l. cassola, 1-42: e
parole, del suo comportamento. g. morelli, 531: prese cortona per
in un contesto figur. g. visconti, 2-10: amore il gran
vestuto in abito de frate minore. g. brancati [plinio], 9-34:
la sua frigidità per quella vacuitade. g. gozzi, i-10-46: sogliono tenere altrui
un autore o di un'opera. g. bianchetti, 1-67: è forse in
, un oggetto). g. villani, 6-30: uno giudeo cavando
nuove di fuor dipinte e dentro vacove. g. b. martini, 2-3-288:
riempier quelle sedie vacue del paradiso. g. gozzi, 1-235: egli, domandato
un governo (uno stato). g. villani, 10-69: si mosse d'
da ogni perturbazione et è acuta. g. gozzi, i-2-155: la domenica,
che la natura avea pel vacuo. g. manganelli, 3-107: ci troviamo
privo di insediamenti abitativi o costruzioni. g. ramusio, lii-15-306: trae napoli d'
un materiale, ecc. g. villani, 6-30: rompendo il detto
quarto stampate già da d. lorenzo. g. r. carli, xviii-3-439:
e tali in alcun tempo vadosi. g. rucellai, 9-129: già erano ambedue
motivi di studio o di lavoro. g. bassani, 3-127: con bologna,
scherz. insultare ripetutamente. g. brera [« la repubblica »,
, che infine non è un romanzo. g. manganelli, 18-62: 1 sogni
di certo in un vivo batticuore. g. candelero [« la stampa »,
l'ansiato pensiero de'santi predicatori. g. g. belli, 22: alle
pensiero de'santi predicatori. g. g. belli, 22: alle veglie,
, coloro che vagellano, e putono. g. f. rucellai, 105:
, che sian rivolti i tuoi pensieri. g. gozzi, 15: sa ognuno
-adornamento, abbellimento. gaiucci [g. acosta], 83: però di
ch'han virtù con la vaghezza unita. g. moro, ii-14-333: si scuo-
6. mus. abbellimento vocale. g. b. martini, 2-1-372: vari
una carica. - anche sostant. g. cambi, i-1-100: ognuno poteva nominare
-figur. distinzione, differenza. g. m. cecchi, 19-29: dàmmi
3. dimin. vagliatina. g. g. betti, 166: tu
. dimin. vagliatina. g. g. betti, 166: tu mi desti
ho d'empiere il vaso d'acqua. g. gozzi, i-12-90: gli ritrovò
/ volgendosi ver'lui non furon lenti. g. villani, 9-106: ca- struccio
da chi non ha ben cura. g. b. casaregi, 286: a
e pieno di putredini al midollo. g. gozzi, 415: l * api
buona di quel che si paga. g. morelli, 91: appresso, vedrai
è picciola, ma soprammodo vaga. g. b. casotti, 1-19: la
, che è dall'ingl. wa [g \ gon 'carro coperto', a sua
del comune di firenze. g. villani, iv-8-79: agiunsono [i
che son di vaio tutte foderate. g. f. pagnini, ii-141: era
indumento, un abito). g. villani, iv-9-61: se tu vuogli
e disposte in modo alternato. g. villani, iv-7-39: le 'nsegne de'
altra vaiolata, come la tarantola. g. strange [in targioni tozzetti, 12-10-145
aposteme, vaiuollo e altre malatie assai. g. villani, iv-12-33: fue in
. -con uso collett. g. moro, lii-14-336: paga ogni anno
e fragoroso; profluvio di parole. g. raimondi, 4-143: le altre parole
gramatica veniva riguardato qual considerabil pregio. g. gozzi, 155: quegli è
-somma di denaro contante. g. morelli, 140: rimasono di lui
tornano addietro per la migliore di loro. g. villani, iv-13-59: perché quegli
d'inganni, astuzie e tradimenti. g. m. cecchi, 5-57: quando
in cerca di valentuomini per occuparle. g. capponi, i-82: correndo l'anno
che non abbi errato la stanza. g. gozzi, i-8-156: e voi,
umano, un membro). g. gozzi, i-14-100: giunto a san
il ri- chiegga vale tre tanti. g. giustiniani, lxxx-3-1071: egli è introdotto
stato d'animo di una persona. g. bassani, 5-83: elia le sarebbe
, propagarsi (un incendio). g. villani, 11-113: la notte seguente
di un corso d'acqua. g. villani, 12-75: al valico della
collegamento locali diversi; corridoio. g. villani, iv-3-1: uno giorno fece
e torcere la seta. g. f. pagnini, i-78: godono
cosa sino all'ora valica di desinare. g. m. cecchi, 24-2: benché
quasi mai sono sentite nel foro. g. m. casaregi, 2-14: tutti
valigetta / ci avete una calzetta. g. g. belli, 80: egli
/ ci avete una calzetta. g. g. belli, 80: egli aveva
nuovi balsami e i nuovi ruggiti. g. raimondi, 3-vii: ero ragazzo;
, per un gesto di scherno. g. m. cecchi, 17-67: entrare
a qualcuno di agire liberamente. g. m. cecchi, 1-2-426: bisogna
seguito dal servitore che porta un valigiotto. g. gozzi, i-5-216: in un
cannone traccheggiando senz'asserrarsi ai legni. g. gozzi, 5-77: 0 sagra maestà
. autenticato, vidimato. g. villani, iv-8-56: diede sentenzia de'
si mangiano che le uova tuttavia molli. g. bettini, 2-67: nella parte
e nel secondo dopoguerra. g. bocca [« la repubblica »,
acque di scorrimento provenienti dai monti. g. b. aleotti, 9: fiume
storia, della sua cultura. g. bentivoglio, 4-1128: era ne'tempi
, ed appresso 300 cavalli del paese. g. morselli, 5-246: come si
il qual linguaggio chiamano linguaggio vallone. g. michiel, lii-4-394: di tutte queste
e preso 15 schirazi de valonie. g. branca, 16: la presente quinta
amore / l'ardente suo valore. g. cavalcanti, xxxv-ii-506: vèn [amore
questa nuova siano di nessuno valore. g. m. casaregi, 123: qualunque
buono o bello; bene. g. ferrari, i-128: di là l'
eroismo, di valore. g. villani, iv-12-139: acampossi sul poggio
natura, che i valorosi poeti dipingono. g. gozzi, 1-28: ci fece
sì rade volte o sì tardi ritorna? g. gozzi, i-25-62: siccome vivendo
vecchi, e quaranta di giovani. g. morelli, 108: egli ebbe
che viene e fussi libero di tutto. g. cambi, i-1-297: hi
grassetti e così me. lla contee. g. forteguerri, 29: padre mio
valtellinese. - anche sostant. g. b. nani, 115: i
/ le valve dal grembo fecondo. g. bufalino, 1-76: lei con le
-con riferimento alle fiamme dell'inferno. g. visconti, 1-122: uomo non nacque
seco ed è cagion ch'io viva. g. visconti, 1-16: lassa a me
, spregiudicate, egoiste. g. bettin, 2-103: si sono sentite
di sangue han sete e fame. g. visconti, i-1-33: la nimica schiera
ognun di noi a morte era vicino. g. f. achillini, 30:
/ un forte cavallier menando vampo. g. gozzi, i-16-78: non sì tosto
-chi). guanaco. gaiucci [g. acosta], 95: sappiamo che
j. berzeluis e n. g. selfstròm), lai scient vanadium,
che oggi dì lo vendono gli vanagloriosi. g. gozzi, i-28- 129:
gloriandosi, mostrava di vederlo assai volentieri. g. p. maffei, 60
o sentir vanamente di se medesimo. g. gozzi, i-10-36: oh, non
. nell'espressione atto vandalico). g. ferrari, 3-314: se l'idolatria
beni altrui (una persona). g. bassani, 5-107: nel diffuso disagio
stento / qualche poco del tuo vaneggiamento. g. bassani, 5-18: da questi
forze, col credere che delirasse. g. gozzi, i-23-84: dunque la falsa
sol a vaneggiar mai sempre intesi. g. gozzi, i-22-222: piange i suoi
nel 1511-1512 nell'opera di l. g. scappa). vanèllo,
vanesio, nome del protagonista della commedia di g. b. fagiuoli 'ciò che
portassero nell'orto grande del monistero. g. gozzi, 1-264: procurarono di spaventarli
la trutta pigra e 'l carpion fugace. g. gozzi, 1-6-199: vanno talora
e chiamando li peccatori a penitenza. g. villani, iv-12-2: 1 miracoli
e due regali almen la settimana. g. raimondi, 5-145: veniva avanti
di te me andrò dolendo nello infero. g. bentivoglio, 5-ii-160: ruccellai è
che deriva da tale inclinazione. g. m. cecchi, i-13: le
mistero de'primi anni, amore. g. chiarini, 13: interminati affanni,
tempo o al sopraggiungere della morte. g. m. cecchi, 7: dopo
primavera diventano vani e non fruttificano. g. soderini, 4-173: il seme che
forse fra le vane pompe della città? g. gozzi, i-22-136: la fresca
, valore artistico o culturale. g. morelli, 103: pochi paesi vedrai
e l'un per sette vaglia. g. m. cecchi, 19-25: gli
impedimento o vantaggio d'alcuna delle parti. g. morelli, 151: i savi
il solo vantaggio dei due contraenti. g. r. carli, 2-xiii-132:
al segno determinato prima di lui. g. bassani, 3-231: « quanti games
del suggello, fiorini cinque per centinaio. g. f. pagnini, i-52:
, a profitto di qualcuno. g. villani, iv-12-134: l'altro gran
con effetto, con risultato positivo. g. b. martini, 2-1-331: una
dignitoso alle dure rimembranze del passato? g. bassani, 5-228: il fascismo,
: voi vantate un animo da socrate. g. b. martini, 2-1-298:
, né scopo, né pregio alcuno. g. bassani, 6-19: quale altro
s'adomi, a l'ostro eguali. g. gozzi, i-28-7: poco le valse
aspetto, ecc.). g. gozzi, i-18-122: all'opra mia
conosce bisognoso essere della verace giustizia. g. capponi, 1-i-151: qui per ultimo
amor di me dar vanto ». g. stampa, 149: vedete voi,
2. ant. in disordine. g. m. cecchi, 1-1-14: a
senza seguire una logica precisa. g. manganelli, 13-103: qualcuno mi leggera
esalano ne le concavità de la terra. g. del papa, 5-52: il terremoto
-al massimo della potenza erogabile. g. bassani, 6-14: lassù egli trovava
, perché non lo giungerebbe vaquatù. g. m. cecchi, 1-1-197: in
alle mani con il peggio di quelli. g. gozzi, 1-382: acutissimi intelletti
(un'opera letteraria). g. f. achillini, 1-23: l'
, in modo diverso. g. ferrari, 35: le teorie dei
variamente e perversamente deil'anima stimarono. g. visconti, 1-25: fortuna variamente il
variamente da la maestra natura dipinti. g. del papa, 5-80: l'iride
un tratto di una strada preesistente. g. bassani, 3-109: con poche varianti
/ costanza è spesso il variar pensiero. g. b. nani, 375:
barberini variarono sopra di ciò i pareri. g. gozzi, 1-4-33: in
molti accidenti si variano e spengonsi. g. del papa, 5-65: se liquefacendosi
quello che aveva promesso a milano. g. gozzi, 287: io non so
rotondi, e alcuni sono lunghi. g. gozzi, i-16-100: i quadri antichi
il cervello-, incominciare a vaneggiare. g. bargagli, xli-i-433: padrone, non
costituito da persone di carattere o estrazione g. villani, 6-79: ancora sentendo i
morti usato tra diverse nazioni già g. villani, iv-10-15: egli [l'
delle sembianze di una persona. g. gozzi, i-1-87: non dico però
-instabilità, incertezza politica. g. villani, iv-11-141: ne'detti tempi
la composizione che ne risulta. g. b. martini, 2-1-329: ecco
gonfiano e sono negre e varicose. g. del papa, 6-ii-166: le vene
, nelle terre varietà di coltivazione. g. gozzi, 1-7: considera la
l'intemo temperamento de'corpi umani. g. gozzi, i-22-60: tante beltadi e
tesoro dal tuo felice vasello produrre. g. gozzi, i-iii-n: qualunque uscio di
in casa de iacobo vascel- laro. g. gozzi, i-2-197: allora il figliuolo
tratteggiando l'andare delle pieghe maestre. g. ariosto, 1-iv-739: credo che morivomi
2. dimin. vasettino. g. gozzi, i-4-91: que'tanti vasettini
, che del mondo è vaso. g. gozzi, i-23-94: la bella sposa
sotto ai vascelli quando si varano. g. m. casaregi, 104: prendendo
, da poco di buono. g. g. belli, 277: per
poco di buono. g. g. belli, 277: per saltarti a
a carlo imperadore s'era inchinato. g. f. achillini, 118: fu
, prona ai voleri altrui. g. bassani, 4-14: i due davanti
vastamente orbitali a dominare tra le figure. g. bassani, 3-229: rientrando in
senza limiti naturali o artificiali. g. p. maffei, 50: era
quella da noi tanto desiderata pace. g. bentivoglio, 4-187: chi non vede
tai nomi ha in sé di magno. g. b. casaregi, 17: dal
papale, della politica curiale. g. b. martini, 2-3-371: compose
aggradisse, a sua scelta gli offerse. g. b. martini, 2-2-17: dio
= dal nome del collezionista americano g. vaux (1863- 1927)
veh, di ritornare in fretta! g. èassani, 3-221: ti confesserò una
n * andrà senza tardo ». g. prati, 1-205: a lui d'
-come personificazione della morte. g. b. strozzi il vecchio, 2-63
ha assunto lo stesso titolo). g. michiel, lii-4-287: solo allo sposalizio
e ogni maniera di maladicen- za. g. b. martini, 2-3-xv: riformata
con l'agg. possessivo). g. m. cecchi, 1-1-203: -et
polemico a capi di partiti politici. g. ferrari, 3-494: il periodo susseguente
dell'anno sta la vecchia in bando. g. c. croce, 136:
5. albero secolare. g. bassani, 3-1 io: ogni volta
ma ancora vitale e vigoroso. g. gozzi, i-26-235: era colui che
e come coralmente viene 'n puzza. g. m. cecchi, 7-5-3: carino
vuole / volger dietro quel dinanzi. g. gozzi, 1-222: tu hai ragione
-anche in un contesto metaforico. g. gozzi, 1-287: i..
- anche in un contesto metaforico. g. g. belli, 288: le
in un contesto metaforico. g. g. belli, 288: le medicine fanno
mi fec'io a quell'ultimo foco. g. mattana [« la stampa »
melezet i corsi sciistici per non vedenti. g. ceronetti [« la stampa »
, predic. dell'oggetto). g. faba, 55: quando eo vego
una donna è vista, è perduta. g. gozzi, i-3-161: giungemmo finalmente
in parte il secolo di pericle. g. capponi, i-305: erano i primi
/ che morto cadde sotto al cavaliere. g. f. morosini, ii- 6-266
: e di poi rassegnò l'esercito. g. gozzi, 1-2: io ho veduto
.. a vedere la moglie. g. michiel, lii-4-279: vennero immediate a
dove doglioso e grave or seggio. g. m. cecchi, 18-34: vostro
attenzione di chi ascolta. g. m. cecchi, 1-2-398: un
a tutte l'ore e ben veduto. g. gozzi, 1-419: questo gentiluomo
sarebbero arrivati nemmeno al sangue dei polli. g. bassani, 3-25: moisè finzi-contini
rason de tutte le predicte cosse. g. cambi, i-3-105: tutti quelli beni-
per provare le persone loro colle nostre. g. m. cecchi, 102: io
di bismantua, su cui dante salì. g. bassani, 5-187: egli c'
scorirsi, porga vaghezza a'veditori. g. gozzi, 1-213: se sanno fare
mese avere visitato ciascuna bottega di speziale. g. f. pagnini, ii-91:
stava in una casa a iiii solaia. g. correr, lii-4-215: la seconda,
mezzano castello, assai di grande veduta. g. vasari, 4-ii-370: nel vero
; paesaggio, spettacolo naturale. g. morelli, 94: intorno a queste
, benché abbia molte differenti vedute. g. b. martini, 2-3-104: preso
porta veduta, come altre mercanzie. g. m. cecchi, 1-ii-261: la
fingere, simulare, far credere. g. villani, 6-78: infintamele feciono veduta
la carica. - anche sostant. g. cambi, i-4-29: ciascheduno che avesse
sarien di lor virtù da morte prive. g. b. andreini, 50:
d'essi e contra alla voglia loro. g. del papa, 5-53: i viventi
. -di animali. g. bassani, 3-78: « e il
le diurne disputazioni strepitano nelle scuole. g. gozzi, i-13-80: timore e lunghe
12. ant. vigilia. g. cheliini, 191: uno bello e
o pur del tutto svanito siccome temo. g. r. carli, 2-xiv-74
e stanno intenti alla nostra dannazione. g. b. adriani, 1-i-309: né
una salma in una veglia funebre. g. barbaro, ii-110: appresso questa sepoltura
mi rispose che vegghiava suo padre. g. p. maffei, 120: fu
di bene non possino fare male. g. b. adriani, 1-i-429: a
lassando tutto 'l mondo lui planzendo. g. visconti, ii-1-1: ogniun desira pur
/ e non morir in prima gioventute. g. graziani, 586: vere
non dèe a padre alcun figliuolo. g. visconti, ii-2-1: pietà ti prenda
veiente. -anche sostant. g. f. pagnini, ii-22: 1
ondate fresche 7 di fragranze marine. g. bassani, 5-282: del tutto sgombro
si diede ordine a una comedia. g. m. cecchi, 1-1-508. è
a indicare la marsina. g. menage, 45: più vesti furono
di velada; 'tommasina'dal principe tommaso. g. gozzi, i-27-266: questi è
parvero comprender tanto di vera filosofia. g. gozzi, i-9-132: voi che
il sole, la luna). g. p. maffei, 13: eccoti
, 2-177: il sole era velato. g. bufalino, 1-101: la giornata
sotto questa similitudine 'granello di frumento'. g. gozzi, i-5-60: un significato intrinseco
rimangon peso, e dovean esser penne. g. l. cassola, 176: da
inferiori per la navigazione e il veleggiare. g. c. croce, 71:
contagiosa; morbo, pestilenza. g. moretti, 288: di prima cominciò
alla correzione delle leggi e dei costumi. g. gozzi, 1-146: cominciava ad
confronti di aualcuno; malignità. g. villani, iv-7-34: volle in quella
sapere ed è inutile fantasticarci sopra. g. bassani, 6-89: in vana
notizia o di commentare un evento. g. mottana, 178: 'veline del min
vellicamento e il gonfiamento ne succede. g. gozzi, 1-269: ella disse che
con la spedizione degli argonauti. g. villani, 1-12: giasone andava all'
opera, che saranno cosa rara. g. g. betti, no: non
che saranno cosa rara. g. g. betti, no: non parlerò delle
morbide pelli vellute e screziati tappeti. g. gozzi, i-12-105: era dafni in
corpo di una persona). g. gozzi, i-13-153: parevami all'aspetto
e morbido (un tessuto). g. villani, iv-10-301: il dì di
vilani o di lino o di velo. g. gozzi, i-4-188: mentre ch'
il cammino che dèi cami- nare. g. gozzi, i-1-137: o fosco velo
che potrebbe nascondersi una verità istorica. g. gozzi, 1-1: credetemi..
palatino2, n. 1). g. gozzi, 1-269: pendeva sul lembo
che ella sarà più larga e sottile. g. l. cassola, 78: nell'
-facilità di scrittura, di composizione. g. p. maffei, 238: avendo
che volando non fugga nostra etade. g. vasari, 4-ii-771: nostro signore e
tutti non adopre tutte le eccellenze sopranarrate. g. b. martini, 2-2-261:
valso. -anche sostant. g. b. pellegrini, 14: i
con riferimento al foro romano). g. de'bardi, 2-73: erano di
mercenario (una persona). g. michiel, lii-4-392: che la persona
di guadagno, di ricchezza. g. bentivoglio, 4-306: senza dubbio gli
trovare i venti vendavali. gaiucci [g. acosta], 40: quelli [
sia per consumo alimentare. g. villani, iv-11-190: essendo quegli di
e colsese de molto vino. g. cappello, lii-15-25: per rispetto dei
e ciampoline / durelle e vendemmiali. g. m. cecchi, 1-2-25: si
/ lo dono che si prende. g. c. croce, 106: si
che come erano imboccati dal protettore. g. capponi, ii-232: 1 veneziani
incontanente deifobo rendèo l'anima vendicata. g. b. doni, 487
con offerse i libri. g. bassani, 5-296: risuonò in quell'
si squittinavano per tutti i consigli insieme. g. cambi, i-2-290: chi non
lo peso de larasso in hermenia. g. f. morosini, lii-5-295: di
per mano di ser conte puccini. g. correr, lii-4-197: il clero,
le venefiche insinuazioni degl'ere- tici. g. g. belli, 404: ma
insinuazioni degl'ere- tici. g. g. belli, 404: ma la è
bono e non dire parole venenate. g. visconti, 1-133: né cosa bona
il quale in te medesimo te vedi. g. p. maffei, 173: dovunque
e lei con l'orazione / satisfaranno. g. p. maffei, 180:
; ora il più venerato è bacco. g. de'bardi, 3-3: era
modello (una lingua). g. gozzi, i-9-18: ha saputo [
venere, non può mai accascare. g. l. cassola, 27: vener
di terraferma della repubblica di venezia. g. ramusio, lii-15-350: viene in risoluzione
della repubblica di venezia. g. toffanin, 1-133: abbiamo già fatto
bista a carboncino. g. toffanin, 1-15: quel periodo venezianeg-
(la produzione letteraria). g. toffanin, 1-19: la letteratura venezianista
el re di spagna quel medesimo. g. f. morosini, lii-14-280:
precedute fa corteggio a maria vegnente. g. g. belli, 195: per
corteggio a maria vegnente. g. g. belli, 195: per ora inzepperanno
quel terren tutto / rimase guasto. g. morelli, 293: tu udirai dinanzi
piena salute (una persona). g. averani, iii-226: fin da bambina
ridi molto, cancher ti venga! g. gozzi, i-23-119: dicon che duol
. o un aw.). g. michiel, lxxx-3-237: vi serà
altri con l'aceto lo fanno verde. g. f. morosini, lii-8-185: vuol
come viene-, accettare come capita. g. gozzi, i-26-131: oh come avrei
e a'pellegrini tutta la decima. g. morelli, 196: altra gente veniticcia
ventaglio, ventola. gaiucci [g. acosta], 105: in ambiduoi
suo libro ventesimo secondo. g. salvemini, i-274: il 'ventennale'è
contado, o degli ufficiali della torre. g. ramusio, lii-15-347: ogni galea
vedrà miracoli / uscir di questa cosa. g. michiel, lii-4-352: all'audienza
l'afflusso dell'aria nelle canne. g. a. serassi, 4-33: sotto
in cima azzurri e persi e gialli. g. gozzi, i-22-253: seguono mille
alla respirazione (i polmoni). g. f. achillini, 1-175: a
se vede ventilando all'aurea estiva, g. b. andreini, 82: ecco
gnere, così el polmone per ventiilare. g. gozzi, 312: polmoncelli men
qua, e forse più, ventilata. g. bassani, 6-119: aveva portato
l'estrazione e l'eduzione delle acque. g. bassani, 6-61: non appena
un ambiente chiuso; sfiatatoio. g. del rosso, 44: i ventilatori
grande quantità, abbondonanza. g. morelli, 338: messere donato acciaiuoli
ventiquattro; li superiori trenta- sei. g. gozzi, 1-99: mossesi la squadra
milano. vigesimoterzo. g. morelli, £34: a dì 17
e chiari come stella. gaiucci [g. acosta], 33: cessando il
dalla terra verso il mare. g. del papa, 5-74: i venti
senza suono, una piva senza vento. g. gozzi, i-0-209: costui
verso la francia per riunirsi all'armata. g. g. belli, 13:
francia per riunirsi all'armata. g. g. belli, 13: da quella
certa distanza da due sponde verticali. g. morselli, 5-229: intrepidi sabotatori,
ventolar nell'insegne vedran le nostre antenne. g. gozzi, i-15- 74:
o per aderire a una superficie. g. brancati [plinio], 9-30:
prodotto della distillazione; cucurbita. g. b. aleotti [erone],
, 34: l'altra utilità secondo g. nel quinto de li giovamenti de li
possono essere movimenti ventosi e tempestosi. g. f. achittini, in:
pone in luogo freddo o ventoso. g. contarmi, lii-2-38: burgos è città
/ anti termen de viteria, / chi g * è poi parsua amaira. giovanni
giaceva sdraiatosi in mezzo alle greggi. g. berto, 5-131: lui continua a
osserverà alquanto dello suo accrescimento. g. gozzi, i-13-147: avrebbero voluto quegli
parte conservata sott'olio. g. brancati [plinio], 9-15:
ma no. gaiucci [g. acosta], in: prendendo ciascheduno
digeriscono in parte, tenendoli per g g ualche dì nel lor ventriglio
parte, tenendoli per g g ualche dì nel lor ventriglio. spallanzani
molto suscettibile, facile all'ira. g. m. cecchi, ii-343: ecco
di ventura che la morte puote tórre. g. gozzi, 1-48: era costui
turo). g. morelli, i-117: ponessesi una gravezza
. = dal nome del fisico g. b. venturi (1746-1822).
comp. dal nome del fisico ital. g. b. venturi (1746-1822)
voglia colore andar a danni de'turchi. g. b. nani, 43
più tardi sul principio del venturo. g. g. belli, 323: biscontini
sul principio del venturo. g. g. belli, 323: biscontini vi risponderà
come si abbia a pregare dio. g. b. martini, 2-1-422: i
di buona accoglienza per chi arriva. g. grimani, lxxx-3-910: non mandò meno
in mezo alla piazza d'agrigento. g. gozzi, 1-171: venuto a noia
diversa rispetto a quella precedente. g. ramusio, lii-15-345: costoro, venuti
che nulla chiede, a molti piace. g. gozzi, 1-5-52: mai non
verace nelle promissioni e potente in rendere. g. m. cecchi, ii-30:
e finì li dì suoi con santità. g. b. possevini, in:
che è vicario di dio in terra. g. m. cecchi, 220: l'
la portulaca, la verbena. g. averani, iii-102: altri annaffiavano il
piuttosto come un complesso di idee. g. ferrari, i-92: questa riunione ravvicina
desiderare. per cinque danari. g. m. cecchi, 18-10: io
modo veritiero, veramente. g. fiorio, 4-6-12: della quale verdadieramente
dice il vero, attendibile. g. landi, 54: che direte voi
il fosso ne'campi de'volsci. g. del papa, 2-10: notissima ci
'guelfi'e da 'ghibellini'di quella città. g. villani, iv-9-107: i tarlati
di berillo; bruciavano le stoppie. g. raimondi, 4-70: è qualcosa
-con riferimento a una pianta sempreverde. g. f. achillini, 184: il
in partic. per cause patologiche. g. gozzi, 1-126: una donna verderognola
il verdetto dei giurati fu assolutorio. g. bassani, 5-213: tutti, come
sul nudo rametto di un pinastro. g. manganelli, 5-36: dal punto di
(prionace glauca). p. g. caretto, in [« la stampa
fisica, tipica dell'età giovanile. g. cavalcanti, xxxv-i-493: avete 'n vo'
ci pare ci possa essere inganno nessuno. g. b. martini, 1-2-364:
de le verghe e del genuino sole. g. del papa, 5-84: verghe
, preoccupazione, ecc.). g. f. achillini, 62: ercul
e tremava come verga al vento. g. m. cecchi, 17-64: 'tremare
che potessero passare innel nostro passato. g. m. cecchi, i-150: lo
che piango e sempre carte vergo. g. c. croce, 2-33: già
, neri e vermigli e bianchi. g. c. croce, 282: quando
rizzar, che sempre verge al suolo. g. l. cassola, 135:
, perché non era cittadin romano. g. averani, i-151: 1 mazzieri
, per la spessezza dell'aere. g. cavalcanti, xxxv-ii-555: cavelli avea
l'aperse che non vi fu restistenzia. g. gozzi, i-15- 122:
3. fede nuziale. g. c. croce, 203: a
pico della produzione letteraria o dello stile di g. verga (1840-1922) o che
/ colui dubita del concepere matrimoniale. g. stampa, 6: era
sentimento, un pensiero). g. maccari, vi-403: un vergine pensiero
. come epiteto di divinità mitologiche. g. b. martini, 2-1-78: musici
(con uso eufem.). g. bassani, 6-50: soffriva da circa
un pensiero). g. gozzi, i-22-64: si teme in
colla mente intera per amore di dio. g. villani, iv-5-5: arrigo e
, pudicizia in partic. femminile. g. bentivoglio, 5-i-312: la regina particolarmente
la famiglia a cui è legato. g. c. croce, 58: elle
donna: violentarla, stuprarla. g. capponi, i-495: né prima furono
-che prova mortificazione, imbarazzo. g. villani, iv-9-63: messer guiglielmo rimase
-senza pudore, sfacciatamente. g. b. martini, 2-2-235: il
e via più bella di vermiglia rosa. g. ramusio, lii15- 324: scrisse
parte, che l'autore non vedea. g. capodilista, 227: i quali arabi
a un drappo come ornamento. g. m. cecchi, i-50: vi
delle più grandi maraviglie dell'asia. g. gozzi, 1-105: sono molto obbligato
che mi bastino gli esempli soprascritti. g. vasari, 4-i-276: mi sono
mano a mano che vengono su. g. testoni, 1-68: uscì fuori.
savio si- gnoreggerà le stelle ». g. capodilista, 206: alcuni dicono ch'
verificherà forse sotto altro cielo in popolo g. bentivoglio, 5-ii-12: erano state consegnate
valore reale (una moneta). g. r. carli, 2-xiv-81: le
golfo et andai a barletta. gaiucci [g. acosta], 20: io ho
grave sentenza sì di rado verificata? g. ferrari, i-363: a traverso il
realtà (i sensi). g. ferrari, i-169: questa è la
esponenti, nella narrativa, si ricordano g. verga, l. capuana, g
g. verga, l. capuana, g. deledda, ecc. e nella
consentendo che 'l suo figliuolo sia vizioso. g. venier, lxxx-4-355: non portato
specie o del suo genere. g. f. morosini, lii-14-312: sebbene
cognoscesi poi più che ella è verità. g. micheli, lii-13- 258:
persona, materialità di un oggetto. g. raimondi, 7-33: avrei potuto toccare
spandere la luce della christiana verità. g. p. maffei, 97: cercava
; veritiero (una persona). g. b. possevini, 215: fu
con riferimento a dio). g. villani, iv-8-1: carlo fu savio
quanta vivendo ancora dagli vermi consumata. g. brancati [plinio], 9-56:
. -vermicciòlo, vermicciuòlo. g. brancati [plinio], 9-41:
g. casaccia [s. v. ugo
la prima volta nel dizionario genovese-italiano di g. casacca del 1851), di origine
vermiccielli, sfogliate e lor maniere. g. del papa, 6-11-77: mattina e
in decomposizione. p. g. betti [« l'unità »,
/ e così vermigliuzza avea la bocca. g. p. zanotti, i-169:
, qui ha un vermine ». g. villani, iv-13-84: in que'paesi
e dubitava che potessero essere vermini. g. gozzi, 1-251: corre la madre
e sì sozzi vermini di peccati. g. gozzi, 1-98: voi che siete
anno scorso infieriva nel villaggio di fiesso. g. visconti [ilcaffè], 83:
, nauseabondo (un odore). g. visconti [il caffè], 352
n'è ormai corrotto il secolo. g. gozzi, i-27-9: quelle poche buone
non sono da accogliere tutte le parole. g. contini, 25-3: chi nella
vernale, equinozio di primavera. g. villani, iv-13-84: ella detta mortalità
, giungere la stagione fredda. g. malipiero, 39: 0 quanti
di un reparto militare. g. villani, iv-9-82: così istette e
io porrei frutti vernerecci e fichi. g. soderini, ii-214: nel
l'inverno (un porto). g. villani, iv-8-74: in calavra nonn
lascia trasparire l'oro del fondo. g. raimondi, 4-41: le latte di
suo fatto passò per buono e legitimo. g. raimondi, 4-41: il lavoro
in cui si esegue tale operazione. g. bizzarri [« la repubblica »,
indice dello strumento a cui s'applica. g. milanesi [« l'illustrazione italiana
nell'inverno (un frutto). g. sederini, ii-194: ne sono [
del verno pensava far qualche impresa. g. b. nani, 168: per
né 'l verno, né la state. g. c. croce, 109:
certo abito che opera con vera ragione. g. gozzi, i-6-39: queste sono
di indiscutibile, di inoppugnabile. g. faba, 57: volesse deo che
a i veri, e prudenti letterati. g. ferrari, 112: i condottieri
-con riferimento alla verità di dio. g. manganelli, 10-28: da tempo non
ma chi ci entra si perde. g. tesori, 1-247: vede quei fiori
compie con animo raccolto e riverente. g. giudici, 15-100: se il vero
distinguendosi e contrapponendosi ad essa). g. cavalcanti, xxxv-ii-517: elli mi conta
e il figliuolo è nel padre. g. villani, iv-n-119: saturno, secondo
paragonarsi l'amore a miglior cosa. g. gozzi, i-5-46: nel vero
essere inaffidabile (una persona). g. m. cecchi, 80: questo
grande terrazzo, loggia. g. villani, iv-13-112: da certi ungari
soletta fra sé parla e risponde. g. gozzi, i-27-195: sta un'altra
bologna, per mago et incantatore. g. gozzi, 1-418: il sig.
non le formalità legali in astratto. g. del papa, 5-127: mi contento
si lanciava con la balestra. g. villani, iv-13-21: combattendo però francamente
dimagra infino che si more. g. f. achillini, 32: li
tubercolare, ecc.). g. del papa, 6-i-160: questo replicato
dal bicchiere si versi il vino. g. gozzi, i-14-211: cominciò a
atra bocca e fortemente anela. g. gozzi, i-18-190: qualche sospiro /
-volgere a determinati scopi. g. visconti, 1-108: il studio universal
che fuora a larghe goccie versa. g. del papa, 5-31: l'argento-
dalle piogge che sopra di lor versano. g. gozzi, 1-170: all'improvviso
di piglio che non patisse gravissime difficoltà. g. venier, lxxx-4-349: per questo
acqua versata fate sì gran remore? g. raimondi, 2-252: il caffè,
-scaturito da una sorgente. g. del papa, 2-11: l'acqua
(un insieme di oggetti). g. gozzi, 1-228: ma mentre che
mani e prima delle ultime orazioni. g. b. martini, 2-1-392: versetti
, mille malanni, diavoli e versiere. g. g. betti, 225
malanni, diavoli e versiere. g. g. betti, 225: ed
pigliar due fave con una colomba. g. m. cecchi, 1-1-275: ma
disse cato in su'versificare. g. villani, iv-10-136: questi [dante
secondo il piacere el versificatore. g. b. martini, 2-2-99: palefato
alle circostanze del suo primo errore. g. bassani, 5-118: d'altra
sostant. l. alberti [g. f. pico della mirandola],
(l'espressione fu inizialmente usata da g. baretti per polemizzare contro l'impiego
, ma di scarsa qualità. g. papini, 39-224: 1 giovani
non si stampa la poesia seguente. g. giudici, 9-99: non volano le
/ appartenenti tutti a tristi guai. g. m. cecchi, 20-6: s'
-parte laterale, lato, fianco. g. rucellai il vecchio, 79: le
signorie non li strengessono a la restituzione. g. b. nelli, 64: il
non c'era più verso di tenerlo. g. bassani, 6-45: « tocca a
a pieno le proprie caratteristiche. g. giustiniani e a. primi, lxxx-3-58
un tempo, la sua idea fissa. g. bassani, 5-134: se la
opportuno, appropriato, utile. g. m. cecchi, 147: le
, in lucca entrerebbe soccorso. g. m. cecchi, i-235: questo
che pigliassi la cosa pel suo verso. g. gozzi, i-10-205: se starete
pare che più non vi pensi. g. gozzi, i-4-77: dicono alcuni,
un gesto, la mente. g. cavalcanti, xxxv-ii-520: va', ballatetta
anat. individuato, descritto da g. versungio nel 1642 (un dotto pancreatico
nelli beni enfiteotici posseduti da'laici. g. e pagnini, ii-49: venne conferita
argomento, che lo regola. g. b. martini, 2-3-420: presso
altezza delle stelle sopra l'orizonte. g. l. cassola, 26: né
. -estremità settentrionale del mondo. g. fabrini, io: aquilone che soffia
; comportamento inconsulto, istituzioni rivoluzionarie. g. benvenuto [« sette giorni in italia
ponte; vi strisciò sopra e scomparve. g. bassani, 3-55: ho sempre
iperb. o enfatico). g. bruno, 3-939: come per forza
causa, una controversia). g. michiel, lxxx-3-419: benché vertisca anco
vertiva sopra gli stessi articoli controversi. g. brusoni, 245: si conchiuse bene
a un determinato argomento o questione. g. barbarigo, li-7-190: giudica [il
dire / di me cosa veruna. g. gozzi, i-10-130: supponete l'anima
bianco sbocciò sul verzicar del grano. g. raimondi, 6-15: non era il
nel pieno rigoglio vegetativo. g. prati, ii-205: nell'arco orientai
fusti di verzi over cavoli. gaiucci [g. acosta], 86: in
strutto di porco / tien nella destra. g. gozzi, i-14-225: per formare
dolce, che di acqua salata. g. del papa, 5-70: movimenti fanno
ant. coprirsi di vesciche. g. barbaro, ii-93: se non hanno
. persona pettegola e maldicente. g. m. cecchi, 1-2-16: un
, con fare nuovo vespaio e lastrico. g. soderini, ii-34: sopra i
fino a vespero e sia guarito. g. stampa, 174: infelice colei che
che egli da ciò si levasse. g. barbaro, ii-106: a ora di
, a fiorellini, a ombrellini giapponesi. g. bassani, 3-243: invece che
onore e veste della fruttifera terra. g. chiarini, 330: spogliasi, annoso
grado suo e del suo padre. g. gozzi, i-6-120: saranno i lettori
accompagnamento musicale di un testo letterario. g. gozzi, 1-75: facilissimo è il
, i quali gentilmente si prestano. g. bellini, 477: gli manderò ancora
a norme etiche di comportamento. g. fiorio, 1-8-13: né minore diremo
minima, labile traccia di qualcosa. g. bentivoglio, 4-1196: ora..
che ella era donna di grande affare. g. c. croce, 310: el
quelle, che vestono il cervello. g. del papa, 6-1-68: in questo
de pelle de animale coside sottilmente insieme. g. c. croce, 76:
difeso da opere di fortificazione. g. bentivoglio, 4-1374: batteva egli particolarmente
ch'ella adoprò da capitan spavento. g. g. belli, 27: mi
ella adoprò da capitan spavento. g. g. belli, 27: mi dié a
pieno di calde fonti atre paludi. g. monti [in targioni tozzetti, 13-137
dial. ant. sodaglia. g. alessio [« lingua nostra »,
vecchia, storicamente superata. g. baget bozzo [« la repubblica »
sm. polit. veterocomunismo. g. clerici [« la repubblica »,
lo più di grandi dimensioni. g. del rosso, 146: sportelli da
allume di rocca ana libre i. g. averani, ii-123: alcuni minerali,
bere per lo più smodatamente. g. ariosto, 1-iv-716: ei debbe essere
oro aver sua mente ha mossa? g. gozzi, i-21-123: a voi,
). -spreg. vetràccio. g. m. cecchi, 1-1-64: oh
grano. - anche: scamato. g. m. cecchi, 30-64: dice
, dall'esercito italiano. g. caprin, [« illustrazione italiana »
introducono nel porto o nella città. g. r. carli, 2-xiv-249: il