o nativo di megara. g. f. achillini, 12: da
passati e presenti. signora x, tenenti g. e r. da rimpatriare.
megera, e ne aveva anche paura. g. bassani, 5-148: i negozianti
« = * comp. da mèg [g] iol e dì (v.)
noma / francescamente il semplice lombardo. g. villani, 12-8: piccoletto di
, nel più alto grado. g. villani, 1-7: cercando per astronomia
beltà la cima e 'l meglio. g. chiarini, 162: il buon prior
figure con meglio o peggio grazia. g. m. cecchi, 120: -io
più appropriato, il più desiderabile. g. f. bini, xxvi-1-331: perciò
acqua la coda e la groppa. g. m. cecchi, 29: e'
. disse bruno: « meglio ». g. m. cecchi, 317
emulazione o in un accanito antagonismo. g. villani, 9-214: ché 'l comune
la notte a stare in contemplazione. g. capponi, 1-i-402: m'arrischierò.
che a lor la fretta. g. villani, 6-79: per noi farebbe
se già tu non spezzi l'uscio. g. m. cecchi, 132:
procedere nel migliore dei modi. g. m. cecchi, 1-ii-264: orsù
salvo dell'anima e del corpo. g. m. cecchi, 301: -gridò
... tutto è per meglio. g. capponi, 1-i-73: molti de'
; presentarsi con un aspetto piùflorido. g. m. cecchi, 306: io
g. villani, 10-145: la quale congiurazione
22. vezzegg. megliùccio. g. g. belli, 279: la
. vezzegg. megliùccio. g. g. belli, 279: la pazzi sta
con una certa agiatezza. g. villani, 8-51: le delizie de'
una cupola o di un campanile. g. villani, 1-60: al tempo che
quale simbolo della sua autorità. g. villani, 10-69: venne [lodovico
di polvere bianca, insolubile in g. villani, 10-164: i fiorentini vi
ant. varietà di tonno. g. francati [plinio], 9-15:
molte e belle piante di melangoli. g. bentivoglio, 6-3-76: non parlando
di cortesia e di ossequio. g. m. cecchi, 1-ii-320: -orsù
che ivi fusse un bellissimo giardino. g. b. tedaldi, 1-67: taglia
la gola a gli accaniti trifauci. g. gozzi, i-7-76: gran cosa
si compiace della propria inettitudine. g. m. cecchi, 24-17: già
, con coteste melensaggini / sciocche. g. bargagli, 162: come al giuoco
sono seccaggini, / son melensaggini. g. g. belli, 314: avrei
, / son melensaggini. g. g. belli, 314: avrei..
antecedente colla melensaggine del suo sentimento. g. gozzi, i-28-15: si soffermarono alcun
abbatté in que'due melensi. g. f. loredano, 11-44: credo
grandi prede o prede durevoli. g. p. zanotti, iii-145: oh
importa, senza spirito e melense. g. pozzi, 1-115: ma cotai versi
. 9. prov. g. c. croce, 3-61: tre
region. mais, granturco. g. r. carli, xviii-3-465: a
dicono meliceridi, ateromi o steatoifii. g. del papa, 6-ii-164: la
sidro fatto con miele. g. villani, 11-83: si levò in
, fu introdotta da alcmane di laconia. g. b. doni, 2-1 io
maniera del suono e del canto. g. b. martini, 2-2-70: clemente
piemont. meliass, formato da meli [g] a col suff. -ass (
acqua anco di tutte tre queste erbe. g. rucellai, 9-8: intorno del
col putrefatto sangue degli affogati vitelli. g. rucellai, 772: certa specie di
... sia così gentile ». g. bassani, 5-238: più tardi
. e'dissero [ecc.]. g. m. cecchi, 1-1- 115
melonàio di branzino sieno perfettamente maturi. g. gozzi, i-23-106: 10 che
melma vi forma e la belletta. g. gozzi, i-14-167: calando, [
o dall'uno e dall'altro. g. b. doni, iii-97: ma
per difficile e artifiziosa che sia. g. b. martini, 2-1-175: la
a dio: il concerto de'desideri. g. ferrari, ii-56: nell'arte
, melodiosamente, liricamente. g. b. doni, 1-36: sono
umore, nullo buono suono melodico. g. b. doni, iii-1-73: il
cercando parole melodiose e forti. g. bassani, 5-85: raccontava della voce
fatto o possa farsi mai melodramma? g. rossetti [in carducci, iii-18-227]
che morì priva di nozze! g. raimondi, 2-78: la luce del
come il bozzacchio per li acquazzoni. g. rucellai, 457: né tacerei molti
i fanciulli che correvano i melloni. g. m. cecchi, 229: voi
melone: dire uno sproposito. g. m. cecchi, 16-42: nel
melopeia era una epangelia del melos. g. b. doni, iii-35: melopeia
detta membrana tenue o pia matre. g. del papa, 6-1-68: parmi che
affanno, / datemi or pace. g. stampa, 70: tanto pensa a
a ciascun nde ven soperchia parte. g. cavalcanti, i-192: perché saria dell'
si vestì delle nostre membra mortali. g. gozzi, i-4-111: oh vedi
/ tagliar del padre le feconde membra. g. f. achillini, 1-24:
cominciando, chiamo quel signore '. g. villani, 12-43: di questa legge
è la cagione dell'odio cittadino? g. morelli, 89: a mio parere
scrupolo i milanesismi della prosa di cattaneo. g. bassani, 5-19: lida ripeteva
4. concettualmente; intellettivamente. g. m. buondelmonti, i-41: né
/ la mia mente e me stesso. g. cavalcanti, i-211: veder mi
conoscitiva; sede del pensiero. g. cavalcanti, i-143: con tanta pena
oblio / farò da guida alla felicità. g. raimondi, 2-177: quel muro
, questo il sentimento d'erasmo. g. torti, vii-53: è dolce cosa
delle facoltà immaginative e mnemoniche. g. villani, 7-12: giucò a una
, ma per questa volta siavi perdonata. g. m. cecchi, 1-2-452:
d'attendere le risoluzioni di madrid. g. gozzi, i-11-7: appena terminai di
volte gli era passato per la mente. g. capponi, 1-i-132: diocleziano risedeva
, perdere di vista. g. gozzi [tommaseo]: non m'
cui ella de'dare lo suo amore. g. cavalcanti, i- 333:
lato della strada che sale in valsassina. g. bassani, 3-232: avevano telefonato
posto mente. -porgere ascolto. g. visconti, 1-130: figliuoli, se
ne la corte come tu hai posto? g. m. cecchi, i-i-
. - anche: improvvisare. g. b. martini, 1-59: considerando
rivolse per la mente le future cose. g. gozzi, i-n-36: pieno è
tempo di doverla trarre dell'amaritudine. g. morelli, 531: prese cortona per
cerebro, sì come sono frenetici. g. villani, 8-59: folci eri fece
forza / ch'amazzasse un pidocchio. g. c. croce, 223: o
questa, che dall'acque è cinta? g. bassani, 3-226: « nemmeno
gli occhi, il volto sovente mentiscono. g. ferrari, i-127: l'ingiustizia
si mentian dal magnanimo suo volto. g. b. nani, lxxx-4-44: posto
la gola di essere di cotal sangue. g. m. cecchi, 334:
e lo mentiva per la gola. g. gozzi, 150: tu menti per
sotto pena di scudi 25 d'oro. g. b. possevini, 244: chi
controbattere, smentire, sconfessare. g. c. cioce, 145: chi
mentita- mente o al suo dispetto. g. bentivoglio, 4-341: la fraude
/ piacciavi dirmi ove fuggir potrei. g. b. andreini, 122: lasso
studiosi addottrinar l'occhio a distinguerle. g. capponi, 1-ii-281: nel quarto
situazione spiacevole, una punizione. g. m. cecchi, i-289: -che
. registrare, annoverare, annotare. g. f. loredano, 13-27: come
egli del mentovato sugo dell'achillea. g. de'bardi, 3-15: dalle stanze
che io l'ho a pieno informato. g. gozzi, i-16-6: l'autore
nostre nel mentre nel ventre ci portano. g. m. cecchi, i-ii-267:
. dilettarsi del suono della cetera. g. gozzi, 1-1: mentre che scriviamo
che 'l danno e la vergogna dura. g. gozzi, i-4-99: avea l'
ti parlo delle lettere che piovono al g. c. dalle comuni, e di
diporto / lo core inamorato. g. villani, 1-8: come fanno menzione
un'eredità o un legato. g. c. croce, 165: si
quello storico-descrittivo sulla città di napoli di g. c. capaccio. = voce
questa è una solenne menzogna. g. ferrari, ii-270: la menzogna ha
non parere vestono diverse / forme. g. bassani, 5-134: qualunque promessa d'
mentre egli gli narrava questa menzogna. g. gozzi, i-12-84: dafni mio,
). ant. mentire. g. visconti, ii-1-4: -può far il
ciglio. -con metonimia. g. b. casaregi, 135: sei
quale spezialmente si confà ad uso di g. ferrari, i-6o: l'allucinazione usurpa
(dio- veritiere o di menzognere. g. b. casaregi, 89: di
sia manco errore farlo di nobili. g. bentivoglio, 5-ii-281: per essere
per meraviglia delle cose belle. g. gozzi, 1-18: si cavò in
meraviglia / del nostro fier rammarico? g. gozzi, i-15-30: si movono
belle eccel- lenzie in lui raccolte. g. gozzi, i-16-176: gli fu detto
/ di tante maraviglie e di valore? g. stampa, 69: s'
se non quand'om sognasse maraviglia. g. cavalcanti, i-281: or odi maraviglia
/ meraviglia maggior qui vedrete intenti. g. gozzi, i-8-67: tu conti
dove ella debbe già essere posata. g. de'bardi, 3-1: nella città
le quali sono in diversi luoghi. g. b. adriani, i-60: lavoravano
posteriore a'tempi di quell'assedio. g. ferrari, 385: vive essa [
piccolo / piede in fuori apparir. g. gozzi, i-12-219: -voglio / che
scrittore, dicesse [ecc.]. g. gozzi, i-4-63: non minor
non dee esser maraviglia ad alcuno savio. g. bentivoglio, 4-307: con gran
vederlo tutto / putrido e guasto. g. gozzi, i-14-83: tanto andarono avanti
lasciasse andare a piedi quel fanciullo. g. gozzi, i-1-241: né so
giorno della sua virtude maravigliare facea. g. gozzi, i-4-152: quello che più
, che sai il mio nome? g. gozzi, i-16-149: chi potrebbe immaginare
volte per le botteghe de'fabbri. g. gozzi, i-16-7: il costume suo
; in modo naturalmente inspiegabile. g. villani, 2-8: quand'egli [
la contemplativa sia utile a chi governa. g. gozzi, 1-18: al solito
un edificio, una costruzione). g. villani, 1-2: ordinò di fare
. -sfrenato, smodato. g. gozzi, i-8-197: quando poi ha
fòro del maraviglioso fra bonaventura cavalieri. g. gozzi, 1-11: a boezio filosofo
di un particolare settore merceologico. g. c. croce, 284: va'
per un fagotto di libri mandatomi. g. gozzi, i-12-194: ho messi tre
di comunicazione; imbonitore magniloquente. g. ferrari, ii-303: era in traccia
principessa andava diventando mercante e guerriero. g. capponi, 1-i-422: la nostra
lui. -speculare, lucrare. g. r. carli, 2-xiii-218: vuoisi
, un territorio o una città. g. ferrari, i -proem.: questa
-fare oggetto di traffici simoniaci. g. ferrari, 3-313: hegel dice che
pubblicamente a vista del popolo sovrano? g. g. belli, 423: ciarlatano
vista del popolo sovrano? g. g. belli, 423: ciarlatano si dica
del soldano, bella e mercantesca. g. contarmi, lii-2-16: ulma è terra
meno di conoscere tutti i mercanti. g. gozzi, 1-335: sono stato educato
, o pure timida e mercantile. g. benlivoglio, 4-53: da tutti i
europa] sommamente traffichevole e mercantile. g. bentivoglio, i-27: da
ma in grano buono e mercantile. g. m. casaregi, 2-169: quando
all'agreste invasione uno straordinario risalto. g. bassani, 5-95: la doppia
tu mandi, / rubando ciascheduna mercanzia? g. morelli, 225: non
cremisi e si chiama cucci- gniglia. g. r. carli, 2-xiii-236: sembrandomi
. in uno medesimo luogo ricevono pena. g. morelli, 142: nella mercanzia
ne porta delle quali v'è carestia. g. bentivoglio, 4-m: la gente
solita mercanzia e traffico di mare. g. gozzi, 1-8: le signore donne
, gabella sugli affari commerciali. g. r. carli, 2-xiv-225: poco
voi vi roviniate per sì poca cosa. g. m. cecchi, 20-14:
detti senza contrarietà mi hanno condannato. g. b. adriani, 1-i-264: le
però sarà bene concederlo alli ecclesiastici, g. gozzi, 3-5-450: la povertà.
sete e perle e gioie e specie. g. m. cecchi, 19-5: essendo
con ambizione presuntuosa ocon provocante sfrontatezza. g. dolfin, lii-10-485: è [camerino
o a milizie da arruolare). g. correr, lxxx-3-327: pareria a quelle
i favori di una donna. g. m. cecchi, 17-134: -e
rapporto erotico con piena soddisfazione. g. m. cecchi, 17-135: perché
prove evidenti delle proprie qualità. g. gozzi, 498: ognuno che vive
. -peggior. mercanziàccia. g. m. cecchi, 1-2-206: le
bella il grembo e 'l letto. g. b. andreini, 69: ragion
non è, ma sol prevista. g. p. zanotti, iii-296: sol
infelici reliquie della sua lacrimevole mercatanzia. g. gozzi, 1-20: si abbatté ad
. -agg. mercantile. g. capponi, i-194: il nostro maggior
papa: tesoriere del papa. g. villani, 7-42: quelli della casa
a lasciare dire chi volle. g. morelli, 239: tu serra bene
né a danari né a promessa. g. f. achillini, 77: teseo
cotesta bottega, mercatantuzzo di merda. g. b. andreini, 1-102: io
mercantile, n. 9). g. morelli, 457: di nove anni
commerciali, affaristiche, utilitaristiche. g. capponi, ii-384: sempre le usanze
stimo il tabacco in polvere. g. gozzi, 1-208: i librai non
andava in mare a far mercatanzia. g. capponi, i-428: vogliamo..
richiami che si udissero in europa. g. gozzi, 1-283: un uomo caritativo
, sbarattata da le nostre miserie. g. b. nani, li-4-442: mercatando
in cui avviene una tale riunione. g. villani, 2-21: per cagione che
oulx e della valle d'aosta. g. chiarini, 361: la tromba ecco
festivo o per altra ragione). g. m. casotti [in rezasco,
forestieri, renderà sino a ducati trecento. g. capponi, 1-i-374: l'artigiano
contrattazione per concludere tale scambio. g. villani, 1-35: i fiesolani alcuno
di formiche adosso abbia un mercato. g. gozzi, i-5-38: spesso animali
gran mercato mai non fue veduto. g. cavalcanti, i-336: ben è ver
a fiumicino e lì prese rinfrescamento. g. b. adriani, 1-i-322:
14. costo, prezzo. g. villani, 12-55: i bardi renderono
n'ha auto grandissimo / mercato. g. m. cecchi, 1-1-17:
volte il giorno venduto in ogni mercato. g. gozzi, i-8-117: sgraziato!
un atteggiamento); non innato. g. g. belli, 374: tutto
); non innato. g. g. belli, 374: tutto esce spontaneo
romani ne parlino come di barbara merce. g. ferrari, ii-402: le merci
in letteratura merci di tutti i paesi. g. bassani, 3-255: declamavo lentamente
valore guerresco, coraggio, ardimento. g. f. a chiliini, 105:
merzì umilmenti si li aligni. g. cavalcanti, i-177: se mercé fosse
sua, per causa sua. g. cavalcanti, i-264: trovar non posso
cher merzé, più mi sdegnate. g. cavalcanti, i-258: di sospir sì
ogni merzé par messo al niego. g. villani, 12-21: abbandonarono la
: concedergliela con generosa condiscendenza. g. cavalcanti, i-205: di farne a
autorità, uniformarsi ai suoi voleri. g. villani, 10-160: si gittò a'
ser iacopo la lor merciede. g. c. croce, 145: chi
io sento dell'amarvi senza mercede? g. stampa, 64: vi mostrate di
, conveniente; importare assai. g. m. cecchi, 1-ii-232: a
a'ministri o amici vostri. g. contarmi, lii-2-43: è necessario eziandio
con poca speranza di miglior sorte. g. b. adriani, 1-i-233: spogliato
ministrano e'sacramenti e li offici. g. m. cecchi, 1-151: né
egli minora in mano del mercenario. g. capponi, i-i- 373: vollero
mali » per alcuno di voi. g. raimondi, 2-70: era una di
commercio la famiglia poteva ancora vivere. g. raimondi, 4-75: sfiorava negozi di
-esercizio di un piccolo commercio. g. capponi, ii-33: puccio pucci,
g. villani, 7-13: le 'nsegne delle
eiaio, compero stringhe. g. gozzi, 1-9: tutte le altre
alla tassa mercimoniale; mercimonialista. g. f. carli, 2-xiv-307: con
del mercimonio, diedesi a negoziare. g. r. carli, 2-xiii-358: fu
mercimonio, fatta dai tre revisori. g. r. carli, 2-xiv-198: l'
dies tredici intrante luglio, mercole. g. villani, 10-1: carlo,
di ottobre, mercordì la sera. g. gozzi, 1-11: trovavami mercoledì
letteraria, una rappresentazione). g. de'bardi, 3-31: erano altre
modo più corretto e omogeneo). g. g. belli, 143: ho
corretto e omogeneo). g. g. belli, 143: ho gradito la
è a base di mercurio. g. del papa, 6-i-58: i professori
, da una malattia luetica. g. gozzi, 1-1060: un bertone senza
se nostre rime fusser merda. g. m. cecchi, 1-i-345: questo
cui mi dà 'l merdocco. g. a. papini, 91: tenevano
o vile e pusillanime. g. raimondi, 3-84: quelli gliela faranno
3. peggior. merendonàccio. g. m. cecchi, 1-ii-409: su
che egli consentisse con lei peccare. g. villani, 1-25: laurenzia era bella
permettesse, se voria viva seppelire. g. paleotti, l-n-232: una donna
, e per conseguente i becchi. g. m. cecchi, 29-51: le
, meretrice, obriaca, linguosa. g. brancoli [plinio], 9-34:
si rappresentano nelle antiche commedie. g. b. casaregi, 187: profonda
ascensione retta e declinazione. g. l. cassola, 193: il
riferire ad esso tutti i luoghi terrestri. g. l. cassola, 222:
luoghi il meridiano della città nostra. g. l. cassola, 200: sorge
costituivano il regno delle due sicilie. g. capponi, 1-i-129: nella italia meridionale
/ e satrapi e signor meridionali. g. capitoni, 1-i-68: l'affrica
. -sm. e f. g. b. doni, 2-88: i
sul meriggio in casa di simone coiaio. g. villani, 10-88: il meriggio
4. per estens. pomeriggio. g. chiarini, 157: declinava il meriggio
in questo modo tassandolo di superbia. g. gozzi, 1-393: commedia dilettevole,
stata chiamata la micrania dell'anima. g. ferrari, 474: cola di rienzi
donna onesta, / è più meritamento. g. villani, 11-3: le virtudi
merita compassione: l'errore vuol equità. g. gozzi, i-5- 17: la
ché ormai lo più tardar merta rampogna. g. gozzi, 5-69: le mie
però ne dee essere meritato. g. villani, 10-37: per meritare castruccio
belle parti d'italia. g. gozzi, 1-14: nella contrada di
non apprezzare i nostri meriti. g. m. cecchi, 160: padron
ricevendo brindisi e applausi meritatissimi. g. gozzi, i-12-106: clearista, per
di stato precipitasti quell'altro. g. gozzi, i-5-123: né bastava a
desti più ch'ad altro omo vivente. g. cavalcanti, i-216: non già
è libertà, non è merito. g. morelli, 489: io, cagione
'l merto / degna ragion d'amore. g. bentivoglio, 4-1093: servirà pur
perde per mormorare e darsi malinconia. g. villani, 8-35: la quale
, non per alcuno nostro merito. g. morelli, 151: noi pe'nostri
quel pianto nei cari occhi tuoi. g. bassani, 5-136: le fiammanti
esperienza voi esser composto il giudice. g. grimani, lxxx3- 220: [
/ ché simiglianza fa nascer diletto. g. villani, 12-44: i meriti e
merto / del mio bando son fuore. g. morelli, 480: come che
mutolo, la favella fosse restituita. g. morelli, 481: ancora pel merito
vedere il papa e la sua corte. g. morelli, 491: moltissime volte
e la sentenza dié contra giunone. g. m. cecchi, 1-1-142:
svaligiata de la coltrice del letto. g. m. cecchi, 19-16: mi
. 16. prov. g. m. cecchi, 1-1-300: non
far conseguitare la felicità eterna. g. p. maffei, 138: acciocché
pioverà, o che berta filò. g. visconti, i-1-14: la giovenezza ne
e merlare l'atra corte di quae. g. villani, 12-46: il palagio
ornato di pizzi e di merletti. g. gozzi, i-27-199: ritrovò un letto
ricamo; non merlo nei manichetti. g. gozzi, 1-28: erano tutte queste
non aver nulla da fare. g. m. cecchi, 1-i-69: oh
che lor volano d'intorno. g. g. belli, 148: due
volano d'intorno. g. g. belli, 148: due di essi
e colla- nuzze arrendellato e fitto. g. gozzi, 1-9: senza le donne
3. vero, autentico. g. f. achillini, 1-51: voi
et in meror funebre e lutto. g. visconti, 1-96: vidua abitazion lugubre
merlo di mare, merlo marino. g. brancati [plinio], 9-15:
mese più, un mese meno. g. giustiniani, lxxx-3-404: sua maestà
si mise a sorbir lentamente il vino. g. chiarini, 18: mescete
mesci o confermare quel che proponi. g. graziani, 433: senza ch'altri
acqua alle mani / pura mescesse. g. gozzi, i-23-131: datomi d'
mal, che solo il tempo mesce. g. m. cecchi, 174:
sua vita meschi namente. g. landi, 16: così due autori
cose si mutino senza sentir dolore? g. gozzi, i-4-155: l'essere
di ciò che sembra meschinità de'vili. g. capponi, i-i- 312j. tengo
: praticare una sordida avarizia. g. m. cecchi, 1-i-187: i'
la prima tua sì bella impresa. g. b. adriani, 1-i-625: né
superbissimi, ma poveri e meschini. g. m. cecchi, ii-22: ell'
, scoprirti per re de'poveii. g. c. croce, 2-54: un
so qual delitto ch'avea commesso. g. averani, i-108: bisogna aspettar
, avendolo, se ne riputeranno beati. g. gozzi, 256: vorrei
grandi e non picciole e meschine. g. gozzi, i-7-79: avendo io,
/ e strascinata trista e meschinetta. g. gozzi, i-3-149: quando tu crederesti
, meschinazzo. -anche sostant. g. m. cecchi, 160: un
di voce vanno a ritrovar caronte. g. gozzi, 5-55: 0 chi soccorre
/ che-mmi fuora disnor la lor usanza! g. villani, 7-121: il conte
di bacini e mescirobe d'ottone. g. rucellai il vecchio, 34: cose
una grande mesciròba d'ambra gialla. g. f. rucellai, 176: si
nomi non mancò mai del tutto. g. capponi, 1-i-324: quasi che
o di rumori; consonanza. g. b. doni, 2-87: si
quale fusse intesa quasi per tutto. g. bentivoglio, 4-1084: non avevano
. ibridazione, incrocio; innesto. g. m. cecchi, 30-28: vuole
di battista. -interdipendenza. g. capponi, 1-i-336: alla economia politica
come verderame, cinabro, ecc. g. b. adriani, i-40: per
; contemperare le tonalità cromatiche. g. b. casaregi, 278: non
meglio sappia / novelli mescolar colori. g. gozzi, 299: s'egli non
, il quale vince tutte le cose. g. gozzi, i-19-235: ecco come
quasi tutti simili fra di loro. g. capponi, 1-i-67: avvezza [l'
avidamente attendono e gustano le perfette. g. b. doni, iii-52:
senza fallo il sol sentirai temperato. g. morelli, 537: fecesi punga pe'
co 'l pianto, così disse. g. gozzi, i-16-180: l'orrore dell'
tutte le cose da'casi fortuiti mescolarsi. g. bentivoglio, 4-558: non finiva
che e'volessi mescolarci ancora me. g. m. cecchi, 402: io
noi? che n'hai che fare? g. p. maffei, 193:
silenzio inverso la patria s'incamminò. g. bentivoglio, 4-1252: nell'accostarsi
e l'altro s'infonde nell'oceano. g. de'bardi, 3-4: avvi
-intervenire; entrare a far parte. g. gozzi, 470: pare che alle
via prima di giugnere a noi. g. ferrari, 191: le ultime confidenze
o sottili come tornava lor meglio. g. bentivoglio, 4-1208: riuscì loro
ordine definito; commisto, inframmezzato. g. villani, 10-118: il comune di
rappresentò. -dosato, temperato. g. gozzi, i-9-123: la state.
disarmonico (un suono). g. gozzi, i-i 1-252: combattevasi in
condannati a vita, mescolato ad essi. g. bassani, 5-296: oggi,
e di pontico come una nespola. g. gozzi, i-16-135: la pazienza,
essere stato il ciclo epico di stasino. g. bar o men combattuto
sono poesie mescolate di filosofia. graziamento. g. ferrari, 265: l'odio al
altri cereali o di legumi. g. m. cecchi, 1-2-532: in
e nella luna in un mese. g. gozzi, 3-5-463: prestami, amica
il mese di luglio più vicino. g. l. cassola, 217: il
straordinarie, ecc.). g. venier, lxxx-4-355: riporterebbe cesare non
n'appaia carta o scritta chiara. g. m. casaregi, 2-103: se
questi mesi: poco tempo addietro. g. m. cecchi, 126: a
costituzione gracile, salute malferma. g. m. cecchi, 1-i-363: sarebbe
), dal gr. (jtécty) g 'vento di nord-nord-est '. mése2
trascorso quel periodo di tempo. g. m. cecchi, 19: un
mesarum (nell'anno 1276: cfr. g. rossi, glossario medioevale ligure,
il segnale degli applausi. g. b. martini, 2-2-278: 11
yxofa 'colla '. mesoglìa (g + l), sf. anat.
'colla, glutine'. mesogliòma { g + l), sm. (plur
della valenza, emessa nel 1906 da g. oddo e organici, di
medie onde si quadra il cubo. g. b. martini, 2-3-307: siccome
sua festa, ecc.). g. b. casotti, 1-207: alla
ci la messa sopra il suddetto introito. g. b. doni, iii-9-260:
per l'anima dei morti suoi. g. p. maffei, 7: ritrovò
inizio, stare per iniziare. g. m. cecchi, 1-ii-143: sove
dopo. -portata di vivande. g. villani, 11-60: ebbe mille e
ma ancor si spegne le messe tagliando. g. b. tedaldi, 1-43:
trasporto, la messa in opera. g. bassani, 4-30: mi aveva subito
la bianca piuma e 'l rubicondo piede. g. b. casaregi, 29:
sgomenti. -con valore attributivo. g. cavalcanti, i-286: dante, un
della sua natività in questo mondo. g. b. strozzi, il vecchio,
fiorito, / viensene adorno. g. b. andreini, 33: ecco
lettere o messaggi che vengono innanzi. g. rucellai, 599: né da
e scroscia / incontro alla marea. g. raimondi, 3-142: il messaggio
, a bovon de bruban. g. villani, 10-54: mandò scorridori innanzi
il messaggio ne va mal contento. g. visconti, ii-2-4: ora ecco citta
contiene la liturgia gregoriana. g. villani, 12-3: saramentò in sul
già rimiro / campi dianzi deserti. g. gozzi, i-23-32: biondeggiare,
, ma inconcludente ed elusivo. g. m. cecchi, 19-21: non
ai dottori e ai cavalieri riservati. g. a. papini, 209: titolo
, io lo fo per suo amore. g. gozzi, i-23-114: dappoiché non
chiamarlo con questo titolo onorifico. g. m. cecchi, 1-i-521: a
, si dice farlo il messere. g. m. cecchi, 1-i-401: fa'
. messerolus 'falcetto '(v. g. rossi, glossario medioevale ligure,
gr. biz. p. eoct7) g * mediatore '; cfr.
messia / chi nacque pulcinella. g. ferrari, i-190: per noi bacone
non viene mai posto in atto. g. a. cicognini [in panciatichi,
è originario di messina. g. villani, 7-65: erano i messinesi
gusto della favola e della messinscena. g. bassani, 5-136: l'accurata
, porpora, ecc.). g. morelli, i-106: a'dì 25
, niun sapea di che lingua. g. gozzi, i-27-293: di qua ella
non mancò lui di quel superno messo. g. gozzi, i-8-215: vinto il
sui / per la guerra. g. gozzi, i-19-150: il messo di
, che si dicevano 'messi '. g. capponi, 1-i-113: lo sculdascio
messo. / -sì, maccherella. g. villani, 12-58: presi i detti
affretta e del tardar mi grida. g. stampa, 32: se non temprasse
. 8. prov. g. visconti, ii-2-5: è antiquo proverbio
: piatto, portata. g. villani, 4-3: e 'l conte
perché il fracassa mesti ed impasticci. g. capponi, 1-ii-32: con molti di
confronti degli avversari). g. g. belli, 413: tutto
avversari). g. g. belli, 413: tutto quell'ardore
vena se la plaga abunda multu sangue. g. francati [plinio], 9-39
di vero. -coinvolgere. g. sangalletti, 4-ii-595: il dire che
, essere unito; frammischiarsi. g. brancoli [plinio], 9-35:
senza misura della reina s'innamorò. g. morelli, 90: nel mugello ha
: faceva el mestieri dell'orefice. g. b. possevini, 189: gli
/ sendo quasi mestier di cavalieri. g. correr, lii-11-9: la nobiltà.
dalla città tutti i mestieri strepitosi. g. gozzi, 502: pochi sono quegli
roberto, 3-152: salvatore doreria. g. c. croce, 122: tu
doti si trovi dalla il tuo tempo. g. ferrari, 514: si trattava di
carico2, n. 1). g. villani, 7-74: io non ho
mestiero di conseglio trovare e avere. g. c. croce, 2-52: chi
, un incarico particolare. g. bassani, 3-169: il direttore,
-connaturato con la propria attività. g. capponi, 1-i-292: la gioia della
compito di carattere prevalentemente manuale. g. villani, 7-75: il primo giorno
dimin. e spreg. mestierino. g. b. ricciardi, 67: poeta
dimostrazione di somma mestizia parlò loro. g. bentivoglio, 4-373: concorrevano gli
fronte si velano di mestizia. g. chiarini, 167: cinque anni appena
segni d'orror, di maraviglia. g. b. casaregi, 4: ahimè
riluce, / canzon mia mesta. g. stampa, 5: ascoltate in queste
malgrado suo non pianse in manifesto. g. stampa, 3: se accaderà
, ma eziandio mesta e lagrimosa. g. bargagli, 213: né meno
, tapino (una persona). g. gozzi, i-17-128: se grave pensier
non intendo essere aggirato dalla donna. g. m. cecchi, 1-2-413: quel-
determinante su eventi o situazioni. g. m. cecchi, 3-24: lasciate
lo più con sleali raggiri. g. m. cecchi, 3-3-7: che
mestolo, quasi simbolo di autorità. g. bargagli, 54: né mi piaccion
ottusità, insipienza, stupidità. g. f. loredano, 11-16: o
contenuta0 raccolta in un mestolo. g. f. loredano, 8-36: ogni
, mestolone, maccherone, minestrone'? g. f. loredano, 9-13:
per far posto al borgo nuovo. g. rucellai il vecchio, 72: la
di mentecatte, intriganti e sfruttatrici. g. bassani, 5-134: piazza della certosa
palla per segnare il punto. g. gozzi, 1-178: per caso uno
estimazione di chi ha il carico. g. r. carli, 2-xiv-131: che
stanco, sarebbe entrato in un caffè. g. bassani, 3-11: distribuiti su
in pronto il danaro per ciò. g. m. casaregi, 2-38: in
. -con uso avverb. g. ferrari, 141: machiavelli rimane solo
importanza, di rilevanza). g. villani, 11-94: facevano per anno
più, sopra a l'asticciuola. g. capodilista, 234: qui è la
fra forma ascendente e discendente). g. b. doni, iii-54: queste
con mutazione di tono. g. b. doni, 1-13: onde
favorisce il passaggio di tono. g. b. doni, 2-29: mi
metaboliche che cadono in amendue tra il g e l'a, e tra il p
filosofiche, una di j. g. hamann (1730-1788), metakritik ùber
1784), l'altra di j. g. herder (1744- 1804),
vuoi metadella a modo di toscana. g. morelli, 399: egli bevve più
, che si osserva nelle corti. g. gozzi, i-28-145: eccovi il gusto
e non può ragionevolmente esser supputata. g. ferrari, ii-335: se locke
che trasale ogni via di scienza. g. ferrari, i-322: l'idea cartesiana
si guadagna nelle cose di fatto. g. ferrari, ii-142: direte,
spazio ». -sostant. g. ferrari, ii-294: la fisica,
un'opera, uno scritto). g. gozzi, i-28-4: v'ha chi
creda ella perciò degno di compassione. g. r. carli, 2-xiii-274:
metafisico co 'l signor ottavio. g. ferrari, ii-208: la rivoluzione rimase
, paolo deltintelligibile e del sovrintelligibile. g. ferrari, ii-28: i metafisici della
j. donne, r. crashaw, g. herbert) che, ispirandosi a
al processo più logico della prosa. g. ferrari, ii-7: i sentimenti non
, anche, oscuri, involuti. g. c. croce, 69: la
da un'opera, ecc. g. ferrari, ii-282: nessuno ci accusi
e altre parti corrispondenti al corpo. g. m. cecchi, 17-58: '
in istraordinario, ma proprio significato. g. ferrari, ii-7: il dizionario
. metagnèiss (anche metagnèis; g + w), sm. geol
altri stromenti metallici da cucina. g. chiarini, 24: sciolta d'ogni
far acquisto d'una [medaglia] g. cornelia supera in metallina. targioni
falsai li metalli con l'alchìmia. g. villani, 9-9: l'acciaio
selo in alto in su un legno. g. villani, 10-174: si cominciarono
di uno strumento musicale). g. b. doni, 2-119: come
e ne riportano una fissa attenzione. g. a. papini, 205: si
il metallo de le regie porte. g. b. doni, iii-243: una
, è fra le più minacciate. g. raimondi, 4-77: lo sgarzi,
in partic., sentimentali. g. bargagli, 88: il giuoco chiamato
o per mutamenti di costituzione molecolare. g. ferrari, i-332: il pensiero
secondo esigenze e situazioni diverse. g. ferrari, 134: ci duole.
, termine coniato dal filosofo positivista inglese g. e. lewes (1817-1878),
labilità, di caducità). g. gozzi, i-15-179: le virtù civili
una nuova meteora del teatro tragico inglese. g. raimondi, 3-166: avveniva nell'
ch'esalano dal loro puzzolito fecciume! g. gozzi [tommaseo]: il pensare
base di impressioni soggettive. g. gozzi, 3-5-89: vanno i sette
v.). metilglicoside (g + /), sm. chim.
v.). metilgliossale (g + /), sm. chim.
. -graduale, progressivo. g. ferrari, 483: fa veramente stupire
soglie dell'aristocrazia. -costante. g. ferrari, 290: la mediocrità si
. e c. wesley e di g. whiterfield e fondato su un più rigoroso
di comportamento o di pensiero. g. gozzi, 1-335: questi rifiuti,
sperimentale'detto eziandio 'metodo di osservazione'. g. ferrari, 463: noi siamo
leibniz e attribuita al matematico svizzero g. cramer) atta a risolvere i sistemi
avesse dovute realmente mandare all'esecuzione. g. gozzi, i-15-34: procurerò per
e con divisione di paragrafi più soddisfacente. g. gozzi, 1-91: questo piccolo
dispensi / gli umori l'animale economia. g. gozzi, i-28-di metodo per le educatrici
accorgimento, trovata, espediente. g. gozzi, i-28-76: gli studi non
produce una gran metreta di vino. g. aver ani, 120: dioscoride scrive
si confà malinconia. g. capponi, 1-i-265: quella versione
. mus. ant. mensurale. g. b. doni [tommaseo]:
', cioè senza misura. g. visconti, i-2-34: aveva il sopradicto
* metri 'si appellano. g. b. doni, iii-67: essendo
appunto metro significare 'misura '. g. b. martini, 2-2-231: il
io con un metro da sarto. g. raimondi, 4-112: si controllarono le
livello del mare, intendendo g come l'accelerazione di gravità (simbolo
di quella parte che chiamano aquitania. g. bentivoglio, 4-1444: succeduto alla regina
metropoli di 4 altre chiesie. g. p. maffei, 122: giunse
inghiltera e metropolita di quela. g. p. maffei, 16: malachia
allora metropolitana la chiesa di capua. g. p. maffei, 16: sono
finestra, osservò [ecc.]. g. gozzi, 1-202: la mattina
/ sanza prenderne gioia né pesanza. g. gozzi, i-8-90: * ma benigno
altre città di quel suo governo. g. gozzi, i-12-178: signore,
li levò il suo pezzo dinanzi. g. michiel, giacomo soranzo, p.
, giacomo soranzo, p. tiepolo, g. correr, lxxx-3-393: nel servizio
boccal se mise a bocca. g. gozzi, i-1-218: prendi, o
m'aveva messo in quella casa. g. m. cecchi, 17: il
lucente se ne fé 'l pianeta. g. villani, 7-6: seguirono i ragazzi
si mettano a mensa solo per bere. g. gozzi, i-13-141: il cacciatore
, e se ne vanno. g. b. adriani, 1-i-385: avendo
tre delle quali furono già messe monache. g. gozzi, 1-160: prendete un
condurre al bramato porto della tua salute. g. m. cecchi, 1-ii-9:
trattenersi più. -recipr. g. capponi, i-4: i-fiesolani e i
metterli in ridicolo. -rifl. g. giustiniani e a. priuli, lxxx-3-80
di modo o maniera). g. villani, 11-53: presono la rocca
un mugghio terribile <; spaventevole. g. b. doni, iii-255: mi
van di notte mettendo amabil voce. g. l. cassola, 1-47: ma
-per estens. produrre. g. bentivoglio, i-29: l'ollanda non
e ultimamente compassione della sventurata donna. g. morelli, 492: lo invidioso
/ jhì metto a la ventura. g. villani, 9-47: dell'uscire.
un capitale, un patrimonio). g. villani, 12-55: nel detto anno
quasi da burla il soccorso de'poverelli. g. gozzi, i-4-175: in ogni
beni, come carnefice successore rimanesse. g. giustiniani e a. priuli, lxxx3-
/ che nell'eneida sua virgilio mette. g. m. cecchi, 264:
orazione di tutte le monache. g. bargagli, 215: il principale sia
relazione con una prop. subordinata. g. villani, 10-40: fece uno trattato
-pubblicare, dare alle stampe. g. gozzi, 1-22: appena foste avvertito
mettere questo volto santo nelle loro monete. g. gozzi, i-22-173: avveduto pittor
. e missero questa petizione. g. morelli, 266: ricorri a'signori
, anzi lo mette sopra un altro. g. villani, 9-49: la qual
si può metter veramente per savia. g. m. cecchi, 150: -sta
medici / ce la metton confusa. g. bargagli, xli-i-432: poiché questa strana
parlò, e disse così. g. gozzi, i-15-205: la sagra storia
un atto da compiere, ecc. g. villani, 8-12: dove la prova
all'amore e all'umore. g. gozzi, 3-4-248: talvolta ancora troverai
un rimedio, un ripiego). g. villani, 8-1: certi buoni uomini
voi trovati e messi in rima. g. villani, 7-93: questo avemo messo
papato e poi la vita. g. m. cecchi, 1-2-513: io
nota musicale, un accordo). g. b. doni, iii-247: fa
testo letterario o un'azione drammatica. g. b. doni, iii-62: ci
. or dove me'potete metterla? g. m. cecchi, 19: un
alle difese / a chiusi orecchi. g. villani, 7-25: perocché [curradino
tutti rubò sotto i piedi la terra. g. raimondi, 7-54: guardano fuori
del'alpe che vi metevano dentro. g. villani, 11-1: ogni fossato
all'obbedienza, alla sottomissione. g. grimani, lxxx-3-250: presi espediente di
/ segue animosamente il tuo sentiero. g. gozzi, 1-85: le nobili
giù qualcuno: gettarlo a terra. g. bassani, 4-104: cominciò a chiedermi
perché a persuadermi tu non vali. g. gozzi, 1-60: il musico,
dei beccamorti: farlo morire. g. gozzi, i-6-24: sono alquanti mesi
nemici, si mettessimo tutti in arme. g. gozzi, i-22-29: come tutti
mare: intraprendere una navigazione. g. villani, 7-3: con certi de'
che tagliare si voleva una cioppa. g. bargagli [tommaseo]: mezzaiuòla:
, sieno semplici operari giornalieri. g. capponi, 1-i-398: io ritengo la
luna all'alto della montagna. g. bentivoglio, 4-1527: passato che fu
onde ha preso il nome di mezzana. g. b. nelli, 38:
: media proporzionale, mediante. g. b. doni, iv-347: un
veramente nell'interno da queste nozze. g. gozzi, i-12-86: lamone agramente
messer bosco ritornata fu, narrandoli tutto. g. f. a chiliini, 72
'l diavol tutta via la istiga. g. m. cecchi, 1-1-69: perché
poco bandolo, broccosa mezzanamente. g. f. achillini, 153: mezzanamente
tutte n'era / mezzanamente instrutto. g. gozzi, i-12-237: non c'
rico, ma mezzanamente si starà. g. rucellai il vecchio, 41: starsi
a mezza nave il suo parer risolve. g. cattaneo [tommaseo]: a
centrale: mezzana, mezzanina. g. m. lanfranco [tommaseo]:
veneto: mezzo grosso, bezzo. g. r. carli, 2-xiii-315: in
esse. - anche: complicità. g. villani, 7-13: il popolo di
e un aggiustato temperamento delle medesime. g. gozzi, i-16-7: il costume
peccare nel poco che nel molto. g. gozzi, i-15-195: ho veduto che
ltmperadore interpretava. aderenza e collegazione. g. capponi, i-50: temendo a quei
dire piccolezza, della mia sufficienza. g. gozzi, i-8-58: la diligenza,
[effigie] dello stesso santi. g. gozzi, i-10-218: scopri tu
anche nei mezzani tempi approvato era. g. gozzi, i-10-55: il ragionamento di
altre dissoluzioni allargandosi quanto i secondi. g. paleotti, l-u-383: altri [
è molto conveniente per i malinconici. g. bentivoglio, 4- 1039: fece
mazzane, com'è questa nostra. g. gozzi, 193: guance brune,
rimane, induriscesi e si cristallizza. g. gozzi, i-10-6: ora, mancandoci
di giobbe, versare la sua rabbia. g. gozzi, 1-266: io veggo
cultura, il sapere). sandro. g. gozzi, 3-4-357: non uomini,
miseria. pompa degli ornamenti. g. capponi, 1-i-315: mezzana virtù
concludere l'accasamento con lui. g. gozzi, 1-108: la terza che
perfetta o autentica). g. b. doni, 2-84: nell'
tenorile moderato (la voce). g. b. doni, 2-119: la
con parole dolci raumiliamo i signori. g. villani, 8-61: messer alberto
matrimoni, paraninfo, pronubo. g. morelli, 342: prima compromisi altra
chi trae e altrettanti da chi rimette. g. capponi, 1-i-384: il contadino
di mediatore, di negoziatore. g. villani, 10-23: il detto bavero
, e mi tornai verso casa. g. chiarini, 236: s'è ver
lat. mediev. mezarolia (v. g. rossi, glossario medioevale ligure,
. in modo ambiguo, allusivamente. g. capponi, 1-i-109: doveva il re
ottava di una mezza voce solamente. g. b. doni [tommaseo]:
istituzione, fondamento della toscana prosperità. g. capponi, 1-i-389: il nostro
un periodo di tempo). g. m. cecchi, 1-2-229: sì
chi non sa trarne profitto. g. m. cecchi, 163: e'
mezzo in ciel, ma tutto intero. g. m. cecchi, i-ii-
di traverso non ci ha. g. villani, 8-58: la moneta.
, come ^ ella fosse meza. g. m. cecchi, 5: [
ma cercate rimedio al nostro stato. g. gozzi, 410: il valentuomo,
è mezza donna e mezzo pesce. g. p. maffei, 51: eccoti
degli agri. -figur. g. m. cecchi, 1-ii-540: -
dominante; semicadenza, cadenza sospesa. g. b. doni [tommaseo]:
bello e gran cortile nèl mezzo. g. morelli, 94: le dette castella
co'compagni nel mezzo della strada. g. gozzi, i-8-109: nel mezzo
par che 'ntendesse la sua gravitate? g. villani, 1-43: questo fiume
d'oblio e fatto esemplo altrui. g. gozzi, i-n-62: sarà insieme
mandare in cielo o in precipizio. g. gozzi, i-2-203: malattia..
mezzo, si corrompono in vizi. g. gozzi, i-21-61: nel mezzo amor
la vista e l'altro i passi. g. m. cecchi, 283:
che 'l mezzo / d'un'altra. g. m. cecchi, 1-i-289:
e dopo un'ora e mezzo spirò. g. bassani, 4-40: ricordo la
potrebbe stimar lodevole quel con- siglioj, g. paleotti, l-11-297: pervertendosi questo bello
e stimolarlo in qualche maniera possibile. g. gozzi, 1-65: il dottore
, materiali, pecuniari). g. giustiniani, lxxx-3-398: baviera non dormirà
diafano, mezzo illuminato). g. cavalcanti, i-216: for di colore
del raggio. g. del papa, 5-78: moto di
disus. termine medio del sillogismo. g. cavalcanti, i-311: da più a
. ambito sociale, ambiente familiare. g. ferrari, ii-3: la società è
di marte. -attraverso. g. cavalcanti, i-247: elle [le
il volto, orrida il ciglio? g. gozzi, 1-121: cominciava..
ancor di sua bruttezza io dico. g. m. cecchi, 44: -che
alla metà di quello che vorrebbe. g. gozzi, 99: ulisse, tu
quell'oste fosse comune e per mezzo. g. villani, 11-127: i pisani
metà di un periodo di tempodeterminato. g. capponi, 1-i-479: una mattina a
fare in modo disordinato, affaccendarsi. g. m. cecchi, 18-2: si
popolo. -in seguito. g. villani, 6-20: papa celestino.
tutti o presi o morti. g. bentivoglio, 4-202: lodovico,.
con la loro stanza per botteghe. g. bentivoglio, 4-219: l'entrata.
smettere; interrompere, cessare. g. rosso, 1-4-23: così torna a
e'non ci è luogo pe'mezzi. g. m. cecchi, 30-6:
in mano a ciascuno la metade. g. villani, 12-124: s'aperse
non parteggiare per alcun contendente. g. villani, 8-68: chi era col
conosciuti sono sospetti a ciascuna parte. g. morelli, 280: istati di mezzo
degl'ignoranti affatto i mezzo intendenti. g. gozzi, 1-54: tre fanciulli
in su la riva l'attendeva. g. chiarini, 174: stava la gemma
e a mezo die zuchero violato. g. villani, 10-1: carlo, duca
dal settentrione al mezzodì della francia. g. ferrari, 447: nel 1617.
varie specialità del mezzofondo. g. dassani, 4-22: ero stato colpito
di mezogiomo infino alla mezza nona. g. villani, 12-47: fu aspra
sua prigione ed alza gli occhi. g. chiarini, 361: suona mezzogiorno -e
o poco dal più al meno. g. villani, 9-257: dalla detta
quale si estende l'emisfero australe. g. villani, 11-68: nel detto anno
e determinato di prodotti. g. bassani, 4-130: era un venerdì
afflizione. -follemente innamorato. g. gozzi, i-28-126: voi, che
. mus. quarto di semitono. g. paolucci, 1-2-24: la pausa di
-anche: intervallo di seconda minore. g. b. doni, iii-78: la
il sigaro...! g. raimondi, 4-41: il mezzo toscano
sigla deriv. da m [illi] g [rammo]. mg.
sigla deriv. da m [iria] g [rammo]. mgh.
dì primo d'agosto dell'anno 1758. g. bassani, 3-113: avrei potuto
re, mi, fa, solle. g. b. doni, iv-1-
(mytilus margaritifera). g. brancoli [plinio], 9-34:
che caggiono della mensa del signor loro. g. f. loredano, 12-108:
spagnuole, fece scaricarlo sopra di loro. g. pozzi, 2-248: signor,
fa lo struezogammaro ovo corno formica. g. f. loredano, n-16: ancorché
negazione cui si unisce. così v. g.: 'non è mica vero che
entrare: -mica ci mangeranno vive? g. bassani, 7-94: « andava bene
carni, da'quali credesi discendere. g. ferrari, 3-331: nel mentre
ad amar quello in tutto è volto. g. b. andreini, 1-89:
tanta micca è cosa da bricconi. g. m. cecchi, 1-ii-336: sì
region. panino, pagnottina. g. r. carli, 2-xiv-123: nelle
piacque l'arte assai di michelaccio. g. a. papini, 146: se
avuta e lisciatole la coda. g. f. bini, xxvi-1-320: se
più miciduale che inmaginar si possa. g. b. adriani, 1-ii-232: sono
di streghe, cioè fittizia e micidiale. g. b. casaregi, 60:
l'adulterio e appresso il micidio. g. villani, 4-15: in una
lini / che avanzano i mastini. g. gozzi, i-8-199: che soavissima
e vi faranno anche paura. g. bassani, 3-115: la mamma,
povero microcosmo non ha potuto assuefarsi. g. g. belli, 426: dirò
non ha potuto assuefarsi. g. g. belli, 426: dirò come il
e. i. micro glia (g + 1), sf. anat.
colla, glutine '. microgliare (g + 1), agg. anat.
effetto di misurare le piccole distanze. g. l. cassola, 185: chi
? 'forza '. microstereognosìa (g + n), sf. medie.
di corteccia e manco di midolla. g. del papa, 3-77: penetrando [
, di conseguire determinati fini. g. m. cecchi, 1-ii-397: neri
i denari contenuti in una borsa. g. gozzi, i-14-216: fra le bestemmie
l'arrecherò, nencia mie bella. g. m. cecchi, 30-61: il
affollato e ripieno, saria difettoso. g. a. papini, 74: se
della parola, del discorso). g. gozzi, 232: si lagnano alcuni
di una città; centro. g. villani, 8-71: arse [il
gli altri nella sola superficie si fermano. g. r. carli, 2-xiii-201:
bietolone, scioccone. g. m. cecchi, 19-18: o
inganno più bello è il più crudele. g. gozzi, i-21-175: non fugge
/ veleno di calunnie altrui mesceva. g. gozzi, i-13-178: col mele
le muse più canore e belle. g. rucellai, 6: da la lingua
trattabile, arrendevole, conciliante. g. morelli, 438: noi ne profferemmo
il meglio, procedere felicemente. g. m. cecchi, 8-3-2: or
cerri / sudino mel dalle corteccie irsute. g. l. cassola, 1-6:
in somma non è mel senza mosche. g. m. cecchi, 1-1-461:
al cader dell'uomo che muore. g. c. croce, 2-59: aafin
fuoco ogni cosa mietendo e predando. g. stampa, 50: tu, amore
mietea con essi / tutti gli allori. g. g. belli, 345
essi / tutti gli allori. g. g. belli, 345: tu
non dipendono dalla propria volontà. g. stampa, 75: tal la sua
franchi, / come 'l durate troncò? g. chiarini, 246: annoiata di falciar
terra distesi i covoni perché prosciughino. g. b. vasco, xviii-3-779:
, da loro mietuto nei prati. g. raimondi, 3-277: carri trasportano il
i mietuti trofei sovr'ai titani. g. rossetti, vi-34: cittadini, posiamo
unissi / alle migdonie / campagne. g. gozzi, i-22-14: o se in
pericolosa infermità e alcuni ne morirono. g. villani, 8-41: uno maladetto
sangue di quel porco campereccio. g. g. belli, 222: deh
quel porco campereccio. g. g. belli, 222: deh, michelangiol
migliacci: intrecciare tresche amorose. g. f. loredano, 11-63: poche
e migliaia d'infermità essere sottoposto. g. stampa, io7: non è
asia stavano compendiate nella sua guardaroba. g. gozzi, 1-9: lascio stare
tempo, per la voglia pronta. g. villani, 4-33: il migliaio si
, ma ancora due volte favelloe. g. de'bardi, 2-55: correggasi plinio
, a migliaia per giorno infermavano. g. m. cecchi, 30-64:
dell'istessa figura per l'appunto. g. del papa, 3-20: le minutissime
era trovarne a rodere e sfamarsi. g. a ver ani, iii-166:
. 5. prov. g. c. croce, 144: chi
= deriv. dal nome di g. miglioli (1879-1954), sindacalista
/ acresce del valente suo pregiare. g. villani, 11-94: eli'era [
quello che si dà al sonno. g. p. maffei, 61: da
: elevazione intellettuale e morale. g. gozzi, 422: quella naturaccia trista
, condottele finalmente a perfezione? g. b. doni, 2-45: in
, migliorare la natura senza distruggerla. g. gozzi, 1-213: la musica
si mantegna, e megliora suo stato. g. villani, 5-19: credendo la
e megliora in longità d'amico. g. di i. morelli, i-109:
farò distenderlo dal notaio nel testamento. g. m. cecchi, 1-2-501: -è
ci migliorò in segno di maestrale. g. gozzi, 1-97: certe donnicciuole
d'italia in questo anno medesimo. g. bentivoglio, 4-1592: quanto migliorerebbono
de la provincia e regin anco. g. cavalcanti, i-128: qual più
nelle romagne, tributo di sangue. g. ferrari, ii-228: i migliori nel
de'migliori loici che avesse il mondo. g. ferrari, 177: se egli
d'amor usar dolci e leggiadre. g. capponi, 1-i-265: composero uno
/ si pregherà perché cirra risponda. g. capponi, 1-i-407: un famoso autore
dare rispetto agl'interessi loro. g. gozzi, i-3-152: ogni nuovo scrittore
impiegato dentro di sé l'usura. g. r. carli, 2-xiii-218: che
questa di napoli, ma assai migliore. g. r. carli, 2-xiv- 40
per mal governo, miseramente imboschire. g. m. cecchi, 1-1-553: io
miglior. -più comodo. g. gozzi, i-6-40: io ho solamente
premio, una ricompensa). g. gozzi, i-7-147: chi sa qual
cura al destrier che la via faccia. g. b. adriani, 1-i-631:
passerò di mia vita i miglior anni. g. gozzi, i-13-156: l'innamorato
pensar e serà il tuo migliore. g. villani, 6-78: savio e prode
vittoria, avere la meglio. g. villani, 12-47: fu aspra e
particolarmente positivo e lusinghiero. g. michiel, lxxx-3-315: mi par di
dentro, e nessun gli combatte. g. gozzi, 3-2-421: si stieno a
fastidiosa; scocciatore, rompiscatole. g. gozzi, 3-1-264: qual così grave
, cioè cani favoriti, gentili. g. a. papini, 65: questi
e che del tutto sia posto sotterra. g. visconti, 1-5-39: non è
quelle migrazioni come la specie al genere. g. capponi, 1-i-57: quanti misteri
sol, del mondo sariza gente. g. villani, 8-119: i fiorentini con
tra molti mila collocossi in mezzo. g. m. cecchi, 1-ii-237: in
moneta, ecc.). g. a. ranza, lv-220: da
buon porco che una bella tosa. g. rucellai il vecchio, 34: cose
segno di deferente riguardo). g. micheli, lii-2-332: in questo essere
, degenerano in tumori e idatidi. g. del papa, 6-1-88: un solenne
presenza di piccolitubercoli nel tessuto polmonare. g. del papa, 6-ii-150: niuno è
idealmente le grandi strade romane. g. de bardi, 2-55: deesi altresì
di moneta o di valuta). g. villani, 11-20: ogni milione è
se non avesse operato anco il primo. g. del papa, 4-no: il
, ecc.). g. villani, 11-50: a vinegia dimoravano
verginelle e donne / sangue ed onor. g. capponi, 1-i-80: tra i
milita pe'figlioli de'marchesi. g. m. casaregi, 1-188: questa
la fortuna / a militar con te. g. capponi, i-i- 274: per
applauso, in volto placido e composto. g. bentivoglio, i-78: possiede egli
e come li faceva trottare. g. raimondi, 4-20: sulla manica un
per di più in gergo militaresco. g. raimondi, 2-88: c'è,
persone usci militarmente da quella piazza. g. bentivoglio, 4-414: con forza più
non era uno di « nessuno ». g. bassani, 5-202: « via
italia più che tre anni continui. g. de'bardi, 2-103: in venticinque
milizia avea spesi trentacinque anni continui. g. f. pagnini, 2-ii-272:
la milizia faticosa e dura. g. bentivoglio, i-79: tra le altre
da molti savi una continua milizia. g. m. cecchi, i-184:
ordine religioso o alla gerarchiaecclesiastica). g. p. maffei, 71: ahi
fate a la croce nuovo dispiacere. g. villani, 1-31: li romani.
che ne impetri vittoria che ella puote. g. p. maffei, 231:
comunisti, opposti ai 'falangisti '. g. raimondi, 5-199: un comandante
empirebbe de'sacchi più di millanta. g. gozzi, i-28-16: eh sì,
gherardino, che combattè con l'orsa. g. morelli, 251: non ti
per li millanti e li millantatori. g. morelli, 227: i gran parlatori
, / pria che passin mill'anni? g. villani, 9-257: scendendo verso
mille fanti e quattro mille cavalli. g. b. adriani, 1-ii-49: il
leggieri con artiglieria e munizione abbastanza. g. gozzi, 1-326: poche settimane
settima lettera m rappresenta il mille. g. ferrari, i-95: dio sarebbe
, tenue nondimeno, delle penitenze. g. capponi, 1-i-189: a tale effetto
potrà essere raggiunta mai più. g. bassani, 6-97: viva la nostra
gravità conveniente al grado e forse maggiore. g. m. cecchi, 160:
anticristo, e con cristo i santi. g. capponi, 1-ii-256: si legge
mondo, dell'universo. g. capponi, 1-i-194: nel secolo che
rovescio, e quale valor prendono. g. gozzi, 1-104: un perpetuo uscire
... i centomila aghi millimetrati. g. raimondi, millisecondo, sm. fis
. aumentare di mille volte, accrescere g. raimondi, 4-112: « abbiamo adoperato
trivialità, alle sguaiataggini). g. f. loredano, 13-3: non
identità, la propria fisionomia. g. bassani, 3-134: forse, ecco
azione e le parole nella ditirambica. g. b. martini, 2-3-17: la
la ilarodia fossero amendue spezie di mimo. g. b. doni, iii-14:
: mimografi, scrittori delle favole. g. malipiero, 98: molto meritevolmente tai
da una serie di cartucce di 100-200 g ciascuna, collocate in un foro del
è collocata la carica esplosiva. g. bentivoglio, 4-809: fabbricavasi un vascello
la spesa della scavazione delle mine. g. chiarini, 332: fuor dalle mine
babilonesi conoscevano la mina leggera, di g 502, 2, e la mina pesante
, in età ellenistica, corrispondeva a g 485, 18 (e come unità di
avevano auta contra a'romani. g. b. adriani, i-26: ebbe
] varrà circa a tre mine. g. gozzi, 3-4-425: trattici al mercato
, quale per un'attica mina. g. r. carli, 2-xiii-34: il
; ma con effetto nulla seguia. g. moretti, 521: andarono a lucca
: il minaccievol fremito del vento. g. bentivoglio, i-36: mostrasi minaccievole
il cielo, il mar cruccioso. g. averani, i-34: egli colla forza
non solamente umili ma vilissimi divenire. g. moretti, 254: non ti
mi sanno. / uccidimi, tiranno. g. gozzi, i-14- 216:
gli diminuisse il numero degli inimici. g. c. croce, 314: el
e non esaudisci me, padre tuo. g. villani, 11-118: parlò a'
paolo, credette a gesù cristo. g. ferrari, 132: la parte profetica
altre risposte di scherzoso rimprovero. g. bargagli, 93: il giuoco delle
anche prodromo di una malattia. g. del papa, 6-i-38: noi concorriamo
/ fulminar minacciante il bel drappello. g. m. buondelmonti, ii-22: più
notturno uccel coll'ali aperte. g. gozzi, i-22-53: i pennuti talari
il fiede, indi il minaccia. g. gozzi, i-21-27: un garzon crudo
-con riferimento ad animali. g. gozzi, i-14-60: uno di loro
giaccia / quanto il fato segnò. g. gozzi, i-19-48: minacci quanto /
confortava, asciugava e spargeva lacrime. g. chiarini, 285: oh ben
la guerra accettiam che minacciate. g. gozzi, i-21-211: conosce ben quale
chi lo minacciò rivolse il lutto. g. gozzi, 320: io per me
/ al solo minacciar del suo potere. g. capponi, 1-i-336: a tempo
par che tosto in capo cada. g. campana, i-556: il flagello della
del po nascente inaridir la fonte. g. gozzi, i-15-170: se il costume
fiero / e gran procella minacciar parea. g. b. adriani, 1-i-328:
aggravare un male fisico o morale. g. del papa, 6-i-36: il suo
minacciandogli morte, lo si fan dare. g. grimani, lxxx3- 289: numero
cura rischiosa o dolorosa). g. p. maffei, 314: minacciavano
perch'isso de mal sia amendato. g. p. maffei, 300: san
acqua). -anche sostant. g. brancati [plinio], 9-34:
a le ben grandi leva il grifo. g. m. cecchi, 442: io
stadio iniziale (una malattia). g. del papa, 6-ii-103: così fatta
conturbato e minaccioso fuor di palazzo. g. gozzi, 3-4-344: ecco appunto
suoi don parlar con lui. g. gozzi, i-18-180: in questo punto
. minacciosissimi e orribili a vedere. g. b. casaregi, 79: o
a scopo difensivo o offensivo. g. villani, 9-296: puose assedio alla
senza avere a salire o scendere. g. bentivoglio, 4-356: seguitavano a
poi indietro si spaventeranno neh'immaginazione. g. bassani, 3-262: avevamo insensibilmente
poi bonò, cognato del castellano. g. landò, li-8-223: lo castigò
, bellissimo umore e minchionatore graziosissimo. g. a. papini, 161: dell'
a voler tocar con mano il fatto. g. m. cecchi, i-332:
che le ranocchie abbiano i denti. g. c. croce, 2-47: non
che dove vedo caccia, sparo? g. raimondi, 4-109: « ma
, / solo con quel bisogno traditore. g. g. belli, 30:
solo con quel bisogno traditore. g. g. belli, 30: si fece
vana minchioneria e vuoto di luce. g. m. cecchi, 191: e'
per trattenermi più lungamente con voi. g. g. belli, 143:
trattenermi più lungamente con voi. g. g. belli, 143: tu però
base di alcune di tali sostanze. g. del papa, 6-1-6: debbonsi fuggire
(nel 1753). mineralognosìa (g + «), sf. mineralogia.
et è una bestia da soma. g. gozzi, i-15-114: lo stile scherzevole
perdere ogni privilegio, ogni vantaggio. g. m. cecchi, 1-2-525: sapete
. 7. prov. g. c. croce, 108: chi
quel brodo che gli era avanzato. g. f. loredano, 8-21: -mi
dipinto, in un'immagine). g. m. cecchi, 293: sai
grana, miniature, capegli contrafatti. g. gozzi, i-16-68: sofronia..
e già pareva di vederli adulti. g. bassani, 3-107: era stato alberto
rendaogn'altra come l'ór tutte miniere. g. michiel, lxxx conveniente
strada e servir di scorta ai moderni. g. gozzi, i-7-200: sopra tutti
dial. ant. minatore. g. michiel, lxxx-3-234: quelli [soldati
breve, la semibreve e la minima. g. b. doni, iii-241:
e semiminime, con fretta cammina. g. b. martini, 2-2-253: suddivide
pochissimo, molto scarsamente. g. capponi, 1-i-311: chi osasse pure
di ricevere un pur minimo soccorso. g. capponi, 1-i-406: nella divisione
a una sotto tempi eguali. g. del papa, 2-22: essendo il
com'ha uno de'minimi fanti. g. villani, 9-287: si trassono del
uomini da guerra, altri quindicimila. g. michiel, lxxx-3-260; onorava in
per uno delli minimi suoi servitori. g. m. cecchi, 175: e'
partito della duchessa già quasi disperato. g. ferrari, i-114: si tenta
il semitono maggiore e quello minore. g. b. doni, 2-129: ogni
quando ella si raccoglie copiosamente insieme. g. del papa, 3-119: a voler
i minimi che vi servano ancora. g. b. casotti, 1-255: dal
quando per mio amor lo concedesti. g. p. mafjei, io: facendo
biacca, per forza di fuoco. g. c. croce, 2-21: al
-incarnato roseo o colorito del viso. g. visconti, i-3-70: robini i labri
femminile e degli attori). g. m. cecchi, 1-1-597: l'
, n. 12). g. bentivoglio, i-211: da'ministri in
mirabile ministerio della virtù divina. g. gozzi, i-9-239: non vi ha
il padre nel ministero di catechista. g. b. casotti, 1-215: non
ischio, olmo e frassino. g. p. maffei, 109: s'
ritornavano al ministerio delle lor botteghe. g. g. belli, 12: vitto
ministerio delle lor botteghe. g. g. belli, 12: vitto ed asilo
e segreti. -tecnica. g. gozzi, 1-102: i savi alle
e nobili maestrati si debbian chiamar artefici. g. bertivoglio,
. non sono io qui per riprovarlo. g. capponi, 1-i-420: di questo
delle dimonia, non vi nuocano. g. p. maffei, 105: diversi
servizio del tempio di una divinità. g. rucellai, xx-ii-56: o miseranda donna
ministra di tormento, gelosia. g. stampa, 59: tu [o
esteriori nella formazione delle idee specifiche. g. chiarini, 93: tranquille e
di sentimenti vivi e intensi. g. stampa, 91: io de le
ridendo, onde mi squarci il seno? g. gozzi, i-5-90: se vuoi
e tazze, ministrando da bere. g. p. zanotti, ii-7: alcune
i bei versi gli ministra. g. gozzi, i-18-5: sovente a dir
il grado, si ministra il bene. g. rucellai, 9-118: a le
noi minestrati da'nostri nimici? g. morelli, 201: si dichiarerà i
quelli che ministrono danari della corona. g. m. cecchì, 1-ii-365: i'
de la chiesa quando fosse il bisogno. g. p. maffei, 263:
con istinto e con il moto. g. capponi, 1-i-303: forse il pensiero
stragi avvenute alla presa di magdeburgo. g. gozzi, i-19-39: ministro iniquo
pei gabellieri e ministri di polizia. g. raimondi, 3-340: mio marito
-con la specificazione del dicastero. g. m. buondelmonti, ii-30: le
ambasciatore veneziano ne tenne lungo ragionamento. g. grimani, lxxx-3-239: mi portai
[la lettera] nel suo dispaccio. g. f. bagnini, 2-ii-287:
luogo conveniente secondo l'essercizio suo. g. m. cecchi, 201: in
loro ministro de la provincia deputati. g. p. maffei, 275:
fussero i suoi ministri e serventi. g. p. maffei, 242: ciò
, fornirono di ruinare molti templi. g. bentivoglio, i-200: i concistori [
del vecchio già guasto e tosato. g. gozzi, 1-ii-419: il minoraménto cotidiano
è un minoraménto di forze all'italia. g. gozzi, 1-463: è la
il perno dei conflitti nazionali. g. bassani, 3-165: il nostro torto
minore1, n. 42). g. b. martini, 2-1-330: ogni
parini. -protetto, incoraggiato. g. gozzi, i-n-147: veggonsi pure davanti
creder più la menzogna che la verità. g. b. adriani, 1-i-605:
capodi un animale; muso. g. brancati [plinio], 9-8:
, che tiene circa il mustaccio. g. c. croce, 135: il
sarebbe una bella e leggiadra femminuccia. g. c. croce, 119: tu
torbido mostaccio, / brandì la sua. g. p. zanotti, iii-148:
espressioni brutto o bel mostaccio). g. m. cecchi, 227: era
sul mostaccio, le farà l'imbasciata. g. m. cecchi, i-ii-
cavaliere e del conte nel mostaccio. g. f. loredano, 12-13: a
, anche, fiacco e debole. g. g. belli, 445: vorremmo
, fiacco e debole. g. g. belli, 445: vorremmo poi veder
anco dato di gran mostaccioni. g. m. cecchi, 1-2-529: io
in aceto con un poco di pepe. g. c. croce, 276:
. gerg. ant. sangue. g. m. cecchi, 1-2-492: fia
a qualcuno più forte e risoluto. g. m. cecchi, i-107: vostro
o, anche, piuttosto sussiegoso. g. g. belli, 445: venne
anche, piuttosto sussiegoso. g. g. belli, 445: venne invece un
e fu proposto nel 1789 dal padre g. batt. da san martino.
per acconciare e abellir mi'mosto. g. villani, 8-116: nel detto
/ grande onor di mia cantina. g. gozzi, 3-3-223: dove fu
— anche al figur. g. barbaro, ii-112: ha [l'
/ con ogni mostra esterior l'onora. g. m. cecchi, 18-37:
quella non potea non esser corretta. g. giustinian, li-2-72: dà mostra [
e promette riuscita tutta reale. g. gozzi, i-23-78: la campestre piva
quelli ch'hanno l'alme lustre. g. morelli, 252: non comperare poderi
le tosche squadre ardite e pronte. g. de'bardi, 1-8: chiunque comparisce
intenderà subito condannato in venti soldi. g. villani, 12-64: lo re di
una posizione autorevole, ufficiale. g. michiel, giacomo soranzo, p.
, giacomo soranzo, p. tiepolo, g. correr, lxxx-3-546: è questa
avevano sciorinato una mostra di stoffe. g. raimondi, 4-190: il negozio
di orologi con altrettante ringhiere dorate. g. averani, i-323: qual è
sua moglie vada a mostra per tutto. g. m. cecchi, 5-88:
— fare belle mostre: pavoneggiarsi. g. m. cecchi, 17-84: voi
prossimo e 'l fare mostra di sé. g. f. loredano, 7-4:
pubblico e fare di sé mostra. g. gozzi, i-15-225: entro nel
facevano bella mostra di sé nel salone. g. bassani, 4-137: m'ero
folle fa sagio presgio per blasmato. g. cavalcanti, i-288: or non ardisco
/ vostro ditto, c'avete cominciato. g. villani, 11-2: a dì
e che ei lo aveva tanto lodato. g. m. cecchi, 315
mostra qua. queste son desse. g. m. cecchi, 1-1-114: -e
versi tanto velenosi quanto insipidi provocato. g. gozzi, i-i6-136: 10 l'
/ le macchiate antiche serpi. g. gozzi, i-23-223: come tristo e
, e mostrato agli eserciti tutti. g. p. maffei, 73: egli
sol la luce sua richiude e serra. g. michiel, lxxx-3-240: il caso
un compì, pred.). g. m. cecchi, 1-1-244: stamattina
che si scompagna dal timido agnello. g. b. casaregi, 45:
: li tuoi dubi mostrano ingegno. g. m. cecchi, 166: secondo
andate tra loro molto a la stretta. g. de'bardi, 1-6: mostrano
e l'arma gli agua presa. g. cavalcanti, i-164: io non
degli stati nella città di turs. g. gozzi, 54: s'egli ha
come gli altri mostrarono di fare. g. gozzi, i-12-244: per mostrar di
podagra, non ti lamentaressi come fai. g. gozzi, i-21- 153:
mostrò di appagarsi delle loro scuse. g. gozzi, i-16-155: paziente stette
, la podestà della curia romana. g. gozzi, i-1-180: s'e-
un compì, pred.). g. cavalcanti, 1-136: a le's'
-assol. conferire un aspetto determinato. g. m. cecchi, 1-1-408: fatevi
cristo in te ne s'è mustrato. g. cavalcanti, i-317: la bella
., a me s'è mostro. g. gozzi, i-12-132: verità,
dopo le procelle, le calme. g. gozzi, i-21-59: mostrarsi lfampio
passò a'posteri se non molto dubbiosa. g. chiarini, 3: correre /
che non traluca e si mostri. g. ferrari, 200: il disprezzo della
per contrario a molti pietosamente crudele. g. b. adriani, 1-ii-159:
uso impers. sembrare, parere. g. villani, 1-29: così mostra che
lussureggiare (una pianta). g. b. tedalai, 1-29: vedi
in segno triviale di scherno. g. morelli, 446: la guardia avea
fare l'imbonitore da fiera. g. gozzi, i-26-127: questi frontespizi che
colori delle mostrine delle loro brigate. g. raimondi, 2-186: le teste dei
sempre attratto dai mostrini dei fotografi. g. raimondi, 6-115: capitò che
si glorian di veder quest'alma diva! g. stampa, 136: o
e semicapri e idre e sfingi. g. b. andreini, 100: o
cori e l'ire spente. g. b. andreini, 133: uscite
che escono delle mia mani. g. ferrari, i-253: tra due classi
strane). p p g. brancati [plinio], 9-45:
apollo, e non dal secol nostro. g. gozzi, 1-1040: ciò prova
, che vincono quasi la natura. g. stampa, 36: questo poco
cammin da mille mostri ha guerra. g. bentivoglio, 4-716: si formi
hanno nell'immaginazione vastità di disegni. g. vernier, lxxx-4-344: leopoldo primo
giudizio della gente comune. g. gozzi, 3-3-63: que'sgorbi e
-in modo deformato, distorto. g. gozzi, 1-409: le donne sono
. 8. immeritamente. g. zeno, li-2-418: sembrerebbe che si
una indisposizione fuori di natura. g. paleotti, l-11-420: quanto all'abitudine
blasfemo, pratica sacrilega. g. paleotti, l-n-194: in una facciata
d'a- cheronte e della notte. g. paleotti, l-n-419: la pittura
operazioni odiato e aborrito da ciascheduno. g. c. croce, 35:
. - anche: enormemente complesso. g. rucellai, 9-26: la grand'anima
le milze cresciute a mostruosa grandezza. g. g. belli, 80: egli
cresciute a mostruosa grandezza. g. g. belli, 80: egli aveva
una sostituzione mostruosa. -miracoloso. g. b. casotti, 1-38: l'
mi rivelò tutta una mostruosa voracità. g. raimondi, 3-35: la sua mostruosa
fango, belletta, melma. g. villani, 11-1: rotto il detto
brattosi d'un lato di mota. g. morelli, 384: non di-
grani cotto con sale. gaiucci [g. acosta], 74: lo mangiano
cardiaca accentuata, cardiopalmo. g. del papa, 6-ii-205: nella suddetta
; motivazione, giustificazione. g. villani, n-117: acciocché meglio si
qualcuno: di sua iniziativa. g. villani, 12-37: il dogio del
causa come alla parte offesa. a. g. mocenigo, li-2-677: basterà accennare
volontà, ai disegni divini. g. gozzi, i-io-ioi: qual è.
espressioni dare o trarre motivo). g. p. maffei, 277: apparecchiandosi
a far risposta alla carissima vostra. g. ferrari, i-363: a traverso il
-spunto, argomento di conversazione. g. raimondi, 6-98: morandi consumava il
. dominante, n. 8. g. b. martini, 1-2-93: prepone
dietro a uno schermo di timidezza. g. raimondi, 3-18: il motivo sessuale
questo viene di suo motivo spontaneo. g. grimani, lxxx-3-894: anco a