ordinari di qui non si proceda. g. laudi, 30: di m.
sai ciò che di te può dire. g. r. carli, 2-xiii-51:
impedito; negato, interdetto. g. r. carli, 2-xiv-199: nei
imbarazzato. - anche sostant. g. raimondi, 3-140: calvero, l'
alquanto, è parsa inorridirsi. g. bentivoglio, 4-526: alla nuova di
clima, la stagione). g. bentivoglio, 4-1431: inorriditasi anche più
e le volgevano le spalle inorridite. g. raimondi, 4-140: i
uomini mascella / ohimè infelicemente pervenuti? g. gozzi, i-i- 216:
fumo... / spiccossi. g. soranzo, 106: quinci fiorir l'
inospitali, feroci o selvaggi. g. rucellai 9-126: ma che strida son
, licenziando da sé gl'inosservanti. g. m. casaregi, 127:
querele sopra l'inosservanza dell'editto. g. m. casaregi, 157: se
indori, inalabastri, inostri. g. malipiero, 49: vedi qual grazia
gli elsi indora e i capi inostra. g. soranzo, 60: vergin,
/ l'ampio azzurro del cielo! g. rossetti, vi-16: dall'aurora
e 'l reo s'ingemma e inostra. g. p. zanotti, ii-460:
-con riferimento a strumenti ottici diversi. g. bassani, 5-274: alzavo il binocolo
inquietava anco nei riposi della notte. g. b. casaregi, 151: quei
. perseguito; importunato, infastidito. g. p. maffei, 181: parendo
tuttavia l'esser molte mi molestano. g. landò, li-8-248: bene spesso
doria avere animo inquieto verso lui. g. c. croce, 2-35: gli
in tutti 1 sentimenti del corpo. g. gozzi, 1-2io: le inquietudini
. raro. difficoltà, impaccio. g. ferrari, 539: se lo evocate
aviva inquisiti et accusati li detti cittadini. g. morelli, 376: sentendo le
supremo dell'inquisizione spagnola. g. villani, 12-58: lo 'nquisitore sdegnato
importante carico di inquisitore in dalmazia. g. b. nani, 70: cadendo
-domandò -l'avete sentito dire? g. bassani, 3-239: che cosa significavano
fece grande inquisizione contro alle guardie. g. villani, 8-8: feciono formare una
.: infuriarsi, scatenarsi. g. b. andreini, 1-57: o
e costumi propri dei romani. g. capponi, 1-i-76: il soprannome di
io vo col pensier cangiando stile. g. gozzi, i-21-123: qual invisibile
pieno per assestarne il contenuto. g. barbaro, ii-99: seguitò di insaccar
chi li indossa; infagottare. g. gozzi, 190: quando fui insaccato
, e mi voltavo indietro, adagio. g. raimondi, 5-90: insaccava la
cibo infame. -assol. g. gozzi, i-12-168: noi diam sempre
gl'idi veloci e le calende. g. gozzi, i-25-231: una parte
imborsare. - anche sostant. g. villani, 12-72: si fece ordine
sé tutto il mal dell'universo. g. gradenigo, lxxviii-n-544: ten pluto in
odor di maiale, insaccato di fresco. g. bassani, 5-245: balzava a
amore eterno che tei conceda. g. m. cecchi, 3-3-1: sarete
dolci acque insala in maggior vase. g. rucellai, 9-16: ma piglia quelle
-conferire sapore salato. g. visconti, 1-7-74-dui giorni gallegiò su quella
si concedono per spegner la fame. g. averani, iii-28: in cambio
insalato, tutto l'anno gli sostenta. g. m. cecchi, 227:
al giorno di patate cattive e insalubri. g. bassani, 3-25: era proprio
mia insanabile e penetre- volissima ferita. g. zane, 39: non potea il
, maggiormente sarà infedele nel molto. g. b. possevino, 170: a'
: frequenti congiure insanguinavano quelle reggie. g. capponi, 1-i-88: in tante
al ciel co'piè l'erbosa terra. g. gozzi, i-23-72: fuggia talor
non si vedean queste rabbiose insanie. g. bentivoglio, 4-109: tale fu la
mia mente d'amor divenne insana. g. visconti, ii-3-2: va'presto,
una condizione, ecc.). g. b. ricciardi, io: raffrenatelo
il vento, la tempesta). g. visconti, i-6-23: tu nuoti senza
qualcuno: stordirlo, confonderlo. g. m. cecchi, 375: e
fuori globi d'acqua insaponata. g. del papa, 4-120: quell'olio
con ogni energia, accanirsi. g. b. andreini, 1-57: ecco
inebbriavano, che lo rendevano insaziabile. g. raimondi, 3-140: calvero, l'
crudeltà sia insaziabile de'miei tormenti. g. forteguerri, 6-60: conoscendo l'
-anche: urtare, colpire. g. cavalcanti, i-197: veder poteste,
ant. scontro, urto. g. f. achillini, 62: nel
-intr. con la particella pronom. g. raimondi, 3-23: ogni forma,
, pentagono, esagono e decagono. g. raimondi, 4-70: si potrebbe all'
, con una inscrizione sotto il ritratto. g. bentivoglio, 4-1186: fu da
a un cerimoniale di complicate libazioni. g. bassani, 5-105: quella casa dove
i ribelli di ieri ci riguardano. g. bassani, 5-136: le fiammanti divise
/ la festa di tomaso riconforta. g. villani, 1-40: al tempo
sol ha lasciata la vermiglia insegna. g. bentivoglio, 4-502: non così tosto
quasi tutto il resto degli spagnuoli. g. gozzi, 145: se tu pensi
arruolare, chiamare sotto le armi. g. bentivoglio, 4-802: furono posti sotto
non sopportare l'infedeltà coniugale. g. m. cecchi, 1-1-109: io
contro qualcuno: muovergli guerra. g. bentivoglio, 4-286: mancando le prede
armi, sul piede di guerra. g. bentivoglio, 4-960: la gente dell'
né da voi cerco lodi ma insegnamenti. g. ferrari, ii-58: si potrà
gran parlamento / di ricco insegnamento. g. cavalcanti, i-311: ché 'ntes'
degli altri pastori e della chiesa universale. g. ferrari, ii-107: noi sentiamo
candido cigno, è al ciel volato. g. rucellai, 9-213: il figliuol
di muover gli affetti alla pace. g. cornaro, li-2-473: successero all'
ed insaziabili abbaiatori essere miseramente straziati. g. rucellai, 9-5: deh, poni
, 2-59: lo lacremar non fuge. g. cavalcanti, i-177: d'angosciosi
, / se tu no 'l vieti. g. gozzi, i-21-105: or mesto
preso il luogo dell'amore. g. capponi, 1-i-345: la condizione dei
lagrime- volmente state sparse per tutto. g. p. maffei, 22: trovandosi
amica ed a gli amanti uscia. g. c. croce, 47: non
leccare la spada grondante del suo sangue. g. capponi, i-i-283: le istorie
contro voglia; fare qualcosa malvolentieri. g. m. cecchi, 1-ii-374: mi
, 'ladrino 'e madrina'. g. af. cecchi, 24-15: dirà
e per man preso il ladruccio affricano. g. m. cecchi, 30-46:
accompagnar più tosto un originale. g. gozzi, i-26-155: ho uno stomacuzzo
. - anche al figur. g. morelli, 127: disposto il nostro
non se ne senti qualcuna. g. gozzi, 3-1-50: in ogni partita
.. fui da crudelissimi ladroni assalito. g. p. maffei, 4-89:
-occupazione illegale di un terreno. g. capponi, 1-i-380: un bel giorno
: bottino, preda, refurtiva. g. f. loredano, 7-19: queste
tessono lagene e altri bei vasi. g. averani, iii-151: era la lagena
parecchie giuste cagioni di lagnarvi del governo. g. bassani, 3-179: trovava sempre
pensatamente e pubblicamente commette delle iniquità. g. rossetti, vi-37: di quanti
e melensa che faceva venire lo sfinimento. g. bas sani, 6-103
simil. grande quantità, abbondanza. g. stampa, 15: se qual è
annacquato un solo tratto di orazio? g. gozzi, i-19-163: con laghi di
; ora finalmente il rovescia g. raimondi, 4-9: ricordi ancora ricuperabili
un altro suono di transizione è g (originariamente doveva trattarsi denza dubbio
= dal nome del matematico piemontese g. l. lagrange (1736-1813)
in alcune lagune e luoghi bassi. g. rucellai, 166: come dentr'a
.. volesse loro imporre leggi. g. ferrari, 311: in questa società
ne fé 'l gran tosco. g. gozzi, i-8-206: dante neltinfemal cupa
lago 'con sonorizzazione di c in g di tipo settentrionale; cfr. spagn
cordialità delle vecchie arti lagunari. g. bassani, 3-139: la marea lagunare
se pietà quanto dee fosse gradita. g. vieti, xxxvi-119: e 'l caro
or tutto sentesi pien di lai. g. zane, 124: deh ponga fine
veste di semplice fedele cristiano. g. villani, 10-226: se 'l papa
parea s'era laico o cherco. g. villani, 9-136: tutto fosse laico
sì degli alletterati come de'laici. g. villani, 1-1: fedelmente narrerò per
civile, tra nobili e nobili. g. capponi, 1-i-162: il papato
sull'altar maggiore dell'anima laica. g. raimondi, 3-53: l'origine italiana
atteggiamenti pieni di grossolanità e di laidezza. g. raimondi, 3-36: tutte le
.. tutta laida di fango. g. p. maffei, 241: dimandò
che la sua moglie sia laida. g. gozzi, i-26-149: egli era
la creatura più che 'l creatore. g. villani, 7-39: avvenne una laida
uomo non la die mostare a'giovani. g. gozzi, i-26-152: là dove
usa, che è provatissimo. g. f. morosini, lii-8-150: piglia
arrovellarsi, almanaccare, arzigogolare. g. lodi, 49: uno ignorante par
accese. -di animali. g. visconti, 1-89: come veltro che
, fiuta, lambe, / lorda. g. raimondi, 4-18: vidi la
cavano sangue. -suggere. g. rucellai, 201: quanto gradisce il
, della pianta volgarmente detta tabacco. g. del papa, 6-i-117: per mitigare
21-96: molte cose lamentabil dice. g. bentivoglio, 4-1109: diveniva troppo
della carestia, a casa tomaro. g. villani, 11-3: acciocché non passi
medesimo e incolpando la sua dapocaggine. g. c. croce, 2-52: chi
talvolta si lamentava e rumoreggiava. g. gozzi, i-12-218: veramente ha introdotte
/ lamentazion d'innamorati e fole. g. m. cecchi, 1-2-39: deh
si era voltato e flagellato sotto lui. g. b. martini, 2-1-64:
lamentazione più che quelle di geremia. g. gozzi, i-27-130: ora sono
con interna doglia a questa croce. g. b. doni, iii-1-77: due
a un lutto, cordoglio. g. villani, 7-95: dopo il grande
, e faceva un lamento crudele. g. gozzi, 1-54: poche sere fa
comune per la morte di qualcuno. g. villani, 10-86: ordinò suo testamento
, fata incantatrice, sirena. g. cavalcanti, i-300: mand'io a
dando al cognome loro indegne infamie. g. m. cecchi, 1-1-143:
in liguria la fiamma). g. brancati [plinio], 9-16:
tartarughe guemite con lamine del metallo. g. averani, iii-86: carvilio pollione
etere circunfuso è cosa troppo ridicola. g. del papa, 2-9: le materie
laminette di ferro o di ottone. g. l. cassola, 190: tonda
/ dell'italico onor splendida lampa. g. visconti, 1-122: uomo non nacque
col tuo corso il giorno. g. averani, ii-13: più malagevole cosa
primigenio, col fulmine e la tempesta. g. bassani, 4-106: avevano già
moltiplicano i riflessi e le luci. g. paleotti, l-11-480: non solo nelli
, fosse stato veramente olio. g. villani, 10-95: l'antipapa per
, smagliante (un tessuto). g. f. loredano, 7-62: se
buono (una moneta). g. f. loredano, 12-18: se
. gerg. moneta d'oro. g. m. cecchi, 7-3-2: con
tronare ed a lampare ed a piovere. g. brancati [plinio], 9-34
con riverenza a te s'inchina. g. visconti, 1-6: quando il sol
la sera, significa vento. g. gozzi, i-3-97: dalla parte di
disusato. i baleni lampeggiavano smortamente. g. p. maffei, 13:
turbini e rabbiose procelle. g. gozzi, i-8-109: proprio nel
occhi di tutte le circostanti donne. g. chiarini, 307: de le mie
colori, assai leggermente appagati rimangono. g. b. pucci, i-183: ardo
profondi e novità di azioni suggestive. g. bellini, 88: le tue
. -spreg. lampionàccio. g. g. belli, 467: un
-spreg. lampionàccio. g. g. belli, 467: un lampionaccio appeso
avvampano alcune case sopra un colle. g. del papa, 5-92: il lampo
arco, ch'a piagar mi vene. g. b. andreini, 34:
fuoco, a guisa d'una girandola. g. b. adriani, 1-i-553:
, che sembrano mostrare cristiano lume. g. gozzi, i-16-21: privo dell'uso
betteioni, iii-385: la francesca di g. d'annunzio... passeggia per
i magistrati che la rappresentavano. g. villani, 7-13: l'arte della
, ma soprattutto ruffiana eccellente. g. m cecchi, 1-ii-26: oggidì un
ogni sorta di azioni riprovevoli. g. m. cecchi, 1-1-218: gli
e so'cospaio / e lanaiuolo. g. villani, 9-30: i lanaiuoli
più panni indosso e è stato morto. g. morelli, 140: fu lanaiuolo
del li altri, e più lanati. g. brancati [plinio], 9-1-17
ché tardi è spenta guerra tosto accesa. g. b. andreini, 55:
che porta una lancèlla d'acqua. g. brancati [plinio], 9-37
e inoculazioni; piccolo bisturi. g. rosso, 1-15: con una lancetta
con una banderuola o fiamma. g. villani, 7-31: fu preso,
gloria et splendor di tutta la chiesa? g. m. cecchi, 1-1- 75
del delfino e del pesce spada. g. brancati [plinio], 9-45:
resistente, adatto al combattimento. g. m. cecchi, 1-2-509: fate
combattimento o a un'impresa. g. bargagli, 62: importarà assai 'l
si conoscono le lance da gli stocchi. g. c. croce, 279
, che manda i fulmini. g. gozzi, i-8-161: o giove amico
; tirare, buttare. g. villani, 11-66: gli fu lanciata
pietre contro la casa dell'ambasciatore. g. gozzi, i-5-25: finalmente non
nostra razza. -avventurare. g. capponi, 1-i-386: oggi noi pure
.; rivolgere pubblicamente un'accusa. g. gozzi, 1-95: possa l'uomo
-intr. con la particella pronom. g. cavalcanti, i-180: allor si parte
povera ancella sul suolo si prostra. g. gozzi, 1-201: bramoso di sfuggire
aste lunghe lanciate fanno maggior colpo. g. gozzi, i-4-196: sicché non
raggio le sfiora, sfavillano dalle punte. g. bassani, 5-238: mai,
; intensissimo, violento. g. del papa, 6-ii-32: le intermittenze
a cavalluccio una buona larghezza d'acqua. g. capponi. 1-i-283: recatogli innanzi
sol colpo, di primo acchito. g. m. cecchi, i-242: io
sassi, e cavane il sugo. g. rosso, 1-15: io ho provato
che si riferisce all'anatomista e medico g. m. lancisi (1654-1720) e
dinanzi e metà al di dietro. g. g. belli, 303: dimani
e metà al di dietro. g. g. belli, 303: dimani a
mista con cotone. g. g. belli, no: non
mista con cotone. g. g. belli, no: non parlerò delle
ragionevolmente alte all'usanza del paese. g. del papa, 6-ii- 47:
si accomoda con loro quanto puote. g. contarmi, lii-2-14: molta [
né so quel che significhi. g. bentivoglio, 4-1336: fattasi una causa
langsdorffia, dal nome del naturalista tedesco g. h. von langsdorff.
essere che languente ogni mia produzione. g. gozzi, i-5-162: spirto gentil,
. con tono flebile e sommesso. g. b. doni, iii-76: sarà
di nuovo soprapreso dall'antiche sue languidezze. g. del papa, 5-56: dal
può alzarsi a cantar materie sublimi. g. gozzi, i-28-104: biasimasi forse una
svenevolezza, smanceria, leziosaggine. g. bargagli, 122: piacerebbemi ancora che
ambigua languidezza romantica allora di moda. g. bassani, 5-59: non si trattava
per non ferir troppo altamente il seno. g. gozzi, i-10-154: da'polmoni
e fassi languido per la longa età. g. paleotti, l-11-157: hanno
la luce fu languida e debole. g. p. maffei, 176: il
degli animali. -figur. g. averani, i-134: quantunque la filosofia
occhi dal lungo lagrimar già stanchi. g. capponi, 1-i-351: eppure la toscana
, inutil era, e tardi. g. gozzi, 1-408: un rimasuglio di
ondeggiamenti dell'essenza divina. a. g. mocenigo, li-2-705: colà si
; trovarsi in gran difficoltà. g. villani, 2-5: tutta italia languiva
: morire d'inedia, lentamente. g. villani, 9-106: quegli traditori.
viziosità è quasi malattia de gli animi. g. bentivoglio, 4-1046: con la
doglie galliche, passioni di stomachi. g. c. groce, 2-36: son
conforto della paurosa o mesta solitudine. g. g. belli, 18: dopo
della paurosa o mesta solitudine. g. g. belli, 18: dopo cinque
nomina pavido rispetto e languore d'indifferenza. g. gozzi, i-22-71: tedio l'
miseria, di umiliante soggezione. g. rossetti, vi-44: già sorgea ringiovanita
questo sanatore sì sana onne langore. g. cavalcanti, i-313: sana 'n publico
pien giorno, cercava un uomo. g. ferrari, 444: nuovo diogene,
guida di coloro che cercano il porto. g. g. belli, 96:
coloro che cercano il porto. g. g. belli, 96: il martedì
sorta di lanterna da far lume. g. b. nelli, 65: dando
, e anche chi le vende. g. raimondi, 3-74: era il lanternaio
è di mia man tessuto. g. gozzi, i-3-80: ogni segreto sapeano
il turbamento e la disperazione. g. raimondi, 5-228: si giuocava:
-ant. incolpare, accusare. g. visconti, 1-90: lapidate me del
terrore di camminare addosso ai morti. g. bassani, 3-16: rivedevo i
segnare i giorni fausti sul calendario. g. visconti, 1-69: chi può contar
che si trovano in certe cave. g. f. loredano, 13-72: vi
una lappola: non stimare nulla. g. morelli, 235: fa'd'avere
s'ha nella domestica abitazione). g. paleotti, l-n-305: di alessandro
; infiorare. - anche assol. g. r. carli, xviii-3-440: *
potenti / maledizioni il paternostro intuona. g. g. belli, 464: in
maledizioni il paternostro intuona. g. g. belli, 464: in questa narrazione
sulla stufa elettrica della sua cucina. g. raimondi, 5-49: mi ricordo,
cani; ché ci è de'poveri. g. m. cecchi, 1-i-73:
difendere ed antenati da imitare. g. g. belli, 395: il
antenati da imitare. g. g. belli, 395: il demente talor
, si distendevano largamente nell'alloggiare. g. gozzi, i-9-206: largamente si stese
da spendere largamente e senza risparmio. g. gozzi, 1-170: un crudelissimo
largamente offerte, se non armato. g. bentivoglio, 4-670: avrebbe il
la bellezza quello terzo pianeto venere. g. capodilista, 176: questo
sua giente, tant'è larga. g. cavalcanti, i-336: ben è ver
con tutti ne gli trattamenti. g. gozzi, i-2-232: quand'egli vedeva
secondo le ricchezze che elli à. g. gradenigo, lxxviii-ii-554: contra miglior
/ largézza e paupertate par che apresi. g. m. cecchi, 5-84:
racquistarmi il popolo che m'ha ribellato. g. b. casaregi, 89:
. -libertà politica e civile. g. b. adriani, 1-ii-197: ne'
niente si rifrena dalle rie operazioni. g. bentivoglio, 4-1506: correndovi il
tutto quello che mi si deve. g. capponi, 1-i-381: due cose hanno
quella prontezza e larghezza che desiderava. g. capponi, 1-i-262: volle il
saio e portata da un somarello. g. gozzi, i-9-200: più di
. fornire, comunicare, trasmettere. g. cavalcanti, i-215: in quella parte
mansuetudine, a'superbi la umiltà. g. rucellai il vecchio, 12: se
elle mertan premio o danno. g. c. croce, 2-18: tanto
, o caro / malaccorto fratello. g. capponi, 1-i-413: l'abuso
sicuri e senza alcun sospetto vivete. g. b. adriani, 1-i-544:
prave / con lungo abito e largo. g. gozzi, 1-6-6: comperano i
arme, e colpi accenna e finge. g. bentivoglio, 4-967: ordinò al
impero / regna oltre il gange. g. gozzi, i-9-54: né mi saprò
ogne dimo- strazion mi pare ottusa. g. villani, 10-74: volle [l'
larghi vengono che più sono viziosi. g. m. cecchi, 24-10: i
, largo prometti e nulla dai. g. gozzi, 1-66: coll'andar
, vantaggioso, proficuo, favorevole. g. villani, 7-38: veggendosi a così
suo, secondo che diffiniscono li filosofi. g. m. cecchi, 30-58
che non è non so io chi. g. c. croce, 123:
tutti, con tutti alla mano. g. bassani, 4-23: di ritorno al
mi suole assai spesso onorare. g. gozzi, i-n-39: che altro fo
di operare ad ogni ora magnificamente. g. m. cecchi, 18-15: bella
aveva girato il mondo, lui. g. bassani, 6-24: ma era fadigati
, cioè che viene dal largo mare. g. bassani, 4'i48: il
bene di pigliare il tempo largo. g. b. doni, 1-78: possiamo
-a larga: approssimatamente. g. villani, 11-20: il vasellamento,
che fussono venuti per cavalcarci. g. m. cecchi, 1-1-67: non
ussir fuora molto a la larga. g. b. nani, 71: la
dalle offese nemiche; discostamente. g. bentivoglio, 4-441: il duca d'
gli piacesse; e parlanne alla larga. g. m. cecchi, 1-1-
affidi di servirvi della vostra richiesta. g. m. cecchi, 1-ii-179: ben
farà facilmente largo per tutto. g. m. cecchi, 1-ii-244: se
: sottovalutare difficoltà e ostacoli. g. m. cecchi, 399: non
che non aderiscono al corpo. g. m. cecchi, 39: sì
di solito le persone più avare. g. m. cecchi, i-298: egli
larva cotesta, o pur griselda? g. rossetti, vi-35: una larva col
o il compagno inghiottito nell'atroce sepoltura. g. bassani, 5-94: se anche
figli si spenga al nuovo balzo. g. raimondi, 6-13: nascevano delle larve
il veleno e producono incancolabile guasto. g. prati, 1-11: è scellerata
seder contra al tuo ricco strato. g. rucellai, 9-159: o mal larvato
accusativo alla fine. p. g. gentile, 24: due signori larvati
, ac- cioché facessero le fila. g. p. zanotti, iii-58: un
lasagnóne in presenza d'una fanciulla regale. g. gozzi, i-23-126: conosce la
. popol.: pesce. g. villani, 11-28: per diligione de'
che non è ella de gli scherri. g. m. cecchi, i-150: -è
gli dice soldato del tinca. g. gozzi, 1-179: si stima subito
e tenmi in gioia e 'n bene. g. cavalcanti, i-151: la mia
e che se 'n vada a volo. g. gozzi, i-8-15: il male
la foce di magra indi trapassa. g. gozzi, i-2-164: oh! oh
di dare addosso a'miseri viandanti. g. gozzi, 312: lasciata ogni forma
intiere che in pescare colla cannuccia. g. gozzi, 1-219: vedendo a uscire
con il compì, di argomento. g. villani, 1-24: lasceremo de'brettoni
imperio del mondo ov'egli aspira. g. gozzi, i-18-77: tu, forbante
le calzamenta lassale per lo folle cuitato. g. cavalcanti, i-273: tu conosci
luogo ne'consigli e nelle risoluzioni. g. gozzi, i-21-214: a quell'augusto
d'argento che m'hai rubato. g. gozzi, i-14-167: calando,
io fu', lasciaron due rucelli. g. b. adriani, 1-ii-199: al
a voi, pastori, / lascio. g. gozzi, i-3-68: egli le
relazione con una prop. subordinata. g. villani, 12-102: fece suo testamento
lei possedesse il regno di puglia. g. m. cecchi, 17: luigi
l'ho lassata come uno agnello. g. m. cecchi, 1-1-468: il
/ violenza maggiore la spada rote. g. gozzi, i-15-135: si accordarono insieme
, è lasciato indietro dall'autore. g. giustinian, li-2-77: nelle fatiche di
legar vidi a la biforme fera. g. brancoli [plinio], 9-44:
fu reo: e fatto incatenare da g. cesare; lasciato poi per li tempi
torse, mi piegò, mi risospinse. g. gozzi, i-23-73: il de-
corrotto, dissoluto, lascivo. g. villani, 5-25: il beato francesco
ant. lascito, eredità. g. villani, 7-11: i cristiani fanno
uscio de'panni vedovili e rimaritossi. g. morelli, 203: questa ispesa fu
monistero e la professione di bonzo. g. averani, iii-87: ulpiano,.
d'oro meno s. vili. g. villani, 9-174: i quali fedeli
gli occhi e fa rosse le gote. g. brancoli [plinio], 9-24
gli umidi occhi tremulo e lascivo. g. p. maffei, 136: non
un sentimento, ecc.). g. villani, 2-8: la..
-immodesto (un vestito). g. p. maffei, 119: nel
commettere esse furono stimoli al cuore. g. gozzi, i-9-205: altri scrittori
si vedevano apparir lascivi e snelli. g. b. casaregi, 139: egli
-che deriva da debolezza fisica. g. zeno, li-2-429: le molteplici infermità
scagli, lasene. migliorini, 482: g. vittori (victor) nel
il duro terren le membra lasse. g. gozzi, i-17-15: ancora io veggo
altro pan più soave insieme addita. g. gozzi, i-14-219: ognun fu lasso
sono stracco, ma non lasso. g. p. maffei, 147: non
, la notte e 'l giorno. g. f. giraldi, lvi-490: cerco
pregio e 'l valore e la franchezza? g. cavalcanti, i-258: come m'
diario autobiografico (1535-41) dell'architetto g. b. belluzzi, detto il sammarino
per la copertura di edifici. g. villani, 12-21: per la ghiottornia
/ adito e là inclinata. g. gozzi, 1-91: si mosse con
sarai / come una / pantera. g. bassani, 6-59: guardavano ambedue
g. m. cecchi, i-1-473: ma
.. andrea di feo lastraiolo. g. capponi, ii-242: ancora che
. -anche: selciato. g. villani, 6-26: alla sua signorìa
che tanto era vile, lo sostenne. g. barbaro, ii-102: trovai un
rapide et prete bianche et dove negre. g. m. cecchi, 17-
in far lastricar detta strada. g. raimondi, 3-359: un operaio dei
chiedere l'elemosina sulla pubblica via. g. m. cecchi, 1-1-360: io
in uno stato di estrema indigenza. g. m. cecchi, 383: sì
: fuggire, darsela a gambe. g. m. cecchi, 1-1-96: or
esaminare col microscopio; vetrino. g. e. gadda, 11-156: la
a perdersi nelle latebre del monte. g. gozzi, i-17-248: cercate,
fusti lor co 'l frutto suo reciso. g. gozzi, i-22-29: qualora al
di che facei question cotanto crebra. g. visconti, i-8-57: paulo pian pian
fosche latebre e'nembi alluma. g. b. andreini, 49: vivi
. -anche: potenziale, virtuale. g. m. casaregi, 1-135: rimarrà
è simbolica della loro segreta inaccessibilità. g. bassani, 3-193: ritirò la mano
-per estens. piastra di metallo. g. f. pagnini, 2-ii-179: chi
intraprese da latifondisti della nobiltà meridionale. g. bassani, 3-163: si volgeva
autorità di alcun buon autore. g. ferrari, 3-490: l'ultimo risultato
temistio, da lui latinissimamente fatta. g. capponi, 6-11: né dalle
a la- tinar per i passivi. g. f. loredano, 8-114: costei
ii-14-290: ti presento il prof. g. b. gandino... tu
famigliari, a guardarle da latinismi. g. capponi, 1-i-198: in roma
malagevole d'intendere li versi latini. g. villani, 8-55: lingua fran-
-anche: svelto, sollecito. g. villani, 11-20: le più mattine
anche: cattolico, cattolico romano. g. correr, lii-10-276: scrivono che quei
prima parlar de li latini miei. g. c. croce, 2-15: così
purché i nimici insiem con loro periscano. g. villani, 11-2: e però
: / securamente per vostro amor canto. g. cavalcanti, i-125: cantinne gli
aveva imparato assai bene il latino. g. morelli, 457: in nove anni
, mordaci, latini di bocca'. g. m. cecchi, 7-5-7: a
alla macchia. - anche sostant. g. m. casaregi, 1-23: fallimento
, clandestinità, vita alla macchia. g. m. casaregi, 1-9: se
di un diametro; larghezza. g. villani, 9-256: la ritondità della
certi gradi determinati di latitudine geografica. g. ferrari, 67: ogni
o colla maggiore lentezza di spirito. g. ferrari, 499: volete vedere,
si applichino a cose speciali diverse. g. ferrari, ii-22: nell'uomo.
altro la intenda e la professi ugualmente. g. ferrari, 285: giunge
corrispondente alla parte del cuore. g. cavalcanti, i-171: si giunse ritto
apersono il lato con la lancia. g. quirini, xlix-90: considerate che
lato / tenacemente di robusta trave. g. m. casaregi, 23: benché
che n'ingrombrano di molto lato. g. m. cecchi, 19-31: i
et in molti luoghi della santa scrittura. g. gozzi, i-5-15: in più
famiglie e popolani, tennono con loro. g. villani [crusca]: i
politico, setta religiosa. g. villani, 10-128: avea parentado co'
i lati ne circonda e stringe. g. gozzi, i-13-200: il bambino
dell'onde logorato affatto per di sotto. g. gozzi, i-1-138: dall'un
da lato: essere padre naturale. g. m. cecchi, 1-1-163: quel
ogni lato / universal lamento. g. gozzi, i-4-198: voi udirete il
enea se non dal lato materno. g. bentivoglio, 5-1122: il guardasigilli
lata assai ed abitare da basso. g. visconti, 1-86: per un sentier
pesce simile all'ombrina. g. aver ani, iii-45: l'ombrina
, quale mando per alessandro lator presente. g. b. doni, i-iv-3-282:
tacita in cielo il suo cammino. g. chiarini, 38: l'odore /
7. inseguire con latrati. g. c. croce, 145: chi
di scilla. armatevi perciò doppiamente. g. gozzi, i-9-30: tre fiere arrabbiate
pro- vincie sono opera de'calabresi. g. ferrari, 108: nelle reggie
da tutti. -come personificazione. g. gozzi, i-22-23: la rovina di
, e non mi son divertito niente. g. raimondi, 4-41: le latte
-con riferimento alle femmine degli animali. g. villani, 1-25: furono lattati e
un sangue solo per la vita bella. g. bassani, 5-16: cominciava a
è accanto al forame del podice. g. averani, ii-55: il lave-
, nuota in un mar di latte. g. m. cecchi, 1-i-559:
il colore del latte, candido. g. rucellai, 210: van cogliendo il
in sembianza di lattea o chilosa materia. g. l. cassola, 144:
si snodava lattescente di opachi chiarori. g. raimondi, 6-50: mi piacque il
quelle osterie] si veggono copiosissime. g. c. croce, 295: le
altrui straniero / lati- cinio austero? g. bentivoglio, 4-262: nudrisconsi [gli
... moveva riflessi verdastri. g. bassani, 3-253: levandosi a un
si usa nei lavori detti di smalto. g. bassani, 3-129: sono vetri
addiman- dasi 'stagnino'o 'stagnajo'. g. raimondi, 4-15: ero operaio
giorni, tornò messer nicolò col latovare. g. morelli, 299: usa
quella de'mazzocchi e di lattuga. g. gozzi, i-14-113: lo stesso
(o cattiva) memoria. g. m. cecchi, i-57: a
si mangiano in insalata. g. b. maccari, vi-396: viene
, n. 2). g. m. cecchi, 1-2-412: la
amore in sé lau- dabil cosa. g. villani, 1-1: l'opera nostra
con frequenza, l'uso del laudano. g. del papa, 6-i-18: ne'
, il rallegrarsi e 'l laudare. g. p. zanotti, iii-96: gli
il laudarlo, il colorirne i difetti. g. g. belli, 7: amico
, il colorirne i difetti. g. g. belli, 7: amico della
miglior medico di questa infermità ». g. p. zanotti, 2-1-270: di
l'azioni egregie fatte da qualche persona. g. b. possevino, 37:
che'laudesi vengano alle laude. g. villani, 7-155: per..
cantando inni e salmi e laudi volgari. g. b. doni, 2-116:
aveva valore di negozio giuridico. g. capponi, 1-i-104: come la podestà
ne presero con le lor reti. g. g. belli, 238: che
con le lor reti. g. g. belli, 238: che se poi
comodi e vivono tutti molto lautamente. g. gozzi, 3-5-398: se nobil donna
vi fosse una lautezza senza lusso. g. gozzi, i-27-276: finalmente eccoci
lautezza in sul fine delle mense. g. capponi, ii-418: conversava seco
sono anche trattate con pari lautezza. g. averani, ili-io: in ciaschedun letto
aspetto a un convito lauto e pontificale. g. c. croce, 173
. insigne, distinto, segnalato. g. visconti, ii -prol.: benché
= deriv. da a [g] uzzino (v.), con
ti vanno sì di frequente sciorinando. g. g. belli, 299: ma
sì di frequente sciorinando. g. g. belli, 299: ma sic fata
per ricevere il sacro lavacro. g. pozzi, 2-298: quando in nome
e con la lenizione dell'intervocalica g. lavagnino, agg. lavagnoso
, si fece avanti a salutare. g. bassani, 3-48: un grido di
fuori a lavare panni a prezzo. g. villani, 1-38: macrino fece fare
— asportare una macchia, detergere. g. gozzi, i-8-33: uscii fuori di
l'acqua d'arno non ci laverebbe. g. m. cecchi, i-i-
acqua pura, sempre opererà meglio. g. del papa, 6-ii-99: è proceduto
non porla ne la pentola. g. b. nelli, 38: quanto
lavata [la miniera pesta]. g. cambi, i-1-156: gli dierono e'
li quali già non ci erano. g. gozzi, 1-162: eravi nella stanza
gittai la lavatura del catino addosso. g. villani, 11-26: gittando abbondanza d'
attribuiscono agli altri i propri difetti. g. c. croce, 65: mira
un'azienda', artigiano, operaio. g. villani, 12-17: sabato, sonata
pause velleità o rimpianti di sorta. g. raimondi, 3-300: fu nei
istar mai sempre a sì gran gaudimento? g. buondelmonti, ii-5: molti han
ché la medicina lavorava, cascò tramortita. g. m. cecchi, 150:
per caso fortuito si crede essere avvenuto. g. villani, 1-23: saturno.
di ser ermisino. fuora. g. m. cecchi, 1-1-52: non
la terra ben lavorata e grassa. g. morelli, 91: egli è
accuratamente; corretto, emendato minuziosamente. g. gozzi, i-7-203: non è piccola
-ant. femm. lavoratore. g. morelli, 369: nacque a morello
/ ma per esso eternai vita acquistare. g. cavalcanti, i-303: la mattina
per gli campi certe erbe cogliendo. g. morelli, 234: co'tuoi lavoratori
o di dea de'lavori. g. gozzi, 1-10: chi nega ad
cerchio e ora uno alla botte. g. m. cecchi, 7-1-4: ell'
/ e viverè a grande fadige. g. averani, ii-110: i romani
egli appoggiato al suo aratro. g. r. carli, 2-xiv-232: non
quelle innanzi che fossono all'arcora. g. villani, 1-38: feciono decreto
pezzo delle dette sediora, cadde. g. villani, n-6: partito lui di
croci e corone di cortecce di melarance. g. gozzi, i-25-236: fo certi
intarsio, ecc.). g. villani, 9-116: 'l porto era
svolgere un certo lavoro. g. ferrari, ii-154: con qual diritto
fossero giammai per lavanti abilitati. g. ferrari, 410: dato che dio
i materiali su i lavori. g. bassani, 5-50: poiché trovava il
-come epiteto ingiurioso. g. bassani, 5-304: « lazzarona!
docile ed ossequiosa, figliuolo ubbidiente. g. villani, 8-2: fu caporale uno
con un compì, di termine. g. villani, 6-62: ne pare degna
, come piene di leal verità. g. m. casaregi, 151: debba
si è determinata [ecc.]. g. f. pagnini, 2-ii-215:
vivere di piccoli furti continuati. g. m. cecchi, 24-31: non
nel mio. -affettuosamente. g. gozzi, 1-26-101: ringraziata lealmente la
vacil- larebbe la terra della sicurezza. g. gozzi, i-14-54: pregò l'
/ di fin pregio si rinnuova. g. morelli, i-363: lealtà passa
un tipico gioco di parole). g. m. cecchi, 55: -e'
-per simil. eruzione cutanea. g. gozzi, i-23-96: vedi come m'
seppe far le temperate spese ». g. villani, 4-19: trovò nella
lebete, / doniamogli per testa. g. l. cassola, 72: affocata
servilità leccacula e della fanfaronante scemenza. g. bassani, 4-72: cattolica,
g. f. loredano, 7-18: se
, corre al leccarmi con le carezzine. g. c. croce, 41
. parassita, ghiottone. g. m. cecchi, 1-1-266: un
. -con uso avverb. g. m. cecchi, ii-314: i'
elee, elcio, elice. g. villani, 1-24: trovaro sotto un
da lecco, col sufi. -ug [g] ine, sul modello di ferrugine
. allettamento, lusinga, attrattiva. g. m. cecchi, 1-2-197: dài
leccume, che troppo s'abbocca. g. gozzi, 3-5-387: il bracco.
essere lecitamente fondate che sulla ragione. g. m. buondelmonti, ii-ii: colui
alcuna volta di meno che nobili. g. m. cecchi, 275: -gli
ogni via sia lecita o non licita. g. m. cecchi, 19-17:
bellezza / avesse mai la giovane ledea. g. p. zanotti, ii-35:
patto o stretti in federazione. g. villani, 8-93: nel detto anno
. -in senso generico: territorio. g. villani, 6-39: ordinargli a leghe
, i medici stessi una corporazione. g. capponi, 1-i-66: il maggior
avendo lega co'bolognesi. g. villani, 6-54: contra la forza
in un'alleanza politica o militare. g. villani, 6-8: i fiorentini feciono
chiunque contro a quella volesse adoperare. g. morelli, 379: conchiuse con noi
. -congiungersi; incrociarsi. g. b. tedaldi, 1-61: quel
sono coniate le monete. g. villani, 12-97: la moneta di
e scodelle e tondi di stagno. g. del papa, 3-31: il modo
firenze a 24 carati). g. villani, 9-171: papa giovanni fece
dell'aggio sopra il prezzo legale. g. r. carli, 2-xiv-29:
prescritto dalla legge dello stato. g. villani, 11-72: il nostro fiorino
legali, orribili, non interrotte carnificine. g. capponi, 1-i-373: lo spettro
controversie chiamandole, tutte le comprenderò. g. m. cecchi, 13-2-1: quest'
commercio, mediante il denaro. g. gozzi, i-25-25: questo, per
necessari legali insigni per deciderle. g. gozzi, i-28-41: l'abilità de'
disposizione di ragione non dovrebbono avere. g. buondelmonti, ii-25: per un
, legami tra le cose dell'universo. g. gozzi, i-io- 66: quando
il maggior di tutti gli amori. g. gozzi, 188: l'amicizia dev'
terior suo un certo legamento e stringimento. g. del papa, 6-ii-141: viene
per tormentarlo, nuove maniere. g. gozzi, i-14-20: gli altri birri
come ciondolo alla catena dell'orologio. g. raimondi, 2- 181:
/ assidua la catena che ci lega. g. raimondi, 2-181: è una
ha tempo di rimanersene ancora sciolta. g. gozzi, i-25-67: mentre ch'io
suon che di dolcezza i sensi lega. g. c. croce, 2-34:
uomo di schiatta reale amata fosse. g. b. casaregi, 188: con
montare all'imperio, nulla disdicea. g. p. maffei, 313: tenera
. si tiene a legar l'argento. g. b. adriani, 1-54:
a legare a monsù nicolò carlier. g. gozzi, i-15-208: non m'inganneranno
muro alcuno con cui si leghi. g. gozzi, i-3-54: tutte le minuzie
più o meno intimi con lui. g. gozzi, i-16-179: si accese incontanente
da carnali affetti legatissimo ed oppressissimo. g. gozzi, 256: quale allettamento hanno
che non volendo lei non può volere. g. gozzi, i-28-52: anche in
veggiono. magalotti, 7-114: al g [ran] duca è stato mandato d'
, d'acciaio e legata in oro. g. gozzi, 61: stavasi ella
, per lo più liquida). g. del papa, 6-ii-38: cibi mollificanti
detti per questo onerati). g. villani, 10-162: intra li altri
significargli la elezione della sua dittatura. g. paoletti, l-11-257: onoriamo i
si albergò in casa sua. g. villani, 7-5: per due cardinali
si vede una volta ch'è legatoio. g. m. cecchi, i- 296
-pazzo legatoio: pazzo da legare. g. m. cecchi, 24-18: è
... si chiama discendente. g. b. doni, iii-27: quella
, fuori affatto del moderno costume. g. b. martini, 1-2-291: le
degli uomini lo splendore della pompa sua. g. bentivoglio, 4-1549: più d'
ricevuto, il messaggio da trasmettere. g. villani, 9-353: albergò [giovanni
stabilirono varie pene contro i celibi. g. r. carli, 2-xiv-203:
una legge, uno statuto solo. g. r. carli, 2-xiv-
istituzione, ecc.). g. gozzi, i-23-155: non sia chi
per simil. e al figur. g. r. carli, 2-xiii-36: monete
civile e il diritto canonico. g. villani, 8-64: [papa bonifazio
a terra, ad acque ondose. g. del papa, 5-84: è da
., rimarrà immobile la palla b. g. l. cassola, 26
nove emponote perfino a lo maitino. g. cavalcanti, i-329: a me
stabilito, prescritto, imposto. g. morelli, 132: era allora legge
quel che tu d'ottobre fili. g. villani, 11-143: i signori fanno
disfanno le leggi a loro vantaggio. g. rucellai il vecchio, 62: si
più da leggende che da poemi eroici. g. capponi, 1-i-184: in italia
sta ben, la prenda. g. ferrari, 3-348: il mandarino crede
ci impacciano il cervello tutto giorno. g. m. cecchi, 19-33: -ma
, e simili; come v. g.: 'l'eroe leggendario, gli ulani
, iii-12-104: che cosa volesse dire g. b. niccolini, se disse cotesto
mai d'una irresistibile luce infernale. g. bassani, 3-127: se lei arrivava
? -sostant. lettore. g. villani, 11-3: leggano, overo
ed agio letto verso de l'ovidio. g. cavalcanti, i-288: se 'l
mi son quel ch'i'soglio ». g. gozzi, i-1-141: sulla fronte
palco ed il parlare ordinario. g. gozzi, i-15-182: non è poi
mani, in leggendo i greci scrittori. g. gozzi, i-23-118: più non
che fu manifesto a li occhi mei! g. villani, 11-3: tutte quelle
il desio ti leggo in viso. g. gozzi, i-19-16: leggo in quegli
la sappi leggere, non che cantare. g. b. doni, 1-162:
poste a leggere e imparare. g. m. cecchi, 1-1-306: quelle
sf. ant. leggerezza. g. bentivoglio, 4-145: se ben detestavano
, ne sia cagione la leggerezza. g. del papa, 5-4: avviene.
di vestiti, di carta). g. gozzi, i-15-62: mirabilmente riescono le
tosate (o svalutate). g. r. carli, 2-xiii-112: sappiamo
, i tigri di leggerezza avanzare? g. f. morosini, lii-8-152: si
stato della vita d'esso spedale. g. ferrari, ii-267: nell'esaltamento della
7-5-42: leggermente cominciai a stropicciarla. g. rucéllai, 182: tu
prossimo se non leggierissimamente avevano offeso. g. gozzi, 1-39: l'amico
-per simil. e al fìgur. g. cavalcanti, i-268: ballatetta, in
a longhissimo tempo per leggerissima pensione. g. dolfin, lii-10-458: la sua
senza dar perfezione alle parti. g. gozzi, i-4-110: alzai le braccia
i moti suoi / ogni zeffiro leggier. g. gozzi, 1-125: un alito
leggiere cosa ad infamare lo buono uomo. g. villani, 8-35: al signore
, e però fedelissimi, erano. g. villani, 8-19: il conte,
succedettero in breve età maravigliosi ingrandimenti. g. gozzi, i-13-65: nelle botteghe da
fecevi entro non leggier frutto. g. p. maffei, 151: a
tirchieria; scarsamente, insufficientemente. g. m. cecchi, 7-2-2: oltre
, i quali chiamerei veliti estraordinari. g. contarmi, lii-2-60: nelle armi
secundo el mio parere, avea. g. contarmi, lii-2-64: è uomo che
non de legger si face. g. cavalcanti, xxxv-n-538: amor non t'
la ragione e la via dell'arte. g. cavalcanti, i-283: se la
nel mangiare e nel bere. g. raimondi, 6-132: doveva stare leggero
campi solitarii, come veli d'oro. g. bassani, 3-133: che fosse
festivo, e l'avea mirabilmente ottenuto. g. p. zanotti, 2-2-84:
5. lodevolmente, ammirevolmente. g. visconti, 1-96: vidua abitazion.
poi sanza ragion batermi a torto. g. cavalcanti, i-244: una
ti prego a'miei sospir conforto. g. gozzi, i-21-122: brindisi prima
più vasti e più preziosi padiglioni. g. gozzi, i-21-91: aura sottil,
l'affettar leggiadrìe e l'ostentar vaghezze. g. gozzi, i-9-163: gran cosa
le leggiadrie, le grazie tutte. g. capponi, 1-i-356: il discredito
arco e di faretra armata. g. c. croce, 282: un
capo. -per vanità. g. villani, 7-87: il detto re
sì leggiadro e gentil m'apparve innante. g. gozzi, i-12-202: dall'alveario
sua, vinto ch'avesse il tutto. g. landi, 24: era ottavia
, gentile; garbato, educato. g. villani, 5-38: messer bondelmonte.
età non ha mai dome. g. gozzi, i-7-168: con una leggiadra
, / di ben leggiadro vestire. g. gozzi, i-21-128: lasci gli usati
eletta / dal diritto cammin per deviarne. g. gozzi, i-23-86: e voi
io non me ne poteva spiccare. g. m. cecchi, 12-1-6: avete
leggiadra canzone. -sostant. g. b. doni, iii-133: con
, una danza). g. visconti, 1-9: l'ardente guardo
conforme al suon dagli strumenti espresso. g. gozzi, i-16-190: fece che
mortale di più di diecimila anime. g. villani, 8-88: si morì in
iperboleggiare di omero in sì fatta guisa. g. gozzi, i-16-91: non tormentate
, per disgusto, praticamente liberista. g. bassani, 5-83: lassù, in
erano cittadini romani, questi italiani. g. capponi, 1-i-151: appartenevano per nazione
solitamente riferito all'impresa fiumana di g. d'annunzio e allo spirito che l'
era in su un grandissimo destriere. g. villani, 12-94: liegge è una
diritto naturale, della legge morale. g. b. casaregi, 165: allor
, penale, ecc.). g. r. carli, 2-xiv-84: essendo
la legitima cade sotto il fidecommisso. g. gozzi, i-28-11: risolse, per
ciascuno di riprovare i suoi giudici. g. bentivoglio, 4-850: esser fatte
pregò federigo [ecc.]. g. capponi, i-i-in: frattanto le dignità
erano venute a soppiantare le antiche. g. ferrari, ii-242: verun conquistatore
legale dell'identità di una persona. g. morelli [crusca]: produce il
legittimismo o ai legittimisti. g. ferrari, 250: la mediocrità della
nozze, io son corrotta e sforzata. g. morelli, 147: venuto
quella trasversale, cioè collaterale). g. micheli, lii-3-364: succede il regno
quelli che nascono di padre incerto. g. bentivoglio, ii-80: di varie
legne grosse otto ducati la catasta. g. del papa, 2-18: quell'umidità
inteso quello che / io volevo. g. m. cecchi, 106: quando
legne le quali io avea fatte fare. g. p. maffei, 70:
per passare i fossi del forte. g. m. casaregi, 8: hanno
fuori de li suoi stretti sentieri. g. villani, 8-92: in uno grande
il tutto ancor del suo salario. g. c. croce, 187: avete
usato a scopo protettivo decorativo. g. cavalcanti, i-149: io vo come
. -bastone, randello. g. c. croce, 67: quella
cherici e di gente disutili a battaglia. g. cavalcanti, xxxv-n-494: adorni legni
buon foco in un cantone accese. g. del papa, 2-18: i legni
. -guscio, scorza. g. del papa, 5-215: fuggire ogni
di legno: bastonare, picchiare. g. m. cecchi, 18-18: così
tenue bacchetta d'ebano quelle dita. g. raimondi, 2-279: desiderava una cosa
beatissima lei, che morte ancise. g. morelli, i-240: ha el papa
teorie del filosofo e scienziato tedesco g. w. leibniz (1646-1716).
il complesso delle dottrine del filosofo tedesco g. w. leibniz (1646-1716);
loro disoneste lembate difendere si potesse. g. bargagli, xli-i-503: val più
la mano alla gota m'addormentai. g. visconti, i-3-19: già i lenti
è quasi tutto ghiaia e ciottoloni. g. capponi, 1-i-181: l'italia,
della triste realtà di domani. g. raimondi, 4-17: in giorni di
minati mostra ancora i satelliti di quello. g. l. cassola, 96
-velo (del palato). g. gozzi, 1-271: venne ad esulcerarsi
togliersi di torno, andarsene. g. m. cecchi, 394: poi
cinque lembi e una nave rostrata. g. a. gilio, l-n-92:
campo / ai lemuri e alle streghe. g. torti, vii-63: gran vestigio
mie propia e stanca lena. g. p. maffei, 274: i
domandò l'uno del nome dell'altro. g. villani, 9-82: dando biasimo
e questo accioché facesse gran lena. g. p. maffei, 162: pigliò
nel buio. -molto efficacemente. g. averani, i-36: pure il sole
slancio rinnovato; riprendendo vigore. g. p. maffei, 204: con
più sviscerati ed umili la corteggiava. g. averani, ii-71: all'odore,
tu rafforzi mia lena ch'era stanca. g. stampa, 105: chi
; indolente, neghittoso, vile. g. stampa, 25: voi séte in
ma mena pur gran colpi della spata. g. m. cecchi, 20-3:
ch'io non ho lena da parlar. g. stampa, 146: vorrei venirvi
capelli; i peli della barba. g. b. ricciardi, 31: zerbini
frullo, come quelle che considerate voi. g. gozzi, 3-5-411: odi,
di una spelatoia, tutti lendinosi. g. roncaglia, 25: frattaccio, onto
manna è in credito di leniente. g. del papa, 6-i-99: ottima risoluzione
è stata cagione de la rottura. g. p. maffei, 78: andava
più o meno adagio. g. villani, 9-326: e'fiorentini che
7. mus. adagio. g. c. boni, iii-27: quella
8. rarefarsi, decomporsi. g. l. cassola, 199: pe
, e di quelle mangiava. g. m. cecchi, i-103: aveva
cristallo, rifletta quella seconda immagine. g. l. cassola, 181: se
amicizie tra lei e le compagne. g. bassani, 5-238: a distanza
-interminabilmente, noiosamente. g. bassani, 3-145: da quel momento
. popol. efelide; lentiggine. g. m. cecchi, 162: -io
un uomo di colore rosso letigginoso. g. morelli, 165: era..
robusto, di pel rosso e litigginoso. g. gozzi, i-14- 104:
tempie avvinti e di lentischio adorni. g. b. casaregi, 272
il terebinto. -i frutti. g. rucellai, 573: pasconsi [le
dare a'fiacchi spirti almo ristoro. g. gozzi, i-18-52: piccolo dono
di notevole ampiezza; drappo. g. paleotti, l-n-244: nella chiesa ierosolimitana
quanto permettono le proprie possibilità. g. m. cecchi, 30-31: per
una leona di bronzo senza lingua. g. b. adriani, i-47: ificle
; leone giovane; leoncino. g. villani, 10-183: come in firenze
, nutrice di leoni e d'elefanti. g. del papa, 560:
d'oro su le tue antiche armi. g. morelli, 467: donogli il
era là; tutti diventavano leoni. g. raimondi, 3-11: il socialismo
quelli del leone; aragosta. g. brancoli [plinio], 9-31:
di venezia sotto francesco morosini. g. villani, 11-72: poi fece [
nonn'ha beuto latte di lionéssa. g. villani, 10-183: nel detto anno
, ch'era coperta di pel maculato. g. bar baro, ii-102
brio acutezza o vivacità d'ingegno. g. r. carli, 2-xiv-396
/ a le loro madri. g. c. croce, 312: penso
2. lepre marina. g. brancoli [plinio], 9-47:
animali (di peso variabile tra i 500 g e i 6 kg) particolarmente atti
da loro, al monte andando. g. morelli, 92: vedrai grandi isco-
, si rivela molto astuta. g. m. cecchi, 1-i-173: i'
inetti e fannulloni. g. m. cecchi, 1-i-51: orsù
come riposo apporta e pace. g. gozzi, i-27-23: mandovi una lepretta
o, anche, astuta). g. m. cecchi, 1-ii-414: guarda
parole succedono già molti fatti lerci. g. raimondi, 5-25: la guerra,
non pò gir più su. g. villani, 7-46: con una lesina
, colla quale egli vi debbe uccidere. g. p. maffei, 3:
oziosamente il muro con una lesina. g. c. croce, 150: lascio
/ pare aver lor miglior sorte. g. m. cecchi, ii-85: sì
197: fannosi palle lesine e bonciane. g. m. cecchi, 7-4-6:
nella robba, senza lesione della vita. g. del papa, 5-125: gli
non che la repubblica ciascun sei vede. g. ferrari, ii-110: noi,
.) - anche per simil. g. villani, 10-68: incontanente trovato in
congiura contra il re e lo stato. g. bentivoglio, 5-i-73: il sigillo
compagni, / cera dolce lessando. g. gozzi, i-14-198: manda al poliamolo
di capi di vipere leggiermente lessati. g. del papa, 6-ii-132: utilissimo
-ripetuto con valore intensivo. g. m. cecchi, 1-2-221: monello
è sospeso una manna- ietta triangolare. g. chiarini, 190: terminata la cena
: ladro. -anche sostant. g. m. cecchi, 344:
). - anche sostant. g. m. cecchi, 1-2-470: se
un po'di colacioncella lesta lesta. g. gozzi, 3-5-7: scrivi pure
alle porte del grande e del plebeo. g. graziani, 433: o tu,
che si sia arato da primavera. g. f. loredano, 8-38: non
principessa, alla letizia diessi ciascheduno. g. gozzi, i-n-i77: a quella universale
quelle che finiscono in alcuna letizia? g. gozzi, i-5-134: lasciami maturare,
, anzi arra dell'eterno riso. g. bargagli, 213: si desidera il
altro che da lettere non sia detto. g. b. martini, 2-1-177:
e libera in sua potestate. g. villani, 7-46: ricordandosi del vangelio
posterità mediante lo instrumento delle lettere. g. c. croce, 2-57:
la busta in cui è racchiusa. g. faba, 47: unde qualora e'
sigilli o francobolli chiudilettera). g. villani, 12-63: il re veggendo
di firenze con una privata lettera. g. bentivoglio [rezasco]: con
: scritta distesamente, non cifrata. g. b. rinuccini [rezasco],
tutti i vescovi della chiesa). g. villani, 8-56: aveva dispregiato le
d'affari, ordine di pagamento. g. morelli, 155: egli attendea al
lettere di mercatanti per centomila ducati. g. m. cecchi, 1-1-24: -io
mesi se ne potesse ricevere la sodisfazione. g. giustinian [in rezasco, 605
-lettera protestata: protesto cambiario. g. m. casaregi, 2-30: intorno
senza troppa speculazione intendere la possa. g. m. cecchi, 1-1-108:
lettere: fare sfoggio di erudizione. g. mei, iv-2-147: mi pare che
persone che non sanno lettera. g. m. cecchi, 251: dicon
avuto buone lettere a disporre la dittatura. g. m. cecchi, 60:
notizia del suo decesso). g. m. cecchi, 7-37: l'
i debiti passati e prevenga i futuri. g. g. belli, 26:
passati e prevenga i futuri. g. g. belli, 26: seguitai però
, ha piagnucolato più del necessario. g. bassani, 3-20: aveva..
da lottare coll'evidenza della realtà. g. raimondi, 3-243: ritorna sulla
ad assaporare la dolcezza della gloria. g. gozzi, i-15-219: ora s'egli
ignoranza delle cose del mondo letterario. g. raimondi, 3-166: avveniva nell'
-che lavora nel commercio librario. g. gozzi [tommaseo]: eccomi di
scienziati, peggio che uomini morti. g. forteguerri, 205: prete boldrino
di barba nera e occhi griffagni. g. m. cecchi, 13-3: è
. ant. testiera del letto. g. rucellai, 9-205: ma dimmi:
fu per compassion condotta a casa. g. averani, iii-95: la sera
letti, e non sedendo a tavola. g. averani, iii-86: le letta
avarizia o molta industria d'arte. g. gozzi, 1-392: attendendo con
dello splendido nel possesso comune. g. bassani, 5-227: i giovani di
non sia liberale del mio guidernone. g. b. possevino, 42: l'
da altrettanta ingratitudine e sfacciataggine. g. gozzi, i-5-172: questi tali disprezzatori
. econ. ant. liberalizzazione. g. r. carli, 2-xiii-100: così
dei papi; fervente anticlericale. g. capponi, 1-i-303: da principio i
ogne vergogna disposta, s'affisse. g. villani, 10-2: il duca volle
, dicendoli che potea liberamente venire. g. villani, 1-49: trovando il fiume
anche i figliuoli altrui che delinquessero. g. gozzi, i-26-124: quegli studi ch'
pino possono crescere e inalzarsi liberamente. g. del papa, 3-104: ogni
, nasce da affezione e fede. g. m. cecchi, 1-1-66:
noterete in questa frettolosa scrittura. g. gozzi, i-5-5: costei fu accostumata
. con una resa a discrezione. g. villani, 9-246: essendo la città
debitore e disciolga l'obligo. g. m. casaregi, 1-97: ogni
di esso. -rifl. g. gozzi, i-27-199: ritrovò un letto
, più stretti nel dare il vostro. g. gozzi, 1-10-35: in poco
delle cose sue dell'italia. g. bentivoglio, 4-1125: liberatosi il conte
applicò tutto alla frontiera di piccardia. g. gozzi, 192: con tratti,
quanta gente mi benedirà...! g. capponi, i-i- 123:
sarebbero per restare inutili come prima. g. gozzi, i-23-145: quando son
linea il giorno de'diece. g. gozzi, i-27-48: quando potete cavare
sua « data di bordo ». g. r. carli, 2-xiv-311: l'
le partizioni e le pezze. g. paleotti, l-n-472: in alcuni luoghi
di valori, livello, grado. g. capponi, 2-407: crescere..
colui al quale ogni arme è leggiere. g. villani, 9-246: dalla.
stato di quell'ampissima missione. g. ferrari, 3-3 7: se le
g. bentivoglio, 4-1260: tirava egli in
primogeniti o degli altri figli. g. villani, 12-63: [edoardo d'
quella colpa che a lei fu madre. g. gozzi, i-26-257: io non
riferisce a vincoli di parentela diretta. g. f. pagnini, 2-ii-180: tubal-cain
una bella statua posta al buio. g. gozzi, 1-17: un certo pentolaio
sarà, o più tosto apparirà. g. gozzi, i-9-145: natura amica alle
. liquido, fluido che scorre. g. l. cassola, 72: affocata
è relativo al linfatismo. linfografia. g. del papa, 6-ii-64: tralasciata ogni
tumore. linfogànglio, sm. [g + /). anat. gangliolinfatico,
il paziente alla morte. g. bassani, 3-291: alberto morì di
agazzari, 54: disse: g. io gastigarò la tua lengua,.
la boca, grosesa di lengua. g. brancati [plinio], 9-35:
la lingua de'suoi domestici. g. gozzi, i-23-135: è questo mondo
per dire tutto quello che dice? g. capponi, 1-i-238: anche la
di dolci punte, che temprava amore. g. gozzi, i-n-159: a dio
morti de'padroni le lingue sfringuellano. g. c. croce, 155: scacciar
altre a bocca, altre a lingua. g. gozzi, 3-1-20: lo stesso
pasqua- ligo proveditore a prender lingua. g. bentivoglio, 4-303: spinto innanzi
turca perché mi aciendea et ardeva. g. bentivoglio, 4-1231: possedeva tutte
ne le lingue de la contrada. g. bentivoglio, i-37: è stato [
molle: parlare senza riflettere. g. m. cecchi, 1-1-332: non
di esprimere le ultime volontà. g. m. cecchi, i-ii-ioi: t'
una gran linguaccia, sor sandrino! g. bassani, 4-49: che linguaccia
le lode che nuocere i biasimi. g. f. loredano, 12-113: imprudente
poco da mia zia il linguaggio polacco. g. gozzi, i-14-22: i linguaggi
, n. 5). g. capponi, 1-i-307: una seconda lingua
di suoni articolati e linguaggio scritto. g. capponi, 1-i-305: le lingue si
i dubbi si videro maggiormente moltiplicati. g. capponi, 1-i-237: que'maestri delle
e precisamente t, d, c, g, n, g, r,
d, c, g, n, g, r, l, gl,
e più atte a variare i suoni. g. b. doni, iii-51:
fra zufoli un iroso / canto intonaro. g. raimondi, 4-18: vidi la
di metallo, bacchetta di legno. g. averani, ii-203: il pendolo che
312: 'spiegazione del disegno'... g. linguetta mobile che, alzandosi la
di baviera come la linguetta della bilancia. g. del papa, 4-551: in
, di vituperare il prossimo. g. gozzi, i-19-161: che paio di
da tutto un corpo tepido vapori! g. raimondi, 3-18: lenzuola di bucato
oltra questo breve, anco non abbia. g. graziarli, 120: de i
. da molti è detto lino vivo. g. bargagli, 153: il
non sanno apprezzareciò che ha valore. g. m. cecchi, 1-i-56: non
era stato sopra il capo del signore. g. capodilista, 206: el corpo
linteo, secundo la iudaica consuetudine. g. paleotti, l-11-198: si dirà sacra
mani e ne'piedi e nella faccia. g. g. belli, 473:
ne'piedi e nella faccia. g. g. belli, 473: dopo aver
fiumi grandemente crescono e s'ingrossano. g. bentivoglio, 4-1118: liquefattosi il gelo
maree, liquefarà gli scogli. g. micheli, iii-368: come se ambidue
nel u, dopo queste due lettere g e q. stigliani, 175: la
breve il pènetri un divino strale. g. p. maffei, 4-89: rimasero
. si perdesse del tutto. g. del papa, 3-18: da questo
liquidata / non s'è la colpa. g. b. nani, 70:
al negozio del quale si tratta. g. m. casaregi, 2-17: per
chi sa in quale liquidazione. g. raimondi, 4-169: per le scarpe
olio] mostra l'agguaglianza delle parti. g. del papa, 3-65: se
retrograda, sino all'emulgenti si conduca. g. del papa, 6-ii-93: parendomi
dalla penna su la carta. g. del papa, 3-60: del tutto
(una persona); svigorito. g. m. cecchi, 363: la
placido parlar, la lingua sciolse. g. del papa, 3-64: fa di
che vuol che 'l mondo se inamori. g. visconti, 1-18: volsi appressarmi
essendovi acqua forte e inchiostro buono. g. del papa, 5-76: la rugiada
temprar potei l'assalto di quel lume. g. p. maffei, 143
ombre faran sognar con finte larve. g. gozzi, i-6-164: s'indirizzò verso
celeste liquor le celle empiendo. g. zane, 90: da rose e
il loro licore e la loro propagazione. g. del papa, 6-i-1: venga
pezzo di argento che pesava una libra. g. r. carli, 2-xiv-46:
argento o maggiore o minore. g. r. carli, 2-xiii-220: è
rata, giusta a lira e soldo. g. a. popini, 149:
che erano viole e lire arciviolate. g. b. doni, iii-4-388: nell'
corda puntualmente mi nasconde la stella. g. montanari, 1-83: la stella lucida
a basso il manico dello strumento. g. f. loredano, 11-29: a
un milione di lire di savoia. g. r. carli, 2-xiv-71: l'
uniformità di superficie, levigatezza. g. brancati [plinio], 9-34:
trucca con meticolosa ricercatezza. g. m. cecchi, i-273: è
occhi al cielo ad ognor guerci arrovesciano. g. gozzi, i-26-171: e qual
mentre ha sonno dormir vuole. g. villani, 7-131: si lisciavano come
io feci loro un mal piglio. g. gozzi, i-21-121: tu non fisci
ogni sorte di lisciatura e d'intaglio. g. p. zanotti, 1-47:
invetriate d'un sottilissimo lustro. g. del papa, 5-55: lisci si
acque che fanno liscia la pelle. g. gozzi, 3-5-386: or tu,
, è amica molto del naturale. g. p. maffei, 219: andrea
« non son cose lisce ». g. g. belli, 454: al
non son cose lisce ». g. g. belli, 454: al portinaio quella
è liscio, agevole e chiaro? g. capponi, 1-i-140: quella più liscia
in esso stomaco le superfluità biliose lissiviali. g. del papa, 6-ii-150: dei
con l'aceto e sale. g. visconti [caffè], 360:
che riga l'aria di vermiglia lista. g. gozzi, i-21- 192:
vaghi e vaghe presisi per mano. g. gozzi, i-2-247: dappoich'ebbero passeggiato
/ per fare una figura lesta lesta. g. gozzi, 3-5- 324:
luoghi pubblichi, cantando le letanie. g. villani, 2-15: presono papa leone
l'allume erano i vantati ingredienti. g. g. belli, 424:
allume erano i vantati ingredienti. g. g. belli, 424: fuori adesso
-lotta interiore; ansietà, affanno. g. m. cecchi, 1-1-445: la
giudiziaria, per via lègale. g. m. casaregi, 1-71: sarà
essendo chi la raccomandi e solleciti. g. c. croce, 155:
, diventò na furia ». g. bassani, 5-247: c'era bianca
mio cugino, venni seco a parole. g. c. croce, 2-18:
fra loro, ma solo giudici discordi. g. gozzi, i-13-23: pertinaci litigheremo
amava la discordia che la pace. g. c. croce, 298: con
litigioso che volesse torvi del vostro. g. c. croce, 300: li
'. litoglifìa, sf. (g + /). arte di incidere la
(mogli fito), sf. (g + l). disus. pietra
-ite. litòglifo, sm. (g + /). disus. chi incide
ferita sì gran salute alla chiesa. g. del papa, 5-179: 1° sono
intellettuali, riservate ai giovani studenti dei g. u. f. (1932-1934)
delle festive squille dalle alte torri. g. b. martini, 2-268:
a pallidi ostensori d'oro. g. raimondi, 4-190: la varietà degli
rende perfetti ed altra volta superflui. g. b. doni, iii-227: la
: menare per il naso. g. m. cecchi, 1-1-361: da'
sono terminate con un angolo retto. g. montanari [tommaseo]: migliori
. - anche con valore recipr. g. gozzi [tommaseo]: venezia.
preso, si fece livellare all'indietro. g. montanari [tommaseo]: se
di rendita annuale che avanzerà. g. capponi, 1-i-89: per l'andamento
la pena della nullità dell'atto. g. r. carli, 2-xiv-303: ciò
marco d'oro con diversa impronta. g. r. carli, 2-xiv-29: in
perfezionato di livello ad acqua. g. barbaro, ii-105: vanno al fiume
. / labirinti, archipendoli e livelli. g. montanari [tommaseo]: livello
sieno incapaci de'corpuscoli dell'aria. g. del papa, 3-127: vengano a
, la gali è tutta la vita. g. bassani, 3-137: le mecche
. - anche: ragazza. g. roncaglia, 13: costei ha molte
, trovata, stratagemma. g. l. cassola, 170: tu
una mecanica delle forze morali. g. ferrari, ii-372: il cristianesimo era
la vita sua in quel travaglio meccanicamente. g. f. loredano, 10-8:
suo mal grado vogliono esser filosofi. g. c. croce, 2-25: stando
esce quasi mai l'uomo meccanico. g. capponi, 1-i-319: questi [metodi
sono principalmente stimati di grandissimo ingegno. g. bentivoglio, 4-262: si mostrano
per condizionamento di forze estranee. g. ferrari, 3-485: la china è
idee, l'opere prave espone. g. ferrari, i-339: credo al perdurare
nuovo, né abbandonare l'antico. g. gozzi, i-10-103: quanto al
accade entro l'ordine a sfera elementare. g. ferrari, i-306: il movimento
.. / con meco paziente. g. villani, 10-8: non siete con
: colonne d'èrcole. g. gradenigo, lxxviii-11-548: qui se arde
uno, e nove fiorini da dodici. g. villani, 9-263: per bisogno
lo spirito sozzis- zissimi e lordi. g. c. croce, 183: costui
il rovescio della medaglia di quel ribaldone. g. capponi, 1-i-61: vero è
distintamente delineati e chiaramente definiti. g. gozzi, i-15-139: la nostra buona
attendea alle expedizioni delle cose del stato. g. paleotti, l-n-352: di molt'
il gode in un altro suggetto. g. del papa, 5-136: niuno,
i gravi al centro della terra. g. averani, i-2&: né questa medesimezza
vita debbono fra loro esser comuni. g. del papa, 3-42: è
fuorché nell'esser pura e impura. g. gozzi, i-3-170: quello che più
persona di cui si parla). g. cavalcanti, i-202: i'parlerei di
attenti ad ascoltar ne'lor sembianti. g. villani, 12-67: eglino medesimi
diede ordine al governo della città. g. gozzi, i-21-231: tu sola insegni
sue colpe medesme in noi ritorse. g. gozzi, i-n-195: furono i
tornata in supplicio la loro colpa medesima. g. bassani, 5-100: crivellati di
sacerdote e vescovo era il medesimo. g. gozzi, i-12-235: io sento dire
medesmo amor per lei rafina meglio. g. villani, 10-34: nella quale oste
perdoni s'io sono stato lungo. g. m. cecchi, 1-ii-13: a
e che la sua media sia necessariamente g solreut, dove quella del dorio è
quella che io sono ora per dirvi. g. b. doni, 2-84: qual
la media, che era del trenta. g. bassani, 3-47: un gruppo
senza poter, pien di superbia tutto. g. villani, 12-16: i grandi
operadi, col sussidio di. g. villani, 11-2: per gli oltraggiosi
i suoi doni alle persone. g. villani, 12-41: fia il più
più, opera di mediazione). g. morosini, lxxx-4-193: continua la svezia
cronologicamente; interposto, intermedio. g. villani, 7-37: si diliberarono d'
assol. lat.). g. morelli, 150: al tempo del
solamente si estende, reiterandosi poi. g. capponi, 1-i-130: quindi è che
pace; arbitro, paciere. g. villani, 12-88: nel detto anno
, cioè a dire per sensale. g. f. loredano, 8-42: ella
diletti e procurar commodi alle vostre dolcezze. g. f. loredano, 10-17:
... mediatore in borsa. g. raimondi, 4-150: accompagnato e presentato
in parecchie circostanze, grosse somme. g. bassani, 4-13: merciai,
chiamarsi il 'mediatore plastico '. g. ferrari, i-248: ignora se i
galla sui medicai e i frumenti. g. raimondi, 1-127: quella lupinella,
giovanaccio non abbia corrotta la pupilla. g. bentivòglio, 4-1031: tornato al
che la voleva tòr per sua mogliera. g. sangalletti, 4-ii-616: qua è
a medicare a casa sua. g. m. cecchi, 203: i'
medicava in firenze, fusse incarcerato. g. m. cecchi, 66: io
a combatter con le bestie. g. c. croce, 153: che
sonno, / in ponto il troverai. g. torti, vii-72: se la
di aromi, aromatizzato; profumato. g. rucellai, 259: spargi quivi il
incognito odore. -avvelenato. g. ferrari, 77: in ciascun fucile
-pratica professionale dell'arte medica. g. m. cecchi, 167: questi
e di tutte l'arti liberali. g. m. cecchi, 243: di
classe fu chiamata sotto le armi. g. bassani, 4-26: che facoltà avrei
medicina. -antidoto, contravveleno. g. f. achillini, 164: molti
-bagno medicinale: bagno idroterapico. g. capodilista, 223: in quella [
bisogno di essere confortate dalla grazia medicinale di g. c. -dir. canon
si medicinò, expectando il secretano. g. f. loredano, 7-40: se
che dee per risanare l'infermo. g. c. croce, 2-54: un
in cirusia): chirurgo. g. villani, 11-94: il collegio de'
dell'anima, bisognoso di severo medico. g. a. pasini, 206
che par che 10 voglin castrare. g. m. cecchi, 1-i-82: così
armonico, n. 4). g. b. martini, 2-2-208: se
, dicesi medietà armonica, v. g. 12. 8. 6, nella
sociale e culturale di quell'età. g. raimondi, 2-259: la ruota
tanti fossero pure i popoli liberi. g. capponi, 1-i-489: nei tempi
moderato, modesto, mediocre. g. ferrari, 108: qui intravedesi d'
cantarsi a suono di questa armonia. g. bargagli, 174: bella cosa
la piccola barba acuta in sul mento. g. bassani, 4-12: era l'
gran vasi d'argento per bere. g. r. carli, 2-xiii-353: se
che venivano in alcuna quantità mediocre. g. bentivoglio, 4-759: si obbligò il
nella città non se n'avvide. g. r. carli, 2-xiii-194: chi
allevare né mantenere in gabia. g. gozzi, i-27-291: nel teatro di
bastevole ad opere di mediocre fatica. g. del papa, 3-72: ogni mediocre
mediocri, o puramente ragionevoli e filosofici. g. ferrari, 344: altri scrittori
questi studi che chiamano d'umanità. g. micheli, lii-2-322: era tenuta
ammettono se non quel che toccano. g. ferrari, 3-200: come mai riformare
merci, usciva senza aver nulla comprato. g. bassani, 5-59: niente,
secco a 180 °c è compreso fra g 0, 2 e 1 per mille e
, cadde a terra e svenne. g. gozzi, i-1-186: poiché il signor
prevenzione degli altri quanto la tua. g. gozzi, 1-160: avendo le
dove si trovi la vera felicità. g. gozzi, i-n-139: medita in suo
altrui. -studiare. g. gozzi, 66: stanco del lungo
ipotesi quanto una verità meditata in idea. g. gozzi, i-7-38: veramente
contro alle cose da te malamente operate. g. capponi, 1-i-237: una
qualche pena / la meditata lor ribalderia. g. bentivoglio, 4-185: il supplicare
meditati inganni / contro il giovine eroe. g. capponi, 1-i-293: quel ch'
tu reggi / il meditato canto. g. gozzi, i-15-103: spero ch'ella
. voluto, intenzionale, deliberato. g. capponi, 1-i-318: di rado essi
meditata lentezza, a baciarlo. g. raimondi, 1-26: ho la nostalgia
cura, che pondera attentamente. g. gozzi, 3-4-393: le femmine degli
di risolversi a far qualche cosa. g. raimondi, 3-4: il sogno,
riflettere, a ragionare. g. bentivoglio, 4-623: queste erano specialmente
le meditazioni più intime dell'oranges. g. gozzi, 157: s'io
cristalli più lucidi del vero. g. gozzi, i-n-62: sarà insieme in
ancora in altrui meditazione e pensiero. g. ferrari, 75: alcune indicazioni
che facea marmo diventar la gente. g. visconti, 1-51: volsi per caso
. -spaventoso, pauroso. g. ferrari, 566: l'equine froge