dante, inf., 10-47: fieramente furo avversi [i tuoi maggiori] /
ebbe parlato, ch'e suoi cavalieri furo all'arme, e abramati de la battallia
, né sei amico, / ma come furo vai sempre abbrancando. verga, 4-134
crudele e il più di quanti / mai furo al mondo ingegni empii e maligni
): l'accoglienze oneste e liete furo iterate tre e quattro volte, non senza
/ gridava: « lano, sì non furo accorte / le gambe tue alle giostre
/ sen gìo. boccaccio, iii-323: furo i monti accumulati / sopra tesaglia dalla
perché ciò addivenisse, cotesti organi fabbricati furo. cuoco, 1-188: napoli non sarebbe
): e se in fare il tempio furo [i tuoi popoli] gravati,
ed agiaro i loro corpi, e furo solleciti e intenti alla richiesta di camillo
selva gli dei tutti e del monte / furo invitati, e ogni altro agreste nume
, / placido albergo e specchio / furo i liquidi fonti. idem, 22-5:
così gir ragionando, in sin che furo / là 've presso vedean le tende alzarse
potuto dirsi / tosto così com'e'furo spariti. idem, par., 14-62
fatti di cesare, no: allora furo ammenati ne le mani di scipione che
sopra il mondo. ugurgeri, 1-8-262: furo rifetti, e l'amore del mangiare
? altro tempo. i giorni tuoi / furo, mio dolce amor. carducci,
tasso, 6-22: e poi che furo armati, / quei del chiuso n'uscivano
e quante nine e nine bestie giamai furo. baldinucci, 4-103: quattro demoni
a la lor fè sembiante, / furo insieme riposti / indivisibilmente / i cadaveri
è più parco. marino, 276: furo / arco eburneo la mano e l'
simil. marino, 2 76: furo / arco eburneo la mano e l'onda
degna reverenza. marino, 276: furo / arco eburneo la mano e l'onda
/ per torme ch'ai venir calcate furo; / e non ritenne il frettoloso
fin nella culla / fanciulleschi trastulli / furo i guerrieri arnesi. l. bellini,
perché ciò addivenisse, cotesti organi fabbricati furo. redi, 16-v-70: il male.
vate, / se grati unqua ti furo i preghi miei, / oggi, deh
. alamanni, 9-18: le superbe colonne furo spoglie / del bel paese assiso in
vennero a riconoscersi, non ad esse formati furo. einaudi, 1-385: in questa
l'audaci imprese io canto, / che furo al tempo che passare i mori /
ma poi ch'a spese lor si furo accorti / che male in ogni guisa era
le grandissime cose, io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati, i
di trecento uomini, com'era ordinato, furo... quasi tutti presi;
. [crusca]: in quello anno furo fatte due guerre bene avventuratamente. ottimo
, e sovra quanti / più pregiati ne furo unqua tra noi, / darti ben
dante, inf., 10-46: fieramente furo avversi / a me e a miei
onorarlo e seguitarlo e adorarlo: queste furo le balestra. boiardo, 2-11-38:
costa di catellina, e le sue schiere furo rotte e barattate del tutto.
di giuoco e d'arme, e furo chiamati bargelli. l'uficio de'detti
magalotti, 9-1-277: e quali e quanti furo quei che 'l gran dì che al
, 1-9: contrari ai voti poi furo i successi; / ch'in fuga andò
cavalcare ben dieci miglia, tanto che furo in un bello prato. francesco da barberino
parigi. forteguerri, 13-27: vinti furo ambiduo dalle dolcezze / di queste ninfe
/ tutte le donne scitiche botate / furo a diana, allor che in
novellino, 99 (161): quando furo alla porta, li compagni dell'altro
brullazzo, / per zanzero fallito, furo e pazzo. idem, 1-73: e
imbroglione. fagiuoli, 3-2-261: ci furo i giuocator di bussolotti, / di
per torme ch'ai venir calcate furo. -calcare una bastonata: darla con
eletto, / di lor che sordi furo al proprio danno, / caldi d'amor
camozza. caro, 4-233: poscia che furo a'monti e nel più folto /
/ quando tre dadi in groppo / me furo appesi a collo in un borsello.
/ o amarilli, o galatea già furo, / com'è costei, che quel
canovacci / adoperati a fuoco mai non furo, / quanti alle teste lor facean
novellino, 53 (86): allora furo alla zuffa... pigliàrsi ai
fuore. fazio, i-25-55: tanti ne furo allora morti e catti, / che
sappiate, che poi sì grande reine furo fidate a costoro di menare al loro signore
, 85 (146): i conducitori furo presti: diedero dei remi in acqua
ricondusse a carolar le stelle, / furo li sposi in dilettevol danza. tassoni
/ e, dopo le parole, furo i fatti. = deriv. da
prenze venne il casco, / onde furo sconfitti. 3. prov. il
quali con cattivi volti e mal volentieri furo uditi da'priori. piovano arlotto, 214
l'audaci imprese io canto, / che furo al tempo che passaro i mori /
/ faccia cheti restar, come mai furo. s. maffei, 5-1-54: scacciati
chiave, / passan quanti cantor mai furo o sono. anguillara, 10-3: dal
in questo si manifesta la condizione del furo, che sempre cerca d'occultarsi.
preso. anonimo, ix-811: dopo che furo cresciuti e allevati, / e dodici
soso, / poi disse: « fieramente furo avversi / a me e a'miei
ne sono a tal condizione: / ciò furo li belli occhi pien d'amore
/ dovre'io ben riconoscere alcuni / che furo immondi di cotesti mali ». idem
. burchiello, 164: subito armati furo i pizzicagnoli / con lor barbuti, coffani
tacopone, 24-110: lo tempo a deo furo ed hogli sottratto, / e rotto
, vii-20: preghi non fur, comandi furo; e ad arte / ingiuriosi,
sono a tal condizione: / ciò furo li belli occhi pien d'amore /
, 3-2-265: le vie che destinate furo / per lo corso del palio, ormai
). boccaccio, 7-8-25: grandi furo i lamenti e 'l rammarchio, /
comandò che fossero pagati, e così furo. fra giordano, 3-34: il cotale
1. neri, 9-19: giunti che furo al gran salone in mezzo, /
/ tali argomenti, e queste scuse furo / tempo più lungo a'coiami
e pecore, pe 'l crino / furo impiccati per gran giubbileo. andrea da
crosciare che 'l bosco verde facea, furo i nemici... spaventati. d'
per eternarsi. marino, 265: furo i sogni, / tra cui versò la
dame e damigelle di gran paraggio, furo alle logge. bibbia volgar.,
berillio e manganese con sol furo di zinco; si presenta in cristalli di
vedi. cavalca, ii-20: il furo danneggia il prossimo in avere, e l'
sparti li patrimonii loro disconsigliatamente, e furo larghi troppo. arrighctto, 252:
85 (146): i conducitori furo presti: diedero dei remi in acqua,
. testi, ii-228: suoi pregi furo i debellati regni / reggere in pace,
, 122: quei santi, / che furo in terra patriarchi loro, / della
secondo, / se mai ne furo ad archimede eguali, / nato a
stanno / questi infelici giovani; ma furo / dal traditor mamilio raggirati, /
di cesare, 184: in quello paese furo quelli che in prima montaro a cavallo
teschio misero coi denti, / che furo all'osso, come d'un can,
da le brine e dal giel depressi furo. 4. dominare, soffocare
l'uno e l'altro, che sia furo e che sia sacrilego, e mostrare
o natura. tasso, 14-31: furo ubidienti a le parole / che spirito divin
, che grande stato teneano, dibassati furo. 5. rifl. umiliarsi
. ristoro, i-i7 (28): furo altri savi che... pòsaro
sua famiglia; e co'sassi cacciati furo e fediti, e alquanti morti delle
, li occhi miei in uno / furo scontrati; e io sì tosto dissi:
per la esaltazione della fede di cristo furo felicemente e gloriosamente operate,...
sparti li patrimonii loro disconsigliatamente, e furo larghi troppo. -con cautela.
/ che in sorte dati a te suggetti furo. muratori, 8-i-26: per libri
cesare, 55: alla fine li bretoni furo disconfitti, e non poterò fuggire,
sparti li patrimonii loro disconsigliatamente, e furo larghi troppo. m. adriani, i-90
. g. villani, 11-22: furo tanto soperchie piove, e gonfiamento del
ardin del pari? ariosto, 16-46: furo, al se gnar de
ferri ambi alla testa: / ma furo in arme et in virtù dispari, /
si fecero bravi latinanti, / né furo dal maestro mai frustati. papini, 26-49
dante, inf., 10-48: fieramente furo avversi / a me e a'miei
che si appellano falcati... furo poscia avuti in dispetto, perché malagevolmente
: deh, se o dapne o mirra furo intesi / da voi ne'lor bisogni
ormai levate / si furo, e paggi e camerieri intorno,
. fatti di cesare, 140: furo rinchiusi in uno distretto di mare con
fatti di cesare, 294: bene furo in sino a sessanta senatori che tutti giurarono
di te, come li altri tribuni furo vendicati dell'ontia che fece loro marco
/ divider non si può, ma furo accorte, / in essa veste gittaron
ariosto, 37-82: da le moglie così furo i mariti, / da le madri
nome. marino, 336: poiché furo più volte / iterate tra loro / le
11 mio sangue, / come pronte già furo a divorare / fusser atte a parlare
gira / tutti questi per te già furo accolti, / tutti vengon per te
querele / che pur troppo domestiche le furo, / tornò a sua usanza a
80 (135): or venne che furo levate le tavole. menàronlo a donneare
novellino, 2 (io): furo allo 'mperadore, dove erano mandati per
io ben riconoscere alcuni, / che furo immondi di cotesti mali. bandello,
tutti v'andaro suso. i conducitori furo presti: diedero dei remi in acqua
: ma poi ch'a spese lor si furo accorti / che male in ogni guisa
quali parimente aveano sette anni, e furo duplicate le feste. galileo, 1-1-388
di ben vivere, 12: molto furo ingannati quelli antichi filosofi, che tanto duramente
speroni, 1-3-205: tanti e sì strani furo i tormenti..., lunghi
(14): e quando egliono furo venuti, quegli trovarono che arcon era morto
acque. boccaccio, iii-n-26: poco più furo i monti accumulati / sopra tesaglia dalla
/ di tanti eroi le immagini / che furo elleni un giorno? berchet, 18
/ de i rami, che le furo albergo, e scampo. delfino, 1-142
salvini, 22-50: abbruciati del tutto furo i fianchi, / e l'entragne assaggiate
29-61: per che le viste lor furo esaltate / con grazia illuminante e con lor
la esaltazione della fede di cristo, furo felicemente e gloriosamente operate. sarpi,
senese, xxviii-502: l'altre monache ne furo tutte esbalordite. = deriv
84-33: e perché allo sgombrar non furo esperti / perderò biada, e cose senza
de'duo i più belli occhi che mai furo, boccaccio, dee., 2-2 (
. novellino, 2 (io): furo allo 'mperadore, dove erano mandati per
audaci imprese 10 canto, / che furo al tempo che passaro i mori / d'
, 23-149: i giorni tuoi / furo, mio dolce amor. passasti. de
fatale. aleardi, vi-529: quanti popoli furo? ove la stampa / dei loro
/ a vela e remi insino a londra furo. tasso, 1-37: ne l'
non s'annullin, ma di quel che furo / in altro essere e vita sien
bibbia volgar. [tommaseo]: furo costoro, che uscirò d'egitto,
grande onore / per l'estremo occidente furo sparse, / ivi n'aggiunse e
che si appellano falcati... furo poscia avuti in dispetto, perché malagevolmente
tutti i falsi germogli, e quei che furo / mal divelti dal piede, e
servisgi... i quali servisgi furo di loro fardeli, ched io lo'mandai
, 4-48: quinci i notturni miei riposi furo / turbati ognor da strani sogni e
; e se in fare il tempio furo gravati, tu li agevolerai. storia de
sua favola, poi che le serocchie furo racchetate. boccaccio, dee.,
far lunga dimora / poi che partiti furo gli occhi belli / di colei che
levò una maravilliosa fortuna per la quale furo tutti in pericolo. guido delle colonne
e gentili, e pel contrario / furo altrettante le volgari e stolte. gioberti
. ariosto, 37-122: poi che furo / giunti dove in due strade è
. testi fiorentini, 61: tutti furo in uno volere, che in tutte le
, / quai nelle notti ombrose / furo i maggior tuoi pregi? patini, 360
all'or dine sacro, furo alcuni di loro mal conci e feriti.
dante, inf., 10-46: fieramente furo avversi [i tuoi maggiori] /
, li occhi miei in uno / furo scontrati; e io sì tosto dissi:
delle cose naturali e delle cose umane, furo detti figliuoli di filosofia, e perciò
detti figliuoli di filosofia, e perciò furo elli appellati filosofi. g.
242: perano quante flotte / ci furo mai condotte. g. bentivoglio, 4-808
già ch'io mi ritraggo, e furo / al vulgo insano, al folle suo
tolto. caro, 4-231: poscia che furo a'monti e nel più folto /
di cesare, 153: quelli di marsilia furo francati dal trebuto. bembo, 10-iv-292
errore per fura; cfr. ven. furo 4 goloso '(v.
4 goloso '(v. furo). friso5, agg. e
bel cimento / dell'armi, che gli furo a tempo offerte. g. bianchini
si fecero bravi latinanti, / né furo dal maestro mai frustati. settembrini,
ariosto, 1-9: contrari ai voti furo i successi; / ch'in fuga andò
8-13: tutti fur vinti i disagi e furo / or uccisi i nemici ed or
buonarroti il giovane, i-335: partiti furo gli occhi belli / di colei che passato
sé, non a te, questi è furo e ladrone, ed è simile al
è già ch'io mi ritraggo e furo / al vulgo insano, al folle
. varietà albina della puzzola (mustela furo), che ha pelame bianco giallastro
di filiggine. = dal lat. furo, col sufi, dimin. -etto,
. cfr. isidoro, xii-2-39: « furo a furvo dictus; unde et fur
metatesi da frullone (v). furo { fure), sm. ant.
ove il vitupera, dicendo che fosse furo in perciò che delle scritte d'altri
a dio quello ch'è suo, è furo della deitade ed è grande peccatore.
: la preda chiama e invita il furo. dante, inf., 21-45:
/ con tanta fretta a seguitar lo furo. passavanti, 218: se gloria o
in dio, per certo tu se'furo e ladro. zanobi da strata [s
senno poco / e come falso e dispietato furo / sovr'una mula giunse in questo
. chi non entra per la porta è furo e latro. burchiello, 2-59:
/ ch'a lor s'apparteneva essendo furo. pulci, iv-34: sta saldo,
brullazzo, / per zanzero fallito, furo e pazzo. caro, 16-74: il
27-127: questi è de'rei del fuoco furo. 4. dimin. furèllo.
la forma fure, sostituita da furo (forma ricavata dal plur. furi)
furoico. = deriv. da furo [ico], col sufi, -aio
intenti / narra i casi che già furo, / si mostrò quel sommo sole.
/ ch'ebbero il senno, e pur furo gabbati, / perché egli è
., 13-121: lano, sì non furo accorte / le gambe tue alle giostre
di gemme. tasso, 6-57: le furo da lui tutte lasciate / le gemme
, / divider non si può, ma furo accorte, / incessa veste gittaron le
le picciole mani al gran disegno / non furo eguali, e suonar vuote al vento
., 52-86: e'fiorentin, che furo de'primai, / gli mandar cento
. giordani, ii-37: ancora i giuochi furo istituiti per tale avviso, che nel
. novellino, vi-181: or venne che furo levate le tavole. menàrlo a donneare
di tanti eroi le immagini / che furo elleni un giorno. manzoni, 38:
: gridava: lano, sì non furo accorte / le gambe tue a le
abisso. ugurgieri, 197: furo udite... anime piangenti di fanciulli
più d'una mano, i legni gionti furo. guarini, 93: giugni agli
d'altra gente, e di quegli scogli furo gli primi abitatori. marsilio da padova
la esaltazione della fede di cristo, furo felicemente e gloriosamente operate. g. bentivoglio
/ (ché più per lui non ne furo assaggiati), / né più allotta
. g. villani, 11-22: furo tanto soperchie piove e gonfiamento del fiotto
. magalotti, 2-4: rivi già furo; / macìe di sterpi, e
2-45: ubbidirò i sacerdoti e mossi furo / da quella grande sua regai sembianza
: e1 buon sacerdote infatto come si furo partiti volse fare un grasso carnevale. baldi
/ quando tre dadi in groppo / me furo appesi al collo in un borsello.
ed avvinti, e da me furo / in magnifico dono a te mandati;
hae detto che per abraam e levi furo decimati quelli che ricevettero le decime. valerio
villani, i-6-162: dopo ch'intese furo, idee son dette, / et è
nel concetto divino, ove son quante furo, sono e saran create forme, /
frugoni, i-10-28: sebben sempre ignote / furo al mio non imbelle arido ciglio,
presti; / per che le viste lor furo essai- tate / con grazia illuminante e
. palmieri, 3-27-12: nel tempo dixi furo e corpi moti / fu facto l'
costui le percosse imbelli e vane / furo. garopoli, 8-52: come nube
fella, / temendo peggio, si furo imbucati. stefani, 1-39: la città
ponte. giordani, ii-57: i giuochi furo istituiti per tale avviso, che nel
dovre'io ben riconoscere alcuni / che furo immondi di cotesti mali. fogazzaro,
, celesti et immortali, / perché non furo a l'intelletto eguali, / la
assalse i miseri, che primi / furo al peccar e primi anco a la pena
s'imparentaro. boccaccio, ii-344: si furo insieme tutti imparentati, / e fatti
colli / de'non più freschi dì furo i compagni, / quale nell'alma
impiastra- tucce, / che del tabacco furo in compagnia, / e ravvivare almen
, 5-3-42: 1 quai da astolfo furo posti al piano, / non per
tasso, 11-64: da lor tanti furo uomini uccisi, / e scudi ed elmi
brutal cronologia / altri pria di voi furo, e anche altri pria. leopardi,
incorrotte leggi, i che sacre ognor furo a'monarchi ancora. -che è segno
ugurgieri, 186: e elli come furo venuti, viddero nella secca riva miseno
indiavolati. nomi, 3-22: prestamente radunati furo i trecento fanti armati alla schiavona,
ine grande e pericolosa, ed allora furo ine li romani sconfìtti. 2.
ordinati e graziosi modi che angelica tenne, furo tanto inestimabili che io, per non
ed infiammi il suo cuor, qual furo un giorno / nel cenaeoi gli apostoli infiammati
il giovinetto franco: / tosto li furo al fianco / due gran tori infiammati
la gentaglia gli scagliava addosso, / furo infinite. leopardi, 939: diceva che
vostro. preti, 156: mi furo un tempo, / que'begli occhi amorosi
cesare [tommaseo]: quelli di atene furo scientifiche. papi, 1-3-26
ritenne la certezza onorati; quelli di marsiglia furo infrancati dal tributo. che il vostro
prenze venne il casco, / onde furo sconfitti e 'l prenze preso / e più
el sacco nuovo. idem, 500: furo chiamati tre cittadini per porta per sindacare
cola di rienzo, 57: allora furo inserrate le porte di campidoglio, e sonò
l'infanta il riamò. / molte volte furo insieme, / che nessun ne insospettì
ebbe parlato, ch'e'suoi cavalieri furo... intalentati di ben fare.
, 63: lagrimò, sospirò, ma furo intanto / dolci i sospir ne l'
a noè che gl'altri animali e furo li primai che v'entraro e'sezzai che
95 (154): li altri discepoli furo intenti colle corregge. lo scoparo per
mio destino e l'alta virtù vostra / furo 1 veraci genitori suoi. tassoni,
ragionamenti intermisti, perché da i bocconi furo interrotti. = voce dotta,
sì ch'asceser con agio e tosto furo / a mezzo quasi di quell'antro oscuro
fra'vostri occhi e 'l mio core / furo interposte, egli soffrì l'ardore.
... /... furo arditi / interrogar dell'opre sue natura,
: di vii canna inteste / le case furo, onde con chiome incolte / i
testa intuona / di stordimento egual che furo un poco / senza noiarse in pace
punto i nostri da infinita / nemica gente furo intorniati. ranieri, 1-i-263: in
11-20: da'tesorieri e da altri che furo deputati a contare e pesare il detto
di costanzo, 1-117: celebrate che furo le nozze, essendo già in ordine
tollare loro cesare, ché li morti furo pure involuppati dal cielo, e lo
se'amaestrato tu? perché prediche lo furo ed invole? paolo da certaldo, 344
scalzo. ariosto, 1-72: non furo iti duo miglia, che sonare /
di signoreggiare. caro, 5-415: furo i doni una cretese ancella, /
[genti] di paluello instupidite / furo ad armarsi allor sì negligenti, /
che l'accoglienze oneste e liete / furo iterate tre e quattro volte, / sordel
., i-294: di eguale grandezza furo li campi di q. cincinnato. sette
fatti di cesare, 31: e'iustizieri furo apparecchiati, et ebbero randelli, e
e sappian mai intessere ed annodare quanti furo e sono stringari e lacciaiuoli...
è quello che ruba per forza e furo quello che toglie per inganno. petrarca
alme di quei le cui bell'opre furo / lascive in pace e ladronecce in
le preziose lagrime, ch'in breve / furo al gelato core, / non pur
la terra a pena, / che furo in piedi e rinòvar l'assalto. /
i fiumi vicini, / che più volte furo compagni de'lunghi lamenti / ch'all'
son que'dì, che pur mi furo / sì dolci allor, che de'tuoi
abitare, / e zolle e glebe furo i miei latini. carducci, iii-1-310:
chi non entra per la porta è furo e latro ». masuccio, 18:
, 2-2-158: teneri, e in latte furo / vostr'in- gegni fin qui;
preziose lagrime, ch'in breve / furo al gelato core, / non pur
l'audaci imprese io canto, / che furo al tempo che passaro i mori /
. novellino, 71-120: due donne furo in roma. a ciascuna morì il
151: o come quelle aspre piaghe diverse furo! / molto pregiate vie di legami
offerse) / fu la religion, furo i suoi frutti. fantoni, ii-135:
, e le dorate travi / che furo in prezzo agli lor padri e agli
legno. nievo, 8-26: quanti ti furo infranti / legni sul dorso e basti
, e a ravvisar qual sei / furo un tempo i miei sensi infermi e lenti
, inf., 23-52: appena furo i piè suoi giunti al letto / del
palladio volgar., 3-30: alcuni furo che dissero diversi modi di serbare [
e scenici giuochi fatti e rappresentati già furo. 11. figur. divulgato
libertà riducere. ariosto, 41-7: così furo in libertà remissi / quei re;
piero da volterra settanta bestie minute gli furo staggite per giovanni dall'antella nostro comissario.
l'acco- glienze oneste e liete / furo iterate tre e quattro volte, /
la gentaglia gli scagliava addosso, / furo infinite. bresciani, 6-vi-8: rotta
: gli altri sopporsi a lui concordi furo, / eh'avea più cose fatte
nella terla spagna, 3-15: così furo amendue dilungati / più minologia sportiva, atleta
. marcio rutilo, censori; e furo contati ducento sessantadue migliaia di cittadini di
, 2-4: rivi? rivi già furo: / macìe di sterpi e d'infocati
. pucci, cent., 32-75: furo a'grandi tolte le balestra, /
balestra, / e per istima ne furo pagate / e messe nella camera maestra
/ dovre'io ben riconoscere alcuni / che furo immondi di cotesti mali ». idem
e sappian mai intessere ed annodare quanti furo e sono stringari e lacciaiuoli...
crudele e il più di quanti / mai furo al mondo ingegni empi e maligni,
lo manipulo significa lo legame collo quale furo legate le mani. boccaccio, 13-141:
: con tra i quali [elefanti] furo trovate a contrastare arme di diverse maniere
a'giovani da dare, perché in illirico furo già due legioni ch'ebbero sei migliaia
sciolto / con tanta fretta a seguitar lo furo. folgore da san gimignano, vi-n-154
che hanno comincia- mento, cioè che furo fatte d'alcuna materia, sì aranno
o men salde in virtù l'alme non furo. pirandello, 8-482: gli era
mattone, / perocché tanto grandi e tanti furo / ch'han fatto per lor carcere
me presi ed avinti, e da me furo [i cristiani] / in magnifico
. dotti, 1-422: spenti che furo i lumi [del teatro], avido
discorre / le sacre carte di color che furo. = nome d'agente da
, dolce a membrarsi! / che furo in grembo alla lor propria teti.
ch'ai servigio de i campi eletti furo, / aggia un gran loco,
latini, rettor., 51-10: furo alcuni che diceano che memoria non è
, 4-37: i fiorentin sopra lor furo andati / e sconfissergli sanza far dimoro
senza la menoma contesa, / vinti furo ambiduo dalle dolcezze / di queste ninfe.
di rienzo, 156: ne la sentenza furo mentovate le forche; allora stordìo forte
già, ma del ciel dono / furo, e vittorie fur meravigliose.
a cui le stelle ardenti / termini furo e l'oceano ondoso, / resi
in legni di genovesi... e furo presi da 1. 500 uomini di
al] beato giobbe... furo ristituiti due tanti beni per li perduti:
donna che vi sia / fra quante furo mai donne del mondo, i
., 4-31: nel mille cenquarantasei / furo a monte di croce i fiorentini /
penne, /... / e furo altri infiniti in quello instante / da
tuono. idem, 18-64: come furo in oriente apparsi / i matutini messaggier del
piede, / tutti i mesti pensier'mi furo intorno / e m'em- piro di
., 29-9: io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati i
: ridolfo, bindo, vieri e simon furo /... / militi,
marte il giovinetto franco: / tosto li furo al fianco / due gran tori infiammati
ministro eletto. marino, xiii-71: spirti furo i colori, / l'ombre e
, accesi / coll'altra minutaglia, furo accorti / a voler fuor cacciare i
, 14-530: i notturni miei riposi furo / turbati ognor da strani sogni e
'l teschio misero co'denti, / che furo a l'osso, come d'un
; di tali lettere missive, che furo trovate, non lo crederesti. rinaldo degli
la sacra cena. metastasio, 1-6-282: furo i suoi / esercizi primieri [di
stico / la musa de'tempi che furo / sale aspersa di faville d'oro
cose di cielo e di terra che furo e che saranno. -moderare gli
palladio volgar., 3-30: altri furo che colsero le mele del arbore non
/ co'tuoi sospiri e co'tuoi pianti furo. -cosparso di pianto, intriso
odorati, / quali da'ricchi arabi non furo visti mai. arici, i-63:
! amabili momenti / in cui ci furo i più soavi baci / dolce suggello
imo sì turbolle, / che non furo mai più chiare né monde. tasso
, rettor., 10-7: poi che furo divenuti ricchi montò tra lloro invidia e
li mali incominciaro a montare, leggi furo date ch'e'cittadini dannati andassero in
: quando in fretta venuti all'alba furo, / primier rizzossi mangiapan, pe '1
questi è d'i rei del foco furo ». cavalca, 20-14: il giovane
l'audaci imprese io canto / che furo al tempo che passaro i mori /
. b. davanzati, i-26: ritrovati furo i più scandalosi e parte da'centurioni
. nelli, i-90: tra quante vecchie furo / quest'è la più muffosa,
, / per la quale i nimici vinti furo. -imbiancare due muri con un
: queste, che dolce / musica furo ai giovenili orecchi, / parole d'amistade
intenti / narra i casi che già furo. leopardi, 939: quando più ti
si trovò con una putta; quando furo in camera ed elli lo mostrò e per
rai de la beltà divina, / che furo i fonti de le mie faville,
. i. frugoni, i-1-95: ben furo arditi a i due sovrani ingegni,
testa intuona / di stordimento egual che furo un poco / senza noiarse in pace
esenzioni e rilassi di gabelle e noli furo al contado lassate e conden- nagioni perdonate
torre, signor di melano, / furo sconfitti e di melan cacciati, / con
perché ti vuoi partir di notte, come furo e ladro?... va'
laudaci imprese io canto, / che furo al tempo che passaro i mori /
. marchetti, 5-238: volte / furo in obbrobrio e in disonor le falci
/ tratte all'occaso dall'australi terre / furo e di strage a noi giunser feconde
odorati / quali da'ricchi arabi non furo visti mai. soderini, ii-398: vuole
1. mazzoni, 1-390: gli omeridi furo quelli i quali erano della casata d'
scrive nel libro de'cori che li rapsodi furo nomati omeristi. e che quelli ch'
e che quelli ch'ora nomiamo omeristi furo condotti nel teatro prima da demetrio falereo '
è d'avertire che quelli omeristi li quali furo introdotti nel teatro da demetrio falereo furo
furo introdotti nel teatro da demetrio falereo furo differenti da'rapsodi d'omero, per
rapsodi d'omero, per ciò che questi furo introdotti ne'spettacoli pubblici non da demetrio
nella causa di colui che accusa il furo o che difende il padre o l'orfano
che l'accoglienze oneste e liete / furo iterate tre e quattro volte, / sordel
. ariosto, 33-2: quei che furo a'nostri dì, o sono ora,
in questa dignitade [di giudice] furo due figli di boezio, delli quali in
... / del topo vincitor furo abbattuti / gli ordini;...
quei medesmi gio- venili ornati / che furo alla vezzosa damigella / di pinabel,
, i-315: acciò che orrevilemente comparisseno furo alle spese del comune di lucca vestiti
] i miseri, che primi / furo al peccar e primi anco a la
teschio misero co'denti, / che furo a l'osso, come d'un can
gironoi / per saver se d'avorio furo i varchi / o d'osso, donde
(ché più per lui non ne furo assaggiati), / né più allotta ne
colonne e le dorate travi / che furo in prezzo agli lor padri e agli avi
l * ossa sue estinte... furo compagne e ministre a quell'opre religiose
. cecchi, ii-337: subito mi furo aperti gli occhi / con un veder
/ e tutti gli altri naviganti furo. tansillo, 1-130: se a caso
, inf., 10-47: fieramente furo avversi [i tuoi maggiori] / a
quanti, / napoli superbo, crudo, furo, avaro, / par- tieri,
ingrata patria, e li loro partimenti furo di loro propria volontade. -con
, cent., 46-70: poiché furo al capitan dell'oste, / che si
audaci imprese io canto, / che furo al tempo che passaro i mori / d'
.., 68-90: poiché gli altri furo apparecchiati, / lo 'mperador cavalcò per
cavalleggieri bene schierati... all'alba furo addosso a que'barbari, che sonnacchiosi
/ e, dopo le parole, furo i fatti / e ci ebbe il modo
, / che non men di lor furo arditi e pazzi. 3. che
che qui ebbero ripentimento, ma non furo neente pienamente purgate. ora fanno là
, cent., 54-68: ricolti si furo a belvedere / i fiorentin, per
201: le passere al romore inaspettato / furo svegliate e dal timor percosse. carducci
perdona. chiabrera, 1-iii-337: cagioni / furo non poche, e tutte fur non
ramo, quasi a perir vicino, / furo due gradenighe elette dal destino. leopardi
alcun principio genitale e sempre / perpetui furo. muratori, 7-v-152: iddio, custode
, iv-76: voi mi potreste dir quai furo e quanti, / voi che i
i mostri vinse [ercole] / che furo e che non furo in terra in
] / che furo e che non furo in terra in cielo, / ma dalla
presi ed avinti, e da me furo / in magnifico dono a te mandati
morire. lippi, 7-27: furo un tratto una dama e un cavaliero,
., 29-10: io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati i quali
palladio volgar., 3-30: altri furo che colsero le mele de l'arbore
lupo ed il pico che anticamente ti furo sacrati, desideri di vedere sacrata a
, i-423: cosa dì tanto stupore furo a vedere all'entrar di tavola le forme
: spirti pianger per l'aere uditi furo, / del mal pietosi ch'ei vedean
intanto, del pietoso enea / molti furo i pensieri. bruni, 364: è
ritom'e os', o come a furto furo, / la santa voce sì fra
dell'inferno le gole; e primi furo / a piombarvi trafitti e capovolti /
a'giovani da dare, perché in illirico furo già due legioni ch'ebbero sei migliaia
pistoiese ingratitudine, / più che non furo i lucchesi per certo, / ch'usavan
già mille e mill'anni in pregio furo, / le cose che son state,
de'duo i più belli occhi che mai furo, / mirandol di dolor turbato e
bevere il poculo con che li compagni furo transfigurati. folengo, i-191: di là
benvoglioso. novellino, vi-118: due re furo ch'erano ne le parti di grecia
troppo più poderoso che l'altro. furo insieme a la battaglia: lo più
né a più squisito lavorio sospesi / furo i ritmi e le rime.
occhi / nel proprio mal, che furo a'miei lamenti / secche pomici sempre
popolò d'antenne / che mai non furo più frequenti e fitti / arbori in selva
e le grandi cose, e così furo messi a reggere le cittadi et alli offici
splendore e de la pulitezza di lei furo maestri. varchi, 23-271: tutte
gente del re uberto alla mulara / furo assediati non sanza cagione / da que'
e terza guerra punica, 48: quando furo posati e invigoriti ed ebbero passato quello
di rienzo, 57: in questa oste furo cometani con tutto loro sforzo e manfredo
polo volgar., 3-12: quando furo cavalcati alquanti die, lo barone..
combattere gridavano che volevano rendersi, non furo intesi. birago, 483: non
10-81: fra diversi parer che detti furo / vinto fu quel ch'u- n'
. grillo, 1-183: questi occhi furo e queste orecchie ingorde / de l'
allo quale, poi, che li furo narrati tutti li fatti come erano stati;
pietro per mano di quattro sindachi, che furo fatti per lo vour, vii1-18
chiabrera, 1-ii-340: 1 grappoli suoi furo / della vendemmia egregia, / onde
miserere: / tanto i lor volti furo serenati / dalla donzella e dai garzon
già mille e mill'anni in pregio furo, / le cose che son state coi
48: i notturni miei riposi furo / turbati ognor da strani sogni e
cose e questo bel presento, ne furo sì lieti e sì gioiosi che ciò
, 4-37: i fiorentin sopra lor furo andati / e sconfissegli sanza far
pecore tue e le capre sterili non furo; li montoni della greggia tua non mangiai
due cari compagni lo trovàro: onde furo molto lieti ed in concordia andàro l'uno
76: fatta tale citazione, prestamente furo apparecchiate lettere e corrieri e furo messi in
prestamente furo apparecchiate lettere e corrieri e furo messi in via. a. pucci
e colonne e le dorate travi / che furo in prezzo agli lor padri e agli
dante, inf., 10-47: fieramente furo avversi / a me e a miei
alcun principio genitale e sempre / perpetui furo, e per qual causa innanzi /
grandissime cose, io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati i quali avennero
dispensa, / le ricchezze, che furo / di genitor tenace / faticoso sudor
/ tuoi patti, amor, non furo, allor ch'empiendo / di terror l'
costrette a riceverlo. fagiuoli, vti-54: furo osservati i cavalier chinesi, / che
, / e come a quella propinquati furo, / badearco gridò: gente mal nata
lieto. tansillo, 190: ben furo, alma, propizie / al tesser di
tiranno ezzelin l'armi apparecchia. / furo onorati e si fermàr la sera, /
l'oste della fede cristiana. e quando furo in luogo che pottero vedere, la
nascosamente: il fanciullo re puerilemente il furo fa pigliare e colla sua propria coreggia a
manfredi e 'l buon roldano / gli furo intorno; e 'l vituperio espresso,
quinci vennero ai patti e i patti furo: / che con bruno pugnasse un cavaliero
spongono ^ adesso ', cioè ora, furo ingannati, secondo me, dal testo
di se medesimi, pare che nulla stimino furo di se stessi, che prendono foco
la vergogna, el stupro e 'l furo / che far me vidi, qui ponto
forte, 1-50: al vero quest'arme furo / di quei tre cavalier che là
, 3- 91: i cerusici furo scalmanella, / sputasecco dal congo,
li lor corpi che gittan puzzori / furo assaliti da li beccafogli. assarino, 2-
che l'accoglienze oneste e liete / furo iterate tre e quattro volte, / sordel
cante capon- sacchi, tale che ne furo a gran minacce. compagni, iv-55:
contrastanti. alamanni, 5-1-802: molti furo a quistion come profonda / voglia [
l'imprime. monti, 24-1025: questi furo gli estremi onor renduti / al domatore
'qui '... e furo usate da buoni antichi; oggi solamente da'
. vagliono 'qui '... e furo usate da'buoni antichi, oggi solamente
« questi è d'i rei del foco furo ». binduccio dello scelto, i-121
donato, 255: incontanente amendui furo attanagliati e impiccati per la gola sul
arme. neri ai donato, 225: furo chiamati 6 cittadini del populo per terzo
. giamboni, 10-99: le cose furo un poco racquetate. g. villani
sdegnata, i quali come ci ebbero veduto furo tutti racque- tati. boiardo, 3-150
molti altri che nimici a cristo / furo insin oggi il mio parlare offende,
104: voller fuggir, ma furo raffermate / da vergogna, che in
, cent., 75-84: e'brescian furo a rafforzarsi accorti. 2.
». idem, 1-ii-223: grandi furo i lamenti e 'l ram- marchio,
sian le muse umane, / come furo ad omero quando scrisse / la gran battaglia
/... / del topo vincitor furo abbattuti / gli oraini. pascoli,
non come guardiano e pastore, ma siccome furo e ladro, a reggimento o signoria
, cent., 29-91: la mattina furo a civitella, / ma 'l messaggio
, / e rammemoro gli anni che furo e che saranno / e ciò che mai
giammai / da poetica man tocchi non furo. -la parte più interna di
come guardiano e pastore, ma siccome furo e ladro, a reggimento o signoria della
ragion fu le sarte, e i remi furo / la volontà, che a tira
elena fusse, ai dì remoti / furo ognor per la fica e guerre e risse
/ per girne in cielo guida secura furo. / essi, di pensieri vani sgombrando
). monti, 24-1025: questi furo gli estremi onor renduti / al domatore
, 1-9: contrari ai voti poi furo i successi; / ch'in fuga andò
. novellino, xxviii-859: due donne furo in roma; a ciascuna morì il
] due o tre notti, che furo a tanti desiri brevi e scarse, a
cavalli alli nemici; e tanto ricularo che furo tra i nemici. e poi,
i nemici. e poi, quando furo misciati intra'nemici così ricu- lando,
primo ardore, / quei ch'estinti non furo, oppressi e stanchi / e a
, cent., 78-7: ridotti si furo in su un prato / presso alla
. novellino, xxviii-859: due donne furo in roma; a ciascuna morì il
asenzioni e rilassi di gabelle e noli furo al contado lassate e conden- nagioni perdonate
cordia. ariosto, 41-7: così furo in libertà remissi / quei re,
tante piazze morte, / onde scoperti furo i trincerati, / ove il nimico si
gorello, 826: pace, giustizia furo le sue exordia, / principio e mezo
, ili-1-7: quelle, che nella grotta furo rin- chiose, riposono all'altre e
i miei giorni d'assai lunghi mi furo, / per cui rinacqui entro la luce
. e letter. liberare dal ilion gli furo intorno / i popoli dolenti, / rinnovellando
., 8-57: e'guelfi allor niente furo scarsi / e ruppe rii per modo
ostacoli e i ripari / rotti allor furo e cavalcaro i mari / gli eccelsi gioghi
che qui ebbero ripentimento, ma non furo neente pienamente purgate. seneca volgar.
il giovane, 9-676: entrate ch'elle furo, a me n su gli occhi
. / e poi che a dio repugnanti furo / percossi fur di guai e multi
novellino, xxviii-878: le risa vi furo grandissime. gherardi, 2-i-23: 1
poca mercanzia. dolce, 7-218: furo i contadi loro di qua ai là per
. e di subito ritomoro indietro, e furo sul contado di siena. archivio dell'
ch'ai campo riesce, / si furo i cavalier della reina. strinati, 130
cominciò il loro ufizio di gennaio; e furo i primi, cioè lorenzo di mino
celèo figliole, /... le furo dintorno riverenti / con ospitali uffici in
8-41: poscia che li occhi miei si furo offerti / a la mia donna reverenti
dell'a- gunanza, i siscalchi suoi furo tra loro con le gonnelle e con
, / placido albergo e specchio / furo i liquidi fonti. arcane danze /
alcun principio genitale, e sempre / perpetui furo, e per qual causa innanzi /
., 4-31: nel mille cenquarantasei / furo a monte di croce i fiorentini /
e i suoi legni rivide. / allor furo in un tempo unti e rispinti /
201: lungo tempo congiunti insieme furo vulcano e borea nel trattar la rozza
congiunte, quali, ahimè, / furo un tempo le nostre? siri, ii-838
/ e, dopo le parole, furo i fatti / e ci ebbe il mondo
/ l'arduo sentier del vero, e furo arditi / interrogar dell'opre sue natura
essere giudicato furo o sacrilego. boccaccio, viii-3-106:
iù santi amorosi desiri / che mai nodriti furo dentro una ella anima /..
santi amorosi desiri / che mai nodriti furo dentro una bella anima, / più vaga
viver morendo amante impara. / o quali furo e quanti i dolci baci. i
le grazie alor s'aperse, / e furo entro 'l gran sen l'ire disperse
, / gli altri sopporsi a lui concordi furo. cantari cavallereschi, 8: carlo
xxx vi-105: tacque dameta; et ivi furo udite le sante sorelle / in care
ragion fu le sarte, e i remi furo / la volontà, che a tira
interno lume, / giacqui e mi furo alor compagni e scorte / van desio,
la gentaglia gli scagliava addosso, / furo infinite. bisteghi, xcii-ii-342: se poi
giorno dell'agunanza, i sescalchi suoi furo tra loro con le gonnelle e con la
a mattano; e così grandi scappucciate li furo fatte da molti. burchiello, 79
, che in lui / splenderon sì che furo spenti e sparsi / di questa nostra
/ ed infiammi il suo cuor, qual furo un giorno / nel cenaeoi gli apostoli
. neri di donato, 159: furo passati la mattina allo schiarire del dì
numero dei feriti. dalla parte del barrese furo quasi tutti prigioni; morì guglielmo ruffo
fatti di cesare, 166: quando furo entrati in mare, lo vento,
/ sciampia il petto e sguaina il (furo dente, / colle triste mascella in
e quante nine e nine bestie giamai furo. = deriv. da scimia,
con tanta fretta a seguitar lo furo. diatessaron volgar., 291: andate
/ al quale altare 'n sì bei tempo furo. » guidiccioni, 5-15: non vedi
boccaccio, 1-ii-45: quei che savi furo / ne dichiarar, conlor savio sermone,
tornare. dottori, 1-131: due furo i capitani delle genti / della città
graziose sto, 33-2: quei che furo a'nostri dì o sono ora, /
sconto di condenagioni d'omini, che furo ribanditi, di 895 omini che ne tomaro
, gli occhi miei in uno / furo scontrati; e io sì tosto dissi:
, 3-3-10: molti scontrazzi e molti aguati furo sostant. -andare a scontrino
novellino, vi-200: li altri discepoli furo intenti con le coregge e coll'acqua,
donato, 264: li sanesi furo scornati: e questa è delle minori che
interno lume, / giacqui e mi furo alor compagni e scorte / van desio,
2-2-25: al ver ribelli / né mica furo, e dimostrar più sete / ardente
di questo scritturai segno nella loro grammatica furo gl'ingegnosi ritrovatori. 5
ricondusse a carolar le stelle, / furo li sposi in dilettevol danza. c.
de'duo i più belli occhi che mai furo, / mirandol di dolor turbato e
quei secondo, / se mai ne furo, ad archimede equali, / nato a
sul quale io sedea, / fatti mi furo in grembo alli antenori.
pucci, cent., 36-36: poiché furo insieme rau- nati, / uccison messere
onde tutti / gli altri lucchesi neri furo armati / e cacciaro di lucca come brutti
taudaci imprese io canto, / che furo al tempo che passare i mori /
. ariosto, 30-47: posti lor furo et allacciati in testa / i lucidi
/ con tanta fretta a seguitar lo furo. esopo volgar., 6-145: lo
visibilmente di pallor si tinse, / furo alcun tempo: or fango / ed
l'arduo sentier del vero, e furo arditi / interrogar dell'opre sue natura,
volare. dante, vni-9: tanto furo [gli occhi miei], che ciò
: a dieci a dieci per piccolo sportello furo cavati e menati nelle scure tombe di
menati nelle scure tombe di sabar, ove furo tutti messi e serrati. ponzela gaia
rassegna, / e sólo 1 fiorentin furo ingannati. boccaccio, dee., 3-5
de'medici, 11-231: quanto più furo o fortunati o saggi / che voi
., i-73: a suono de cuomo furo innunzio nelle 'laudi'] colla epigrafe grecamente incisa
., 30-67: gli altri menati ne furo a prigioni; / e spesso si
., 84-33: perché allo sgombrar non furo esperti, / perderò biada e cose
in lor fermezza irrevocabil tali / furo 1 decreti della mente immensa, / ch'
e cavalleggieri... all'alba furo addosso a que'barbari, che, sonnacchiosi
scrittori dell'antica « palestra letteraria ». furo clisa... scomenza
non mercanti, saggi e indotti / vi furo indifferenti; ma de'grandi / solegnowi
/ e dalle mie sostanze, / che furo il corpo mio, / mie membra
. giuliano l'ospitaliere, xxi-1152: quando furo giunti al palagio, il valletto disse
. petrarca, 339-8: perché non furo a l'intelletto eguali, / la mia
stettero tanto che 'l sonno giunse e furo tutti addormentati. cavalca, 20-285: dopo
, / che alla notizia sua non furo ascose. salvini, 24-282: odi,
: tacque dame- ta; et ivi furo udite le sante sorelle / in care dolci
ahi! fiera compagnia! oh fuoco furo! / oh crudo, insaziabile appetito!
tiberio, druso, claudio, germanico furo eletti: e vent'uno de'primi della
. neri di donato, 211: furo liberati quelli 16 gentilomini so
del ben vivere, 12: molto furo ingannati quelli antichi filosofi che tanto duramente
il capo li quali tu giuri ch'elli furo canuti da la tua fanciullezza!
ebbero, 1 quali, secondoché prima furo molto spaventanti, così furo poscia avuti
secondoché prima furo molto spaventanti, così furo poscia avuti in dispetto.
prenderne esempio. chiabrera, 1-iii-5: furo campion che del destriero egregio / ebber
comuno di siena pagò molti maestri, che furo a spegnare il detto fuoco. giovan
b. davanzati, i-26: ritrovati furo i più scandalosi, e parteda'centurioni e
cesarotti, 1-vii-227: né ingrati / furo i liei a'suoi merti, a
espressivo. marino, 2-i-66: spirti furo i colori, / l'ombre e i
si chiamò lazio; e sotto lui furo li splendienti reami. -che ha
, ii-2-322: agli anziati... furo dati per stanziare le leggi i patroni
/ per la quale i nemici vinti furo. -rigido metodo di ragionamento.
, ma sale altronde, egli è furo e ladrone. = deriv.
, xxxvi-123: deh, perché mi furo sì scarse le muse, dameta, /
bernescamente i cattivi scrittori di que'giorni, furo buti, 1-453: le
. nelli, i-90: tra quante vecchie furo, / quest'è la più muffosa
, quel dolersi e quelle occhiate / furo al cuor mio fierissime stoccate. d'azeglio
storta. nomi, 3-22: prestamente radunati furo / trecento fanti armati alla schiavona,
'fiorentini e gli aretini, e furo lasciati i pregioni d'arezzo, e bandirsi
, 2-3-361: i nove cavalier, che furo eletti / dal capitanio eccelso de le
. le strighe e fattocchiare volano, onde furo nomate le stridisdirebbe ad ogni femminetta,
povero al- rgo, / le furo innanzi con chiocciole al tergo, / il
. nelli, i-90: tra quante vecchie furo, / quest'è la più muffosa,
sappian mai intessere ed anno- are quanti furo e sono stringari e lacciaiuoli. carena,
siila e mauro e lepido, che furo struggiteli del paese. pasquinate romane,
, 1-9: contrari ai voti poi furo i successi; / ch'in fuga andò
! amabili momenti / in cui ci furo i più soavi baci / dolce suggello ai
meno oneste / di suelle sventurate assai furo atte. cellini, 2-8 (317)
principio genitale, e sempre / perpetui furo, e per qual causa innanzi / alla
rai de la beltà divina, / che furo i fonti de le mie faville,
tenieno, riceùti con grande vettoria si furo, e così gloriosi nella loro patria
il campo tuttavia, / entrate ch'elle furo, a me 'n su gli occhi
felice da massa marittima, xliii-229: quando furo in betheèm venuti, / la notte
'l teschio misero co'denti, / che furo a l'osso, come d'un
, cent., 29-91: la mattina furo a civitella, / ma 'l disprezzo
da me le luci amate, / che furo in prima a vagheggiarmi avvezze. cesarotti
ragione. arici, iii-660: poiché furo / dalla mente le tenebre cadute, /
novellino, xxviii-878: tosto che furo pagati, montare in su un legno
macolato. laude di assisi, 15: furo del palagio lo fièro trare, /
che l'accoglienze oneste e liete / furo iterate tre e quattro volte, /
ciel ben chiaro, / a rimirarsi furo / sul largo pian della nettunia strada.
babilonia, cioè a dire quando li giudei furo menati in prigione in babilonia. niccolò
73: tu se'uno cane, ladro furo traditore che guadagnasti dieci fiorini d'oro
ebbi dieci traete di colla, sogo ladro furo traditore. -figur. acerba sofferenza
che l'accoglienze oneste e liete / furo iterate tre e quattro volte, / sordel
chiesa maggior con questo treno / portati furo i nobili defunti. chiari, i-160:
livio volgar. [tommaseo]: furo quelli che ne elessero i treuo- mini
. lippi, 8-51: onde scoperti furo i trincierati / ove il nimico si
rinnovato da questi il mondo allora, / furo i buoni coi rei confusi e misti
, 1-506: a me di speme / furo e d'aiuto i ferri d'aste
comparai novellino, vi-118: due re furo ch'erano ne le parti di grecia,
era troppo più poderoso che l'altro. furo insieme a la battaglia: lo più
., 1-294: di eguale grandezza furo li campi di q. cincinnato. boccaccio
celesti, ed immortali, / perché non furo a l'intelletto eguali, / la
rienzo, 96: allora queste tre corpora furo secretamente di notte portate ne la chiesa
del capo, e là senza ululato furo sepelite da le monache. caro,
, cent., 73-13: scritture / furo arse in men, che non si
esca. ariosto, 13-1: ben furo aventurosi i cavallieri / ch'erano a quella
magalotti, 2-4: rivi? rivi già furo: / macìe di sterpi, e d'
argento in verghe, che in tutto furo stimate oltre a cinquecento migliaia di ducati.
, ma entra da lato, questo è furo e adro. -fare verità
. ariosto, 7-8: poiché che furo ascesi in su la vetta, / uscirò
le grandissime cose, io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati [astuti
grandissime cose, 10 mi penso che furo altri callidi e vezzati, i quali vennero
remolo, e come figli di marte furo non pacefici. andrea da barberino, iii-6
, 136: per tutta la via li furo fatti solenni onori. v. quirini
così villanesche e superbe le quali gli furo fate per li greci. caviceo,
senza la menoma contesa, / vinti furo ambiduo dalle dolcezze / di queste ninfe
/ gente del re uberto alla mulara / furo assediati non sanza cagione / da qui
goldoni, ix-409: viziosi sempre / furo gli estremi: il confidar soverchio /
lor, che 'n sì bei tempi furo! quasimodo, 6-15: col volgere degli
ariosto, 1-9: contrari ai voti poi furo i successi. chiabrera, 372:
ad abitare, / e zolle e glebe furo i miei latini. 6.