isidoro, 10-14: « abactor est fur iumentorum et pecorum, quem vulgo abigeum vo-
quella etate / ch'ai vero onor fur gli animi sì accesi. idem, 283-3
13-74: fiammeggiare a sinistra accesi lampi / fur visti, e chiaro tuono insieme udissi
consenso. fiore, 83-4: fur ben tutti d'un accordamento. trattato
fiumi. tommaseo, iii-222: e fur divise allor tacque dall'acque, / tacque
i pungenti / colpi, come a te fur dolci le piaghe. /...
il populo fu ucciso; / le mura fur tutte adeguate al suolo: / non
le parole ch'io dissi, perché fur dette da uomo non solo iracondo,
il vento freme. idem, 40-65: fur le gente africane... /
/ non sentì poi ch'a star seco fur giunte. fazio, i-2-35: così
creb bero in breve e fur perfetti; / che crescon meno all'ago
il dì seguente, / dove albergati fur cortesemente. tasso, 2-96: era la
: quanti consigli con quanti alchimisti / fur fatti tra vezzano e 'l campanile?
119-102: poi che i piè suoi fur mossi, / dicendo: -non
di venosa il primo alloro / coglier fur visti. parini, v-178: la tua
: nove notti al fianco / mi fur essi così con veglie alterne / e
corone de gli antichi vostri / che fur miei figli e non venuti altronde, /
fiume. anguillara, 5-139: perché fur prime le sue chiome bionde / alla
i cavalier dolenti, / che vinti fur dall'amazòne genti. guido delle colonne
la più cruda / di quante mai vi fur. / scagliai tre dardi invano /
si rivolve, / e i sassi dove fur chiuse le membra / di ta'che
il primo giorno / che madonna passò le fur intorno / piene di meraviglia e di
sia, creati il quinto giorno / fur gli animanti, a cui non lega e
degne di salire a dio, / fur tossa mie... sepolte. idem
un sol giorno. tasso, 1-42: fur cinquemila a la partenza; e a
mano al curvo aratro, e vili / fur gli agresti sudori; ozio le soglie
seguitarlo intento. idem, 6-i-5: vere fur queste gioie e questi ardori, /
, /... / quante fur le mie pene. leopardi, i-1409:
all'aretino, / e a quanti aretini fur giammai. tommaseo [s. v
bianche. lippi, 1-7: ma fur banditi gli archi e tarmi bianche.
al tartaro famoso, / vennero, e fur tutte le lunghe mozze. / gli
dilettose e care / mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, /
da ragione et d'arte, / che fur nei dubi suoi fide compagne. michelangelo
tanta / di lor gli odori ad asciugar fur preste. pallavicino, 1-360: la
diedi, come il suo assassinamento, fur fatti non di notte e ne'deserti,
, 27-17: si consigliar© alquanto; e fur l'estreme / conclusion dei lor ragionamenti
, sep., 246: a te fur care le mie chiome e il viso /
). firenzuola, 508: vi fur messe le legne, e attaccato il
f. villani, 11-101: le promesse fur larghe e lunghe, ma lo attendere
ho attinto, / di dumila che fur, men di trecento / ve ne rimase
assalto, / che per dio ringraziar fur poste in alto. boccaccio, dee.
6-84: farinata e 'l tegghiaio, che fur sì degni, / iacopo rusticucci,
segneri, ii-617: si raccomandino quei che fur morsi da'mastini rabbiosi ad un
/ lieti augùri prendendo, i quai fur vani. stigliani, iii-292: e
romani vediamo nelle medaglie città che non fur mai libere. targioni tozzetti, 9-63
passaro avante, / e difformi vedrai quanto fur belle. gaudiosi, iii 453:
, inf., 7-48: questi fur cherci, che non han coperchio / piloso
caro, 7-272: combattendo / non fur di sangue a la lor patria avari.
modi e gli atti / per questa fur lor cari, avvegnadio / ch'essi per
, 25-91: e poi che fur caricati i cammelli / di ricche merce
. tornielli, 484: a cotal vista fur pallide e smorte; / e v'
bagnò i baci di pianto, e fur divise / le sue querele da i singulti
. idem, 7-66: quei che fur prima timorosi e muti / hanno la lingua
il suo cavallo, / poi che fur presso; e sparì immantinente / quel breve
erbe e i sassi, / vi fur con gran diletto esercitate.
altri garbugli, / che quei non fur dell'anno antecedente, i..
, dove i gentiluomini e stranieri e nostrali fur comodamente adagiati. svevo, 3-697:
un solo, / di que'che fur nell'arca numerati. lorenzo de'medici
casti, 19-97: promossi al grado fur di colonnello / l'orso robusto ed il
, donde eravàn privati, / ci fur renduti, e ogni baronia, / come
basire. casti, 5-34: né fur di delfo il tripode o di deio,
., 20-127: quelle tre donne li fur per battesmo / che tu vedesti dalla
., 20-129: quelle tre donne li fur per battesmo / che tu vedesti dalla
primo giorno / che madonna passò le fur intorno / piene di meraviglia e di pietate
provai di buon bastoni; / questi fur li guiderdoni / che ebbi allor pel
degli uomini ad andare, / già fur di quelli i quai l'esercitaro /
rosa, 115: questi tosto che fur da quei balordi, / ch'eran
. pulci, 25-91: e poi che fur caricati i cammelli / di ricche merce
alcuni luoghi berùzzolo, che ne fur presi più di cento al valico. machiavelli
armati, / e in un momento fur tutti a cavallo. leopardi, 25-19
frugoni, 720: so che non sempre fur sul mar sicano / l'infide d'
biondeggiò l'olimpo. leopardi, 34-25: fur liete ville e colti, / e
giunchiglia. pindemonte, 4-65: e come fur dalle pudiche ancelle / lavati, di
succiandola. leopardi, 34-31: e fur città famose / che coi torrenti suoi
querela il boreal deserto / e conscie fur le sibilanti selve. cattaneo, i-1-112:
e due dì li chiamai, poi che fur morti. boccaccio, dee.,
berni, 24-3 (ii-230): fur da lui fatti a posta bravi e fieri
disaggi. crudeli, 1-109: tutti fur d'accordo / che la semplice casetta
, i-334: saette piomban, che fur balestrate, / anzi buffetti, in paragon
maniera di gente; / ricchi vi fur ministrieri e buffoni, / e qualunque
di buon vini / di nuovo fatti fur debiti inviti. grazzini, 2-27:
monti, 8-306: in lenno queste / fur le vostre burbanze. = ant.
burrati e lupi e serpi, / che fur, come absalon, mal fortunate.
tempo antico mi ci hanno colta: elleno fur mezzane di sposalizzarla. =
tempo antico mi ci hanno colta: elleno fur mezzane di sposalizzarla. =
inf., 10-49: s'ei fur cacciati, ei tornar d'ogni parte.
supplicanti / contaminò; né le città fur meste / d'effigiati scheletri. manzoni,
oh dilettose e care / mentre ignote mi fur perirmi e il fato, / sembianze
né feudi nominando né livelli, / fur senza obligo alcun liberi i doni; /
ambi ugualmente; ma i campioni / fur presti a disbrigarsi dagli arcioni. castiglione,
di cadetti / racconta il garbolin che fur seimila. colletta, i-200: fondò
e forte. salvini, 12-6-505: e fur viste le cagne urlar per l'ombra
ii-9): per terra tratte fur possa de'santi, / e, quel
bersagliate, / che a quella di palaia fur decisi / ceccone e le sue brave
fere albergo; ivi fontane ed erbe / fur suoi conviti, e di cammello il
campanella, i-30: gli empi spesso fur canonizzati, / gli santi uccisi, e
ch'io scorsi lunge, / e fur tra noi cantando illustri e conti.
canterellare. menzini, 5-3: scarsi fur gli onori, / che il buon
lacci, i capestri e le cavezze fur trovate per istrozzare, per affogare e per
. ariosto, 11-53: le mura fur tutte adeguate al suolo, / non fu
birricchini, a'capiscarichi... che fur giovani con noi. linati, 30-219
lor virtuti qui non ti dissacro / quai fur dalla sibilla sigillate. passavanti, 250
nelpabbondanza. pananti, i-297: fur costretti... /...
carità degli amici (e di questi fur pochi) o l'avarizia de'serventi,
fiore, 95-7: ma elle non fur anche dispittose, / anz'eran caritevoli
oh dilettose e care / mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, /
salutarsi am- bidui cortesemente, / e fur tra loro i patti rinnovati, /.
più di mille, / in cotai monti fur nostre castelle. boiardo, 2-2-49
pananti, i-313: ma tutti vani fur questi divieti / ed inutili tutte le
angeli che non furon ribelli / né fur fedeli a dio, ma per sé foro
co vii torna il coniglio; / fur liete ville e colti, / e biondeggiàr
i lacci, i capestri e le cavezze fur trovate per istrozzare, per affogare e
quando i detti priori uscirono dello uficio fur loro picchiate le caviglie dietro e gittati
2-5: frate sfratato e cavol riscaldato non fur, mai, buoni, c'insegna
tutte allor di mnemosine let figlie / fur viste abbandonar parnaso e cirra / e calar
peregrin risona, /... / fur liete ville e colti. piovene,
26-104: questi fatti saran, quelli fur cenni. 6. milit.
. caro, i-157: allor gli fur d'intorno a centinaia / e cutrettole e
. caporali, ii-114: ma che fur poi scacciati da i ne- roni,
vivande dilicatamente fatte vennero e finissimi vini fur presti; e senza più chetamente li tre
due dì li chiamai, poi che fur morti. cino, ii-592: muoviti,
; e tutte a lei de'campi / fur sacre le primizie. 16.
d'amor... / vi fur con gran diletto esercitate. -per
che gente è questa, e se tutti fur cherci / questi chercuti alla sinistra
idem, inf., 15-106: tutti fur cherci / e litterati grandi e di
e il metamorfoso, con quante chimere fur mai, non avria saputo farci statua di
a'pittori / da macina mortai non fur mai trite. / son quinte essenze
pena, / e in questa parte niente fur matti, / ma molto savi chinando
e di buon vini / di nuovo fatti fur debiti inviti, / e partir gli
coltrici e i sacconi, / tutti fur posti giù. salvini, 16-669: dalla
a quei difesa hai porto / che ti fur chiusi. berchet, 36: il
due dì li chiamai, poi che fur morti. idem, par., 16-70
giove dié dàrdano figlio, / onde fur troia e assàraco e i cinquanta / talami
32-81: poi che le prime etadi fur compiute, / convenne ai maschi alle
garbo e civiltà? / cotai merti fur prezzati / dalle belle ai tempi andati:
sopra 'l verde smalto, / mi fur mostrati li spiriti magni. -colà
: colà rote gemmate / a'cenni suoi fur preste, / che di candor celeste
a'pittori / da macina mortai non fur mai trite. / son quinte
, come i colossi che l'anno passato fur fatti a roma il dì della festa
perdona ai fidi cani, i che fur de la mia morte / senza lor colpa
cavernoso covil toma il coniglio; / fur liete ville e colti, / e biondeggiar
coltrici e i sacconi, / tutti fur posti giù. d. bartoli, 37-24
. alfieri, vii-20: preghi non fur, comandi furo; e ad arte
e da quanti e per quante guise fur combattute? e quella materia che doverebbe
(381): le donne già mi fur cagione di compor mille versi, dove
idem, par., 30-56: non fur più tosto dentro a me venute /
e per darti ornai copia / qua'fur gli antichi, sappi che ciascuno / in
altra conclusione. ariosto, 37-93: elle fur d'odio, elle fur d'ira
: elle fur d'odio, elle fur d'ira tanta / contra il crudel,
la condannagione / pagarono, e poi fur lasciati andare. = voce semidotta,
quindi al fiume ove tardi diffinite / fur l'italiche sorti e non del duce
disditto / a giulio cesar, perché fur deliri / gli padri col senato e
un poco. tasso, 9-4: fur sue terre espugnate, ed ei sconfitto
della bocca, / al quale intender fur mestier le viste. bibbia volgar.
dei più cari e più fidi al re fur otto / che quivi insieme avean lega
unite e in amistà congiunte / non fur la vita mai tanto e la morte.
/ contra'roman, ch'a lui cacciar fur presti. congiurante (part. pres
che sopra noi volgono in tondo, / fur congiurate a far un uom cotale,
delle vinte città tutte divise / ne fur le spoglie, né diritto or toma
dante dico, che mal conosciute / fur l'opre sue da quel popolo ingrato,
rinaldo ebbe il consenso universale, / che fur gli antiqui ingiusti, e male accorti
ebbe il consenso universale, / che fur gli antiqui ingiusti, e male accorti,
consiglieri, / ch'a quel consiglio fur malvolentieri. machiavelli, i-77: consigliandosi
certi consiglieri, / ch'a quel consiglio fur malvolentieri. boiardo, 2-1-18: fece
vii-272: con lieve affanno a morte fur costretti, / perché già el fumo gli
supplicanti / contaminò; né le città fur meste / d'effigiati scheletri. carducci,
ne'dì mesti / de le gioie che fur memoria pia: / tu sol
fiamma de'begli occhi ardente, / né fur le mie vaghezze indi contente. marino
], e su i contesi allori / fur visti impallidir pindaro e alceo.
/ romper intendo; ma da voi fur pria / sì ben conteste, ch'io
saprei contarvi, / né quei che fur cacciati ai fiumi stigi. / levò a
alcun ch'io scorsi lunge, / e fur tra noi cantando illustri e conti.
come i colossi che l'anno passato fur fatti a roma il dì della festa
15-37: quivi pigliare il porto, e fur conversi / con la poppa alla ripa
dante, inf., 7-46: questi fur cherci, che non han coperchio /
pucci, 3-7-25: all'entrar, certi fur col palio in mano, / per
: e per darti ornai copia / qua'fur gli antichi, sappi che ciascuno /
copiosamente somministrata. tesauro, xxiv-105: fur chiamate concetti napolitani, e tosto ritrovarono
marchetti, 2-401: ove accostarsi / non fur viste giammai rauche comici. =
gli angeli che non furon ribelli / né fur fedeli a dio, ma per sé
, purg., 18-96: tosto fur sovra noi, perché correndo / si movea
benivieni, i-85: le chiome che fur già candide e bionde, / le
incognite a'pittori / da macina mortai non fur mai trite. / son quinte essenze
durar poco; / e queste cose pur fur creature; / per che, se
prudenzani, ix-533: puoi saper se ce fur risa / quando vidder doi cosciale /
auree stelle in puro ciel cosparte / fur le virtudi, ond'ei non fu
). testi, 311: già fur tuoi studi / durar le membra a la
e scemo. petrarca, 360-105: questi fur con costui gl'inganni miei. boccaccio
vati / le cetre lor ad arricchir fur pronti, / di ripeter godè l'
la irremeabil porta, / sempre ci fur con tua vergogna e danno. / sie
a tutte quante le dette novelle / fur di firenze guelfi e ghibellini, / né
cavernoso covil toma il coniglio; / fur liete ville e colti. idem,
notteoscura, /... / fur l'esca del mio foco. ariosto,
ambrosiane, profferite ad alta voce, fur dirette a due crestaine o sartine o modelle
qualche cosa / da criticar; ma tutti fur d'accordo / che la semplice casetta
tanta / di lor gli odori ad asciugar fur preste, / consenti or ch'io
perfido, tu, che delle fiamme / fur tratti fuor dell'infiammata troia. bruno
messo, /... / ovunque fur sue insegne, e fui lor presso
, /... / dette mi fur di mia vita futura / parole gravi
ritmo lucchese, v-47-32: per saramento fur distrecti / ritomaro dai cristiani. bartolomeo
che da beffe e da paure, / fur dianzi questi nostri. / diavoli daddover
. maffei, 5-4-223: i greci fur soliti di figurare i vescovi con la
ci ammaestra, / che le parole aggiunte fur dannate. boccaccio, dee.,
/ al segno del mie cor non fur ma'presso, / or puoi a colpi
/ ch'io le pregassi, a tacer fur concorde? n. quirini, ix-21
-sbagliare. caporali, i-85: fur trenta piedi e cinque ottavi appunto,
reggenti e maestrati del popolo di firenze fur tolti di subito, e, contra ogni
concorse. ariosto, 20-31: prima ne fur decapitati molti / che riuscirò al paragon
donato, / che tra gli amanti miei fur de'più fini? firenzuola, 653
/ ma ai fisici stranier, che qui fur tratti / per illustrar questi licei che
vivande dilicatamente fatte vennero e finissimi vini fur presti. beicari, 6-403: io era
radore abbandonate, anzi demeritate, fur rese alla santa sede dal vittorioso
corrente a'peccati. / per te fur dinotati / li primi padri, che dio
non sorde. tansillo, 4: quai fur pietre giammai sì vive, e salde
i nuovi [comici]... fur detti satirici,... poiché
/ e de'lor corpi immortalmente belli / fur le parti più chiuse al guardo esposte
fu deputato il corpo memorando, / raccolti fur di poveri trecento / con torce accese
trista condizione / di que'che già fur re; non gli lasciare / nella futura
querela il boreal deserto / e conscie fur le sibilanti selve. d'annunzio,
/ ratte dei nembi, e con desio fur viste / piegarsi al suon delle gradite
, / sì come alli occhi mi fur manifesti. beicari, 5-49: ch'io
tempo istesso allor costrutti / per opra fur de la divina destra / i larghissimi
... e detto fatto, vi fur messe le legne e attaccato il fuoco
a'lor tetti si serra; / che fur già sì devoti, et ora in
la nave d'argo, / quante lagrime fur su tacque sparse / nel modo,
ariosto, 37-107: molti a chi fur le mogli o le sorelle / o
così brutti, / che in un momento fur dispersi tutti. sassetti, 216:
montagne. dottori, 1-51: fur arsi barilotti in piazza, e fatto /
loro pertiche e spadoni a due mani fur disutili, tracollando i cavalli per lo peso
la difesa de le genti umane / fur destinate da quel re supremo, /
/ (e turpin scrive a punto che fur sette), / ai piedi racco-
lor conforto / e 'l lor sermon fur difettosi e vani. caro, 12-ii-110:
poi fe'[dio] che tacque fur diffuse e sparte / d'intorno e
le cui voglie al ben far mai non fur zoppe, / in parole con lei
passaro avante, / e difformi vedrai quanto fur belle. è giudicio più se
due dì li chiamai, poi che fur morti: / poscia, più che 'l
strazio e li dispregi, / quanti fur li dilegi e le rampogne, / e
davanzali, i-73: parte delle navi fur tranghiottite, le più dileguate in lontane isole
. tasso, 8-2-683: e non fur certi de l'instabil punto: /
pancia, / e mille volte poi ne fur pentite. 7. figur.
e più giorni sanza dimorare, / fur una notte in un luogo arrivati,
., 3-7: dinanzi a me non fur cose create / se non eterne,
schivi / ove i membri di dio fur già sepulti? segneri, iii-104: è
dionisiaci, cioè di bacco, sempre fur detti. settembrini [luciano], iii-2-179
di ligi te iustitiam », prunai / fur verbo e nome di tutto il dipinto
sopra 'l verde smalto, / mi fur mostrati li spiriti magni. crescenzi volgar.
e tante ne multiplicarono, ch'ei fur necessitati a disabitare. 2.
cadero ambi ugualmente; ma i campioni / fur presti a disbrigarsi dagli arcioni. bandello
, purg., 23-105: quai barbare fur mai, quai sa- racine, /
soldati / a cui capo son io, fur da quel braccio / disciplinati, che
. adriani, 3-1-470: fra quante paure fur mai, quella della superstizione è stimata
., 10-77: poché i guelfi fur così diserti, / manfredi montò molto
, 8-147: ahi, quante già ne fur genti disfatte, / per duce aver
rovezzano, ix-247: tanti a dio ne fur fatti richiami / che, essendo,
disfatta sia. canigiani, 1-108: po'fur dinominati canigiani, / corrompendo '1 vocabol
più tavole insieme, che congiunte / fur ne i verdi anni lor da un fruttarolo
anonimo, ix-917: molte balie [fur tolte] a governarlo, /
con fusberta. tasso, 8-6-1322: non fur opre tue gli orridi mostri? /
orridi mostri? / opre tue non fur già, maestro e padre / de
perché le sue voglie / disoneste non fur, noi vo'coprire: / per virtù
altra tanto bella, / che mi fur gli atti suoi a mirar cari. donato
dilettose e care / mentre ignote mi fur ferirmi e il fato, / sembianze agli
pianto / agli occhi bei, che già fur dispiatati. poliziano, 133: altro
strazio e li dispregi, / quanti fur li dilegi e le rampogne, / e
lenno / da fiere donne, e fur tare in disprezzo: / ma tardi accorte
lor virtuti qui non ti dissacro / quai fur dalla sibilla sigillate. ovidio volgar.
te, se le dissecche membra / non fur, per lei ringiovenire a un tratto
. forteguerri, 25-49: del gir suo fur liete / le donne, e
petrarca, 53-34: i sassi dove fur chiuse le membra / di ta'che
dante, purg., 9-133: quando fur ne'cardini distorti / gli spigoli di
e fura, /... / fur l'esèa del mio foco, e
. / con lieve affanno a morte fur costretti, / perché già el fumo gli
/ quando gli trassi l'alma; e fur sospese / perché memoria ad ogni età
con lei nella gran calca / e fur da lor le mie luci divise. boccaccio
bagnò i baci di pianto, e fur divise / le sue querele da i singulti
a siena giunsero, / ritenute lor fur da questi publici / ladroni, che doganieri
l'aure insino al giorno? / fur segni forse de la tua partita,
. pulci, 6-6: come entrati fur poi drento alle mura, / domandoron del
sua sportellina; della qual cosa ne fur subito portate le novelle alla badessa,
se al dominio lor soggetti alfine / fur i popoli miei, ben era degno
lor tórre, e a prigion perpetua fur dannati. castiglione, 300:
monti, 3-559: poiché venute / fur d'alessandro alle splendenti soglie / corser di
, che i miei spasimi tiranni / non fur deliri no d'egro intelletto.
marino, 1-145: serici drappi non mi fur sì cari / come l'arnese ruvido
ragioni / pugnaron contro i dubbi e fur vittrici. metastasio, i-127: più dubitar
e il valor greco, a cui fur sempre ignote / le dueilari ostrogotesche fole
., 3-8: dinanzi a me non fur cose create / se non eterne,
tasso, ii-27: ma, oltreché fur dette [alcune parole] per impeto di
di me che ne dava ingiustissima cagione, fur dette con intenzione di non aver ad
/... né le città fur meste / d'effigiati scheletri. rovani,
santi abati: / nulla bramando costor fur beati. cicerone volgar., 2-37
soggetto. michelangelo, i-140: non fur men lieti che turbati e tristi /
; / deh come seguir voi miei piè fur vaghi! di costanzo, 44:
. rosa, 142: infiniti fur quei che ci pescorno / l'obolo di
facoltadi umane, / e menti che fur mai, sono e saranno, / dottore
già così empi e bestemmiatori come si fur que'di munster. g. gozzi,
ed enormi balene al vostro sguardo / fur più belle che dori e galatea.
d'un olla gorgogliando forte, / dianzi fur giunti ad improvvisa morte, / senza
, ii-102: si dice che appiccate fur l'altro ieri / due ritrovate epistole
] che quei monti equati affa pianura / fur di quegli empi e morte e sepoltura
forti, eruditi, ingegnosi / non fur giammai contenti, finché non fur famosi,
/ non fur giammai contenti, finché non fur famosi, / duci mandando equestri e
de'carmi arte divina / non mi fur sole le tempeste e i nembi /
dilettose e care / mentre ignote mi fur fermili e il fato, / sembianze agii
che per incantamenti, / mentre che fur negli errabondi tetti, / tra lor non
forti, eruditi, ingegnosi / non fur giammai contenti, finché non fur famosi
/ non fur giammai contenti, finché non fur famosi. e. visconti, cono
sopra 'l verde smalto, / mi fur mostrati li spiriti magni, / che del
minaccie e gli tuoi preghi ingiusti / fur sempr'esca, non acqua al foco
, di milan segnori, / distrutti fur per lor tropp'arroganza. maestro alberto
d'adulteri. o quali etati / fur mai feconde di siffatti esempi? carducci
d'esentarti alle punture, / se fur d'apelle infin l'opre immortali / d'
tempo la casa ubaldina / di sottoporsi fur tutti contenti / alla presente città fiorentina
alla presente città fiorentina, / e fur per dodici anni fatti esenti. s
vivente. boccaccio, iii-12-72: quivi fur sonatori e istrumenti / di varie condizioni
queste cose... / ritenute lor fur da questi publici / ladroni, che
e de'lor corpi immortalmente belli / fur le parti più chiuse al guardo esposte,
e strane, / fatti sopra vi fur comenti e chiose, / alfin per pace
: ed ecco intanto i senatori uniti / fur da le guardie in ampia sala ammessi
decreto pontificio ammesse / con prove illustri fur sovra le stelle, / cinquanta mila un
armati, / e in un momento fur tutti a cavallo. castiglione, 294:
le vespe e i calabroni? / ci fur di molte vipere quest'anno / giù
): per un cauto am- fur tolte ne l'ostel malvagio. moniglia,
inf., 14-91: queste parole fur del duca mio. g. villani,
delli angeli che non furon ribelli / né fur fedeli a dio, ma per sé
e 'l buon sergesto, / che fur dal padre enea nel suo partire / a
la terra ancor; ben quelle labbra / fur le tue labbra, e la tua
la carità degli amici, e di questi fur pochi. ariosto, 31-66: qualunque
terra gli èe, / che saper quanti fur questi con quelle. alfieri, 6-144
/ l'aure son sute, e lacrime fur tacque. leonardo, 7-i-198: ma
, 27-17: si consigliare alquanto; e fur l'estreme / conclusion dei lor ragionamenti
leggier cosa dir che i corpi morti / fur pasto delle fiere e degli uccelli;
.. /... / fur capitani diomede, e l'acre / stendo
perfetta; / quasi ch'ancor le temine fur tolte. caro, 16-73: rimerò
in quella etate / ch'ai vero onor fur gli animi sì accesi. sannazaro,
né quivi pace mira. / ben vi fur già, ma ne l'an- tiqua
., 3-8: dinanzi a me non fur cose create / se non eterne,
materne / nell'ombrifero pitti irrigatrici / fur le naiadi etrusche, a far più vago
, e come infami e ree / fur date a lupi, arse e sepolte vive
« a voler dir lo vero, / fur stabiliti », ordinati per evidenzia da
, 29-77: queste sustanze, poi che fur gioconde / della faccia di dio,
facoltadi umane, / e menti che fur mai, sono e saranno, /
natura formò accompagnandolo con canti che fallici fur nominati. carducci, iii-14-212: le muse
. omè, ma poche notti / fur a tanti desir sì brevi e scarse,
e la mia greggia illese / sempre qui fur. sarpi, iii-190: dove li
(381): le donne già mi fur cagione di comporre mille versi, dove
ch'erano bene erte. / non fur fondate nella giusta pietra, / come pistoia
g. visconti, i-1-17: fur facte quelle nozze in tanta festa /
4-23: i consoli premessi alla sentenza fur de'sostituiti, però non si veggon
incudi. / ad amendui le fatagion fur scampo, / che non poterò entrarvi i
berni, 15-6 (ii-30): sforzati fur d'abbandonare / l'assalto che fra
senza moversi avrian quai più rebelli / fur d'amor mai, da'più bei
prigion, vostra fattura, / come fur essi a l'acquistata gente? g.
nessun le contenda: / ch'anticamente fur orchi e gigante, / e streghe
il vento così favorevole, che e'fur quasi prima arrivati in sicilia, che
della febbre. campailla, n-109: fur le fecce allor dal nuovo pondo /
sol, care e feconde / mi fur le muse, e i monti e i
di mille, / in cotai monti fur nostre castelle. velluti, 128: si
e più beato / di quanti amanti fur felici mai. f. d'ambra,
nave. bonarelli, xxx-5-34: ma chi fur quei felici / dal ciel pietoso al
più rari, / che da quella fur produtti / discendenza d'uomini chiari.
nefasti, / quasi non favellanti, fur chiamati. 3. ant.
fiere. petrarca, 155-2: non fur ma'giove e cesare sì mossi /
tempo stretti a parlamento / ad empoli fur tutti i ghibellini, / e ragionar
formidabili e feroci / gli ultimi moti fur, l'ultime voci. -concitato
, non v'era inganno, / come fur ne la quarta età più dura,
de l'erbe e de le pietre / fur le virtù palesi, de gli augelli
i cani, /... / fur per la fica dai cazzotti umani /
filippo. tasso, ii-148: ne fur di questi que'danari dei quali 10
, pregio e bontà. da'segni fur detti i bigati, i filippi e'sagittari
i benpensanti, e color che non fur mai vivi - il prossimo bene amato.
vivande dilicatamente fatte vennero e finissimi vini fur presti. s. bernardino da siena,
predicato fra tormenti, / che lievi fur presso a'piacer seguenti, / finito il
a la difesa de le genti umane / fur destinate da quel re supremo, /
indi fe'cenno, e in un balen fur visti / mille alati ministri alto volando
dal lat. furùncùlus, dimin. di fur -furis 'ladro '.
: si dice che in quel punto fur vedute / l'erbe del fioritissimo parnaso /
, / e le mie fasce si fur d'un lenzuolo, / che volgarment'ha
non saprei contarvi, / né quei che fur cacciati ai fiumi stigi. tasso,
lidi: e floridi e felici / vi fur gran tempo ancora. morando, 210
e i loro flosci omoni / grandi fur detti. nievo, 335: stetti anche
tutta vela il golfo / correndo, fur subitamente a proda / de l'amica
e d'animali, / che un tempo fur, né torneran più mai. carducci
perché le conche tratte di castello / fur spinte di faenza ne'fondacci.
alla fabbrica della nuova moneta, e fur prescritti dal viceré molti regolamenti intorno alle
. anguillara, 7-158: di cui sbattute fur dal salso fonte / più giorni in
piena / era di que'ch'allora fur diserti, / forati chi nel capo e
comp. da / or- alterazione di fur, lat. forum 4 mercato ')
di dar forma a questi disordini, fur mandati ambasciadori a roma. serao, i-
, / che mille paia di buoi non fur forti, / né mille uomini di
fortificagioni... a trivigi con soldo fur mandati. m. adriani, iii-138
altre minore, /... / fur le catene che già mi legàro /
mille sterpi /... / fur, come absalon, ma lfortunate. ariosto
furuncùlus * ladruncolo ', deriv. da fur -ris 'ladro ', in quanto
altri, col far forza in contrario, fur cagione che la caduta in mare fu
. davanzali, ii-482: queste mura fur fatte, come è verisimile, per
: alla bella donna incise e sparse / fur lauree chiome, e 'l sen lacero
stelle. aretino, 13-106: le fur rotte le parole in bocca dal fremito de
. buonarroti il giovane, 9-78: fur soldati frodator di paghe. tommaseo, 1-286
aspre scabroso / e pe'bronchi, mi fur scorte alla meta. g.
, da * furicàre, deriv. da fur furis 4 ladro ', in quanto
buonarroti il giovane, 9-268: uscir fur visti / da un ortolan, che
v.), dal lat. * fur neolus 4 fornelletto ';
tavole insieme, che congiunte / fur ne i verdi anni lor -in
romano. tasso, 8-13: tutti fur vinti i disagi e furo / or
ringrazia immantinente / che i passati timor fur ombre e fole. n. villani,
, 2-1 io: al mondo non fur mai persone ratte / a far lor prò
« fuia », cioè oscura. « fur » è detto il ladro che imbola
scalvini, 1-72: poiché le membra sue fur poste in terra, / la grand'
fulminati. petrarca, 155-2: non fur ma'giove e cesare sì mossi / a
. = voce dotta, da [fur] furano, dal lat. furfur -ùris
se membra sì belle e si leggiadre / fur concette di furto e furar sanno,
non ci leggi nulla, se non della fur bizia, della cattiveria,
annuncio di vino e di freddi / la fur bizia dei vecchi scintilla tra
furo a furvo dictus; unde et fur. tenebrosos enim et occultos cuniculos effodit,
quam invenerit »; cfr. provenz. fur età, ant. fr. furet
= voce dotta, deriv. da fur furiano], col suff. chim.
luogo infausto, una città crudele / fur seme d'odio: de l'infame edippo
in cloroformio. = deriv. da fur [ano], col sufi. chim
f. a chiliini, 23: tutti fur daccordo / gir contra atena furiosamente /
impose. tasso, 4-96: queste fur parti, onde mill'alme e mille /
lume, né per vui / mi fur l'amiche tenebre interrotte! caro, 9-850
sproveduta. tasso, 1-5-95: queste fur parti onde mille alme e mille / prender
pregiato. / di là da signa fur le prime poste, / e per dare
col piglio di farinata: - chi fur li maggior tuoi? -lo arrestarono
suoi portoghesi. tasso, 9-4: fur sue terre espugnate, ed ei sconflitto /
dante, inf., 20-94: già fur le genti sue dentro più spesse.
voi sapete ben che errori e inganni / fur del credulo e cieco gentilesimo. manzoni
invano, che da gli empii / né fur sicuri i tempii. f.
le tue gesta espiasti, e lacerate / fur le tue membra. penna, 23
cantasi a'sordi e l'ore invan fur sparte! tolomei, 2-77: per
, 101: né 'n lo pandevol mar fur tanti ghiacci / né tanti fochi in
. pulci, 4-81: le parole fur ghiacciate e molle, / ma gli
modo fesse: / volsero esser dogali e fur brachesse. grazzini, 4-87: quel
, i-569: gli scolari studianti logica ghiribizosi fur loro d'attorno con molte baie,
, cent., 89-83: a danneggiar fur d'un volere accorti, / sicché
e d'animali, / che un tempo fur, né tomeran più mai. e
tallo, la cui linea ricorda esternamente un fur goncino, dotata di ampi
tolomei, vi-11-75 (1-3): anticamente fur orchi e gigante, / e streghe
più strano il giocargli nel modo che fur giuocati quelli di messerdo- menedio? p
; e d'alba a roma / fur trasportati, e vi son oggi; e
avante, / e difformi vedrai quanto fur belle. carducci, ii-8-154: con te
, 29-76: queste sustanze, poi che fur gioconde / della faccia di dio,
i-2-43: omé, ma poche notti / fur a tanti desir sì brevi e scarse
, 4-267: infin che giunti / fur dell'umana industria al sommo giogo.
assai ancor con quelli / care li fur, piangendo, d'offerire / e
volubile fortuna / dieder a chi più fur nel mondo amici / ch'i'no 'l
canti, 4-24: tutto a un tempo fur l'àncore gravi / d'alto gittate
. anguillara, 7-218: molti prigioni fur da me salvati / che dovean per
giustizia aver la morte, / e fur dal mio consiglio condannati / a dover
ch'io le pregassi, a tacer fur concorde? bibbia volgar., ii-148:
gli anziani, / i quali allor non fur sanza paura. boccaccio, dee.
mangian coi guanti. / e questi fur, secondo alcune glose, / due
. macchia. ristoro, 2-4: fur vedute due gocciole di sangue nel sole
né quivi pace mira. / ben vi fur già, ma ne l'antiqua etade
, inf., 15-107: tutti fur cherci, / e litterati grandi e di
giovane, i-368: l'ostriche vi fur per più grandezza. carletti, 47:
arte delle sei maggiori, / e dodici fur poi a tal grandizia, / ed
dice un dottor che [i confetti] fur da giove, / non so bene
questi aver conviene, / che non fur destinati a tanta sorte, / e lasciar
v. franco, 284: in ciò fur tutte dispensate e poste / l'ore
, par., 17-23: dette mi fur di mia vita futura / parole gravi
/ trovò rinaldo, che assai gli fur grate. b. tasso, 48-4:
ricetti, solitari e fidi, / mi fur queste ombre, ove sfogar potei /
se, diceva, / a te fur care le mie chiome e il viso /
furon coverti nobilmente, / e su vi fur, delle sue armi armati, /
giambul lari, ii-25: fur tutti d'accordo, / di stare a
divisata da coloro / che nel passato fur vostri mariti. pino, l-1-101: se
famoso arnaldo, / e quei che fur conquisi con più guerra. ariosto, 9-23
scrisse così presto, / come smaltite fur tutte le merci. martini, 2-42:
la mente divina o di natura / fur pria le idee. pico della mirandola,
avea molte teste. bandello, ii-1052: fur d'ercol le fatiche celebrate, /
, fiammeggiante. leopardi, 34-31: fur città famose / che coi torrenti suoi
/ illegittima prole e dubbio parto / fur poscia d'animai ch'aggiunse insieme j
e la mia greggia illese / sempre qui fur. g. c. croce
le buone lettere ne'moderni illustratissimi tempi fur posti in uso. g. gozzi
. i. frugoni, i-6-264: pronti fur versi insidiosi e garruli, / che
, / ch'unque nel mondo non fur fatte tali. a. pucci, cent
anguillara, 5-7: i principi che fur di quel convito, / stavano come
im- brasciato / e che le guardie fur fuggite via, / allor sì v'
, 63-49: armossi il popolo, e fur seguitati / ben cinque miglia; ma
che ritrovaron dentr'a quei castelli, / fur presi e immolati, e i corpi
immolati, e i corpi loro / subitamente fur gettati al fiume. salvini, 22-348
adorano. ariosto, 20-96: molte trovate fur, che per viltade / s'eran
/ a i loro immoti cigli / fur ne le orrende favole / i trucidati
mitridate? / che d'alto stato fur posti nell'imo, / e vòlte in
la strada / a quella volta che le fur d'impaccio, quando per riaver sua
, e su i contesi allori / fur visti impallidir pindaro e alcèo. rovani,
, 1-4-155: le autoritadi appresso loro fur quelle tre, di che pur dianzi
vile, / quell'opre di lassù le fur moleste. tasso, iiii- 254:
inoltre onde impiantate ai numi eterni / fur le idee, fur gli esempli, ond'
numi eterni / fur le idee, fur gli esempli, ond'essi in prima /
degli scampati cristiani da lui a man salva fur presi, e per molte città divisi
/ ch'eran priapo e venere, / fur che gli desser spirito, / beltà
e applausi che dalle penne della fama già fur impresse nell'universo. lemene, ii-406
lavare / e dedurre acqua, ché fur conceduti / e questi e le tue biade
i. frugoni, i-8-233: né ti fur chiuse le oscure / sedi orribili del
raccolte l'aste, che dai manigoldi / fur lasciate cader languide al suolo, /
n. agostini, 4-9-15: non fur leoni mai tanto arrabbiati, / quando
cenno / seguir col fatto, e fur subito in piazza: / ove veduti
un semideo. monti, x-2-299: questi fur delle nozze inauspicate / i cantici,
marino, 7-216: o quanti fur dei giovinetti, o quanti,
degli loro fuori lasciarono, che presi fur da'nostri.
, che vi pianta versine, che non fur mai nel dioscoride stampate.
. mauro, xxvi-1-272: le donne fur vestite ed inchiavate, / che n'
rami, / ch'eran, mentre fur giovani, e robusti / e diritti e
: alla bella donna incise e sparse / fur l'auree chiome, e 'l sen
mosse. alamanni, 7-i-362: forse non fur ne i nostri campi spighe / quanti
zanotti, 1-8-6: non ti fur dal tuo re, non ti fur scossi
ti fur dal tuo re, non ti fur scossi / i lacci tuoi, spietato
son da indivisibil parti, / che fur monadi dette un tempo, or punti
dice che ne gli spettacoli da lui veduti fur d'oro, vecchi una dramma
g. villani [tommaseo]: fur tolti di fatto, e contra ogni
cent., 64-53: quando a mensa fur, poco indugiaro, / che assaliti
, poco indugiaro, / che assaliti fur da molti armati. boiardo, 1-234
sopra il ciel puro e stellante / e fur tutte le nebbie intorno espulse. marradi
dei più cari e più fidi al re fur otto / che quivi insieme avean lega
quella etate / ch'ai vero onor fur gli animi sì accesi, / l'industria
mie 'ngiustizie alte vestigia impressi. / queste fur le mie industrie e l'artifizio /
foscolo, 1-284: pur quelle rose fur di naviganti / industria e di botteghe,
. i. frugoni, i-7-54: tutte fur parti mie, tutti i miei sforzi
sparsi, / ch'estinti ed arsi / fur nell'asprissimo / seno aridissimo, /
terra. menzini, i-308: non fur, mentre ch'io vissi, al gregge
ne spronaro a l'impresa, e ne fur guida / (sgombri il padre del
ne l'asia l'arme peregrine, / fur sue terre espugnate. -che non
certo infin quel giorno, / tutte fur meco. -in relazione con un
armato uscio. bandello, ii-960: fur sempre liti in te, vi fur contrasti
: fur sempre liti in te, vi fur contrasti, / si l'appetito allora
, siati d'avviso, / ci fur copiosi: e calandrin ne 'nformi. magalotti
driadi col nome e di silvani / fur compagni di febo. infra le muse /
iii-446: infranti i patti / crudeli fur. cattaneo, v-1-7: riguardo all'ordine
, cent., 77-39: gl'infrascritti fur presi e legati. g. capodilista
in fine, amico, / tutte fur l'arti mie, tutti i miei sforzi
gli allori. botta, 6-ii-457: ne fur viste [di donne]...
la irremeabil porta, / sempre ci fur con tua vergogna e danno. / sie
capelli, / nel cui amor non fur mai inganni né falli, / destami
occhi, ma fonti, / che fur nei danni miei sì ingordi e pronti.
e sordo. tansillo, 4: quai fur pietre giammai sì vive e salde,
il ventre è già consunta; / che fur per ciò fin dagli scudi svelte /
premio cassi, / dall'ingrato mattin fur sopraggiunti. botta, 5-18: tali
'quinto, sesto, decimo 'fur tra prenomi, e ne'cognomi delle femine
l. bellini, i-154: fur sempre di consorteria / la bocca e
fiumi. bellincioni, 1-96: non fur sì liete quelle antiche genti / nell'insula
/ del gran licurgo: elle non fur mai tolte, / ma inosservate, or
, 395: questi son quei che non fur inquinati con venere; son vergini.
amor l'altiera insegna, / per te fur lauree trecce al vento sciolte. b
petto, / e altiere in armi fulminar fur viste / a canto un caro fianco
cieca al proprio danno, / come fur tue difese insulse e vane! b.
, cent., 2-20: gli ungheri fur chiamati lungo- bardi / e conquistare italia
/ de lo 'nferno a quel tempo che fur fatti / alle campagne i termini.
, 29-79: queste sustanze, poi che fur gioconde / de la faccia di dio
meritata, da'sassi: e pur però fur interdetti dalla terra promessa. foscolo,
i vostri occhi e 'l mio core / fur interposte, egli soffrì l'ardore.
partito ottenne; / e gl'interpreti fur quel giorno eletti, / e quel dì
densi rami, / ch'eran, mentre fur giovani e robusti, / e diritti
la mondana tela, / e i guai fur seminati in ogni parte, / per
fazio, i-20-49: a far prigion fur l'inventive sue, / a trovar
pulci, 9-54: in pochi dì fur fatte molte squadre, / per dover tutti
né feudi nominando né livelli, / fur senza obligo alcun liberi i doni; /
di buon vini / di nuovo fatti fur debiti inviti. tasso, 1-42:
/ scorse e gl'invitti legni onde fur guida. monti, 7-383: esilaràrsi
giuglaris, 279: tra'cristiani vi fur pure samosareni che gl'involarono l'eternità
cieca al proprio danno, / come fur tue difese insulse e vane! vasari,
vi fosse tornato. leopardi, 34-33: fur città famose / che coi torrenti suoi
quivi pace mira. / ben vi fur già, ma ne l'antiqua etade;
/ che d'ogni parte molti ne fur morti. cariteo, 145: ella pur
la irremeabil porta, / sempre ci fur con tua vergogna e danno. c.
/ gli orecchi acuti / visti là fur. monti, x-3-338: il nocchiero irsuto
: lagrime lente e taciturni omei / fur le vivande in cena a me condotte
acuti; che, come sapete, fur da gli antichi detti isoplèuro, isoscele
, / a levar da le piume non fur lenti. bembo, 5-127: fecero
applausi che dalle penne della fama già fur impresse nell'universo. costantino da loro
i sacri altari / in molti luoghi fur macchiati e guasti, / e dal fango
lui dipinte. tasso, 20-115: tante fur le percosse e sì diverse / de
: questi sciaurati, che mai non fur vivi, / erano ignudi e stimolati molto
, / per cui dal buon sentier fur traviati / al labirinto et al camin d'
/... 'nsieme col baschiera fur nel laccio. donato dagli albanzani,
snodi / morte que'lacci, che altrui fur più cari, / nelle ceneri lor
da'granchi. botta, 6-ii-457: ne fur viste delle schiacciate [donne] in
iii-1-118: quanti lamenti lagrimosi sparsi / fur ivi, essendo que'belli occhi asciutti
. migliorini, 33: « invece di fur, che dovè a un certo momento
per inganno. petrarca, 53-50: fur già sì devoti, et ora in
, le nubi e la titania lampa / fur dell'umana gente. gnoli, 1-112
a la bruna / ai santi regi fur lampada e scorta, / che di là
langue. cariteo, 330: cominciate fur già, ma non finite, / le
conosciuta, e quei che la seguirò / fur transferiti a la allegrezza eterna. rime
ritmo lucchese, v-47-34: per saramento fur distrecti / e ritornaro dai cristiani;
ignudo. ariosto, 11-53: le mura fur tutte adeguate al suolo: / non
seguite, / vergognandosi quasi, che fur tarde, / sdegnose se ne tornano e
/ che mille paia di buoi non fur forti / né mille uomini di mutarti
prime lattuche e i pomi estremi / fur poste varie qualità di carni. aretino
. pindemonte, 6-124: tosto che fur dell'argentino fiume / alla pura corrente
cresciute in dilicatissimo vivere... fur viste a gara sudar sotto il peso
cospetto degli uomini ad andare, / già fur di quelli i quali l'esercitaro /
cor che di paura tanto sciolsi, / fur de la fede mia non leggier pegno
lucidi esempi. aretino, v-1-33: mi fur date quattro camisce, due lavorate d'
una gabbia. la spagna, 2-30: fur noverati / cento ed ottanta mila cavalieri
rosmondo, / e in un momento fur lentati e scarchi / verso i seguaci suoi
39: lagrime lente e taciturni omei / fur le vivande in cena a me condotte
, cent., 28-77: secento chiari fur, come cristallo, / i cavalier
, 91-5: le mie fasce sì fur d'un lenzuolo, / che volgar-
, 15-108: in somma sappi che tutti fur cherci / e litterati grandi e di
mondo lerci. guiniforto, 369: tutti fur cherchi e lettarati grandi e di gran
disonesto. b. giambullari, iii-563: fur remossi / dal campo senza alcuna lesione
letami. bresciani, 6-vii-34: altri fur veduti... penzolarsi da *
cor doglia infinita. / le litere fur quelle primamente / che vennero a guastar
., 15-107: sappi che tutti fur cherci / e litterati grandi e di
fame, si lievino posterie, come fur levate in firenze l'anno 1528,
rivolse. soldani, 1-6: queste fur le mie industrie e l'artifizio / che
di marmo e di figure elette, / fur poche e basse vuole, al
membra, / le belle membra onde fur liete al mondo? -essere più lieto
4-1-142: queste, che già mi fur sì dolci spoglie, / de'suoi levi
studi, vane cure e lievi / fur già dolce pensier de'miei pri- m'
dio. tasso, 7-66: quei che fur prima timorosi e muti / hanno la
pulci, i-41: cotal di pietra fur le membra tenere / per pianger liquidate:
né feudi nominando né livelli, / fur senza obligo alcun liberi i doni. segneri
dell'acqua bevvero, / onde consorti fur di que'che livero / tengono el capo
. tornielli, 490: non mai fur visti su terra giudea / dipinti i
... accompagnandolo con canti che fallici fur nominati. alfieri, iii-2-135: ma
, 2-1 io: al mondo non fur mai persone ratte / a far lor prò
patrizi, xxxvi-341: e poi che fur con odorifere acque loti / le mani
odorifere acque loti / le mani e fur indi in bell'ordine disposti, / sedérò
: appena era dì, che le mura fur piene di difenditori; la campagna luccicante
pindemonte, ii-480: cose che non fur cantate addietro / di fantastica luce il
. tansillo, 48: per te fur l'auree trecce al vento sciolte:
onde amate, / perocché profanate / fur le sponde del rio lucido e bello
ciaschedun'era / il giorno ch'elle fur martoriate. libro di sentenze, 1-14:
tartaro famoso, / vennero, e fur tutte le lunghe mozze. marino, vii-86
, iii-1-120: quanti lamenti lagrimosi sparsi / fur ivi, essendo que'belli occhi asciutti
: dolci lusinghe e teneri sorrisi / non fur già mai sì cari ad alma amante
perché molto da lor [i cavalli] fur macchi. goldoni, x-606: -presto
lomazzi, 328: da siila sparte / fur le ree genti con terribil macco.
, con false colpe a dante gli fur donate. = voce dotta,
125: le nozze / ordinate non fur perché le donne / sol divenissero mogli (
262-3: l'ordine volgi: e'non fur, madre mia, / senza
, / in nulla sua tenzione / fur mai caggion sì belle o sì leggiadre.
, 1-2-27: ambedue / ad erpili fur mastre, che co'suoi / incantesimi
reggenti e maestrati del popolo di firenze fur tolti di subito. valerio massimo volgar
avean grosse come travi, / tali qual fur nei lor ceppi silvestri, / si
[dei cavalieri templari] / rubate fur di danari e d'arnese, / ed
insegne, ch'a cotal misterio / fur figurate ben di grado in grado. /
, sopra 'l verde smalto, / mi fur mostrati li spiriti magni, / che
cent., 84-34: s'e'ricchi fur così diserti, / deh pensa come
inf., 2-109: al mondo non fur mai persone ratte / a far lor
ambasciador fiorentino mandato a pigliarsi il canino, fur convitati gli ambasciadori pisani; e,
, / narrando il caso; tutti fur daccordo / gir contra atena furiosamente /
ariosto, 27-17: si consigliaro alquanto e fur l'estreme / conclusion dei lor ragionamenti
, iii-1-296: a te fra quanti fur seguaci in questi / campi agli atridi
allora, / parlo di quei che fur già trecent'anni, / altre n'avean
o che i bei denti, che già fur sì cari, / lascian la bocca
che solea coprir la stola, / fur di tanta escellenzia, ch'anteporse / a
, cent., 14-66: l'una fur mille cavalier di francia, / de'
de'qua'messer filippo e 'l mirapesce / fur capitani a così fatta mancia. la
/ a levar da le piume non fur lenti [i giovani]. nardi,
cent., 33-50: abboccati insieme, fur maneschi / e percossero a lor per
all'assedio, più volte alle mani / fur con que'dentro, e di dì
credenza al mio parlare, / non fur vere le mie parole intese; / e
davanzati, i-73: parte delle navi fur tranghiottite, le più dileguate in lontane
de gli dei, / perché gli fur tagliati quei cotali / a'quai spuntano
parole / e le maniere elette / fur l'arco e le saette / che m'
loro pertiche e spadoni a due mani fur disutili. cantini, 1-12-114: nessuna persona
: / sì che in poche ore fur tutti montati. -servirsi, giovarsi
arme a mantenente. lalli, 4-97: fur gli albori tagliati in mantinente.
/ dal dì che da color gli fur rubate / le belle donne intorno alla marina
aretino, 15-12: sapete voi chi fur, signor miei cari, / ferraù,
e tre erranti e valenti ruffiani; / fur marioli invitissimi e chiari / i quali
i-2-43: omé, ma poche notti / fur a tanti desir sì brevi e scarse
/ odami l'alta giuno, a cui fur date / le maritali tede e santi
/ e fu de'principai che si fur mossi / e credeva imbucar che tier
quattro casati, / che tali insieme non fur mai ridotti. caro, i-114:
ciaschedun'era / il giorno ch'elle fur martoriate. boccaccio, dee.,
concede il passo; e però dice: fur chete le mascelle, cioè la lingua
lippi, 12-37: due altri armadi poi fur visitati, / che l'uno è
re pipin tre figliuoli, / due fur bastardi e 'l terzo maternale.
a cui materne /... fur le najadi etrusche. 7.
rivai contessa); / pur quelle rose fur di naviganti / industria e di botteghe
., 15-108: sappi che tutti fur cherci / e litterati grandi e di gran
ciurmaria, / né quanti mai incantesimi fur fatti / guarirò alcun di questa frenesia
donna passar leggiadra e pellegrina, / fur giamai medicina / che sanasse penserò infermo e
a. pucci, 3-2-22: i prigion fur menati alla prigione, / dove della
intorno a siena. tasso, 1-42: fur cinquemila a la partenza, e a
. tasso, 6- 107: fur mandati / per impedir che dentro a i
, iii-1-81: ivi eran quei che fur detti felici, / pontefici, regnanti,
i... i ricchi vi fur ministrieri e buffoni / e qualunque altro
mensa, / dove il manco piacer fur le vivande, / del ragionar gran
primaia, cioè vivendo nel mondo, fur sì guerci della mente che nulla spendio,
, non ti mento, / che fur domila. boccaccio, viii-1-74: se
roastri, che spesso nomini, / fur di menzogne maestri agli uomini. rosmini
non prendesse alcun maravigliare / per che non fur chiamate / molte donne pregiate, /
ciel dono / furo, e vittorie fur meravigliose. -straordinariamente favorevole.
a ciò fur contrari; / mostrando ch'era mala mercanzia
viddi poi / arder e'peccator che fur corribili, / e là senza mercé e'
; / pompeo non volle, onde fur poi mischini. leggenda della reina rosana
diverse / che sovra fossi a lui fur apparite. pulci, 27-53: occupan
trissino, 2-1-227: d'indi legate fur trabacche e tende / di tutti gli
, cent., 60-89: gli assassini fur presi da'terrieri / e fecer morte
supplicanti / contaminò; né le città fur meste / d'effigiati scheletri. tommaseo,
. capilupi, 68: quanti mai fur ch'oltre ogni meta al- zaro /
, 20-86: le veste di diana mi fur messe. bocchineri, 1-8: vedendo
dò vanto a pena, / ovunque fur sue insegne, e fui lor presso.
a uscita. caporali, 1-87: fur messi più di mille al protocollo / de
storici o d'altre materie che modernamente fur tanto messi in uso. -formare
viso). pulci, 19-17: fur [i miei occhi] pur già nella
del sole / micando van, tai fur quei che lavaro / nel sangue de
del re pipin tre figliuoli, / due fur bastardi e 'l terzo maternale: /
se, diceva, / a te fur care le mie chiome e il viso /
calzato allo scalzo le fortune / migrar fur viste. 4. trascorrere,
., 20-129: quelle tre donne li fur per bat- tesmo / che tu vedesti
. ariosto, 24-97: quando vicini fur sì, ch'udir chiare / tra loro
tinse / l'alba, a cui elle fur grato lavoro. b. corsini,
, la virtù, l'invitto core / fur li ministri tuoi la state e '1
, / l'ombre e i lumi fur sensi / e ministro di vita / lo
il lume, né per vui / mi fur l'amiche tenebre interrotte! accolti,
! / queste chiavi ch'io ti porgo fur catene a la bastiglia. pascoli,
talvolta, / dal qual miei passi non fur mai lontani, / mirando per gli
madre, / in nulla sua tenzione / fur mai cagion sì belle o sì
fìen testimon, che timidi e tremanti / fur per torcer il corso a l'alte
3-68: questi sciaurati, che mai non fur vivi, / erano ignudi e stimolati
li angeli che non furon ribelli / né fur fedeli a dio, ma per sé
serrarne, / l'un sopra l'altro fur morti trovati; / e tiratine fuor
tiratine fuor come letame, / e'fur miseramente sotterrati. filippo degli agazzari,
ch'appartenesse a sua salute, e così fur cagione e partepici de la sua dannazione
e di lor gran nazione, / non fur fra tante pene i fede'misti.
vanamente del desir m'accesi, / né fur le mie vaghezze oltre misura. loredano
180: da poi che allo imperio romano fur tarpati i vanni delle sue forze,
petrarca, iii-1-84: ivi eran quei che fur detti felici, / pontefici, regnanti
ambrosiane, profferite ad alta voce, fur dirette a due crestaine o sartine o
buone lettere, ne'moderni illustratissimi tempi fur posti in uso, niuno ve n'ha
ercole bentivoglio, i-4: i nostri antiqui fur tanto ingegnosi / in ogni studio loro
vile: / quell'opre di lassù le fur moleste. fagiuoli, viii-174: che
pregato: / non so se le preghiere fur moleste, / perché il piovere,
, le nubi e la titania lampa / fur dell'umana gente. tommaseo, 11-75
con amorosi sguardi, / ché le parole fur ghiacciate e molle, / ma gli
loro pertiche e spadoni a due mani fur disutili. d'annunzio, v-1-247:
cent., 33-19: gli abitanti fur franchi per dieci anni / d'ogni fazion
: questi sciaurati, che mai non fur vivi, / erano ignudi, stimolati molto
che veder mi parve: ah non fur due / ombre di stige uscite / quelle
dio cupido. forteguerri, 11-40: fur da tremila e più le monacelle:
son da indivisibil parti, / che fur monadi dette un tempo, or punti.
. tasso, n-ii-422: quelli stessi che fur detti gran re si chiamarono monarchi,
musa il ver non mi nasconde, / fur poi sempre veduti a zucche monde.
discendendo nel mondo defunto, / dette mi fur di mia vita futura / parole gravi
, inf., 15-108: tutti fur cherci / e litterati grandi e di
., 2-109: al mondo non fur mai persone ratte / a far lor prò
ariosto, 38-34: in poche ore fur tutti montati [i cavalli],
degne di salire a dio, / fur tossa mie per ottavian sepolte. idem,
tempio che le dame a seder si fur poste dinanzi ad amore sopra tre morbidi
due dì li chiamai, poi che fur morti. idem, purg., 11-104
ariosto, 26-10: poi che più lor fur fatti vicini, / e che meglio
strali, / perch'alquanti di lor non fur mortali, / ch'è bel morir
son santi / e che per me fur dardi e poi catene, / mortificasse
, 14-26: i corpi morti / fur pasto de le fiere e degli uccelli.
: questi sciaurati, che mai non fur vivi, / erano ignudi, stimolati
pananti, i-350: buone mosse le fur, sono a cavallo / e cercherò
e fagiani, e quaglie arrosto / fur pòrte lor da quella dama onesta,
canti / stava così, da lei fur conosciute / le voci fune- ral che
/ 'diligite iustitiam f primai', / fur verbo e \ nome di tutto il
, accrescendosi un tempo il paese, fur posti gli statuti et ordinate le leggi de
senza moversi avrian quai più rebelli / fur d'amor mai, da'più bei piedi
/ dalla dura prigion di siracusa / fur liberi di sparta i prodi figli, /
di sgravidare / o sconciare, / fur trovate / certe polveri muschiate, /
, 118: gli occhi che già mi fur benigni tanto / volgi alli miei,
sol dall'occhio divino veduti, / che fur lampi veloci di mal. nievo,
del popol nano / l'altro dì fur difesi [gli dei] e liberati.
. errico, i-142: quivi fur viste ignude a tonde / vaghe
di mostrar virtude e valore, che fur stuzzicati i tori, i quali furiosi
vi mandò laerte, / da cui li fur con pater nale affetto /
, 29-78: queste sustanze, poi che fur gioconde / de la faccia di dio
facesse degne di tenerne conto; / ma fur sin a quel tempo sì nascose,
delle muse nel mondo, alcuni uomini fur presi da sì gran vaghezza di quel
angeli che non furon ribelli / né fur fedeli a dio, ma per se loro
né versi, / tristi, non lieti fur, com'eran dianzi. caro,
ii-55: cento altri segni / dal ciel fur dati: l'ignea spada, il
nefasti ', / quasi non favellanti, fur chiamati. filangieri, ii-495: il
mano al curvo aratro, e vili / fur gli agresti sudori. piave, xc-306
, cent., 63-38: soccorsi non fur per nigrigènza: / onde poi,
: nel pascol lodigian da un babuino / fur presi i bei capelli padovani, /
allor le nevi intatte / di tepide che fur, mutate in ghiaccio, / e
, i-221: oimè, che belle lacrime fur quelle / che '1 nimbo di desio
, e quei belli occhi / che fur mio sol? g. vieri, xxxvi-117
aretino, v-1-886: certo che non fur mai fratelli stretti con uno istesso nodo di
petrarca, i-2-45: poche notti / fur a tanti desir sì brevi e scarse
/ del nobil chiostro, ove a lui fur contesti / i nodi de la vita
cavalcare più giornate, / tanto che fur nel contado di roma, / e la
'diligite justitiam ', primai / fur verbo e nome di tutto 'l dipinto.
: da poi che allo imperio romano fur tarpati i vanni delle sue forze,
non croscè. tasso, 6-107: fur mandati / per impedir che dentro a'saracini
ariosto, 26-10: poi che più lor fur fatti vicini / e che meglio notar
. / ditemi, i suoi deliri vi fur notificati? foscolo, xv-502: attendo
b. corsini, 1-35: profanate / fur le sponde del rio lucido e bello
degli uomini ad andare, / già fur di quelli i quai l'esercitaro /
. c. bentivoglio, 1-558: brevi fur le minacce, e tosto accesi /
provincie i numi tutelari, che topici fur nominati dagli scrittori così greci come latini
, 29-80: queste sustanze, poi che fur gioconde / de la faccia di dio
petrarca, 181-8: le note non fur mai, dal dì eh'adamo / aperse
alamanni, 7-ii-78: ne i liti occidentai fur più sicuri / che nel gallico sen
cose che f f li fur quivi dimostre; / che dopo mille e
il lume tolto / che a la lingua fur tolte le parole. 6.
/ (e turpin scrive a punto che fur sette), / ai piedi raccomandan
oh dilettose e care / mentre ignote mi fur l'ermni e il fato, /
x-2-142: un ai que'pochi che passar fur visti / su generose antenne alla vendetta
vuol gran male a'romani, perché fur già segnoreggiati da loro. guadagnoli,
, e a quella stretta / ne fur morti di loro oltramisura. fioretto di croniche
, / lungo le mura, dove uscir fur visti / da un ortolan, che
se pur troppo bramar cosa mortale / fur l'insidie d'amor fide mie scorte,
proprie sue, / che 'n lei fur come stelle in cielo sparte, / pur
materne / nell'ombrifero pitti irrigatrici / fur le naiadi etnische. 3.
, /... / poiché distese fur, tornano in onde. ruspoli,
e i vati, / onde cantate fur, cadono anch'essi. manzoni, pr
/ -l'ordine volgi: e'non fur, madre mia, / senza onestà mai
quella etate / ch'ai vero onor fur gli animi sì accesi. boccaccio, dee
gli altri seguaci / ch'alia vita mortai fur giusti segni? bufi, 3-640:
... che da quell 'edilìzio fur trasportate, non saprei ancora in qual
repentina oppresse. leopardi, 34-31: fur città famose / che coi torrenti suoi l'
nessun le contenda: / eh'anticamente fur orchi e gigante / e streghe che
mio dirotto pianto, / se ti fur care le mie chiome e 'l viso.
ladina, v. « zeitschrift fur romanische philologie », xxxiv (1910
f. achillini, 68: le mense fur parate ornatamente / sì come a tanti
poi spettacolo / ai loro immoti cigli / fur nelle orrende favole / i trucidati figli
occhi il vedean che di spiarlo / primi fur osi. s. ferrari, 379
una persona. cesarotti, i-xxxii-102: fur nascendo / i primi ospiti tuoi senno
onesta ritiratezza. monti, x-3-262: fur fatte ospizio / della virtù le selve
angoli acuti: che, come sapete, fur da gli antichi detti isopleuro, isoscele
degne di salire a dio * / fur tossa mie per ottavian sepolte. g.
. corsini, 9-77: a molti frante fur le carni e gli ossi. -rompersi
., 3-50: perché l'entrate gli fur vietate, quici / e pose l'
il valor greco, a cui fur sempre ignote / le dueilari ostro-
sole. pagliaresi, xliii-125: quando fur del dì venute l'otte.
e di vivande. leopardi, 34-28: fur giardini e palagi * / agli ozi
: questo, e null'altro, / fur l'opre mie pochissime. pirandello,
che quanti nel tempo pagano / ne fur, né poi, niun come costui /
alla caùaglia palazzina, a quelli / che fur baroni al par di te poc'
, 101: né 'n lo pandevol mar fur tanti ghiacci / né tanti
babbo, bombo. menzini, 5-70: fur serpentacci intorno della culla / d'èrcole
aretino, 20-13: appena i frutti paradisi fur visti, che le mani di queste
, 12-37: due altri armadi poi fur visitati, / che l'uno è tutto
, a cui fregiar non parchi / fur di grand'oro imperatori e regi.
panni / de la terrena veste / fur sì scarse le parche, / or al
, lxxiv-128: in poco tempo a ravenna fur gionti / et ebben parichiato a meter
compagnia / andaro gli altri, e fur parecchia gente. pirandello, 8-307: sopri
duo primi parenti, / se per quei fur sì poco ubbidienti. agostini, 1-26
, cent., 81-54: poiché fatti fur tutti richiedere / perché non comparirò alla
/ perché non comparirò alla primaia, / fur condannati e ben lo mi può'credere
pucci, cent., 17-99: e'fur contenti / e msieme stretti stavano a
5-228: i bei denti, che già fur sì cari, / lascian la bocca
appartenesse a sua salute, e così fur cagione e partefici de la sua dannazione.
con le sue bande: / ducente fur con partigiane in spalla; / e la
l'aure insino al giorno? / fur segni forse de la tua partita,
aligero-quadrupedi animali, / che assegnati gli fur per equipaggio, / sostenendo lo gìan coi
pucci, cent., 17-100: e'fur contenti / e 'nsieme stretti stavano a
: i passi miei di drieto a lui fur mossi, j né rima poi né
mandò laerte, / da cui li fur con paternale affetto / l'arme lucenti
, 1-64: a salvezza degli uomini fur fatti / dalla natura, che n'appar
questo rammentarsi alcuno, / poich'interposte fur pause alla vita. c. e.
ad una: / che tante e tante fur ch'io non so quando finir.
con bell'arte. chiabrera, 3-2-60: fur sì fatti i guerrier, che la
peggio. petrarca, 55-6: non fur mai tutte spente, a quel ch'i'
, lxxx-15: tutti gli altri uccei le fur dintorno [alla cornacchia], /
/ e alla pelasga gioventù d'egina / fur capitani diomede e... /
canti / stava così, da lei fur conosciute / le voci funeral che in
lorenzo de'medici, i-317: fur le pilose guance allor rigate / da'
., 3-50: perché l'entrate gli fur vietate, quici / e pose l'
deputata agli sciagurati che mai non fur vivi, e quello picciolo tondo che è
: so che accorta ondeggiasti e non fur sempre / su 'l pensato destin tue
sue glorie / e le perdite sue fur sue vittorie. -condanna in una
/ furo non poche, e tutte fur non lievi, / perché [gesù
quella luce j tanto nel tuo voler fur consacrate. peregrinatore,
1 asia l'arme peregrine, / fur sue terre espugnate. -che
ariosto, 1-62: ben giovò che fur buoni e perfetti / gli osberghi sì
tanto col consiglio / de'popolani che fur vincitori / delle proposte, e misersi
specie, quella degli sciaurati che mai non fur vivi, e quelli restino al vestibolo
, ingollare, ingozzare! quanti perri le fur fatti da furfanti, che, fottutala
, / sanza mio lagrimar non fur lor pianti. petrarca, 128-60: qual
, cinque canti, 5-72: per questo fur d'accordo di ritrarsi / e diferir
ancor, ma dal profondo / duol gli fur le parole perturbate. tansillo, xxx-10-260
da prato, lxxxviii-i-578: quei che fur repleti / di me, ch'è
ne spronàro a l'impresa e ne fur guida / (sgombri il padre del
oda ogni secol quanti / e quai già fur di sì gran donna i vanti:
la testa, / e del ducato fur signori a piano. -senza difficoltà;
da ferrara, 56: i gloriosi eletti fur settanta / e po'i segrati eletti
primo assalto [alle vivande] le ciance fur poste da canto di maniera che parea
.. priori uscirono dello uficio, fur loro picchiate le caviglie dietro e gittati de'
piè-veloce iride. monti, 1-76: come fur giunti e in un raccolti, in
omnipotente intendo e piglio / dal qual fur facti tutti cieli e terra. landino
, 1-viii-31: poi che astersi / fur dal sudor, dall'addensata polve,
disditto / a giulio cesar, perché fur deliri / gli padri col senato e
/ correan quel più, e tosto lor fur presso. a. f. bertini
feste? / da quali mani vi fur mai ghermite, / mani agli occulti piacer
erano i cigli, / perch'a plasmargli fur tutti gli dei. firenzuola, 558
subitamente fu la tomba aperta / e fur veduti quegli inamorati, / ch'ancor sembianza
la carità degli amici (e di questi fur pochi) o l'avarizia de'serventi
: i bei denti, che già fur sì cari, / lascian la bocca fetida
natura, sendo chiaro che dal nascere vi fur date tutte le politezze d'un'anima
musica, certo rozzissima, de'greci antichi fur pur da essi tenuta per mezzo politico
i fii d'andrea de cola / e fur rubbati infino a le polpe.
; ed, al fin corse, / fur da la terra sfatte e dal foco
, iii-1-80: ivi eran quei che fur detti felici / pontefici, regnanti e imperadori
io da ragazzo / visti avea quanti fur galli e saranno, / ché il mi'
e come peccaro contra lui e come fur cacciati di quel luogo e posti in
in prigione un ferito a morte, mi fur poste le lagrime fino in su gli
fiumi e porti, / tanto che fur arrivati per vero / in guascogna, alla
giorno, i-766: in un balen fur visti / mille alati ministri alto volando
furore. forteguerri, 9-13: quanti fur che... /...
: due dì li chiamai, poi che fur morti. / poscia, più che
, / ché spavento et orror non fur possenti / de ritener le desiose penne.
: / sì che in poche ore fur tutti montati, / ché con sella e
lo passo. giamboni, 10-22: fur pieni dello spirito santo in tal modo che
pregio ti mostrasti erede, / onde fur gli avi tuoi ricchi ed adorni.
astratta. tansillo, 44: come fur preda de'rapaci venti / vostre altiere
sole; / or contra borea gli fur scudo, et ora / il tetto e
orbe romano sotto costantino magno, alle quali fur dati quattro prefetti pretori per governarle.
molto e non voleva incantare, ma pur fur tante le pregarie che pure alfine condiscese
con gran pena, / cinque galee fur da qui mandate / presso a vinegia
prende, / perch'ad un fine fur l'opere sue. fiori di filosaji,
v giusti, 21: ahi che fur ben trovati, / chiari, dolci e
, 427: non molto dapoi che e'fur finite le cerimonie dell'uno e dell'
/ che senza partorir d ^ acque fur pregni. sacchetti, 9: in nuovi
om prende, / perch'ad un fine fur l'o- pere sue. martello,
ricolgo, e tomo / la 've prima fur vólti i passi miei, / e
tutta vela il golfo / correndo, fur subitamente a proda / de l'amica riviera
'le lor parole... non fur da cui ve- nisser manifeste '.
quel seguì poscia, / e chi fur quei ch'uscirò a sì gran prescia,
maria, né prova i mali / che fur pena prescritta al peccar nostro. varano
beltà prescritta in cielo / di quante mai fur belle eterna idea. aretino, v-1-30
da / questo, mi credo io, fur mossi quelli / che fèro i monasteri
dilicata- mente fatte vennero e finissimi vini fur presti. -offrire il braccio,
2-3-378: quivi esequiransi i patti / che fur tra noi conclusi e sottoscritti, /
!... quanti peni le fur fatti da furfanti, che, fottutala,
come pria. alamanni, 7-i-62: ove fur pria narcisi, ove iacinti, /
/ ch'eran priapo e venere, / fur che gli desser spirito, / beltà
... e note al mondo / fur del privato amor le caste nozze /
punse. m. rossetti, 20-54: fur del dir primieri / gli atti d'
ii-266: primizia dell'ultime abasce / fur vagiti, singhiozzi e languori.
l'altro che poi venne, / che fur parole a le prime diverse. idem
, acciò che quelle / luci che fur principio del mio danno, / del morir
disidera. ser gorello, 830: allor fur fatti li nuovi priori, / comunemente
... e note al mondo / fur del privato amor le caste nozze,
, ìnf, 2-110: al mondo non fur mai persone ratte / a far lor
: subitamente tutte lor magioni / rubate fur di danari e d'arnese, / ed
la lavandaia, / pur quelle rose fur di naviganti / industria e di botteghe
e dell'an- celle, / e fur sospiro di cotanti proci. imhriani, 6-72
man la porta scosse, / ma fur le sue fatiche indarno sparte, / e
fed. della valle, 1-56: le fur padre e madre re e regina della
ad elisea), perocché profanate / fur le sponde del rio lucido e bello /
, azione. refrigerio, xxxviii-132: fur tutti i soi [di belisario]
ogni pregio ti mostrasti erede, / onde fur gli avi tuoi ricchi ed adorni.
né blanziflor, né isaotta o morgana / fur pros- siman'a-voi di piacimento. rustico
spasmi. idem, iii-4-19: ti fur cari i grandi occhi piangenti / e de
tace. ariosto, 24-97: quando vicini fur sì ch'udir chiare / tra lor
e oneste voglie in santo zelo accese / fur quel- esca ov'io corsi e a
società psicoanalitica e la redazione del 'zentralblatt fur psychoanalyse 'e fondò una nuova società
fondò una nuova società: il 'verein fur freie psychoanalytiche forschung '. la civiltà
numerose specie si possono ricordare lo ptinus fur o ptino ladro, che infesta i granai
larva del ptino ladro ('ptinus fur '), fornita di sei piedi,
, / ma poi da forza altrui non fur sicure, / benché serbasser cuor pudico
dentro alla terra; ma pur ne fur giunti / alquanti, che co'ferri
. petrarca, 28-20: forse non fur [le lacrime] mai tante né tali
in prigion perpetuale / e 'n puglia fur loro opere purgate. tavola ritonda,
beicari, 4-135: le sante compagnie non fur trovate / per usar ceremonie o canti
lo sacciate, / che 'pisani ci fur, come dett'è: / non son
disse, o miserie! poiché non fur bastanti le passate disgrazie, le catene,
e fiorindi e lindori e pantaloni / fur la famiglia tua: d'entro i suoi
disditto / a giulio cesar, perché fur deliri / gli padri col senato e
inf., 2-112: al mondo non fur mai persone ratte / a far lor
bella notte almi splendori, / quante fur le mie pene in breve gioco /
bembo, io-v-168: questa mattina mi fur date le altre vostre con la quetanza
quivi pace mira. / ben vi fur già, ma ne l'antiqua etade
petrarca, 181-8: le note non fur mai, dal dì ch'adamo /
u mio volto. aleardi, 1-42: fur veduti scender da le sfere / quei
grosso. la spagna, 19-37: fur le guardie radoppiate / e ad ora
raddoppiato. gabrielli, 17-45: fur cinquemila quei ch'in sella armati /
. martello, 6-i-216: sì verdeggiar fur scorti / pensili in babilonia gli annosi parchi
berni, 29-15 (iii-25): non fur queste parole simulate, / ma del
pensieri, / quando fien, come fur, palesi al volgo, / e queir
aretino, 20-14: appena i frutti paradisi fur visti, che le mani di queste
la divina voce. / da cui tacque fur mosse, e in giù sospinte /
maro il campo e ralloggiati / subito fur cavalieri e pedoni. 2. nascondere
/ vinto il dì che gli estrani fur vinti, / chi l'ha detto che
, 3-47: perder vedransi i cape'che fur d'oro, /...
snodi / morte que'lacci che altrui fur più cari, / nelle ceneri lor tu
rapaci onde. tansillo, 44: come fur preda de'rapaci venti / vostre altiere
, ed egli e psiche / rappatumati fur da'cavalieri. forteguerri, iv-499:
quando a un mezzo miglio rapressati / fur e cristiani e saracini allora, / udiasi
pucci, cent., 87-69: così fur tutti i patti servati / a ciaschedun
. la spagna, 19-37: così fur le guardie radoppiate / e ad ora
pregato: / non so se le preghiere fur moleste, / perché il piovere,
condivi, 2-26: dalla signoria li fur donati dipoi cinque gigli rossi in un
inf, 2-109: al mondo non fur mai persone ratte / a far lor prò
rocca di palla, ove accostarsi / non fur viste giammai rauche comici. martello,
. g. visconti, i-1-17: fur facte quelle nozze in tanta festa,
commedia di malfatto, io: ci fur d'avanzo le rebbiate. fagiuoli,
morte. carducci, iii-4-19: ti fur cari i grandi occhi piangenti / e
xiii-291: per i servi tuoi, che fur redenti / col tuo sacro divin sangue
loro apersi que'misteri ignoti, / che fur gioco del vulgo e ch'ora alfine