. -al figur.: abbagliato, fuorviato (da pregiudizi, da errori);
de roberto, 773: il sonno fuorviato non tornava, nel gelo di quell'antro
, agg. neol. sviato, fuorviato. montale, 9-11: i critici
confuso. 3. sviato, fuorviato, allontanato (da un interesse,
divertire), agg. allontanato, fuorviato; lontano, distanziato; diviso,
, iv-115: pensò che doveva aver fuorviato verso nord, se non incontrava nessuno
forse la accusava entro di sé d'aver fuorviato lei il marito, d'avergli riempito
laberinto, in cui m'era malauguratamente fuorviato. moravia, ii- 63:
, di forviare), agg. [fuorviato). che è fuori strada,
in porto avevano narrato di un legno fuorviato; di una barca desolata, dicevano essi
. govoni, 3-82: un uccello fuorviato, immaginario: / bravo / è
la accusava entro di sé d'aver fuorviato lei il marito, d'avergli riempito
politiche in italia. -figur. fuorviato. g. gozzi, i-28-128:
uno statista geniale, impetuoso, ma fuorviato ti inoculava. piovene, 1-147:
doveva piegare ogniqualvolta le scorciatoie ci avessero fuorviato. gramsci, 1-35: che il
questa disconoscenza gli fu partecipe carducci, fuorviato dalla sua scienza imparaticcia, dal suo
mali diportamenti provenissero da un amor proprio fuorviato, da una smania eccessiva di contraddizione
mordace. de marchi, ii-265: fuorviato dai discorsi, stuzzicato dall'ironia punzecchiante
). 4. lento, fuorviato, limitato, tardo (una facoltà)
-dettato da presupposti privi di fondamento; fuorviato (un giudizio, un'intenzione).
di sdurre), agg. ant. fuorviato, contrariato. scendo,
. letter. ant. corrotto, fuorviato. bembo, 2-169: sorprendere,
, 18-324: sono così stonato, fuorviato, distratto che quasi non mi accorgo
-essere fuori strada: essere completamente fuorviato, sviato, pervertito, fuori dalla
comportamenti impulsivi, irragionevoli o peccaminosi; fuorviato. lacopone, 61-22: la ecclesia
trastornare), agg. ant. fuorviato dai princìpi di una religione, divenuto eretico
. [crusca,]: io ho fuorviato e traviato e sono entrato in una