un processo morboso che tende a farlo fuoriuscire dall'orbita. c. e
con la particella pronom. travasarsi, fuoriuscire. gazóla, 1-132: corrodendo
nicotina. 14. ant. fuoriuscire in forma di filo, di filamento
tempo. = deverb. da fuoriuscire (fuoruscire). fuorivia (
si direbbero egizie. fuoruscire (fuoriuscire), intr. (per la coniu
la presenza del cimurro, che lascia fuoriuscire lo scolo proprio di tale malattia (
, aspirata da una valvola, di fuoriuscire dalla canna di soffio). -mantice
materia stellare talmente concentrata da non lasciar fuoriuscire nessun raggio di luce né materia né
un calculo. -fare uscire, lasciar fuoriuscire (con riferimento a congegni meccanici)
ponte: annodata in modo da far fuoriuscire l'ultimo lembo senza avvolgerlo e facendolo
). ant. e letter. far fuoriuscire. cesariano, 1-36: così
9. evaporare all'esterno, fuoriuscire esalando. crescenzi volgar., 4-43
rendere nuovamente visibile; emettere, lasciar fuoriuscire (con riferimento a soggetti inanimati)
ventilazione di una miniera, viene fatta fuoriuscire all'esterno attraverso l'ultimo tratto di
soli caratteri. 11. spuntare, fuoriuscire dal terreno o dal pelo dell'acqua
. 2. per estens. fuoriuscire. iacopo da cessole volgar.,
le voci reciproche. 10. fuoriuscire, sporgere da un'estremità. s
in getti di coralli. 73. fuoriuscire violentemente, a fiotti; zampillare (
saettava fango dai fianchi. -lasciar fuoriuscire con veemenza. a. degli agli
salivare1), agg. che lascia fuoriuscire la saliva (la bocca).
altrettanto grossi. -ant. far fuoriuscire un umore (un farmaco).
lucida dello stetoscopio. 11. fuoriuscire dalla bocca (la voce, un sospiro
. 2. per estens. fuoriuscire, sgorgare. viviani, 3-i-29:
pro- nom. (sbónzolo). fuoriuscire totalmente o parzialmente dalla propria sede a
alla sagra. 7. fuoriuscire, sgorgare (l'acqua).
. (sbotto). versare, lasciar fuoriuscire. -in partic.: spillare il
ant. disfarsi durante la cottura lasciando fuoriuscire il ripieno o le interiora. romoli
e uno sbuffare. -prorompere, fuoriuscire a soffi o a folate (un
di mare o un vegetale per fame fuoriuscire il contenuto. viani, 10-312:
intr. anche con la particella pronom. fuoriuscire in seguito a sventramento (le interiora
. 6. per estens. fuoriuscire da un indumento per l'eccessiva grossezza
non riflettono o trasmettono. -far fuoriuscire, estrarre. jahier, 84:
. si crede spirare. -fatto fuoriuscire a forza. galileo, 4-2-114:
occhi che scappavano. 3. fuoriuscire da un contenitore; scaturire, sgorgare
arti dell'uccello. -debordare, fuoriuscire da un cappello o da un abito
guadagnato si perde. 6. fuoriuscire dalla propria sede (in espressioni iperb
scatizzare2, intr. ant. scaturire, fuoriuscire. bibbia volgar. [tommaseo
, in modo tale che, lasciando fuoriuscire la sabbia attraverso apposite aperture laterali,
. (scaturisco, scaturisci). fuoriuscire con forza dal terreno, da una
radiazioni prodotte da un reattore nucleare di fuoriuscire e contaminare l'ambiente circostante; si
schizare, sghizzaré), intr. fuoriuscire, levarsi, spandersi in spruzzi;
sfilarsi, sfuggire a una presa o fuoriuscire da un contenitore. pananti, ii-154
treno sul cavalcavia. x. fuoriuscire spappolato dalla testa (il cervello)
. -trasudare, sgocciolare, lasciar fuoriuscire il proprio contenuto liquido (un vegetale
avanti schizzando sabbia. -far fuoriuscire da un corpo le ossa o gli organi
intr. (scodo). region. fuoriuscire da un condotto. p
. 2. figur. il fuoriuscire, l'evadere dai limiti di un
un gran 8. sgorgare o fuoriuscire in modo incontenibile riso. pananti,
-con riferimento al rumore prodotto dal fuoriuscire dell'acqua da una fontana o da
schemi e i motti sopra il ci- fuoriuscire rumorosamente dal folto della ogni sillaba che ti
2. che si può far fuoriuscire da una determinata materia o sostanza (
soltanto all'inf.). ant. fuoriuscire. g. b. aleotti
terra, decapitata. 9. fuoriuscire da un copricapo (un ricciolo, una
gli scudi d'argento. -spuntare, fuoriuscire inavvertitamente. cassieri, 11-87: cercò
intr. { sgócciolo). cadere, fuoriuscire o defluire sotto forma di gocce
scorbio': uno sbaglio gra fuoriuscire, per lo più con impeto, a
vi sgorgano. 11. lasciar fuoriuscire il liquido contenuto in seguito a una
l'acqua piovana degli spioventi prima di fuoriuscire dai doccioni; cimasa, gola.
duca. 2. intr. fuoriuscire dal folto di una boscaglia o dalla
folla. -per simil. far fuoriuscire o lasciar fuoriuscire fumo, calore,
-per simil. far fuoriuscire o lasciar fuoriuscire fumo, calore, ecc.
era dietro. -per simil. fuoriuscire da un contenitore. c. e
sulle spalle (il collo); fuoriuscire dal colletto. epicuro, 14:
labbro appresso. 12. lasciar fuoriuscire un umore, l'umidità. paganino
recipiente, rovesciandolo in terra; lasciarlo fuoriuscire, farlo colare, riversarlo.
versi. -spargersi il fiele: fuoriuscire dalla cistifellea e impregnare i tessuti,
. (mispennàcchio, ti spennacchi). fuoriuscire a pennacchi (il fumo).
cielo la desiderata pioggia. -far fuoriuscire vapore dal corpo. crescenzi volgar.
cessare di scorrere, in partic. di fuoriuscire da una ferita; coagularsi (il
s'è stagnata. cessare di fuoriuscire da un recipiente (un liquido).
peggio degli assalti notturni. -non fuoriuscire da uno spazio; non scostarsi da
contenuto. 3. intr. fuoriuscire da un'apertura o da uno strappo.
controcielo. 2. lasciare fuoriuscire o intravedere attraverso gli strappi o gli
2. per simil. riversarsi o fuoriuscire impetuosamente (una massa d'acqua)
vapore, per impedire a questo di fuoriuscire. g. parrilli, 1-ii-474
aqua. - filtrare, fuoriuscire (un liquido, una sostanza).
2. per simil. trasudare, lasciar fuoriuscire un liquido, l'umidità (anche
lacero o squarciato in modo da lasciare fuoriuscire l'imbottitura (una sedia, una
impasto ottenuto dalla macerazione di cenci di fuoriuscire dal contenitore. d'alberti [s
). -in partic.: non lasciar fuoriuscire un liquido o un gas (un
114. intr. non lasciar fuoriuscire il liquido (un recipiente, un
/ ch'alio 'nfemo trachi). fuoriuscire da un contenitore, riversarsi fuori dagli
di solone? 8. disus. fuoriuscire. opuscoli scelti sulle scienze e sulle
, traripano. -per simil. fuoriuscire dalla bocca (il cibo in eccesso)
). trasfumare, intr. ant fuoriuscire sotto forma di vapore; evaporare,
(ant. trassudare), intr. fuoriuscire, filtrare da una superficie stillando in
grani. -per estens.: lasciare fuoriuscire l'acqua contenuta in un condotto chiuso
. umare, intr. ant fuoriuscire, colare fuori (un umo- re
secreto (un liquido fisiologico); fuoriuscire, defluire da una ferita (il sangue
sono puliti. 7. fuoriuscire diffondendosi nell'aria (un gas, il
non stava mai ferma. -lasciar fuoriuscire un liquido (un recipiente). -
per lo più con la particella pronom. fuoriuscire da un recipiente spandendosi (con riferimento
, di versare1), agg. fatto fuoriuscire da un recipiente (un liquido)
prosatori. zampillare, intr. fuoriuscire con impeto e getto sottile da una
(mi èrnio). medie. fuoriuscire provocando un'ernia (un organo, un
erniazióne, sf. medie. il fuoriuscire di un viscere, di un muscolo