l'acqua che ha servito per la respirazione fuoriesce poi da fori branchiali. =
per spontanea coagulazione del sangue quando questo fuoriesce dai vasi sanguigni e che si origina
di sali neutri; quando il sangue fuoriesce dai vasi, si trasforma in modo
5. zool. organo da cui fuoriesce il caratteristico filo sericeo prodotto da alcuni
in alto di un rubinetto da cui fuoriesce quello più leggero. 2.
orifizio del crogiuolo, attraverso il quale fuoriesce il metallo fuso. -nell'industria estrattiva
boraciferi e lascia, nel luogo in cui fuoriesce, efflorescenze di sassolite di colore biancastro
centrali hanno sede nel midollo allungato; fuoriesce dalla base del cranio attraverso il foro
è stato inumidito dal vapore acqueo che fuoriesce dai fori della forma, fino a
più dalla punta della lingua, e fuoriesce ai lati. 13. elettr.
ramificata di spaccature del suolo da cui fuoriesce materiale magmatico; vulcano a spaccatura.
sangue e siero di origine uterina, che fuoriesce dai genitali femminili durante il puerperio.
; vive nei terreni umidi, donde fuoriesce soprattutto di notte; nei movimenti,
fogliame, di un verde intenso, fuoriesce dall'acqua, mentre durante il riflusso
. -anche: umore gelatinoso che fuoriesce da talune piante e solidifica all'aria
scherz. parte inferiore della camiciola che fuoriesce dai calzoncini dei bambini.
contenenti una materia biancastra e cremosa che fuoriesce alla pressione. = cfr. mollusco1
nettar grave. -linfa zuccherina che fuoriesce dal tronco di alcuni alberi.
dezza della bocca da cui fuoriesce l'acqua. - oncia magistrale
grosso rizoma lungo e nerastro da cui fuoriesce un liquido lattiginoso e la cui corteccia
al fine di smorzare la fiammata che fuoriesce all'atto dello sparo e di impedire
gravati bicchieri fornita. -che fuoriesce penzolando (un indumento, un
pignatta. - in partic.: che fuoriesce o esala da una pentola.
prodotto da ciò che cade o che fuoriesce producendo un suono sordo.
, che presentano due punti in cui fuoriesce il segmento passante per il baricentro.
nuclei generativi e uno vegetativo, che fuoriesce dai granuli di polline quando essi germinano
di spago, di cui un capo fuoriesce attraverso un foro del coperchio.
spaccatura o spiraglio del suolo da cui fuoriesce idrogeno solforato a temperatura ambiente; mofeta
può anche indicare il primo tratto che fuoriesce dalla cute o, anche, l'
del mare, anche il sangue che fuoriesce). -anche: spumante, frizzante
3. per simil. che fuoriesce continuamente. gadda conti, 1-448:
. per estens. che si presenta, fuoriesce o cade sotto forma di minute gocce
da tubi disposti radialmente, dai quali fuoriesce un getto d'acqua che provoca la rotazione
coagulato. -macchia di colore che fuoriesce da un contorno prestabilito o definito.
(e anche la lava stessa che fuoriesce). botta [tommaseo]:
esterna del guscio. 3. che fuoriesce da un organo squarciato. cesarotti,
, sf. porzione di un oggetto che fuoriesce da un orlo. -in partic.
giace orrendamente sbragato. -che fuoriesce dalla cintura dei calzoni (l'addome)
di scappare1), agg. che fuoriesce da un luogo. salvini, 39-iii-230
, agg. che erompe, che fuoriesce con forza (una massa d'acqua
di schizzare1), agg. che fuoriesce all'improvviso, che si spande o è
. nelle fornaci, condotto dal quale fuoriesce la fiamma. baldinucci, 148
. 6. organo da cui fuoriesce o cola un liquido. -anche:
2. liquido che cola o fuoriesce per gocciolamento. soderini, iv-51:
di sfarfallare1), agg. che fuoriesce o è appena uscito dall'involucro ninfale
-gorgoglio di un liquido in ebollizione che fuoriesce da un recipiente. moravia, 26-185
2. per simil. che fuoriesce a fiotti (il sangue).
materia fluida simile al siero, che fuoriesce dalle ferite e dalle escoriazioni o che
essi si raccoglie per infiltrazione, ne fuoriesce una volta raggiunto il livello del gomito
mascherone decorativo di una fontana da cui fuoriesce il getto d'acqua. marchetti
contro un ostacolo o un liquido che fuoriesce da una stretta apertura); gorgogliare
della risacca o di un liquido che fuoriesce da una tutti i canti li
dalle quali cola il siero latteo che fuoriesce dalla pasta caseosa sottoposta a pressione e
acqua spicciante. 2. che fuoriesce a fiotti (il sangue).
spicciata, s'asconde. -che fuoriesce sprizzando da una ferita (il sangue)
, quando l'atmosfera è secca, fuoriesce, e per sporogonia (senza accoppiamento
per modo di spelonca. -che fuoriesce dall'acqua (uno scoglio).
. di spruzzare), agg. che fuoriesce, sgorga o cade in forma di
ne'suoi 4. bava che fuoriesce dalla bocca di un animale a dirupi e
. -che sporge, che fuoriesce. buonarroti il giovane, 9-411:
2. che cade o defluisce o che fuoriesce a goccia a febbre. goccia,
sorta di lucerna di metallo da cui fuoriesce l'estremità di uno stoppino, atta ad
o solfidrico, ecc.) che fuoriesce naturalmente dal suolo per lo più all'
2. tergere un liquido che fuoriesce o si sprigiona da un corpo,
un corso d'acqua); che fuoriesce impetuosamente (un getto d'acqua).
il solleone del deserto. -che fuoriesce da una ferita al ventre (le viscere
. -anche: sostanza in decomposizione che fuoriesce da un cadavere. g.
superi. traboccantìssimó). che fuoriesce dagli orli di un recipiente troppo colmo
), agg. disus. che fuoriesce. opuscoli scelti sulle scienze e
retroscenio. -che s'infiltra, che fuoriesce attraverso fessure (l'acqua).
senso concreto, la sostanza che ne fuoriesce o ne viene espulsa).
suggine s'abbassa giuso. -che fuoriesce, che esala (un profumo);
dalla combustione interna della terra, che fuoriesce dai vulcani in eruzione o durante i
lacrime, viene emessa la voce o fuoriesce il respiro. dante, purg.
7. region. soffio di gas che fuoriesce da una fessura del terreno in zone
), e spesso la corrente espiratoria che fuoriesce dai polmoni e, attraverso la glottide
profonda apertura della crosta terrestre dalla quale fuoriesce il magma allo stato fluido o solido
2. per simil. che fuoriesce a fiotti (il sangue).
biol. in istologia, filamento nervoso che fuoriesce da un neurone e conduce lo stimolo
calorifero per trattenere la polvere che ne fuoriesce. = comp. dall'imp.
diffusa nelle regioni vulcaniche, da cui fuoriesce a intermittenza e con getti violenti acqua
di un propellente a cui è mescolato, fuoriesce nebulizzato o in schiuma.
diffusa nelle regioni vulcaniche, da cui fuoriesce a intermittenza e con getti violenti acqua
artiglierie al fine di smorzare la fiammata che fuoriesce all'atto dello sparo e di impedire