particella pronom. campana, 57: fuori il tramonto s'intorbida. strie minacciose
forti'. periodici popolari, i-290: « fuori l'austriaco! » è il grido
.. tremava un mazzolino di fiori fuori stagione: un tutto raro, con la
... soltanto una macchina, fuori serie, superba, che cambiavano via via
e popolo minuto a grido gli seguirono fuori dalla porta, e tutto gli rubaro
i-59: certi bambini... mandavano fuori di tanto in tanto qualche gridétto.
animale simile in tutto al porco, fuori che nel griffo, come animai terrestre,
onde il riso ha la sedia sua di fuori nel grifo principalmente, poi negli occhi
e mi seggo all'acceso camino, fuori la valle è grigiume di nebbia e
codetta del sottoscatto, la quale esce fuori della cassa, e vien toccata coll'indice
sembrava seccatissima..., guardava fuori dal finestrino a grinta dura, senza
angoli, nella superficie della cupola di fuori, grossi come si richiede, ed
: lungo il bordo, sporgendo in fuori. govoni, 2-126: uccelli chiusi
: la pentola di latta, lasciata fuori,... risuonava sotto la grondaia
abonda, / e de gli occhi fuori gronda. rosa, 132: restano i
m. ricci, i-322: fuori di esso [tempio] nelle gronnate
sepanieri, 143: quell'altro sbuca fuori,... e gambe mie
falli o groppi nel tessere, che apparino fuori. 2. figur. sensazione
. giordani, i-22: la volta di fuori aperta fa campo a un groppo di
andrea da barberino, 1-86: vide uscire fuori uno dragone, el quale venia molto
/ non hanno ardir di mostrarne di fuori / sovra materia di cotanta altezza.
mossa di murato minacciava tagliare il paoli fuori del centro dell'isola ricacciandolo nel nebbio
qualcosa di grosso: accadere un fatto fuori dell'ordinario (e, per lo
tutto ciò che di poeticamente energico mettono fuori in questo genere i vetturali e i
/ stanno i ranocchi pur col muso fuori, / sì ohe celano i piedi
di guales fatto... raunare fuori del campo... tutto il grosso
sono state dall'acqua disciolte e spinte fuori del corpo. pagano, 1-312: una
dentro, che l'è di fuori? »... il grossolano veggendo
stava, che gli parea da tirarla fuori, dicea di quello « che l'
di quello « che l'è di fuori », e 'l passera dicea: «
: davano [la biancheria] a cucir fuori, ad ima grossolana lavorante alla quale
, composte per lo più di cose fuori de'termini naturali, come per esempio
di fantasia che lamente quel suo di fuori che con sì strania grotteschederiva dal carattere
smorfia la naturale irregolarità dei lineamenti saltava fuori,... dando a tutto il
2-103: bisognerà... tagliare fuori, dal groviglio di strade e di case
il muso nero della bestia che riveniva fuori dagli sterpi grugnando, si fermò.
sforzo che gli alzava i grugnetti delle spalle fuori delle lenzuola. = propriamente
quel glutine che dalle glandule della vescica fuori trasuda. a. cocchi, 8-231
almen coperto, / alcun non manda fuori o voce o suono, / altri con
garzoni, 4-46: il pesce lacerta manda fuori un certo grunnito. mascardi, 1-390
: insieme di soldati che combattono uniti fuori dalla schiera. cellini, 1-34 (
morire a forza di stento che metter fuori il lor gruzzolo. carena, 2-31
da principio il « niente » veniva fuori asciutto e rotondo; poi verso il
rotondo; poi verso il mezzo veniva fuori con voce dispettosa e tremante ad un
, 7-75: lasciò in agguato di fuori da messina due capitani con duemila cavalieri
oste, se quelli di messina uscissono fuori per guadagnare della roba del campo,
questi fattori delle campagne, che istanno fuori di firenze, c'hanno tra le mani
egli lo può prendere, e gittarlo fuori dell'acqua, sì 'l tiene guadagnato.
flavio volgar., i-296: simone cavando fuori la spada non fece impeto in nessuno
persona, con il petto spinto in fuori (per lo più in segno di
sta impettito chi spinge il petto in fuori e la testa in addietro, in aria
impettisci). spingere il petto in fuori, stando eretto sulla persona (per lo
sgraffiano e frangono! lì deve dar fuori per forza! -scalfire, incidere
quell'accordo non farebbe altro che imbiancar di fuori una muraglia la quale gittasse pelo,
... accioché la sanie possa fuori liberamente uscire. tanara, 25: la
si ferma a guardarsi sfacciatamente, tira fuori a precipizio il piumino e il belletto,
ma tu hai fatto uno impiastro di fuori, e però se tu non fai altrimenti
prendiamo questo mio marito, e traiamolo fuori dalla sepoltura et impicchiamolo in luogo di
ciò non può farsi se non sporgendo in fuori le labbra ristrette insieme, con che
pianta stabile dell'ente, e impiegati fuori ruolo, quando non occupano un posto
77-41: da bastia e aiaccio in fuori... l'impiegatume era di chi
, i suoi occhi impietrati e sporgenti fuori dalle orbite mi dicevano tutto. verga
aere... impignesi per uscire fuori. campailla, 17-81: il nerveo sugo
impinzaménto della materia che si doveva cacciare fuori. = deriv. da impinzare.
ferri]... dalla banda di fuori si mettono alle finestre e ne'buchi
-rendere inutilizzabile, mettere fuori uso mediante impiombatura (con riferimento a
/ quanto più cerca il piè ritrame fuori. menzini, ii-98: il crin
delminio, i-65: avendo la divinità esplicate fuori queste sette misure, segno è che
e di canzoni strascicate... venir fuori con delle strofette ottonarie andanti.
lenin resti la sola figura imponente venuta fuori dalla guerra. -dotato di abilità
imporre un dilemma: o dentro o fuori. -incaricare di eseguire un lavoro
12. agric. tose. mandar fuori, emettere (germogli, gemme,
[a certi alberi] quando cavan fuori i frutti, e quando fermi, sodi
certo molti meriti, da quello in fuori di dare a stampare la roba non
uomo che si dolesse di lui, fuori della consuetudine di simili imposizioni. varchi
o alcuni popoli che ora ne stanno fuori, avremo spostato un limite, ma
in cui essa si trova di mantenermi fuori di questa mia patria. 4.
padre è infallabilmente determinato a non mantenermi fuori di qui a sue spese. visconti venosta
, cioè lascia le barbe e vien fuori nel pedale e nelle ramora, e tiravi
, 100: dal suo sen gettò fuori / zolla d'oro impregnata. tommaseo,
assieme in una casa nuova, un villino fuori porta san benedetto per l'acquisto del
-schivare, evitare un'impresa; restar fuori da un'impresa: non volervisi impegnare
: vo restar de questa impresa or fuori. collenuccio, 5: non voglio.
a seconda degli impulsi ricevuti dal di fuori. - anche al figur. galileo
; modificato per impulsi ricevuti dal di fuori. 7. riccati, 2-411:
. marinetti, 2-iii-83: possiamo contemplare fuori di noi lastre impressionate e calcolare le
, benché leggiero, forma al di fuori la sua impressione. spallanzani, 4-i-82:
delli alimenti che ci mantengono per di fuori e delle loro inpressioni, come ghiaccio
core ha suscitato in roma, e fuori, una grande impressione. cassola, 2-191
non si può con li sopradetti istromenti cavar fuori, fa bisogno operar con alcuno di
nascono, diciamo così, * fuori tempo ', o con un * tempo
che ricchi, vestiti dentro che di fuori, cittadini dello eterno regno felice e
ville, che per forza li fece uscir fuori. bottari, 3-2-88: nel più
cosa avvenga indifferentemente, per caso, fuori della nostra impronta. -ant.
improntare le imagini, che vengono di fuori per il piccolo bugio delle cose vedute
nulla difesa s'ella non l'impronta di fuori. s. bonaventura volgar.
una provvidenza di mostrare che quelle così fuori del comune uso, fussero la cagione di
il finestrino della fruttivendola, e ne schizzò fuori un getto d'improperi. d'annunzio
. improporzionalménte, avv. ant. fuori d'ogni proporzione, infinitamente.
impropriamente chiamate bellezze. zionatamente, fuori di ogni proporzione. vallisneri,
2. poco pertinente, inopportuno, fuori di luogo; ingiustificato. oliva
4. per estens. inopportuno, fuori luogo (un atto, una proposta
e di passione che lo trasportano spesso fuori di sé. tommaseo, 10-ii-
improvviso batticor mi nacque / nel metter fuori quella bagattella! saba, 276: che
tedeschi forsennati e caldi di vino uscirono fuori; e perch'erano improvvisi, al primo
intendete, come tutto quel ch'è di fuori, entrando nell'uomo, non può
prendimi prendimi, la provinciale zitella dava fuori in mosse impudiche e ridicole.
bottari, 3-1-36: questa sola novella trasse fuori come impugnatrice della podestà pontificia anche un
di farci pulsivo: grandezza fisica nulla, fuori da un certo da autista; e
da ciro insieme col fìgliuol cambise rimandato fuori d'ogni pericolo in persia sano e salvo
, a chi ha commesso un reato fuori delle condizioni obiettive di punibilità, o
linguaggio giuridico, a chi commette reato fuori dalle condizioni obiettive di punibilità).
qualunque libretto di poesia sia per venir fuori da oggi in poi. -furtivo
sollecitava pareri. — non uscir fuori bene, non riuscire a essere pronunciata
canchero, che tutta dentro e di fuori glie la rose e consumò. s.
di fargli saltare in capo d'andar fuori, taceva in pazienza. deledda, iii-144
fra: v. infra. -in fuori: v. infuori. -in somma:
turba tutta... doveva stare fuori di casa in aguato col magagna oltre
che non è abituale; insolito, fuori dell'ordinario. savinio, 2-139
svevo, 2-395: la luce di fuori, inaccolta, distinta,..
politici. guerrazzi, 2-655: tirato fuori pei capelli il moribondo, con tagli e
e inadattabile a qualunque o 'fuori 'di noi. sistema o letterale
guerrazzi, 2-430: i gesuiti spinti fuori di spagna essere stati accolti dai genovesi in
pindemonte, iii-505: io fra fuori con insegne inarborate arme e tamburri. frachetta
capo a'piedi e la schiena di fuori a modo di cerchio. idem, 1-850
inargentarle le tempie. cassola, 5-42: fuori del paese i campi soffrivano neu'immoto
], armonica, o inarmonicamente mandata fuori, adopra ne i cuori e ne gli
/ un corno, un oboe / fuori di chiave. carducci, iii-5-447:
di cavalli si levaro, ruttando di fuori spesse schiume. giuglaris, 148: più
particella pronom. montale, 5-41: fuori, rossa, s'inasta, / si
locale inaugurato l'ultima estate, subito fuori il paese. 2. per
nella visione d'un particolare inavvertito, fuori e dentro noi. montale, 2-75:
perch'io ti servo, che tenermi fuori. pasqualigo, 1-65: se ben
ponte della porta, venti quattro degli loro fuori lasciarono, che presi fur da'nostri
., abbruciarono un'altra sultana incagliata fuori della punta di troia. f. corsini
a guisa di muricciuoli ammassate e di fuori incalcinate e arricciate. vasari, i-155:
camera!... d'altronde, fuori, un quartie- rino...
con un grido o con un singulto, fuori di me: -vi amo, vi
un atto d'imperio e al di fuori di ogni norma di diritto privato
bisogna pensare d'incamiciare la parte di fuori di maniera che possa difendere il tutto
.. coprire il terrapieno per di fuori con una muraglia a scarpa e co'
sì al di dentro che al di fuori, non solo per la politezza,
, 880: 'incamiciare '. metter fuori, sopra le altre vestimenta, la
colonna. nerli, 231: uscirono fuori i nostri di notte, e per
abitate da'bianchi hanno al di fuori un'incamisciatura di gesso che le
1-ii-1085: i segni esterni, cioè fuori della persona da riconoscersi, sono le
clericaglia per aver faccia tosta di metter fuori ai tempi che corrono di queste melense
, ella s'alzò e la vedemmo avviarsi fuori. 3. edil. incannicciatura
chi esser si voglia, incanevar de fuori, 'nec etiam 'in questa cità
a. pucci, ii-82: andando nattanabo fuori della terra lungo i fossi mostrandogli il
a sé,... / fuori dal corpo, le anime dei proci.
in casa e non vi lasciate veder fuori per nulla, ché voi non guastaste tutto
/ altra pena non ho viva, / fuori questa, nel mio cuore. /
trepidava lucido e teso; ma subito fuori, incanutiva di spume. 4
anime erano incapaci di goderla, essendo fuori de'corpi incapaci di operare ed in una
lo incapa, va, e cava fuori di una spelonca un uomo allevato con le
, i-16: tutti, da lepido in fuori, ne'lacci di varie colpe che
,... troverebbesi le cento miglia fuori di carreggiata. bocchelli, ii-240:
. guerrazzi, 2-491: ne rovinò fuori una torma di gente che con le
semplicemente incaricato, sm.): docente fuori ruolo che per la durata di un
, xxvii-139: era... fuori del pensare umano, che vi avesse
indeboliscono la virtù della medicina e caccianla fuori del corpo, e poi con quelle
. firenzuola, 384: incominciò di fuori a scarpellare ancora egli; ma con
non poteva rassegnarsi all'idea d'esser fuori delle sue mura. cinelli, 2-92:
l'abbia disseccato dentro e accartocciato di fuori. car ducci, iii-24-377
e. gadda, 10-192: petto in fuori, busto eretto; incartonati nell'arnese
incassi. ojetti, 1-60: gli occhi fuori dell'orbita, ordinava * coram populo
, non potendo tirarsi né dentro né fuori, bakùnin... fu preso da
merendino, o la pappata in casa o fuori. baldini, 15-107: qualche volta
sopra lungo le mura con corone di fuori e tegoli incastrati di sopra, perché il
si fabbricherà una camicia dalla parte di fuori... ed un'altra se
due gomiti, la frusta gli veniva fuori dalle dieci dita inca- vagnate che la
landolfi, i-115: la luce di fuori trapassa la sua vestina leggera e la
1-12: allora con le zinne mezze fuori, incazzata nera, si alzò in piedi
incendimenti, ma eziandio i segni di fuori, per li quali entra la morte nell'
sì come lo multiplicato incendio pur vuole di fuori mostrarsi, che stare ascoso è impossibile
, ma è una persona incensurata, fuori del sospetto quanto me. -sm
dello spazio in un punto che è fuori di tutti i punti, e quindi negazione
sei nella città, e cosimo n'è fuori: adunque tu sei certo, e
di qualche operazioncella e di qualche visita fuori della condotta, si può calcolare che
caldo entrò in costui dentro e di fuori. papi, ii-13: stende al suolo
g. raimondi, 3-114: venne fuori il sospetto, opinione, di una
aurea volgar., 332: essendo tratto fuori de la prigione e non potendo essere
correggere la iniquità di quelle che troppo fuori de'termini posti loro si lasciano andare,
o, nelle artiglierie moderne, mettendo fuori uso l'otturatore. sanudo, xi-379
lo mondo s'inchiude, e di fuori dal quale nulla è. boccaccio, 1-vi-666
che incidentalmente si dice in un decreto fuori del principale che s'intende diffinire.
considerando le proprie azioni astrattamente, cioè fuori delle incidenze e coincidenze che dànno ad
incidenza, del colmo, dell'uscimento fuori della scurazione, è un de'maggiori
che la rende innaccessibile da ogni parte fuori che dell'atrio della fabbrica meridionale,
o non so far nulla, e fuori meno che nulla, le censure si
li migliori sono quelli che si fanno fuori la porta s. pancrazio o incirca.
fiamme in seno accense, / perché fuori il venen pur si richiame. brignole sale
sia che lo si calcoli * in fuori '(tassa addizionale a favore dell'
guisa di specchio lo abbia riprodotto di fuori. b. croce, ii-2-242: non
tempi. monti, iii-185: ha tirato fuori dalla sua cartella il vostro ritratto per
,... innanzi all'uscire fuori della porta della sala, ritornano a
violenza delle cattive inclinazioni e delle passioni fuori della loro stagione è così manifesta nell'
214: il tempo proprio d'uscire fuori alle foreste per far la missione sono
incluso, / ch'ondeggia e manda fuori orribil suono. galileo, 4-2-430: voi
neppur per origine, il quale sarebbe fuori del nostro discorso). 2
: ci sono le resiane che stanno fuori di casa mesi e mesi, eppur non
2. ant.. al di fuori della conoscenza umana. s. bonaventura
. -mai visto o udito prima, fuori del comune, straordinario. bibbia
un incognito mostro, che, nato fuori dell'intenzione della natura, sei parto
ella sortì all'infretta ed all'incognito fuori di svezia. pacichelli, 1-657: già
forzieri] incoiare o impannare dal canto di fuori di buccie o di panno, e
romano, chi abitava in una comunità fuori dal municipio d'origine (contrapposto a
impannata d'una sua finestrina, mise fuori la testa, con gli occhi tra'
1827 (126): mise la testa fuori, colle palpebre incollate tuttavia].
si stettero incoltrecciati con la testa fuori dal guscio a guisa di tartarughe.
: parte ci accosteremo a quei che fuori / stan custodi alla terra, / finch'
un'altra volta questo camino, incominciandosi di fuori alla selva. b. segni,
con animo incommosso e indifferente, buttano fuori paradossi..., non sembra
gemelli careri, 2-ii-466: me ne uscii fuori della chiesa forte incomodato dal caldo.
1-105: il paese era un po'fuori mano, e la strada per giungervi incomoda
rimane che altri incomodi si lascino per di fuori, come anelli da assicurare scale,
del generare, se incompetente- mente esce fuori, inbratta l'altre membra.
incomprensibile o, anche, sorprendente, fuori dall'ordinario; concetto o ragionamento o
. rimane nella sua grossa incomprensione, fuori di ogni umanità. landolfi, 2-152:
per fine in tutte le sue operazioni fuori di sé,... non sarà
. b. martini, 2-1-296: intervalli fuori della misura naturale, che, rendendo
è attinente a qualcosa, che è fuori luogo. svevo, 5-95:
forza dal concetto incongruente di un infinito fuori del finito. angioletti, 47:
ch'è al disotto o al di fuori del campo della coscienza. saba,
donato degli albanzani, i-403: trasse fuori le schiere acciò che non combattesse inconsultamente
magalotti, 23-228: non essendo possibile fuori delle proposizioni geometriche l'escogitare una verità
sono: 1. difficoltà di mandar fuori l'orina dalla vescica,...
, 103: i quali, usciti fuori con quattro compagnie di cavalli, vennero
bagno: una ragazza e un giovanotto scapparon fuori di corsa. -con il
livio volgar., 1-28: usciti fuori della città armati,... andarono
idem, 1-46-21: questi [angoli fuori di squadro] pure apportano bruttezza alla
identico, sono stati applicati organi fisici fuori di proporzione, che ne trasportano atti
che questa deve rispettare; inopportuno, fuori luogo, discordante, disarmonico. -anche
tribunali. 2. incongruemente, fuori proposito. s. agostino volgar.
di morsa. leghiamo poi al di fuori con spago le morse riunite, e
grandi e alti quadroni nelle lor bande fuori dell'ordine de'sopraddetti. l. rucellai
decto arrigo, e lui incoronò nel campo fuori delle mura. compagni, 3-36:
nuova comunità. botta, 5-55: mandava fuori il re una legge,..
parosismi tanto grandi ricercano, dentro e fuori, tutta l'incorporatura dell'uomo:
xi-6 (139): la speranza caccia fuori lo incorriménto di tutti i vizi.
incostà, avv. ant. fuori, lontano dal luogo in cui si
avendo ricevuto il battesimo, si trova fuori della chiesa; può dipendere da ignoranza
il gambo anco allora si spigne innanzi fuori e tutto l'albore sotto e sopra piglia
, lxii-2-vi-180: stirando la loro lingua fuori della bocca e inchiodandola per diverse parti
bianchissimo,... figurato al di fuori con molti intagli e increspature. morgagni
uovo era incrinato e dalla incrinatura usciva fuori, con metà del suo corpiciattolo, una
con stecati di legni e al di fuori con incrocciaménto de travi, che ad
quattro spigoli terminatis- simi, risaltati in fuori,... diagonalmente s'incrociano a
delle palme / sì che n'abbiamo fuori i diti nudi. e. cecchi
ch'ella era, e la incrostarono di fuori di marmi bianchi e neri, e
, o galerie, al di fuori incrustate di marmo, e al di dentro
di muric- ciuoli e dalla parte di fuori incrostate di calcina. firenzuola, 387
vuoto dentro, ma tutto incrostato di fuori. è diventato il calco ambulante di
a chiliini, ii-245: la incrostatura di fuori di san pietro è tutta in marmo
così incrudelirono quelli dentro inverso quelli di fuori: ché, quando ne pigliavano imo,
scuole (primi urli) per buttar fuori quel che avevo accumulato in un lungo
ad essi uovi e velocemente ne fecero uscire fuori i bruci. tramater [s.
adorna [il campanile] e dà fuori regolarmente, non so su che incudine,
divenga ella rozza e schifevole, se fuori di tempo viene usata e fuori di
, se fuori di tempo viene usata e fuori di luogo. tasso, 9-2-128:
botti, quando sia tenuto con violenza fuori della sua solita incurvatura, più contumace
fertile. pascoli, 477: tirano fuori [le mucche] una boccata d'
non lo avere rinvenuto in casa né fuori. tarchetti, 6-i-420: per quante
di dentro e l'isolamento al di fuori. 4. ling. passaggio
, 2-xix-142: sarà trarre il carducci fuori dal canone monumentale dei classici, per chieder
suo cuore è oscura e quasi indefinibile fuori che dopo qualche moto accelerato del corpo
dee ricevere li degni e chiudere di fuori li indegni del regno il giudice ecclesiastico
come se fluttuasse sopra di lui, fuori di lui. 4. che
tramontana, il freddo la fa torcere in fuori. c. bartoli, 1-145
... che sia più agevole creare fuori delle espedegli epiteti di vasto, immenso
lingua che parlasse, / gittò voce di fuori. idem, purg., 5-115
uniforme nera a cui aggiungeva qualche ornamento fuori ordinanza. dicevano, un po'all'indiana
bello è certo sostanziale, se sussiste fuori dell'immaginativa; ma la bellezza non
bisogno con l'indice sinistro tirar in fuori più che si puote il culo.
, 7-ii-59: -indietro, canaglia -gridò fuori di sé dall'orgasmo. pascoli, 1188
in terra d'erbe ignuda et fuori moda. erma, / né
e se ne appropriano, trovandolo indifeso fuori da un'armatura tecnica di nuovo sistema
. b. croce, i-3-334: fuori della legge o delle leggi permane sempre
, 2-540: ecco, il treno era fuori della stazione: e la città era
di comicità volgare ch'è nell'esser fuori di moda e toccano, in somma,
montale, 1-52: bene non seppi, fuori del prodigio / che schiude la divina
di terminazione indeclinabile, come è 'fuori ', * fuore 'e * fuora
che non le tradizioni accattate al di fuori, sono di certo le tradizioni interamente indigene
anno 1788, non potrà più, fuori delle scuole regie, alcuno tenere scuola
, e alcuni sotto- segretariati a tecnici fuori partito. -che non dipende da
degli eletti, procurata da mal spiriti fuori della loro intenzione. bandello, 2-28 (
santo più capire in se stesso, fuori per la lingua ha versate parole tutte pietose
m. cecchi, 1-ii-376: io son fuori / (si può dir) di
possibilità di due cose perfettamente uguali mettendo fuori il suo principio « degl'indiscernibili ».
so come tale ascensarebbe stato da considerare fuori posto, addirittura indidente si farà sentire
che lo indispone, lo mette presto fuori uso [il papiro].
v-671: la mostruosità è una indisposizione fuori di natura. 6. dimin
. fuggire indistintamente come da un incendio fuori di misura, uomini, bestie,
idealità dell'immagine. montale, 4-185: fuori d'italia... è rimasta
a diciott'anni, ne sei ancora fuori? te lo dico io: perché
;... ma l'ultimo di fuori, di maggior larghezza rotato, quanto
sì come repentinamente risvegliato dal sonno, fuori di casa gittato ed in un campo
, 1-1-65: gli editti si mandavan fuori prima del cominciamento della indizione, e il
rendere dolce, addolcire. - fuori del pergamo si fanno, concediamo volontieri che
per le buone quelli che erano usciti fuori s'indolcivano. marino, vii-294: se
, 13-182: ma soprattutto il sì venne fuori dal profondo del suo dolore, segreto
1-265: minacciando bei furori, / vengon fuori vini alteri, / parte franchi,
lume / che spargea scintillando il volto fuori. chiabrera, 1-ii-93: di fregi
macinghi strozzi, 1-5: quando andrà fuori, arà in dosso più che fiorini
si pone in dubbio; che è fuori discussione (ed è usato nelle locuz.
attraente. oriani, x-13-206: l'avvenire fuori del carcere presenta difficoltà maggiori di quelle
religioso indosso si pose, e uscito fuori della barchetta sua, se ne andò
ancora indugio di poter scampare: uscite fuori e fuggite e salvatevi. -dare
nardi, 5: romolo incontanente uscì fuori con tesserato, percioché la guerra così
calcina, e in questo modo manda fuori il sudore. b. tasso, 1-12-86
dirette a procurare prodotti naturali al di fuori di quelli agricoli, come la caccia,
allo stato e si svolge al di fuori del controllo e della partecipazione statale.
el drento della chiesa e 'l di fuori, dove sono gli embrici, così
e far cadere nelli peccati che sono fuori di natura, più che in quelli peccati
influenza tutta popolare e industriale al di fuori, [firenze] non ebbe pari,
dante, conv., i-1-4: di fuori da l'uomo possono essere similemente due
sostenevano essersi egli'[amore] ritirato fuori del mondo con una novella psiche e starsi
e. cecchi, 8-73: tirò fuori una chiave e aprì la porticina d'
smarrivami, sì che quasi parea di fuori alienato... e quest'è l'
... di tanto in tanto scappano fuori anche a me... assieme
lo scesero, allo spedale, era fuori di sé e inerte come un cadavere.
nerezza diversa da quella del cielo di fuori. e in quel buio inesorabile, un
cassola, 6-36: il giovane tirò fuori una sigaretta. ma doveva essere inesperto,
affocato rovente, oltre che non uscirà fuori punto di sangue, ne daranno inespremendolo
e dal lat. expremére 'tirar fuori, spremere '. inespressìbile, agg
, ii-3-7-129: fu necessario di cavar fuori... le persone inette alla difesa
applaudita forse e vagheggiata da que'di fuori, ma... inetta o pericolosa
. croce, iv-n-n: dalle urne venne fuori gente che era stata collocata nelle liste
padre è infallabilmente determinato a non mantenermi fuori di qui a sue spese. =
oggetto d'amore riputai massima infallibile e fuori della giurisdizzione del dubbio e della disputa
se ne sarebbe l'uom senza dubbio uscito fuori. guido delle colonne volgar.,
. b. tasso, i-325: fuori al tenebroso cielo /... i
alcuni primi signori..., fuori di ogni legge, fuori di ogni ragione
.., fuori di ogni legge, fuori di ogni ragione e fuori di ogni
ogni legge, fuori di ogni ragione e fuori di ogni dritto stile di cavalleria,
carnascialeschi, i-488: con questi s'esce fuori / quand'è piovuto a 'nfangar le
modo di considerare come qualcosa o qualcuno fuori della sua carne e della sua vita
si sapeva infedele, e prevedeva che fuori della chiesa non gli sarebbe rimasta traccia
in cui sono stipulati vantaggi eslegi, fuori dell'ordine generale e naturale dell'umanità.
: 'la verga della virtù tua fuori manderà dio da sion a signoreggiare nel
non ha forze, è un tormentarlo fuori di proposito. monti, iii-195: venite
animo infermo difficilmente si scorge il di fuori. carducci, ii-9-62: io sono più
malata, delirante, irragionevole; nozione fuori della realtà; assurdità, fantasia;
, all'inferno. stuparich, 1-311: fuori della trincea è un inferno. il
inferno. linati, 17-22: di fuori tuonava l'inferno organizzato di oxford street
di domasco quasi tutti sono inferriati di fuori. mariano da siena, 32: nelle
3-54: s'io muoio, i'sarò fuori di tutti i mali e 'nfertadi,
tutti i mali e 'nfertadi, e sarò fuori di paura di morte. storie pistoiesi
giovane, 9-126: chi anticipatamente e fuori / della propria stagion pianta e cultiva,
cosa dicevole, m'ebbe, quasi fuori di speranza cessò la infestante turba degli amanti
ch'abbia il cuoio un poco steso in fuori, sì che con le dita si
che si facessero lungo le mura di fuori della città capanne d'asse e di paglia
delle prime bugie, che ne mise fuori un'altra senza necessità. d'annunzio,
d'aere, che prorompe ed esce fuori per vicendevole stropicciamento. plutarco volgar.
disidera [l'ira] d'uscire fuori e d'infiammare gl'occhi e mutare la
dell'amore mi aveano infiammato e rapito fuori di me. -ispirare, infondere amore
non puote avere via per venire di fuori del corpo, rimane dentro e infiamma
queste parole gli si accese ed infiammò fuori di modo il bellissimo viso, dicendomi
, tutto si muta dentro e di fuori,... la faccia diventa affocata
. non avendo opportuno esito ed essendo fuori de'suoi proprii vasi, si ritiene,
il vino, e chi comprava di fuori lo riceveva di quivi, e quando era
che, avvegna ch'ella fosse salda di fuori, dentro magagnava, e da vagli
un ramo d'olmo che sporgeva in fuori, fugli infilzato un pesce.
della plebe ancor tinti di paganìa, raccolti fuori dell'atrio accompagnano l'inno profano che
, / e questa mia commozione era fuori stagione. saba, 529: è il
1-46: mille volte... trasse fuori l'oriuolo, e altre mille stette
, alcuni suoi nascosti vizi subitamente escono fuori. simintendi, 1-198: non infingitore
sanza neuno infingimento, ma parlando tutto fuori et apertamente, fa l'animo dell'uditore
d'artiglieria, che vi era, diede fuori con tanta furia e sì spaventosa che
poesie satirico-politiche d'un toscano, stampato fuori d'italia, alcune delle quali sono intitolate
origini ma solo un infinitesimo dettaglio del fuori, dell'insignificante e arido fuori,
del fuori, dell'insignificante e arido fuori, un numero per la statistica dei sinistri
mangano del finito, e vedendo scappar fuori questa tela per tutti i versi, pare
quella compagnia ch'a lui piacque infino fuori de'suoi confini. boccaccio, dee.
roma, fiorenza, di git- tarmi fuori del suo dolce seno -nel quale nato e
gozzi, i-28-205: altro non può intendere fuori che 'si sia voluto 'dalla
foglie. piovene, 2-115: la nebbia fuori si era molto infittita e l'aria
sotterraneo. ungaretti, ix-12: di fuori infittisce uno scalpiccio / frammischiato a urla e
de'cento, e'novanta dentro e di fuori tossivano ed avàno la febbre; pochi
successo in francia. che ci mettano fuori del governo, voi e noi.
/... / che trae fuori te [farfalla] e rapisce in alto
: quel che talvolta ne apparisce di fuori, o naturale infocaménto della faccia e
infocar dell'amor di lui che, di fuori avvampandola, dentro tutta ardeva e si
., 7-6 (186): tirato fuori il coltello, tutto infocato nel viso
intorbidare i giudizi nostri e di tirarci fuori di riga, quanto più n'avranno le
terra / con strepitoso orribile rimbombo / fuori esalava a paure oscure intanto / infocati
« se questi non ci infolgorasse così fuori del nostro luogo, noi potremmo stare a
41-46: i corpi non sono soggetti fuori che all'anime che gl'informano.
passavanti, 242: i sentimenti di fuori e dentro... egli [il
[la statua] con gli occhi in fuori, e con le lingue fuori,
occhi in fuori, e con le lingue fuori, per le strade. pavese,
a scalciare come un puledro per ritirarli fuori informicoliti all'eccesso: un pizzicore! un
villani, 9-327: voleano uscire fuori, ma dal loro capitano furono rite
essere infortunio quando egli interviene il nocumento fuori di ragione: e chiamasi peccato quando
e commettesi infortunio quando il principio è fuori. 6. astrol. ant.
-figur. jovine, 48: di fuori infradiciava tra la nebbia bassa un lurido
la prole gramignosa di gran cose di fuori. m. villani, 8-102: inframettendosi
: il ferrari però era in gran parte fuori della concreta realtà italiana: si era
mandò [messo frasca da ripadarno] fuori di pisa con comandamento che in pisa
il peccare sia un'inimicarsi iddio, fuori di queste chiese, lungi da quei
.. inimmaginate e... fuori d'ogni credenza. = comp.
arte come nascente nella storia e inintelligibile fuori della storia. 2. incomprensibue
dà: / possiamo argomentar solo al di fuori, / per congetture, ov'è
poteri e privilegi, ponendosi al di fuori del contesto sociale del loro gruppo.
in quanto attività del pensiero che è fuori del tempo. sbarbaro, 1-197:
come di quel disfacimento così poco di fuori appaia: appena... un appannamento
come questa letteratura d'inizio che rompe fuori, in pieno rinascimento, dal vecchio
, 2-36: sileno cantinier restò di fuori, / per inacquare il vin de'
si vedeva dall'altezza del terreno di fuori signoreggiata. s. maffei, 5-1-213:
era già allora lancinante passione per il fuori di me, era il divincolamento di
il divincolamento di chi spasima per scappar fuori da se stesso.
): lasciati suoi altri innamoramenti di fuori, incominciò a porre l'animo a lei
adivenne che sendo ella a uno munistero fuori della porta a pinti, io pasando
io ti consiglierei che tu nel cacciassi fuori, prima che l'opera andasse più innanzi
-solo perché escludeva le intenzionalità guidate da fuori si è puntato sull'innato, sulla
su le due punte che sporgono in fuori del camminetto, su una di esse
avevano saputo conciliare il dentro e il fuori, il chiuso e l'aperto. sulle
'prunus domestica'), ma non fuori del loro genere. abba, 1-128:
rametti spargendosi, soavissimi frutti e preciosi fuori ne manda. d'annunzio, iv-2-990:
dei banchi e dei registri - mai fuori d'orario - cervello e lancetta.
musicato da verdi abbia diritti al di fuori dei miei. cassola, 3-169: poi
è troppo matto, colui è troppo fuori del senno, il quale nuoce allo
montale, 1-25: è passata di fuori / l'indicibile musica / delle trombe di
apposta / per cui s'affaccia alla finestra fuori / l'innocente cotale, e non
lingua morta, stranierissima, e al tutto fuori d'ogni nostro diritto? carducci,
di feudi. milizia, iv-70: fuori di questo cortile si vede per un
canne / vivendo di tremare, / fuori di sé, ondeggiando sulla terra / con
. marinetti, 2-i-931: fuori s'inobelisca il polverone villanzone che schiaffeggia
frugoni, iv-440: m'inoltrai di nuovo fuori della città per un'altra porta.
, se io rimasi nel corpo e se fuori del corpo viveva in altro. idem
. 9. intr. uscire fuori dagli argini, dalle ripe; straripare
dentro, ripetiamo, inonderanno più pericolose da fuori. mazzini, 66-159: il malcontento
, o, più spesso, dilagando fuori dei ripari naturali o artificiali di fiumi
e con nuove traduzioni ardiscono di scappar fuori, con pericolo di storcere l'antiche
gravi della giornata, viene a dar fuori e mostrare alla fantasia i residui e i
originali, / con certe lor scritture fuori usciti / piene d'idee fantastiche e bestiali
di opportunità, in modo intempestivo; fuori di proposito, in maniera indiscreta,
a un momento particolare; che è fuori di proposito; intempestivo. -anche:
contrario all'ordine morale, al di fuori delle regole o della disciplina morale.
nodi. 6. che è fuori dell'ordine morale, contrario alla ragione
3-ii-910: quanto a quelle reprensioni che fuori del pergamo si fanno, concediamo volontieri
verissima, perché i signori sono sempre fuori di casa per i forastieri. =
trasversalmente alla propria corsia d'acqua o fuori rotta. -assol. nella scherma,
i cavalli] inquartarsi e almeno tirar fuori un po'di pancia. =
e allora, sollevato a tanta degnità fuori della sua speranza, pareva intollerabile.
di aver estratto grani o altre merci fuori di stato senza soddisfare il dazio. goldoni
il sole s'insaccò, né tornò fuori, / e montebello si pose il cappello
sione d'insegnante al di fuori della scuola dando lezioni agli allievi
e insegnativi d'una scienza esatta, siamo fuori del nostro caso. carducci, iii-17-244
, frastornato, attonito; che è fuori di sé. giusto de'conti,
e d'olinda insieme, resto insensato e fuori di me stesso. marini, iv-124
inserischino nel muro embrici che sportino in fuori i due terzi di loro. galileo,
inserrò l'oro dentro, poi lo bruggiò fuori, facendolo a guisa de gli altri
l'uscio, voi incominciarete a stare di fuori e picchiare all'uscio, dicendo:
parere... che s'alloggiasse fuori delle mura, parendogli viltà d'animo lo
inserto di documenti, trovò, trasse fuori la polizza d'assicurazione. soffici,
funzione ai quali era destinato; che è fuori uso, inutilizzabile (per lo più
» le gridò ancora il brigadiere, da fuori: mentre la di lei guardata la
: la notte molti bravi vanno insieme fuori della detta città, portando seco l'arme
fare a poco insieme, ma cacciò fuori il franco e nobile spirito.
, 5-37: immagino un paese tagliato fuori dal mondo... vi sposerei
volle il bello e il buono per metterli fuori! vi riuscii soltanto in forza della
non senza ragione a quel titolo colà fuori, col quale è insignito questo luogo
gran paura, sicché non ardivano uscire fuori per veruna lor faccenda, insino a
il giorno, mentire, spergiurare, versar fuori tante sciocchezze e insipidezze?
insipiente e vano chi cerca alcuna cosa fuori di gesù! g. c. croce
a tal segno insipiente e irriflessivo da dar fuori contro di lui gravissimi documenti, senza
e insistenze che... venne fuori la verità. 2. per
la insistenza pleonastica sul soggetto è ormai fuori dell'uso e del gusto. manzini
petruccelli della gattina, 1-i-104: la respirazione fuori dell'orribile puzzo della prigione..
insolitaménte, avv. in modo insolito; fuori del consueto, dell'ordinario; stranamente
falla tremare, e insolliscela ed escene fuori. papini, v-522: le parole di
lo scesero, allo spedale, era fuori di sé. ungaretti, 37:
. pascarélla, 1-109: fuori della chiesa, davanti alle baracche,
già del '99... avevan tirate fuori le carabine nascoste. 4.
. -letter. uscire, venire fuori, spuntare. - anche: germogliare
colorata carità insur- gerìano e dintro e fuori in italia multi ambiciosi del mio fatto
, sul momento di porre il piede fuori del mio purgatorio, una fune
. in modo insperato; al di fuori di ogni aspettazione; inaspettatamente; contro
alla refrigerazione del cuore... di fuori sia applicato il bianco dell'uovo bene
per cui esposte alla luce, rimandano fuori l'ossigeno condensato e ripigliano l'acido
novella, / come una inspiritata corse fuori. bruno, 3-899: se si trova
. beicari, 3-2-139: per trarlo fuori di questo santo luogo e farlo instabile
, 122: le radici de'monti mandano fuori acque indeficienti e perpetue; le campagne
tutta notte ha scalpitato nel buio per trarsene fuori. 6. figur. indirizzarsi
all'ingiù. guerrazzi, 2-444: tratto fuori dalla passione dimenticando mollarle [le funi
di carta, io ti consiglio a dar fuori programmi di opere colossali.
. letter. insolito, inconsueto, fuori del comune; non abituale, nuovo.
e la idiozia massonica riuscivano a raspar fuori, in quattro secoli di storia messicana
... gli uomini sono tutti fuori senza l'ombrello e se la spasseggiano
insultassero. pascoli, ii-1703: * fuori 'delle mura di dite è punita l'
statue di carta pesta, che di fuori son pinte e finte con liscio e colorito
ambiguo (un discorso). poco fuori della città. care, macchiare di
magnano. dentro, si collocarà di fuori del pilastro della facciata di salvini
polmone, e non si è potuta cavar fuori. -per simil. e al
si studiavano d'acquistar tempo al di fuori, non... valendosi di
piglio regale, d'un essere intangibile, fuori di quello sciabordare e straripar di passioni
in modo non tangibile, al di fuori della realtà sensibile. pascoli,
che ha la 'nfermità dell'aragaico, manda fuori la sua digestione intanto liquefatta che nel
di olinto e di sofronia era una intarsiatura fuori di luogo. carducci, iii-5-513:
non si putrefaccia, acciocché non si senta fuori il puzzo, intasano bene le commettiture
sangue..., potrà trarla fuori con una penna gentile. targioni tozzetti,
-dopo molto grattare e stridere, venner fuori [dal grammofono] certi strani,
sedere sui gradini. rosi- nella mise fuori tre soldi. carmela non possedeva nulla.
l'umana schiatta, / dentro impura e fuori intatta, / empia l'alma e
mole tonda, intavolata tutto il di fuori di marmi bianchissimi. -rinforzato.
savore dà la lezione della lettera di fuori a chi legge, se non riceve in
la volta. -essere, restare fuori dell * intelletto: perdere la ragione
o il peccato tormenta per martirio di fuori il peccatore, ma eziandio la stradatura
due misure della tragedia una sensibile e di fuori, la quale egli non reputava pertenere
una segreta intelligenza, che ci vediamo fuori del paese, etc. etc. de
, imperò che non è alcuna altra cosa fuori di esso intelligente e che da sé
alle intellegibili, cioè dalle cose di fuori a quelle d'entro e dalle minori
come carattere intellegibile, cioè al di fuori del tempo, cioè noumeno, non fa
quegli sgorbi], se ne cava fuori alcun vocabolo intelligibile. -che può
nella sedia si nasconde, ma di fuori con una fermezza di legno, e poi
intemperie. intempestivaménte, avv. fuori tempo; inopportunamente. bencivenni
intemporale, agg. filos. atemporale, fuori del tempo. = voce dotta
intemporàneo, agg. letter. che è fuori del tempo. - anche sostant.
in gran parte sia rinnovata e tratta fuori dalle tenebre, come finalmente sono per
pasto dando ad intendere che avevano mangiato fuori. -darla ad intendere: far credere
latine, infiacchite dentro e percosse di fuori, andavano cedendo. carducci, iii-10-
presono più ardire, e feciono trarre fuori i gonfaloni, e andarono coll'arme alle
che la vede da predare, salta fuori. 5. che attende a
solo perché escludeva le intenzionalità guidate da fuori si è puntato sull'innato, sulla naturalità
ne trovo che, non costringendolo di fuori alcune cagioni, gitti la intenzione dell'
le intenzioni pure e spirituali leggermente scorrono fuori della memoria, s'elle non sono quasi
e in bene, saremo tentati di fuori e non di drento e più agevolmente
che l'uomo va cercando argento e fuori de la 'ntenzione truova oro. savonarola
degli eletti, procurata da mali spiriti fuori della loro intenzione. randello, 2-48
. -introdurre tavole o figure stampate fuori testo nelle pagine di un volume. -nel
ad una parte ben nota e fissa; fuori di quell'atteggiamento le nostre figure si
sé nella mia baionetta. -tagliato fuori, isolato. cattaneo, iii-3-30:
. 3. ant. tagliato fuori, separato. nardi, 67:
le comunicazioni colle fortezze. -tagliare fuori, estromettere. cattaneo, iii-2-170:
. non si continua con quello ch'è fuori di natura. = deriv
e però conviene che si sparga di fuori nella faccia, perché 10 sangue acceso
clissa... restava come tagliata fuori e col soccorso, anzi con la communicazione
misteriosa) o per le sue doti fuori del comune (una persona, o
i sassolini. cassola, 6-50: guardò fuori, fingendo di interessarsi al tempo.
i soldi il sor isidoro non mise fuori che tre o quattromila lire, riservandosi
tempo di perdere, né potendo pure starne fuori, se non con grosso interesse.
velina a scopo protettivo davanti a tavole fuori testo nella confezione di un volume;
con lo scopo di proteggere le tavole fuori testo davanti a cui è inserito.
ferita insino alle interiora, e trassene fuori il cuore del mio misero compagno, e
ficcati lì a casaccio, che traboccassero fuori al primo spacco. -letter.
interiore, l'io visto dal di fuori accetta questa sua strana duplicità e quasi
pescatori... si appoggiano da fuori il parapetto, interloquiscono, spiegano, cordiali
di luoghi sì grandi da ogni parte fuori del mondo. f. visdomini, 40
.. di cagioni pellegrine condotte di fuori, o da quelli intermondi di democrito
che s'interna ne'cuori e ne trae fuori i più ritrosi secreti. piovene,
se il calor internato non abbia di fuori alcun pascolo, fatto più potente a
patria col fine ultimo della pace dentro e fuori, della concordia non solo internazionale,
sta dentro rispetto a ciò che è fuori; che si trova entro i limiti esterni
si scoprivano le valli interne, tagliate fuori dalle grandi muraglie di sasso. -ant
la natura, come immota al di fuori, e agitata da un travaglio interno,
esterno, che viene allora a formarsi fuori del triangolo, sempre sarà eguale a
verso l'interno del monte, per trarne fuori qualche cosa. fiacchi, 68:
pesa / tu la porti al di fuori. -nel contenuto (di un
frati inviati a costantinopoli non osavano uscire fuori di certe contrade per non essere presi
, ii-481: queste cose sono certamente fuori dell'ordine, ma, come io penso
spese dei conviti], se non sarà fuori di sé, credo le interporrà e
interposte nel commercio con i suoi ministri fuori del conclave. muratori, 11-13:
gambe all'insù fuora; chi mostrava fuori un braccio e chi la testa e
di damasco quasi tutti sono interriati di fuori. 3. nell'antica industria
, e poi metteva il piede / fuori, e le donne assise su le soglie
apelle interrogato, rispose che 'l maestro era fuori. mazzini, 59-203: parevami che
annunzio, iv-1-751: la madre, fuori di sé, interrompendosi lo colpì sul viso
non interrompere / questi ch'escon or fuori. muratori, 11-205: sembra tuttavia
ove è posta la fortezza, spingendosi in fuori, viene dalla parte di dentro,
ii-15-298: questi giorni passati fui interrottamente fuori di bologna. d'annunzio, iv-1-393:
-assol. vasari, ii-705: stando fuori tutta la notte a misurar le strade
tutti i versi, ed andando di fuori a riscontrar con i monti la cupola,
intersecano dentro al cannone avanti che escano fuori del vetro concavo. de amicis,
, che mio padre sia intertenuto oggi fuori di casa nostra. f. molin,
lo vi dimostra apertamente l'avervi io fuori dell'usanza mia e contra 11 debito
altra, detti intertignia dalla parte di fuori e lacunaria dalla parte di dentro.
dalla lunghezza di un braccio steso in fuori) o da un passo; mezzo intervallo
mostra che in questi maneggi non è fuori del convenevole presupporre che gli iddìi che
. de luca, 1-13-2-63: oggi fuori di dubbio è ricevuto in pratica che
scrittore la cui ragione di scrivere è fuori della letteratura. = deriv.
da un esercito d'intervento al di fuori,... non altro potevano che
capirvi; e stavano, dentro e fuori il recinto del muro, a sedere o
insieme le altre tre, e, trattone fuori il terzo, la somma che
nuova, quasi attonita e di me fuori, sedeva infra le donne, e li
che io ordini al zanichelli di metter fuori il libro, non è giusto.
quelle azioni che s'introducono dal poeta fuori della primaria, da lui principalmente intesa
inteso: essere convenuto, stabilito, fuori discussione. pavese, 7-83: cenavamo
intestardirvi nelle vostre idee, mi tirate fuori questa ubbia dell'incendio: pare una
inferiori, e da queste finalmente mandate fuori del corpo. tommaseo [s. v
visita durò più di un'ora. saltò fuori un rene mobile, una dispepsia intestinale
spirito stringe l'intestina e li scaccia fuori e si purga. redi, 16-iv-52
, 1-251: questi stessi cibi spinti fuori dello stomaco, mentre passano per gl'
verri, 2-322: il trasportare grani fuori dello stato è un delitto per cui s'
che certe intimità della toletta vadan curate fuori degli occhi della gente. 5
quel loco / da la parte di fuori era (tacciale; /...
se tante e tali lucerne vorrà cavar fuori il signore per indagare tutt'i difetti intimissimi
molto più sembra che similmente egli debbale cavar fuori per indagare quegli di qualunque anima scellerata
gagliarde, se bene essi sono stati tratti fuori, è segno che non sono né
fanciulla per di dentro e per di fuori. betteioni, iii-385: questa non
. alvaro, 15-19: stava accucciato fuori al sole già primaverile con le mani
sono alcuni i quali pensano a darne fuori degli altri [giornali], e chi
, e allora, sollevato a tanta degnità fuori della sua speranza, pareva intollerabile.
sia un circuito di pietre sportato in fuori che sia bene intonicato. carteggio inedito
un pezzo di legno per intonacarlo di fuori con lamine di argento cisellato, e
ingiusta e con tal frode che, traendo fuori per te astutamente i pezzi migliori,
intonacate di cera si conservano per mangiarle fuori di stagione. pirandello, 6-694:
o vogliam dire per la smaltatura di fuori. daniele barbaro, 86: la intonicatura
. bartoli, 4-4-421: rotto per di fuori il muro, ch'era un cannucciato
ma passerà! moravia, vii-120: seduto fuori di bottega, mi intontivo ad osservare
quando la passione vuole realizzarsi al di fuori, s'intoppa nell'ordine generale delle
di renzo era] riprender le mura di fuori, finché ne trovasse un'altra di
anche nella strada. campana, 57: fuori il tramonto s'intorbida. strie minacciose
intorno e si capiva che voleva tirar fuori qualcuna delle sue innocue sciocchezze.
g. capponi, 1-i-276: da fuori non gli vengono impressioni, tranne della
con una piegatura addentellata, che dà in fuori certe piccole punte. dalla croce,
10-26: io sol rimasi col naviglio fuori, / che al sasso estremo con intorta
le parole per bocca, che escono fuori scamozzate e stravolte. 3.
è intrachiusa, non può la voce venir fuori netta ed espedita. soderini, iii-224
, 1-147: il duca se n'andò fuori di firenze, e perdé la signoria
per alcuno de'membri del corpo di fuori, medesimamente secondo luoghi mossi. busini
più confuso che mai, e più fuori di speranza d'avere a poter restar capace
ambidue, pigliatosi per mano ed usciti fuori della città, l'uno e l'altro
., 12 (218): di fuori, una calca composta di due processioni
lubrano, 1-10: i nemici di fuori sovente si allassano, intramettendo gli assalti
n'avvede e lo tratta male, mette fuori il coltello. intraprendente; prontezza d'iniziativa
striscia della superficie lunare che prima era fuori, e perciò non veduta. buonarroti
di intrattenere a parole, ancora, fuori dalla curia, antonio, uomo di prima
b. croce, iii-26-239: venuto fuori da quei seminari, sentì che i
, per intrattenersi in quel tempo sicuramente fuori di casa. gheri, 13-ii-282:
e ultime antenne, che stavano più in fuori che il sasso della guglia, erano
[dei bovi] si ergevano disperatamente fuori dall'acqua, furiosi intrecciamenti di corna
1-2-185: quell'argine che era di fuori al fosso 1'afforzarono con rami d'
-cavarsi, liberarsi, uscire, essere fuori d'intrico o da un intrico:
, più destinatamente l'intenderete quando sarremo fuori di questi intrichi. panigarola, 145:
-levare, sciogliere, trarre qualcuno fuori d'intrico: liberarlo da una situazione
un topo amico, / e la trae fuori d'intrico. gioberti, 58:
forte... e metter tutti fuori in un fascio gli onesti e i disonesti
, e dopo averla appena sfiorata al di fuori girando disperatamente dalla mattina alla sera per
assai più dotto dell'aretino, diede fuori i suoi pistolotti amorosi... alvise
commedianti, quando per qualche intrigo vien fuori un graziano vestito da ninfa e una
dio e amando più la loda di fuori che la 'ntrinseca pace della mente e che
della terra infino al luogo dove esse fuori della terra si versino. torini, 252
le parti intrinseche della terra per tirare fuori i preziosi pericoli dalla natura nascosti. dominici
gozzi, i-3-70: il ragnatelo, di fuori assalito, cerca asilo nella parte più
intrinseca aver a scacciare la guerra di fuori. giannotti, 2-1-161: la città
suoi sporcissimi appetiti, onde fra chi fuori si vede escluso da quella ieri tanto intrinseca
come forma, la qual sopragiunga di fuori, e come suo fine. galileo,
intrinseco vostro, mostrando il contrario di fuori. giraldi cinzio, ii-95: il
1-212: la natura madre non produsse fuori l'oro dall'intrinseco della terra perché fosse
bellezza... era intristita, fuori della cornice sontuosa che le spettava.
, 23 (382): è qui fuori in persona, e chiede nient'altro
quelle azioni che s'introducono dal poeta fuori della primaria, da lui principalmente intesa
bisogno di aggiungervela, lui, di fuori, quasi nuovo elemento: se fa
, temerario. baldi, 486: mandò fuori anco un introduttorio alle teoriche del peurbachio
a ogni morte di papa, di metter fuori un volume del vocabolario, abburattano,
di dio di fare, di cacciare fuori il dimonio, e 4 ntromettere gli
... intromettendo istorie e fabule fuori de proposito. ruscelli, 2-375:
a reperire sul mercato; che è fuori commercio. foscolo, xv-281: la
, rivolgimento di un umore dal di fuori al di dentro. 2.
. s'intruda e raggiri nei tribunali, fuori che per occasione di alcun suo proprio
questo passo l'attenzione e vedendo che fuori di proposito vi sono nominati gli agri palmense
e ad attività che sono al di fuori dei propri interessi o della propria competenza
dieci capanne; bastava fare un passo fuori casa per intrufolarsi nel mare.
indebitamente di questioni che sono al di fuori dei propri interessi. marinetti, 2-iii-306
curiosità eccessiva su affari che sono al di fuori dei propri interessi; occuparsi indebitamente
spettatori / starebbe caldo assai piucché a star fuori. montale, 3-76: egli decise
, estraneo, inadatto, incoerente; fuori posto; non intonato. segneri,
paesi ed epoche differentissime, dentro e fuori del cristianesimo, tra celibi intunicati e tra
creduta efficace contro la dissenteria, attualmente fuori d'uso; e 1'* inula campana'
, riputando cosa bestiale e inumana uscire fuori de'sensi e perdere lo intelletto per
. d'annunzio, iv-1-384: io, fuori di me, allo spettacolo di quello
... ed anche per uscire fuori della terra, e specialmente al sommo i
inusitato, non comune; insolitamente, fuori dell'ordinario, inconsuetamente.
. 2. non usuale, fuori dal comune; insolito, strano.
7-io: perché tutte le cose di fuori t'ingegni di far buone, e te
. che vive ai margini e al di fuori della società alla cui vita non contribuisce
di spazio al popolo, che esca fuori della sua ignoranza, che possa mirar
ed è invano, vuol dire che fuori c'è il sole. -non essere
portava, e lungo tempo era fuori di sé. machiavelli, 207: che
figur. uscito di senno, demente, fuori di sé; sconvolto. s
il banditore parea che fosse invasato e fuori della memoria. manetti, 28:
grave e troppo rumoroso per esser lasciato fuori,... era ciò che imbrogliava
sorpassato; cadere in disuso; essere fuori moda, perdere di attualità. muzio
. rendere antiquato, sorpassato; mettere fuori uso. bibbia volgar., x-376
; caduto in disuso, sorpassato; fuori moda. cellini, 839: che
luogo). alvaro, 17-192: fuori il paesaggio, sotto la forza del
tornasi di lampedusa, 69: precipitatosi fuori dall'ultima vettura, inveiva contro i
gran superbia fu invelenito / e durlindana fuori ebbe cavata. mannelli, 68
d'essere stato tirato alquanto più in fuori di quello che inventò il buonarroti.
del romanzo pur rivela (cercando di portarsi fuori sia dall'epica classica che dall'ebraico-cristiana
di bitume e di dentro e di fuori. milizia, iii-431: molto meno è
la copritura di sopra, cioè di fuori, è vermiglia e bioda e verde e
arbore forte, invernicate dentro e di fuori con un certo lor soprasmalto bianchissimo. g
. / dell'inverno del cuor metterci fuori. -venire l'inverno avanti ai
sole è buono, dell'inverno siamo fuori. proverbi toscani, 188: per la
una circostanza); strano, singolare, fuori del- l'ordinario; inconcepibile, improbabile
morale consiste nel collocare l'ultimo fine fuori dell'ente; il che comporta un'assoluta
mucosa dell'utero viene a sporgere al di fuori del suo collo; estroflessione.
congiuntura del pié, e portata in fuori legato all'osso, il quale è detto
in contrario o a rovescio, ma fuori dell'ordinario, più o men di forza
la consueta via, li porta spesso fuori per vomito. monti, x-1-160:
cicognani, iii-2-172: -i vestiti per fuori son tutti nell'* armoire '.
sarà carico del forestiero d'astenersi, fuori della sua patria e nelle case altrui,
nuovo il commissario con tanto d'occhi fuori, scalmanato, investendoci tutti e ordinando che
a quella, e aconzarono li piedi denanti fuori de la coperta, investiti in due
li stessi giudici, da tre in fuori,... sono sopra investizion di
si copre l'ossatura della nave per di fuori. = deriv. da investire.
farò sportegli, invetriate, impannate di fuori: a tutto ci ho riparo. bizzarri
, zucchero e uova, al di fuori invetriata colla chiara d'uovo, talché,
tutti gl'invetriati di figure che dentro e fuori vi si veggiono... per
tutte le figure invetriate, che dentro e fuori si veggono. 3. che
luogo e delle spalle della terra, uscirono fuori all'inviluppata. botta, 6-ii-14:
in noi la dignità del nostro volere; fuori di noi, l'inviolabilità dei nostri
* nvolvi? landino, 75: fuori della città di dite ha posto l'
della gattina, 4-1: al di fuori del muro esterno del palazzo s'inviscerava
inviscerati e nascosi,... usciron fuori. assarino, 2-i-500: rimasero assegnati
, 2-135: i ducati d'argento vennero fuori ad uno ad uno lentamente; parevano
quell'umidità invischiata nell'aria, andarsene fuori città. -unito strettamente, fuso
regolata la posizione degli insegnanti, io sarei fuori da quel pantano di brighe e beghe
-scherz. andare in visibilio, esser fuori di sé per la gioia.
. -andare in estasi; andar fuori di sé; perdere la ragione.
grazia, invisibilmente si cognosce lo lavamento di fuori. s. bonaventura, volgar
siri, x- 334: diede fuori un nuovo suo manifesto con invitamenti alla
, invitandolo ancora ed attraendolo dal di fuori. -figur. richiamare.
pernio del rotone alto, che passa fuori dello staggio, e fa girare il filatoio
1-23: ebbe inviti a conferenze anche fuori di roma, e le cause e gli
al fine di attirare il portiere avversario fuori della porta. -nel pugilato, movimento
, vengono provocati e osservati al di fuori degli organismi viventi, per lo più
in germe nella legge, e comparve fuori la prima sezione fisico-matematica.
una sera da un invoglio / cavò fuori un bel gioiello. -involucro dell'aerostato
cerebro ha l'invoglio, e versò fuori / quanto d'uomo avea senno.
, poi dice: attendi; e tratto fuori un bel fazzoletto di seta, glielo
conto. cassola, 2-235: tirò fuori il pane e si mise a mangiarlo avidamente
/ per conoscere il vero e trarlo fuori / del labirinto ove bugia l'involse
la mela. moravia, xi-476: tirò fuori un involtino di biglietti di banca.
, che poi s'indurano, le mandan fuori e poi col proprio caldo gli avvivano
a ciascuno la sua lezione, uscì fuori il maestro, e ci fece entrare in
state strappate dalle zampacce che penzolavano ormai fuori dall'involto. 4.
cesalpino [tommaseo]: alcune mostrano fuori il lor seme quasi ignude, come
5-204: questa letteratura d'inizio che rompe fuori, in pieno rinascimento, dal vecchio
aristotelico e qua e là ne rompeva fuori, pronunciando l'avvenire. 16
;... o ne vengon fuori tutti inzaccherati di pedanteria. salvadori,
primi di giugno l'albergo, messi fuori gli ultimi pensionanti, s'inzuppò d'
paoletti, 1-2-372: dopo 15 giorni cavatigli fuori [i raspi], gli avete
tutti i casi; ma dal primo in fuori, tutto il resto sotto le voci
parola tra molte è posta discosto e fuori dell'ordine suo retto e naturale, come
addimandare un modo di dire ch'è fuori di credenza « per trapassare il vero »
5. locuz. senza iperbole o fuori d'iperbole: senza aggiungere nulla al
velocità con la quale vien cacciata la palla fuori di un moschetto, o di una
, 1-iii-280: la poesia era tutta fuori del vero, iperbolica, concettosa,
alle verità matematiche, certissime e, fuori di questa postulazione, esenti dal dubbio
; a qualche cosa che sia al di fuori degli stessi distinti, in cui si
tanta grossezza che o fanno rovesciare in fuori le palpebre, o comprimono l'occhio
o comprimono l'occhio e lo spingono fuori dell'orbita. = voce dotta
focaia: percioché, percotendosi col ferro, fuori ne manda il fuoco. da alcuni
affetto crede vedere cose che non esistono fuori degli occhi suoi, come mosche,
alquanto gialli, un poco vellutati al di fuori; la bacca ovoide. è indigena
abito. / tucti bianchi son di fuori, / perché dentro sian 11 cuori
volto, figura e faccia appaia di fuori. d. bartoli, 3-104: non
e si attua tutto nel governo, e fuori della non mai interrotta catena delle azioni
. -astrarre, separare, collocare fuori della realtà concreta; considerare come assoluto
un momento del processo e lo pone fuori di noi negando ogni legittimità agli sforzi umani
tipotallo colorato; oppure, grigi di fuori, dentro son nivei. =
avere la pressione bassa anche al di fuori di ogni malattia. -ipotensione controllata:
raspare [il pegaso] fece spicciar fuori la gran fontana che da lui si dice
ii- 174: perché vogliono ir fuori, ancorché stesse / per guardia all'
italiana, ma con le labbra in fuori, come per pronunciare i \ i greco
animo, che adirato vien dentro in fuori per ingiuria ricevuta, domandando vendetta.
animali, sendo provocati ad ira, mandan fuori un acutissimo ed offendente odore.
o da qualcuno', trarsi, essere fuori d'ira o dall'ira: calmarsi,
di giove non l'ha peranche potuta torcere fuori del vero cammino per pioggia ventosa,
: bisogn'ir del corpo, e cacciar fuori. -ire dietro qualcosa o a qualcosa
/ di turbe infinite. -ire fuori: uscire. bronzino, 1-66:
era quasi un chiarore che terminava di fuori in uno bigio assai scuro, et al
quante volte spinge lo sguardo al di fuori e satireggia e ironeggia, tocca appena
come artista, con divina genialità, fuori e sopra alle sue creazioni, che
gli stoici connumerato fra le cose che sono fuori di noi. s. maffei,
una umanità irredimibile, insospettata che vive fuori del tempo o almeno tutta al di
del tempo o almeno tutta al di fuori del nostro tempo. 2.
partic.: che opera al di fuori delle norme o delle consuetudini tradizionalmente accettate
del tipo considerato dominante; al di fuori delle norme sintattiche usuali (v.
ed irrequieto ripetitore del grido: « fuori i barbari! ». verdinois, 174
paesi ed epoche differentissime, dentro e fuori del cristianesimo, tra celibi intunicati e
lucida e gelida, dove al di fuori e al di là di ogni mito.
, il quale non rimanendosi di mandar fuori solliciti latrati, si mosse fauno. g
sua gente da quella tanto oppressa, uscì fuori del forte. dalla croce [tommaseo
. pirandello, 5-583: quelli di fuori picchiavano ai vetri, chiamavano, facevano
-per simil. traboccare, uscir fuori di colpo. petruccelli della gattina
. e lavansi con acqua calda, spremendone fuori benissimo il succidume, e, messa
dell'uomo. comisso, 1-90: fuori il sole era ancora alto e i cespugli
per costume irto e ritroso / di fuori, e dentro gentile e perfetto. monti
, 7-422: lui n'era rimasto fuori, là serrato in quel cerchio di
cosa, ma non rinchiuso; di fuori da tutte le cose, ma non ischiuso
, 4: ho preso ardire di darlo fuori con l'iscrizione del chiarissimo suo nome
di polvere insettifuga. -tagliare fuori. tarchetti, 6-i-489: tentano [
che ancora vivono in comunità isolate e fuori della modernità. 2. separato dagli
, consensi, collaborazione, al di fuori del proprio ambito. marnioni,
[gli uomini] anche vànopla della comunicazione fuori e non dentro, alla isolazione dagli
. b. adriani, 1-ii-10: poco fuori della bocca del porto era o scoglio
', venga da un luogo poco fuori di firenze, detto isonne, dove anticamente
faccia alla legge ', qui venne fuori per emanazione spontanea da volontà sincera d'
voglia parte di quelle cose che sono fuori, eccetto se prima non ne scappa qualche
delle mercanzie che entrano per altre strade, fuori che per quelle della dogana. g
ivi contenuta si trova costretta a scorrer fuori pel canale dell'asperarteria. r
, i quali ne la trassero incontamente fuori dell'acqua e gridando: issa, tira
io: lo straniero, che, fuori dei casi indicati negli art. 7
', comp. da ex * fuori 'incrociato con i [s] prostetico
nella quale si tagli l'utero per cavar fuori il feto. = voce dotta,
tante istesse ballotte di argento si cavano fuori del vaso. tasso, 1-47: quivi
bellezza così straordinaria, così divina, così fuori del cerchio delle cose reali, che
intromettere qua e fare una tale demostrazione fuori dello instituto suo. sarpi, ix-249
a ragionare della patria sua, la quale fuori d'ogni umanità e filosofico instituto perseguitò
vede, a dirla in breve e fuori di metafora, sono io, insignificante impiegato
venivano da franc- fort, e levato fuori e confiscato molte sorti di libri che
. moravia, iii-245: ecco, fuori della fessura, spuntare di sbieco l'
ant. esaltare sconsideratamente, rallegrare fuori misura. bartolomeo da s.
. dal lat. extra 'oltre, fuori 'e portare (v.
. fagiuoli, 1-1-345: ne scappa fuori [dal sacco] un maladetto gatto,
in capo a cinque ore ch'uscì fuori / lo spettacol crudel, giunge al proscenio
hanno dovuto castigare delitti di gente ubriaca o fuori di senno. 4.
: crudele morte... di fuori minacciava la incredibile furia degl'istromenti da
ma non si ode un suono venir fuori da quell'istrumento. 3.
del viso; e ancora questi rimasero fuori de li loro istrumenti, però che amore
il bello e il buono per metterli fuori! vi riuscii soltanto in forza della mia
preside di facoltà, già italianista e fuori ruolo. = deriv. da
quale più tosto formar si debbano e fuori mandarne le scritture. bandello, 1-25
, piceni); confederato di roma fuori del lazio. g. villani
volta in una tale cauta spontaneità, fuori di ogni canone, che, se la
governo intende così informare rapidamente al di fuori dei consueti canali o di cui vuole
ii-15-298: questi giorni passati fui interrottamente fuori di bologna. a che questo itinerario
. ceresa, 1-986: caedino, fuori di venia e reverenzia, / l'
8-449: i suoi molti libri furono dati fuori in quell'anno tutti insieme dal suo
condusse fanti e cavalli fino al monastero fuori le mura. b. croce,
della causa le cose eh'erano di fuori da essa, che non giovò la loro
, lo quale era presso ivi, fuori d'alessandria, avea molti santi monaci,
la lingua al palato, se si manda fuori un poco di spirito, s'accenna
saremmo subito un pezzo in là a esser fuori di tutte le controversie. manzoni,
a guisa di specchio lo abbia riprodotto di fuori. bocchelli, 1-i-493: le buttava
clitoride son grandi a segno d'uscire fuori delle labbra esterne. tramater [s
i panni e le berrette per trarne fuori il pelo. chiamasi volgarmente in toscana
,... d'entro o di fuori impeciato, in pozzo pongono sì che
ti celi, ed i labbrucci spingi in fuori, / quando un bacio ti buschi
similitudine della santità che essi mostrano di fuori. boccaccio, dee., 9-9 (
o pesce lupo, / non riman fuori de'medesimi fiumi, / ma dal mar
regalo in danari per qualche cosa un po'fuori della legge. = deriv.
nera che il cameriere aveva deposti lì fuori. tenendoli in mano pei laccetti, mi
i-16: tutti, da lepido in fuori, ne'lacci di varie colpe, che
. collodi, 497: appena fu fuori della stanza cominciai a fare qualche lacciuolo
quando si vegono ne le latora di fuori del capo del cavallo pustelle similianti a
busta e lesse. luzi, 1-27: fuori lacera brano a brano i nastri /
così la città si lacerava drento e fuori. botta, 4-640: la cristianità
casa, non provi le umiliazioni che fuori mi lacerano ad ogni momento. tozzi,
grandissimo di danari, se voglio star fuori di casa. mazzini, 10-297: laconicamente
spartano. domenici, 5-211: mise fuori una insegna; nella quale era dipinto
a profondissimi sospiri mandate per gli occhi fuori, cominciò ad attender quello che la
giorni di unguento e di cura sarò fuori di pericolo e di noia.
sulla quale scorrono le lacrime cadenti in fuori dell'angolo nasale dell'occhio. il
sannazaro, iv-130: mandando sempre di fuori quelle voci che al tuo misero e
iii-751: un silenzio cristallino, di fuori: una stella, la grande stella
mi sedusse e mi appassionò al di fuori di un bel testo classico, di un
pratesi, 1-350: il canonico cavò fuori, presto, dalla ladra del soprabito,
legge, da qualche buon vecchio in fuori. cantù, 2-214: ma possibile che
cotesta intenzione nel buzzo, poi ci vien fuori con tanto ladri versi, pugnalando esametro
soldati aperto delle loro ladronaie un mercato fuori di porta torrelungo d'intorno al rebuffone
): egli [il portinaio] uscirà fuori turbato, e come gaglioffi importuni ci
bibbia volgar., ix-119: cacciò fuori tutti quelli che vendevano e compravano nel
... non mi posso cavar fuori de la fantasia, e giorno e notte
fondo della sporta e deve aver tratto fuori l'arancia. -con significato generico:
quant'io t'amo, / trami fuori di questo lagno. cenne da la
per le proprie sorgenti e non tramanda fuori di se medesimo le proprie acque,
, acquistano un calore grandissimo e scaturiscono fuori bollendo in maniera spaventosa, con rumore
leale e nuda era in scena che fuori di scena, in un salotto o in
deforme, ma ricoperto e adomato di fuori di bellissime vesti, delle quali spogliato
d'oro purissimo di dentro e di fuori. montale, 1-25: è passata di
. montale, 1-25: è passata di fuori / l'indicibile musica / delle trombe
più t'ama. -far lama fuori: sfoderare la spada. forteguerri,
fortino nel poggio di santa margherita, fuori di porta tufi, per mettervi due
in gran numero sì nell'acqua che fuori, allettati... da mutua affezione
ventura rossetti, 1-60: come caverete fuori l'orinal della caldara e poi,
; stili di scavo, dal di fuori al di dentro, discendendo nei quali
seghe e simili. sbarbaro, 1-25: fuori, cercavo ancora sul lamierone d'insegna
splendore a coloro che guardavano solamente di fuori. s. girolamo volgar., 1-23
de amicis, xiii-253: stavamo seduti fuori della trattoria. il tempo si metteva
composta di dodici stacci inargentati, così fuori come dentro, con gran numero di
ed era stato appena in tempo a buttarsi fuori dalla casa dei palmenti. 4
aggiunto di lione che allunga la lingua fuori della bocca. (in francese 'lam-
da alapazza 'listello di legno fuori dell'ordinario, mobile ', con concrezione
. marini, iv-9: se nel volto fuori dell'alzata visiera lampeggiante fissava gli occhi
, 16-244: miriadi di pesciolini saltavano fuori e si rituffavano, facendo lampeggiare al
lampionaio ed il messo municipale, venne fuori al balcone. d'annunzio, v-2-284:
lampioni non vale la spesa di andare fuori del dazio. 4. persona
se volessimo cercare autorità ed esempi anche fuori d'italia, potremmo allegare il giudizio
da tenere a scuola dimoiti in italia e fuori. fogazzaro, 2-245: se ne
: per indicare una persona eccezionale, fuori dell'ordinario. proverbi toscani, 124
esso mare. jovine, 3-41: fuori trovammo la terra chiarissima di luna e
camicia e preso 'l lume, fuori della camera uscio faccendo vista il fuoco
pesto, tutto piagato, si cavan fuori le lance per isquarciargli le coste con un
ciaio, servito da che uscimmo fuori fino a questo dì a più
suo ufficio. cagna, 1-163: fuori dello zuccaro, del caffè, del
, smunto, trafelato, la lingua fuori, par di vederlo, disperatamente lanciato
era già allora lancinante passione per il fuori di me, era il divincolamento di
il divincolamento di chi spasima per scappar fuori da me stesso. 4
a nulla il concorso della gente di fuori. [ediz. 1827 (596)
le luci / socchiuse, languidette, umide fuori / di tremulo fulgore escon scintille.
vedevilo ieri giacere languido e tutto quasi fuori di vita: oggi tutto vivo, tutto
. l'aria per lunghissimo spazio anche fuori del tempio un dilicatissimo profumo d'inestimabile
: eppure la toscana, al di fuori quieta ed oziosa, pareva che a null'
modo a nostro dispetto l'immaginarci ancora fuori d'iddio il niente come un pozzo,
. pascoli, 643: già lì fuori / impallidiva il vasto urlìo del giorno,
cresce, multiplica e fa frutto; càvalo fuori delle acque: la sua virtù languisce
-figur. boccaccio, iv-135: tirate fuori il cuore ferito dal cieco amore;
un lanista che ti squarti per cavarmela fuori? 2. figur. chi suscita
: ma quando poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello, / con
fosse in una lanterna che allumini di fuori, e non la può l'uomo vedere
., 8 (130): cava fuori esca, pietra, acciarino e zolfanelli
s'agguagli alla corteccia dalla parte di fuori. ramusio, ii-15: hanno [le
fatto presa, quando ella ha gittato fuori una certa lanugine, o vero un
gli ostaggi travestiti alla lanze- chenecha andarono fuori de roma per la porta de santo
liii-431: di poi 1000 lanzi che erano fuori di cavinana in sul monte, e
dell'aponeurosi del muscolo traverso, compaiono fuori della massa carnea del sacro- spinale.
, grossa, fibrosa, bruna al di fuori, gialla internamente; lo stelo alquanto
una grande lapida cavata dentro e di fuori tutta salda. giov. cavalcanti
... pesti nel mortaio, mandano fuori in tanta copia la luce, che
soccorso. lo ruppe e ne uscì fuori un pasticcio di sei uccelli lardellati,
marittimi, lardellato con qualche fanfaluca leccata fuori dalle gazzette inglesi della fazione tory.
, 20-331: il cactus spinoso / di fuori, e lar- delloso / di
. -gongolare di gioia, essere fuori di sé, per la contentezza.
con i soldati di dentro e di fuori. siri, iv-1-567: aveva.
: / vero sì che di lui fuori se scribe / via per trovar a l'
largo, in quanto è peregrino chiunque è fuori de la sua patria; in modo
le mani dietro, con la pancia in fuori. -a gomiti larghi: con
delle due montagne. -milit. fuori dal tiro, dalle offese nemiche;
esso non possono salire né uscire bene fuori alla larga; riscaldano dentro lo corpo
, i-106: certamente che saressimo ora fuori di tante vane larve e di tanti
che saltellano i barbi e le lasche fuori de l'acqua. rosa, 99:
, ma per molt'altre cagioni mandar fuori mista co'rggi alcuna esalazione che lassi
povera fanciulla! io l'ho lasciata fuori di sé. mazzini, 38-155:
vira a picco! vira a lassa! fuori / l'àncora! vira!
colui che tiene il cane al guinzaglio fuori della fila. giulio dati, 1-36
. ottimo è il trasparente, rosso di fuori, bianco di dentro, con non
più che un gomito e in quella era fuori della terra una cosa grossa, il
lingua che non le riusciva di buttar fuori. = comp. di lasso1
in una fionda, era mezzo tagliata fuori della lastra. tobino, 5-35: in
mura certi pezzuoli di lastruccie che eschino fuori. soderini, 11-66: il bulbo.
tanto grandi che la metà sola sportasse in fuori e l'altra metà restasse murata di
: quello che commette il giocatore mandando fuori la palla oltre una delle linee laterali.
che l'aveva asservita e che, fuori di ogni spirito di religione come di pace
... / e latinando or fuori / si fanno, or si ritirano,
la mia lingua, dai latinismi di fuori, tutta di crusca. nencioni, 1-52
e men degli altri manilio, che diè fuori il suo poema dell'astronomia ne'tempi
io esorto v. s. a mandarle fuori oggimai. -con uso avverb.
paese i ragazzi che dovevano * andar fuori 'sceglievano invariabilmente fra uno strumento e
stile, oggi l'umana / felicità fuori dell'uom soggiorna, / e or sotto
il ventre, del quale colei mandò fuori lo stame; ed è fatta ragnolo,
quando si vegono ne le latora di fuori del capo del cavallo pustelle similianti a
di una rete. - lato di fuori: nella tonnara, lato più lungo del
le tre teste, e insieme mise fuori tre latramenti. valerio massimo volgar.,
1-i-5: poveri diavoli! hanno i piedi fuori delle scarpe, e le budella che
/ cerva trepida e veloce / balzò fuori ardimentosa / dalla selva clamorosa. carducci,
con il quale si trasportavano i rifiuti fuori città. parini, il-no: nè
com'è che lo si accende sempre fuori dai coltivi? -dissi. -l'indomani trovi
bibbia volgar., i-293: manderò fuori del fiume le rane le quali vi
ti metto a letto. -mandarlo fuori dai piedi, mandarlo al diavolo.
il risveglio... lo fece saltar fuori dal letto prima che le-sue stesse abitudini
abbracciolla. baldelli, 5-8-396: portavano fuori nelle piazze gl'infermi e gli metteano ne'
o commenta un documentario con la voce fuori campo. pratolini, 10-218:
sacchetti, 198-27: vide un mattone fuori di forma mosso dagli altri,
ogni grandezza,... metterci fuori dell'adriatico, fuori del mediterraneo levantino
... metterci fuori dell'adriatico, fuori del mediterraneo levantino, fuori dell'asia
adriatico, fuori del mediterraneo levantino, fuori dell'asia minore, fuori dell'africa.
levantino, fuori dell'asia minore, fuori dell'africa. 5.
e cominciarono a picchiare in bottega e fuori. carducci, iii-26: immaginatevi di grazia
g. gozzi, 41: faceano salire fuori di quel pantanoso fondo una nebbia,
, i-323: vedendogli el popolo cavar fuori le spade per ammazzarlo, levò un
. prende l'intelletto e sei porta fuori delle cose terrene, lo leva in
volendo il duca che ai paesani, fuori del vitto necessario, fosse levata cosa alcuna
l'ho fatto appunto per essere più fuori ancora del mondo, e dei suoi
storie pistoiesi, 2-36: li bianchi di fuori vidono che non poterono entrare nella città
cittadini guelfi di pistoia] sovente uscivano fuori assalendo il campo con danno de'nimici
. -levare qualcuno di sé o fuori di sé: fargli perdere la testa
ben caro d'aber- gare la sera fuori della città, per potere la seguente mattina
già per sua levata i fiorentini usciron fuori della città la notte, ma sonarono le
fare una picciola levata, e cavarla fuori e lassarla alquanto sfreddare, poi lavorarla sopra
lo mise, con molti complimenti, fuori dell'uscio. -levata di scudi
levata di insegne, il testi dava fuori altra più copiosa edizione, pur confermando
levato ritto e stava dal lato di fuori: guata. g. morelli,
di firenze abbandonato, ch'egli uscirebbe fuori e tornerebbesi a casa; e già giù
cinque conietturelle adduceano. « erano ambi fuori di fanciuleza; levati dal- l'allegreza
di tutte l'altre, onde fu cavata fuori di solitudine senza farle altra dimanda.
levatoio si serrava d'entro, e di fuori faceva stare fanti armati a guardia.
l'andito della porta e l'altra fuori; fra queste due porzioni rimarranno due
sotto, si alzi quella al di fuori; questo si chiama 'ponte a leva'.
era forte... e, benché fuori non avesse alcun fosso, dentro nondimeno
è utile nelle fratture grandi a cavar fuori frammenti di ossetti rotti e separati.
fine con istrumenti chirurgici sradicare e cavar fuori si deve. lippi, 2-81:
in mente serra, / pena a espor fuori, dolcemente, e in guisa /
babbalei dilet tanti tira tanto fuori dai limiti scientifici, per cospargerne
, / e poi sul trespolo / lì fuori pronto, / partii. d'annunzio