e lisciati stupidissimamente, prima d'uscir fuori, con pochi movimenti incomposti della persona
esercito; pretori, loro aiuti dentro e fuori; e poi edili, tribuni ed
. eligère, comp. da ex 4 fuori 'e legère 4 scegliere '.
sentimenti elementari e irriflessi, che sbuccian fuori nella loro natia integrità senza immagini e
: trovarsi bene, prosperare. -essere fuori del proprio elemento: sentirsi a disagio
agli elementi. pascoli, i-513: fuori di qui, o compagni miei,
e consolidante. usasi solamente al di fuori. i. 'gummi elemi'. carena
vittoria che con tre segnori dell'oste siano fuori di schiera certi cavalieri e pedoni provatissimi
tutto il giorno e gran parte della notte fuori di casa. oriani, x-7-129:
8-93: isabella, che giaceva tolta fuori di sé, si drizzò sopra il lettuccio
cerèbro a mille a mille / scoppiàn fuori insiem ristrette / le poetiche faville.
del globo di vetro sommamente elettrizzato scappi fuori la luce. rasori, conc.,
16: si vedevano bene spesso a saltare fuori d'acqua pesci d'ogni qualità,
sansovino, 4-149: monta in gondola fuori del felze, e si pone a
, che una cosa fatta dalla natura fuori della intenzion sua, o per imperfezion del
diligentemente non la guardi per altra volta fuori che in dì di festa: imperniò
casa, è vigilante a quelle di fuori, / non giocò mai, veste modesto
ne rimagnamo di questa arte dell'andare fuori la notte alle femmine. razzi,
ivi stabilita e venuta anch'essa di fuori via. -femminetta di mal affare
rinaldino da montalbano, 891: trasse fuori la spada e acco- stossi al conte
stamani troppa buona ora, a uscir fuori a un mio pari, che io sento
quel veleno nocivo scoli, e scorra fuori. soderini, iii-160: è da
al nutrire il nuovo rampollo, uscendone fuori, non gli sia negato e tolto
essere uno di quei poveri scugnizzi che fuori delle baracche dei circhi si vedono incollati
vestito aveva certe fenditure, erompente di fuori con cuscinetti gonfi di carne.
ne avanza, all'altra gente di fuori! t e così, o la fenice
ché ci vogliono dieci persone per tirarmi fuori, come al fercolo di sant'agata
(49): veggendo la giovane già fuori dell'uscio tirare, tratte le spade
dell'uscio tirare, tratte le spade fuori, gridarono tutti: ahi traditori, voi
va sempre appena un dito al di fuori degli oggetti che immediatamente feriscono i suoi
questa è larga di dentro e stretta di fuori, per uso di veder lontano e
gli scaglioni e dato lume per di fuori con feritoia, si seguiterà la fabbrica
della toppa, e dalla quale esce fuori la stanghetta per entrare nella rocchetta, e
viso fermo all'apertura della feritoia guardava fuori strizzando gli occhi, e tirava a scossette
gemelli careri, 2-ii-101: si fece uscire fuori l'artiglieria da campagna, e numero
persone, vuol dire cercare le immagini fuori del loro nesso, distaccate ed astratte
avviliti, che non ardieno di metter fuori il piede, ovvero fermare l'animo
di cerere: perché cesare usciva poco fuori di casa e de'giardini. sarpi,
turba, sperando sconosciuto di poter uscir fuori della stanza; ma riconosciuto da molti
e ne'bisogni della casa, alcune escono fuori e si distendono a'negozi civili.
di fermarsi, egli esca un poco fuori. 47. intr. interrompere
ma la immagi, nazione non esce fuori da esso senso comune, se non in
: troviamoci a una fermata del tram fuori porta. boriili, 3-53: sul far
e. cecchi, 3-77: appena fuori di e1 paso, a ciudad juarez
giacinta. e infatti quella fermata era fuori di tempo; né lei avea da
ma chi si vorrà gloriare e dilettare fuori di me, non sarà stabilito né
tempo, pensarono i padri di mandargli fuori della città secondo il fermato.
. bocchelli, i-i- 317: fuori, il silenzio era di quelli che si
nessuna indiscrezione veristica, e al di fuori d'ogni atteggiamento di tensione e di
si stipulava il contratto, ché uscimo fuori altri che lo facevano a più vantaggio della
, bellezza fiorente, amore: momenti fuori del tempo, fuori di ogni romanzo
amore: momenti fuori del tempo, fuori di ogni romanzo e di ogni storia
della libertà personale una persona che, fuori dal proprio comune, desta sospetti con
il ratto,... uscito fuori dalla sua busa a possedere la già persa
e col senso del freddo intenso che fuori rarefaceva l'aria, e quasi alleggeriva il
con questi che erano sprovveduti ed assaliti fuori d'ogni credenza. g. bentivoglio,
ferocemente, e balestrerebbe il suo signore fuori di sella, se forte non lo afferrasse
tra le gretole, l'aveva tratto fuori e se l'era mangiato. saba,
196: per fisonomia delli membri di fuori prendiamo la ferocitade, la timiditade e
più ammucchiati alla rinfusa, deteriorati e fuori uso. montecuccoli, i-207:
cavalca, i-16: trasse il corpo fuori della spelonca; ma non trovando alcuno ferramento
, a giudicarne dalle ferramenta, metteva fuori di casa; l'altra, nella
acciò l'acqua gli passi dentro e fuori per ogni banda. guglielmotti, 685:
piazza e cortile; e talora ancora di fuori, ferrandole e mettendole alte. buonarroti
il suo cavallo. saba, 253: fuori d'un pianoterra, / nude
più vasta. levi, 1-47: di fuori aveva un aspetto tetro con i suoi
prese le tenaglie, cava 'l chiodo fuori. a. segni, 1-73: i
compra o vende attrezzi e oggetti metallici fuori uso, rottami di ferro, masserizie
. assortimento di oggetti metallici o attrezzi fuori uso, di rottami di ferro, di
arnese da ferravecchi, e ti butterò fuori del castello con un calcio più sotto
i-236: dicalo il po, che fuori / tratto per maraviglia il crin dall'onda
[della bambola] e, allora, fuori dal collo, cascarono giù frantumi di
strade; talché non è possibile tenerli fuori non dirò delle corti, ma delle ferriate
quale quando lo fabbro l'ha tratto fuori, lo mette nell'acqua; e quello
di ferro battuto che fanno pancia in fuori. palazzeschi, ii-20: è in
, / chi con tremula canna il pesce fuori, / altri con con mano. della
cinale, e dissegli: esci fuori, e va'predicando, e poi
/ m'adattava lo scudo, e fuori uscia. tasso, 6-92: tutta di
... s'è posta fuori di milano a ferro di cavallo sporgente.
rotto: arnese di ferro logoro e fuori uso, rottame metallico. anonimo,
siamo arrivati a questi ferri! ci buttano fuori di casa. -con riferimento
a migliorare,... portate fuori loro sedie impagliate, mettonle agli usci,
, aguzzare i suoi ferruzzi, cavar fuori i propri ferruzzi, stuzzicare i suoi
, con l'anima che pareva sgorgarle fuori del pianto come accade che una scaturigine
e scombaciati nel mezzo lasciavano veder fuori da un largo spiraglio un pezzo di
vive, e ha fessure che mandano fuori la fiamma per molti luoghi. boccaccio,
digiunava tutti li dì della vita sua, fuori che li sabbati e li primi dì
3-127: questa del xx settembre, fuori porta è la festa dei cocomeri,
fu una festa inaspettata, e del tutto fuori stagione; fu anche -come prevedevo -una
, 9: decto questo, mandando fuori uno festevole grido con uno saltoletto insuso
, poco dietro chiamò le donne fuori del convito, acciò che elle
del comune. d'annunzio, iv-2-78: fuori, era la novena di natale,
7-187: [il casinò] aveva messo fuori, prò forma, un festoncello
bisogno del calore del sole, per tirar fuori tumore della terra mediante il festuco dell'
della mutanda annodata alla caviglia, tirava fuori due orecchiette di coniglio. -per
santo dio, i'non son così fuori / di me, ch'i'non intenda
suo banchiere. oriani, x-16-48: appena fuori del caffè loris si volse e vide
focolare / d'una secchia di fiamme fuori al vento / sulla pubblica via. soldati
, 1-214: mungibello... getta fuori l'arene e vomica la fiamma per
oro e vermiglia, le bande di fuori ad oro. domenichi [plinio],
, la quale per usanza non si trae fuori mai, se non per grandi bisogni
fiamme, fiamme e fuoco: mandare fuori lingue di fuoco. caro, 1-73
in movimento, e la quale sporge in fuori più o meno considerevolmente, secondo che
segneri, i-64: se ti guardi fuori di te, è facile che piuttosto
una fiammata, quando si è stati fuori nel tempo che cade il copioso e
della stoppa, e poi la cavava fuori accesa, fiammeggiante. pindemonte, 194
subito aprendo la bocca sua, mandò fuori dalla fornace del fervente cuore fiammeggianti scintille
intr. { fiamméggio). mandare fuori lingue di fuoco, divampare.
aver fatto un fumo denso che esciva fuori della stufa. bocchelli, i-63:
quel primo eterno drama, dentro e fuori il paradiso deliziano, dove sonava la
notte di san giovanni specialmente, vengono fuori le fiammelle d'anime in pena,
, agg. letter. che manda fuori fiamme. menzini, i-119: già
che la cattiva aria interna si avventuri fuori. 7. marin. tiro
era in tal sito, che rimaneva fuori del cerchio delle mura rimase tanto alte
... un piano che risalta fuori de'fianchi dell'inferno. caro, 1-260
e calcina, incamiciata dentro e di fuori di grossissime tavole. monti, 2-176
rotta. montecuccoli, i-226: spinger fuori della linea truppe di cavalleria che piglino
e uomo, che sbalordito e fuori della memoria per lo spavento di
snella / era in somma al di fuori e sotto bella. crudeli, 1-64:
un fiasco. alvaro, 8-115: fuori, a perdita d'occhio, ci sono
? 4. tr. mandar fuori, esalare (il respiro, l'
2-114: e 'n verso me manda fuori la sventurata anima, e fiatala nella mia
della creazione. piovene, 5-578: fuori del fiato collettivo a cui erano avvezzi
. d. battoli, 21-16: fuori non ne traspiri parola né fiato.
cesare con gran turba di rallegratori uscì fuori per farsi, la prima cosa, gridare
il sabato a mezza notte, mandò fuori l'ultimo fiato, con quanto dolore del
muovere e fiorir della primavera, tratte fuori certe loro ampie barche e piatte, racconciavanle
cuore. egli mi apparve di fuori lucido e liscio, sì che quasi affa
corte gambe, lo aprì, ne prese fuori del pane e sorrise.
, che si ritrova nelle cellule o fuori di esse, spesso riunita in fasci
si fora; e la terra si trae fuori, acciocché non sia calcata nelle pareti
ceppo. fucini, 41: tirò fuori il roncolo, si chinò e ficcandolo
mani nell'acqua bollente e poi mettendole fuori della finestra al freddo o sotto
ficcar fuoco nelle amenissime ville e palagi fuori della città, se forse i cremonesi per
espresso, e altrimenti facendo si va fuori del vero. nievo, 1-476:
se non capiva l'importanza di far fuori dalla società civile un essere che le aveva
18-17: questi nostri mercanti van di fuori, / e per far grossi guadagni si
e con difficoltà grandissima ne possono trar fuori le gambe. tali luoghi diconsi dai paesani
fico salvatico caprifico, e fanno conviti fuori della città alle gentildonne sotto a trabacche
ricordo che dal tetto della tribuna usciva fuori una grossissima e ben rigogliosa pianta di
519: alfin del sollion si veggon fuori [i beccafichi] / del selvatico uscire
la mana / acciò che 'l lattificcio di fuori eschi. n. degli albizzi,
. giusti, ii-43: quando andò fuori il 'brindisi di girella', un avvocato
fichidindia ritiravano le carrette cariche di bucce fuori del corteo che le aveva circondate,
vedrete la ficùlnea che comincia a mandare fuori le foglie dite allora che la estate è
fede d'altri mi sforzano a mandarla fuori a mio dispetto. magalotti, 22-172:
savona baciai di sera in una stradina fuori mano. 2. periodo di
naturalmente, perché la sua virtù era fuori di ogni sospetto. 2.
può supporre di poterlo aiutare a venir fuori, di avviarlo, solo chi si fidi
da sé, che nell'apparenzia di fuori. dante, purg., 8-42:
più bizzarro, in apparenza, più fuori dei cammini battuti restava il pascoli, fidato
vano pure venire quei miei amici di fuori a visitarmi; 1 fidi compagni di
essi, nelle carte di credito messe fuori. rigatini [in tommaseo- rigatini,
tutte annullate. alvaro, n-31: fuori della sezione comunista,...
miei convenevoli, quando suo marito saltò fuori dal buco della fieniera, ove era
dolore né morte né neuna altra cosa di fuori è così fieramente contra natura, come
, se il germe non vien dal di fuori. 3. crudeltà, efferatezza,
mise a combattere un forte fatto dai nimici fuori della terra a capo di un ponte
grande; e tu non usciresti da fuori, e le fiere bestie ti darebbero
la fazione guelfa all'interno, e fuori, il vescovo d'arezzo,..
, i-22-57: ma se tanto di fuori orrendo e fero / è l'aspetto dell'
animo lo nostro signore l'abbia messo fuori dell'isola. bencivenni, 4-14:
egli più d'ogn'altro ha tratto fuori dalle tragedie le fievolezze e le bassezze.
la specchiera col tiretto in fuori; c'è, dentro, una fiezza
, tutto ciò che la forcella traeva fuori, il sacerdote lo prendeva per sé
che non dovrebbe, gli è ito fuori / un pezzo fa; forse in qualche
di roma, fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno. caro, 10-277
velluti, 105: andando a uccellare di fuori, e trovando che in una tomba
e figliando. 3. buttar fuori nuovi germogli (con riferimento a vegetali
. carducci, iii-12-84: al di fuori stavano mimi, cioè giullari, e quello
disus. l'insieme dei polloni messi fuori dalle piante. paoletti, 1-2-215:
e di nuovo, svenendo, dan fuori in un altro lato; fra pelle
così essi fecer probabilmente venir di fuori più pittori, ma anche scultori, fonditori
'l cuore si conforma alle figure di fuori. savonarola, iv-98: la quantità
mori, x-942: quivi ella trovò, fuori d'ogni suo pensamento, giacere sopra
con quelle tue figure che paiono venire fuori dalle pareti metti in tutti gli altri
meccanico mostruoso, il cui significato è fuori di sé, com'è il grifone
: la vista di firenze non lo trasse fuori dalla sua traccia; come per figura
retorica. vasari, iii-341: di fuori negli angoli fece due figu- roni,
1-104: dalle tasche del tedesco scappava fuori una custodia da sigarette, su cui curiosamente
fare festa al bambino ella aveva tirato fuori delle stoviglie antiche con certe figurine che
alvaro, 2-8: i pastori cavano fuori i coltelluzzi e lavorano il legno,
i-116: scorgo da un uscio venir fuori / quei bei figuri, quei famosi attori
. caro, 4-195: ecco fuori armati / di spiedi e di zagaglie
cassola, 2-408: a volte sta fuori tre giorni di fila. e io qui
, o col riscaldarla, ne scappan fuori certi filamenti, o cor- picelli invisibili
pale in acqua e tenendo i gironi fuori del bordo con la mano esterna. se
, emettere, lasciar sgocciolare, mandar fuori con getto sottile e continuo (con
, i-136: tu che fai? fila fuori. cassola, 1-36: i giovani
. collodi, 172: quand'ecco uscir fuori dall'acqua e venirgli incontro un'orribile
ristretti, che sono circundantemente per di fuori, sono archibusieri. salvini, 16-288
-ché poi l'ànno restaurata ed è venuta fuori la facciata a filaretti -, cascava
mercé questa facilitazione, delle sete greggie di fuori stato, per essere filatoiate costì.
. -girare il filatoio: essere fuori di sé, vaneggiare. firenzuola,
va raccogliendo un umore, cui manda fuori per il detto forellino sotto forma di
: poi [il prato] mise fuori ciuffi code fiocchi / spighe rappe, la
, ii-79: il vecchio pà vincenzo seduto fuori dell'uscio, al sole, colla
a pan di zucchero, si precipitava fuori dalla tettoia. 2. ogni
apprezzate, poste sotto una division detta fuori d'erbe, e sono queste, il
ripulite. nieri, 241: escon fuori dell'osteria, e lì al buio si
sopra il cocchiume, affinché si mandi fuori e sputi, se vi è nulla
, 601: bisogna ch'io le tiri fuori / come la fioretta dal sole /
monte, di sigillo o suggello, fuori di suggello, genovino, largo, di
al figur. fucini, 200: fuori del cancello della villa era già,
l'alba, allor ch'esce ridente fuori / sul fiorito balcon del ciel, parea
la sua brigata più fiorita, uscì fuori francamente, e percosse a quelli ch'
: era seminuda, con un seno fuori, dalla cui punta a ogni strattone
. sbarbaro, 4-23: a cena fuori quando fischia l'allarme. non raggiungo
ode il fischiettare di montani che sta fuori a fare la guardia. 2
dell'ore /... / fuori che il fischio del rimorchiatore / che dalle
tenuissima vita fìsica per sì breve tempo fuori dell'utero senza manifesta respirazione e senza
le ragioni dei contraddittori, le misero fuori per parere di combattere qualche cosa.
cosa sia una donna con i nervi fuori posto. e poi... è
li membri che l'uomo vede di fuori, per bella e utile scienza, la
], che, veggendo i segni di fuori dell'uomo, sapea giudicare come era
, iii-196: per fisonomia delli membri di fuori prendiamo la ferocitade, la timiditade e
smarrimento febbrile visibile negli occhi che fissavano fuori delle cose. sbarbaro, 1-179:
velia aveva fatto fissare due posti, fuori, nella diligenza delle caldine. borgese
la vita nazionale, ma venuta dal di fuori per via di traduzioni. carducci,
viva forza di casa e lo conduceva fuori della città. bianconi, xxiii-220: ho
verga, i-270: i soldati tirarono fuori le sciabole, giacché le avevano messe nel
rilucono come il lampo della lama tirata fuori dal fodero di cuoio bruno. calvino
radici, ma in breve tempo mette fuori le foglie. montigiano, 211: il
foglia di gelo che lo ricamava di fuori. calvino, 2-162: i carbonai avevano
, rispondesse per primo all'invito di 'fuori il verde! 'presentando una foglia
anche di giorno, avrebbe presto dato fuori i nomi per cercar sollievo e trarre altrui
ciriegio; altri per contrario mandano prima fuori le foglie che 'l fiore. jovine,
per la pubblica moralità e si trovi fuori del suo luogo di residenza, venga rimandata
di cui tu hai bisogno le ritrovi fuori posto: i fogli del calendario sono
intagliare all'acqua forte; e mandò fuori in tal forma... un libro
naturalmente, perché la sua virtù era fuori di ogni sospetto. piovene, 7-166
tali zampate per l'aria, ricadendo poi fuori sesto, ma subito riprendendo il suo
è costretta a piegarsi finché è spinta fuori dalla pressione del nastro di stoffa che
barbari, che non l'assalgono di fuori, come gli antichi, ma si accampano
dove si depositavano le merci venute da fuori pagando i diritti di entrata. -
se non l'acqua verrebbe a levarsi molto fuori dagli argini del fiume.
del fondale. pea, 5-204: fuori appena passata la corona dei blocchi frangi-onde
l'amore; onde da dio in fuori io sono tenuto d'avere me stesso
da chi la lavora di non trar fuori colla vanga quegli uovoli in su'quali
abonda, / e de gli occhi fuori gronda, / e sì dolcemente fonda /
salirono in una sola, fondendosi come fuori si fondevano i profumi dei cespugli.
la piallatura della convenienza, allora verranno fuori il * mattino * e il * mezzogiorno
fondicciòlo. cicognani, 1-172: esce fuori con una catinella antidiluviana e sbocconcellata,
levi, 2-249: la guardia aveva tirato fuori la pistola dalla fondina, e la
altra volta / in un'epoca fonda / fuori di me. -profondamente legato al
ii-40: volendo [lo stomaco] mandar fuori la materia per il vomito, si
ch'era in fondo, anzi un po'fuori. de sanctis, lett. it
giudizio di fondo. -essere fuori d'ogni fondo: pensarle tutte,
cento ducati per cotesta via? tu sei fuori d'ogni fondo. -essere in
ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. -uscire da
denaro del mio: l'ha messe fuori l'elvira, del suo fondo. svevo
volta ad altre materie? e così venne fuori il fondo monetario internazionale.
vi tuffa il dito, e subito fuori nel trae? senza dubbio credo che
quell'arruffio di capelli, che spiovevano fuori a fontana dal gomito della ragazza.
restò di stucco, con gli occhi fuori del capo per la paura, con la
d'ortaglia verso il bastione rompesse fuori un canto sonoro di gallo;.
. fòr e fora, v. fuori. forabigliétti, agg. invar.
forami del corpo pur tolgono e gettano fuori; ma la bocca pur riceve. benvenuto
e così s'aiuterà a mandar fuori l'urina. ramazzini, 66:
. zool. nome vol fuori della città (un luogo, una strada
3. marin. che è stato costruito fuori da un 5-465: il porticciolo di
, deriv. da foris o foràs 4 fuori '. colpo in van non
ad intendere di poter sollevare e tirar fuori quella di fondo, come solleva e
di fondo, come solleva e tira fuori il succhiello la rosura del legno. pascoli
ne vennero nel castello senza restarne di fuori pur uno. monti, x-2-23:
foràsticus, deriv. da foràs 1 fuori 'per incrocio con domestìcus. forastière
», colla quale io ho fatto venir fuori l'orsi a difendersi, io me
: peggio ancora fa chi, tratte fuori le forbicine, si dà tutto a
la mattina per tempo se ne cavi fuori e si forba e si stregghi per
. forsbouter, comp. da fors * fuori 'e bouter * buttare '.
, 1-1218: di luglio gli strumenti fuori scorche: / rastri, pale e rileghi
, con pena del laccio a chi era fuori se entrasse ed a chi era dentro
: alcuno traffico, che io avea di fuori, m'ha disfatto, e posso
, tutto ciò che la forcella traeva fuori, il sacerdote lo prendeva per sé.
le treccie e... trarne fuori una ciocchetta che ti forcheggi per la fronte
. chiudere). ant. chiudere fuori; escludere. trattato della castità [
. dal lat. foris * fuori 'e claudére * chiudere '.
brancoli, 4-93: coi capelli palpitanti fuori dalle forcine, girò uno sguardo regale sugli
', deriv. da foris 4 fuori, di fuori '(cfr. forese
. da foris 4 fuori, di fuori '(cfr. forese).
2. che è situato fuori città, che sorge in campagna,
sorge in campagna, che si stende fuori dai centri abitati. -sostant.:
', deriv. da foris 4 fuori, di fuori '(cfr. forense2
. da foris 4 fuori, di fuori '(cfr. forense2).
l'abate la fece menare nella foresteria fuori del moni- sterio. palladio, 2-6
, che arebbe scoperto la venuta di fuori, e dirò così, la foresteria
: subito che ebbe incominciato a viaggiare fuori d'italia, mutò del tutto opinione,
tai materie; ma forestiera e tutta di fuori, cioè da l'artifice depende solo
8-212: forestierine a mazzi son ruzzolate fuori dagli alberghi. da tutte le strade delle
più comune postula l'etimo foris 4 fuori, di fuori '. forestierume
postula l'etimo foris 4 fuori, di fuori '. forestierume, sm.
. forestis, deriv. da foris 4 fuori, di fuori * (cfr.
. da foris 4 fuori, di fuori * (cfr. foresta).
sm. ant. che viene da fuori, forestiero, straniero; che abita fuori
fuori, forestiero, straniero; che abita fuori di città, contadino, campagnolo.
. foritànus, comp. da foris 4 fuori 'e dal sufi, etnico
da for (dal lat. foris 4 fuori ') e da falsità (v
xi), comp. da fors 4 fuori 'e faire 4 fare '.
, comp. da foris * fuori 'e indicare * giudicare '; cfr
esterno, che viene dal di fuori; che sta davanti. anonimo
dall'aw. lat. forinsècus 4 di fuori ', comp. da foris 4
', comp. da foris 4 fuori 'e secus 4 appresso, altrimenti '
pietra di mi- rabil grandezza, e fuori della naturai moderna. pea, 7-264:
, adattando col viso gentilmente a trarlo fuori di questa maschera o ver forma.
il mattone, e poi la rivescia fuori della forma e fallo seccare al sole.
sportivo. -essere giù di forma, fuori forma, in cattiva forma:
paglia del tetto, e ne trasse fuori due formettine gialline di pecorino.
tra gli eserciti terrestri in formali battaglie fuori dell'isola... sia stata nei
, 1-277: il suo passaporto era fuori corso, tanto che l'aveva lasciato
propria. p. venier, li-2-632: fuori dall'esagerare i disordini non da formalizzarsi
nube di fumacchi si formava, e fuori emerse / uno stuolo di fantasmi.
creati uomini. giusti, 3-136: visse fuori di casa mescolato là tra la ragazzaglia
alle cui misure tutto dentro e di fuori formarsi. alfieri, 1-1095: quando
il bisogno di parole formate. - è fuori. 9. steso (uno
vita nazionale, ma venuta dal di fuori per via di traduzioni. carducci,
col lume naturale pervennero a conoscere esser fuori della materia una cagione principiante e formatrice
in sé nel suo libero arbitrio, e fuori di sé, l'esempio e la
squadre ribelli... lo metteva fuori di sé. baldini, 3-184: anche
ricche, se l'una, mettendo fuori un formicaio di suoi armatori, si ponesse
po'sotto le coperte; allorché uscì fuori nel cortile sbadigliando, il tre bastoni
e compasso, trasportavan la guerra fuori del proprio nido. 4.
'calabresella '. -che ha dimensioni fuori dal comune. c. dati,
la più formosa per quanto dimostra di fuori il suo spettacolo. 2.
limitando i testamenti ad alcune forinole, fuori delle quali non sia valido il testamento,
imparata da anni, che bisognava tirar fuori in determinate occasioni. 3. dir
contrada de'caldei e sì vi menò fuori della fornace del ferro d'egitto di
subito aprendo la bocca sua, mandò fuori dalla fornace del fervente cuore fiammeggianti scintille
. diodati [bibbia], 2-331: fuori i cani, ed i maliosi,
omicidio. d'annunzio, iii-2-120: fuori i cani! / fuori i fornicatori
, iii-2-120: fuori i cani! / fuori i fornicatori e gli idolatri!
: qualunque peccato farà l'uomo, è fuori del corpo suo; ma chi
passamani nel medesimo modo dentro che di fuori, e così il fornimento che aveva
, i-1-175: se la verità è fuori dell'arte e appartiene alla filosofia,
della reina rosana, 53: trasse fuori una molto bella corona e uno schegiale
settant'anni fa c'è arrivato, da fuori, coi calzoncini corti dei mandriani,
fuoco, s'accende dalla parte di fuori; ma il forno arde dentro. tasso
tale umido è detto, che esce fuori alla sommità del letame. -vampata
anima a mazzini e mi venne fuori questa mazzineide. l'ho riscritta tre volte
. davanzati, i-278: mi par non fuori di proposito notare ove romolo cominciò il
forls * porte ', foràs 1 fuori '. foróne1, nella locuz.
che io doverò piu: esser presto fuori d'un gran forse.
(comp. di fors * fuori 'e sen * senno, ragione '
forsennatàggine, sf. ant. l'essere fuori di senno. fra giordano [
: azione da forsennato, da persona fuori di senno. bencivenni [crusca
forsennato, agg. che è fuori di senno; che dà in ismanie
tedeschi forsennati e caldi di vino uscirono fuori di siena e vigorosamente assalirono il campo
sf. ant. l'essere fuori di senno; vaneggiamento, delirio.
senza signore, serrata dalla banda di fuori con fortissime serrature. nannini [olao
di cuoio che si mette dentro o fuori la parte deretana dello stivale, dove
cose che dovranno procacciare colla moneta corrente fuori di banco un tanto per cento più
gioco forte, la tirava in una stanza fuori mano dove restavano più a lungo a
ella era venuta via dalla città quasi fuori di sentimento, tanto forte era stata
rimpetto al mezzo della cortina per di fuori del fosso è una casetta di pietra dove
bagno penale di san giacomo, è subito fuori la graziosa cittadina di favignana e quasi
498: vedeansi i muri cortinati, e fuori / spingersi i baloardi, e d'
riprendendo fortemente le ricchezze e le cose fuori di misura che le genti usavano per
l'entrata alla rocca, e di fuori a campo si mise, fortificando di fossi
. botta, 4-219: fortificarono il luogo fuori alla porta di camollia, dove pareva
il monte di santa caterina, restava fuori del circuito delle mura il borgo di sant'
difender le fortificazioni di torino dentro e fuori e le sue macine e il ponte
2-3-27: un certo fortore che mandan fuori i colori mescolati con quell'olio.
fortuita, in margine e quasi al di fuori della mia vita durevole.
sapere quai numeri beneficiati manderà la fortuna fuori di un bossolo in una certa ora
fortuna sono le cose, che sono fuori di noi, che non sono in podestà
.., gli altri eran poeti fuori di strada. -avere buona fortuna
la prima e al secondo parto viene fuori il maschio. ed è già una fortuna
: per vostra fortuna voi eravate già fuori. comisso, 15-80: lei, per
. 3. tr. mettere fuori dalla giusta strada; far deviare,
. [fuorviato). che è fuori strada, che ha smarrito la via
nelle cieche caveme; disiderando d'uscire fuori da alcuna parte e avendo indarno combattuto
410): dalla forza di dio in fuori, di niente ci si teme per
che dispuose a poco a poco uscire fuori della loro forza. documenti della milizia
i loro ritrovati, sia col riversare fuori dei confini delle loro patrie uomini e
progresso e dato forza alla patria dentro e fuori. -impegnarsi. capellano volgar.
casa di claudio, ma questi era fuori; e la figliuola fu ad aprirgli
piedi. cassola, 1-108: -andate fuori, se volete far le forze, -
poi, lavatosi il viso, uscì fuori, e si fece forza, e disse
tenute pe'soldati, le vecchie cacciate fuori di città. d'annunzio, v-i-10
m. villani, 9-5: di fuori a campo si mise, fortificando di
di là dei giusti limiti, portare fuori della realtà, pretendere risultati superiori alle
.. si manderanno nel forzerino o di fuori del forzerino. l. salviati
iii-20-162: così la canzone al mai uscì fuori sola nella sua fosca fierezza.
nevate, ogni cosa sembrava si stemperasse fuori di sé, e si confondesse fosforeggiando
nevrastenie: più valore di dentro che di fuori; più ingegno che fosforescenza d'ingegno
risveglia d'un colpo e le fa saltar fuori. d'annunzio, iii-1-1124: era
. nella fossa e l'altro di fuori, ancora vorrei sapere più.
con legname, con tutti quasi impedimenti, fuori de li suoi stretti sentieri. fiore
per iscavarci la fossetta calda, mette fuori tanto di mano quanto n'occorre per
/ stanno i ranocchi pur col muso fuori, / sì che celano i piedi e
: vedeansi i muri cortinati, e fuori / spingersi i baloardi, e d'ognintorno
scimmie vestite da uomini, la coda fuori del frachettino a scacchi. =
fracassi, sì che l'aere n'esca fuori. cantari, 318: non altro
fracassato e intriso di putride acque erompeva fuori una folle vegetazione. savinio, 464:
chiacchierare ben bene pulga, di uscir fuori dal mio nascondiglio, e di somministrargli.
v-522: parlo anche, da pochissimi in fuori, di tutti quelli [scritti]
anni che mi vegga per tale occasione fuori di napoli: il lezzo ed il fracidume
, fraghe e sorbe / dentro e fuori si mangian tutti ed orbe / comunalmente tutti
parti / tuttavia; la fragaria porterà fuori / matura feti suoi. cagna,
, / ch'i'ho da cavar fuori altra mandragola: / or guarda ben
: se uno si obbligasse a lasciar fuori non solo i difetti, ma una gran
è utile nelle fratture grandi a cavar fuori frammenti di ossetti rotti e separati.
lirici, da pindaro ed anacreonte in fuori non sono a noi rimasi che pochi
lo intratesservi / un frammessuzzo le dan fuori, e giurano /... che
davila, 233: voltando a mezzogiorno fuori delle strade maestre e senza frammettere minima
angeli che s'inframmettono nelle cose di fuori. fatti di cesare, 43: stabilìo
senza frammettimento le truppe tanto dentro che fuori del suo stato. = deriv
148: a quel monte o colle là fuori ancora volsi andare, per veder anche
i suoi raggi, esprime anche al di fuori questa compenetrazione delle anime, l'individualità
disordinata in tutta la sostanza dentro e fuori. soffici, v-2-556: da un
riso. ungaretti, ix-12: di fuori infittisce uno scalpiccio / frammischiato a urla
nella locuz. in franchia: essere fuori da ogni pericolo (una nave uscita
franca, da sbanditi e rubelli in fuori. varthema, 166: in questo
si posero, acciocché fossero franchi e fuori d'ogni altra giurizione e signoria d'
al 3225, gli si vedeva venir fuori dalla giacca a dondolargli in mezzo alle
al turno di riposo; che è fuori servizio (il personale di bordo).
sostant. -franco a terra: chi è fuori servizio e può scendere a terra.
. d'annunzio, iii-1-706: balzo fuori / se gridi, s'ei ti
, i-325: ho preferito mettermi di fuori a giacere, con la testa contro il
dal darti il frangibile per saldo in fuori, e vendere i bicchieri, onde son
. frangiflutti. pea, 5-204: fuori appena passata la corona dei blocchi frangi-onde
scese giù parallele come erano quando stavano fuori dell'acqua, senza frantumarsi, ché
testi fiorentini, 203: uscio fuori per una frantura del muro dela
ii-283: fece una scena indiavolata, tirando fuori il coltello, minacciando gli amici che
/ verdi, col cimo in dentro e fuori il calcio. banti, 6-41:
il lavoro intellettivo è tutto al di fuori, frasche, e fiori. faldella,
, per giugnere buanamico, e di fuori feciono trovare certi cavallari in su cavalle
veder... / mettiam pur fuori la frasca. bracciolini, 1-4-61: oh
al figur. balbo, ii-50: fuori delle due riviere (frastagliate da'feudi
e l'una saràe dalla parte di fuori del quadrante, e l'altra saràe
in un avello, ch'aveva consalvo fuori della terra, nel cimitero de'frati
: era stato sotterrato in uno avello fuori della chiesa de'frati predicatori. viani
fra cristoforo... non vide che fuori del mondo il * da ubi consistam
, quando si fu fratocciato ben bene tirò fuori un caldarello di catrame e si spalmò
saranno preludii; si starà negli atrii fuori le porte del cielo. 2.
essendo col capo in giù piombato da alto fuori d'una scala nel piano,.
nelle caverne: e quando escono di fuori, giammai non vanno diritte, ma sempre
mercati della pianura. jovine, 2-97: fuori dell'abitato il gruppo si frazionava e
bisogno,... dovrà giungere fuori del muro nel mezzo di quella figura
far freddo. cicognani, 3-12: fuori durava l'inverno e per le nuove
scoppietti, ed insieme si vedono scappar fuori delle commissure de'peli gran copia di
allorché fregano con le femmine, mandano fuori dal corpo. 6. ittiol
confusionario ma buonissimo uomo) è venuto fuori adesso a chieder del mio capitano.
armi da fuoco, uccidere, mettere fuori combattimento (ed è proprio del linguaggio
quali corrispondono cinque cupole, coperte al di fuori di piombo e al di dentro fregiate
muro, così sopra all'uscio di fuori e vede che di quelli freghi ve ne
caldo con tutti i cani in fregola di fuori. 2. per estens.
, / quan- d'enea, già fuori del suo pollaio, / faceva andare in
occhi agognanti, che parevano schizzare luce fuori della testa, con il corpo tutto
venti! leopardi, 806: freme di fuori il vento, 1 oscuro è l'
, fremivano nell'animo d'uscire fuori, e correre sopra i nimici. varchi
1-366: in lei fu una liberalità fuori de natura del sexo femineo; spesso la
mare o si perda, se mai saltasse fuori del suo forame. 'frenello del
tutto ciò che il malato dice è fuori di ragione, vuole scagliarsi a quelli
diabolica. moravia, vii-17: mi ritrovai fuori della bottega, circondato da ogni parte
sul petto i taschini del gilè, cavò fuori con due povero diavolo! [sostituito da
parole infiammate e le sue opere gli parevano fuori d'ogni umano sentimento. gherardi,
deledda, iv-833: la madre era sempre fuori di casa, e il padre nel
, 6-434: poi potrei stendere i piedi fuori di questa seggiola e sentire l'erba
.. di trovare una balia di fuori col latte fresco. -conciato di
e il bianco della sua divisa, e fuori / un mare tutto fresco di
quando è riscaldato, il rangifero caccia fuori della bocca la lingua da una banda,
, i-2-119: chi dice più (fuori che per gioco) che il tale sillogismo
, 5-86: di tutta fretta uscirono fuori sopra la testa di cleandrida. settembrini,
fretta alla fiera, si fece conducere fuori del distretto de'tiranni. petrarca, i-3-
grande che serve a nettare per di fuori la parte del bastimento che sta immersa
'è scopa grande da nettare per di fuori la parte del bastimento immersa nell'acqua
sconsiderata. giorgio dati, 1-207: fuori di volontà d'antonio s'era fatta
pestan la guazza, e fuori a seminati, a vigne / traversano
: contraddizioni inevitabili... vengon fuori dalla bocca di una donna, mentre
per loro l'importante è di schizzarne fuori. -agitarsi nell'animo (un
gonfio come un 'sandwich 'gli veniva fuori dalla benda di garza, e friggeva
frittelluzza: bella cosa un tuo pari andar fuori a quest'otta! serao, i-1075
o non pagando detta gabella, mandargli via fuori del detto dominio fiorentino; altrimenti,
froge aperte [i cavalli] cacciavano fuori alito fumoso, negli occhi dilatati e
assolato recinto e solo gli si vedono fuori le froge vermiglie dell'elastico niffolo.
di modo che di gennaio gli alberi mandarono fuori le frondi. redi, 16-i-9:
che gli ebbe quel monile ne trasse fuori un altro non meno bello di quello,
la fronte de le ricchezze sia aiegro di fuori e dentro pieno di amaritudine. masuccio
madre e le due figlie, venne fuori che le due ragazze portavano il frutto d'
abbattimento nel frontespizio e nel corpo di fuori. pallavicino, 6-1-297: questo merito
). ifrescobaldi, 2-216: di fuori di domasco ha di bellissimi giardini ben
prima [gabbia] ad essere posta fuori era quella del frosone: detto anche «
pochi bisogni, e, posto quasi fuori del mondo, né conosce né invidia
mosse, fin che lo sento sdrucciolare fuori via. grazzini, 2-14: per
suo profondo rifugio perché la tarantola venga fuori. a questo doppio solletico l'estuoso
i-132: non son granchi da trarli fuori con le mani né col frugatoio.
: io credetti pure averti a mandar fuori co'frugoni. può egli esser che
, iii-424: dal palafreniere fu spinto fuori il vescovo con frugoni. c.
bresciani, 1-i-342: cotesto albero manda fuori, a riscontro dei palchi, una
/ vi troveran di dentro né di fuori / un punto solo non cucito in guisa
ha bisogno di fornirsi di frumento di fuori. tanaglia, 1-1478: nella fine del
e profanato / colle frustate già cacciasti fuori, / deh torna in terra col flagello
e capiva tutto, beveva la vita di fuori come un latte; ma, perché
, 16-165: il suo abbigliamento era fuori di moda: il vestito grigio dalla giacca
casa; io faccio fruttare il lavoro fuori. moravia, v-i7: in una situazione
dell'angolo della strada, era rotolata fuori del suo cartoccio di carta paglierina come
/ fucine. baldini, i-628: usciti fuori dal cratere di baccano per una intaccatura
quel fuffigno di camicia, che sbuzzava fuori di tra il vuoto del gilet e dei
tirandosi dietro i cani con la lingua fuori e facendo inalberare i cavalli stazionanti.
quelle donne fatte a caso, sempre fuori di sé, fuggiasche, che non sapranno
e viene fuori. buti, 2-795: de li eretici
dimorare sola con alcuno uomo, di fuori da padre e fratelli,...
tuttavia, fuggì dal padre e visse fuori di casa mescolato là tra la ragazzaglia
s'allarga. vittorini, 4-214: fuori [del treno] scorgiamo scorci del
(80): l'animo uscito fuori per ciascuna ora in sdrucciolenti scorrimenti,
. pulci, 10-30: trasse fuori una fulgente spada / e fe'per
i-305: nascono pomi che a vederli di fuori sono bellissimi e d'entro sono pieni
di fuliggine; onde struggendoli n'esce fuori fumo e polvere e tutto quel terreno è
superficie del corpo l'aria penetri ed esca fuori quasi con flusso e reflusso, portando
* nelle lettere non v'è salute fuori di grecia '. alfieri, v-1-810:
campagna / nuota co'fossi ch'ànno dato fuori. casti, 241: e
v'è machina tal, che manda fuori / o lancia o sasso o fulmini
ii-272: l'avvocato alessio ed io eravamo fuori all'ombra del gran fabbricato della filanda
nube di fumacchi si formava, e fuori emerse / uno stuolo di fantasmi. pascoli
quella malinconia, il sarto di faccia mise fuori ad asciugare, innanzi alla bottega,
una sostanza che brucia); mandar fuori fumo (un camino, una ciminiera
fiamme in seno accense, / perché fuori il venen pur si richiame.
dell'antica fumisteria; ma vorrei essere fuori e spendermi in rischi generosi.
i fumi e male evaporazioni che manda fuori, son dannosissime alla sanità degli artefici.
. guidiccioni, 5-287: se sta fuori qualche tempo,... gli
l'animo e non si sfoga di fuori come l'ira. fumo: el fumo
che a quella stagione spesse fiamme cacciava fuori con disolamento di cittadi e di campi
,... non osando méttere fuori il capo per non incontrare faccie fosforescenti
grondanti sudore, e forte soffiando spinge fuori il fiato fumoso. -coperto di
le funate de'congiurati, che aspettavano fuori e per terra, quando erano chiamati
padre... tacendo il trasse fuori della sepoltura e così vestito delle funebri
. brancoli, 3-154: aveva tirato fuori, da un mucchio di roba bianca
i tumori de i pannicoli, che escono fuori dall'osso rotto, o trapano di
cercar de'funghi. -essere un fungo fuori stagione: essere o sentirsi fuori posto
fungo fuori stagione: essere o sentirsi fuori posto, a disagio. carducci,
, e mi par d'essere un fungo fuori di stagione. -far le nozze
in condizioni difficili e disagiate; spuntare fuori all'improvviso. angiolieri, vi-1-438 (
in quei ch'i'sono stato / fuori a cercar delle radici. baldovini,
per soverchia umidità infracidano, e mandan fuori funghi o materia a guisa di funghi
legno in luogo di corteccia, cioè di fuori, e in cambio di legno hanno
anzi diventa più vegeto, e getta fuori nuova scorza fungosa più fitta e più alta
la copriva. e le mani appena fuori, a sostenere le funicelle che facevano più
533: un bell'articolo ne sarebbe venuto fuori, ve rassicuro! una bella visione
voce che a tutto posto corre entro e fuori degli uffici pubblici per ogni cosa,
di servizio: quello che presta servizio fuori dell'orario normale presso gli uffici pubblici
-fuor di funzione: al di fuori del mandato, dei poteri concessi a
quale quando lo fabbro l'ha tratto fuori, lo mette nell'acqua. crescenzi volgar
d'annunzio, v-1-253: ero messo fuori della guerra, allontanato dal fuoco,
vespe son forzate dal fuoco a scappar fuori. -dar fuoco a una faccenda
in quel buco; sì n'uscirà fuori o vi morrà sassetti, 178: pregandovi
. tutti gli archibusi presero fuoco di fuori, nessuno prese fuoco di dentro.
). fuòra, v. fuori. fuorbandito, (ant.
ant. / or ché, fuoriché, fuori che, fuor a che, in
. sì arseno e misero a fuoco, fuori che l'oro e l'ariento e
: vinse a giostra ciascun paladino, / fuori che orlando, da cui morto fu
non sapeano dire altre novelle delle contrade fuori che l'ambasciata. boccaccio, dee
dell'ore /... / fuori che il fischio del rimorchiatore / che
si suol chiamare un fuor d'opera, fuori della cosa. panzini, iv-281:
è astenersi dalla battaglia che uscirne fuori. dante, purg., 1-90:
pavoncino per essere covato esce in vita fuori donde era nell'uovo inchiuso. bembo,
alla campagna per vendere e far passare fuori stato tutti i frumenti e grani, per
, ed è miracolo se ne sbuca fuori alle volte uno de'più meschini, e
il paralitico che vede il mondo tutti bello fuori di lì. pratolini, 3-214:
di lì. pratolini, 3-214: fuori le soglie delle botteghe gli ortolani avevano
battiture, distendendosi lungo nel campo, di fuori del corpo gittò il velenoso spirito.
si stende [il contadino] mai tanto fuori del lenzuolo, da trovarsi sul più
bere. pea, 7-119: schizzò fuori della tenda e si dette a soffiare
: grandissima parte di questa turba è fuori di sua patria. dante, par.
, 5-i-50: fui incontrato mezzo miglio fuori della porta dal marchese di lanzo governatore
che un prete, il quale sta fuori di questo territorio. d'annunzio,
pavese, 6-159: portava la corta camicia fuori dei calzoni, e aveva al collo
i-94: partitosi lot da loro, uscì fuori da drieto. fazio, ii-58:
: da quegli olmi le ninfe usciran fuori / te ventilando co 'l lor bianco velo
, 11-144: i grilli eran saltati fuori dai loro buchi, perché mai avevan
d'or cingea, al qual di fuori / e dentro insieme i dua vaghi colori
: l'accompagnavano... sin fuori alla porta de'lor palagi. botta
botta, 4-219: fortificarono il luogo fuori alla porta di camollia, dove pareva
selve. -fuori per, per fuori: introduce un compì, di moto
della persona e poi il salvacondotto per fuori della terra. a. serra, 1-i-78
dell'estrazione di danari in contanti per fuori regno, per il cambio alto che
che vi è. -al di fuori di qualcuno o di qualcosa: nella
chi vuole star tranquillo. -in fuori da: introduce un compì, di moto
staccate come nuvole si osservano. -di fuori, di fuori da o di: introduce
si osservano. -di fuori, di fuori da o di: introduce un compì
: il corso de'tintori era di fuori di firenze allora, e al suo tempo
della quercioletta che le avevano portato di fuori città, da una terra lontana.
bencivenni, 4-6: odio sì mette fuori di compagnia, che elli guerreggia l'
più parte, che erano stati lasciati fuori del governo,... desideravano che
: colto in quella situazione, rimase fuori del movimento. alvaro, 14-8: hai
sino in fondo, dubitando di metterti fuori del consorzio umano e di non poterti più
conv., i-ix-2: li letterati fuori di lingua italica non averebbono potuto avere
espresso, e altrimenti facendo si va fuori del vero. de sanctis, 7-46:
: tutto ciò è esagerato, è fuori della realtà. b. croce, ii-9-2z5
è questo del carattere dell'opera, fuori delle impressioni e delle illusioni e delle
era anche un pezzo che mi stimava fuori del caso di certe compiacenze segrete. goldoni
non mai vissute, che esistenze / fuori della letizia e del dolore / lottano
rettor., 48-23: dunque ben è fuori della mente e vano di senno quelli
, e veramente di conoscimento in tutto fuori! che è quello che voi dite
volgar., 2-219: come pazzo e fuori d'ogni sentimento la facesti morire.
, v-87: già io non sono fuori del senno; perché non dormo, non
non dormo, non mangio e sono fuori di me. ariosto, 24-50: pensar
. botta, 4-37z: come se fosse fuori di mente, ora confessava, ora
escluso che mio padre, ch'era sempre fuori di sensi, avesse potuto risolvere di
concio siete, messere, o divenuto / fuori di senno? serra, 11-66:
madre, tutta rimango consolata e sono fuori di dolore. monte, ii-38z:
633): ora che questa pure era fuori di pericolo, si facevano compagnia e
delle iniezioni... ma è fuori di pericolo. 6. diversamente
è malizioso fatto il quale è molto fuori d'uso sì com'è contra naturale usanza
ii-xii-5: l'uomo va cercando argento e fuori de la 'ntenzione truova oro. idem
raccontarvi quello che prima sventuratamente e poi fuori di tutto il suo pensiero assai felicemente,
lo giocolatore, seppure un poco si muove fuori del numero degli altri, ovvero se
maniera gastigati, che niuna lor foglia fuori del commandato ordine parea che ardisse di
io, che, d'ogni dritto fuori / infamiata e biasmata da un uom vile
legge. monti, vi-158: esce fuori di tutti i termini del verisimile che
: ponevano l'esercizio del bene quasi fuori al tutto della umana indole e dell'
in lei, certo, eternale / e fuori della sorte e della morte / e
morale, l'obiettivo fotografico lo compie fuori d'ogni razionalità. -con valore
. marcello, 49: cose antiche fuori affatto del moderno costume. rovani, i-129
mentale, e d'un certo carattere fuori d'ogni ordine donnesco. d'annunzio
annunzio, iii-1-309: questo è un luogo fuori delle leggi e fuori dei diritti comuni
è un luogo fuori delle leggi e fuori dei diritti comuni. soffici, li-m:
di misura. marino, i-io: egli fuori di modo sdegnato mi rispose d'aver
inconsideratamente si gitta in concetti ed imprese fuori di ogni realtà, fuori di ogni
ed imprese fuori di ogni realtà, fuori di ogni misura, talora impeto di
... in dire l'ufficio fuori d'ora, cioè anzi tempo o dopo
esser troppo lunghi né troppo spessi, né fuori di tempo usati. g. bentivoglio
. bentivoglio, 4-813: erasi di già fuori del verno e cominciava l'aprile.
8-56: chiunque abbia visto il forte fuori stagione, conosce l'immenso squallore di
animale, tremava un mazzolino di fiori fuori stagione: un tutto raro, con
, in un italiano un poco astratto, fuori del tempo, coi giri e i
: era tempo ormai di mettere i re fuori di paggio, cioè, che essendo
ma prendesi argomento e pruova per parole fuori di scritta a dimostrare che dee essere sopra
273: certe virtù sembrano facili fuori dell'occasione; ma, pur troppo
ancora usano per lo più questo idiotismo fuori di affermazione, benché non sempre.
molto male, per colpa mia, anche fuori dei sogni. ojetti, ii-643:
-quante risposte i savoia hanno date, fuori della liturgia, a questa domanda,
d'annunzio, iii-1-1090: costui vive fuori d'ogni epoca e fuori d'ogni
costui vive fuori d'ogni epoca e fuori d'ogni ordine sociale. b. croce
il concetto di una filosofia sopra e fuori della storia si cela di frequente nella
nelle fiamme inestinte e mute, e come fuori del tempo i corpi bianchi stupiti inerti
pavese, 135: era un giorno monotono fuori dei giorni. 8.
, dissono che non era cosa alcuna fuori di queste corporali che si vedono e
di malacca con tutte le spezierie, fuori del pepe; che ancora che là
qualunque parte del mondo si siano, fuori della zona glaciale, hanno il cielo
se il reo lo è per altri delitti fuori di quelli di cui è accusato.
: tutti sanno i fatti miei, fuori di me. voglio saperli, per bacco
quel che dice tutto il popolo, fuori le ire partigiane. saba, 410:
altra pena non ho viva, / fuori questa, nel mio cuore. montale,
, 1-52: bene non seppi, fuori del prodigio / che schiude la divina indifferenza
io ne son contento. -in fuori di, in fuori che: eccettoché.
contento. -in fuori di, in fuori che: eccettoché. lorenzo de'medici
altri non era in quel luogo in fuori di lei e dello scolaretto.
la spera ottava; e che di fuori da esso non fosse altro alcuno.
loro tre schiere principali... di fuori di queste schiere furono gli usciti guelfi
10. da qualcuno o qualcosa in fuori: fuorché, tranne, fatta eccezione
la chiesa di dio, dal papa in fuori. bisticci, 3-339: venne al
tutti perirono, di quegli dell'arca in fuori. guicciardini, i-3: perseverava nel
qualche numero di francesi e valloni in fuori. lanzi, i-116: i tedeschi
con le città italiane, da venezia in fuori. foscolo, xi-1- 175:
come pur sono, da pochissimi in fuori), se il genio non fosse stato
legge tal, che da giornali in fuori, / libro non s'accogliesse in
, 3-174: qui, dalla stazione in fuori, tutto è rimasto, presso a
per tutto lo corpo, dentro e fuori, là ove è lo sangue. sacchetti
la corda... rimanea e fuori e dentro come a lui piacea.
salute], e adorna entro e fuori di maravigliose statue di marmo. pascoli
di musco! / che rozzo è fuori, radiche e stecchi, / ma dentro
: cafiero si sentiva molto male, fuori e dentro. 12. verso
ancora verso lo sportello, per slanciarsi fuori. [ediz. 1827 (348
, v-3-6: i moli si protendevano fuori, nel mare men chiaro presso la
la riva. pirandello, 7-71: guardava fuori, tutto ristretto in sé, aggrottato
sé, aggrottato. 13. fuori casa, all'aperto, a ciel sereno
compagni, 2-16: poca gente rimase fuori, altro che alcuni artigiani, a
disinare, a cena, in casa, fuori, dormendo, vegghiando, in villa
maniera, che elle abitavano la notte fuori per i prati, ed il giorno andavano
dunque, e non mi fate star qui fuori. p. della valle, 1-17
spesso e per entro alle città e fuori per le campagne, o solo o con
te allor farebbe / e in casa e fuori e nel teatro e al corso /
giorno intero! scalvini, 2-57: fuori deposto in umil gleba / trovi requie una
fogazzaro, 4-25: andai a sedermi fuori, nel buio. tozzi, i-48:
comprarsi un francobollo, ed esciva trattenendosi fuori più che poteva. boine, i-27
e mi seggo all'acceso camino, fuori la valle è grigiume di nebbia e notturna
[s. v.]: 'dormir fuori, mangiar fuori, oggi son fuori
v.]: 'dormir fuori, mangiar fuori, oggi son fuori ', dicesi
fuori, mangiar fuori, oggi son fuori ', dicesi del non mangiare o dormire
non vediamo gli amici o in casa o fuori. alvaro, 14-169: eravamo a
alvaro, 14-169: eravamo a pranzo fuori. 14. fuori città,
a pranzo fuori. 14. fuori città, fuori delle mura, fuori dei
. 14. fuori città, fuori delle mura, fuori dei confini di
. fuori città, fuori delle mura, fuori dei confini di un territorio; in
più o meno distante. -anche: fuori di un gruppo, di un determinato
giovanni da lizzano, i-211: sopra gaeta fuori in mare verso libeccio 20 miglia sono
: tanti amici hai in palagio e fuori. tolomei, 2-8: per molti
201: essendo stato due o tre mesi fuori, / non sa conoscer più le
moto si era destato in italia e fuori, in potestà degli spagnuoli. nievo,
nievo, 1-504: viaggiò dentro e fuori per molte altre case, dove, se
signore di sardegna. carducci, 1056: fuori stridea per monti e piani il verno
dovrò partirmi il 20 di maggio e star fuori un mese. pavese, i-82:
biscione, tu sei nato disgraziato; fuori non hai famiglia, non hai nessuno,
voi che tenga di quel che si dica fuori il popolazzo? rosa, 1-72:
il popolazzo? rosa, 1-72: esporrò fuori il quadro del democrito nella festa di
conosceva questo aspetto segreto di lui che fuori, tra la gente, vedeva festoso,
puzzo che hanno dentro, lo accusano fuori. 16. con valore attributivo:
divino amore, per cercare le cose fuori diventa freddo. ariosto, 19-45: ciascun
per creare i maggiori magistrati dentro e fuori. p. fortini, ii-385: l'
licenziatasi lidia da lui con graziose maniere fuori, ma dentro piena d'odio
la loro cella nell'ospidale ha una minerva fuori per insegna, perché questa è la
dominio, a chi castelli e feudi fuori. cicognani, 9-192: era quasi bello
risplendesse: per il riflesso della luce fuori nel cielo o per quello della gioia
il dentro è soltanto la negazione del fuori. onofri, 11-84: un dio che
ha spartito / l'entro e il fuori di sé, dividendolo / come un duplice
unico eterno infinito. -abito per fuori: quello, più elegante o in
e zimarra per casa e manto per fuori. crusca [s. v.]
: 1 abito, veste e simili per fuori ',... in contrapposto
18. in costrutto con prep. di fuori (anche difuori): all'esterno
giamboni, 7-61: nello scudo di fuori era scritto il nome di catuno cavaliere
in una piccola cella, serrandola di fuori e suggellandola coll'anello suo. michelangelo,
tutta scritta, di dentro e di fuori, di sopra e di sotto, abbasso
ospitale di quel che non sembrasse di fuori. -dall'esterno, da un luogo
vile corpo, la quale si vede di fuori, ammonisse l'uomo dentro, lo
lasciarsi parlare ad alcuno o volere di fuori di morte o d'infermi alcuna novella sentire
da studiare, senza farne venire di fuori. g. bentivoglio, 4-136: né
4-136: né compariva alcun soccorso di fuori, né avevano fondamento alcuno da difendersi
: voi tornate in sul mezzogiorno di fuori tutto accaldato. giusti, 3-120:
d'ogni genere... diluviavano di fuori. svevo, 2-384: viveva sempre
di qualche cosa che doveva venirgli di fuori, la fortuna, 11 successo.
piena del fumo che il vento di fuori respingeva per la canna del camino acceso
ci mettesse dentro, ma pur di fuori, assai verserebbe egli, che se
pare strano l'aver a ir di fuori.
-all'aperto; fuori casa (o fuori dell'uscio o
-all'aperto; fuori casa (o fuori dell'uscio o della finestra);
dell'uscio o della finestra); fuori città (o fuori porta); in
della finestra); fuori città (o fuori porta); in campagna, in
companni, di coloro che vanno di fuori, abia arnesi di suo ed abia da
di fore. cavalca, 19-441: di fuori vadano vagando le vergini stolte, ma
. testi fiorentini, 77: albergò di fuori nele soborgora in una casa disfatta.
moglie anna continuamente s'andava affaticando di fuori a tessere. sacchetti, 155-121:
e ciò che io aveva appiccato di fuori. fioravante, 40: smontarono da
cavallo, e legarono i cavalli ivi di fuori. grazzini, 2-246: aspettava il
... quando arrighetto andassi di fuori e la lasciasse sola. caro, 15-i-285
essi alloggiarono nella città, e io di fuori nel convento di s. gismondo.
18-17: questi nostri mercanti van di fuori, / e per far grossi guadagni
prudenza, versatissimo di dentro e di fuori ne'maneggi dello stato. tasso, 1-82
. nigra, 73: cala di fuori in gelide / falde la neve nella
. montale, 1-25: è passata di fuori / l'indicibile musica / delle trombe
: il cor ne trema che di fuori appare. idem, inf., 9-1
sé ritenendo ciò che, se di fuori fosse andato, forse libera ancora sarei.
tenga in cor mio, sebben di fuori / a persona giammai non ne fo segno
ormai sono più vecchio di dentro che di fuori. cicognani, 9-4: le figlie
. si somigliavano di dentro e di fuori. -ant. teoricamente, in
altressì come l'altre scienzie, cioè di fuori e dentro. ver- bigrazia: di
e dentro. ver- bigrazia: di fuori s'insegna dimostrando che è rettorica e
tra l'altre cose dalla parte di fuori, che sono cagioni de'sogni, è
levò via ogni corrotto subito dalla parte di fuori; ma mai non perdette la memoria
lungo le mura di dentro e di fuori, pareva che andassero speculando in che
, e vengono dominati dalle eminenze di fuori che scoprono l'interno delle piazze. pavese
tutto acceso, ma la luce di fuori scoloriva la falsa. -che si
: non abbisognano di nessuno aiuto di fuori. guittone, xlvi-53: di cui sol
volgar., 7-701: le pene di fuori purgano i peccati del cuore dentro.
: con tutto ch'egli per segni di fuori dimostrasse che giasone gli fosse carissimo,
avrebbe osservate con una certa apparenza di fuori. d. bartoli, 26-427:
egli oda il suon delle voci di fuori e ne intenda il significato. varano,
nome, poi vollero sapere le novità di fuori: se la principessa era gravida,
quando avrebbe partorito. -che sta fuori (una persona); che dimora
furono... per la parte di fuori, messer lapo ricovero e ser petrarca
compagnia ad neuno dela compagnia o di fuori, overo accatteria, sanza tutto il consiglio
ne avanza, all'altra gente di fuori! carducci, ii-12-29: il contatto col
boschi s'erano riempiti di gente di fuori, renitenti alla leva, scappati di
1-3: accordò tra loro li ufici di fuori. velluti, 252: si prowedde
avessono uno de'quattro ufici maggiori di fuori. giannotti, 2-2-138: chi.
datagli da magistrato alcuno di dentro o di fuori, ricorre agli avvocatori.
fremere gli spiriti dentro, vedersi pericoli di fuori. leopardi, 233: alfin per
scrittura... colle parole di fuori ammaestra i semplici. capellano volgar.
., i-25: prima proponi parole di fuori, le quali alcuna cosa contenghino del
fallace). -cose, beni di fuori: vanità terrene, beni materiali.
terrene, beni materiali. -uomo di fuori: la sua parte materiale (in
la mente si spande alle cose di fuori. cassiano volgar., xix-4 (
ha rifiutato subitamente tutti i sensi di fuori ed al tutto sbandita da tutte le cose
, 6-12: secondo l'uomo di fuori, veggio che sono disceso da parenti i
disciogliere da te medesimo ogni legame di fuori, e allora ti potrai legare col
., ii-n-6: i beni di fuori, de'quali i predicatori dell'evangelio
-nel linguaggio biblico. tenebre di fuori: inferno. bartolomeo da s
piedi, è gittato nelle tenebre di fuori? diodati [bibbia],
ciascuna cosa che ha dentro e di fuori, è impossibile venire al dentro se prima
se prima non si viene al di fuori: onde, con ciò sia cosa che
litterale la sentenza sia sempre lo di fuori, impossibile è venire a l'altre
1-412: questi fossi dalla parte del di fuori sono più erti. crescenzi volgar.
, come si dee, il di fuori dell'unghia si tagli infino alla lesion
dentro, triema, e lo mio di fuori lo dimostra in alcuna nuova sembianza.
siano operazioni; e pur tutto questo di fuori dà notizia spesso di quel dentro.
uomo di suprema autorità paresse nel di fuori quasi uguale a dimoiti. buonarroti il
inimico. 21. al di fuori: all'esterno; fuori di un luogo
. al di fuori: all'esterno; fuori di un luogo (reale o figurato
luogo (reale o figurato); fuori del proprio paese. -anche: all'
. le parti genitali, venute al di fuori, possino ritornar di dentro, senza
. segneri, ii-214: al di fuori tutti animo, tutti ardire, tutti baldanza
fedele immagina delle cose poste al di fuori. manzoni, pr. sp.,
la natura, come immota al di fuori, e agiatata da un travaglio interno,
913: quando anche famosa al di fuori, ella è... la più
le loro casette così belle al di fuori sono povere internamente. baldini, 3-215
3-215: vivono cioè più al di fuori che al di dentro, con grandiose
al di dentro, con grandiose mostre fuori vetro di scarpe messe a mazzi come
agli archi delle porte. -da fuori: dall'esterno (e corrisponde a un
; e tu non usciresti da fuori, e le fiere bestie ti darebbero impedimento
3-14: l'oggetto, quasi, da fuori passa dentro al pensiero: non è
intrinseco al pensiero. -dal di fuori, di difuori: dall'esterno; da
così dal di dentro come dal di fuori, o torgli la vita o dargli la
del mio paese e guardarlo dal di fuori come qualche cosa di perduto, era uno
miei più abituali diletti. -in fuori: verso l'esterno, in avanti;
dell'arca, volse il capo in fuori, e dentro mandò le gambe per
porta, 1-145: labra grosse rivolte in fuori. tasso, 15-42: ove si
: ove si curva il lido e in fuori stende / due larghe coma, e
e dalla parte dinanzi alquanto ritorti in fuori. sopra questi si reggono, e su
forza che fa la cupola per ispignere in fuori? fogazzaro, 4-179: spingendo i
, 4-179: spingendo i gomiti in fuori e arrotondandosi il cavo delle mani sul
crusca \ '. chi gli ha in fuori e grossi, si è fello e
: le scarpe esposte a punta in fuori e gli abiti appesi, petto al
divincolate alle nodella. -per di fuori: all'esterno. carletti, 193
: se ne vede la porta per di fuori con un forte chiavistello serrata. d'
in nostra presenza, e per di fuori in nostra assenza. proverbi toscani, 122
ha corto, e alcuno col mento in fuori e in su rivolto, e con
bartoli, 21-52: con l'anima fuori del mondo. panciatichi, 56:
col berretto da notte, ma coi piedi fuori delle lenzuola. carducci, ii-6-250:
pallido come un morto, cogli occhi fuori dell'orbita, mezzo soffocato. pavese,
: nuto ascoltava con le labbra in fuori come avesse imboccato un clarino.
nel vialetto, ritorna ansimante a lingua fuori, s'arribiscia sull'erba, fa ponte
: gli camminavo dietro con le unghie fuori. 23. cong. salvo
: mai da noi offesa non fosti, fuori solamente se noi a'tuoi furtivi amori
. -in fuor che, di fuori che: fuorché, eccettoché; oltre
metafisiche / gare scia- pite; / fuori il puntiglio, / fuori il vanume,
pite; / fuori il puntiglio, / fuori il vanume, / fuori il chiarissimo
puntiglio, / fuori il vanume, / fuori il chiarissimo / pettegolume. carducci,
roberto, 2-26: gridò: « fuori!... alla porta!.
prima parte del grido popolare « fuori i 'todesch '».
respinti dal popolo sovrano che voleva 'fuori 'l'autore. pascoli, 502:
'l'autore. pascoli, 502: fuori le aiucce pure, / tu che
strada, sotto le finestre: « fuori gli sposi! fuori! fuori! »
le finestre: « fuori gli sposi! fuori! fuori! ». bocchelli,
: « fuori gli sposi! fuori! fuori! ». bocchelli, 10-40:
. bocchelli, 10-40: coltura? fuori la rivoltella! e ringraziasse il suo
tutti proruppero: -fuori i soldi! fuori i soldi! g. bassani, 1-253
g. bassani, 1-253: « fuori i testimoni! », urlava allora,
senno fora. -0 dentro 0 fuori: v. dentro, n. 24
. 25. locuz. -andare fuori: uscire. -anche: passeggiare all'
] stare in casa e non andare fuori. dante, vita nuova, 34
3: niuna cosa non sa chi fuori non va. bisticci, 3-392:
aiutò la sua città col senno, andando fuori per ambascia- dorè più volte per potere
spasso. alvaro, 7-273: devo andare fuori per qualche settimana, in campagna.
-dove è andata? - è andata fuori a cena. -circolare in pubblico (
ed essendo alla sua misura lo lassai andar fuori. -essere oggetto di esportazione.
si consumino tutte colà, ma vadano fuori, e per quelle venga in persia.
... gran danaro. -andare fuori dei piedi: allontanarsi; cessare di
lingua, non fareste meglio ad andar fuori dei piedi? -aver fuori del
andar fuori dei piedi? -aver fuori del denaro, essere fuori col denaro:
-aver fuori del denaro, essere fuori col denaro: trovarsi creditore di una
s. v.]: * aver fuori de'quattrini ', a credito
s. v.]: * esser fuori col danaro ', averlo dato per
in contanti o altrimenti. * è fuori con duecento monete '. -aver fuori
fuori con duecento monete '. -aver fuori la propria parola: trovarsi formalmente impegnato
[s. v.]: 'aver fuori la propria parola', averla impegnata,
uno non è più padrone. ha fuori una promessa di matrimonio; una cambiale
matrimonio; una cambiale. -balzare fuori: uscire precipitosamente. - anche:
quasi dell'intervento difensivo del figlio rimbalzò fuori irruente e vampante urlando che ubriaco come
/ che ci stringe, tu balza fuori, fuggi! -chiamar fuori:
balza fuori, fuggi! -chiamar fuori: nel gergo teatrale, invitare a
s. v.]: * chiamar fuori ', riferito agli autori, attori
in segno di onore. -chiamarsi fuori: liberarsi da responsabilità, impegni,
impicciarmene,... me ne chiamo fuori; rassegno la mia carica nelle mani
. v.]: 'chiamarsi fuori d'ogni faccenda ', direi di non
anche assolutamente senza dire di che: 'fuori mi chiamo'. arila, 1-168:
1-168: ecco le quaranta lire, e fuori mi chiamo di ogni e qualunque faccenda
s. v.]: 'chiamarsi fuori, fuori mi chiamo', dire finita
v.]: 'chiamarsi fuori, fuori mi chiamo', dire finita la partita
aver vinti i punti richiesti. -dar fuori o in fuori o di fuori: uscire
punti richiesti. -dar fuori o in fuori o di fuori: uscire, farsi
-dar fuori o in fuori o di fuori: uscire, farsi avanti.
di donde è solita l'acqua dar fuori. targioni tozzetti, 12-7-2: il fiume
: il fiume di camaiore aveva dato fuori ed inondate bellissime pianure adiacenti.
ben dentro, e non dar mai di fuori. tommaseo [s. v
chi non colpisce nel bersaglio, dà di fuori. dà di fuori chi non la
, dà di fuori. dà di fuori chi non la indovina. non avevo dato
non la indovina. non avevo dato di fuori a dire che non si doveva star
hanno covato un pezzo, dànno tutti fuori. segneri, iii-3-262: alcuni mali
a poco a poco, e non danno fuori se non dopo lungo tempo. note
che lungo tempo covò, e poi dà fuori. -scoppiare (una rivoluzione).
: - non passa dieci anni, dà fuori la rivoluzione. -prorompere (in atti
forza ch'ei si facea per non dar fuori. rovani, ii-771: tutti gli
e muti un pezzo, per dar fuori poi tutt'a un tratto con una piena
uovo, si vedeva, dava di fuori, non si poteva sbagliare. -partorire
cioè o prima le comincino a dar fuori gli occhi, che dee essere nella fine
mese il suo tributo, con dar fuori di bellissimi grappoli di trenta, quaranta
,... naturalmente gli dan fuori prima degli altri. -effondere,
non poter tener le risa, darle fuori, sorridere, ridere, rider forte e
della storia di tempo in tempo diano pur fuori i loro gridi disperati. -diffondere
. cecchi, 1-i-202: noi demmo fuori questo nome, acciocché e'non si sapesse
rota sino al presente non ha dato fuori la decisione fatta. forteguerri, 17-64
anche di giorno, avrebbe presto dato fuori i nomi. -pubblicare.
: par giusto che prima di dar fuori questa edizione novella, si raduni l'accademia
letteraria'per l'avvenire non darà più fuori i numeri a uno a uno,
, ii-6- 402: potei dar fuori nel 1905 un primo disegno di logica.
arila, 1-169: 'dare in fuori 'lo dicono gli intagliatori per usare
di qua dal disegno. -darla fuori: spiegarsi con tutta franchezza, manifestare
/ dàlia una volta fuora. -dire fuori: parlare apertamente. tommaseo [s
a pur dire qualcosa. -essere fuori: trovarsi al di là dei confini
spazio reale o figur.; trovarsi fuori casa, fuori città, all'estero o
figur.; trovarsi fuori casa, fuori città, all'estero o anche a
facto di piero alamanni. tu eri fuori. boiardo, 2-20-42: posar se
3-113: questo aria turbolento non è fuori, ma è come nel polmone de gli
pindemonte, 213: di'che son fuori, / di'che malato son,
in cui si trovavano gli italiani. fuori erano victor hugo, gli scheiegei,
maniera. palazzeschi, i-255: tutti erano fuori in grande uniforme a far pompa di
ch'era in fondo, anzi un po'fuori. deledda, iv-769: la casa
orto né giardino ma è un po'fuori e guarda sulla strada provinciale.
superato una malattia, di chi è fuori pericolo o si è sottratto a una
dossi, 206: la prima messa era fuori. -riuscire vincente in una partita.
s. v.]: non essere fuori che una data cosa avvenga, usasi
tutto di bologna fuora. -essere fuori esercizio: v. esercizio, n.
n. 1. -far dentro e fuori: v. dentro, n. 24
dentro, n. 24. -far fuori: escludere da un affare (cfr.
dire, un modo spiccio di far fuori le tavole d'approccio, le gabbie,
non ci pensò più, ora a farli fuori entrambi con un sol colpo mancino.
, 6-195: -davide e cinto hanno fatto fuori la riserva, -diceva oreste. -perché
alla cintola, e cominciò a farli fuori a colpi di coltello. -farsi
a colpi di coltello. -farsi fuori: uscire. sacchetti, 42-15:
vidde tutto il rimanente. -fuor fuori (anche fuorfuori): da parte a
: lo trafiggevano e lo trapassavano fuor fuori, come è solito de'villani e
gli amici io vo'fare a dir fuor fuori, / ch'i non vo'
nieri, 166: era un uomo fuori fuori, brusco,... e
nieri, 166: era un uomo fuori fuori, brusco,... e quello
: l'avemaria empì di bisbigli le vie fuori centro. -fuori chiave:
, ch'ella non sapeva vivere fuori della presenza sua. targioni tozzetti, 9-263
assicurare coloro che ricevevano il danaro fuori degli occhi del maestro del saggio o del
. periodici popolari, ii-475: diciamolo fuori dei denti: v'è della gente la
, e a giudizio nostro soverchiamente e fuori del caso. -fuori della grazia
. 7. -fuori di luogo, fuori luogo, fuori corso: in posizione
-fuori di luogo, fuori luogo, fuori corso: in posizione anormale; spostato
cosa: tutto ginocchi, un collo fuori corso: che momento brutto! »
e di accorgermi che esse apparivano colà fuori di posto, o rozze o esagerate.
fanno tanta penitenzia che diventano stolti e fuori di sé. boiardo, canz.
assai, / perocché siete di voi stessi fuori. 5. maffei, xxx-6-79
eccola che viene! -balbettò egli, fuori di sé, volgendo verso il viale
allucinazione. tozzi, i-482: ero fuori di me dall'ira e mi proponevo
comisso, 12-25: la folla era fuori di sé: si piangeva, si rideva
5. -fuori di strada, fuori strada, fuori di via: lontano
-fuori di strada, fuori strada, fuori di via: lontano dal giusto cammino
e delle rime, è ito così fuori di via che non sempre si può proporre
. palazzeschi, 4-56: s'erano trovate fuori di strada inconsapevolmente. -con
noi. -fuori di tempo, fuori tempo: non seguendo il ritmo
, e per di più balla fuori di tempo. -fuor di scherzo
gentiluomini? salvini, 39-iv- 125: fuori di metafora: la maraviglia è una confessione
si vede, a dirla in breve e fuori di metafora, sono io, insignificante
v. sesto. -fuori tiro, fuori del tiro: v. tiro.
v. tiro. -fuori uso, fuori d'uso: in disuso. -anche
il mulino si consuma, deperisce, va fuori uso. -fuori via, di
uso. -fuori via, di fuori via: v. fuorivia. -fuori
v. fuorivia. -fuori vista, fuori del cospetto: così lontano da non
accompagna. govoni, 3-46: quasi fuori di vista / come quel giorno /
buttare, spingere, mandare, mettere fuori: fare uscire, espellere, sporgere;
di roma, fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno. idem, purg
in esso, ne cacciò e gittò fuori, perciocché egli è dio geloso e zelante
volgar., ii-625: menate a noi fuori questo uomo, il quale è entrato
quello che sarà soprastante all'elezione stia fuori delle grade. bolognetti, iii-320: la
rifl. loria, 1-63: se fuori c'era già luce, tra le stecche
] però non sono... fuori che un altro gradino alla monarchia.
gradire quest'attenzione. jovine, 2-98: fuori dell'abitato il gruppo si frazionava e
fece incontro insino in sulli gradi di fuori delle reggi di san pietro con li
limitando i testamenti ad alcune formole, fuori delle quali non sia valido il testamento
l'altare del sagrificio che era di fuori non potea neuno andare se non
fa raccolta o che si vuole trarre fuori in proporzione determinata, dacché ve ne
che potè, e condusse il guscio di fuori avanti la morte di esso filippo presso
parte del chiodo si fa sportare in fuori, quando più, quando meno,
, poter ricercare, afferrare e cavar fuori dal pozzo la secchia che vi sia rimasta
, 2-29: la notte co'nudi piedi fuori della via fra'pruni e sterpi a
ne'granari. sigoli, 179: fuori del cairo circa a dieci miglia,
tanto perché all'autore abbia da spuntar fuori qualche dente di giudizio, ma soltanto
-avere più dello scemo che i granchi fuori di luna: essere sciocco, balordo
: fare uscire qualcuno, trarre qualcosa fuori da un nascondiglio. proverbi
stimo men che i granchi. -trarre fuori un granchio con le mani: risolvere
3. che si distingue per dimensioni fuori dell'ordinario (la corporatura di un
occhi neri. jovine, 2-98: fuori dell'abitato il gruppo si frazionava e
dovila, 86: passando con grandissima celerità fuori delle strade maestre, pervenne nella borgogna
giov. cavalcanti, 6: fuori spesse volte uscì, e grandissime zuffe fece
tempo che durò. testi, 3-306: fuori di burla, vi siete voi riavuta
sul sussiego. tozzi, i-19: fuori camminava a testa ritta, nel mezzo
, a tutte le grandezzate che mi aspettano fuori di qui. nieri, 365:
del cannone] e 'l cupo sen che fuori / con orribile scoppio aventa e scocca
che adesso -passata la grandine - sbucavano fuori dalle cantine, dalle ville, dalle parrocchie
5. singolare, sorprendente, fuori dall'ordinario, entusiasmante (un evento
. alvaro, 2-171: il sole fuori era grandioso e il mare accecante.
22-20: la terra da sé manda fuori... prima l'erba, poi
una foglia sola, e di poi mette fuori non pochi germini, i quali non
a bonacciare, comincia ancora egli a mandar fuori il gambo, e come ha fatto
e ciò che poterono grappare per roma, fuori che la rocca del campidoglio, la
ai contadini, quando questi possono operar fuori. cardarelli, 6-46: cominciava la
e le lor sostanze traggon; fuori nascenze e putrefazioni. spolverini, xxx-1-87:
. ottimo, i-212: sono puniti fuori della città di dite nella grassa palude
. diodati, 4-35: scoppian lor fuori per lo grasso gli occhi. gitisti
son premute istrettamente, sì n'esce fuori il grasso. 8. ant
più chiara e più pura, lasciando fuori e rami e fiondi ed altre cose
prossimane piante e appresso verso quelle di fuori si pieghino; e in cotal modo si
. bartoli, 4-4-9: chi affatto fuori del pubblico, o in alcun chiuso
i quali in vascelli inglesi avrebbero asportate fuori della nazione delle derrate inglesi, l'agricoltura
derrate, ella ne ha potuto smaltir fuori ciascun anno di grandissima copia. beccaria
cerimonia. dossi, 351: i militari fuori di corso riprendono a passeggiare su e
a grattarla fino all'osso, ma di fuori che cosa c'è?
del galateo e della buona creanza, tirò fuori una mano di tasca e si dette