cosa che ella più di spirito manda fuori, perciò che con più aperte labbra
tirannico, molto orgoglioso e quasi tutto fuori di modi e contenenza ecresiastica. cellini
giano si chiusero; i romani di fuori non ebbero alcuna battaglia. guittone,
un passero digiuno. levi, 2-261: fuori ufficio, si interessava di arte,
iv-513: tobia... uscì fuori per lavarsi i suoi piedi; ed
comp. dal gr. èx- 'fuori 'e condroma (v.).
comp. dal gr. èx 4 fuori 'e ^ xóvspooi? (da xóvspog
, comp. dal gr. èx 4 fuori 'e xptvco 4 secerno '
. ex87) p. ixó? 4 fuori del popolo '(èx-4 fuori
fuori del popolo '(èx-4 fuori 'e 8? jp. o <
gr. èxcpopdt 4 il portar fuori '(da èx-4 fuori 'e <
4 il portar fuori '(da èx-4 fuori 'e < pépo> 4 porto ')
autori. alvaro, 8-35: vennero fuori i nomi di due o tre persone
bottari, 5-44: l'economia salta fuori quando si dee rimunerare o dare la
ovvero un villano, faceva vedersi di fuori o un cavaliere, o un uomo di
. dal gr. èxtó <; * fuori 'e dcsrjv * ghiandola '
dichiarazione ', comp. da èx * fuori * e dal tema di xetvco 'tendo'
èxxoixos, comp. da èx 'fuori 'e xó7ro? 'impronta ';
, comp. dal gr. èx 'fuori 'e tótcoc 'impronta, tipo
comp. dal gr. èxxó? 'fuori 'e 3xaoxó <; 'germoglio'
comp. dal gr. èxxó? 'fuori 'e xap8 (a
comp. dal gr. èxxó? * fuori 'e xoixov * cavità '
. dal gr. èxxó <; 'fuori 'e xùoxi? * vescica
comp. dal gr. èxxót; * fuori 'e xoxùx / j 'cavità
comp. dal gr. èxxó? 'fuori 'e séppa 'pelle'; cfr
, comp. dal gr. èxxóc * fuori 'e dal tema di cpayelv *
. dal gr. èxxó <; * fuori 'e cpóxov 'pianta '.
. dal gr. èxxó <; 'fuori 'e yéveotc 'origine'; cfr
, comp. dal gr. èxxóg 'fuori 'e yvdc&oc 'mascella '.
comp. dal gr. èxxó? 'fuori 'e dal tema di tutiyvu|ì.
, comp. del gr. èxxóc 'fuori 'e parassita (v.)
. dal gr. èxxó <; 'fuori 'e patagio (v.)
. dal gr. èxxotto? * fuori del luogo '(da èx
luogo '(da èx 'fuori 'e xókoc * luogo ')
. -gravidanza ectopica: che si svolge fuori dell'utero. ectoplacènta, sf.
. dal gr. èxxó <; 'fuori 'e placenta (v.)
, comp. dal gr. èxxóg 'fuori 'e plasma (v.);
. dal gr. èxxó? * fuori 'e dal tema di rexiaoto '
, con l'apertura anale situata al di fuori del cerchio di tentacoli che circonda la
. dal gr. èxxói; 'fuori 'e npojxxói; * ano '.
comp. dal gr. èxxó? * fuori 'e oxorcéto 'osservo '.
, comp. dal gr. èxxóc * fuori 'e sifone (v.).
, comp. dal gr. èxxóc 'fuori 'e dal tema di xpéqxa *
, comp. dal gr. èxxó$ 'fuori 'e £$ov * animale '
palpebra ', da èxxpétrco 'volgo in fuori '; cfr. fr. ectropion
si va a passeggiare nelle vie polverose fuori le porte, a guardare le mostre
mondo s'in- chiude, e di fuori dal quale nulla è. zanóbi da strata
lucia, tutta pittoresca, resta sempre fuori delle leggi d'edilizia e d'igiene:
= formato sul lat. eciére 'dar fuori '(cfr. edito).
. pass, di edère * dar fuori, pubblicare '(dalla prep. ex
, lat. editor -oris 'chi dà fuori, chi mette in luce'; cfr
. ant. e raro. tratto fuori. - anche al figur. speroni
. pass, di educère 4 trarre fuori '). edòtto, agg
di educère * far uscire, portar fuori ', comp. da ex che indica
. condurre). letter. trarre fuori. - anche al figur.
voce dotta, lat. educère 'trarre fuori '. edutto, y.
. pass, di educère 'trarre fuori '). èeh, interiez
agg. che trasporta, che conduce fuori (ed è per lo più riferito ai
riferito ai condotti che portano un liquido fuori del corpo: dotti efferenti, canali
pres. di effer re 4 portar fuori '. efferità, sf.
vescenza d'idee in italia e fuori. rovani, i-631: non
. carducci, iii-12-84: al di fuori stavano mimi, cioè giullari, e
in rilievo '(comp. da ex-4 fuori 'e fingère 4 modellare, plasmare
effingère (comp. dal pref. ex-'fuori 'e fingère * modellare, plasmare
lat. effiagràre (comp. da ex-'fuori 'e flagrare * ardere ')
'(comp. da ex- * fuori 'e flàre * soffiare ').
a fiorire '(comp. da ex-4 fuori 'e florescère * fiorire ')
disus. che scorre, che sgorga fuori da un luogo (contrario di affluente
). letter. disus. scorrere fuori; sgorgare, fuoruscire. - anche
. effluire (comp. da ex- * fuori 'e fluire * scorrere '
'scolo '(da effluire 'scorrere fuori, sgorgare '); cfr. fr
, di effluire * sgorgare, scorrere fuori '. efflùvio, sm. emanazione
lat. effundère (comp. da ex-4 fuori 'e fundère 4 versare ')
di effrènàre (comp. da ex-4 fuori 'e frenare 4 frenare ', da
. effrènis o effrènus (da ex4 fuori * e frenum 4 freno ').
lat. effugére, comp. da ex-4 fuori 'e fugère 4 fuggire '.
pori e tirare la materia di. fuori quanto puoi, e così si fa
da effumàre, comp. da ex-4 fuori 'e fumare, da fùmus 4 fumo
l'aspira. -emesso, mandato fuori (uno stimolo acustico); alto
aspiranti ai sacri ordini che si trovino fuori del loro seminario, sia degli alunni
degli alunni di un seminario che dimorino fuori del medesimo. = voce dotta,
deriv. da igerère 4 trarre fuori, emettere ', comp. da ex-4
, emettere ', comp. da ex-4 fuori 'e gerire 4 portare '
tutti i casi, dal terzo in fuori. e questo numero non entra nelle
egregissimo). superiore all'ordinario, fuori del comune, che ha pregi singolari
', comp. da ex 4 fuori 'e grex gregis 4 gregge ',
obliquo, come / di volo, trasse fuori dall'ippòdromo / il cavaliere.
', comp. da ex 'fuori 'e gradi 4 procedere, avanzare '
{ egurgitò). letter. gettare fuori impetuosamente. cicognani, 3-130: è
che questo stesso vostro regime vi butta fuori, ora eccovi qua! -
messer tale? fagiuoli, 1-4-298: fuori, vi dico, che vergogna!
che eiacula, che emette, getta fuori. -anche per simil.
. 2. emanare, mandar fuori, emettere (un odore, ecc
dal lat. èiaculàri 1 lanciare, gettar fuori '. eiaculatóre, agg.
, dal lat. èiaculàri 'gettar fuori '. eichhòrnia, sf. bot
. neol. che può essere proiettato fuori con l'occupante in caso di pericolo
deriv. dal lat. eiectus * gettato fuori, emesso '. eiètto,
voce dotta, lat. eiectus * gettato fuori '. eiettóre, sm.
fra noi, e produsse la sua virtù fuori dalle azioni della famiglia, questa trovò
che spinge, che allarga in fuori '(anche èxarfjpio? 'che
l'appetito dell'umana laude verrà di fuori,... allora l'ira.
apuleio), da èrùctàre * mandar fuori '; cfr. fr. éructation (
piccola come una cabina telefonica possa venire fuori tanta roba da mangiare. una vera
. -per estens. lo sprizzare fuori (di luci, di scintille,
, 7-28: nella esagoge, o uscita fuori, di lacco ed in simili
. è£ocy
, exalare), tr. mandare fuori, emanare, sprigionare, far evaporare
viscere, la terra esali e mandi fuori quei duoi vapori. tasso, 13-i-646:
la particella pronom.). uscir fuori, emanare, diffondersi, espandersi, disperdersi
trovò la via per esalarsi e sbuffava fuori da quei volti protesi come il vapore da
svapora, / se traspira al di fuori e si disperde, / tutto il valor
combusta bonaia... dalla parte di fuori con foglie di felci e con polvere
), agg. uscito, mandato fuori, scaturito (odori, vapori, anche
cuore, per agevolamento di sé, manda fuori. a. f. doni,
esalazioni d'umori o per bizzarria scappata fuori di molte zucche vote. sassetti,
che non avendo alcuno esalo, né trovando fuori alcun respiro, più crudeli l'assediano
dee adunque l'uomo avvilirsi, né fuori di modo esaltarsi. a. f.
. cassola, 1-86: ne venivano fuori lettere abbastanza lunghe, ribollenti di specioso
uomo oppresso. niuna esaltazione è allora fuori di natura; mentre l'amicizia d'un
sudditi o stranieri, che sono dottorati fuori dal regno, devono an- ch'essi
di dentro, e guardata al di fuori; che i soli amici e servitori ben
(ori ginariamente 4 spingere fuori, fare uscire ', e anche 4
tutte le usanze e per casa e fuori. pulci, 3-2: colle spade si
nella corte per fare officio: ma di fuori della corte poneano i suo'deschi,
, 2-74: michele tucci aveva tirato fuori da una tasca della giamberga un pacchetto
di più, come una coscienza nuova fuori di lei, che esaminasse, giudicasse.
ebber mai più di nuovo a metter fuori; / perché... / nel
porte, / di gran malinconia serei fuori. bisticci, 3-265: non voleva
pass, di exigère, propriamente 'cacciar fuori, spingere in fuori ', quindi
propriamente 'cacciar fuori, spingere in fuori ', quindi 'esigere '.
sembrava non dovesse esaurirsi mai, cavava fuori figure e casette di cartone dipinto.
tale scrittore si è esaurito. ha messo fuori tutto quello che aveva di buono,
es- (lat. ex * da, fuori ') e bandire (v.
di'che pensi fra un mese esserne fuori: che quando fussi esbrat
venisse a l'esca, ancor uscisse fuori. -dare, porgere esca a
., 8 (130): cava fuori esca, pietra, acciarino e zolfanelli
, comp. da ex 'da, fuori 'e cavare * cavare '.
part. pass, di excerpère * trarre fuori '. escertóre, sm.
un tratto, ecco le lingue andar fuori di squadra, incalzarsi i punti interrogativi,
in grande e particolar odio questa gente -gettar fuori con forza, espellere. di fuorusciti
escludendo ogn'altro simgioso di vivere temporaneamente fuori della bolo d'autorità e di conquista.
bambino da ex * da, fuori 'e claustrum * chiostro ').
, ch'impera / a l'uninere fuori da un luogo; impedire l'entrata;
potendo nuocere in altro, ci escludino fuori de le mura, derni,
sangue, come fatte con macchinati fini, fuori di tempo e fuori della ragione.
macchinati fini, fuori di tempo e fuori della ragione. fogazzaro, 1-102: quand'
voce dotta, lat. exclùdère 'chiudere fuori '(comp. da ex '
'(comp. da ex 'fuori 'e claudère * chiudere ');
sono tenute lontane da un luogo, fuori da una situazione; rifiuto, divieto
muro d'un cimitero di campagna, fuori degli occhi della polizia che non si accorse
tutta l'italia per essere stati messi fuori da scrittori, i libri de'quali
gli sforzi, quando appunto manin venne fuori a prestar appicco agli esclusivi.
; superi, raro esclusissimo). tenuto fuori da un luogo, impedito di entrarvi
luogo, impedito di entrarvi; tagliato fuori (e può riferirsi anche a esseri inanimati
via, espulso, respinto, tagliato fuori; esiliato, proscritto. livio
laida e più vituperevole poich'egli furono fuori del pericolo. alberti, i-265: a
. -letter. schiuso, venuto fuori. livio volgar., 4-294:
degli oblati. comisso, 7-255: fuori dalla sala di ballo erano invece gli
giordani, iv-33: mandare le figliuole fuori della patema casa escluse della eredità col
purché andasse in luoghi liberi, e fuori degli esclusi loro stabilimenti. a
voi che rispondere, non essendo possibile fuori delle proposizioni geometriche l'escogitare una verità
d'annunzio, iii-1-894: legatelo e gettatelo fuori /... / e correte
. (escórro). ant. correr fuori, irrompere. -per estens.:
voce dotta, lat. excurrère 'correr fuori '. escorsióne, sf. ant
. exsereàre, comp. da ex * fuori 'e scredre * sputare '.
1-117 (272): volendo andare pur fuori del letto per la necessità de'miei
collocandosi in guisa da sporgere al di fuori del nido ». d'annunzio,
per mantener la persona individuale e discaccia fuori gli escrementi superflui, cioè il seme
i materiali da eliminare e di portarli fuori dall'organismo, per depurare il sangue
che escretori addimandati sono, si trasfonde fuori nel terreno. 0. targioni tozzetti,
e di rifiuto e di portarli fuori dell'organismo. muratori, 3-109
e di alcune materie dal di fuori introdotte, come sono l'intestinale e l'
. da ex 4 da, fuori 'e cernire 4 vagliare, separare,
, deriv. da excubàre 4 dormire fuori, vigilare ', comp. da ex
vigilare ', comp. da ex 4 fuori 'e cubare 4 esser coricato '
, deriv. da excubàre 4 dormire fuori, vigilare'. cfr. isidoro, 9-3-42
, deriv. da excubàre 4 dormire fuori, vigilare '. esculàpio,
adriatico. 2. breve giro fuori della residenza abituale, a scopo di
. volo della fantasia o del pensiero fuori dei termini prefissati del ragionamento o del
da excurrère * cor rere fuori '): * incursione, scorreria,
digressione '(da excurrère 'correre fuori '). escusa (excuza)
condannato o debitore del fisco possegga beni fuori dello stato..., se non
prima legittima escussione contra la persona e beni fuori di detti stati esistenti. statuti di
: « una donna che recita anche fuori della scena ». genere esecrabile.
perfetta, da quella primitiva e naturale in fuori. carducci, iii-25-252: delle disposizioni
ingrosso, e nell'eseguire poi, vengan fuori per minuto. bocchelli, 1-i-290:
speme de gli aviti regni, / menano fuori, con l'essempio loro / gli
qual più tosto formar si debbano e fuori mandarne le scritture. ariosto, 37-119
, teneva i libidinosi voleri repremuti, fuori che allo ingenerare. tasso, n-ii-294
merce): deriv. da ex * fuori, da parte 'e il verbo emére
/ da due o tre miei segretari in fuori, / per una anima santa,
l'encefalo, che si spinge fuori della scatola cranica.
, comp. dal gr. é£ 1 fuori 'e èyxécpaxo <; *
incorruttibile e esente da ogni mutazione, fuori della locale. testi, i-206:
una gabella qualunque posta sui contratti fatti fuori di essi. cattaneo, iii-3-140:
giustizia): comp. da ex * fuori 'e arcère * trattenere, rinchiudere
.. diventano eretici, ed uscendo fuori, sono tenuti per esercitanti nimici.
andò a uno luogo del vescovado, fuori della porta di santo gallo. gelli
squadra e compasso, trasportavan la guerra fuori del proprio nido. barilli, 2-38
pareva battesse un albero carico da cui saltasse fuori da un istante all'altro un esercito
tutta la faza. -essere fuori esercizio: essere privo dell'elasticità,
i-485: riporterò le gambe a firenze così fuori d'esercizio, che mi parrà un
fausto dovette interromperlo per dirgli che era fuori esercizio e che quindi parlasse adagio.
sotto colore di esercizio uscendo con quegli fuori della terra, gli condusse tutti nel
. dal gr. è£ * fuori 'ed gpyov * opera '.
part. pass, di exserère 'tirare fuori '. esèrto (exsèrto),
agg. sporgente, che sporge in fuori. targioni tozzetti, 12-8-399: quattro
. pass, di exserère 'tirare fuori * (detto specialmente della lingua).
mettere, portare, produrre al di fuori '(deriv. da ex 'fuori
fuori '(deriv. da ex 'fuori 'e hàbère * avere, tenere
d'uva, con le gambe che restavano fuori e scalciavano. se ne tornarono senza
, lat. exigère, propriamente 'cacciar fuori, espellere ', poi * riscuotere
* (deriv. da ex 'fuori * e agire 'spingere, mandare avanti
singolare e grande si distingua al di fuori per un volto o un occhio
con tutti i suoi seguaci ne furono fuori gittati e danati a perpetuo essilio.
: eccellente, raro, singolare, fuori dell'ordinario. boccaccio, viii-3-125:
eso-, dal gr. è£co 4 fuori '. esinaniménto, sm. disus
una trentina d'anni; e così fuori d'ogni legge, senza alcun documento tra
confermare 1'esistenza di qualche cosa di reale fuori di noi che è la cagione determinante
la natura, come immota al di fuori, e agitata da un travaglio interno,
piacere perché ci s'afferma immobile esistente fuori di noi; e noi per lei ci
-si dimostrano sofistiche, perché a, fuori del giudizio, non è pensabile ma solamente
qualche cosa di reale e di attivo fuori di noi che è la cagione eccitatrice
, i-2-135: il concetto non esiste fuori della sua vita e ogni pensamento di
per lungi che si vada, nuotare fuori dell'acqua o, per alto che si
per alto che si salga, volare fuori dell'aria. serra, iii-140: l'
comp. da ex * da, fuori 'e sistère * stare, fermarsi '
batte agli occhi e sta per saltarti fuori; e la tua voce serena! bacchelli
è§ito). disus. uscire, andar fuori, allontanarsi. baldinucci, 2-6-344
corridore, dalla parte verso il di fuori, son prima gli esiti architravati,
legge, non riconosce alcuna legge, fuori legge. - con valore attenuato:
. 2. sostant. persona fuori legge, senza legge. c.
forma ipostatica da ex lège 4 fuori della legge '. esmanza,
comp. dal gr. * fuori 'e dcaxó? * otre '.
, comp. dal gr. ££
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e cannibalismo (v.)
costituita dalla posizione del cuore al di fuori della gabbia toracica. = voce dotta
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e xap8£a 4 cuore '.
, comp. dal gr. è£co 4 fuori 'e xaprcói; 'frutto '
voce dotta comp. dal gr. 4 fuori 'e centrico (v.).
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e cervi cite (
, propriamente 4 che dorme fuori '. esocèto (essocèto,
còxoito?, propriamente 4 che dorme fuori '; cfr. fr. exocet (
, comp. dal gr. ££cù 4 fuori 'e chinasi (v.).
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e xp£v0 4 separo, secemo
. £z, (ù 4 fuori 'e séppia 4 pelle '.
, comp. dal gr. ££cù 4 fuori 'e dinamica (v.)
^ oso?, comp. da 4 fuori 'e ò8òq 4 strada '
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e faringe (v.).
dal gr. g£ (o 4 fuori 'e dal tema di cpépco 4 porto
sporgenti ', comp. da 4 fuori 'e ócp&ax|i. ó <; 4
quale i maschi scelgono la moglie fuori del loro gruppo sociale. =
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e y dipoi; 'nozze
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e yéveai? 4 origine
agg. geol. che nasce dal di fuori. -agenti esogeni: quelli che
, comp. dal gr. è£co 4 fuori 'e -yevfa 4 che genera \
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e getto (calco dell'
, comp. dal gr. g£co 4 fuori 'e incrocio (v.).
exumbrella, comp. da ex 4 fuori 'e dal lat. scient. umbrella
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e metamorfismo (v.)
parte ove non avea la manica lasciava fuori una spalla. milizia, ii-359:
-l8oq, comp. da g£<ù 4 fuori 'e dipo; 'spalla '.
, comp. da ££cù 4 fuori ', e òpoxoyéto 4 ammetto, confesso
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e nartece (v.)
composta la mente di dentro e di fuori, da un lato abbandonato il secolo
, comp. dal gr. 'fuori 'e noù? trosóg * piede '
. dal gr. ££cd 'fuori 'e pterygota. esòpulo,
stella di passione. 3. uscir fuori. - anche al figur. c
esorbitare), agg. uscito fuori dalle orbite (gli occhi); stralunato
a priori e giustificazioni a priori non è fuori dalla storia. 2. cacciare
se facessi una parte in commedia; fuori di questo discorrere fittizio, non ci ha
gionata beccafichi sia nato, e balzato fuori bello e vestito da una cazzaruola di
, comp. dal gr. g£co * fuori 'e reattore (v.)
, comp. dal gr. g£co 'fuori 'e féco 'scorro'.
voce dotta, comp. da g£co 'fuori 'e p [£oc * radice':
, agg. ant. nato, uscito fuori, spuntato. poliziano, 1-770
dotta, comp. dal gr. 'fuori 'e scheletro (v.).
dotta, comp. dal gr. * fuori 'e sfera (v.).
dal gr. ££ < * > 1 fuori 'e osmosi (v.).
, comp. dal gr. ££co 4 fuori 'e spora (v.).
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e spora (v.).
, comp. dal gr. ££co 4 fuori 'e arópia 4 bocca '.
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e storico (v.).
, comp. da 6l * tù 4 fuori 'e òoxéov 'osso'; cfr.
cóatpa, da è£co&éco 4 caccio fuori '. esotècio, sm.
dotta, comp. dal gr. 4 fuori * e fbjxtov dimin. di
dotta, comp. dal gr. 4 fuori 'e terapia (v.).
exoterica », o sia per lo di fuori, pubblica ed accomodata a i pregiudicii
, comp. dal gr. è£co 'fuori 'e termico (v.).
due piani, col balcone che sporge in fuori nel centro della costruzione, come deve
inconsuete suggestioni; che è posto al di fuori di una precisa realtà storica e sociale
degli altri, non si getta al di fuori con le parole, con i gesti
ad espandersi e ad assorbire al di fuori le cose ed i servigi. cattaneo,
. expandère, comp. da ex * fuori 'e pandère 'stendere,
modo a nostro dispetto l'immaginarci ancora fuori d'iddio il niente, come un pozzo
di espansione e di potenza al di fuori, l'inghilterra si ripiega in se
. -per estens.: estendersi fuori dal luogo d'origine (un'arte
. -per estens. il portare fuori dal luogo d'origine (un'arte
part. pass, espulso). mandare fuori, fare uscire, eliminare dall'organismo
quello che dee essere espulso e mandato fuori. redi, 16-i-25: certi magri mediconzoli
[sono] prescritti con intenzione di espellere fuori della cute il veleno pestilenziale. a
. 6. figur. mandare fuori, produrre, generare. d'annunzio
produce nulla che espella da sé e abbandoni fuori di sé, inerte e bruto.
voce dotta, lat. expellère 'cacciare fuori ', 'allontanare, esiliare '
fatti esterni (di ciò che accade fuori di noi: esperienza esterna) e
ci si attende. -contro vespettativa, fuori dell'espettativa: diversamente da quel che
spesso augumentata la somma del chiesto, fuori della loro espettativa. alfieri, 4-209
che si sperava o prevedeva. -essere fuori di ogni espettazione: non sperare più
però di amorosi pensieri, ed essendo fuori d'ogni espettazione di poter in tal luogo
piero incolpato, che, volendo, fuori di ogni espettazione, riavere i suoi
. 000 esemplari. -tirar fuori, cacciar fuori (con difficoltà).
esemplari. -tirar fuori, cacciar fuori (con difficoltà). petruccelli della
espirare1, tr. fisiol. mandar fuori l'aria dai polmoni (ed è
cominciò a ritirarsi e sottentrò l'aria di fuori ne'vasi vuoti e canali aperti;
incominciando già il calor naturale a sospinger fuori questa sustanza d'aria per isvaporarla,
. e letter. ritrovare, tirar fuori con studio, con abilità; racimolare
umile, che non maggiormente sia gittato fuori del cuore, ed espiuvicato per le
, tutto si muta dentro e di fuori, il cuore acceso d'ira tutto si
perché la parola, che si esprime di fuori, non è parola, non è
pronom. effondersi, sprigionarsi, uscir fuori. gioberti, 12-iii-319: secondo i
necessità, non vuol dire che al di fuori di esso non vi sia necessità.
, le cava [le verità comuni] fuori dal tesoro comune dell'intelligenza e separandole
. che si apre bruscamente e scaglia fuori il suo contenuto (un organo vegetale,
esplose finalmente il cognato, scattando dalla sedia fuori di sé e picchiando il bastone sul
dotta, dal lat. explòdère * cacciar fuori, cacciar via, respingere '(
(comp. da ex 1 via, fuori 'e plaudère * applaudire '
stieri sapere ciò che avvenisse fuori della fossa interna, d'onde
, visto tutto deserto e tranquillo di fuori, fece venire avanti due di quei tristi
[l'educazione] d'esplorare da fuori con pa si incerti l'interminata periferia a
volta, 2-ii-2-256: converrà dunque trarnelo fuori [il pesce dell'acqua], ed
neri bordi, la ferita spaventosa vomitò fuori le viscere di fuoco. -figur.
questo mondo pletorico ed esplosivo è qui fuori, tra una beccheria e un bar,
un piccolo negozio di merceria che tiene fuori allineati tre pupi di legno grandi al
promemoria non sa il dicastero suggerire altro fuori che convenisse farsi carico di questi lumi
coniugaz. cfr. porre). mettere fuori, mettere in mostra, offrire alla
, sopra il banco, facendogli mettere fuori soltanto una manina. baldini, 1-753
12-24: ingravida fra tanto, ed espon fuori / (e tu fosti colei)
abbastanza, ed io l'ho già fuori affatto del cuore. foscolo, xiv-404:
ammacchi di dentro e agli smacchi di fuori. comisso, 7-206: i ricchi
comp. da ex 1 da, fuori 'e ponère 'collocare, posare '
ristretto dicesi anche del trafugare e portar fuori di una casa le cose assegnate per l'
voce dotta, lat. exportàre * portare fuori '(comp. da ex 1
comp. da ex 1 da, fuori 'e portare * portare ');
merci) ', da exportàre 'portare fuori '; cfr. fr. exportation
una palla d'argento col braccio esporto fuori del letto sopra un vaso di rame,
commentatore ', da exponère 'metter fuori '. esposizióne (ant.
nella tragedia greca] le uccisioni avvengono fuori scena, e se ne sentono gli
di persona o cosa che è collocata fuori, che è messa in mostra,
: alla vista di quei che vengon di fuori per dare un ultimo segno di riverenza
mettersi in comunione col mondo all'in- fuori dell'esposizione, che per questo appunto acquista
esposizione ', da exponère 'porre fuori '; cfr. fr. exposition (
; superi, espostissimo). messo fuori, in mostra; offerto alla vista;
arno. cardarelli, 6-130: rimasto chiuso fuori, esposto all'acqua, elemento
stambugio. 10. letter. cavato fuori, fatto uscire, spremuto; versato
. pass, di exprimère * mandar fuori '. esprimanzìa, sf.
ordinato e fatto per esprimere e manifestare di fuori il senno, ed il lume dentro
suoi raggi, esprime anche al di fuori questa compenetrazione delle anime, l'individualità
11. spremere, vuotare premendo; cavar fuori, trarre, estrarre; mandar fuori
fuori, trarre, estrarre; mandar fuori, emettere (un liquido, una
indurre a indicare con precisione; tirar fuori con la forza o con altro mezzo
(comp. da ex 4 da, fuori 'e premère 1 premere, schiacciare
imprimere ') 'spremere, cavar fuori, strizzare', con i sensi traslati:
. (espròtno). ant. tirar fuori; far sgorgare (un fiume)
con valore intensivo e promire 1 cavar fuori '). espromésso, sm.
, sf. l'espellere, il mandar fuori; estromissione; eliminazione di sostanze
: può la medicina procurare l'espulsione fuori del corpo di queste già formate arene
insino alla intera espulsione de'francesi fuori d'italia. sarpi, i-1-209: vostra
, 15-ii- 490: a mandar fuori tutte quelle materie che sono ragù- nate
donde elle possino essere mandate e spinte fuori facilmente da la natura per mezzo della virtù
, a voler ch'ella lo spinga fuori. tassoni, vii-299: togliono [quelle
la virtude espulsiva, cioè ch'ella caccia fuori la vivanda quand'ella è cotta.
part. pass, di expellère 4 cacciare fuori '; cfr. fr. expulsif
), agg. cacciato, mandato fuori, emesso dal corpo. g
part. pass, di expellère 1 cacciar fuori '; cfr. fr. expulseur,
part. pass, di expellère 'cacciare fuori '. espùngere, tr.
e però separabili dall'utili ed espurgabili fuori del corpo in qualunque maniera si possa
, ix-3 (no): così cacciate fuori queste cose e ricise al postutto,
luogo da balie esquisite, che sono ritrovate fuori dal serraglio. 5. estremamente
la materia, e non le viene di fuori. l'astro e l'atomo si
, e invece l'ho già messo fuori di me come cosa in sé,
sale verso il cielo, sembra d'essere fuori del mondo. -trovarsi posto,
10 ero in uno stato di febbre, fuori del mondo. levi, 1-113:
giorno in oriente fu, / armati fuori a campo se ne vanno. c.
non era sorta ancora, ma là, fuori, nel mare, c'era uno
., ii-301: se tu uscirai fuori a battaglia contro a'tuoi nemici,
! costei ci è dentro. -essere fuori: uscire; trovarsi fuori mano. -
. -essere fuori: uscire; trovarsi fuori mano. - al figur.:
, 13: tutta rimango consolata e sono fuori di dolore. pataffio, 1:
un bambino? tu se'pure oramai fuori di fanciullo. giov. cavalcanti,
contadino, con marra e pala fossino fuori del cerchio delle mura a far fossi
quand'e'fu preso, tu ne sarai fuori / stasera,... /.
non dovrebbero venire coloro: siamo troppo fuori della loro strada, grazie al cielo.
è e che non è, saltan fuori a volersi più ben di prima. nievo
pensarsi, quanto impossibile ad aver effetto fuori dell'immaginazione. -già fu,
: tu vanne a casa e cava fuori e visita / gli abiti e, quanto
, ch'era vissuto circa due anni quasi fuori dell'anima sua, fuori di quella
anni quasi fuori dell'anima sua, fuori di quella della madre, povero bimbo,
che dentro a l'uomo e di fuori da esso lui rimovono da l'abito
», o sia per lo di fuori, pubblica ed accomodata a i pre-
?, deriv. da g£cù * fuori 'che si fa in pubblico, che
. exsùdàre, comp. da ex * fuori 'e sudare 'sudare'; cfr.
lat. exstàns -antis 'che sta in fuori, rilevato », part. pres
i sensi e dalle cose sensibili che son fuori di noi, per contemplare internamente le
dell'amore mi avevano infiammato e rapito fuori di me. manzoni, pr. sp
i rospi], cantavano col muso fuori dell'acqua limacciosa e verde, cantavano
ti. i 'esco di me', 'sto fuori di me'; cfr. fr.
essi, acconciatisi in atto di rapiti fuori di sé a vedere le più segrete cose
atmosfera irreale che pare isoli la realtà fuori dal tempo e la sottragga al suo
, gr. èxotcmxóc; * che è fuori dai propri sensi ', deriv.
piatte. 5. che è fuori del tempo. gioberti, 1-iii-328:
lat. tardo extempordnéus, da ex * fuori 'e tempus -óris * tempo '
tale portentosa facoltà di estendere il volere fuori dei limiti dell'intelletto, ma al
civile col terrore dentro la città; fuori, difende ed estende lo stato. papini
che stan rimpiattate tra l'estremo limite fuori del porto d'alessandria e il principio
, de quale gran parte si estendeva fuori dell'imperio romano. galileo, 3-1-399
, conduce gli uomini al massimo, fuori del quale non si può passare e
4 stendere comp. da ex 4 fuori * e tendère 4 tendere estendìbile,
è riferito); che viene da fuori (una forza, una spinta).
o di oggetti che l'uomo considera fuori di sé. dante, conv.
il quale quelle cose ch'egli vede di fuori, nunzia e presenta all'interiore occhio
(rispetto all'uomo che la sente fuori di sé). -relig. ciò
3. psicol. proiettare al di fuori della propria coscienza la causa delle proprie
mediante il quale si proiettano al di fuori della coscienza le manifestazioni che i sensi
interventi chirurgici, per spostare al di fuori dell'incisione praticata nel corporei paziente un
abbracci. 3. figur. fuori del soggetto che agisce, nel mondo
, scacciare '(da ex 'fuori 'e termìnus 1 confine '):
, esterminatóre delli beni, trai- tore fuori della dritta via, secondo che dice il
, perocché per loro molti ne trae fuori de'termini e della grazia e della gloria
il ricompensarsi con un taglione, adiratisi fuori di modo [gli ungheri] proposero
, avv. dall'esterno, al di fuori, all'aspetto, alla vista;
. dal lato esterno, dalla parte di fuori. casti, xxiii-503: altro inconveniente
. extèrno), agg. che è fuori, che appare al di fuori,
è fuori, che appare al di fuori, che è visibile dal di fuori.
di fuori, che è visibile dal di fuori. folengo, ii-20: or piacque
, vicende, esperienze appaiono al di fuori, esteriormente, o qualità o sentimenti
3. che proviene di fuori, che opera dal di fuori,
di fuori, che opera dal di fuori, estrinseco (un impulso, una forza
cose percepibili; l'insieme degli oggetti fuori dell'uomo. de sanctis, iii-166
è anche questo: non più cercar fuori ma lasciare che parli, col suo
trova (o accade, o proviene) fuori della casa o della famiglia.
. 9. che è posto fuori, che è in posizione eccentrica,
2-2-21: non così tosto erano cessati fuori li travagli de'nemici esterni, che
-angoli alterni esterni: che si trovano fuori delle rette parallele. -angoli coniugati esterni
esterna: riportata in campo avversario, fuori casa. 16. con uso avverb
. 16. con uso avverb. fuori, di fuori. buonarroti il giovane
. con uso avverb. fuori, di fuori. buonarroti il giovane, 5-802:
sì tosto che si mette il piede fuori della soglia [di casa],
estèrno2, sm. ciò che è fuori; la parte esterna di un oggetto
distingueva. 1 -allesterno: fuori di una casa, nella parte esteriore
1 -nellesterno di qualcosa: fuori di una determinata cerchia. casti
e del governo. -dalvesterno: da fuori. - anche al figur.
7. cinem. scena realizzata e girata fuori del teatro di posa. -specie al
, lat. extèrus * che sta di fuori deriv. da extra * fuori \
di fuori deriv. da extra * fuori \ èstero2, sm. straniero,
porta, mi vide -erto -col petto in fuori -innanzi a sé - retrocesse esterrefatto.
disumano. montano, 280: t fuori della realtà » non c'è nulla,
rassegnata a morire? l'avrei tratta fuori da un pezzo, accuratamente...
di questa crisi l'università, tagliata fuori dalla vita del paese, scientificamente meno
. bartoli, 5-507: come il fuoco fuori della sua sfera, estinguibile, se
, che al momento opportuno viene spruzzato fuori con violenza o con comando dall'esterno
il quale ogni divinazione ammetteva ed insegnava fuori che testispicio, che era una conseguenza
un oggetto a una persona); trarre fuori, cavar fuori (un oggetto da
persona); trarre fuori, cavar fuori (un oggetto da un luogo, dal
bandito '(comp. da ex-'fuori 'e torris, della stessa provenienza di
deriv. dal lat. extollère * cavar fuori '(comp. da ex
limite; oltre, al di là; fuori da. tansillo, 7:
= voce dotta, lat. extra 4 fuori, all'esterno '. estracàrcere,
pref. estra- (lat. extra 4 fuori, all'esterno ') e da
extradére, comp. da ex 4 fuori 'e tradère 4 consegnare '.
): comp. da extra 4 fuori 'e traditio -onis 4 consegna '.
pref. estra- (lat. extra 4 fuori ') e da dosso; cfr
e sm. disus. chi esporta fuori da uno stato una merce. -
pref. estra- (lat. extra 4 fuori, all'esterno ') e da
, comp. dal lat. extra 4 fuori 'e mittére mandare \ estramissióne
, comp. dal lat. extra 4 fuori, dall'esterno 'e missio -onis
... gruppi di case venir fuori con una certa chiarezza, benché sformate
che non è a proposito, che è fuori luogo; diverso, lontano, privo
si impone, che preme dal di fuori; che si introduce dal di fuori nell'
fuori; che si introduce dal di fuori nell'animo. parini, giorno,
3-14: l'oggetto, quasi, da fuori passa dentro al pensiero: non è
', deriv. da extra 'fuori '. estrànghelo, sm. antica
e la signoria poca altra faccenda aveva fuori delle cause private: e quando la guerra
'(comp. da extra 1 fuori 'e ordinàrius 'ordinario, consueto
: cfr. trarre). tirare fuori; cavare, levar fuori una cosa
). tirare fuori; cavare, levar fuori una cosa (prevalentemente con forza,
andò allo inferno, e parte ne trasse fuori, e parte vi lasciò dentro;
ei non volea che il grano uscisse fuori, / ma che in quel cambio avria
voce dotta, lat. extrahére 1 tirar fuori '(comp. da ex 1
comp. da ex 1 da, fuori 'e irahère 'trarre ');
di estrarre), agg. tirato fuori, cavato, levato fuori (prevalentemente
. tirato fuori, cavato, levato fuori (prevalentemente con forza); espulso
pian piano da i medici fu tratto fuori. galileo, 4-2-18: la mole
con lettere dell'alfabeto, che vengon fuori dei fogli dei libri. tommaseo [s
qualche lettera dell'alfabeto, che vengono fuori de'fogli manoscritti, libri di conti
questo tempo [enrico vii] diede fuori la nuova legge 'ad reprimendum ',
-antis (comp. da extra * fuori 'e dal part. pres. di
2. stranezza, bizzarria; azione fuori dell'ordinario, del consueto.
medie. ant. versamento del sangue fuori dei vasi sanguigni. = voce
scient. extravasàtió -snis * versamento in fuori '(comp. da extra * fuori
fuori '(comp. da extra * fuori 'e vas vasis 'vaso condotto
con cui da un luogo si cava fuori una cosa o si fa uscire una
part. pass, di extrahère 1 cavar fuori '); cfr. fr.
la dolente anima se ne volesse di fuori uscire. anguillara, 6-329: ma il
la spera ottava; e che di fuori da esso non fosse altro alcuno.
3. che sta o appare al di fuori di uno spazio; esterno, superficiale
di exter o extèrus 4 che è fuori '); cfr. fr. extréme
di rimanere... al presente fuori d'ogni ragione ingiustamente gli estremi.
., i-74: quel misero, fuori d'ogni speranza e ridotto all'estremo
, comp. da ex 4 da, fuori 'e tricae 4 cose da poco
. estrinsecaménte, avv. al di fuori, nella parte esteriore; apertamente,
nascere il bisogno di estrinsecare al di fuori quel che sente in sé. arila,
iv-236: 'estrinsecare'. propriamente vale 4 trarre fuori dah'intemo, dall'intima natura '
tr. in senso concreto: spingere in fuori; aprire, allargare, dilatare.
e i medesimi moti, estrinsecati al di fuori, producono le parole. cattaneo,
luce sospinta dal sole irraggia al di fuori, cerco fuori di me quello che
dal sole irraggia al di fuori, cerco fuori di me quello che può rendere immagine
letter. ciò che appare al di fuori ed è estraneo all'intima essenza dell'
sanz'ordine, non strinse / cagion di fuori o estrinseco 'ngegno; / ma
tende a produrre un'azione esteriore, fuori dal soggetto operante. savonarola
riferisce all'esterno; che si trova fuori di un luogo; che agisce all'esterno
battesimo. m. palmieri, xv-368: fuori di casa non cerchi la madre della
10-34: non ha mestier colui di parlar fuori, / ch'occupato è di dentro
estrinseche alle anime, contemplate al di fuori come esempli e ammaestramenti. carducci,
io ho già detto, fu udito di fuori da molti. machiavelli, 3
s'intende. 6. che abita fuori dei confini, straniero, esule,
niun aggio della zecca, volano facilmente fuori del paese, e vanno a terminare
o appare, o agisce al di fuori. - anche: esteriorità, apparenza.
sempre qualche cosa dall'estrinseco e mandando fuori qualche cosa da l'intrinseco: onde
-dall'estrinseco: dall'esterno, dal di fuori. savonarola, iii-236: ogni operazione
dall'aw. lat. extrinsècus 4 di fuori ', comp. da extrim (
comp. da extrim (extra) 4 fuori 'e secus 4 appresso, altrimenti
appare dettato da un impulso improvviso, fuori di ogni regola e abitudine e convenzione
della narrazione io ho fatto un salto fuori dell'ordine cronologico degli eventi. prati,
dotta, comp. dal lat. extra fuori * e da flettere, foggiato su
estrométtere), agg. messo fuori, espulso, escluso. bernari
. mettere), tr. metter fuori, espellere, escludere. einaudi,
2. per estens. mandar fuori, emettere (voci, suoni,
= comp. dal lat. extra * fuori 'e da mettere, foggiato su
2. per estens. il metter fuori. c. e. gadda,
voce dotta, lat. extrorsus * in fuori, verso l'esterno ', comp
', comp. da extra * fuori 'e versus * verso '.
estroversióne, sf. il rivolgere al di fuori, il rivolgersi al di fuori.
di fuori, il rivolgersi al di fuori. magalotti, 1-44: le statue
dio non attraverso la pura contemplazione, fuori di se stesso (nel linguaggio dei
, introversi: perché quegli cercano dio fuori di loro stessi, cioè ne'misteri
si potrebbe chiamare estravertito: che butta fuori di sé, confessa, manifesta,
estrovèrso, estrovertito). rivolgere in fuori, rivolgere verso il mondo esterno.
, comp. dal lat. extra * fuori 'e vertère * volgere '
). ant. e letter. cacciar fuori, spingere fuori. galileo
e letter. cacciar fuori, spingere fuori. galileo, 3-1-147: il
. extrudère, comp. da ex 4 fuori e tradire 4 cacciare, spingere '
. extruère, comp. da ex 4 fuori 'e strulre 4 ammassare '.
letter. lo spingere, il cacciar fuori. galileo, 4-3-160: riducendola
. pass, di extrudère * cacciare fuori '. estrusivo, agg. atto
di estrùdere), agg. cacciato fuori, spinto fuori. c
, agg. cacciato fuori, spinto fuori. c. e.
/ galleggianti. montale, 1-123: fuori è il sole: s'arresta /
, comp. dal lat. ex 'fuori 'e da tumulazione (v.
suo profondo rifugio perché la tarantola venga fuori. a questo doppio solletico l'estuoso e
el quale surgendo bolliva, cioè mandava fuori una bolla d'acqua, e dalla
superare, eccedere. 5. cavar fuori, tirar fuori. a. neri
. 5. cavar fuori, tirar fuori. a. neri, 191:
. exuberàre, comp. da ex * fuori 'e uberàre, da uber ubèris
. exulceràre, comp. da ex 'fuori 'e ulcerare 'produrre un'ulcera
ne congetturarono l'etimo da ex 1 fuori 'e solum * suolo, terra,
oro, andare al forziere, cavarne fuori la donna. -per simil.
inhumàre, comp. da ex 4 fuori 'e humàre, da humus 4 terra
exsùpèràre, comp. da ex 'fuori 'e supèràre 4 superare'. esuperanza
viscere ', comp. da ex 4 fuori 'e viscèra 4 visceri '.
nel suo letticciuolo con le braccia riverse fuori delle lenzuola in segno di eternale stanchezza
, fare che non abbia mai fine (fuori dei termini del tempo); rendere
2. rifl. diventare eterno (fuori dei termini del tempo).
, agg. reso eterno (fuori dei limiti del tempo).
della eternità di ciascuno, ma è fuori dal tempo che è nozione collettiva.
peculiarità di ciò che sta al di fuori del tempo, di cui non si può
, dell'immortalità, della durata infinita fuori dal tempo (gli spiriti celesti, gli
come parte congenea di esso, tagliata fuori dalla massa, dirò così, della sua
desiderio o da leggi imposte dal di fuori di sé. rosmini, xxi-34
', cioè della legge ricevuta da fuori di noi. gioberti, 1-iv-486: quindi
a norme e a fini imposti dal di fuori. b. croce, i-4-205
-etica eteronoma: etica che pone al di fuori dell'uomo la legge, il fine
eteronoma. 2. posto al di fuori, esterno. gramsci, 8-320:
. medie. produzione di masse morbose fuori dal luogo dove risiedono i tessuti normali
. stimoli delle extrasistole che si sviluppano fuori dal nodo del seno). =
livido, cresce e si allarga; siamo fuori del tutto; il ballo ingrossa,
mai veienta se pria non fosse cavata fuori l'acqua del lago albano. collenuccio
iii-24-20: noi tre abitavamo, subito fuori porta fiorentina, tutta noi, una
piangere e cantare sono tali / che balza fuori chiaro l'alfabeto / del cifrario segreto
e lucia, 80: tutto al di fuori era silenzio, e un passeggero avrebbe
che erano poste in euritmia al di fuori, non avessero dato un indizio
. neol. dollaro statunitense che circola fuori degli stati uniti ed è disponibile per
l'euscariano e dai parlari uralici in fuori), riducendosi alla famiglia italogreca,
, iii-13: liquefatta perciò la camiscia e fuori della forma cavata, resta di tal
evacuava: « il governo vi butterà fuori a pedate e vi porgerà il sedere
. 3. espellere, cacciar fuori umori, sostanze, nocive, escrementi
sarpi, ii-252: facendo una guerra fuori del regno, evacuerebbe quei mali umori che
animale vive, senzaché alimento prenda da fuori, il quale rifaccia il suo corpo che
prefetto. bartolini, 15-231: nelle ore fuori d'ufficio evadevo per le campagne.
5-336: u dormir poco, il restar fuori il più possibile, di giorno come
voce dotta, lat. èvadére * andar fuori, fuggire ', comp. da
comp. da e * da, fuori 'e vadère 1 andar in fretta,
2. geogr. l'uscir fuori dall'alveo (un fiume);
. (evàgino). ant. trar fuori dal fodero, sguainare (la spada
de la ficta spata, per traerla fuori ed evaginarla adoperava ogne sua pruova.
: iacomo, avendomi tu facto stare di fuori più che non averei voluto e senza
i monti che contengono minere sogliono mandar fuori qualche essalazione o fumosità, benché tal
essere). trasformarsi in vapore, mandar fuori 1 vapori, volatilizzarsi; diminuire per
820: né più ratto le dolci labbia fuori / del vago sen d'amor tai
per assorbimento). -anche: mandar fuori, emanare, esalare. crescenzi
, comp. da e 4 fuori 'e vaporare 4 esalare, riscaldare '
gargarismi ripercus- sivi in dentro e fuori usi evaporativi. evaporato (part
della luna... contien di fuori ed entra dentro temperatamente, e muove gli
che 'l temperato freddo circondante spreme di fuori e ritorce ovver ripiega gli spiriti,
di * evasioni spirituali scorribande del pensiero fuori della vita quotidiana. negri, 2-307
fortuita, in margine e quasi al di fuori della mia vita. palazzeschi, 3-195
ci alziamo nell'aria; e siam fuori nell'assurdo -evasi. govoni, 671:
comp. da e * da, fuori 'e velière 1 strappare ').
voce dotta, lat. evenire * venir fuori, riuscire '(comp.
. da e * da, fuori 'e venire 1 venire, arrivare '
(comp. da e 1 da, fuori 'e ventus * vento ')
èventum, supino di evenire 'venir fuori, accadere '). eventògnati
, per trauma o intervento chirurgico, fuori dell'addome. -diaframma eventrato: v
(comp. dal pref. é- * fuori 'e da ventre 'ventre ')
2. ant. volto in fuori, convesso. garzoni, 1-887:
. da e * da, fuori 'e vertère * volgere '.
comp. da e * da, fuori 'e vehère * trasportare '; cfr
vi si obblìa e più quelle sbalzan fuori vive e vere, evidenti di una
. da e * da, fuori 'e videor 1 mi mostro, appaio
. eviscerare, comp. da e * fuori 'e viscus -eris 'viscere '
: sei tu che dai suoli èvochi fuori / masse di sole fatuo, ove
voce dotta, lat. evocare 'chiamare fuori ', comp. da e 1
', comp. da e 1 fuori * e vocàre 'chiamare '.
sonno. 3. raro. chiamato fuori. c. e. gadda,
... e fa evoluzioni al vento fuori della finestra chiusa, su una corda
(comp. da e 'da, fuori 'e volvère * volgere ').
. villani, 8-31: disonestamente, e fuori d'ogni consuetudine, accusarono per ghibellino
. del lat. excerpère 'trarre fuori '(comp. da ex * da
(comp. da ex * da, fuori * e carpire * strappare ').
. dal lat. ex * da, fuori 'e dal gr. alpta '
è situato, almeno in parte, fuori della cavità cranica. = voce
gr. è£ * da, fuori 'e èyxécpaxoi; 'encefalo '(
', da è ^ octpéco 'porto fuori '(comp. da è£
(comp. da è£ * fuori 'e cdpéco 'porto ');
, comp. dal gr. è£co 'fuori, all'esterno 'e dal
dotta, comp. dal gr. * fuori, all'esterno 'e xotxov
dal pref. exo- (gr. * fuori, all'esterno ') e da
comp. dal gr. * fuori, all'esterno 'e ycjvia * giuntura
dal pref. eso- (gr. 'fuori, all'esterno ') e da
dal pref. eso- (gr. 'fuori, all'esterno ') e da
denominate perché i loro stami allungati sporgono fuori della corolla. questo genere dà alla
, comp. dal gr. 'fuori, all'esterno 'e oxoixa * stame
dotta, comp. dal gr. * fuori 'e dal tema di rpénco *
, prep. e avv. latin. fuori, esternamente. bruno, 3-477
non è alcun punto della regione eterea fuori ed * extra 'di lei (
di lei (come accade alle parti fatte fuori della propria sfera, se questo aviene
. 2. con uso aggettivale: fuori del comune, insolito, raro,
3. sostant. cosa eccellente, fuori dell'ordinario. manzini, 16-154:
straordinaria. = lat. extra 1 fuori '. extrabranchiale (estrabranchiale),
, comp. dal lat. extra * fuori 'e branchiale (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e columella (v.)
che ha il carattere giuridico di « fuori commercio » (di quei beni, per
extra commercium, comp. da extra * fuori 'e commercium * rapporto giuridico patrimoniale
extraconiugale { estraconiugale). che avviene fuori del rapporto matrimoniale. -in partic.:
, comp. dal lat. extra * fuori 'e coniugale (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e contrattuale (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori * e corrente (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e corsa (v.).
, comp. dal lat. extra * fuori 'e cristiano (v.)
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e dialettico (v.)
voce dotta, comp. da extra 'fuori * e dotale (v.).
, comp. dal lat. extra * fuori 'ed economico (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'ed embrionale (v.)
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'ed empirico (v.)
, comp. dal lat. extra 'fuori 'ed estetico (v.)
[estraeuropèo), agg. che è fuori dell'europa (una nazione, un
, comp. dal lat. extra * fuori 'ed europeo (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e filosofico (v.)
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e fiorale (v.).
, comp. dal lat. extra * fuori 'e fiscale (v.).
extrafocale, agg. ott. che sta fuori dal fuoco di un sistema diottrico.
, comp. dal lat. extra * fuori 'e focale (v.).
-ci). astron. che si trova fuori della galassia. = voce dotta,
, comp. dal lat. extra * fuori 'e galattico (v.)
. dir. disus. che avviene fuori di un procedimento giudiziale (un provvedimento
pubblica autorità); che è acquisito fuori dal procedimento giudiziale (una prova,
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e giudi ziale (
in modo estragiudiziale, al di fuori di un procedimento giudiziale.
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e isti tuzionale (
, comp. dal lat. extra * fuori 'e legale (v.);
comp. dal lat. extra 'fuori * e logico (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e marginale (v.)
esiste o viene considerato come esistente fuori del pensiero. = voce dotta
, comp. dal lat. extra * fuori 'e mentale (v.)
extramercato [estramercato), avv. fuori mercato. bernari, 7-138: -qui
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e mercato (v.).
agg. che è al di fuori e al di sopra della realtà umana e
), comp. da extra 'fuori 'e mundus 'mondo '.
', comp. da extra * fuori 'e nàtùràlis * naturale '.
bot. nettario extranuziale: quello situato fuori del fiore (come quello del ricino,
, comp. dal lat. extra * fuori 'e nu ziale (
. neol. che si svolge fuori dell'ospedale (un controllo clinico, una
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e ospe daliero (
che si svolge o che agisce fuori del parlamento (un'intesa,
crisi ', e si dice quando avviene fuori del parlamento, per dissidio fra ministri
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e parla mentare (
-ci). che si svolge al di fuori dei partiti. piovene, 5-186
che prendono come emblema il lavoro, fuori dei quadri dei politici puri, in
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e partitico (v.)
, comp. dal lat. extra 'fuori * e patrimoniale (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e petizione (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e piramidale (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e poetico (v.)
extrapolitico (in senso tecnico, cioè fuori della sfera tecnicamente politica), cioè umanitario
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e politico (v.).
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e scientifico (v.)
estraneo alla scuola; che si svolge fuori della scuola. gramsci, 8-118:
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e scolastico (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e sensibile (v.)
di senso, che avviene al di fuori di essi. = voce dotta
, comp. dal lat. extra * fuori 'e sensoriale (v.)
cardiaca, caratterizzata da pulsazioni che compaiono fuori del ritmo normale del cuore; può
, comp. dal lat. extra * fuori 'e sistole (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori * e archeo princìpi che
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e artistico (v.)
), agg. che avviene fuori dell'amministrazione di un sacramento (e
, comp. dal lat. extra * fuori 'e sacramentale (v.)
, agg. bot. posto eccezionalmente fuori dell'ascella di una foglia (una
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e ascellare (v.)
un organo vegetale che si trova eccezionalmente fuori dell'ascella di una foglia (e
, comp. dal lat. extra * fuori 'e ascellarità (v.)
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e sociale (v.)
che è (o si suppone essere) fuori del soggetto. rosmini, xxiii-100:
, comp. dal lat. extra * fuori 'e soggettivo (v.)
che esiste, o si suppone esista, fuori del soggetto. = voce dotta,
, comp. dal lat. extra * fuori 'e soggetto (v.)
estrasolar e), agg. che è fuori del sole o fuori del sistema solare
. che è fuori del sole o fuori del sistema solare. = voce
, comp. dal lat. extra * fuori 'e solare (v.).
sia davvero questo qualcosa, posto assolutamente fuori dello spirito. tale problema...
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e spiri tualità (
, comp. dal lat. extra * fuori 'e sti molo (
sta, avviene o è considerato fuori della storia. cattaneo, iii-2-116
dicato estraistoriche molte nazioni, e leo ponga fuori dell'istoria persino i chinesi,
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e storico (v.)
che accade, o si considera accaduto fuori del tempo; che prescinde dalla nozione
, comp. dal lat. extra * fuori 'e temporale (v.)
ciò che è, o si considera, fuori dei limiti del tempo (cfr.
, comp. dal lat. extra * fuori 'e temporalità (v.)
, comp. dal lat. extra * fuori 'e temporario (v.)
-ci). che si svolge al di fuori dell'attività teoretica. b
, comp. dal lat. extra 1 fuori * e teoretico (v.)
è al di sopra o al di fuori delle cose terrene. soffici,
, comp. dal lat. extra 1 fuori 'e terreno (v.)
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e terrestre (v.)
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e territorio (v.)
l'insieme delle immunità di cui usufruiscono fuori del loro paese i rappresentanti di una
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e territorialità (v.)
si sviluppa, in luoghi che sono fuori della zona tropicale (la vegetazione, il
, comp. dal lat. extra * fuori 'e tropicale (v.)
, agg. che è al di fuori e al di sopra dell'uomo; che
, comp. dal lat. extra * fuori 'e umano (v.).
. extraurbano, agg. che sta fuori della città (un edificio, una
, comp. dal lat. extra * fuori 'e urbano (v.)
gravidanza extrauterina: quella che ha luogo fuori dell'utero; è per lo più
, comp. dal lat. extra * fuori 'e uterino (v.)
è un extra valore, ed esce fuori del campo della pura economia. =
, comp. dal lat. extra 'fuori 'e vertito, part. pass
, comp. dal lat. extra * fuori * e vocale (v.)
chiesa che restassi, dalle cappelle in fuori, e di sopra alle cappelle. machiavelli
leggermente calante, giungeva infatti dal di fuori. landolfi, 3-185: il fa sovracuto
come di quel disfacimento così poco di fuori appaia: appena -ora, a guardare
cantina, e dopo trent'anni toman fuori con un viso di ieri.
rustici. soffici, ii-272: eravamo fuori all'ombra del gran fabbricato della filanda
, 46: il cavallo aperto rende fuori di sé quelli greci rinchiusi nel ventre
. metterà i fabbricatori di sistemi, fuori della possibilità di rinnuovare impunemente gli errori
religioso a ornar bene la chiesa di fuori, e il secolare tutto alle faccende
. lippi, 4-37: essendo così fuori una mattina / per suoi negozi e
ch'egli scenda / e stia giù fuori con gli orecchi attenti / fra quelle schiere
per far sue faccende, e stette fuori, e mangiò e tornò a letto.
alvaro, 7-89: la letteratura che viene fuori in tali anni è una letteratura di
poter estrarre, a voglia sua, per fuori di stato, due terzi delle loro
sonno come un gatto ch'è stato fuori tutta la notte! = dimin.
campagna: / sbattendo i vetri sguscia fuori un vecchio / con una carta,
giubba, / e dal banco salta fuori / a impancarsi co'signori? de
veste a doppia faccia: / di fuori è verde sole, dentro è luna /
faccia potremo noi non solo coperti di fuori, ma pieni tutti dentro di peccati
secondo la faccia e l'apparenza di fuori, ma di iusto iudicio iudicate.
mezzogiorno, non può venire solamente da fuori, ma esige la persuasione locale.
porta in faccia a qualcuno: tenerlo fuori, impedirgli di entrare, cacciarlo in
bisogna guardare in faccia il passato o, fuori di metafora, ridurlo a problema mentale
cranio pel foro uditivo interno, comparisce fuori pel foro stilo-mastoideo, e va a distribuirsi
. degli arienti, 66: come fumo fuori de lì, sarebbemo crepati se questa
, xvi-273: certe virtù sembrano facili fuori dell'occasione; ma, pur troppo,
pensarsi, quanto impossibile ad aver effetto fuori dell'immaginazione. verga, ii-19:
risponder nulla. pea, 7-654: tirò fuori la fisarmonica e attaccò una polchettina facile
difficoltà e problema; ottimismo esagerato e fuori posto; imprecisione, superficialità.
con tutto quell'arsenale di carri lì fuori. bartolini, 17-230: - « cocò
, privi di smalto e ricurvi in fuori; il corpo è privo di peli tranne
. gadda, 279: c'era fuori anche una signora spaurita e anche il maresciallo
. bargagli, 17: così chiusero di fuori e strinsero quella terra in guisa ch'
i-451: per venti anni aveva avuto fuori ruolo (insegnamento facoltativo) una cattedra
in toscana si chiama faggiuola: è di fuori tondo, irsuto, e scabroso di
toscana si chiama faggiuolo, è di fuori tondo irsuto e scabroso di guscio,
12-i-72: la mia fagiolata non uscirà fuori che non eschi dalle man vostre.
mano de'medici, per la paura di fuori; e se fu consiglio d'alcuno
: la gente faceva fagotti e cacciava fuori le bestie. nessuno avrebbe osato dormire
municipio in un modo atroce, tirarono fuori una falange di cappelli a cilindro, decrepiti
saccomanni per fare dell'erba a rondello di fuori della città. leggenda aurea volgar.
4. gettare i piedi in fuori nell'andatura, sbalestrare (gli animali
che imprime alle estremità una curva in fuori. g. bassani, 1-254:
col suo falco sovra il pugno, / fuori a caccia, fuor n'usciva
non siano chiaramente divisi, e che fuori di quelle picciole falde a'magistrati ed
: spettatori, costoro non usciranno più fuori; ché come seranno appresso le loro spose
raso o d'ermisino, la fa cavar fuori di bottega all'aria aperta, e
capo o in dosso, in casa o fuori di casa, panni o vestimenti increspati
guerrazzi, 2-509: il giovane trasse fuori dalla carniera un pugno di fila le quali
imperocché oltre le faldiglie che buttavano in fuori come due bigonci tutta la sottana,
: li legati ritornarono ad anibaie, fuori che uno di loro che rimase in roma
errore e il sistema delle categorie sono fuori del tempo, bisogna anche riconoscere la
essendo alla sua misura lo lassai andar fuori. varchi, v-126: il bembo viene
ora [la tabacchiera] sarebbe saltata fuori cento volte. i paternostri doppi non fallano
punto per mancanza di fondi, esce fuori il produttore che offre di comperare tutto
piero incolpato, che, volendo, fuori di ogni espettazione, riavere i suoi
alloggiarono nella città, e io di fuori nel convento di s. gismondo.
, / veggendo voi se n'è fuori d'erranza, / ché siete il proprio
pallone, battuti o ribattuti, vanno fuori dello spazio destinato al giuoco dall'una
/ batte nel fallo d'ogni speme fuori. -risultare vano, fallace, inefficace
regola del gioco; mandare la palla fuori dal campo di gioco (cfr.
altro alcuna sorta di fortificazioni esteriori, fuori che due mezze lune e diverse, come
di persone, falsamente divote, quantunque fuori assai del rumore delle cittadi. carducci,
era all'uscio, / era stata di fuori in orecchi. = deriv.
se avesse fatto un sol passo al di fuori della falsariga sulla quale era uso a
giù per le scale e ci mose fuori ch'era già buio. pea,
... -ma lo ha cacciato fuori di casa, dopo quell'affare! aveva
tosatori e i falsificatori nello stato che fuori di stato, e tanto nelle monete
, non intende dicere del parere di fuori, cioè sensuale, ma di quello
e tutto acceso, ma la luce di fuori scoloriva la falsa. -chiave
la fonte che è a piede e fuori del cassero. garzoni, 1-761:
la stordiscono, ponendola più che mai fuori giuoco; e compromessa da un'aria
erano tutte armi false quelle che di fuori si davano in altre bande; e
sentire doglie nel petto dentro e di fuori, avere tosse umide e asciutte. lalli
sono anche famigerati, in cremona e fuori, i due quadri laterali, che rappresentano
2-1 (129): essendo ivi di fuori la famiglia tutta della signoria, marchese
ordinò ai famigli del capitolo di metter fuori quella torma di pezzenti, straccioni,
farseli familiari e allegarli a proposito e fuori di proposito, cantarli, recitarli, tradurli
rendersi familiari le spettrali parvenze che di fuori se ne scorgono. rendersi familiare qualcuno
di roma, fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno. idem,
? -disse daniele, ma già, fuori della luce al neon, il suo fanatismo
che per loro: sicché quando ne sarà fuori, non arò attendere ad altro che
battaglia, e le femmine sono molte volte fuori della porta cacciate, acciocché non periscano
438: ultimamente, non essendo tutto fuori dell'intel- lecto, cognobbe la sua
prigioni; e perché non potendo andar fuori a comperare loro bisogne per vivere,
. -uscire di fanciullo, essere fuori di fanciullo: superare o aver superato
un bambino? tu se'pure oramai fuori di fanciullo. b. davanzali,
. il quale... è stato fuori, e particolarmente a roma, nel
/ m'adattava lo scudo, e fuori uscia, / quand'ecco in su la
si fanno belli dell'amicizia di chiunque fuori del cerchio del paesello nativo sia riuscito a
-credere che la rana possa vivere fuori del fango: credere una cosa impossibile
quando la qualità de la terra manda fuori buoni vapori, e che non vi sono
una corda, subito se ne tira fuori cotta e anche qualche volta arrostita. tassoni
autore] come un pien di fango fuori dell'acqua del palude gli si dimostra
e le fantasie de'corporali sentimenti di fuori come solea. ugo di balma volgar
dicea il profeta: * l'abisso mandò fuori la voce sua dall'altezza della fantasia
l'acqua, in abbon- dazia e fuori di misura bevuta, genera disoneste fantasie
, ormai le mie fantasie mi escon fuori immaginate. 10. qualsiasi creazione
veggiamo in ogni professione e arte, fuori de'precetti ordinari, spesse volte nuovi
si videro di volta in volta porre fuori di sé il non io.
universale non ha azione né passione alcuna fuori de'cervelli degli uomini e degli animali
[nella reminescenza], si cavan fuori ad intendere le cose sensibili. tasso,
s'altro con le fantasticherie che mettono fuori per ispie- gare a negare il mistero
forma strana, stupefacente; che è fuori della norma, della realtà, della consuetudine
tuo vi hai aggiunte, sono tanto fuori di ogni verisimile,... che
tre braccia e mezzo, e di fuori i mucchi s'hanno a toccare l'un
stati. chiesa, 5-234: ecco balzar fuori dalla casina un fantoccino d'uomo,
in diverse parti d'italia, e fuori ancora di essa; ed è simile
caffè..., e là, fuori d'ogni sospetto, aperta la voragine
bresciani, 1-i-342: cotesto albero manda fuori, a ri scontrò dei
sia approposito. vasari, ii-670: avendo fuori della porta a camollia...
: vestito da contadino, lo mandò fuori a guisa di certi contadini che andavano
falla a stanze, ed impeciala di fuori e di dentro, con pece. spolverini
. alvaro, 2-8: i pastori cavano fuori i coltelluzzi e lavorano il legno,
non istà bene neppure che tutti, fuori che io, guadagnino sopra i miei
che fanno. -emettere, mandar fuori (fumo, vapori, ecc.)
che a quella stagione spesse fiamme cacciava fuori con disolamento di cittadi e di campi
tenda per far luce. -mandar fuori, produrre suono, grido, rumore,
, se tuo padre non impara a farsi fuori le busche degli occhi. pavese,
, e i corpi delle morte spesso porteranno fuori, fatti canali di canna, mele
per creare i maggiori magistrati dentro e fuori. firenzuola, 463: il signore.
i loro atti, in letto e fuori del letto, con colui col quale
non penetrasse filo dei raggi che, fuori, empivano e facevano sospesa l'aria.
, v-799: quello che fa sembianti di fuori essere bello,... egli
dalle risa. verga, ii-146: cavavano fuori il fazzoletto, facevan finta di soffiarsi
quando m'incontri per la strada o fuori del portone fai le finte di non
ci credete davvero. tozzi, i-19: fuori camminava a testa ritta, nel mezzo
dal criminale... si era data fuori la facultà di far loro la testa
farsi in là: allontanarsi; farsi fuori: uscire; farsi attorno: accerchiare
di poco peso... gittò fuori. canti carnascialeschi, 108: chi colla
non ardiva, non dico di sbucar fuori, ma né anche di farsi al balcone
fra michele, 24: usciti che furono fuori (che si cominciava a fare dì
., ii-625: menate a noi fuori questo uomo, il quale è entrato in
disfare, n. 29. -fare fuori, farsi fuori: desistere da un proposito
. 29. -fare fuori, farsi fuori: desistere da un proposito, abbandonare
con ilario / si puote ornai far fuori, perché subito / che intende questa
, sì; che noi potremmo poi fame fuori. g. m. cecchi,
cecchi, 22-10: di siena / fattene fuori, ch'io l'ho cerca tutta
.., facciam fuora. -fare fuori qualcuno: ammazzarlo, eliminarlo; sconfìggerlo
sbaragliarlo. -in partic.: fare fuori l'avversario (nel linguaggio sportivo):
sarebbe appostato con un mitra, avrebbe fatto fuori l'autista del camion di una banca
montagna. - faranno presto a farvi fuori, - dissi subito. -in
-in montagna sarà meglio restarci. -fare fuori una ragazza: deflorarla. quarantotti gambini
capisce che ha voglia d'esser fatta fuori. sorride sempre. - fare
e bella soave e pura, già fuori da un pezzo, gridavano sotto la sua
di andare / sì a buon'otta fuori, che e'si fa tardi. deledda
, 2-50: s'era fatto tardi e fuori il tempo era buio. -non
amaz- zati, o nel paese o fuori. d. bartoli, 20-105: èva
quando ella aperse, il topo ne saltò fuori e la gatta, perch'era satolla
un famoso sepolcro farisaico, imbiancato di fuori; e dall'altra c'è uno spirito
sarà come un fametichìo interno che verrà fuori con gli stessi versi della faccia e l'
ogni capo del fascétto due gubiti di fuori soperchiava. c. bartoli, 1-184:
.. è un avvocato. tira fuori un fascicolo dalla cartella spelacchiata che à sotto
. de marchi, ii-394: vado fuori a pigliare qualche fascinetta.
tempo usando i capitani della fanteria mandar fuori quando una e quando un'altra compagnia
848: la letteratura umoristica non dà fuori che in quelle epoche nelle quali tutte
. non essere in fase, essere fuori fase: trovarsi in uno stato di stanchezza
scalza, scarmigliata i capelli, proruppi fuori. bocchelli, 13-483: le armi
gl'ingegni penetrativi gli veggono la mente fuori del corpo ora svolazzare intorno ad un
tanto che lo detto azzurro n'esca fuori, e lo fastidio rimarrà nella pezza
piccolo tramezzamento d'al- cune cose accorse fuori della presente materia, acciocché l'animo
fastidio che questo sia stato raccolto dentro o fuori di vice-legazione. -recare qualcuno a
bisogno di aggiungervela, lui, di fuori, quasi nuovo elemento: se fa
, vi-3-121: le mie fatalità sono di fuori, / 1 miracoli miei sono tormenti
, 3-236: o cavalieri, fatelo stare fuori della città o legatelo con gravi
fanno una fatica del diavolo per metter fuori deltammirazione. sinisgalli, 9-66: fanno fatica
in somma / che si possa mandar fuori ad ogni ora. deledda, iii-390:
fatigabile pazienzia si sforzoe; acciocché di fuori per pubblico atto non vagasse.
faremo piccolo tramezzamelo d'alcune cose accorse fuori della presente materia, acciocché l'animo
era molto faticoso, perché bisognava star fuori nel freddo e sventagliare una fiammata di
dalle nazionalità, ed isolata al di fuori tra le nazioni, l'austria..
signore iddio mandò adam e la moglie fuori del paradiso della dilettanza, acciò ch'
rota sino al presente non ha dato fuori la decisione fatta: siamo ancora nel
ordinato e fatto per esprimere e manifestare di fuori il senno ed il lume dentro.
disinare, a cena, in casa, fuori, dormendo, vegghiando, in villa
. degli arienti, 9: mandando fuori uno festevole grido cum uno saltoletto insuso
? tutti sanno i fatti miei, fuori di me. voglio saperli, per bacco
l'interesse della sua anima è posto fuori delle parole e della lettura; è
molto importante, avvenimento insolito, caso fuori dell'ordinario. novellino, 51 (
groppo in gola, stento a buttarla fuori. è una umiliazione grande, è una
questi fattori delle campagne, che istanno fuori di firenze, ch'hanno tra le mani
, i quali dimorano in diverse parti fuori di firenze per fare e per procurare
detti compagni, fattori e discepoli di fuori di firenze e nella cittade e contado di
) incaricato di fare spese e commissioni fuori del convento. statuti dell'arte della
di qual si voglia altra persona, fuori delle proprie monache o delli detti fattori
... ammaliata e fatturata, uscirà fuori della memoria, inamorrà d'altrui,
ci mettesse dentro, ma pur di fuori, assai verserebbe egli, che se non
gente, al disopra e al di fuori della mischia amabili, odiosi, fatui come
le quali tutte alquanto si veggono apparir fuori. -fava di sant'ignazio:
di color bigio, rossigno al di fuori, bianco al di dentro, e di
il capo inanzi et il culo in fuori, rannicchiate le gambe, la voglia,
per modo che lascerò piuttosto di mandarla fuori, che ritoccarla. padula, 409
cominciò a favellar meco, ella mandava fuori della gola ora una vocina di femmina
sostenere la cenere e le faville gittate fuori. boccaccio, v-142: quello, né
. moravia, i-369: come fu fuori della tabaccheria gettò la sigaretta. le
le poche parole che ogni tanto saltavano fuori dal torbido brontolìo del discorso. ma tante
per dormire, o certamente sedrà di fuori per stare in favole. -vendere
al nostro emisperio, che egli esce fuori del fiume gange. paleotti, l-n-335:
non di quei suoi miraggi favolosi, fuori d'ogni realtà. 15.
.. ammaliata e fatturata, uscirà fuori della memoria. boccaccio, vii-31:
ch'egli fosse confinato per due anni fuori del dominio, né questo anche ebbe
bembo, i-249: se io fossi fuori del gioco, si che non si parebbe
d'indefinite speranze. presto si trovò fuori di città, nella campagna subito presente
guardò sua moglie e non osò metter fuori il commento favorevole che aveva nella bocca
: al medesimo tempo furono presi ancora fuori di brusselles, antonio strale, ch'era
di fazione, mezza dentro e mezza fuori dell'uscio, a fargli di soppiatto gesti
si curvava sull'ultimo cassetto, ne cavava fuori l'involto, un fazzoletto colorato in
calvino, 2-223: più cercava, fuori dal turbine della presenza di viola,
nubi e i monti, uscia già fuori / febo, qual più lucente in delfo
4-474: libera divenne genova, e fuori del pericolo che membri fecciosi venissero a
nel santuario per finire la purgazione, porterannogli fuori del santuario e del castello, e
lasciommi lo vestire che tenea e fuggie fuori. adunque in argomento di fede, ritenuto
tu mi desti fede di questa promessa fuori della porta, così qui, dinanzi a
cani medesimi, fedelissimi agli uomini, fuori delle proprie case cacciati, per li
fedele immagine delle cose poste al di fuori. parini, 511: pari a
animo liberale, che,... fuori di speranza di acquistare ricchezza ed onore
: neuno de'conti, il quale fuori del distretto di firenze dimori, possa da
le tue lagrime fossero con arte mandate fuori? certo non io: anzi così
atti a far bene e fortemente anche fuori deu'armi. leopardi, i-345: vita
ad altre materie? e così venne fuori il fondo monetario intemazionale. gramsci,
, / mettegli i due occhi dal capo fuori. -assol. schermire; eseguire
bocca, e l'uccello ne escie fuori. testi fiorentini, 135: guido
armi essere più potenti e più felici di fuori che in casa nostra. delfino,
quanto somiglio io, di dentro e di fuori, a papa benedetto xv felicemente regnante
, e fra grandissimi massi dà felicemente fuori. serdonati, 10-197: nel regno di
non altra vera e reale cagione troveremo, fuori della soverchia viscosità e crassizie dell'umore
, ii-1-86: cosa crudele e fuori di tutta umanità fece la malvagia,
sembrava non dovesse esaurirsi mai, cavava fuori figure e casette di cartone dipinto dai
vidi la porta aprirsi, e precipitarsi fuori madre e figlio. moravia, iii-2xi:
andai a leggere il tuo caro foglio fuori di porta sant'isaia in conspetto dei colli
l'orlo e sia sospeso dal lato di fuori, onde, inzuppando continuamente il feltro