alcibiade, che, rozzi nel di fuori, nascondevano eccellenze maravigliose. salvini,
san- doncello investito; e gorgogliava poi fuori da parecchie falle, di poppa.
. 3. milit. mettere fuori uso una postazione di artiglieria nemica.
principio della notte, escendo con silenzio fuori della città, s'inviarono verso il
del periodo del riposo notturno. -silenzio fuori ordinanza-, versione elaborata del segnale del
suo officio che in alcuna parte di fuori, tanto sottilmente intende, che, per
, il capo calvo, gli occhi in fuori..., le gambe curve ed
gli avvenga come colui che cammina esce fuori del buon sentiero, che quanto più ha
lii-6-189: la germania ha bisogno del di fuori per mangiare e per vestire; per
... vedere il programma venuto fuori in questi giorni della nuova republica italiana
una pittura a similitudine del tempio di fuori di santo giovanni di firenze. baldi
estrinsecamente locate in simmetria, di fuori, non avesser dato un indizio d'
cima del primo, la quale propende fuori della base. 4. avere
de luca, 1-132- 63: oggi fuori di dubbio è ricevuto in pratica che,
intercostale, che già si disse discendere fuori della colonna delle vertebre e spargersi per
fedele immagine delle cose poste al di fuori. -immagine riflessa in uno specchio o
simulacri sono in noi, ma paiono fuori, perché il discorso ci fa sapere che
discorso ci fa sapere che hanno radice fuori. -invenzione fantastica o della mente
11-4: infinsimi con parole e segni di fuori essere paziente, acciò ch'io fussi
ch'egli fusse cristo, fusse cacciato fuori della sinagoga. sanudo, 117: qui
, 3-38: anche a dare per risaputa fuori dall'ambiente strettamente ebraico una sinagoga italiana
pien di basoffia per ballone, uscendo fuori per ogni botta la minestra. casti
e, facendo il carrettiere, potè andar fuori di stato sinché, pubblicata nell'ottobre
tempo con dei colpi di testa e cavar fuori l'essenziale da ogni incrocio tematico.
]: detto comune ha deliberato di tirar fuori a bullet- tini quattro sindaci del sangue
, che per vendicarsene ha imperiosamente mandato fuori un titolo d'inventario'sine re.
la gaia sinfonia della pioggia che scrosciava fuori. -rombo continuo, provocato dalla detonazione
possiede doti, virtù, qualità eccezionali, fuori dell'ordinario (una persona).
un cristallo. naria, eccezionale, fuori del comune. -in partic.: con
la vecchia sinistra (tu ne vieni fuori per il calore dei tuoi sensi e
eccezionale, che si verifica al di fuori dell'ordine naturale); malefico (un
3-i-71: io mi chiamo... fuori della questione; tanto più ch'ella
ci piovano, così pochi sien quelli che fuori della mediocrità s'avanzano e che nome
destrorsa o sinistrorsa, ne vide venir fuori un corpo cilindroide. 4. piante
non ha alcun valore semantico al di fuori di un contesto (una parola o
quella compiuta in laboratorio, al di fuori dell'organismo vivente. -sintesi clorofilliana:
romani, la quale ne'saturnali portavasi anche fuori da ogni persona. monelli, 2-4
capire come quell'altro e fatto di fuori e di dentro. -che lusinga
allettava più d'una volta e traeva fuori dai chiostri e dai cori anche i monaci
, d'annunzio, iii-1-317: di fuori, tra gli oleandri folti, appare
lecito... trarre o far trarre fuori del dominio... stracci di
-essere un sole di gennaio-, cosa fuori luogo e inefficace. muratori, cxiv-32-62
portate le valli. -mandare fuori al sole, dare alla luce.
solecismo allora. — ciò che appare fuori luogo o stonato. g. bufalino
grano di miglio; se le leva fuori il polveraccio, si mette sopra li tavoloni
un'attività criminosa o in un comportamento fuori dalle regole. boccaccio, dee.
e l'asino di sileno tonfa mandò fuori un raglio solennissimo che la destò,
la sua bocca- si apriva per mandar fuori certi boati solenni... che in
ecclesia offerto, e per conseguente libero e fuori d * ogni condennagione per adietro fatta
come in un paradiso di certezze, fuori del mutamento e fuori del tempo.
di certezze, fuori del mutamento e fuori del tempo. -imponenza di un
1-3-20: il demonio li esaudisce, uscendo fuori d'una solfanaria che quivi ha,
quel giorno lot si partì e uscì fuori da sodoma; iddio piovette il fuoco
mirabile dentro la mente e n'uscì fuori bello e compiuto questo concetto fonda- mentale
dopoguerra non ce n'è ricchezze solide fuori del lavoro. -fortemente radicato (una
virtù massiccia e solida, / esce fuori giuditta e toma dalida. cesarotti,
o di muro che la mina caccia fuori nello scoppiare e che, secondo la sua
o praticabile; poco o non frequentato; fuori mano (una strada, un luogo
togli la zucca e rompila e tra'ne fuori la sohmatura e la roba ch'è
, e sul nulla opri, e fuori / con ischerzevol man ne tragga un mondo
. -vissuto isolatamente, al di fuori di un'organizzazione sociale (la vita
, e con i so- linoni bianchi fuori, secondo il costume del tasso. a
, a tre dimensioni... fuori di noi. papini, ii-391: tanto
, / mossa a naturai istinto, fuori / de'boschi uscendo e de l'antiche
una cagione molto ragguardevole, anzi molto fuori di ragione sì ci impugnano ed ammoniscono
riguardarla prima ch'elli fusse dello 'nferno fuori; riguardala e perdella, e datosi
o caverne, che dalla parte di fuori del monte hanno comunicazione di dentro,
ostello. albertazzi, 13: allora, fuori appena dalla puerizia, grandi gioie la
..., usato di menare quegli fuori della terra in tempo di pace per
servizi più tediosi e difficili, eziandio fuori del mortaio: andar per le commissioni
, 5-i-879: poi le donne sollecitarono fuori gli uomini e presero a scopare, nettare
, 1-1 (1-iv-36): il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne sarebbe
casa nostra e infermo a morte vederlo mandar fuori. guido delle colonne volgar.,
belo, xxv-1-142: sollécitati, esci qui fuori. già son presso che tre ore
vorrai far nascere all'invemo, daran fuori più presto, ancora che sien di natura
vicendevole sorte della città le guerre di fuori, sollecitate dalla non dimentichevole ira del
tra quelle sagre ombre e fontane, fuori di sollecite cure e nicistà di far cose
efficace solletico dell'attenzione, e sputarli fuori a tempo in modi brevi e imperatori.
una lunga linea di sollevamento che ha spinto fuori le creste della limbara, del raso
rispettabile e amante del caffè, tirava fuori dal forno dei pani appena cotti.
quattro angoli interiori di essa sporgono in fuori quattro pilastroni palmi 22 e si sollevano a
spazi che rimangono fra di loro vengono in fuori due piedistalli su'quali si sollevano diversi
15-408: eppure sogno, / sollevandomi fuori dal reale, / se qualcuna di voi
a destra avanti, indietro, in fuori. il peso del corpo è sopportato dall'
che s'innalzano sopra l'acqua o fuori dell'acqua. 18. equit
lordura sola. montale, 1-114: fuori, dove un'ombra sola tiene /
e il leggiadriti al di fuori, ma trasformati nella loro sostanza, di
mostra che in questi maneggi non è fuori del convenevole presupporre che gli iddii che vi
come si dice, ebbe onorevole soluzione fuori di quel recinto. 4.
un libro scritto dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. vidi uno
standosi occupato nella moltitudine de'pensieri, fuori delle forze del nostro comune dimorava; e
. g. gozzi, i-4-17: di fuori tu non arleresti con forza senza
circondati di tavole, i quali di fuori abbiano somiglianza di stipiti. chiari, 1-iii-116
: veniva la reina alla messa ne'minimi fuori piazza reale, dove compariva con tanta
monti, xii-6-4: il dolore ti tira fuori dal senno. orsù veniamo alla somma
per cento della licenza ai poterlo portar fuori, non si può dire cosa certa,
vedevano dei gaglioffi assonnati sbadigliare, buttar fuori le gambe nude dalla branda e farsi
sua strettezza serrasse la gran moltitudine di fuori, tutti si sommersero nel fiume.
o pure se in parte si solleverà fuori di detto argento vivo, o finalmente
a cui non è concesso vagheggiare altro ideale fuori della famiglia, se non è quello
gli fosse più cara, e uscir fuori la notte / e fermarsi sul viale a
3-17: vuoisi..., ritratto fuori questo agutello, incontanente sommettere ivi in
. mostra in apparenziache, da te in fuori, tutti i somministratori de'fondi opposero,
. portano i co- mandamenti scritti di fuori nella fronte e magnificano le som- mitadi
ampie fosse e profonde, cavate alquanto fuori delle mura, n'erano riempiute per
un terreno di quelli, che zampillano fuori l'acqua tosto che son tocchi.
landolfi, 2-100: essa guardava intensamente fuori come se volesse distinguere qualcosa fra la
, 7-78: s'udirono al di fuori rumori diversi:... un via
udirete sonare lo campanello, verrete qui di fuori della chiesa. ovidio volgar.,
l'ho tuttora di morire prima di vederla fuori. guerrazzi, 1-521: assunto al
che risalgono appesi alla fune quando appaiono fuori della vera dei pozzi, nelle carrucole
sonetto. pascoli, i-504: a trar fuori dalle prime sonettesse cinquecentesche e dai sonetti
tutto dì n'escano e se ne veggan fuori pisto-zante, argomentativo, florido, pieno,
così, i sonetti delle scienze; dànno fuori ogni anno un tomo, e non
, 52: bene non seppi, fuori del prodigio / che schiude la divina
invece di gemiti e di lamenti, mandavano fuori dei ragli asinini: e, ragliando
sorgea l'aurora del mar d'adria fuori, / e sopite le stelle e desti
dentro soppannati di velluto verde e di fuori arabescati con oro. guerrazzi, 6-307:
nel mangano del finito e, vedendo scappar fuori questa tela per tutti i versi,
non faceva piùue'schiamazzi che del suo andar fuori di notte far soleva, e ubbitò
: contro di lui, a metterlo fuori della legge, bastava l'accusa, indi
fece battere euticen che mandò lo spirito fuori, e vettorino fece affogare in acque
modo di considerare come qualcosa o qualcuno fuori della sua carne e della sua vita
orli: l'ago si pianta nel panno fuori dell'orlo, ma presso al medesimo,
a essere sopra terra dal lato di fuori, per esser da quel lato la costa
. la storia, per attingere un mondo fuori o sopra di questa e chiudersi in
tu prediligi. -al di fuori di. guicciardini, i-64: risonava
sustantivi, come s'è detto del di fuori e del di dentro, dicendosi il
superiore nel numero delle stamperie ed uscendo fuori molti libri con tale ortografia, han fatto
la tuba e il soprabito, faceva tirar fuori dall'armadio il cappello di paglia a
che è aldi sopra o al di fuori delle categorie (un concetto).
barbazzale in bocca et or col morso fuori. grisone, 1-78: gli legherete un
affrontano e vanno incastrate nella faccia di fuori, dalle bande della sopracorsia con la
terreno, quella parte che ne resterà fuori sarà dura e fungosa. 2
puro oro, e la sopraffaccia di fuori era ornata di gemme. 2
giambullari, 15: quivi, sopraffatto fuori di maniera dal vino, dalla età e
uno specchietto ovale per ciascun fianco, fuori tutta quanto dorata e dipinta con gusto sopraffine
gente, che altro non hanno al mondo fuori dello stecco in bocca, con cui
ancora né materiale ne sensibile, ma fuori d'ogni maniera di questo separato e
. pucci, ii-58: le mura di fuori sono tutte listate di tutti i colori
naturale e del caldo che le sovragiugne di fuori. 2. capitare, accadere
7. straordinario, eccezionale, fuori del comune, incredibile. firenzuola,
soprammiracolóso, agg. ant. assolutamente fuori del comune. a.
ma nel mal uso che vien di fuori per mera corruttella e debbolezza d'ingegno.
penso di questi avvenimenti soprannaturali, vantati fuori della vera religione, vi risponderò con
corpo, e ciocché di dentro o di fuori per naturale o soprannatural modo noi possediamo
emisfero. fenoglio, 5-i-641: era fuori, nella sovrannaturale immobilità e desertità della
-eccelso, singolare, del tutto fuori dal comune (una dote, un
con la quale vien cacciata la palla fuori ai un moschetto o di una artiglieria
, xi- impiegato soprannumerario o fuori ruolo. 353: carlo i
dovettero retrocedere a nazione pubblica al di fuori dell'organico. poli. di giacomo
che presenzialmente sul luogo ebbero giunto ad altro fuori del computo ordinario. conosciuta la causa
vi erano che due. -impiegato fuori ruolo in un ufficio statale. einaudi
tutto lo mondo s'inchiude, e di fuori dal quale nulla è. ottimo,
portar via la sua pietanza, cacciò fuori degli strilli soprani. d'annunzio,
non guari poi pure in roma, mandate fuori le sue 'castigazioni pliniane', opera
vizi, alcuni suoi nascosti vizi subitamente escono fuori e mostrano il soprarrecato infignimento. pallavicino
hanno polso, legge la soprascritta veniano di fuori fossono soprascritte 'bonaccorso velluti e metodo
titolo della pistola è la soprascritta di fuori, la quale dice a cui sia data
mio pensiero, il quale necessariamente mi sospinge fuori dell'umanità, in un desiderio d'
altro arbore forte, invernicate dentro e di fuori con un certo lor soprasmalto bianchissimo,
aperto. e. cecchi, 2-202: fuori la primavera aveva soprassalti di vento ghiaccio
chi fussi o fassi suto in uficio di fuori abbia divieto solo tanto quanto gli sarà
, / dell'inverno nel cuor metterci fuori / senza un comparto, senza un soprattieni
, senza passione alcuna, o dentro o fuori, e che fossimo
oltrepassare un orlo, un argine uscendone fuori. da porto, 1-159:
di tutte tacque che la vestono di fuori, sia raccolta in rotondezza. ramelli,
è impedita per l'aiuto umano sopravegnente di fuori o per divino aiuto. c.
veste, in partic. nelle uscite fuori casa, in pubblico, nelle occasioni eleganti
di misericordia'. calvino, 3-164: traggo fuori dal cassone la mia tunichetta color topazio
macmghi strozzi, 1-5: dallo stato in fuori, non v'è grascia, ché
una mina, non avendo uscita, esce fuori il fuoco per la caverna, e
in cui gli effetti si trovano confusi, fuori posto, alla rinfusa (per lo
fatiche della vostra ben temperata penna salta fuori oggi uno scartabello di molto maggior utile
fisionomia pessima con il grifo in fuori,... non hai parte che
di qualche monile barbarico che lascia tutto fuori. = deriv. da sorbona,
, salvo i casi in cui dava fuori in ingiurie bestiali. -con riferimento
questa sorda tirannide bisognerebbe o che nascessero fuori di svezia, o che almeno venissero
e giorni e anni precipitavano sordi come fuori della mia vita. -monotono.
(473): fin da quando venner fuori i 'discorsi cavallerescni'di quell'insigne scrittore
estens. riemergere dopo un tuffo; uscire fuori dalle onde; sbucare dal sottosuolo.
statue e pitture,... sorsero fuori architetti, scultori, pittori a
che si facevano nel quattrocento per uscire fuori della gotica barbarie e sorgere al gusto
e da la fabrica di san pietro in fuori, che sorge di suo modello,
adunque cotal ugge, / che surgon fuori di maligna pianta. guicciardini, i-20:
superare in altezza o nello sporgere al di fuori. tesauro, 2-60: nascendo flavio
ed anco sopra il sole e che usciti fuori del cono dell'ombra tramonta /
t 172: quanto piu manderà fuori di quelli sornacchi e sputeràdei mocci, tanto
colta da im- provisa tosse, sputar fuori un farfallone o sia sornàcchio. lippi,
grosso che, tossendo, si trae fuori dal petto. faldella, iv-164: gli
del piemonte, mediocre d'ingegno, oscuro fuori della sua provincia, soro alla scienza
nuova, quasi attonita e di me fuori, sedeva infra le donne, e li
a piccarda una interrogazione che non avrebbe fatta fuori a quello stordimento, ponendo ben
rimase sorpreso che al porre il piede fuori dell'uscio vide certi vestiti con un mantel
sorreggere la nostra ininterrotta solitudine di uomini fuori epoca ci e sufficiente, di quando in
flagellato su la croce nera, tratto fuori dalla chiesa, sorretto da un chierico
a sorreggere la nostra solitudine di uomini fuori epoca ci è sufficiente un vago sorriso di
: nunzia s'aperse il vestito, cacciò fuori un turgido 'poi', e il bimbo
da non se n'avvedere, il parlar fuori / di squadra non farà che se
sorta); e noi ne saremo fuori del signorile magistrato. g. m.
montanaro, tre mesi in patria e nove fuori, passa in rivista tutti i mestieri
. (sórto). ant. tirare fuori, estrarre. f. fona
317: la custodia delle strade fuori della città... aspetti all'officio
tre per cento le mercanzie che sortono fuori del reame, ò. r. carli
, che sortono. -essere tratto fuori da una macchina, da uno stampo
da lui. -fuoruscire, riversarsi fuori (una materia fluida o liquida)
una situazione difficile o pericolosa; tirarsi fuori da un impiccio. siri, vi-1149
che cosa fa egli? egli sorte fuori della quistione. 8. essere
bartolini, 4-107: ecco come sortì fuori, per il cane, il nomignolo
sortì, perché non si poteva cavar fuori del regno senza passaporto. d. bartoli
il soldato] vagabondando per le vie fuori porta. -manifestazione politica.
delle virtuai, dentro alla detta porta e fuori delli primi luoghi d'inferno sortita,
. cassola, 2-165: francesco era fuori a sorvegliare la cottura della polenta.
pietà, la cavalcò in giro di fuori con volontà di soccorrerla. di giacomo,
testamenti solamente al di dentro, mettendo fuori il puro nome del testatore e questo solo
..., e progettai di ricoverarli fuori de'ricinti della città, di raccorre
facendo dentro all'acqua il gambo e fuori la spiga. 0. targioni tozzetti,
di tutto per spiegargli che se stiamo fuori tutti mastino [il preside] non può
tre anni di sospensione! una schioppettata! fuori di questa casa! fuori di questa
schioppettata! fuori di questa casa! fuori di questa casa! 16.
matteo, messer giordano orsino / ne trasser fuori e tennergli sospesi / tanto che eletto
di costruire una teoria filosofica dell'arte fuori di un sistema filosofico e lasciando come
sieno sicure, accompagnate per li suoi, fuori de'termini della contrada loro sospettamente debbono
alla sua camera aspettò che il monaco fuori uscisse. il monaco, ancora che da
, / e quando l'è commesso, fuori e dentro, / ambasciata sospetta non
cuore. sanminiatélli, 11-165: allora venne fuori la poldi- na... la
città i fiorentini parve al tutto essere fuori di sospetto e ritornò il vigore e la
faldella, i-4-97: se un giornale venisse fuori ad asserire che l'onorevole cairoli non
carro collocandosi nell'interno, ma dal di fuori. faldella, ii-2-40: sospingendo una
, / i quai sospinge per la bocca fuori. boccaccio, rv-nr. il dolore
, con rabbiosa voce in cotal guisa fuori del tristo petto sospinsi. chiabrera,
: aiace telamon di virtù magna, / fuori del corpo l'anima sospinta / ad
più viva, e gli sospinge in fuori. -far emergere. bassani
11. intr. sporgere in fuori. aretino, 19-188: pervenuto il
quei tanti vostri fratelli che, sospinti fuori d'italia dal caso, dalla miseria e
fenomeno fisico. arpino, 5-57: fuori la campagna era deserta, di un verde
e la terra sì li sospira di fuori. -versare lacrime. gherardi
sollievo. cassola, 2-160: tirò fuori la pipa, la caricò, l'accese
3. alla rinfusa, in disordine, fuori posto. ariosto, 1-iv-316: quante
compimento in se stessa e non ricerca fuori di sé un oggetto necessario e con
in sé il suo ultimo scopo, è fuori del concetto cattolico. -forma
un veicolo. fenoglio, 5-iii-15: fuori sullo spiazzo tra le due chiese sostava
parole, per cui si trovin talora fuori del sito lor naturale. -reggere altri
maravigliaronsi forse allora i fedeli che saltasse fuori la scomunica per sostenere la moneta de'fiorentini
la iniquità di uelle che troppo fuori de'termini posti loro si lasciano an-
di classe proseguirà senza quartiere dentro e fuori dalle officine. -animato a resistere
croce, ii-6-315: rimane... fuori controversia l'ideale o principio direttivo come
re..., quando andavano fuori, per non lasciare senza capo la città
introdotto nell'abitazione di un cittadino, fuori dei casi contemplati dalla legge e senza le
parte infatti il periodo estivo che deve passare fuori di città, egli teme anche durante
procedura civile, 81: 'sostituzione processuale'. fuori dei casi espressamente previsti dalla legge,
2-338: le nubbi di sotto avanzano in fuori dalla superficie e con gli sbattimenti adombrano
, di sotterfugio; e s'incamminò sola fuori del paese per la strada nuova di
aere che vi sia sotto racchiusa e esca fuori, o per acqua che di sotterra
catacomba vicino al porto, che c'erano fuori le fiaccole della festa del santo,
altri o, anche, al di fuori di ambiti ufficiali, segreta- mente,
imbavagliato. bonsanti, 3-i-20: veniva fuori un insieme inatteso e raccapricciante, un
ho girati tanti, in italia e fuori: delle volte ti sotterrano sotto i regolamenti
sì scoppia'io sottesso grave carco, / fuori sgorgando lagrime e sospiri. boccaccio,
del suo officio che in alcuna parte di fuori, tanto sottilmente intende, che,
sta il cuore, gli uscì incontanente fuori per la bocca un sottilissimo fumo. fracchia
: sarà carico del forastiero d'astenersi fuori dalla sua patria e nelle case altrui dalle
la sottilitaae della malizia e mostra di fuori semplicità d'inno- cenzia. tavola ritonda
luogo, in par- tic.: fuori le mura di una città (e si
, 3-28: mise mano alla spada e fuori la trasse, e sotto quella li
3-247: la camera era surriscaldata ma fuori il termometro segnava i ventidue gradi sotto
, né mai ho avuto ardir di trarlo fuori, sì è stato dì chiaro.
] sente il fluire di ciò che è fuori della sua potenza e che trascende la
l'altro: ma quel di sotto mostra fuori il naso e la bocca, e
che andaste sotto, e vi aspettavo fuori col legno. -essere reclutato.
. maironi da ponte, 1-iii-151: fuori del suo circuito [treviglio] ha dei
modiglioni, i quali si avanzano in fuori e, sporgendo, portono la cornice
cortile. montale, 13-104: di fuori sfrecciano macchine / ma non fanno rumore,
operavano era quel che ne appariva di fuori; il più, e il peggio,
sul sottomano di tela cerata, tira fuori dalla teca di legno ad astuccio scorrevole
(1992-1995), 132: personale che fuori sede, in condizioni di autonomia decisionale
esposto: di regola, agli avamposti fuori dei reticolati. alvaro, 18-285: presso
persona sufficiente per loro [che son fuori di firenze] prometta e sottometta come
polemici) per indicare se stesso al di fuori del contesto di una lettera o di
acque che ora si veggono dentro e fuori... sono condotte di tramontana
fiumicello... che corre di fuori della città e un'altra parte per un
3-247: la camera era surriscaldata ma fuori il termometro segnava i ventidue gradi sotto
gradi sotto zero. arbasino, 9-36: fuori tutto il creato dormiva intorno ai venticinque
, 2-51: la signora tarquinia, traendosi fuori di questa volgare schiera e sottraggendosi anche
la famiglia in casa e le care feste fuori. -in senso concreto: atto
cavalieri che soperchiavano le mura, tiravano fuori spessissimi tratti di grossi cannoni. brusoni,
? -far traboccare un liquido fuori di un recipiente. gualdo priorato,
orchestra. verga, 1-266: di fuori risuonavano applausi fragorosi che soverchiavano la musica
putrido. -ant. sporgere in fuori. dante, infi, 19-22:
ogni capo del fascetto due gubiti di fuori soperchiava. 14. straripare (
. -prendere il sopravvento, mettendo fuori gioco gli oppositori. b.
: scultore obbedendo all'intelletto tragga fuori dal rozzo marmo risoluzioni infedeli, atti
vuol venire una gran pioggia, a mandar fuori un'aria 2. brutalmente,
il soperchio umore e poi scola e va fuori del campo, e allora riceve temperamento
che un soverchio numero di feste torni fuori misura nocevole alle classi operanti, perché
; senza scopo (un viaggio); fuori luogo, inopportuno. f f
el drento della chiesa e 'l di fuori, dove sono gli embrici così della sua
; superfluo; inutile, futile; fuori luogo. panfilo volgar., 35
dio. -fare soverchio-, uscire fuori. dante, infi, 21-51:
stampa », 7-ii-1988], 3: fuori da ogni competenza politologica e sovietologica noi
numero di parole, non ne caverete fuori il sentimento netto né intero...
di lavoranti, sicché ha bisogno di mandar fuori moltissime manifatture a prezzi più tenui.
la parte di energia che sia trasportata fuori della provincia è attribuito all'amministrazione provinciale
oppressavalo, risolse per alleggiarlo di trasferirsi fuori della città ad un ameno podere.
in casa, e vengono a vedermi fuori città. g. ferrari, 265:
del miocardio, se usata di domenica fuori città favorisce la morte violenta del guidatore
. -ci). che è al di fuori di un ordine gerarchico (con
erano respinti dal popolo sovrano che voleva fuori l'autore. pascoli, 235: siepe
cavalier sovrano / la trasse fuori [la spada] e puosegliella in mano
: « non capisci niente », saltò fuori mancino che non ne può più e
leopardi, i-189: se arriva di fuori un uomo grande già sovrastante per dignità,
strade e fatti, sì nella città come fuori, i debiti preparamenti per riceverlo.
maritassi a chi e'volessi da alessandro in fuori, imperocché diceva soprastargli troppo gran pericolo
9-645: or, se la pioggia / fuori stata è sì grande e fu veduto
. che accade o si considera accaduto fuori del tempo; che prescinde dalla nozione
ciò che è, o si considera, fuori dei limiti del tempo; extratemporalità.
che è superiore, singolare, del tutto fuori del comune (una virtù, una
di lotta che si collocano al di fuori delle istituzioni democratiche e che tendono ad
: aveva temuto che la donna uscisse fuori con qualche discorso sovversivo.
tato per condurli in altra fabbrica fuori stato, dovrebbe su sovvertiti
e in ogni stato col bello di fuori e quello ch'è dentro imbrattato e sozzo
ricatti. delfini, 3-47: tornava fuori, nel 1935, il carattere sozzo,
al menomo atto tutti quei spaccamondi di fuori! = comp. dall'imp
, che dio vi benedica, trovar fuori qualche mezzo termine che salvasse gustavo da
: dovendo talvolta quelli della fortezza uscir fuori per disturbar il nemico o per altra occorrenza
loro discredito perdono lo spaccio che avevano fuori paese. -vendita di merci (
2-90: ora cammina portando il petto in fuori edallo spacco della camicia sbottonata si vede che
stipato come adesso s'usa, tirar fuori dalla tasca ail cartoncino d'un biglietto a
5-5 (1-iv-482): tratte le spade fuori, gridaron tutti: « ahi traditori
non è da fare scandolo, tira fuori la spada, 'idest'il verbo de la
, 3-28: mise mano alla spada e fuori li trasse. fatti di alessandro magno
biasimasse le donne. -potente a trarre fuori la spada: atto a combattere.
gabaa de'figliuoli dibeniamin e potenti a trar fuori la spada e le coltella. -prendere
vivacità un po'salaci. -trarre fuori la spada: guerreggiare. machiavelli,
nell'uso familiare 'quando le spade son fuori, tutte le bucano'. anco i più
vi dicono: « donne, andate fuori di chiesa », dite voi donne:
registrare tutte le spadellate (colpi messi fuori del bersaglio, voce toscana) dei
. un manico di coltellaccio che spuntava fuori d'un taschino degli ampi e gonfi
il nipote più grande... spingendolo fuori dal banco trattava con il cliente non
, 4-119: si mosse, venne come fuori da quel luogo dove spadroneggiava la personalità
quel sole... spadroneggiava li fuori,... già lambiva il davanzale
penoso sentirsi 'spaesati', come si dice, fuori del vero nostro 'paese'che è
divisò di mandare uno spa- hetto fuori della finestra della camera. sacchetti, 166-46
per impaginarla diversamente. re fuori dei ripari naturali o artificiali (un corso
]: 'spagliare': traboccare, dar di fuori. 'spaglia la péntola'. 4
per dire lo sparpagliamento di paglia gettata fuori di luogo, che faceva quasi una fiorita
: adesso nuotan costoro e dentro e fuori e co'malati e co'sani in quello
del reame. arbasino, 3-169: rimango fuori dalla borghesia, non ci voglio entrare
dietro ad uno spago se ne tornasse fuori della prigione. ariosto, 465
pasteggiarlo gli davano spago, e lui fuori, ed essi lo godevano 'fino alla cimossa'
1-192: si vedono la domenica in locali fuori mano delle coppie troppo spaiate perché non
ginestrone (ulex europaeus). tare fuori tutte l'ordure che li tollevano la veduta
i peccati dall'anima. = fuori, allora si truova pace a suo cuore
testa imbalordita: ho la spalla destra fuori d'architettura, colpa d'una doglia
le spalle dei baloardi si estendono tanto fuori che lasciano pochissima distanza dai loro corpi
spitfire supermarine, col retrovisore montato fuori, in cima al tettuccio, per
] non siano spalleggiate dalle forze di fuori e in tempo opportuno soccorse, vinte
: tra l'altre fazioni una notte uscì fuori con una incamisciata di parecchi fanti spalleggiati
tela di lino sono, in italia e fuori, più numerosi assai degli eserciti di
questa strada. galileo, 4-1-155: fuori di questo parapetto si fa valgine che
alle torri, il quale sporgendo in fuori dominava e difendeva il piede di esse
, un balcone che si erge, fuori dalle nebbie, e si affaccia diritto a
.]: questo muro spancia molto in fuori: fa corpo, gonfia in avanti
fino allo stallo. 10. uscire fuori. pirandello, ii-2-1078: -tutta la
'spancio'si dice anche lo sporgere in fuori, e far pancia, di un muro
il quale era scritto dentro e di fuori. 2. sciogliere le chiome
delle sue ali. -saettare la lingua fuori dalla bocca (un serpente, un
accesa. -versare incidentalmente un liquido fuori del recipiente, rovesciandolo in terra;
quelle sue labbra che mettono all'in- fuori, è attissima a spandere per ogni verso
118: largo spandi per le labbra fuori / tesori cari più che gemme ed
: parola che da l'odio irrompi fuori / fischiando come sasso da la fionda,
29. versarsi al di fuori del recipiente, colare (un liquido)
anima. -effondersi, colare fuori del corpo (il sangue) o del
: l'essere che si spande al di fuori. -unirsi, fondersi, essere
tre spandimenti di lagrime dentro o talora di fuori. -il disseminare su una superficie
a spannare la meliga, a cantare fuori aal mio cortile. = adattamento del
pappa), si sbambagia (butta fuori de'peluzzi), è cotone'.
, 1-258: tutte le donne erano fuori, intese a rimestare, a spappolare,
e tutte le 'nteriora loro fossero tratte fuori e tutte tagliate e 7.
fronte fascista. 4. sputare fuori, far schizzare dalla bocca o dal naso
... padroneggiava e sparava in fuori dallo stomaco la bandiera versipelle, come
e dai lati, dove si cavano fuori le braccia d. bartoli, 2-1-44:
la toga e per lo sparato la traesse fuori e tenes- sela sotto il mento.
anche per noi la staffilata larga, sparata fuori dell'androne sul fianco dei cavalli,
versare un liquido, farlo traboccare o uscire fuori, per lo più involontariamente, dal
del fiume descritto, e quindi, uscendo fuori, trova intoppo di certi scoglietti,
suon de tonda. arpino, n-112: fuori, i camion ruggivano spargendo vibrazioni dolorose
considerati, dapoi mi servirono a trame fuori il sistema intero della pace. spallanzani,
non basta. -versarsi al di fuori del recipiente in cui è contenuto,
ci spargiamo per molti pensieri, usciamo fuori di noi e non siamo con noi.
2. spandimento di un liquido al di fuori del recipiente che lo contiene.
. che fa sgorgare, che riversa fuori l'acqua (una fonte);
ci ha pensato manco per idea: schizzò fuori a un tratto e m'è sparita
mondo le opere loro. -divenire fuori moda, non essere più in uso (
col solo incomo mente di fuori, perché sdegnano di parlare con coloro che
principalmente di mosche ed altri insetti abitanti fuori della acqua. stuparich, i-60:
non potei calcolare il getto, perché veniva fuori sparpagliata in varie vene. bacchetti,
24. che vive al di fuori dei centri urbani, suddiviso in piccoli
ne è fatto un uomo di paglia assoluto fuori del tempo e dello spazio, un
magnifico veramente non solo nella facciata di fuori, ma ancora nello spartiménto di tutte le
. n. ginzburg, ii-693: trasse fuori un pettinedalla borsa di paglia e prese a
da'tristi, due diluvi farà iddio sgorgar fuori dalle immense cataraffe della onnipotenza sua.
lampredi, 4-132: il manifesto che fuori d'italia si chiama carta spartita quasi
meyerbeer! montale, 3-88: cavarono fuori da uno scaffale lo spartito della 'forza del
de lo mundo? alberti, i-277: fuori vederete un nib- bio
cielo. masuccio, 266: era andato fuori la cità per suo diporto a caccia
del tufo, 29: onde tolti allor fuori / de le chiar'onde i pesci,
nostri poeti una spasimata voglia di metter fuori quanto sanno e di renderne, alla
tutto non è sicuro; si prova fuori di misura spasimevole; dopo molte
la mano destra nascosta, pronta a cavar fuori di tasca una pastiglia di etere,
mediche indicazioni saranno di correggere e portar fuori le ritenute acri ed irritanti materie,
salvini, 23-7: è lo stesso trar fuori da'profondi / un boccheggiante pesce e
spasseggiare secondo il solito intorno alla spianata fuori la città. -camminare sulle acque
imperiaiprosopopeia. de roberto, 3-246: restava fuori un'intera giornata, preferendo di spasseggiarsela
tutto nell'acqua, dalla testa in fuori, cava fuori di essa un braccio per
, dalla testa in fuori, cava fuori di essa un braccio per volta ordinatamente
di spasseggio, alzando armoniosamente la spalla fuori dell'acqua. 5. dimin.
alquante dragme ingozzate, pur n'uscì fuori e lasciovvi il cappuccio: e spastandosi
. -per estens. spaesato, fuori luogo. cassieri, 14-51: sebbene
bestia molto sozza grande e spaurosa e fuori della bocca li usciva una grande schiuma
, la bella 'totina'! lei vuol star fuori, vuol stare; vuol star qui
volte, se non per ispaventare, traeva fuori. catzelu [guevara], ii-214
nell'animo mio, che ne vo fuori di me, considerando ch'è un niente
pericolo quei medesimi pescatori, quando tirano fuori con gli ami pesci di spaventevol grandezza
valore iperb.: grandissimo, incredibile, fuori del comune, eccezionale; impressionante;
di nozze e l'indomani, tirato fuori un piccolo automezzo dal veicolo spaziale,
dello spazio in un punto che è fuori di tutti i punti, e quindi
fagiuoli, ii-162: allorch'ei va fuori e gira e spazia, / si fa
, 1-i-276: io farò questo quadro di fuori il muro grosso braccia tre e poi
capo d'uno campo, e di fuori si è un poco di muro. ottimo
, di colore e di dentro e di fuori rossa, et in alcuni spazi fra
brinata / dal terrazzo del ciel s'affacciò fuori, / le tenebre a spazzar con
fuori i mercatanati e i cambiatori, e usò
ridere il coraggio dei benpensanti che vengon fuori colle bandiere il terzo o il quarto giorno
, me ne uscii con altri miei amici fuori di empoli a passeggiar lung'arno.
[i fabbri] spazzati a frustate fuori dai villaggi. 8. abbandonato
non dovevamo mettere il bidone della spazzatura fuori durante la notte. -in
ma con terreno fangoso, ed in cui fuori della portata dell'esa- lazioni mefitiche crescono
selva. vittorini, 1-20: subito fuori dal caseggiato di terranova l'orlo vulcanico che
la casa era bianca di dentro e ai fuori, le maniglie lustre, i marmi
sul monte pisana. 7. fuori del comune, inconsueto, insolito; che
, / e terren dentro e di fuori i reggenti / vendere allora, e fèr
che è commessa o per commettersi, avenga fuori del termine prescritto alla tragedia, sì
il sangue con l'acqua, isgorgasse fuori il prezzo della nostra salute. ottimo,
intimo e speciale e ne fa venir fuori quello solo che è proprio di ogni uomo
nondimeno fu trovato e preso e tirato fuori in pubblico e quivi aspramente tormentato
speciale: ufficio giudiziario organizzato al di fuori del normale ordinamento e investito del compito
servizio attivo permanente, in congedo o fuori quadro, purché fomiti di laurea in
a ciascuno mercatante, che quando mandano fuori di firenze alcuno per fare loro fatti,
che posso avere è che, vivendo fuori del campo letterario, in un campo
. -pregio, risorsa particolare, fuori dal comune; caratteristica singolare.
stette novembre dicembre e fé parechie cose fuori delle leggie malfate e usò tropo auctorità
tornare dell'oste con questo triunfo uscì fuori tutta la moltitudine da ogni parte sparta;
battersi contro la direzione che voleva buttarla fuori a tutti i costi, anche a costo
come attore, né come reo convenuto, fuori che in nome e col ministero di
esce per mezzo de'suoi atti fuori di sé, ma riceve in sé quelle
infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'uomo, non solamente
donna non potesse portare nulla sta fuori dell'argento vivo e parte vi resta tuffato
ma è meglio ad aspettare che sieno date fuori le spezie nuove, e si dice
non già. bacchetti, 13-624: trapelò fuori di-vescovato che guido aveva ammonito francesco,
pur un pelo di brutto, di fuori è specioso fra tutti i figliuoli degli
chiamiamo delle invasioni barbariche e dal di fuori, invece, epoca delle migrazioni de'
ha di sé e che proietta al di fuori. piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-4213:
acquistata dal soggetto e proiettata al di fuori. 8. ant. proprio
, conviene essere altre [creature] fuori di questo ministerio che solamente vivono speculando.
chiamata a quegli escessi e trasportamenti speculativi fuori di te e sopra te. ramberto
alteza d'ingegnno dove nascosto fosse uscisse fuori. machiavelli, 1-ii-443: un sprezzando le
: dal popolo apprendasi a speditamente mandar fuori il concetto che s'ha dentro, a
erano tali che dovessero in questo tempo fuori dell'ordinario far quella spedizione. soldani
che mentre durerà il gioco staranno di fuori. = dal ven. spegazzón
subito con gagliardo soffio si sputa fuori certa palla di rame. =
imposta. siri, x-334: diede fuori un nuovo suo manifesto con invitamene alla
. levi, 3-139: sono uscito fuori, e c'era uno stambecco stravaccato contro
che i francesi i quali si spencolino fuori della finestra per una idea idem, 1-766
in possessioni, in firenze e di fuori. mariano da siena, 129: spesi
metà del valor nominale, né spendibile fuori delle lagune. -figur. che
fare acquisti per chi abita isolato, fuori dei centri abitati o, anche,
alla muraglia, donde ella potè spendolar fuori di tal città dalla sua finestra i
chiusa a'miei scritti e le stamperie di fuori spente o languenti, e le cose
g. morelli, 396: riuscirono fuori molti degli ubaldini, i quai pensavamo
, con gli occhi e la lingua fuori, le dita raggricchiate.. lungo
molto o eccessivamente in avanti o in fuori, in partic. da una finestra,
... spenzolandosi molto bene in fuori per volere con diligenza considerare come stesse
oggetto così piacevole, mi spenzolai in fuori [dalla torre] per vederlo meglio.
: dei ragazzi... si spenzolavano fuori della ringhiera. palazzeschi, 1-504:
, cerca di dentro, guarda di fuori, di sotto, si spenzola dalla finestra
lividi, affilati tra i quali usciva fuori e spenzolava un poco la lingua asciutta
, lo spenzolavano, miserando cadavere, fuori delle finestre della cittadella di piacenza.
il capo e spenzolava una mano caduta fuori dall'improvvisata barella. g. brera
, essendosi svegliato e spenzolando la testa fuori, avea col ditino teso mostrato un
lui la testa dal fumo e la spenzolò fuori dal tetto. 8
verso l'esterno, che si sporge in fuori o in basso in partic. da
basso, con una gamba spenzolata al di fuori e l'altro piede posato sul terreno
che al corpo quando, spenzolato troppo fuori della finestra, non si può più tenere
, 1-535: spenzolate di mezza la persona fuori del davanzale, parevano fare appello al
, sempre pronti con le gambe spenzolate fuori delle carrozze, si buttavano pe'campi.
. -che si sporge molto in fuori, verso testemo. firenzuola, 271
? -speranzuòla. -porre qualcuno fuori di speranza o in speranza: conm.
161: per la malizia sua cacciato fuori, / disperando sarà l'empio di
grandi cen tri abitati, fuori delle principali vie di comunicazione,
argento, aperte come ali. guizzan fuori a frotte e nel tuffarsi fan spruzzare l'
silone, 4-296: don alfredo, fuori di sé dallo spavento, giura e spergiura
loro la paura gli uscì incontanente fuori per la bocca un sottilissimo fumo.
4. che agisce al di fuori di schemi preconcetti, senza vincoli di
mondo oggettico che solo sperimentalmente si pone fuori di esso, in un punto d'archimede
, come uno stantuffo, dentro e fuori dal sesso femminile. ad un certo grado
pertanto sono l'opere di questi spernitori fuori della loro loquacitade? = nome d'
braccia e alle mani che sporgono in fuori per proteggere dagli assalti. -nelle fortificazioni
asilo e sostegno sicuro dalla chiesa in fuori e per le istituzioni feudali instavano le
guerrazzi, 2-628: le milizie rimaste fuori si sciolsero sperperandosi per evitare la prigionia
spersonalizza e automatizza, e così viene fuori l'incomunicabilità, e così viene fuori l'
viene fuori l'incomunicabilità, e così viene fuori l'uomo-massa e la prostituta moderna.
tutto. carducci, ii-1-8: qui scapperà fuori qualche 'joli savant'/ di fisici,
necessaria è assolutamente considerata quella che è fuori dell'arbitrio ministeriale e che è la
spendere per vitto e alloggio, trovandosi fuori di casa. ariosto, vl-24:
né il vecchio parlarono per primi. misero fuori tre bicchieri e mi ascoltarono.
tante spesicciole, capirà, chi va fuori ha bisogno di tante co- settine per
14-305: osteria pasqua spesine giostra militari fuori / la luna fiori di zucca.
: spesava da cento monaci, che fuori andavano rade volte. sarpi, viii-22:
forestieri e spesare li poveri che di fuori venivano. leggi e bandi, xi-3:
o di una professione, in partic. fuori sede. guerrazzi, 16-260: piva
spessi, dove meno e dove più in fuori secondo che hanno a stare le figure
troppo lunghi né troppo spessi, né fuori di tempo usati. castelvetro, 8-1-496
, stagnante. rebora, 3-i-242: fuori da questa cloaca scolastica che (dice
vicini la più formosa per quanto dimostra di fuori il suo spettacolo. -segno
del sistema solare e volta lo sguardo fuori di casa, verso gli spazi infiniti e
al ministerio di questa arte e compagnia fuori de le porte sì nuove come vecchie di
, / starebbe caldo assai piucché a star fuori. goldoni, iii-1073: che gli
-acconciatura spettinata ad arte. fuori a ondate, tutti col bicchiere in mano
. v.]: usano mandar fuori i ragazzi tutti spettorizzati e con le gambe
mostarda che un certo speciaro teneva così fuori di bottega. = dal lat
sentono dentro nel cuore le mostrassero di fuori nella lingua, penso spezzereb- bono l'
2-11: sollevò il telo e venne fuori un colore maculato, sabbia e spinaci;
che non vi sia altro modo di filosofia fuori di un certo cibreo o spezzatino di
, vi- 1-365: anch'essi metton fuori altoccorrenza le loro ragioni: il che
nelo una volta certo, subito andò di fuori dove mino era. bandello, 3-40
non c. arrighi, 2-25: sparava fuori [il cavallo] due calci tali,
, per vizio di mestiere, sene fuori dalla sua portata finché c'è modo.
, con fiori di dentro gialli e di fuori bianchi, d'amaro e di spiacevole
genitori, avrebbe in pensiero di dar fuori prima questa seconda che la prima parte
d'intorno a sé (dico di fuori) molte case abitate, né si
, 2-2-427: ordinossi una spianata di fuori alla muraglia e vi si diroccarono all'in-
spasseggiare secondo il solito intorno alla spianata fuori la città,... non senza
abbian gli anguli eguali e che niente esca fuori della spianatura. balainucci, 125:
: quel prencipe... esce fuori in campagna alla testa del suo esercito e
cognato,... che, mettendo fuori l'oste loro addosso, quando venissero
una sera, che 'l marito era fuori della città, entrare in casa. leti
una torta..., ma fuori ne sono altri dodici ».
precisione e mandò la palla diagonale, fuori dalla portata del terzino... «
un rilievo. pratesi, 5-169: fuori di porta san giusto... ci
nella sua regolare posizione e, rimanendo fuori della traiettoria della palla, lascia andare
sussurro la voce per farsi udire al di fuori. bresciani, 6-xi-206: il banditore
più nobil potenzia, del senso di fuori fa quella spezie più spirituale, e
spicca più viva e gli sospinge in fuori. lancellotti, 3-188: qual colore o
-spiccatevi dai panni}.: via, fuori dai piedi! graf, 5-46:
confessore... ma appena è fuori di chiesa che si trova sorda, come
l'ombra della chiesa, e più in fuori cieli ha adorato, / un volante
): il signor curato va cavando fuori certe ragioni senza sugo, per tirare in
. 13. intr. sprizzare fuori o traboccare da un recipiente; sgorgare
malva, cne i rei malor fan spicciar fuori. 15. scaturire, zampillare (
. col suo forte raspare fece spicciar fuori la gran fontana che da lui si
le selve, e i ruscelletti spicciar fuori zampillando dal fianco delle montagne. manzoni
filo azzurro. 17. spuntare fuori. martello, 6-i-436: sì,
21. spiccare un salto, balzare fuori. dante, infi, 22-33:
-anticamente, in lucca, cambiare monete fuori corso o illegali con altre correnti e
di noto le acque spicciate quattromila passi fuori le mura. -figur. manifestato
alla salonia. -venire fuori da una diatriba. tommaseo,
, 7-140: quando marito e moglie lavorano fuori casa, ^ entrecote aux frites'rappresenta
per cento più degli spicciolati e correnti fuori delle borse. c. ferrari, 330
piatti. viani, 19-9: varò fuori la moglie, poi preso l'accettino,
, i-228: ci portano alla spidocchiatura fuori porta. = nome d'azione da
-stagliarsi. montale, 5-41: fuori, rossa, s'inasta, / si
la fronte al lume, e 'l braccio fuori avvolto al serpente. milizia, i-209
guarda. jahier, 123: tirano fuori di seno la spoletta nemica, e
g. bassani, 6-85: cavò fuori dalla tasca della giacca un foglietto spiegazzato
: l'aveva, certamente, cambiata tirandola fuori dalla valigia, appena arrivato all'albergo
vo per me '... era fuori del forse e che 'io'riamavala alla spie
avvocato cazzuola si fece coraggio, e spifferò fuori tutto. cassola, 6-61: «
spalancate, sebbene spifferasse e i tuoni fuori disturbassero. -sostant. cipriani
rimase pan- lo a queste parole come fuori di sé, veggendosi posto tra la
stanno a far lor versi col muso fuori dell'acqua, in quel tempo che la
... questa spigolastrìa ci pare e fuori di disegno e fuori di proposito.
ci pare e fuori di disegno e fuori di proposito. = deriv.
a strapiombo ìe piegati fuori nel vuoto. m. mila, 120
lo spigone lungo cubiti 8, cinque fuori e tre nella legatura. pantera,
le candeluzze acconciando accese, gli mettea fuori della fessura dell'uscio suo, mandandoli
sì traforato m'han dentro e di fuori. -quanto un capo di spilletto:
, è un frutice spinoso che manda fuori gran rami. -spina d'ir
a lungo, massime nella campagna, fuori dei grandi centri, cosicché non sempre
strane allucinazioni gli facevano sgusciare gli occhi fuori dalle spine. 22. ant
, 2-11: sollevò il telo e venne fuori un colore maculato, sabbia e spinaci
autore, da cui son però quasi fuori. cesari, lfi-165: ridico qui il
sec. xvii si diffuse ampiamente anche fuori d'italia, in partic. in francia
levato in aria e spingante e spinto fuori bordo. spingarda (ant.
piccolo e corto, andato esso pure fuori di uso. oggi si chiama spingarda
. panzini, i-178: spinse l'occhio fuori della finestra e vide molta pace.
e le canne della gola a spegner fuori di quando in quando un magro sì
effetto di buona creanza. -spingere fuori l'anima: morire. f
attraverso i pori (in relazione con fuori). muratori, iii-218: presi
interni, che son creduti abili a spingere fuori il più che si può del veleno
per trovarsi ancora più liberi e disinvolti spinsero fuori della città le donne e i fanciulli
uscire, mandarlo via (anche preceduto da fuori). uguccione da lodi, v-153-270
necessità che il dolore apra e spinga fuori la voce della confessione. dominici, 1-20
: il mio fiero dolor mi spinge fuori / d'ogni termine giusto. boterò,
, questa frottola spaventevole, cioè che fuori del parlamento egli intendesse spingere le cose
forza che fa la cupola per ispignere in fuori? -con riferimento alla pressione esercitata
tutti insieme e verso l'alba venne fuori una femminuccia assolutamente normale. 29
in spinosa compagnia è meglio che star fuori soli. -imbarazzante, spiacevole.
vi viene, o in casa o fuori. f. f. frugoni, 5-349
ci si sente stupendamente ilari, sospesi fuori dallo spinoso grumo, assolti dalla solarità.
. guazzo, 1-43: ora che siamo fuori delle spinose lingue, avete voi in
, i-73: ella m'ha cacciato fuori con una gran spinta e s'è serrata
il capo, guardo, è colui: fuori, addosso col mio stocco: mandò
un invoglio di carta candida nel di fuori e nera nel di dentro, pieno di
cagna, iii-198: 1 mazzieri fuori del sacrato sudano per apri
rebora, 3-i-317: io sono tanto fuori dalla conoscenza e dal gusto di chi
dirglielo ai nuovo, / lo manda fuori a furia di spintoni. 77 valperga
accorso alle grida e cacciare a spintoni fuori della porta, nel giardino. moravia
lauro, 2-50: la pietra spinta fuori de'bagni caldi o di mon- gibello
altre piccole, in una parte spinte in fuori, in un'altra troppo nascoste e
d'errore. -sporgere in fuori. pea, 1-21: il seno
un meccanismo e di controllare dal di fuori lo stato del contenuto o i processi che
rampicanti e spioventi. -che esce fuori dal carro (un cumulo di foraggio)
l'asino di sileno tonfa, mandò fuori un raglio solennissimo che la destò,
era una quinta. -spuntare fuori, sporgere da un'apertura. fenoglio
se stessa verso il dentro o verso il fuori...: se si
del fuoco... saliva ed usciva fuori per certi spiragli o bocche fatte nella
s'avviene che poi trovi spiraglio avampa fuori con furia maggiore. temanza, 166
salsiccia di comunicazione viene a metter capo fuori della camera della mina, onde poter
spiraglio: ordina alla vecchia di venir fuori. brancati, 3-189: « ebbene,
nero con buco da cui ama far spiralare fuori fumo di pipa e frizzi mordaci.
, 4-202: stava così crogiolandosi al sole fuori stagione, prima guardando all'altissimo cielo
automobili da corsa. calvino, 8-13: fuori della città c'è quel nodo in
soldato, che un giovane, balzando fuori da un vicolo, aveva disarmato e coltarme
nude mura / specchia il vario mondo fuori. 2. figur. preannunciarsi o
, imperocché molte volte la terra cava fuori allume, zolfo e bitume, le
, le quali cose spirano e mandan fuori vapore pestilenziale, il quale quegli che
trarre a sé gli spiriti né spirargli fuori,... patisce angoscia et
l'anima spiri. -mandare fuori dalle narici o dalla bocca il flato,
in lui come se fussino persone di fuori. savonarola, 5-ii-106: io la
pananti, i-57: il soffion tira fuori le manette / e la faccia di sbirro
, 9-278: truovansi città entro e fuori d'italia che non son grandi, o
387: la terra riscaldata dal sole manda fuori due spirazioni, una calda e secca
. guerrazzi, 2-635: scoppiarono fuori i còrsi dal ponte angusto come spillili
non sono fatte, o sono create fuori di luogo, o almeno senza necessità
la finestrella del tavolato di sopra gli manda fuori e gli sfoga fuori per l'aria
sopra gli manda fuori e gli sfoga fuori per l'aria libera. g. b
tutto intrinsecato in tal pensiero, escono fuori del fagotto improvvise le acute strida di un
fattucchiara et io tenuta per ispirtata o per fuori di cervello. fr. serafini,
agitazione; esaltato, profondamente eccitato; fuori di sé, sconvolto. - anche
, ix-23: battezzato iesù incontinente salì fuori dell'acqua, ed ecco che si
secolo, personificazione della follia che sta fuori dai manicomi, serbatoio del disordine,
1-46: quegli spiriti vivacissimi che vengono fuori dagli occhi dell'amata. 19
quegli spiriti e quegli scherzi che non son fuori del verisimile. -autorevolezza di
, di appiccato, di venuto dal di fuori. pavese, 9-101: gli chiesi
sia cosa che ella più di spirito manda fuori, perciò che con più aperte labbra
, dislegate e squarciate le ferite, uscita fuori grande moltitu dine di sangue
dine di sangue, cacciò fuori quello nobile spirito con la sua mano
state all'erta, che -cacciare fuori, esalare, lasciare, mandare lo spirito
, portata ch'ella fu là, mandò fuori lo spirito. a. f. doni
combattono, chi vuol cacciar questo spirito fuori con duol di fianchi, chi con un
che tempran l'acre sale e il traggon fuori; / o sono spiritosi ed irritanti
, i-105: delle barzellette ne tiran fuori di tante, l'una più spiritosa dell'
quell'aura spiritosa che esala e dentro e fuori del corpo vivente. giannone, i-256
, che ancora conservo e vissero spiritosi fuori d'acqua circa sei ore.
che curano assai la forma, vengono fuori scrittori ora tronfi e leziosi, ora
ogni sostanza spirituale, da dio in fuori. -che concerne gli enti e
spirituali per astinenza e per costumi di fuori e per abito e per povertà.
e sì come peregrino, lo quale è fuori de la sua patria, vi stae
contemplarla da un osservatorio spiritualmente neutrale e fuori tiro. g. contini, 22-28:
. nasce naturalmente in india, uscendo fuori da certe canne a modo di spiuma
a poco, nel discorso, cacciavan fuori una certa animosità contro la cantatrice che spiumava
, spizzichi). mangiucchiare poco, fuori pasto. - in partic.: mangiare
vidde tutta la cella isprendiente di lume fuori di modo usato. b. davanzati,
di infanzia, di gite autunnali fatte fuori dalla città fino a questi colli, con
, i-320: i fogliaroli la tirano fuori dalle lastre: la carta n'esce
, ornati di porporina pelle al di fuori con ombelichi d'oro nel mezzo, portano
veramente e pel di dentro e pel di fuori splendido e magnifico. ghislanzoni, 1-39
spiraglio di quello [uscio] uscir fuori uno splendore di lucerna che ardea nella
pareva ch'allora mandasse i suoi raggi fuori dell'onde... ed avanzandosi di
splendore. borgese, 1-62: « venga fuori con me, signorina », le
sua intelligenza e con accuratissime esperienze trar fuori allo splendore della verità tante e tante belle
stesso casone splenetico, massiccio, rosso di fuori, grigio di è impossibile di
chiese, così drento alla città come fuori, spogliò. m. soriano, lii-4-135
tempo di vesansovino, 2-158: di fuori sono certe loggie alquanto alte, e in
dalla vecchiaia nella primavera, quando escono fuori della terra. giuliani, i-245:
ma di buona pasta; e vivendo fuori del suo paese, erasi spogliato di parecchi
: talvolta poi la terra suol gittar fuori una salsa ed amara umidezza, per la
carducci, iii-15-125: ottenuta facoltà di vivere fuori del chiostro e spogliar l'abito,
: molti altri che saranno ancora di fuori, aiutandoli la grazia di dio per considerazione
acconcio fingendosi deboli e d'improvviso tirando fuori le unghie. = comp. dal
, sì che tutte le sue forze paion fuori. gentile, ii-7-116: ariosto.
pellegrini... tornando si son riuniti fuori di porta capuana, credo, a
volta spolverastela! 7. tirare fuori un oggetto che non si usava più da
poco. landolfi, i-157: la cornetta fuori continuava a squillare un saluto guerresco.
. bacchelli, 12-262: cratoforfex mise fuori una voce, ch'era stata un
fine con istrumenti chirurgici sradicare e cavar fuori si deve. 4. abbattere
panzini, ii-681: se anche dovesse venir fuori un figlio da quella lì, sarebbe
atto, comportamento o circostanza al di fuori della norma, delle consuetudini e,
-esercitato in modo arbitrario, al di fuori delle leggi che lo regolano o in
questo stesso quartiere di sregolati che mangiano fuori di casa. 5. anomalo rispetto
generale e stupita degli occhi, veniva fuori il parroco. = femm. sostant
b, perpendicolare all'orizzonte, uscirà fuori della base, rimarrà il corpo eretto.
di pensare a stabilir la casa mia fuori delle presenti turbolenze e in luogo ove
si consumava dentro che no'mostrava di fuori la poca staoo- lità che v'era
dei segreti ad essa confidati, che, fuori dei casi in cui la legge la
della fortuna sono le cose che sono fuori di noi..., come sono
autorità, e inoltre, al di fuori degli stati sotto protettorato, degli stati vassalli
ufficiali d'ogni grado, che son fuori delle ordinanze, non comandano direttamente ai
reggimento di fanteria o di cavalleria, fuori delle compagnie. -stato generale,
oltre il quale una costruzione è messa fuori servizio e che serve per fissare i
piazze tirandosi dietro i cani con la lingua fuori e facendo inalberare i cavalli stazionanti.
, in una stazione estiva elegantissima, fuori d'italia. bacchetti, 9-391: per
abilissima opera della sua stecca, uscir fuori dall'informe cumulo di creta ammassata sul
. alvaro, 2-8: i pastori cavano fuori i coltelluzzi e lavorano il legno,
: le proprietà dei negri cominciano appena fuori della cittadina,... come un'
innanzi. monelli, 2-226: crosciarono fuori dei rami cicogne e aironi in volo
, si vedrebbe un teschio. -quasi fuori di sé, senza parole. de
cicognani, 3-265: dalle maniche corte venivan fuori due stecchi di braccia che parevano anche
fra i denti, s'incamminò giù per fuori paese. -con meton.:
pertinace spirito soffiando, la fiamma uscìe fuori. = dimin. di stella2'
. croce, ii-1-189: i valori sarebbero fuori dello spirito press'a poco (ho
: a che si ridurrà egli quando scoppieranno fuori tante migliaia di altri mondi, in
gadda, 6-296: la frusta gli veniva fuori dalle dieci ditaincavagnate che la reggevan lasca:
la loro penna ed adoperila ad altre scritture fuori della sua forma. 3
-privo di misura, al di fuori di ogni norma o convenienza; smodato
farfallone così stempiato che per farlo poi uscir fuori vi s'avesse a far come dicon
e 'l populo grande di ierusalem esce fuori e fanoglisi incontro colle palmestendendo le vestimenta per
é1 mio fratello, stando al sole fuori de casa e stendendo le sue pelle
nel piano che si stende sotto firenze fuori della porta al prato risiede la villa
aperti sotto il portico le fiamme uscivano fuori insieme col fumo, che si stendeva sotto
essendo dati solo a queste cose di fuori e secchi per la disperazione non si
-disus. operaio che distende la pappa tratta fuori dal telaio per formare il foglio di
un organismo acquatico di sopravvivere al di fuori di determinati livelli di profondità subacquea.
montale, 12-327: ne è venuto fuori... il poetico stenogramma di
piedi a stento. ojetti, i-143: fuori nel giardino i carabinieri trattengono a stento
dell'obbedisco, che l'estetismo è fuori della realtà italiana. -stampare sul
. cecchi, 5-509: l'orango è fuori ai questo repertorio. è una espressione
= dal lat. exterminatus 'cacciato, spinto fuori dai confini', part. pass,
, 20-100: essendo già sera, uscirono fuori quelle fiere che erano dentro e vedendomi
usi vari. 3. tirare fuori un veicolo dal fango in cui si è
, lxii-2-vi-180: stirando la loro lingua fuori della bocca e inchiodandola per diverse parti,
. / cinquanta ancelle, ed altre cento fuori / con dante, inf, 10-61:
persone sciocche, incapaci o, anche, fuori di sé come in preda all'ubriachezza
, 5-147: questo palazzo, visto di fuori, si crederebbe nuovo di zecca,
suo stile e che dai prìncipi in fuori tutti i duchi e pari e marescialli
« la lettera ». ne venne fuori, tra le incertezze stilistiche di zia luisa
parte, poco lascia cadere o manda fuori o emette gocce di un li
/ i'mi consumo, la piaga stillante fuori uscio. tasso, 8-79: il ferro
stillato in buona boccia: / esce fuori a goccia a goccia; / se più
li prepara. 4. mandare fuori, lasciar cadere, emettere a goccia a
, che per più bocche sotterranee stillava fuori l'acqua. 5. lasciar
ne'vasi impeciati d'entro e di fuori. landino [plinio], 273:
una certa linguetta o stile che esce fuori da quella parte alla quale inchina il
ghislanzoni, 16-125: uno dei ribaldi cavò fuori di tradimento uno stillaccio più lungo della
dalla cartella a lato della scrivania, tirò fuori la sua stilografica d'oro, premio
uno dei cassetti del tavolo, ha tirato fuori la boccet- tina. =
, 1-128: se vi fosse errore, fuori le sti to'.
ricciardo pronti foro; / e lo trovaro fuori d'ogni stima / disteso al suolo
: sa bene vostra signoria che siamo fuori d'occasione: il che molto importa per
barberino, iii-439: della città di sirlonas fuori tutto il popolo per assalire le bandiere
avrebbero fatta stimare: allora sarebbe venuto fuori il vero valore. -assegnare un
: statuimo che nessuno cittadino lucchese possi fuori della città di lucca... per
veracissimo che possono sapere per segni di fuori. -proponimento. rotta ai
ghibellini se ne avvidono e cac- ciaronli fuori. cavalca, 11-12: conciò sia cosa
, e fumo rotte più da ceriti di fuori >arenti delli stincaiuoli. b. davanzati
, xxi-54: pur troppo non mi troverò fuori delle stinche d'animo e di borsa
li fanno a perugia e ne mandano fuori. 6. cima, sommità
i piani [di metallo] tolti fuori de'catini di rame si posano in terra
xi-457: appena fatta la stipula, saltarono fuori le magagne, come sempre nelle case
. nieri, 245: perché mi venite fuori con quelle stiracchiature, che..
a venire e pare che bisogni tirarle fuori. pirandello, 7-499: parlava con
distribuirle tura, come è venuto fuori dal cassetto. su una superficie
i parenti di mio padre, siano usciti fuori mio padre e suo fratello cesare,
la sua stirpe in se medema che fuori di se. 6. etnia
: per forza di analogia, la neve fuori dei vetri lo trasporta nelle regioni del
poesia alle sole operazioni umane, lasciando fuori tutte le divine. c. i
fare, da dove si spera che verrà fuori la 'trama'? -eccessivamente stringato,
. e. lecchi, 5-442: appesi fuori di qualche bottega, scafandri da burrasca
e che iersera abbiamo dimenticato di tirar fuori la barca. -caricare una nave disponendo
il capo, guardo, è colui: fuori, addosso col mio stocco: mandò
scarpe! ». pratolini, 2-316: fuori del le soglie vi sono
etta. lucini, 4-21: vien fuori con una toga, che sembra una stoletta
inverisimile n'avrei per istomacaggine mandato fuori le budella. per non dir
: stassi ad una commedia, vien fuori un buffone che, oltre ad esser
fede che ad ogni periodo io buttassi fuori un'oscenità stomachevole. moravia, 18-82:
classicismo rammollito. -grossolanamente scorretto o fuori di ogni regola (un uso linguistico
d'esprit', che faceva laidamente e stomachevolmente fuori, con un freddo silenzio.
suoni sconci con cui il villano manda fuori per la bocca il vento dal suo stomaco
mangiare e saper bere, e voialtri di fuori avete stomachi da passeri.
meno pronta di lui, stuonava ed andava fuori di tempo con maggiore facilità d'azeglio
, mia madre aveva un senso musicale fuori del comune. bacchelli, 14-360: la
-inadatto alla situazione, alle circostanze; fuori posto.
d'arancio. 6. collocato fuori posto, in posizione anormale. fenoglio
, lo stesso sole che c'è fuori della galleria, taglia il quai gustave
indietro più volte, si cavino anche fuori quelle cose che v'averan fatte turate e
, che stia in biligo due dita fuori del raggio;... siano ben
traduzioni [gli eretici] ardiscono di scappar fuori, con pericolo di storcere l'antiche
lo storcimento dei modelli più tardi viene fuori soltanto una dal reo la confessione del
storciture di operazioni e di princìpi tutti fuori del tuono dell'onesto. = nome
, essendo stata portata in tempoch'io era fuori di casa, è rimasta più di otto
ridere forte, cogli occhi che schizzavano fuori dell'orbita; ma l'altro, un
continuo appello alla forza, un continuo venir fuori alla stordita con colpi di testa e
parea. mannelli, 167: di fuori a quella pietra è intagliato di storie
a un tratto così alt'impensata io venni fuori a scriverti che ti amavo, in
affermi che la vita de'cani, fuori che quella de'cani laconici, s'allunghi
voi. botta, 7-231: ecco uscir fuori un diluvio di sto- riacce, di
/ irreversibile / sempre dentro / mai fuori / mai fallibile / fatto da noi
le campane sì dentro la città come fuori. abba, 90: la campana di
ranocchi i quali stando pure col muso fuori dell'acqua del padule si tuffano sotto il
andrea da barberino, ii-57: aiolfo giunto fuori della porta, tutto el campo stomi
/ torcendo, anzi storpiando i piedi in fuori, / poi stracanando il corpo,
.. i portelli, dal di fuori non si riesce ad aprirli.. »
scesa di testa di accordare li scritti dati fuori col mio nome a un guazzabuglio di
b. cerretani, 1-20: tracto fuori una storta, dette in su la testa
vecchie, rotte, storte, spuntate e fuori di cassa, erano tutte di somma
trattata. 17. che è fuori di senno, o semplicemente sciocco o
-che è di cattivo umore, frastornato, fuori posto. pavese, 8-379: stato
16: fà che il torto venga di fuori, abbandono del patrimonio culturale,
. 7. uscire, balzare fuori. -al figur.: non essere compreso
virtù delle dottrine protestanti, condotti strabalzoni fuori della diritta via di verità, s'
, il prezzo del quale essendo strabocchevolmente fuori dell'ordinario. redi, 16-v-403: se
rivolgere verso l'alto o sporgere in fuori i bulbi oculari per osservare meglio o
grevi, con gli occhi strambuzzati e fuori della testa. g. bassani,
cavalcate straccato. firenzuola, 328: tratto fuori me e il mio cavallo, si
, nei telefilm più fregnoni non tiri fuori continuamente un: o cristo. arbasino
torcendo, anzi storpiando i piedi in fuori, / poi stracanando il corpo, ripiegandolo
cannoncino quanto un pollice grosso per tramandar fuori verso un de'lati il liquore in un
è... far che essi faccino fuori spesso correrie contra la città che vuole
un punto qualsiasi. — fuori strada, fuori di strada: fuori argomento
qualsiasi. — fuori strada, fuori di strada: fuori argomento, deviando
— fuori strada, fuori di strada: fuori argomento, deviando dal soggetto principale della
denti di essa una leggiera ripiegatura in fuori, alternatamente a destra e a sinistra.
col fazzoletto a metà strada. -andare fuori di strada: sviarsi, pervertirsi, ingannarsi
: sarà, ma da chi è andata fuori di strada una volta, c'era
fra baritono e tenore. -essere fuori strada: essere completamente fuorviato, sviato
completamente fuorviato, sviato, pervertito, fuori dalla retta via. -in partic.:
trovo urbana e sottile, ma tutta fuori di strada. michelstaedter, 173
questione che platone fa... è fuori di strada. -essere fuori argomento,
. è fuori di strada. -essere fuori argomento, divagare dal tema principale della
madre e me. -portare, menare fuori di strada: sviare, pervertire,
passeroni, iii-329: si lascian portar fuori di strada / dallo ingegno contrario alla ragione
. cecchi, 2- 133: una stradicciòla fuori porta, incassata fra siepi enormi.
stradeliberato di non darmi un mezzo baiocco fuori di casa, vale a dire in nessun
. ant. che esporta una merce fuori da uno stato. - anche sostant.
: essendo proibito per legge il trasportare fuori del territorio fichi, colui che scoprì e
io non vorrei che ci strafelassimo a cavar fuori o a spiegar voci che in
. luzi, 4-16: nel caffè fuori mano... / nido ai convegni
. dir. che avviene al di fuori di un procedimento giudiziale (il compimento
un atto pubblico o privato); acquisito fuori del procedimento giudiziale (una prova)
, avv. dir. al di fuori di un procedimento giudiziario (con riferimento
togli la squadra trasparente e straguarda di fuori per i buchi. fioravanti, i-7:
, mi strainfìschio, che mi fa stare fuori di casa. = comp.
). tose. lievitare eccessivamente, fuori misura. viani, 14-370:
.. si sporgevano con tutto il corno fuori dal bordo per districare uno straglio.
ha un'espressione sconvolta; che è fuori di sé; che si comporta in
stramano, agg. region. fuori mano. z. contarmi,
santo antonio che era alquanto straman e fuori di strada. bernari, 7-92: si
per disgrassarla dall'olio che ha buttato fuori nel tignerla. = femm.
bizzarro, o anche insensatamente stravagante e fuori di ogni ragionevolezza. g. g
. -con uso avverò.: fuori delle convenienze, male. quarantotti gambini
corti padane, cvi-745: nel quarto acto fuori uscirono cinque uomini e cinque donne cantando
incoerente, anche assurdo e insensato o fuori luogo; in contrasto con altri aspetti
dell'italiana poesia. carducci, iii-3-101: fuori emerse / uno stuolo di fantasmi,
(una lingua, una parola); fuori della norma linguistica. gioacchino da
: comportamento bizzarro, eccentrico o anche fuori luogo, inopportuno, insensato; affermazione,
avv. in modo strano, inconsueto, fuori del comune, incoerente con la situazione
o il peccato tormenta per martirio di fuori il peccatore, ma eziandio lo stranatura,
: queste sono immagini, ma immaginistranaturate e fuori del decoro. straneare, intr
. l'essere strano, insolito, fuori del comune o della norma; carattere
. evento, fenomeno inconsueto, inaspettato, fuori della norma, del tutto incongruo fino
sergentello che un giorno gli fece tirar fuori un palmo di lingua, diede il denaro
quando interviene da cose che procedono di fuori, come è strignere colla fune e simili
ii-450: tante altre cose seguitò a tirar fuori dal petto quel benedetto uomo, lasciando
di vecchi borghesi? / mi sentirei fuori posto, avrei uno sguardo., straniato
. -che contravviene o è al di fuori del codice linguistico o letterario (lo
una trattazione, una narrazione; che è fuori luogo, che costituisce una divagazione.
straniere. 10. che proviene da fuori, che agisce dal di fuori,
proviene da fuori, che agisce dal di fuori, che deriva da cause o da
13. strano, straordinario, bizzarro, fuori della norma. intelligenza, 54:
, per aspetto o caratteristiche, insolito, fuori comune; eccezionale, abnorme, meraviglioso
non avrebbe messo lì. -andare fuori di sé, infuriarsi. milizia,
assente rispetto alla realtà circostante, come fuori di sé, intontito. guglielminetti,
. dichiararsi estraneo a qualcosa, trarsene fuori. pisacane, vi-257: l'autore
molti strani capricci, astrazioni e bestialità fuori d'ogni ragione? -in
223: sui problemi che vengono fuori ogni giorno a livello operaio, in
uscire di senno, impazzire; andare fuori di sé, perdere il controllo; non
non smarrirmi in stregonerie di un gergo intellettuale fuori stagione, saltello e balletto l'esegesi
di memoria privo e come vecchio insensato e fuori di sé faceva gli atti da fanciullo
no- ceda e non ne usciste fuori? » « io credo di sì »
dei danni... sopra testimoniali fatte fuori de'tribunali. a. m
parente che mi rimanga, mi cacciò fuori di casa a dodici anni come testimonia
aggett.): che viene inserito fuori dalla numerazione delle pagine di un volume,
. è illustrata da circa 300 incisioni fuori testo, tratte da fotografie originali.
., i quadri fatti con le tavole fuori testo di qualche vecchia rivista illustrata.
3-122: nel fine dell'anno 1725 diede fuori in napoli... un libro
laudate in rima / al mar fuori vapori, congiuntivamente all'odore, pallore di
ch'a la prima gente', cioè fuori dell'immediato nell'istante stesso della loro
la verace testuggine... or mette fuori il capo, or lo ritrae dentro
sul tettino di latta della portafinestra, lì fuori sulla terrazza, come di persona che
sopra teto e fare la scala di fuori e ricoprire tutte l'altre case dal risedio
: grandissima parte di questa turba è fuori di sua patria. domenico da prato,
sì al di dentro che al di fuori, non solo per la politezza, ma
uno spitfire supermarine, col retrovisore montato fuori, in cima al tettuccio, per
no, e ogni spurcizia che si butta fuori di quella, la inghiottono; e
la quadruplice primiera, / e vien fuori pien di lusso / l'uniforme invitto flusso
personaggi di goldoni, se li tiriamo fuori dalla commedia,...
dentro, ma bianchicci, e per di fuori ticchiolati di colore gialliccio.
, v-257: m'avete tratto fuori dipinto in varie foggie, con un libro
filosofo finto, con la lingua in fuori come ciancero sfacciato, - con ortiche nelle
..., ma ne resta ancor fuori tifoseria. la stampa [16-v1i-1982]
il signor duca di fiorenza fusse sdegnato fuori di modo con flaminio, e perciò ricorsi
nelle novelle fuori della sua provincia di catania; io,
timido di lui, non sono uscito fuori del territorio della mia citta- duzza.
né signoquesti giorni, la terra, fuori dal diverglierla per le vigne, non si
o stoppaglio ef in quale sollevato esca fuori il vino per il canale cd e
detto sanese posato in su una panchetta di fuori, allato al desco, uno mazzo
un altro tinello, del quale si cava fuori e mettesi ne le barili. b
mattina di buon'ora tinello per istar fuori tutto il giorno. vita di francesco
, iii: lynx, l'impermeabile fuori classe. signorilità di foggia, nobiltà di
rajberti, 1-187: siccome non sarebbe fuori di ragione il dubitare che io carichi
suo tintillaménto e saltellamento continuo sono affatto fuori di posto. = nome d'azione
122: il cane abbaia / sbucato fuori dalle viti basse / tinto di sole occiduo
che deve assalire i piccoli pesci quando, fuori decloro nascondigli sottomarini, se ne vanno
plebe ancor tinti di paganìa, raccolti fuori dell'atrio accompagnano l'inno profano che
, i-251: questi stessi cibi spinti fuori dello stomaco, mentre passano per gl'
acque del battesimo così dentro come di fuori, tal che non fosse ri- maso
di pura verbosità, da cui salterebbe fuori un me stesso tipicizzato, ma non individualizzato
, 4-68: con un gran grugnire sbucava fuori la scrofa... conosceva anche
fa il mare nei porti, quando fuori di essi è fortuna. 10
[il re] lo fece trarre fuori, e innanzi lui [il figlio]
socialisti quale altro tiranno implacabile da proscriversi fuori del mondo. 6. agg
/ crede che tutto sia delitto, fuori / che d'esser musulman. mazzini,
uomo iniquo manca la potestade dell'opera di fuori, nientedimeno egli è tiranno dentro da
gli uccelli, che altrimenti sarebbono sbalzati fuori della stessa rete, se questa fosse molto
- per estens.: uccidere, far fuori. codemo, 130: non mi
g. testori, 1-76: appena fuori del paese avrebbe cominciato a tirargli il
: gli ebrei adunque aveano tirato paolo fuori del tempio, per poterlo uccidere liberamente senza
forza per la mano e mi tirò fuori dell'uscio. n. ginzburg, i-545
. 31. estrarre, portar fuori materiale, cavare, escavare. -
soffiare noi prima tiriamo l'aere di fuori dentro da noi. gelli, 15-i-81:
eravamo soli in casa; mia madre fuori a far la spesa; un giorno d'
gli tira e si accontenta di condurla fuori a pranzo e al cinema ma si può
al guado e de l'acqua uscì fuori. -tirare a campare, sopravvivere
e tira di lungo. -tirare fuori: prendere qualcosa dal luogo, dal contenitore
dall'involucro (e cfr. anche fuori, n. 25). alvaro
, 20-161: quel giorno aveva voluto tirar fuori un servizio d'argento della vecchia vienna
una bambola per la bambina e volevo tirarla fuori dal pacco ma non riuscivo a slegare
calvino, 1-120: naso storto tirò fuori una sigaretta. -estrarre e spianare
gatto, 2-200: esimio aveva appena tirato fuori la sciabola al grido « avanti miei
alla macelleria ebraica, l'uomo tirò fuori eli nuovo la pistola.
5-ii-385: avevo dieci soldi e li tirai fuori. -far spendere soldi a qualcuno.
cesari, i-105: delle barzellette ne tiran fuori di tante, l'una più spiritosa
moravia, 22-166: si è tirata fuori la spiegazione dello sfogo biologico, dopo venticinque
sciocca: non se ne poteva tirar fuori niente di buono. buzzati, 3-179:
contro i tronchi nudi di ramaglie tirandone fuori una musica. -far dire
sola con edoardo. cerco di tirargli fuori una parola. -far uscire a forza
ti farò con i piedi legati tirarti fuori di questa città ». -togliere
della scala... la tirerebbe fuori dalla malaugurata truppa delle ragazze squillo, ne
bernari, 4-270: purché mi tirino fuori da quest'angoscia! -tirare giù
dietro un grave disordine. -tirarsi fuori: cavarsela, salvarsi. fenoglio,
, 5-ii-275: da solo s'era tirato fuori dall'orribile avventura nella quale s'era
ritirarsi. cavalca, 20-203: corse fuori scalza e in trecce...,
diede ancora una tirata e buttò il mozzicone fuori dal finestrino. -in senso
tirato a martello, stagnato dentro e fuori, panciuto e rigonfio in basso,
una premessa (anche nell'espressione tirato fuori). tolomei, i-48: sono
guisa nominati con bella ragione, tirata fuori dalla radice della natura, e si
.) che serve a tirare un cassetto fuori dalla guida di scorrimento di un mobile
sufficienza per poter far passare l'armata fuori di tiro dell'altro. muratori, 14-85
la sua compagnia fu tenuta in riserva fuori del tiro dei colpi nemici, mentre le
ultima convulsa / mischia a portiere / nettamente fuori casa, fuori causa, col dito
a portiere / nettamente fuori casa, fuori causa, col dito / mignolo, con
mondo con un panno aspro della scorza di fuori: poi si fanno bollire fin a
, la sicilia era divenuta dentro e fuori bizantina; ammorbata dalla tisi d'un impero
, animo, religiose, coraggio: fuori dai vostri cuori questa misera tiepidezza,
dai vostri cuori questa misera tiepidezza, fuori questo languore, questa sonnolenza, questamortifera tisichezza
, eccezionale; con sforzo enorme, fuori della norma, eccedente il limite e
. figur. che ha dimensioni spropositate e fuori della norma; enorme, immenso,
dell'onesto, ne si lasci tirar fuori da qualunque titillo e sforzo, che
con fiori piccioli e rossi. tira fuori pel ventre la collora. leonardo,
aver perso tempo con quelle noiosissime titolate fuori della storia e prive di dramma.
titolo della pistola è la soprascritta di fuori, la quale dice a cui sia data
lo scriva?... (tira fuori l'astucchio con il tocca lapis)
a. gritti, lii-14-22: avendoli fuori di ogni proposito scaricati molti pezzi di
, 3-226: ciò che la vessica manda fuori, si volge in bietre; e
che l'olmo secco in un isante fuori / tutto coperto fu di fronde e
: quel greaves... lascialo fuori, nereo. non toccherà palla se ci
abbate d'andarsene per quindeci o venti giorni fuori alle sue case di campagna.
, i-4-97: ma se un giornale venisse fuori ad asserire che l'onorevole cairoli non
spargimento de'mali, li quali di fuori sono e per loro si fanno.
di sampogna che fosse, da pane in fuori. salvini, 24-293: toc- catrice
il suo tocco, e questa volta fuori della porta di casa. arpino,
, nella quale si costuma in firenze andar fuori assai, s'usano in capo tocchi
toletta. oh la contessa n'era fuori dei gangheri. 3. sequenza
di ferrara. 3. prendere tirando fuori, estraendo da un luogo chiuso o
di notte il fece tollere e gittare fuori del regno. -vuotare l'acqua
x-99: coloro che son di fuori giudicherà il signore. togliete il male
possa prestare alcuna cappa ad alcuno di fuori da luogo de la (compagnia, ne
il fanciullo in braccio, e cavatolo fuori della camera sua, lo portò in terreno
che pare un achille: poi salta fuori il solito tognino brandendo un manico e