ave impigrivano, cominciò a buttar fuori macigni infocati, che passavano saettando nel
l'altro, passando per quella di fuori, produce la scia o la sciatica,
altra città d'italia, un discorso fuori dalla sede estetica e letteraria, che toccasse
. sci di fondo praticato lungo percorsi fuori pista con modesti pendìi. alp [
prendesidella scilla, gittando via gli scogli di fuori. domenichi [plinio], 20-9
cotesta intenzione nel buzzo, poi ci vien fuori con tanto ladri versi, pugnalando esametro
» àvea presa la scimmia; era fuori della grazia di dio. 5
xiv-230: la bocca gli si era protesain fuori, un po'scimmiescamente. pasolini, 11-23
scimmia. che abitava una villetta fuori della città in un delizioso e
). tedone, 27: estrattine fuori tutti gli organi, la donna sidivertiva a
la più sguaiata dellexhanteuses'... venne fuori con una novità: una canzonet- taccia
egli tutto infiammato nel volto, gittando fuori per gli occhi quasi fiaccole e scintille
: non potrò damen lontani oggetti / trar fuori ancor poetiche scintille? carducci, iii-10-319
d'una scintillétta che ti venga da fuori! bacchelli, 2-xxiv-673: per il
un bel vedere la scintillaccia che diè fuori da tutti quei visi barbuti e gravi
più quando sono dentro ad esso che fuori. misasi, 2-86: scendeva da
2-92: in molte occasioni il riso scintilla fuori senza oggetto alcuno di deformità.
scalza, scarmigliata i capelli, proruppi fuori. pascoli, 680: dormiva anch'
porzio, 3-30: gli pareva sciocchezza fuori di misura... ch'essi lo
su, col petto che gli saltava fuori, dall'allegria. flaiano, 1-ii-454:
, lopercosse tutto, piccinello! gli è fuori di sé, non muore, noncampa.
marcia dentro, ma ne possa facilmente uscir fuori: e... si
si sciolga, e in cenere calde mandi fuori il vapore, lasciata la terza parte
guerrazzi, 2-628: le milizie rimaste fuori si sciolsero sperperandosi per evitare la prigionia
20: conino sciolse la lingua e mandò fuori una voce che s'io dicesse dolce
condizionato dalla corporeità; rapito al di fuori del corpo (l'anima).
. moravia, xi-476: tarcisio tirò fuori un involtino di biglietti di banca e
, lievemente velati. -che penzola fuori delle fauci (la lingua di un
erano permessi. -condotto al di fuori del matrimonio (l'esistenza).
ed oggi usiamo nelle commedie, rimarrà fuori della scenica piacevolezza. patrizi, 1-5
/ pensando a'libri ch'oggi escono fuori / e alla scioperatezza che s'adora,
, ché tutti gli altri sono andati fuori a le cave e io sono restato solo
.. /... non uscisse fuori / la voce d'una spiritata e si
in dante, 'se ne sciorina'vale esce fuori della pegola bollente a prender rinfrescamento.
mille punte e scabrosità. -tirare fuori la lingua. i. lattes coifmann
con gli occhi di quanto debba sciorinare in fuori l'infallibile arma di cattura.
per lo più dopo essere stato tratto fuori da un involucro o da un contenitore
immaginare quali scipitezze da simile proposito vengano fuori. -consuetudine che suscita noia.
tediose tutte le scritture dicritica e di derisione fuori della circostanza in cui un pubblico è
m'insegna a non sperare vera amicizia fuori della propria casa, quando com'è
del detto osso, come scissura, scappa fuori una gran verruca di diaspro e pietra schisto
6-47: gli sciti... vivono fuori del settimo clima ed hanno molta inegualità
]: 'scitala': manico ch'esce fuori dall'asse o leva per volgere e maneggiare
ferramente d'un forziere, ne tolse fuori due vestiti e, ravolte le gioie e
: detto che ebbe questo, mandò fuori una gran voce e disse: « lazaro
voce e disse: « lazaro, vien fuori » e subito uscì fuori quel che
, vien fuori » e subito uscì fuori quel che giaceva morto e aveva legate le
senza protendersi verso altri né sporgersi in fuori. - stare a sé
riputazione, gli dissi che da lei in fuori non aveva avuto altro precettore nel mondo
piccola cosa, che viene alla mente fuori della sua diceria, lo impedisce per
per la terrestrità. rei dar fuori quest'opera, perché v'ho più libertà
d'ognivizio, se non sia turato di fuori. -intr. anche con la particella
è seccata. -raccogliere e buttare fuori bordo l'acqua penetrata nel fondo di
suo umido non può risudare e uscir fuori nel cibamento delle piante. tasso, 11-ii-290
, 15-53: tanto va la secchia fuori l'osso dell'anca che aiuta a camminar
vii-273: lui c'era e venne fuori con una secchiata di immondizie che gettò
autunno non sono potute matu fuori han la lingua, è secco il gargherozzo
piangere, altroche un sospiro profondo non mandò fuori del dolente petto. campanella, i-141
molto acuta e il guardo torto, di fuori appare secco stinte, nastri,
essendo dati solo a queste cose di fuori e secchi per la disperazione, non
13. testardo, incapace di uscire fuori da idee preconcette e ostinatamente ripetute.
maraviglino perché le parole paiano secche di fuori, però ch'elle saranno dentro alla loro
, murato dentro a secco e di fuori 'ncalcinato, disse: « io vorrei
liquido sgocciolateli sopra -all'asciutto, fuori dell'acqua (un pesce).
alla spiaggia esterna e deserta, che, fuori dei murazzi, è a secco quando
entra in ragionamenti diversi da'primi e fuori di proposito. -a piedi secchi
di dentro, come il nortambelardo fu fuori con l'esercito, lo di- chiaran
illudo, del secentenàrio, di vederla fuori di me e intorno a me perché la
quale vive, per così dire, fuori del mondo delle competizioni teoriche. =
sia che, andando al secesso, gittasse fuori le intestine, miseramente si morì.
non intendete come tutto quel ch'è di fuori, entrando nell'uomo, non può
, ma va nel ventre, ed esce fuori, purgante tutti li cibi nel secesso
i nostri amici antifascisti, che vennero fuori da nove mesi di seclusióne, ignari
che, quando li monici andavano fuori o per predicare o n.
che non mangiassero e non eessero fuori del monastero. s. caterina da siena
aggett.): che sragiona, fuori di senno. firenzuola, 228:
ti va per tuto el -essere fuori, uscire dal, del secolo-, essere
colo. gioberti, n-iii-203: io sono fuori del secolo. sta a valtro secolo
rosminiano io medesimo. -fare il fuori dei secoli: fare finta di non capire
sapere in che secolo si sia: essere fuori di sé, non sapere in che
6-11: l'abruotina... caccia fuori la seconda e il feto e fa
amnio, poiché le altre membrane vengono fuori da poi; e perciò sichiamano 'seconde,
, laddove i capi se ne tengono fuori. 3. ant. e letter
già pigliato risoluzione di questa provincia cacciarmi fuori. = agg. verb.
e fa venire i mestrui e mena fuori la secondina. m. savonarola, 1-33
al plur. el parto non vengono fuori, togli una pietra chiamata agata e
. de sanctis, ii-9-673: il di fuori è assai ben congegnato e concorde;
vaso, / secondo ch'è percosso fuori o dentro. roseo, v-37: secondo
che secondo la loro natura sono respinte fuori o riassorbite. d'annunzio, 1-392
per via ascosa / o per sudor van fuori o per urine: allora si seda
aggett.): che si trova fuori del luogo in cui normalmente risiede per
in luogo inopportuno; chi si sente fuori luogo, spostato. savinio, 2-25
qualsiasi altra città d'italia, un discorso fuori dalla sede estetica e letteraria, che
-in separata sede-, al di fuori della situazione normale, del luogo dove
nelrambito di rapporti privati, al di fuori dei rapporti processuali. -in sede deliberante
/ e la pace e la fede / fuori del regno per in amabili conversari
-mal sedere-, risultare inopportuno, fuori luogo. b. fioretti, 2-4-20
al caldo, mezza dentro e mezza fuori del buco rotondo della stufa.
uno a calci nel sedere': metterlo fuori dell'uscio; cacciarlo via.
si ancora 'sedili'alcuni pilastri che poco fuori del terreno si murano nelle cantine e
si fosse scavato, non era venuto fuori che sedimento del nilo, mobile come
6-381: tutto il suo organismo è sano fuori che alle gambe. passa la giornata
proprio tardi, e non ti manderò fuori a rischio si dica che da casa pietro
pregio della gioventù de'romani era cacciata fuori di roma insieme con cesone suo figliuolo
de'grossi corpi di guardia, mandati fuori della città alcuni de'più sospetti, carcerato
così lungo egli credeva di saper tuttavia cavar fuori una seducentissima voce. moravia, iv-249
di vari e diversi stromenti per spiegarla fuori et imprimerla nella materia, adoprando la
farsi le seghe e ridevano tutti contenti tirando fuori la faccia rossa dal cuscino, con
filava a tutta velocità. ella guardò fuori: campagna: pianura: segavano il grano
eguali ed il luogo della segazióne sentire fuori la linea retta perpendicolare sopra linea piana
l'ordinario in malta, dove, fuori di alcune seggie, altre carrozze non si
, 228: non soggiorna eu- rialo fuori del mio petto, avend'io la sua
e la propria loro reri seggio: fuori sezione. - sei del seggio: organo
, specialmente militari, può essere proiettato fuori, in caso di pericolo, insieme
un segr'olino, che era lì fuori tutta stinta e sgangherata. buzzati,
intera. cassola, 4-140: tirò fuori una pianticella con le bela. foglie
brevi. cassola, 5-34: fuori dei finestrini le ombre dei vagoni sistendevano al
serie di segmenti rettilinei che mi portino fuori dal labirinto nel più breve tempo possibile
più grossa e bene nerala sua scorza di fuori, è segnale che è più matura e
: a tutti quelli che stavano di fuori era loro fatto in su la spalla uno
segnale da potere rapportare le vide, fuori che uno che ella n'avea sotto
e. cecchi, 5-442: appesi fuori di qualche bottega, scafandri da burrasca
pallone esce dal campo, il fuori gioco, la segnatura di una rete,
così straordinaria, così divina, così fuori del cerchio delle cose reali che un
varie passioni dell'anima, tralucono al di fuori e si manifestano segnatamente nei muscoli del
travaglia un po'più che non faceva fuori, segnatamente dopo che ho avuto ne'
d'uno 'g'nel fondo di lato di fuori. 4. contrassegnato con una tacca
d'ogni pensiero, pone in tranquillo fuori di quelle molte onde: nelle
suo bravo ordine del giorno, lo tirava fuori: « si tratta di salvare il
, 1-1 (1-iv-36): il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne sarebbe
de'beni della fortuna, che sono di fuori dall'uomo, come sono le ricchezze
, poiché appena qui giunta avete sputato fuori una sentenza così nobile. carducci,
savio che, veggendo i segni di fuori dell'uomo, sapea giudicare come era fatto
tenga in cor mio, sebben di fuori / a persona giammai non ne fo
en sullo legno. -segni di fuori: pura esteriorità di un comportamento.
pensarono pacificarsi co'ghibellini che erano di fuori. botta, 5-289: in ogni parte
cristianesimo,... non potè diffondersi fuori del oltre al loro volere nella
quasi il tetto col capo, sputò fuori il fatto suo. cantoni, 243:
suoi incendimenti, ma eziando i segni di fuori, per li quali entra la morte
v.]: anco di cosainsolita o fuori dell'ordinario: 'ci voglio fare un segno
, il cervello a segno: essere fuori di sé. oriani, x-25-206:
di malumore in casa e stava spesso fuori, ed i vecchi dicevano: « bisogna
-non dare segno di conoscenza: essere fuori conoscenza. beltramelli, iii-597: l'
sfoghi o crepi. essere stato tagliato fuori,... per poi sentirsi dire
, lo posò sul tavolo. gridai fuori di me: « m'hai perduto il
1-iv-78: 'sfallire dalsegno': andar col tiro fuori dello scopo o segno cui si è
non hanno dentro di loro, ma fuori di loro il contradittore che le tiene a
seguitando nulla cosa ch'ella ri- cheggia fuori d'ordine e di ragione.
dapprima semplicemente 'signorine'... saltò fuori... una soluzione diversa:
vostra immahiesa nazionale che dal papato in fuori segua i dogmi e ginazione. il
alla contaminazione. 3. tagliato fuori dalle normali vie di comunicazione, poco
segregazione femminile, che si gridava « fuori » alle recluse. -per simil
. vittorini, 9-64: si gelava fuori, l'aria era grigia di ghiaccio
a lei secreto dice / per trar fuori quei baron de pregionia, / e
secreto dell'uomo e non si estende di fuori. fausto da longiano, iv-192:
mobile che non si vede dal di fuori; doppio fondo di una scrivania o di
mazzini, 33-126: vi scrivo ancora fuori di londra, ma la seguente sarà
l'incominciato ordine, ilsecondo, che uscì fuori, fu di alteria il nome.
seguitamente mesi interi a non lasciarsi vedere fuori dal suo stato ordinario, cioè bassissimo
gracilia verulana, non per seguitar contado fuori de'detti cinque piovieri sì s'abbiano mille
86: vandòmo li seguitò fin fuori dell'imboccatura del fiume, e qui
quaranta giorni continui (dalle domeniche in fuori) seguita il pianto. d.
, ad ogni purgamento necessitata, di fuori tormentata, di dentro cruciata..
ora vostro padre non mosse mai orma fuori della scuola di locke e questo suo
animo e di piccola mente, venne fuori, per opera di fra girolamo savonarola,
un gran 'sei'che n'era scoppiato fuori in quel momento, squadrò renzo da
come papa sei nelle minchiater. essere fuori luogo, non pertinente. proverbi toscani
, vii-564: menomimi nell'atrio di fuori, e ivi erano li luoghi da porre
puledri ungheresi, parola d'onore, fuori d'ordinanza... si migliorano da
. un cervo con le coma fuori di sella, avendogliele poste fra
immaginate che dicesse la morosinaal trovarsi così impensatamente fuori di sella? -levare di sella
sella? -levare di sella, fuori di sella; gettare, cavare, togliere
. soldati, 6-457: salta infine fuori un altro vino. non è grignolino
1-iii-731: « di'che io t'incontri fuori, » gridò e l'ira /
comisso, vi-214: gli zii lo portarono fuori in un'altra stanza, si buttò
un bo7. che vive al di fuori del consorzio umano. in ogni
. 9. che abita al di fuori della cerchia urbana, nel contado.
la quale, come di uomo che vive fuori d'ogni commercio civile, tiene forse
che io mirato l'ebbi così dal di fuori, dalla vaghezza delle belle ombre e
selvatici manieri, /... / fuori porta del parlaselo, / su,
5-i-1804: « tu che vieni da fuori che cosa hai visto? » « niente
, 28-44: deh, 90: avviossi fuori della città, con sembiante divoto, reci
238: non solamente per operazioni di fuori, ma per uno sembiante, per unoisguardo
nello abito e ne'sembianti di fuori. boccaccio, dee., 9-6 (
fin che 'l giorno / di voler fuori uscir fece senbianza. milizia, viii-55
di dentro di colore di porro e di fuori rossigno, e che non ha né
che, pasciuti di gelsi, mandan fuori / seta dal ventre, de laual si
ché elli è pecfece verbo. varò fuori la moglie, poi preso l'accettino,
tapini, x-2-756: il grano bisogna tirarlo fuori dai sacelli, vagliarlo bene bene per
restata col marito un paio di giorni fuori di casa senza avvertire il semellaio, essa
già fu sparsa in terra, cominciaa spuntar fuori et il medicamento, che gli fu posto
, dopo la quale il capoccia esce fuori a seminare anche a rischio di avere
degni frutti a noi tocca a dar fuori / di penitenza, come voi bramaste,
provincie della giudea e della samaria, fuori che gli apostoli, accioché la semenza
panni a stendere, i semicupi agganciati fuori delle terrazze, i destri colle
quasi in preda al delirio; come fuori di sé; fortemente turbato e sconvolto
semienfatica con cui aveva incominciato. « fuori di questo non c'è salute ».
. pasolini, 17-295: viene fuori un carducci semi-inedito, un po'come
che il carcerato trascorra parte del giorno fuori dall'istituto penitenziario per partecipare ad attività
all'internato di trascorrere parte del giorno fuori dell'istituto per partecipare ad attività lavorative
. d'annunzio, 4-ii-48: di fuori li scrostamenti dell'intonaco lasciavano vedere il
ha ripieni i granai, ne trae fuori per mettere ne'letaminosi solchi con la
otone, i quali, per fare uscir fuori galba, avevano falsamente seminata tra 'l
seminato picciolino e tenero non può crescere espuntar fuori per la durezza della terra.
). 4. locuz. -andare fuori, sviare, uscire, uscire fuori
-andare fuori, sviare, uscire, uscire fuori dal, del seminato: perdere il
seminato? vasari, i-870: tu sei fuori di te, biaggio,...
/ del seminato. -portare qualcuno fuori del seminato: distoglierlo dalla considerazione degli
: il soldato ne aveva lasciato di fuori un seminìo [di peste] che non
. arbasino, 9-261: di fuori, un santuario come tanti altri:
) 'quasi'e la poesia al di fuori di un vero e proprio intento
incontrati i vescovi dal proprio vicario generale fuori della città, vi entrassero in cocchio
interiormente candida, semismaltina e al di fuori vetrosa. = comp. dal
suono è semistonato, quando è stato guardar fuori anch'io. calvino, 3-113: non
ii-27: molte donne furono portate semivive fuori della folla. 4. per estens
conserva il figlio, né lo cava fuori se non per allattarlo. =
a lato di dio - durata infinita o fuori del tempo. un manichino semovente che
del mondo..., non sarà fuori di proposito che topinion de
immutabile ragione d'esso durata infinita fuori del tempo; che non ha termi
aurea volgar., 434: manda fuori quello ch'è passatoio e ricorpi,
ne sono privati; peregrini quelli che fuori di detta città sono, ma non
nuovi suoi sporcissimi appetiti, onde fra chi fuori si vede escluso da quella ieri tanto
[tolomeo] puose un altro cielo essere fuori de lo stellato, lo quale facesse
semplicissima idea di aumentare lo spazio scaraventando fuori quelno di una gerarchia o ne è
di una gerarchia o ne è al di fuori. -in partic.: le vecchie
conoscono le cose se non semplicemente di fuori. zanobi da strafa [s.
del demonio, tutto smarrito e mezzo fuori di se stesso, comenziò di pregare iddio
curia o il tempio di bellona, fuori porta capena, destinati alle riunioni informali
. nel tempio di bellona, posto fuori di città, radunavasi il senato quando
che cercafuggire, capo e collo già da fuori. = voce di area merid
). statuto albertino, 37: fuori del caso di flagrante delitto, niun
..., e quando han dato fuori con tre foglie... si pareggi
sanese posato in su una panchetta di fuori, allato al desco, uno mazzo
243: appena i seniori lo spinsero fuori della soglia, la terra cominciò a
, si perde il verace -divenire fuori di senno: impazzire. intendimento.
, etc. e questi diconsi 'senni -essere fuori del senno: non essere in possesso
grande voce e disse: « tu se'fuori del senno, o paolo, e parmi
è troppo matto, colui è troppo fuori del senno, il quale nuoce allo innocente
, 320: vino dentro, senno fuori. -ben son di senno cassi quelli
modo alcuna volta ella n'è mandata fuori con una sillaba di più, et èssi
roma, fiorenza, di gittar- mi fuori del suo dolce seno, nel quale nato
gridano contro agli avversari, che vivono fuori della chiesa, ma riprendono alcuni, quasi
lungo assaliti da camillo, sono scacciati fuori. carducci, iii-21-200: su la forma
senato recavansi con gran pompa nel bucintoro fuori del porto del lido a far la
straparola, i-87: sparsa la fama fuori per tutta la città, vennero molti
, ma perché la vertù visiva andava fuori al visibile: e questa oppinione è
, le tradizioni liberali, si tirin fuori solo all'occasione in cui possono sensazionare
delle coordinate nella metalogica per uomini fuori di ogni epoca: queste sono
uno semplicisticamente soggettivista e interiorizzatore, lasciando fuori tutto ciò che ne costituisce invece la
fascinazione, d'intenerimento sensibilistico, è fuori dalla retta strada, è ammalato. a
quelli è proprio dell'uomo che travaglia fuori de'sensi corporali, i quali sono propri
-senso esterno, esteriore, di fuori: gli organi delle sensazioni in quanto
passivi, e perciò dalle cose di fuori ricevono. bontempi, 1-1-10: memoria,
sensi... entrano le cose di fuori oche si veggono o che si odono o
di mestiere che gl'ignicoli, scappando fuori di esso, arrivino a pungere il nostro
apparecchi riposato albergo, / ove proprio guardare fuori della finestra per convincersi che e
6-23: veramente io credo che tu sia fuori del ragionevol senso o qualche ladro,
concetti predicabili non èvvi altro merito, fuori di quello può avvanzare la temerità in
in quel silenzio d'altura, quasi fuori del tempo, vuote d'ogni senso
alla raggione. -essere o parere fuori dei sensi, d'ogni senso: non
nonubriacarmi e lasciarmi scappar qualcosa, una volta fuori dei miei sensi. -essere
dei miei sensi. -essere fuori dei sensi: avere perso la ragione;
-far perdere i sensi: mandare fuori di sé. catzelu [guevara
, con espressione e pateticamente. -mandare fuori sensi: far svenire. fenoglio,
5-i-1151: johnny lo picchiava per mandarlo fuori sensi per un po'. -mortificarsi ai
venni un luogo di sogno, fuori del mondo, come dopo la morte.
falso », nonintende dicere del parere di fuori, cioè sensuale, ma di uello
ciò è quando l'anima, quasi fuori di sé, affettuosa ne'di- lecti
sentenza e disse a due di condurla fuori. -pronuncia dell'autorità ecclesiastica che
battezzati, e tutti gli escomunicati uscissero fuori della chiesa. a. pucci,
magno volgar.], 8-53: di fuori vedrannoil sentenziatóre e dentro sarà loro posta dinanzi
, con legname, contutti quasi impedimenti, fuori de li suoi stretti sentieri. idem
voi sì cavalcherete a lo matino di fuori da questo monte e. llascerete lo grande
al diritto sentero. -trascorrere fuori di sentiero-, uscire dall'argomento proposto
formativo. idem, 15-89: sarebbe venuto fuori un mondo di tale irrequieta pienezza da
le se accosta, ella salta subito fuori per istrangolarlo. sangallo, 1-15: quando
col corpo o con gli oggetti ai fuori, ma sente il suo essere stesso e
a'prelati coli nella cavità della terra fuori del cielo, seguendo il e
le donne hanno allungato le vesti e tirato fuori dagli armadi il corsetto della nonna,
attitudini mostra di sentire le impressioni di fuori, accorgersi delle voci e dei cenni,
metà i prodotti. -essere fuori di sentimento: essere confuso, sconvolto;
?.. oh povera me! son fuori di sentimento! -essere folle,
pertanto chi non ha legge è pazzo, fuori di sentimento, di giusto a l'
furor che lo trasporta. -essere fuori di sé per l'ira. c
sentimento. -rimanere senza sentimento, fuori di sentimento: fuori di conoscenza.
senza sentimento, fuori di sentimento: fuori di conoscenza. civinini, 7-53:
quattro giorni e quattro notti era rimasta fuori di sentimento. -rimettersi in
perpetui. -uscire dal, di, fuori di sentimento; del vero, del
a una cittade / era a oste, fuori delle sue contrade, / e nectanabo
la sentinella nel luogo più vicino al nemico fuori della città o del campo, e
avendo le sentinelle morte, ch'erano fuori de'ripari, dato avviso agli spa-
secondo giorno, dopo aver sentinellatodentro, sentinellai fuori a un vento che pelava. fenoglio,
sgranchirono spirito e corpo e cordialmente sciamarono fuori a sentinellare e giocare. = denom
, quella facilmente mi ubbidì e trassila fuori. filicaia, 2-2-77: il già
caro, 12-ii-324: avendo mandato questi giorni fuori una mia 'apologia'contro uno che non
, sentito il pericolo, saltò subito fuori de 'l letto e cercò di pigliare
percettibile che a certi determinati intervalli, fuori dei quali per l'essere senziente non v'
qua e che non è andato altrimenti fuori. -mi pare di sentirlo!
tutta la casa di valois, dando fuori con una congiura che, dopo che
cervello passivo, le idee piovutegli da fuori non hanno sentito impronta sua; in tutto
di mangiare ». -sentirsi di fuori: avere consapevolezza del mondo esterno.
secondo un'arbitraria scala delle materie considerate fuori dello spirito dell'artista, il quale
e cavallari / per lor soldati si mandoron fuori /... / e in
cattivo sentore. pascoli, 529: è fuori un frastuono di giuoco, / per
gli asini, le pecore... fuori delle proprie case cacciati, per li
gallina, s'egli non si fosse trovato fuori della patria. lippi, 2-51:
. 5. -essere senza cervello, fuori di cervello: v. cervello,
.. che quegli abitatori fosser mandati fuori ad abitar in luoghi lontani de lì,
le case. buonafede, 2-vi-11: fuori di pochi uomini singolari, che per alcuna
accentuato la separatezza, in casa e fuori casa. 3. discordia, contrasto
è alquanto separata. -solitario, fuori mano (un luogo, in partic.
glielo togliesse. buonafede, 2-iv-87: fuori di poche leggi sepolcrali e di alcuni
« voi siete simili alli sepolcri imbiancati di fuori, e dentro sono pieni di puzzolenti
gli erodi sozzi di dentro e puliti di fuori, non si contentano di avere spogliato
semplici, così atti a far saltar fuori il grano, nascosto, murato, sepolto
sepolta. -sopraffatto, abbattuto, fuori dei sensi. berni, 28-27 (
: prendiamo questo mio marito e traiallo fuori della sepoltura. dante, purg.,
o in un luogo celato, isolato, fuori mano. buonarroti il giovane, i-374
andare a vivere in un luogo sperduto o fuori mano, che non offre occasioni di
lunghissimo tratto risorto, se n'esca fuori, non è pur vero.
boccaccio, viii-3-21: ad arli, alquanto fuori deliv- 69: un lungo e mortale
forte furono i primi che egli desse fuori in sua gioventù, a sequela però
indugia, la legge delle garanzie verrà fuori, mi sequestreranno il libro e mi faranno
. balestrini, 2-38: hanno tirato fuori i coltelli che avevano con loro e
. -che vive in solitudine o fuori dal mondo, dalla società (con
-per estens. che si trova fuori dal contatto con l'aria (un
133: da ogni fessura il ghiaccio sprizza fuori compresso, finché nel mezzo della valle
contro i mancatari della parola, fu portata fuori farmi onore raccomandandovi quest'opera mia
, n. 62. -serbare fuori: eccettuare, escludere. ariosto,
che risalgono appesi alla fune quando appaiono fuori della vera dei pozzi, nelle carrucole
pandemonio del secolo, personificazione dellafollia che sta fuori dai manicomi, serbatoio del disordine,
seremin per le spese delle stradedella città e fuori e dei serragli delle donne e delli garzoni
e. llo re di francia s'acampò fuori di parigi mezza lega a san germano
quel vecchio indomito l'aveva fatto ruzzolar fuori del caffè a sorgozzoni e a pedate
4-i-118: ricevuti gli ostaggi, spinsero fuori due agà, i quali, chiedendo
paruta, i-127: come prima s'esce fuori diquesta continuata serie de'monti, s ^
una spesa). madre, tirando fuori a una a una le carte di piccolo
: meglio... rispondere un po'fuori di tono, tra lo -musica
gadda, 10-216: paracarri di serizzo, fuori, proteggevano il muriccio dai sobbalzi e
, il vecchio che sermona, seduto fuori della porta; il giovine immantellato che consuma
numerose feste d'abruzzo, al di fuori del parco, ricordiamo la famosa processione
pare uno o più noccioli del tutto fuori del detto filare treccia. vince tutti
al primo tuon di marzo, escon fuori tutte le serpi. ibidem,
: si vedono d'ordinario i fulmini fuori del loro punto di vista, e perciò
appiè de'quali caccia se stessa in fuori una serpeggiante lingua di terra. manzoni,
muro annerito. -propagarsi spontaneamente al di fuori del terreno coltivato (una pianta)
: avendola prugnuolaia serpeggiato tanto che è quasi fuori del recinto, pochi se ne ricavano
i sospetti) si diffusero al di fuori. nievo, 407: fra i filosofi
13-145: al vertice dell'erta imperiale, fuori porta romana... si stacca
mar rosso si vedevano escire un poco fuori dalla pelle certi piccoli serpentelli che rodevano
giacosa, 1-181: tanto ha voluto venir fuori quella parola. gli è che mi
: li serpicini per la bocca uscirono fuori al latte. 2. gioco
stretto che ne balzavano i fianchi in fuori come due poponi. fucini, 80:
, non ritrovandosi che alcuni pochi cadaveri fuori della serra fila. 3.
e aspetta il segno per / venir fuori alle barre e alle serra- glia.
già avea perduto più di sei castella fuori del seràglio. a. schivenoglia [
harem. angioletto, ii-71: uscito fuori iacob et entrato nel serraglio delle donne
misi con le mie compagne il capo fuori della nunziata o dell'albergo de'poveri
le quali si approno da dentro in fuori e sarransi da fuora in dentro con saraménto
due innanzi a smurare il muro di fuori e altri su per le mura entrati dentro
., 1-4 (1-iv-60): uscito fuori e serrata la cella con lachiave, dirittamente
brunello. egli sempre ch'io andava fuori, mi dimandava la chiave de le mie
meno altera. 6. chiudere fuori dall'abitazione; escludere da un luogo
nelle mani de'nimici e serrarle di fuori! dante, liii-78: forse vedrai
): uscito della camera, la serrò fuori. de'sommi, 1-34: vien
per ubidir il padrone ti serro di fuori. mazzini, 1-19: nella canzone
libere, / ame tiro la porta e fuori io serrami. -tenere fuori della
e fuori io serrami. -tenere fuori della propria frequentazione. monti, ii-28
il pugno con le quattro dita di fuori. pirandello, 8-134: « mio
in modo che con difficultà grandissima mandava fuori la voce. giuliani, i-505: restò
dentro soppannati di velluto verde e di fuori arabescati con oro. -chiuso nel
paese fuor del mondo. -chiuso fuori di casa. menechini, cvi-133:
, in una stalla, e di fuori nevica serrato. -che ha le
che il collo lungo, la sua testain fuori, le sue spalle schiacciate, la vita
. buzzati, 4-22: dentro e fuori per le valli il favoloso convoglio passava
tutto l'asprezza della lettera 's', trassero fuori in profferendo l * 'e'serrata nella
ramusio, cii-ii-286: subito furono cavati fuori detti sacchetti e mostratici serrati e suggellati
acqua d'una loro serriuòla, per mandar fuori certi bogli, fosse una caldaia piena
anima è donna, e altrimenti è serva fuori d'ogni liberta- de.
assalta i cervi'), deriv. quegli fuori della terra in tempo di pace per sollazzo
, 1-ii-242: la signoria può mandare fuori i suoi serventi, e i primi cittadini
secolare che serve le monache nei loro affari fuori del monastero. = deriv.
la famiglia dei feudali, i popoli sono fuori da quel servilismo che nel medioevo non
sulle vedute empiriche dei fabbricanti era estremamente fuori strada: con sei misure poteva servire
cioè uando l'anima, quasi fuori di sé, affettuosa nef dilecti
anch'egli tutto quel verno ozioso, spinta fuori di torino la cavalleria, dove non
carrà, 377: serve poco tirar fuori la teoria delle proporzioni, né alcuna teoria
qualche difetto, acciocché, scoprendosi al di fuori, non venisse a pregiudicare al decoro
noi n'abbiamo una bonissima per starcene fuori. rajberti, 5-20: se anche la
che dire. mi par cosa molto fuori di tempo. a recanati poi, come
dissero di restar pure servito, balzò fuori dalla gondola. fogazzaro, 12-x-
che con un bastone cacciava un asino fuori d'una stalla. luna [s.
povero soldato servitore dir quella frase un po'fuori dalleabitudini soldatesche e servitoresche, poi mi guardò
. -per estens. stipendio. fuori cambiali col suo nome ecc.: era
più grave reato, chiunque, al di fuori dei casi di ammissione ai benefici della
fondo del campo opposto o al di fuori di essa (e nel ping- pong
maggior pezzi. codemo, 112: appena fuori del casolare dove mi si voleva far
ed aspri, ma adolescenti, suonanti fuori servizio, quasi facessero ricreazione.
troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte le maniere de le tele.
e un'azione diretta collettiva al di fuori del quadro parlamentare e istituzionale, mettendo
5. locuz. - andare fuori dalle seste, dare segni di grave
macchina che si era scomposta e ita fuori dalle seste. -a sesta:
perfetta. mannelli, 167: di fuori a quella pietra è intagliato di storie
arte / di questo che cercò di fuori e dentro. 2. adattare
guevara], ii-5: fu tratto fuori all'ora di terza, e all'ora
a sesto, sfuriava. -andare fuori di sesto: di logica, di senso
tendevano ad inasprirsi e ad andare fuori di sesto, così che riapparve più forte
e con tre colpi a sesto / davano fuori il grano lor, disciolte.
tali zampate per l'aria, ricadendo poi fuori sesto, ma subito riprendendo il suo
; non riuscì a sollevare la persiana fuori di sesto; ma da uno squarcio
in guerra; ma erano sconcertati e fuori di sesto, né arringati per ricever la
va raccogliendo un umore, cui manda fuori per il detto forellino sotto forma di
attenzione. longano, xviii-5-397: da fuori vengono le calzette,... le
. p neri, 1-vii-246: si fuori. de'mori, 1-127: aveva la
, 2-xi-291: l'ombrello lo lascio qui fuori, perché gronda come lo staccio di
cordellina, lasciandola a guisa di setaceo fuori del naso e della bocca. =
): né trovan cosa che traggi più fuori / di bocca i passarotti, o
ben vestite e ornate... fuori di casa si cuoprono i visi, come
che ha sotto il collo al di fuori, che l'impedisce a mangiare, perché
quale forma al di dentro e al di fuori una piccola tondità. vocabolario di
sino alla punta dell'unghia, mandando fuori sangue vivo, onde il di
suole dei calzari quando si vien di fuori. 3. bot. equiseto
il duca e tutti i magistrati, che fuori della città gli consegnarono le chiavi in
erano stati tutto il dì nascosi, usciron fuori la cometa de'mesi passati e
: il caldo tante delle volte vien fuori tempo: di settembre fa seccare il
chiarità settembrina nell'aria pulita, fredda fuori stagione. luzi, ii-629: come
si contrappone al settore morto, che risulta fuori di un settore; serve a
e, se non contra, almeno fuori di natura, benché aristotile nella terza sez-
, mostrava tutte le fibre, metteva fuori tutte le sue asprezze e tutti i suoi
così per di dentro come per di fuori; ed è usato da coloro che non
poi gli fece mandar giù dal lato di fuori ragioni, da una prevenzione e da una
dolcie il goliare che non ne sa fuori il becco sfangare. -sfangarla,
/ ché del suo immaginar si truova fuori. bugnole sale, 7-199: un,
per due giorni. mortificato, trasse fuori la tasca vuota, per scuoterne la sfarinatura
queste maniere [affettate] al di fuori, portati ne sono cogli elogi alle stelle
panzini, iv-630: 'sfasamento': fuori fase: detto di idee, azioni
: nel linguaggio elettrotecnico, che è fuori di fase. 2. meccan
ero sempre irrimediabilmente stonata, sfasata, fuori centro. arpino, 13-98: « ho
« mi sento sfasato, mi sento fuori ». -che agisce o si
gora è sfasato e melodrammatico, completamente fuori ruolo. g. m.
e falsa i -parola o espressione fuori luogo, sciocca. g. titta
bige gracili / gom- mette / mezze fuori di sbieco dagli ammaccati / parafanghi anteriori
in evidenza. volponi, 2-328: fuori del raggio della casa e delle piantela luce
hanno sfasciato il cappello. -mettere fuori uso un apparecchio. p levi,
. targioni pozzetti, 12- 4-47: fuori del castello è il borgo sfasciato e diviso
2. oggetto o veicolo rotto, fuori uso, inservibile o in cattive condizioni
: lei, inerme com'era, sbalzata fuori dal sonno tragicamente fu lanciata verso l'
valore aggett.): sfasciato, fuori uso. garibaldi, 2-109: bisognava
3-74: si mosse da mezzo il cielo fuori del zodiaco un vapore grande infocato sfavillante
giunge alla scala d'oro sfavillante / fuori dell'ombre del giardin nefando. pascoli,
(meravigliosa sfavillante appassionata geniale se lanciata fuori dal triangolo paesano, alla conquista del carso
guerrazzi, 1-160: il botta esce fuori con queste parole, che mal per
benché per tali sfenditure il bronzo non esca fuori, fa che l'opera tua
grandezza e grossezza del fico, cavisi fuori dall'altro capo della fossetta la
, 1093: le staffe han di fuori la sfera e dentro il triangolo. d'
la nostra vita immaginaria era... fuori dellasfera della ragione. s. negro [
cassola, 4-138: la campagna era fuori della sfera dei suoi ricordi: tutt'al
sferadove vi siete posto: abbiam ciarlato di fuori, come si usa. -campo
.. esce sferra- liando in discesa fuori d'un tunnel fischiandosi a perdi
sferrò dall'isola e andò alcuni dì fuori verso sicilia. vocabolario nautico [s.
ariosto, sat., 2-192: fuori è la mula, o che si duol
qualcosa di buono, andare cercando frugando fuori di casa, le cose che hanno o
mercanti e sensualeggia di quotidianità; e fuori s'infanga cielo e terra, con
a studiare. stuparich, i-162: di fuori l'urlo del vento riprende. una
gravoso ed estenuante, in uno sforzo fuori del comune. giuglaris, 2-58:
gli si mettono dei contrasti al di fuori, perché non abbiano luogo di sfiancare.
poco d'aura o sfiatamento, cipossa cavarla fuori. e tale sfiatamento è necessario quando
, ma quando si trattò di ricacciarla fuori, aprì la bocca e sfiatò in silenzio
la voce per farsi udire al di fuori. muratori, 11-40: puoi sfiatarti quanto
tutta la sera, fin che da fuori non sfiatarono il clacson. -figur
ufficiale, ripreso fiato, son ora balzate fuori dalleacque limacciose in cui erano oramai neglette e
metallo possa sfiatare liberamente, cioè uscirne fuori, e il getto non venga con
assumerei mai la difesa di quei casamenti-cimiteri fuori uso ove lo stato li imbuca ogni mattina
borsa appena alla canna e ne tira fuori un registro dalle pagine larghe e basse.
il francese sfibbiò il sacco e ne tirò fuori un astuccio, di metallo.
metallo possa sfiatare liberamente, cioè uscirne fuori, e il getto non venga con
due o tre sfiatatoli, che portin fuori le ventosità e li fumi che si
. ant. sconficcare; cavare fuori, schiodare, levare via. boiardo
quando senza la sufficiente facoltà, overo fuori del tempo stabilito, s'introducano animali
). ant. svellere, tirare fuori, sconficcare. boccaccio, 1-i-27
disteso su di una tavola per cavarne fuori le pagliuzze, i nodi, i bruscolini
stoffa e pezzettini di tabacco, ecco venir fuori mezzo spaurita una capocchia rossa di fiammifero
5-240: il vento... mandava fuori per quegli stanzoni certe sue trombe flebili
13-63: ecco lo sfilare dei cavalli fuori dei 'boxes', il montar dei piccoli nani
tante giaculatorie che un poco dovette sfilarne fuori. 5. locuz. -fare
sfilza di indumenti intimi, trattenuti dalle pinze fuori del davanzale. -lunga successione
le dava l'aria d'una creatura ormai fuori di corso. c. levi,
di rimpetto alla fortezza. -irrompere fuori disordinatamente e in massa. calvino,
guglielmotti, 1651: 'sfoconare': trar fuori dal focone; cavar dal focone delle
: 'sfoconare': trarre come dalfocone; trar fuori da luogo stretto o simile.
dove ragionarne dovea,... ma fuori anche g. visconti, 2-72
. { sfógo, sfóghi). uscire fuori liberamente, esalare da un ambiente o
nuovi pozzi, per li quali possa fuori sfogar il fumo. p. piccolomini,
. civinini, 7-37: continuava a scrutare fuori, aove il temporale, balenando e
. 12. emettere, mandare fuori. brignetti, 3-74: notò giulivo
ricchi e sfoggiati paramenti dentro e fuori. baretti, 6-239: gli abiti di
di penna alle frasi triviali, ne tagliava fuori i trop- do sfoggiati ornamenti. papi
, ma leonine. -straordinario, fuori dal comune. berni, 160:
antepostavi vuol dire 'fuori della foggia, fuori del solito e del consueto'. onde 'fare
più vasta di quel che non apparisse di fuori. -lamina di metallo, soprattutto prezioso
/... / sfoglia e vien fuori un grosso medaglione, / ch'era
per un ch'ha moglie d'andar fuori a spasso, / se di muovere
era lavoro di angelo riguardarla dentro e fuori, lustrarla, misurare benzina e olio
copia e con sì fatto sfolgoramento tramandano fuori degli occhi, che appena vaglion le pupille
parte dei senatori all'incontro, tratti fuori anch'essa due cannoni, sfolgorava i regi
1-710: appena i nostri lo videro sboccare fuori della strada, presero a sfolgorare la
. v.]: 'sfollare': mandar fuori dalle localitàabitate quelli che non vi debbono rimanere
), agg. ant. tratto fuori dal fondaco, messo in vendita al di
fondaco, messo in vendita al di fuori di un fondaco. balducci pegolotti
, iii-1-841: - pecoraio, ménala fuori! -su, su, che sfondiamo la
nelle facce de'quali, dalla banda di fuori, è finto uno sfondato d'un
colle brache in seno. / guardai di fuori; è dentro tal veleno / ch'
qualche attrezzo, ecc., chedovrebbero essere fuori della vista del pubblico. -inquadrare
, oltre ogni limite; esageratamente; fuori deh'ordinario. sformato il naso
(un colpo); eccezionale, fuori di ogni limite (la forza fìsica)
fornaio allor che sforna, / cava fuori una mezza librerìa / di carte e di
ancide. fenoglio, 5-iii-526: venne fuori che matilde era pregna... chi
. intr. ant. sbucare, saltare fuori. fagiuoli, xv-54: una paura
la quale pare bella ed ornata di fuori, ma dentro è spogliata e sfornita
la vita ci sforza, forza di fuori l'uscio sulla nostra chiusa grettezza.
, come l'aveva voluta sforzare. fuori di filosafi, 176: rompeva [nerone
fanterie de'svizzeri, alloggiate dentro e fuori della porta al prato, si misero a
bisaccioni, 1-222: qualunque trincierà di fuori ben fortificata di palate è difficilissima da
rimessegrandiose che avrebbono a farsi pe 'l di fuori. 22. far bastare a
sforza al ginocchio, e'scappa subito fuori: tira e straccia. -tendere
ombellico sgallato dal ventre ripieno sforzava in fuori: ella lo premè giù. -sforzare
petto] per la mia bocca di fuori sono sforzatamente sospinti. -con notevoli
esplose e in esso miscelato qualche cantare, fuori da gole sforzate. -affrettato
altre. nievo, 564: mi tirò fuori del caffè, e giù a passo
per verun conto legare né dentro né fuori con accia, con isforzino, nécon cordicella
sforzo di grandissimo peso piegare all'in- fuori né delle bande. l. bellini,
, l'oppressione nel cuore spingeano al di fuori quell'agghiacciato sudore che suol dinotare gli
voce puerile che l'uomo adulto manda fuori con isforzo volontario o per imperfezione dell'
in modo che con difficultà grandissima mandava fuori la voce: pur con quello sforzo che
allora tra sfottò e offese vengono fuori certe discussioni che nonfiniscono mai,..
si sono sollevati in alto e scappati fuori dell'acqua sterminati frammenti e crostoni di
colpo il regio bestiuolino / e gli schizzano fuori le budella. bresciani, 6-x-244:
non presentasse altra speranza da quella in fuori di ritirarsi senza che andasse a sfragèllo.
dì che [il marito] veniva di fuori, senza cavarsi né stivali né speroni
, / s'e'di ricore è fuori; e peggio anch'à!
quattro noccioli dentro e quattro sfrangiature di fuori, colle quali il vento la fa
4-56: schivo la sua occhiata / guardando fuori la montagna che avvalla / e l'
5-i-737: da ogni fossato uomini balzavano fuori... sfreccianti come conigli.
a me. montale, 13-104: di fuori sfrecciano macchine / ma non fanno rumore
11-91: s'aprì una larva e nacque fuori tempo un goffo farfallone. strecciò il
, fare una picciola levata e cavarla fuori e lassarla alquanto sfreddare, poi lavorarla
3-160: ad un metro da sé, fuori dello sportello, luca udiva lo sfregolare
, da piè e da cavallo, uscì fuori di pisa, sonato terza, assai
coppia più sfrenata delle altre, cogliocchi schizzanti fuori della maschera come pezzi di carbone acceso
privati, col rischio d'esser ricacciati fuori a colpi di bastone o inseguiti
-propugnato con estremistico entusiasmo. tan fuori; al capitano che vuol tenerli voltan le
niuno, già fatta vagabonda, scorre fuori delle strade quasi isfrenata e incorre
moravia, vii-373: si precipitò di fuori abbottonandosi in fretta una giacca bianca tutta
per il cinema da dov'è schizzato fuori? ». = comp. dal
sfrondare i rami della tristezza con fingere fuori allegrezza. g. b. maccari,
di lavoro, ma essa è sfruttata fuori dal mercato, e diventa sorgente di plusvalore
che ci vorrebbe un altro scoppio per ritirarla fuori e sfruttarla politicamente. ottieri, 3-177
, / sfucinare nell'alto e già era fuori di vista. finora sfruttata solo a
erbe. -evitare un luogo tagliandolo fuori dal proprio percorso: fare in modo
una ciocca di capelli); apparire fuori dalle vesti (una parte del corpo
mascherare che l'umor suo non isfugga fuori da tutti i lati é non discopra
del focolare spesso si riduce a tizzone sfumacchianteappena fuori sul ballatoio. sfumacchiare, intr
è in casa oscura e tu lavedi di fuori, questa tal figura ha le ombre oscure
è in casa oscura e tu lavedi di fuori, questa tal figura ha le ombre oscure
non paiono sfungare con molta frequenza neanche fuori d'italia. = comp.
intr. con la particella pronom. venire fuori, scaturire. brignetti, 3-87
volta, mi detti ad intendere d'esser fuori di questo ci- calevol ginepraio per sempre
nano era ben disposto al viaggio e tirò fuori per sistemarsimeglio lo sgabelletto da cammelliere.
storte; deforme nel volto. rosa. fuori è chiaro il sole, / e due
, -atta sgangherata: senza ritegno. fuori copie di altre scritte da lui sgangheratamente a
fondo allo stanzo -stralunato, fuori dalle orbite (gli occhi). così
riso tale ch'egli mandò l'anima fuori. abriani, 1-217: tu sei,
abuso il farli che porgano molto in fuori, perciocché, quando eccedono quello che
saldatura fai un buco. -andare fuori tempo in un'esecuzione musicaojetti, ii-224
date ad un suonatore eccellentissimo uno strumento fuori di tono e in disaccordo e poi ditegli
della casa, sgattaiolò per il viottolo fuori delle mura al buio. cicognani,
tanto, dietro le sue spalle, sgattaiola fuori un granatiere con un fiasco o una
lui. 4. venire fuori in modo poco chiaro, non ben
posarono le decorazioni, fecero uninchino e sgattonarono fuori tanto lontano, che non se ne
o comcosì chiamato dal combattere che faceva fuori della schie portamento arrogante e
, ii-694: quando il popolo viene fuori dalle sue tane per domandare la libertà
urlava guerra e morte, e tutti correvano fuori sghignazzando. d'annunzio, iv-2-20:
quel nuovo figlio di dio, scoppiò fuori una sghignazzata generale, ed uno disse:
sgóbbio, sgobbi). ant. tirare fuori qualcosa dal gozzo, rigurgitarlo (un
l'impressione che la pittura, al di fuori della sua piacevolezza decorativa, è
giannini-nieri, 56: 'sgogiarsi': buttar fuori la bile, sfogarsi. =
andati a sgomberare una casa cinquecento metri fuori delle linee, dove erano rimasti i
sgombrava tutto e ogni cosa che di fuori era. nardi, ii-196: quasi non
: cominciando... il sole spuntar fuori dell'orizzonte, sgombra i vapori e
di ogni altro fuoco celeste, trae fuori dall'oceano il sagro aspetto delle acque
santi. aretino, 20-101: balzato fuori di casa, venne in sul vespro con
. ciò, e nella città e fuori, amazame assai e spogliarli, e
assai e spogliarli, e molti andavano fuori della città a guadagno, e la parte
fu non so da qual mano messa fuori una vaga descrizione sopra certa danza di varie
xii-439: un terzo... vien fuori a lagnarsi delservizio di sgombero della neve.
gridare e smuovere le macerie... fuori furono iniziati i lavori di sgombero.
può udire chi troppo si sparge di fuori. s. gregorio magno volgar.,
né tacere interamente: no parlato finora liberamente fuori d'italia e non posso condannarmi al
pastori di oriente portare, quando vanno fuori con gli armenti per i boschi e selve
aun color porporeo galante, spuntano poi fuori le foglie... ai fiori succedono
e dalla consonanza delle parti estreme in fuori, di farla essere strumento d'alcuna artificiosa
calda / e scura sui maya, fuori dai portici 7con sillabe salmastre.
giornali d'ogni sorta e in casa e fuori di casa, dapertutto? ojetti [
del papa, 6-i-46: il liquore nerveo fuori della sua giusta e natiya temperie e
ragione era che ancor la produzion di fuori fusse acquea, percio- ché 'omnia per
niccolò da poggibonsi, cxxxi-113: di fuori d'allesandria per mezzo miglio si è
sostanzia oliosa dell'umor vitale, mandata fuori dalla forza del calore per la tonica
ma perché abbraccia tutti i suoni e fuori di lei non v'ha suono cne non
sole: di dentro sono bianchi e di fuori verdi e rosso-bruni. -spugnola
le canne, divien sonora, e subito fuori di quelle ritorna mutola.
... io invece l'ho tirata fuori, tenuta in bella vista per giorni
punti luminosi, che brillano isolati e spesso fuori di riga. -adattato a
occhio e le gambe che sporgono in fuori son nella parte più lontana. casoni,
; e la terzana è generata di fuori dalle vene ed è con rigore e
è possibile con le dita toccare al di fuori il globo ed il corio e giudicare
esercizio che serve a pasti sul sito e fuori di negozio. -in un
] per tale aceto preso arà / traggasi fuori, e tenendogli aperti / di tal
grano si praticano colà tanto al coperto che fuori... l'eccezione che
la fabbrica ne sussiste tuttavia) al di fuori, e in faccia all'entrata della
pea, 7-407: le fiamme uscivano fuori insieme col fumo, che si stendeva
sei già in mezzo alla città o ancora fuori... se nascosta in qualche
con delle corde, corse a tirarle fuori dalla macchina e si mise furiosamente a
con una sola mano le avrebbe slanciate fuori dalla finestra tutte e tre. ma si
pensiero negli scrittori francesi è al di fuori del pensiero medesimo: eglino non tanto
] bisogna che io slanci il pensiero fuori di te. 9. arrischiare un'
: 1 nostri desideri si slanciano rapidamente fuori di noi e un impeto irresistibile ci
una piccola tirata del ca- pezzone ai fuori, che così usciranno giusti e senza slancio
corpo piegato verso il centro, sicché sta fuori di bilico: e questo è forse
? » pietro di slancio era saltato fuori a rispondere per tutti: « tu sei
. pede, n'era venuta fuori la ciarpa. = voce originaria
combattente, è ancor più vero che fuori del combattimento è il miglior compagno di
sacco], tanto ch'io possa metter fuori la testa. f. pattavicino,
bambola per la bambina e volevo tirarla fuori dal pacco ma non riuscivo a slegare lo
cne il signor borgomanero si è messo fuori di strada legandosi con altri prima (tessersi
più quando sono aentro ad esso che fuori; e quando le sono slegate, ci
194: se il cartone nel lavorare sbalza fuori dalle pioppine, usiamo dire che si
nostro iv corpo d'armata rimarrebbe tagliato fuori, una volta raggiunta caporetto dagli slesiani dal
). fenoglio, 5-i-1050: fuori scoppiò una raffica... e il
7. disus. spostato, fuori posizione. oliva, i-1-422: non
viene a smaccare e poi nel cuocere gitta fuori molta vino abboccato, cioè con
nel crearsi gli uffizi, dentro e di fuori della città,... dignità
e spagnolesco saluto siciliano già anatemiz- ladro di fuori avrebbe avuto ogni interesse a far sì che
ammanchi di dentro e agli smacchi di fuori. ojetti, iii-412: o la occupiamo
: non nego che alcuni siciliani trasportati fuori dall'isola possano riuscire a smagarsi: bisogna
). moravia, xi-370: venne fuori per stringere la mano a erminio,
l'animo tanto da manifestarsi al di fuori con evidenza; incontenibile (un sentimento,
a male tante acque e smagrare i fiumi fuori di proposito. 5.
. marsili, 1-i-195: vostra maestà, fuori del smaltimento de'propri sudditi, potrà
tardo a smaltire e agevole a uscir fuori. pellico, 2-119: s'io provo
ubriaco e lo trascinò quasi di peso fuori dello spazio sul prato e lo adagiò
hanno bisogno alla fine d'essere mandati fuori e smaltiti, acciò che e'non facessino
cascio per donare alla tale et alla quale fuori di casa. 2.
di vento. banti, 8-60: fuori, l'azzurro del cielo, densissimo,
e che non si smandassero i turchi fuori sì come fino allora aveano fatto.
due soldatini in licenza: hanno il ciuffo fuori, il berretto di ordinanza posato birichinamente
un atroce 'esatto'con tutti i denti fuori). smangiatura, sf
358: collezioni, merende, smangiucchi fuori di pasto, non so d'aveme
pigliano le smanie per la gente di fuori? e tu va'fuori ». moravia
la gente di fuori? e tu va'fuori ». moravia, vi-27: invaso
al marcamento degli avversari fornendogli un passaggio fuori della portata di questi ultimi e consentendogli
il compagno'cioè effettuare un passaggio, fuori dalla portata degli antagonisti, in modo
carestia di vivere per vedere che gittorono fuori loro i pani, e non dubitassero punto
landolfi, 8-199: che vocino hai tirato fuori: hai paura ora; ah,
, iii-167: sarebbe rimasto insensato e tutto fuori di sé nel rimirarla, se il
arianna / e senza quel non possa fuori uscirsi. giuliani, ii-75: comincia a
e smarrivami, sì che quasi parea di fuori al- lienato. beicari, 5-48:
perduto la ragione; folle, demente, fuori di sé; accecato dall'ira (
). pavese, 4-121: fuori respirò l'aria fredda e smarrita..
s. degli arienti, 2-375: saltò fuori del lecto, ridendo smasse- lieri falsi
e tristi, si smascherassero e venissero fuori, allora vedresti che il mondo è
all'impalpabile, che se ne stia affatto fuori del dominio del senso. =
suo dolore, il suo figliuolo pinto fuori inanzi il tagliarono e smembrarono a minuti
giovanni, 3-52: buondelmonte si gittò fuori del bagno, e cerca pe'panni
, fiacco, incapace di tutto, fuori che di sbadigliare. 3.
palco a tetto, i quali sporgono fuori del muro esterno circa un braccio, presentando
carducci, ii-1-8: ma qui scapperà fuori qualche 'joli savant'/ di fisici,
dà un po'di bombé e tira fuori una storia. 3. rendere traslucido
rinvenire a bologna e portarvi dal di fuori sagri, falconetti, colubrine, smerigli e
inugual- mente e che qui esca in fuori e là rientri a piccole riprese: 'è
. n. ginzburg, i-468: tirava fuori un paio di scarpe smesse del suo
minuto tritamente e sminuzzamento, si scappano fuori e generano il calore. 2
: le vene de'metalli tratte, portate fuori, con i martelli si devono spezzare
poco conto o mostra stupore e ammirazione fuori luogo, immotivatamente. tommaseo [
2. in modo eccessivo, esagerato, fuori di misura. -in partic.:
in quella tale mattina che si trasse fuori della pieve questa divota tavola pioveva ismisuratamente
, 2-1-36: quelle genti tutte / mandaron fuori un smisurato grido. straparola, i-225
decontaminazione e di seppellimento di un reattore fuori servizio per proteggere la popolazione dalla radioattività
stravaganti. atroce 'esatto'con tutti i denti fuori). tale investito in beni immobili
di tal sangue con più celerità et esca fuori del suo metro. i. neri
colpire un pezzo di artiglieria nemica mettendolo fuori uso. algarotti, 1-v-97: venivano
un asciugamano. 6. messo fuori uso (un pezzo di artiglieria).
r. longhi, 676: ne vien fuori, incredibile ma vero, il film in
e vuol'essere fresco, e di fuori sia suo colore giallo smorto. lapidario estense
appena al di là della rete e comunque fuori dalla portata deh'avversario, impossibilitato a
, qualche altra non riusciva a venir fuori o non fu intesa. -introduce il
né io ho voluto consentire a mandar fuori sotto il mio nome e col mio
una fava. 4. sgattaiolare fuori; filarsela, svignarsela. tesauro,
gozzi, 4-255: un riso alla bizzarra fuori smuccia, / dicendo: « vatti
n. ginzburg, i-705: veniva fuori da quei bagni più smunta, più emaciata
le tegole, l'astronomo dell'osservatorio cacciò fuori il capo, ma non vide nulla
che in uesti giorni la terra, fuori dal diverglierla per le vigne, non sièe
due innanzi a smurare il muro di fuori e altri su per le mura entrati dentro
tanto dell'abaco che pare ch'ella nasca fuori dell'ovolo appresso il fiore che si
dritti, lunghi e corti, smussi di fuori e dentro. citolini, 401:
. (§muzzisco, smuzziscì). sbucare fuori, spuntare (il sole).
nella mano... e poi sfiatò fuori che sì, il pomodoro me l'avrebbe
poco a poco i fanciulli si sparpagliano fuori dai quartieri abi carducci,
. 2. figur. tirare fuori ed eliminare forme d'espressione ormai sclerotizzate
3. scherz. tratto una buona volta fuori di casa. genovesi, 78:
fumo che fa snidar fuori del petto i neri sciami de'vizi.
il pugno con le quattro dita di fuori. magalotti, 21-51: leghisi poi
monda. g. gozzi, i-6-163: fuori delle viscere uscendo della collina per una
contro suo comandamento le coorti tossono uscite fuori del campo a rubare, riprese la inobbedienza
bibbia volgar., v-585: mandaranno fuori la gloria dell'abbondanza della suavità tua
: parola che da l'odio irrompi fuori / fischiando come sasso da la fionda,
, aggiungete un po'di congressi tenuti fuori d'italia, sobbollìo, tempesta di pareri
gallo, ma perché il principe desse fuori mai più que'nomi, sapendo con
pietre, i punti a dentro e fuori sulle lacerazioni fatte dalle bastonate dei contadini
amministrativa; anticamente era costruito al di fuori della cerchia delle mura, accanto a
volle intrare nella città, anzi albergò di fuori ne le sobor- gora in una casa
il mantello ch'io tenea e uscì fuori. = comp. dal pref.
socchiusi, né s'aprivano che per mandar fuori il pianto. martello, 6-iii-187:
/ socchiuse, lan- guidette, umide fuori / di tremulo fulgore escon scintille. d'
quando un capo di esso sporge in fuori dal sostegno su cui è posato in guisa
,... si smarrì e vedendosi fuori d'ogni soccorso umano s'abbandonò del
! aiuto! soccorso! » strillò giustina fuori di sé, dibattendosi con disperazione.
di un esercito o squadra navale tenuta fuori dal combattimento, a disposizione del comandante
la individuazione dei quartieri, nel tessuto urbano fuori mura; le aree in essi vincolate
condannato può essere affidato al servizio sociale fuori dell'istituto per un periodo uguale a
lui in sociale conversazione in ogni luogo fuori che nella vostra casa. mamiani, 5-68
aussen', dunque il dentro e il fuori, lo spazio interno... e
in una campagna lontana, per vivervi fuori d'ogni relazione socievole, sola coll'
nostro sistema sociale) che li spinge fuori della produzione ai margini della vita associata,
estreme lodano i medicamenti locali applicati di fuori. tramater [s. v.]
, veduta d'esser tardata assai, uscì fuori con lo speciale. pavese, 8-1
la signoria dello 'mperatore, e cacciarne fuori sua gente e 'l suo vicario,
, 479: il tronco sodo ora sputava fuori / la zeppola d'ac
volgar., 447: giron riman di fuori assai contento, per ciò che potea
agno pascale. fagiuoli, iv-70: chi fuori intanto da mangiar cavava / burro,
soffiare noi prima tiriamo l'aere di fuori dentro da noi; e appresso,
da noi; e appresso, di fuori lo rimandiamo. g. gozzi, 1-31
e della psiche, ed esso le trasse fuori e soffiò loro sopra, ed apparvero
affannato. pavese, 9-14: doro tirò fuori le sue sigarette dorate, e ne
servizi più tediosi e difficili, eziandio fuori del mortaio: andar per le commissioni
;... ecco giovanni che tira fuori, e giovanni che si fa soffiare
di naso, tutta la squallida storia venne fuori. 4. scarica d'
sorga veramente per ispirazione soffiata dal di fuori. 7. figur. sottratto
: come un serpe soffice, ecco venir fuori uno splendido scialle persiano.
, vergognando di comparire povero, mise fuori i suoi dieci luigi e li perse in
del metastasio. d'annunzio, 1-866: fuori, ne le strade fangose, ne'
2-225: chiodi immortai, che, dimostrando fuori / gli aurati capi a noi,
guerrazzi, 4-41: in ogni sommossa sbucarono fuori non solo i medesimi soffocatori, ma
colore in tonalità ombrate e strada, egli fuori in volanti faville sen'esca. tuttavia
il pavimento, per dar amo al di fuori di venire avanti senza essere intesi.
e con soffregarsi scambievolmente tra loro mandano fuori un certo liquore simile alla cera.
catena delle cose è determinata necessariamente dal di fuori, gottisce sì che sofferire / non può
: « sofista! » gridò il prete fuori di sé. 3. ant.
: 1 due protagonisti posseggono due anime fuori del comune, direi quasi anormali,
bocca. se gonfiando l'aria vien fuori, segnale è che è sofisticata. govoni
linati, 30-210: comari e ragazze son fuori, nei loro sciallettigialli o rosa, a
mostreggiature di bulgaro giallo punteggiate a dentro e fuori. 2. con meton.
lo conduceva per la strada de'piaceri fuori della patria. 5. reprimere
; non un soggetto al di là e fuori degli oggetti, ma la soggettività degli
degli oggetti; non al di là e fuori del mondo, ma la soggettività stessa
temere che spontaneamente si movessero a ricorrere fuori del regno. cesari, 6-316:
due dei suoi soggetti che lo accompagnassero fuori del bosco per difenderlo da qualunque malvivente
suggetto né passa in altro suggetto di fuori, come chi pinge il dado col
descritto in questo sonetto, cioè nel di fuori moltoben composto e con faccia modesta e
gran difficoltà a stagnarle e non sono fuori di soggezione. -precauzione.
immoderato amore d'aver le cose di fuori soggiacenti alla fortuna. 3. che
, ii-6-234: gli uomini sono colti fuori dell'azione e della passione, nel
. candido, 228: non soggiorna eurialo fuori del mio petto, avend'io la
quel corpo mobile gra comparissero fuori, come costumano le rane negli acquatrini,
ciascuno alla sua compagnia, l'uno fuori, l'altra dentro cando di non
che ne precede immediano comandate le cose fuori. iacopo del pecora, lxxviii-iii-98: tamente
di te, perché tu sai che fuori di recanati io non sogno mai (cosa
mazzini, 38-103: in italia e fuori d'italia, gli uomini ch'oggi
modi: o dentro dalla persona o di fuori. boccaccio, vili-1-7: non guari
fanno loro facende, e talvolta escono fuori di casa, e bene spesso incorrono
mio giovane amico si sforzava di tirare fuori del solarium un corpo che opponeva resistenza.
cantilena di tempo simile a quello che fuori regola il ballo. cattaneo, i-2-250:
averebbe da essere il diseredarlo e cacciarlo fuori di casa. con me si ha da
stesso solco, intendi? -cacciare fuori del solco, estromettere da un luogo.
fuor del solco. -essere fuori del solco: avere comportamenti stravaganti.
-uscire dal o del solco, fuori del solco, allontanarsi dall'intento originario
tre porte mastre e necessarie al commercio di fuori, tutte l'al- tre, chiuse
: mediante uno di quei soldoni greci che fuori di grecia servivano a truffare i distributori
sole e una parte all'ombra, manda fuori diversi colori nel muro o in altro
griso e con altri bravi, di fuori, davanti e di dentro.
uno spolvero di poesia, sono cose fuori dalla nuova realtà e, a non saperne
4-90: lui si è spompato per buttar fuori koblet; e coppi, fresco come
il luogo ovegli doveva saltare, urtò, fuori di tempo, colle gambe, la
in otto facce, dentro e di fuori ornate di molti e preziosi lapilli. buonaccorso
potrà anche fare la sponda del fondamento di fuori e quella di dentro con alcune traverse
versi, che sembra mallarmé. ne viene fuori una edizione numerata, e se krizia
o per la fuga dèlie famiglie disperate fuori del paese, venga a spopolarsi lo
disseminate ne'vasti spazi del cielo e fuori delle costellazioni; e da'moderni chiamate
semi o spore, le quali spesso escono fuori per la distruzione della pianta. lessona
la manica, quella parte che vien fuori, e succede perché, scrivendo molto,
: « tu sei sporco dentro e fuori.. tienti lontano da me ».
5-167: a un certo momento sbucò fuori un cane. era un cane di mezza
« no ». bianciardi, 4-109: fuori non s'incontrava una persona, soltanto
gentissimo). che viene in fuori, che aggetta rispetto al corpo o
sporgenze ma non le mascherava, lasciando uscirne fuori qua e la grandi chiazze nere di
l'esterno, che si protende in fuori (le fronde, i rami di una
sogliono ringraziare il popolo sporgendo il capo fuori del loro palchetto. dio me ne
estreme forze e tentò di sporger la testa fuori. brancati, 4-11: il vecchio
pronunziare con lo sporgere le labbra in fuori. nievo, 332: al mio racconto
abita t mio core. -tirare fuori le lingua dalla bocca. arbasino,
, che non avea colà altro negozio fuori di questo, osservava a tutt'ore,
. rifl. protendersi in avanti, in fuori, verso qualcuno o qualcosa, in
, i-756: delle facce immelensite si sporgevano fuori degli usci, in aria interrogativa,
più con la particella pronom. venire fuori, aggettare rispetto alla struttura di cui fa
facciata delle stanze del magnifico, si sporge fuori una gran porzione d'una rotondità di
ovvero in f, che sporga in fuori cinque o sei dita. g. bentivoglio
4-1071: in quel sito sporgevasi in fuori certa punta d'un dicco maestro ch'
si facessero, non possano venire in fuori né sporgere sopra le strade per più
su le due punte che sporgono in fuori del camminetto, su una di esse mi
: 1 rari tronchi di grossissime arbori fuori sporgendo appresentavano molti e forti rami che
aprile i rosai della cancellata avevano messo fuori tante rose che non si aveva voglia
nelle congiunture dei piedi dietro solamente di fuori avanza e si sporge. marino,
: non se gli vedono sporger in fuori del capo in modo alcuno torecchie,
ma novale. sporge in fuori tosso dell'anca che aiuta a camminar
carni. 14. spuntare fuori da un indumento, da una coltre
d'architettura, cioè lo sportare in fuori dalla dirittura o sodo del muro, come
2. il tendere il capo in fuori o in avanti. pallavicino, ii-706
diporto (da dis e portare = portar fuori dal lavoro e dalle cure),
, essendo senza braccia sportanti non molto fuori della figura, o senza peso addosso,
, cioè alti e bassi o continuati o fuori sportanti. fr. martini, 1-447
{ spòrto). disus. sporgere in fuori o in de disponibilità di denaro
il collarino è quel pianuzzo sportante in fuori posto in cima al fuso della colonna.
: pietre o pezzi di muro sportanti in fuori da una muraglia. 2
del mastino] muscolose e sportanti in fuori, con larga groppa forte e diritta.
, essendo senza braccia sportanti non molto fuori della figura, o senza peso addosso,
di pezzi di pietre che sportavano in fuori, onde ci si poteva scenderla a uso
e così, sportando alquanto in fuori e lontano dal muro rispetto alla grossezza
: alle finestre o buche che riescono fuori taccisi che vi sieno risighi- nette di
d'arcipresso o castagno che sportino in fuori un terzo di braccio, per le quali
accennata breccia, nudi, che sportano fuori del dorso del monte e formano una verruca
: così [il torricello] sporterà in fuori braccia otto. fr. martini,
rosoni intagliati di macigno, che sportano in fuori un braccio e un terzo. targioni
è un cordone di marmo che sporta in fuori e rappresenta a bassorilievo quattro mitre vescovili
rilievo alle figure e far che sportino fuori della tela. -elevarsi sul livello
dell'isole o sieno monti che sportano fuori del mare. 2. essere
di lunghezza, quale sportava in fuori due dita l. bellini, 5-3-144:
dove le riviere del mare sportavano in fuori, si doleva e rammaricava d'essere
dallo sportare un poco il cordone in fuori. lami, 1-1-183: che i romani
che passava il muro dentro e di fuori, l'altra era dentro, la quale
dentro, la quale non rispondeva di fuori, e in questa i colombi covavano;
ciascuna ha un poco di sportata in fuori di larghezza di qualche una spanna.
alla qual bocca una circonferenza sportata in fuori diede mezzo palmo lunga, per coprire la
le mura del castello sportata alquanto in fuori, sotto il quale sporto diliberò d'andarsi
sportèlla. pananti, i-297: ad andar fuori e prender la sportèlla / è toccato
. sacchetti, 84-13: andò di fuori dove mino era, e tanto fece che
farò sportegli, invetriate, impannate di fuori. pacichelli, 2-629: chiudon bene
tanto mettevo il capo un cotal poco fuori dello sportello e contemplavo i monti alti fino
di aprir le botteghe affatto, né metter fuori le mercanzie, ma solo tenere aperto
alla moda degli anni belli. per fuori, la mantiglia o lo scialle di ltllustrazione
sentivo sta ga o esca fuori, oltre il limite, ovvero appartenente alla
divette e sportivi, prestigiatori e camerieri fuori turno. -composto da un numero
altrimenti equilibrato. -proteso in fuori (il labbro). fenoglio,
granchi, ma sempre stanno sporti in fuori. d. battoli, 4-2-3: gli
4-2-3: gli occhi bruttamente sporti in fuori. -portato e tenuto in avanti
la ferrata di quelle che sono sporte in fuori ed era assai alta. g.
fatta d'un piccol sasso sporto in fuori, cavata per modo di spelonca.
le mura del castello sportata alquanto in fuori, sotto il quale sporto diliberò d'andarsi
], i-351: nello sporto di fuori v'era statua alta cento venti piedi.
fo lo sporto di quattro braccia in fuori del diritto del muro. ariosto, 32-107
aveva fatto soffrire il freddo umido di fuori. -indebolire con la propria azione
5. figur. che si sente fuori luogo nella società o nell'ambiente in
suddette e l'osservai chiusa al di fuori con una spranga di ferro conficcata da ambi
avendo benedetto [da maiano] sprangato di fuori con fasce di bronzo la colonna.
ci passi costei. / afferrala e cacciala fuori. / poi richiudi e spranga.
bocchelli, 16-224: e il capitano stava fuori da molti anni ed -per estens. sporgere
, in uno sprazzo di tramonto, sbucò fuori dalla eloquenza, un pizzico di
, due stagioni sono poche per metter fuori uso un fornello. = deriv
, e dopo tesser state quivi cavinsi fuori e spremansi. a. cattaneo,
che 'l temperato freddo circondante spreme di fuori, e ritorce ower ripiega gli spiriti,
buono hai dentro di te, e spremine fuori il più che tu puoi. frateili
ii-135: dal cilindro di sughero tiravano fuori il pranzo preparato dalla flora: i panini
hanno solo il fine di conservare, fuori del lavoro, un certo equilibrio psico-fisico
, 8-1-126: tutte l'altre cose, fuori solamente dio, come create da lui
sprezzati ed incolti, ch'io soglio mandar fuori a spese della mia vergogna.
anche il modo di fargli sprigionare ed uscir fuori delle medesime, questo solo senza altri
risolve di più, s'è sprigionata fuori copiosa. -emettere un odore o
, 479: il tronco sodo ora sputava fuori / la zep- pola d'acciaio con
5-i-840: la scagliò [la mela] fuori attraverso la finestra svetrata, udendo il
sprofondò, che non potè più tramegli fuori. -immergere. fenoglio,
ne son fino al cerreto e fin là fuori / del nostro ponte in su la
volte l'udivo il giorno intero spronar fuori dai cento oricalchi la sua anima arrovellata
0. rucellai, 2-14-8-562: perché fuori di lui nulla di loto rimanesse che
sproporzione nel ritratto. 2. fuori di luogo, non appropriato (una similitudine
una similitudine, una metafora); fuori tema ed eccessivamente lungo (una digressione
po'ridicolo, essi stessi si sentivano fuori posto tanto erano consapevoli della sproporzione tra
sproporzionévole, agg. ani incongruo, fuori luo go- s
mio proposito si è spropositato nell'uscire fuori di se stesso per andare a rinfrescarsi nel
spropositato. 10. che fa cose fuori luogo; eccentrico, stravagante; importuno
, uno stato d'animo); fuori luogo (un comportamento); superiore
significare qualcosa. -eccezionale, fuori del comune (l'intelligenza, il
: da uno stanzino da lato ne venne fuori un giovane che... zoppicava
: in modo insensato o inopportuno; fuori luogo; a vanvera, a casaccio.
-con valore aggett.: non pertinente; fuori luogo, inopportuno. baldi,
: mette le mani in tasca, tira fuori una berlinga, che, attese
gl'incettatori dei grani a formar magazzini fuori dello stato mente in alcuna piccola signoria
in un momento nel quale si trovava fuori dal recinto di siepi precauzionali nel quale
che dal suo sommo / sporge in fuori il bel nicchio, in lei piovente sì
. 17. intr. sprizzare fuori; zampillare; spandersi in schizzi,
8-345: se poi uno fosse colto fuori di casa dalla nebbia, procuri almeno di
vene, 7-515: tira fuori uno spruzzatore da un cassetto dello scrittoio
... spruzizante stille piumarie, cavò fuori il grifo con allegrezza simile a quella
lei, che è nubile, accompagni fuori questa spudorata. morante, i-ioi:
gli accecano, né lasciano che mettan fuori l'asparago. -spugna di rosa
sente nulla perché sul ring o anche fuori / non s'è mai visto. bertolucci
spugna. spugnosità loro risudi o gema di fuori l'umido naturale e ma = deriv
. alfieri, 12-26: ei, balzato fuori, spuleggiava, / portando via,
fase del processo di spumantizzazio- tira fuori... un astuccio, pieno di
bocca, a digrignare i denti e mandar fuori spaventevoli urli? calzabigi, 100:
in modo che resti solamente un occhio fuori della terra coll'avvertenza di tagliarli più
del becco [dell'aquila] le cresce fuori di misura... il suo
il domane avrai un caprettin, cui fuori / spunta le prime coma cuore
: bastiano, a ventidue anni, tirato fuori dal seminario ecclesiastico dai casi della sua
vede spuntar l'aureo mattino, / mena fuori goffredo il campo instrutto. lemene,
: noi siam come le foglie: alcuna fuori / spunta, altra è grande già
la intentazione de la carne gli spuntava -mandare fuori i primi denti. -al figur.:
che vi erano scolpiti sopra e che spuntavan fuori dalle aretino, 20-94: mi
zava, spuntando appena mezo il viso fuori, la serrava subito. no
o più parole da un -uscire fuori da una nube (la luna).
sua cupola vedevasi ad ora ad ora spuntar fuori destinatario che ha provveduto al pagamento della
. tosto che l'opinione comincia a spuntar fuori nel cervelperché logora, smussata o rotta
piegata, rilo loro, le gittan fuori senza pesarle o considerarle altrimente. torta,
ferro di cavallo e verso la fronte in fuori spuntato come già da gran tempo si
mio zio ». « uno zio spuntato fuori da un momento all'altro? »
membri rilevati, oppressi e spuntati in fuori. spuntato3 (part. pass,
un banco di sabbia ed a tirarsene fuori. si usa questo artificio dai piroscafi
mi si era avvicinato minaccioso: « fuori lo spuntone ». rimasi di stucco:
quest'albero deve sporgere almeno un metro fuori della sommità del tetto, come uno spunzone
appiattita ogni impressione penosa, ma era scappato fuori uno spunzone: il prezzo della zaira
: come mi spurgo, uscite destramente fuori e per la via ove entraste andatevene.
porcino, / si spurga e sputa fuori un ciabattino. fagiuoli, vi-25:
: colle medesime pale gli tirano fuori e gli posano a parte, dove dallo
sarebbe così limpida questa vita se non saltassero fuori anche all'isola gli spurghi della filosofìa
e, fatto fardello, te ne vai fuori della città. settembrini [luciano]
1-vi-593: sembra che le parole le sbocchino fuori a mazza, ii-165: per lui nacque
bacchetti, 1-iii-622: vigliacconi! fatevi fuori qualcuno, che gli lavo la faccia cogli
: quella sua vocetta da grillo che vien fuori a sputacchietti brevi. = deverb
serve... per accompagnare i 'mas'fuori dal porto quando si parte per anzio
iii- 2-284: la bimba à sputato fuori qualcosa? moravia, i-289: è
in due. 2. gettare fuori dalla bocca quanto vi è stato introdotto
ferro... a martellarlo sputa fuori la scoria, si rinforza. bianciardi,
forte sopra il cocchiume, affinché si mandi fuori e sputi. -perdere la stoppa
sputava ancora fuoandare al comune e tirar fuori tutte le vecchie pratiche marco e fiamme
, 3-24: « uhm! » sputò fuori padron fortunato « pezzente turier
cosa sia e dura ai monarchi lo sputar fuori quel carena, 2-146:
staffa; infine 15. schizzar fuori, zampillare (un liquido).
che, posta in tavola certo fuori il fatto suo. bacchelli, 1-iii-591:
cosa macchinava contro il suo sputa fuori, e sta così. sposalizio
, x-25-217: vorrebbero il carbone senza mettere fuori i quattrini, e noi dobbiamo sputar
osso: dire quello che preme, tirare fuori i problemi, le difficoltà.
salvini, v-4-5-16: sentenze pronte, mandate fuori dalla boc ca con facilità
(superi, sputatissimo). schizzato fuori di bocca (saliva, catarro, sangue
per una mola, nata e sputata fuori in un momento di ninfomania, e
: il lippi non può aver lasciata fuori quella fiorentineria dal suo 'malmantile'; e dio
con gli sputi tondi, col petto in fuori. -stare su collo sputo-,
con una modella tutta ciccia sfatta di fuori e di dentro... domani la
seder con riverenza. -tirare fuori, mostrare, esibire. buonarroti il
sul muro della città e quello che di fuori cigne la cittadella, che ambedue i
delle cordonate a cadere... fuori squadra. -con valore aggett:
, 1-733: le porte sono tutte fuori di squadra. carducci, iii-14-74: non
iii-14-74: non stanno male le finestre fuori di squadra nei palazzi di quel tempo.
e'fossero, e in quella posizione fuori di squadra al terreno si mantengono per
: quantunque gli angoli delle muraglie riuscissero fuori di squadra, s'industriò il valent'uomo
dei lor nimici, senza perciò uscir fuori delle squadre. 5. reparto
se ne andò con quelle piote ben calzatema fuori di squadra e indolenzite, inchinandosi più e
, 1123: un bicchiere o una posata fuori squadra potrebbero danneggiare il colpo d'occhio
impari e strambo. -uscire fuori di squadra: uscire dai limiti, abbandonandosi
s'io / rispondo risoluto, io esco fuori / di squadra, onde ch'i
a tutte le ore / l'opre di fuori vigilando squatri. botta, 4-686:
mezzo. svevo, 8-331: alessandro tirava fuori un barile fatto con le doghe squadrate
.. di diversi stranienti per spiegarla fuori et imprimerla nella materia, adoprando la
linee torte e piegate e gli angoli fuori di squadro. -in modo da
nel disio de retornarse a casa per fuori la cita. marin. piccola
l'oste rabbuiato che pensa come metterli fuori con le buone, finché nello squadro della
questo ladro? / domattina si tiri fuori pennoni, / in sulle forche si metta
oggetto, fino a raffigurarlo ed avvicinarlo ingrandito fuori di squadro. -in modo
frugoni, i-6-313: misero ciacco, sei fuori di squadro: / da belzebù mezzo
bartolini, 19-74: ponendo il piede fuori squadro correvo il rischio, mentre stavo
come quelle delle sta di mala maniera fuori di squadro, è da armonioso colonnato
per colonne, pozzini o altri simili fuori di squadro, senza licenza del magistrato
, 1-378: stette ore intere in caffeucci fuori mano, davanti a una granita di
oggi veggonsi i vestigi, otto miglia fuori d'isemia, alle foci dervolturno, del
di naso, tutta la squallida storia venne fuori. flaiano, 1-i-679: se tu
nell'ornamento di lor casa, ricchi di fuori, le interne ricchezze trascurano e l'
tutte quelle foglie, / che mette fuori il capo, lunghe e strette / sono
, dalla parte del concavo, e di fuori, dove il fusto è colmo,
, dislegate e squarciate le ferite, uscita fuori grande moltitudine di sangue, cacciò fuori
fuori grande moltitudine di sangue, cacciò fuori quello nobile spirito con la sua mano
si sentono in balìa di ciò che è fuori della loro potenza. moravia, viii-130
che razza di uno squarcio mi dài fuori, il mio caro costanzo? »
[la veste di gesù], tratti fuori i dadi, un di loro,
picciol pericolo quei medesimi pescatori quando tirano fuori con gli ami pesci di spaventevol grandezza,