che la sviassero [la questione] fuori de'suoi naturali termini, anzi mostrarono
2-92: più d'una ragazza di fuori doveva arrossire e stringersi nelle spalle se
nel mozzo ha preso fuoco e butta fuori fiammate di un metro. c.
interesse; sorpassato dai tempi, desueto, fuori moda; che appartiene al passato,
e di stantìo. -apparire fuori moda o sorpassato, essere un vecchiume
interni e le glandule che queste mandin fuori le loro crudezze ed il loro mucco
... gli occhi sieno in fuori e grossi e ben per ragione coloriti dirittamente
sopra anditi pallidi e lunghi. / di fuori era odor di viole: / ma
nella sua carcere vicino a lei che fuori di là da lei lontano; e che
, vergognando di abbandonarlo e tratti fuori di se dallo esempio eroico,
profondità de tacque. svevo, 8-119: fuori soffiava muggendo e ululando la bora.
vedeva affaccendarsi a spezzare, a cavar fuori danaro, roba, a far le parti
fumo putente. fenoglio, 3-34: fuori, il vento era calato ad un filo
). jahier, 3-107: tirò fuori... una voce -lui vocino di
lastri, 1-2-120: prima di mandarle fuori [le bestie] la mattina,
davanzati, ii-142: apinio tirone uscito fuori pochi di innanzi a mugnere quelle terre
proverbi. chi fortemente mugne, trae fuori il sangue. bibbia volgar.,
attendevano la fine delle visite, legate fuori dall'abitazione dei pazienti). g
la bernia e la serva, esce fuori e serra la casa lasciando la bestia e
infermo a visitarlo, essa, stando fuori, era tenuta e guardata, finché
mular biga dalle lievi ruote / trasser fuori. monti, 24-193: solo ei
alcuni peducci o gatelli che spigne- vano fuori del muro per due terzi d'un piede
simiglianza dei cotali rugginosi che gli spuntar fuori de le brache, troverei altro che
. salvini, 16-669: essi trassero fuori il bel rotato / cocchio mulino,
, come si dice, mulo dentro e fuori, e avrebbe scalciato nel muso,
: dobbiamo concludere le leggi sono poste fuori del mondo della ragione. carducci, ii-20-262
parte con parallele ad una linea posta fuori della figura '... si divida
identico. g. ferrari, i-55: fuori di noi la materia è una e
un'anima sola. alvaro, 16-164: fuori la città, a uscire da quel
. cecchi, 5-376: dalla sabbia vien fuori, nella sua custodia dorata e variopinta
come i senatorati de'municipi o città fuori di roma che si governavano colle proprie
nome che aveva questi in città e fuori. = voce dotta, lat.
sicura / potria, senza chiamar di fuori aita. trissino, 2-2-159: ciascun
muniva si vedeva dall'altezza del terreno di fuori signoreggiata. -rifl. difendersi
10-iii-21: l'incoiarono che estraesse grani fuori del paese, col pretesto i monizionar
gli altri che l'avevano accompagnato di fuori, e fece riporre nella monizione i
205: vedeva la signora tirar fuori le armi e le munizioni dallo stesso
rinuccio co'piè faceva, subitamente tratto fuori un lume per veder che si fare
il muovere il ventre con qualunque farmaco fuori che con lavativi. -assol.
amari, 1-1-391: questi umori parver fuori a una prima scorreria che re filippo
... / come tutto di fuori si protende / al muover del tuo capo
ritondo vaso, / secondo ch'è percosso fuori o dentro. ottimo, i-35
toscana, non apparendo ancora quel che fuori dell'espettazione degli uomini aveano a partorire
tua nicchia, ti pare sentire di fuori / sovente qualcuno che picchia che picchia.
uomini assai agili e anche essi nudi, fuori solamente la vergogna: la quale eglino
con una piegatura addentellata che dà in fuori, certe piccole punte cacciando su,
; e quegli che son presi da loro fuori del nidio, quando ei son grandicegli
loggiati, alle finestre, sporgevansi in fuori a guisa de'passeri nidiaci allorché sentono
che arrivano qui come al mercato. vengono fuori alla landa cespugliosa della spiaggia libera,
terra, ch'ella se ne scorra di fuori ed egli a l'asciutto dentro nel
): a quest'ora dovrebbe esser fuori del nido]. -alveo,
il ricetto abituale di persone che vivono fuori dalla legge o, comunque, di
anima umile che non maggiormente sia gittato fuori del cuore ed espiuvicato per la confessione
nidio d'avvoltoio. -spingere qualcuno fuori del nido: indurlo ad allontanarsi dall'
messo tanto studio nello spingere il suo nato fuori del nido? -uscire dal
rosmini, xxvii-249: le cose tutte fuori di dio sono vanità, sono tratte dal
consistere nella loro maggiore altezza. certamente fuori di città in qualche distanza fanno non
lii-1-42: essendo qualche bisogno di guerra fuori di spagna, come li anni passati è
capricci. astrazioni e bestialità fuori d'ogni ragione e operino pazzescamente nientemeno
organo [dell'ape] dentro articulato e fuori, / la sua forma, le
del capo da destra a sinistra chiamò fuori il padrone. -scherz. amante,
non uno escluso, dentro casa e fuori, per un raggio di alcuni chilometri.
per una mola, nata e sputata fuori in un momento di ninfomania,
toccar letto! svevo, 3-582: fuori il vento soffiava e urlava. lo
buie, con fianchi ninnanti, petti in fuori e un piglio tra il guerriero e
intere al fresco, uscendo con lui fuori / al lucciolìo dell'odorosa estate. dessi
nerezza diversa da quella del cielo di fuori. e in quel buio inesorabile,
venne odore de la cavalla, e cavata fuori la sua
che per niuno modo il poteva gittare fuori ovvero inghiottire. lauro, 2-56:
. botta, 6-i-427: tempo verrà fuori di dubbio, si voglia o no,
no, di no, con la lingua fuori e gli occhi sfavillanti.
le ferite,... cacciò fuori quello nobile spirito con la sua mano
interiore). -anche: che è fuori del comune, superiore alla norma (
una nobile risoluzione, uscì un giorno fuori di quella cesta, donde non erano
, poiché appena qui giunta avete sputato fuori una sentenza così nobile. chiabrera,
una galera, con assoluta podestà, fuori della pena di morte, sopra la ciurma
giubba, / e dal banco salta fuori / a impancarsi co'signori? =
altra cosa di se medesima mostrare di fuori e altra cosa esser dentro, né desiderare
che meno, contando i borghi di fuori. g. morelli, 124: egli
fioretti, 2-8 (27): uscirà fuori con un bastone nocchieruto e piglieràcci per
tonde. soderini, iii-638: dànno fuori ancora di questi nocchi a piè o nel
nocciole. malerba, 1-162: tirai fuori torroni e torroncini di vario tipo,
che durante l'estate si tenevano fuori dell'una o dell'altra porta di
colore è gialliccio e verde al di fuori e al di dentro bianchiccio, con due
noce che quando la s'apre dà fuori quella lana bianca. redi, 16-v-138:
, come l'avellana nel suo guscio di fuori. citolini, 209: or
seccando, si va aprendo e getta fuori alcune fogliette che sono il massiz.
nocevoli. ottimo, iii-236: uscì fuori il nocevole ferro e l'oro più nocevole
o per la fuga delle famiglie disperate fuori del paese, venga a spopolarsi lo
lii-216: trassi continuamente e dentro e fuori de grosse canonate: le nostre fanno gran
le nostre fanno gran nocumento al campo fuori, le loro non fa effetto né danno
. ferd. martini, 1-iii-47: tira fuori un cumulo di pessime ragioni per dimostrare
concavo corpo dentro si risecca, e di fuori con sottil legno fendibile, sempre acuta
dell'es- ser breve, a mandar fuori le sue voci scolpite e con robusto
quelli usualmente praticati dal profano al di fuori della pratica marinaresca. panzini,
bisognerà concedere che la terra non sia fuori del centro del mondo. tareioni tozzettii,
giraldi cinzio, 2-136: non è fuori del convenevole presupporre che gli iddii che
incostanza non ci viene dalle cose di fuori, e qui sta il nodo. beccaria
). gorani, xviii-3-497: sarebbe fuori del mio soggetto il voler parlare di
nodo di vento e trasse il gonfalone fuori dell'asta e portò in aria alto assai
nodo. fioretti, 2-8-27: uscirà fuori con uno bastone nocchieruto, e piglieracci
delle torri ': quegli ornamenti di fuori, nelle facciate delle medesime torri,
nelle torri quegli ornamenti posti al di fuori delle facciate delle medesime, corrispondenti alle
di colore e di dentro e di fuori rossa, e in alcuni spazi fra nodo
, troncavano rasente terra quanto ne sporgea fuori, accanto del nodo, acciocché pullulasse
-svincolo autostradale. calvino, 8-13: fuori della città c'è quel nodo in cui
noi del nostro lasciato di là, fuori che un poco di buona fama? pellico
si lascia mai nulla alle spalle o fuori, e dentro si vien sempre rimutando su
da tutto questo, mi pare, vien fuori la noia, l'incapacità, come
della fortuna] innumerabili pericoli tutti, fuori che questo, m'hai fatti provare,
i romani, che lo noiavano già fuori di modo per inimicizia contratta seco sino dal
essenti in tanto splendore, possiate vedere fuori di voi. -impacciare nei movimenti
dentro a sé e ogni minima cagione di fuori da sé il noia, affìige e
260): bisogna ch'io vada fuori, in grazia d'un forestiero capitato qui
suo piccolo corpo e cercassero di tirarlo fuori. sanminiatelli, 11-197: l'unico
loro ella peso noioso o noia grave fuori di modo. campanella, 5-217: il
, i-1-10: la volta, di fuori aperta, fa campo a un groppo di
misono dentro da cinquanta di quelli di fuori e diedono loro lo nome della guardia;
soldato è fuggito; darlo alle guardie di fuori diverso da quelle di dentro. m
'mosè ', che dico di mandar fuori sotto nome del serenissimo signor duca guglielmo
cosa, né dentro il pensiero, né fuori. 11. fis. che ha
l'agnello, e incontanente n'uscì fuori una grande fontana d'acqua...
non vorrei che ci trafelassino a cavar fuori e a spiegar voci che in questo
ignoto è a noi e a tutti, fuori che a dio, il numero de'
molte volte [avere] detto, fuori de'nominati da lui a consoli, niuno
facevano! andavamo via, si stava fuori mezza giornata, e si giravano i suoi
): preso il già vinto giovane, fuori della casa il portarono, non so
, abbandonato dalle interiori forze corse di fuori a mostrar festa, per debolezza perì.
solo nella recitazione corale (mentre fuori del coro si può scegliere una
144: da nona alla campana esce fuori la... la campana suonava in
personale). manfredi, 1-104: fuori di questo caso il meridiano non è
dolce che sia la nostra correzione di fuori e in vista, ella nondimeno dee essere
/ stordito affatto e di se stesso fuori. tassoni, 12-10: ei nondimen scusandosi
cui più misti sono, ed al di fuori / più collocati, e nella prima
non può non essere e al di fuori del quale nulla c'è né ci sarà
all'orlo di dite, dentro e fuori, è la nongiustizia, per così
. e agg. possessivo, al di fuori dell'uso predicativo o vocativo, indica
: 'nonnumerario'dicesi di ufficiali che sono fuori del numero di già stabilito. =
stavano tre nonolini, con le braccine fuori e le teste sur il velluto del parapetto
4. non venale, agg. fuori commercio, non in vendita (l'
longo questo dito pollice dalla banda di fuori, la qual corre nortesur. idem
tipico dei giovani per tutte le automobili fuori del normale. 2.
anello del reale, ma ne è invece fuori, come una proiezione è fuori della
invece fuori, come una proiezione è fuori della figura. dice di essere una cosa
: 'nostalgico'come termine politico è spuntato fuori qualche anno dopo il '45, non come
è meglio che i nostri capilavori sieno fuori... se tu vedessi come
non sono altro che segni di mandar fuori la voce e del tempo che ella
discordia che fu dentro roma e di fuori. b. giambullari, 7-97: del
ordine che cammillo dette, dentro e fuori, per la salute di roma. manni
roma. manni, 2-87: diede fuori l'anno 1631 in siena in rame i
preso lo consiglio, il capitano mandò fuori notari con le scritture a lucca a'
di miragli al minuto e dentro e fuori / e di far dislacciar quasi ogni invoglio
attentamente gli noterai, ti dimostrano, fuori d'ogni ambiguità, ché queste lacrime si
: bestialità, con tanto di petto in fuori. (nota bene: dolfo dolfi
locali fuori mano delle coppie troppo spaiate perché non
perché il padre soleva spesso venir di fuori a vederlo,... egli,
stento gravissimo il ripescarla e il trarnela fuori di quelle tenebre e scoprirla agli occhi
licenza di mandarli [i drappi] fuori dello stato fra quindici giorni dal dì della
giudicato da quelli che mi scrivano di fuori avere condecentemente com- plito a l'officio
. boccaccio, 1-i-479: egli mai fuori di casa non usciva, se per
con alcuno notizia prese, aa dario in fuori. filippo degli agazzari, 25-92:
camminano e vanno rigirandosi per casa e fuori e fanno alcune altre operazioni come se
/ intere al fresco, uscendo con lui fuori / al lucciolìo dell'odorosa estate.
divin lume / che spargea scintillando il volto fuori. d. bar foli, 9-30-357
e da giorno per la casa e per fuori. alfieri, i-23: essendo poi
pinto giù il boccone ch'egli esce fuori, né torna mai se non di notte
: cani, lupi e botte, vanno fuori di notte. ibidem, 196:
. linati, 9-79: si lascian fuori nere falene, e lucenti nottiluche montano
mese di giungno in arezzo e cacciaro fuori tutti i guelfi. giamboni, 10-92
vizio, la gioventù cominciò collo star fuori girando tutta la notte, a offendere
: per questa ragionevolissima massima stettero di fuori, perché notturni, tutti i gramma-
. gesta fiorentinorum, xxviii-934: uscirò fuori e posero campo a colle di val
che andar non poteva, salvamente infìno fuori della torre la condusse. boiardo, 1-23-19
il papa [pio v] ha mandato fuori un editto che proibisce a tutti li
nuove, si comanda a ^ novellisti fuori che non mandino lor novellari se prima
, sconosciuto; strano, inusitato, fuori dell'ordinario; originale. -in par-
render vi voglio ». / uscissen fuori; e i roman di novello, /
tanto più liberi quanto più se ne vanno fuori di strada. galluppi, 1-ii-483:
quando il concetto non è involato di fuori, ma nasce dalle stesse viscere della
6-7: di tanto in tanto usciva fuori qualche forestiero male informato che, o a
francesco e'compagni con grande ammirazione uscirono fuori del luogo, a vedere che novità fosse
nazione ad ogni picchio quasi focili mandano fuori le fiamme delle rivolte e contumacie.
(302): incontanente n'escono fuori e turbansi come novizi e non sperti.
perché il padre soleva spesso venir di fuori a vederlo,... egli,
., 1-296: questo frate esce fuori di cucina... e dice:
vela quella nubila ci seguitava, e fuori della nave non pioveva. -con
. varchi, 22-24: esce austro fuori e nubiloso stride. soderini, i-73
denso usciva dal camino di una locomotiva fuori della stazione. il vento lo spingeva.
, la figura del donatore è trasportata fuori della sacra cornice, e diviene un
intera umanità il cedere agl'inviti sessuali fuori dell'onesta union maritale.
un po'tetre se le guardi di fuori, dalle finestre magnifiche nella nudità,
vita austera, e questi vanno nudi fuori che nelle parti vergognose; chi di
1 panni: / chi nudo scappa fuori, e non fa stima / che
nude anime erano incapaci di goderla, essendo fuori de'corpi incapaci di operare ed in
noi siam come le foglie: alcuna fuori / spunta, altra è grande già,
pareggiarle, gettandovi sopra la terra che fuori se n'era tratta. -limpido,
-considerato nella semplice materialità, al di fuori di quanto ne costituisce il significato trascendente
uomini... erano grossi e fuori d'ogni... cittadinanza e
i-15: se innanzi al suo uscir fuori [del sole] si vegga una nugoletta
... perché il principe desse fuori mai più que'nomi, sapendo con
, e l'uscio apriva; / guatava fuori, e nulla vi trovava. tasso
. maironi da ponte, i-i-no: fuori della porta di s. antonio trovasi
ma che questo si pretenda di esser fuori d'ogni diocesi e di aver il vero
forza della gente dell'arme era di fuori [della città] e nullo vi lasciavano
326: colui che conducesse porci di fuori del contado... nelle pasture esistenti
fatto condurre da un 'fiacre 'fuori di porta tosa, in un sobborgo,
origini ma solo un infinitesimo dettaglio del fuori, dell'insignificante e arido fuori,
del fuori, dell'insignificante e arido fuori, un numero per la statistica dei sinistri
in su l'ardore della zuffa uscisse fuori di fidene numero di soldati con fuochi
-comportarsi in modo strampalato; apparire fuori di senno; essere impazzito. p
in numero, che detto stamaiolo porta fuori di città per far filare.
la quale unica e sola e non altra fuori di lei può col mio lavorarsi divenire
una potenza e di un essere che sta fuori dell'uomo. tutte le definizioni della
. alcune di esse concrezioni sono uscite fuori della regola dei piani del nummo diabolico
dei piani del nummo diabolico e sportano fuori di essi. d'alberti [s.
baldinucci, 9-iv-146: nella parte di fuori era una nunziata in figura intera,
... fu sepellito alla nonciata fuori di san mamolo. biffi, xviii-3-397:
piedi quel nuncio di malaugurio mi precipitai fuori di teatro e via come un energumeno
, messaggero che narrava gli avvenimenti accaduti fuori scena, di solito particolarmente drammatici come
nocèndo [nuocendo]; nei casi fuori d'accento, è preferibile la forma
potranno nuocere: ma se n'esci fuori, sarai preso da loro. bartolomeo
scopriamo quasi una selva, sono tutti fuori dal guscio, ma al gorgo del nostro
essendo tutto nell'acqua dalla testa in fuori, cava fuori di essa un braccio
nell'acqua dalla testa in fuori, cava fuori di essa un braccio per volta ordinatamente
, ii-75: il detto lago mandava fuori in molti luoghi zolle di bitume,
sui talloni e gettando i piedi in fuori (un cavallo). -nuotare a
ad un ugonotto. -nuotare fuori: sottrarsi; liberarsi, uscire fuori
fuori: sottrarsi; liberarsi, uscire fuori. tommaseo, 21-102: egli i
delle rettoriche opinioni s'ingegna di nuotar fuori, ancorché ad ora ad ora ci
esami, dai quali ora nuoto fuori. -nuotare in gran mare:
bocca e picciola parte del viso in fuori, tutto il resto del suo corpo
nuoto: riuscire a sottrarsi, venire fuori. carducci, ii-13-64: mia cara
o avvisi che vengono a noi di fuori. a. casotti, 1-2-17: legger
novamente con tutta la istoria dentro e ai fuori di basso rilievo intagliata fu sepolta molto
; e l'ebriaco può essere spesse volte fuori d'ebrezza. g. bargagli
, insolito, inusitato, strano, fuori dell'ordinario; originale, singolare.
era abbastanza novo che uno venisse da fuori a comperare la posca acidula della valsolda
secondo un'arbitraria scala delle materie considerate fuori dello spirito dell'artista, il quale,
mura del detto recinto dentro e di fuori di buona calcina che faranno i nuovo
monticel murata. -in modo insolito, fuori del consueto, non abituale; contrariamente
: vi ebbe di quelli che diedero fuori poesia parenetica o ammonitoria e nute- tica
3-104: erano i popoli di toscana fuori di speranza di ricogliere grano biada o
pertinace spirito soffiando, la fiamma uscie fuori. 3. ciò che è
vostra, come quello è comperato di fuori, sia circonciso. boccaccio, dee
di roma, fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno, nel quale nato
... la vite è bagnata di fuori, se le accosta il fuoco,
: il principe di parma non era fuori di speranza, favorito dall'opinione di molti
altro volfango si ostinava a non venire fuori. 4. che presenta macchie
. 1-20: eccoti i consulenti uscir fuori con un nuvolo d'allegazioni e consigli.
: misi solo un tantin la testa fuori / e vidi a branchi, a nuvoli
della o, allo spirito della quale mandar fuori le labbra alquanto in fuori si sporgono
quale mandar fuori le labbra alquanto in fuori si sporgono. delminio, ii-148: o
[a giotto] in quella città e fuori tanta fama, che papa benedetto ix
o una bella ragazza che passa di fuori, / tutti a rompermi il filo
sbarbaro, 2-50: son come posto fuori della vita, / una macchina io
/ tentate se le spade al trarsi fuori / obbediscon la mano. 11
, tralasciano di ubbidire alle commissioni di fuori, perché, fra 'ribassi voluti
moglie e figliuoli e far loro corte fuori, servigi in casa, solo tra tanti
... avegna che ancora non sia fuori de l'acqua..., tuttavia
non volle farlo. -essere fuori d'obbligo: non essere tenuto a
idea stessa generale guardato sempre tutte le cose fuori di sé con gli occhi del mio
o idee vengono rappresentati oggettivamente trasferendoli fuori dal soggetto nella realtà fenomenica.
, 7-297: volendo trovare qualche cosa fuori del pensiero, fuori dell'uomo, che
trovare qualche cosa fuori del pensiero, fuori dell'uomo, che avesse la sua
eretici con loro battaglie, e uscirono fuori gravissime zuffe di nemici; allora cercarono
attestati per lettera? che ci vieni fuori con queste scede? come se noi non
guasti, iv-326: il sacerdote è fuori del santuario, perché le oblazioni del
de'più possenti a. lloro profitto e fuori della volontà de'sugietti.
. discosto, lontano, distante; fuori mano (un luogo). carani
inchinandosi [la cassetta] lasciarà cader fuori la palla in un canale obliquo.
ovver obblique, dalla mostrata semibreve in fuori, sempre saranno di una breve.
di loro immane miseria, si tenevano fuori della cinta spinosa. baldini, 9-253
trarre, vendicare dalla o alla o fuori dell'oblivione: richiamare alla mente, far
reclutare manieristi onorari od effettivi e tirarne fuori degli inediti e insospettati in parecchi casi avesse
/ un corno, un oboe / fuori di chiave. graf, 5-609: un
o appare proprio dell'uso antico, fuori di moda, sorpassato, non più attuale
smaltito, piombinando da basso e mandando fuori. marchetti, 5-164: quindi accade
cibi vegetali o non più freschi o fuori di stagione, e perciò deprezzati e
che una cosa fatta da la natura fuori de la intenzion sua, o per imperfezion
l'occasione è il principale, e fuori di quella tutto si fa non solo
che di certe sventure l'occasione è fuori di noi; la causa in noi stessi
mondo che per una piccola occasione cacciano fuori di casa sua il suo parente.
acqua de l'eufrate e n'esce fuori da l'occaso del sole sino a
. io non sapevo che lubrani fosse fuori. v idi linda arrossire e piantargli
: mi sono seduto, lui ha tirato fuori dal taschino della giacca un paio di
molto gonfia, gridò: -bandi tira fuori il cognac o ti strappo i baffi.
atto di ufficio che si scrive sul di fuori dell'atto stesso, è una delle
occhi [dell'astore] sieno in fuori e grossi. sacchetti, 107-10: e
ma credute antiche e per tali date fuori, perché dal confronto potessero gli studiosi
nuovo il commissario con tanto d'occhi fuori, scalmanato, investendoci tutti. navarro
nuovo umor drento, non possono subitamente fuori mandarne, se non poco, gli
i-34: con il freddo non mettono fuori gli occhi né gli arbori né le
il quale si applica coll'occhio in fuori. spettacolo della natura [tommaseo]:
121: era lontano... / fuori da questo tempo e questo spazio,
a l'occhio interior l'altro de fuori, / a questo tempo con più bei
all'occhio e le gambe che sporgono in fuori son nella parte più lontana. temanza
già un piede nella fossa e uno fuori. i giovani, la morte l'hanno
entrando in casa, ma stare di fuori, emendando ciò che dà nell'occhio
-fuori degli occhi di qualcuno: v. fuori, n. 25. -gettare,
, il qual comparendo noi, sbalzò fuori e si messe a fuggire.
, ii-315: quan- d'era poi fuori via (quel suo damo), non
veggio ed ho vedute, / che fuori veggon ben gli altrui difetti, / ed
ad occidente naviga. buzzati, 1-297: fuori il cielo era diventato di un azzurro
122: il cane abbaia / sbucato fuori dalle viti basse / tinto di sole occiduo
vertebrale, dirigendosi in alto e in fuori e distribuendosi alla dura madre della fossa
donato degli albanzani, i-723: usciti fuori occultamente con i navigli apparecchiati a combattere
e occultati e col tempo ancora mandati fuori. tortora, iii-64: il grano e
sfrondare i rami della tristezza col fingere fuori allegrezza. -togliere una facoltà.
quanto ella più si occulta dalle occupazioni di fuori. -non lasciar scoprire i propri
occultati e nascosi in lei si cavan fuori ad intendere le cose sensibili. tozzi
: l'uomo va cercando argento e fuori da la 'ntenzione truova oro, lo quale
ammasso. -poco frequentato, fuori mano (un passaggio, una strada
tutte queste [ulcere] avengono di fuori e molte di dentro, le quali sono
.. gli uomini veggiono la vista di fuori, ma iddio vede gli occulti dentro
o ai fianchi del quartiere, tagliar fuori le pattuglie. g. gozzi, i-17-22
delle parti scorniciate, le quali risaltano in fuori, è cosa di molta importanza.
di dover ciò ragionevolmente fare ciascuno produsse fuori il suo anello. masuccio, 437
in ipotesi secondaria, occuparli, sbattere fuori le circa duemila persone che ci lavoravano
sansovino, 2-95: i molti negozi di fuori occupavano gli auditori novi. l.
vero meno vacuo, in casa che fuori. aretino, 20-166: tuttavia che
dei primissimi occupatori d'italia in tempi fuori della notizia nostra. 5. che
) o sia posta a noi dal di fuori, ecc. -altisonante, retorico,
tappo il tetto di questa casa. fuori dai vetri esigui milano oceanizza popolarmente.
o sia posta a noi dal di fuori, ecc. simile oceano è troppo vasto
(avanti che la serena fronte di leucotea fuori delle oceane onde uscisse) non anco
a mettere tagliole negli stradini, anche fuori delle mie campagne, con la speranza di
da'cittadini dentro e senza speranza di soccorso fuori [ecc.]. caro,
le proprie stanze, se possono volarne fuori, le lasciano. d'annunzio,
francesi molto odiosa, i quali nondimeno, fuori dell'usato, l'udirono con pazienza
d'annunzio, iv-1-379: gridò, fuori di sé, pallida come la sua camicia
odorabili egli si guarda dal fumare anche fuori dell'ufficio. montano, 443:
sensi... entrano le cose di fuori, o che si veggono o che
, odorando un mazzo di viole tirato fuori dal manicotto di martora. bernari,
sensi... entrano le cose di fuori, o che si veggono o che si
incendimenti, ma eziandio i segni di fuori per li quali entra la morte nell'
bibbia volgar.. vili-159: metterà fuori li suoi rami... e
fritto da mangiare la notte, ha donato fuori di casa alle femmine di mal odore
potuto tanto celarsi che non ne andasse fuori qualche odore. guerrazzi, 1-170:
: tutti i falli sono scusabili, fuori che quegli che offendono la deità.
13: le pietre, che sbalzan fuori, offendono dattorno e'difensori dell'altre
suoi, ma ancora sull'offensiva di fuori. -tempestiva e vivace azione intesa
, non potendo avanti sofferire, / fuori furioso si gittò palese. sarpi, i-1-41
-levare le offese', distruggere, mettere fuori uso, annientare tapparato bellico del nemico
una lettera offesa, del ciclo pascale dato fuori e illustrato dal cardinal noris. fantoni
uficiare, ben si potrà un anno star fuori viceconsolo. d. bartoli, 1-4-11
e confezionate in modo industriale al di fuori della farmacia). a.
devono essere bisognosi, io non sarei fuori di speranza che la città di siena
,, 18-43: s'amore è di fuori a noi offerto / e l'anima
ciglia, guardava acuto, spuntava in fuori le labra alquanto. 6.
grado di vivere molto a lungo anche fuori dell'elemento liquido. tramater [
momento della realtà che fissa e pone fuori di sé, oggettivato, il sogno
sempre il me stesso della rivelazione, proiettato fuori di me sopra quello schermo spazioso perché
i3-34ó: può darsi che io proietti fuori di me una mia crisi interna,
, vedono sempre gli oggetti delle loro sventure fuori da loro medesimi. delfico, ii-252
: avvegna che le oggette qualitadi di fuori aggravino gli strumenti de'sensi. =
. cantoni, 744: due figli fuori di casa, con moglie e bambini
arrighetto, 218: la magrezza di fuori legge l'amaritudine dentro. oi cieco
per un braccio lo trascinò a forza fuori. 4. per indicare una
questo olà imperioso e senza fiele venga fuori da un'anima doma per un costante esercizio
troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte le maniere de le tele.
diodati [bibbia], 1-429: uscite fuori al monte e portatene rami d'ulivo
oliosa dell'u- mor vitale, mandata fuori dalla forza del colore per la tonica
], 15-46: n'è uscito fuori lo spirito invisibile, il quale solea vedere
e sento ancora qualche cavaliere, anche fuori della nostra ristrettissima oligarchia, che debbono
pensate che si contano col naso. fuori di firenze posso dire d'aver trovato
v-1-496: la signora agnese viveva di fuori dall'uno e dall'altro degli istituti
olimpico gli archi degli acquedotti che correvano fuori dal finestrino. 9. che
291: dolori, olio dentro e olio fuori. ibidem, 300: l'olio
lancellotti, 4-98: il generale mise fuori due fogli tutti scritti ne'quali certi
bibbia volgar., ix-438: uscì fuori [gesù] e andò secondo l'
. bardesono, vocabolario marinaresco con illustrazioni fuori testo, edito dalla lega navale italiana,
). -in senso concreto: discorso fuori del lecito, eccessivo, o anche
in una solitudine contemplativa nella mia villa fuori le mura. -che arreca volontariamente affronto
che si trova o si svolge al di fuori del mondo abitato dagli uomini.
2. eccezionale, straordinario, fuori del comune. di breme, 122
che talvolta, quando venga usata al di fuori dell'ambito commerciale, può assumere una
generiche, si incontrino, al di fuori dei punti base e delle curve,
e virgola, ecco la cattedra scattar fuori dalla testa o dal cuore e da
nel 1409) da me dati fuori anni addietro. 2. luogo
ombelicato. cesarotti, 1-xvi-1-342: tirarono fuori la carretta dalle-belle-ruote, mulare, bella
delle ghiacce e sapendo che lucifero uscia fuori... da mezzo il petto
che, ornati di porporina pelle al di fuori con ombelichi d'oro nel mezzo,
ombra derivativa, in quanto si proietta fuori del corpo ombroso). -in partic
l'ombra della chiesa, e più in fuori l'ombra lunga ed acuta del campanile
indirizzarvi e sotto l'ombra vostra mandargli fuori. vasari, 4-ii-787: ò inteso
d'oro - / gran bisticci a portarselo fuori / ora cela l'inguine ombrato.
guerra: di questa vicenda incessante di fuori e dentro, ombrìa di pace e
. marin. doccione usato per scaricare fuori bordo le acque piovane e le ondate
di livello non sarebbe possibile lo scolar di fuori, e la menano nella sentina al
un fornaio allor che sforna / cava fuori una mezza librerìa / di carte e di
. cecchi, 13-18: che cosa vien fuori, nei moderni più alti e più
validità tende a essere riconosciuta al di fuori della cerchia delle persone più o meno
testimonianza decisiva), compiuto al di fuori dell'appartenenza a una società criminale e
del ministero] isolano dal mondo di fuori una casta chiusa di piccoli borghesi degenerati e
mano, oppure smorza, lascia anche fuori, secondo gli are che torni meglio
: al momento psicologico giusto è saltato fuori l'ometto che smercia sigarette alla mariagiovanna
domare roberto che appena messo il naso fuori del nido s'era dimostrato troppo forte
andava affermando socialmente ed economicamente al di fuori delle tradizionali cerehie di potere patrizie e
vetro sia a ragione e se dà fuori scherzi d'aicrino, di verde,
grande ondata e si muove e scappa fuori. salvini, 23-193: tutti i freni
quello usciuolo onde era entrato il mise fuori. velluti, 235: ma 'pisani
, altra che lieta, ci rechi di fuori. marsili, i-16: ondeché si
modo a nostro dispetto l'immaginarci ancora fuori d'iddio il niente, come un
ci resta. idem, 2-325: fuori di queste, diremo quàsi, accidentali
villa o tetto / che non mandasse fuori armi ed armati / all'urgente bisogno
fornace incluso, / ch'ondeggia e manda fuori orribil suono. lomazzi, 4-ii-30
. lucini, 5-167: lontano, fuori da questa buona città, cui sovrastan
le spalle ai due ragazzi, guardando fuori dalla finestra, e comprimendo un movimento
del capo da destra a sinistra chiamò fuori il padrone. 2. ondulazione
quanto si richiede a onestà di religione fuori di pompa mondana. -con metonimia:
al di fuori l'illeceità di un comportamento o di
intera umanità il cedere agl'inviti sessuali fuori dell'onesta union maritale. -che
venire in un'ora onesta. va fuori in ore poco oneste. 7
altri non potea essere veduta e facendo di fuori buon viso, ne andò alla casa
questa, dipoi l'inchioda asse di fuori: di poi poni alberi o onicci dentro
, 730: onichite... di fuori è quasi verde e dentro simile alle
tale da conferire validità universale al di fuori delle categorie di tempo e di spazio
cucchiaio piccolo / essendo / onninamente 'fuori 'e imprendibile. / una ragazza imbarazzata
6-85: avrei potuto mettere il capo fuori dell'uscio senza battere subito il naso
taria per mezzo di una coscienza posta fuori dalla azione e dai personaggi e
autoritaria per mezzo di una coscienza posta fuori dalla azione e dai personaggi e che
essenziali. cassola, 2-54: stava fuori anche trentasei ore di fila. non
58: l'oratorio era vuoto. fuori un volo / di passere saliva; ed
che tu l'hai anche temperata, lasciando fuori ch'essi hanno usate le satire scritte
signora dissestata, spostata, e quindi fuori di ogni orbita. 6.
di cose, getti isolati al di fuori dell'orbita propria. 8.
e cordiali. -con gli occhi fuori dell'orbita, schizzanti dalle orbite:
c. bini, 1-71: gli occhi fuori dell'orbita, il volto infiammato,
: montorio la seguiva ansante, cogli occhi fuori dell'orbita. pascarella, 1-178:
col naso insanguinato e con gli occhi fuori delle orbite agitavano le braccia verso una pittura
orbo violinista stonato, uno sciancato chitarrista fuori di tempo; un cantante sano.
nell'orchesi del coro, ma anche fuori de'propri loro poemi insegnarono a chi volle
soldi nell'orchestra, e quindici soldi fuori da quella, ma più della metà del
, una vera orchestra da cui scappan fuori i più vari e concitati suoni della
con forbice e punteruoli. ciò che usciva fuori da quell'ordegno era poi trascritto,
l'inesperienza e dal compiacente ordigno vien fuori, neanche a farlo apposta, lo spiritello
disumani / sian cruciati finché non ruttin fuori / l'orrida di peccato anima immonda.
è da usare nelle cose che sono fuori della rappresentazione o in quelle che sono
per modo che, dal terrore in fuori, non fece effetto. manzoni,
le maschere! tumulto generale, salto fuori della tenda, vedo mani e musi
esser raccomandato alle teste delle antenne di fuori. 3. connessione, disposizione
, se a questi tempi per esserne fuori fussi lasciato a casa li verrà voglia di
giorno scaramucce grosse, nelle quali uscivano fuori continovamente molti dell'ordinanza civile, e
cui il querelante mor- dini venne posto fuori di combattimento. borgese, 1-321:
inserita nel processo verbale; se è pronunziata fuori dell'udienza, e scritta in calce
cancelliere comunica alle parti l'ordinanza pronunziata fuori dell'udienza.
un segnale di tromba, detto silenzio fuori ordinanza, suonato in occasione di particolari
, ii-129: aitante nella sua bianca divisa fuori ordinanza,... mi sedeva
spiritati sotto un ciuffo a spazzola, fuori ordinanza. -figur. che si
govoni, 2-110: quel mio presentat'arm fuori ordinanza / che divertendo i grandi /
si sarebbe pur detto spagnola, veramente fuori ordinanza. soldati, 2-258: non
fare qualche cosa che sia un po'fuori ordinanza, lei diventa inerte, come
di puledri ungheresi, parola d'onore, fuori d'ordinanza. -mettere,
[l'innominato] alla vecchia di venir fuori. giuliani, i-129: un capitano
dei companni, di koloro ke vanno di fuori abia arnesi di suo ed abia de
che egli fusse cristo fusse scomunicato e cacciato fuori della sinagoga. g. villani,
paghino o esigano le lettere che vengono da fuori se non al prezzo assegnato.
-più che ordinario: che è fuori del comune, molto notevole, eccezionale
massimamente la gente ordinaria, e ciò fuori di pasto. i. nelli
contavo che liborio mi aiutasse a tirarmi fuori dal mio sopore e da quei gusti ordinari
gadda, 6-123: testo, un po'fuori dell'ordinario per vero. -oltre
vicinanza del tempo che è solita trovarsi fuori del suo ordinario. gentili [in
mercanzia. -contro all'ordinario, fuori dell'ordinario o di ogni ordinario,
ciascuno abbia suo officio dentro e di fuori. sacchetti, 2-47: pervenne al
le faccende pubbliche e lo scrivere in fuori. vasari, i-655: dopo il
e fatto per esprimere e manifestare di fuori il senno, ed il lume dentro
, da una pila polverosa mi saltò fuori un libro che credevo perduto.
., 1 (11): dà fuori un'altra grida, ancor più vigorosa
faceva apparire gli ordini della muraglia di fuori mezzo braccio. vasari, i-235:
quella cosa che per divino volere avviene fuori dell'ordine comune delle cose. machiavelli,
perverso ', cioè volge dolcemente chi fuori di debito ordine è piegato. cavalca
della città di genova della quale, fuori d'ogni ragione antica e moderna, ne
bembo, 10-iii-307: uscito... fuori della città, vestito da succomanno e
richezze. -in modo inconsueto; fuori di norma, eccezionalmente. giustino.
430: crearono consolo paolo emilio e fuori dell'ordine commisono a lui la guerra di
... quella questione sommariamente e fuori d'ordine diffi- nerò. vasari,
3-216: gl'ingrati... pagano fuori d'ordine e di modo colui a
., ii-1-13: sarebbe inrazionale, cioè fuori d'ordine, e però con molta
francesi sopra quest'affare, non sarà fuori dell'ordine il riferirla.
che elle hanno pena dentro e di fuori, ed anche quanto al luogo.
e si tessono [i gabbioni] fuori del luogo dove hanno ad esser posti
perché così sono più sicure e gettano fuori in bisogno molto maggiore quantità dell'acqua
tutti i loro edifici, così dentro come fuori, e poi li rimurano fra mezzo
che v'è ordito di drento e di fuori, si può largamente, chi ha
la campana nell'orificio dalla parte di fuori. paoletti, 1-2-382: serve che diate
riceve, l'altro per el qual caccia fuori. romoli, 312: le mela
adesso che l'acqua, per di fuori grugnendo alla mentovata cuticula e quella poi
senso concreto: comportamento bizzarro, espressione fuori del comune, concetto strampalato.
origina e s'accompagna e si stende fuori e diversa, con altro personaggio.
viene a raffreddare le parti di fuori. giannone, 38: insegnava [cirillo
vesica e pel collo di quella pinto fuori. aretino, 20-28: dico che sendo
coltello gli apersi il luogo enfiato, uscì fuori la marcia, gli cavai la spina
, e poi così pure tenendolo, mandar fuori lentamente l'orina. r. cocchi
non solo, ma versata dal pulcino fuori del corpo per un proprio canale che
mattina. tornasi di lampedusa, 290: fuori dal tavolino di notte, i ricordi
di trattenerla e di tramandarla finalmente fuori del corpo. a. cocchi, 4-1-48
santori crede diuretica e valevole a tirar fuori da'reni e dalla vescica orinaria la renella
b, perpendicolare all'orizzonte, uscirà fuori della base, rimarrà il corpo eretto
inflessibilmente orizzontale e che la scrittura veniva fuori calligrafica. -nelle parole incrociate,
a. serra, 1-i-59: ancora da fuori vengono tutte le tele sottili, come
quando veniano le feste, si cavavano fuori le sante orli- quie e ponevansi in
dispetto a tener sempre dalla parte di fuori, e a metter proprio le zampe
/ stanno i ranocchi pur col muso fuori, / sì che celano i piedi
giornate con pochissimo riposo e di modo fuori di se che non conosceva orma né
stuparich, 3-186: il fanciullo corse fuori dal cancello. la sua compagna invece,
composta risponde bene a quella forma di fuori pacata e rimessa che notavamo dell'uomo
a ogni cosa vestirti drento e di fuori della ornatissima carità. 8.
119: il contraffattore non può dar fuori quinternetti così nudi d'ogni ornato.
ancor essi teneri, dai quali escon fuori i fiori di color d'erba. citolini
, bianco-lattei internamente, verdi al di fuori. fiorisce nell'aprile e nel maggio
nella forma de'loro frutti ricurvi in fuori offron quella del piede d'un uccello;
m'abonda, / e de gli occhi fuori gronda / e si dolcemente fonda /
un orolo- gione lo adorna e dà fuori regolarmente, non so su che incudine
questa linea gli oggetti veggonsi distinti; fuori di essa, doppi. tommaseo [
sillabe orrendamente impastate e imbambolate sembravano rovesciarglisi fuori dalla gola a stento, rotolare via
fornace inclusoj / ch'ondeggia e manda fuori orribil suono. guicciardini, i-67:
gozzi, i-4-225: quando egli fu fuori della selva, eccoti che gli si presenta
sera udii uno sbattimento di chiavi al di fuori e, aperta la porta, entrar
orridezza che la volontaria povertà nel di fuori dimostra, non giungono mai ad intendere
, non potendo sopportare i freddi, gettano fuori certi velli, onde si fanno orridi
: gigantesse parole mettea [eschilo] fuori, / una dozzina circa, melmettate,
massime quando li portavano col pelo in fuori che pareano orsacchioni aggiran- tisi per le
: noi siamo troppo orsi, troppo fuori del mondo. palazzeschi, i-178: «
pesate e che così lavorate verranno di fuori del dominio fiorentino, cioè orsoi, trame
/ la sua santa parola, e'uscirà fuori, / egli d'impaccio e il
troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte le maniere de le tele
in cui ognuno ha paura a metter fuori le gambe, o semplice- mente le
più lungo viaggio che cavare un piede fuori della porta, la quale di casa esce
, nella distruzione di tutti i valori umani fuori di quello economico. banti, 9-251
di ciò che il marxismo ha prodotto fuori di germania, e che vale qualcosa
alvaro, 8-187: nel ferrarese viene fuori uno scrittore come il monti, il
. cantù, 453: quando vennero fuori dalla rocchetta i primi soldati che solevano
regolare l'orza per non essere mandati fuori rotta a causa dei colpi di vento
omni anno mezzo staio de orzeo e ki fuori. ricordi di una famiglia senese,
comunque, non possono (al di fuori di particolari, specifici contesti giustificativi come
. b. tasso, i-325: fuori al tenebroso cielo / l'augel nunzio
francia, vogliosa anch'essa di trar fuori il papa dalla stanza pestilenziale di gaeta
si dovrà mettere poca quantità di lumi fuori della scena. panar a, 261:
: anzi era la luce del sole fuori tutta dall'orizzonte e tutte le oscurità delle
sovente desiar ch'u scisse fuori / l'oscuritate a le lor nozze amica
/ la vaga luce e il giorno uscisser fuori, / mirava e in te poneva
.. s'alienarono da'genovesi, fuori che il prencipe di tiro, i
forestieri e spesare li poveri che di fuori venivano. pasta, lx-3-229: non tralasciava
non dovrebbero venire coloro: siam troppo fuori della loro strada, grazie al cielo.
dalla croce, i-64: lascia uscir fuori il sangue in gran quantità e poscia
appese a questa tibia nuda che spunta fuori della roccia, ossame dell'anno passato
o di stucco, si ricuopre il di fuori a guisa di musaico di pietre di
. pirandello, 6-222: docili di fuori, miti, malleabili, visi ridenti,
morto sulla botta o almeno almeno isvenire fuori di sé. -norma giuridica o
.. che un capitano d'infanteria fuori del reggimento ha la paga di 3 *
lingua con alcuna osservazione affettata né ricercata fuori del boccacio, pur veggo che ancor in
, la tormenta e la invasa al di fuori. gioberti, 14- 266:
alla coppia eterosessuale, anche al di fuori della convenzione matrimoniale: ma..
la voce per intervalli assai piccioli e fuori di modo. de lazara, xl-170:
tempo creduto [il cuore] esser fuori del petto, ma veramente egli è dentro
[giorni] festivi... stavamo fuori da mattina a sera, eccettuato il
conviene che quando grava, se ne cavi fuori incontanente: e di quelle cose,
quali siete simili alli sepolcri imbiancati di fuori..., ma dentro sono pieni
sopra me e 'l signore mi menò fuori in ispirito e mi posò in mezzo
osso bianco il quale nella parte di fuori è assai duro e liscio e di dentro
per darvi un osso in bocca mettono fuori una buona grida che dice di sì,
proverbio: a tutto c'è rimedio, fuori che all'osso del collo.
dirmi ch'ella giace / o è fuori sul canal.. ant.
. buonarroti il giovane, i-510: uscì fuori, e co'franzesi...
e quelli che volevano scrivere liberamente andavano fuori, come fece, per esempio, il
bibbia volgar., viii-502: jonata uscì fuori osteggiando; e andò, e campeggiava
2: quando poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato ostello, / con
parlando [i predicatori] non escono sì fuori che eglino pongano il gaudio della loro
quando qualche cosa si genera o fa fuori dell'ordine naturale dell'altra. f.
ebeno, quivi molle assai, e tratta fuori indurasi ancora, sì come quello,
e da certe forme osteolo- giche in fuori, diresti essere tribù diverse di una medesima
. e. gadda, 6-241: sbrancandolo fuori [l'alluce] dalla frotta de'
': tumore osseo; produzione ossea fuori del luogo ove hanno sede normalmente le
diligenza si richiegga nell'ostetrici per trar fuori del ventre il feto. de luca,
, 1-7-144: senza mano ostetrice ecco vien fuori / ed ha fasce le fronde e
sia e dura ai monarchi lo sputar fuori quelle parole di riconoscere per independenti coloro
, i-137: soprattutto allor che si esce fuori del proprio paese e viensi a portar
faceva guardare a gente armata dentro e fuori di suo ostiere reale. boccaccio, dee
tornarono. sacchetti, 354: se uscisson fuori, poco sentiero / andasson, ritornando
ed eccomi alloggiato molto galantemente un poco fuori di lisbona sull'alto d'una collina chiamata
allo scudiere: / -andiamo un poco fuori a sollazzo, - / e uno bel
, 1-6: i venti che dal di fuori possono per quella parte penetrare in toscana
imperoché la midolla dell'ossa loro uscendo fuori ristucca di subito e fa fastidio.
: usa il fuoco ogni mattina prima esca fuori e piglia qualche cosa secondo lo stomaco
ora giorno. -fuor d'otta', fuori stagione. soderini, ii-91: tutti
. d. bartoli, 4-3-483: trattili fuori a uno a uno, e distesili
suole non solamente oppressare quelli che sono fuori della nostra fede, ma eziandio suole
di un momento che i ragazzi fossero fuori. -a ssol. erbolario
ancora ottimissimamente detto che gli bisognasse albergar fuori di prato per alcuni suoi affari?
di due cose perfettamente uguali, mettendo fuori il suo principio 'degl'indiscernibili '
perché per lui non c'è buono fuori della sua natura; anzi fuori di
buono fuori della sua natura; anzi fuori di questa, tutto è per lui cattivo
falso che io la incominci alle nove fuori che una volta unica e sola.
: una volta m'avvenne di tirar fuori da un mucchio d'ottoname un sigismondo di
di canzoni strascicate... venir fuori con delle strofette ottonarie andanti, sonanti
'e i 'gialli 'mandan fuori rantoli profondi ed urli da ottoni.
viva più come dire? da riavere, fuori dalla consuetudine che ottunde.
ganci si propagassero dal video e mettessero fuori uso la ragione.
2-403: leila... trasse fuori un trinciante: avendone tentato il taglio
1-107: gli specialisti sono ottusi al di fuori della loro specialità. -inetto
, / fa spuntar solo e pullularne fuori / per erbe i giochi et i piacer
l'indice e '1 medio e cavar lor fuori quella prima pelle e membrana che si
che si ritruova là dentro, e trar fuori loro la sede dell'uove, ciò
notte ha scalpitato nel buio per trarsene fuori. -basso, fioco, tenue (
, iii-3-189: quel prencipe, che esce fuori in campagna alla testa del suo esercito
, 1-7: i venti che dal di fuori possono per questa parte penetrare in toscana
. pirandello, 7-1082: è venuto fuori a colei, da alcuni mesi,
per dar segno a quei ch'erano fuori, d'entrare. leopardi, 19-90:
. carli, 2-xiii-126: il pubblico, fuori del discapito che ha nel discapito della
. 16. che è o appare fuori luogo, inopportuno (un discorso,
pacatezza -che questo bambino non può passar fuori la notte; vero? -serenità
composta risponde bene a quella forma di fuori pacata e rimessa che notavamo dell'uomo
blù che napoleone fece benissimo a buttar fuori di francia, per scrivere di herder
alberto. panzini, ii-709: tiravano fuori i pacchi di buoni da cento dalle
dei pacchi di citazioni, da tirarsi fuori all'occorrenza. 3. metrol.
pasolini, 3-218: alla fine vennero fuori dalla porticina in fondo due tre capoccia
dai capitoli di vestfalia non si allargasse fuori dell'impero germanico, tuttavia si può dire
: quelle [querele] delle ferite fuori del volto... sono punite
cittadini d'entro e 'loro usciti di fuori. b. pitti, 1-21:
1-372: il fiasco, benché sia fuori di legno, / dentro ritien calor,
pensarono pacificarsi co'ghibellini che erano di fuori. boccaccio, viii-3-118: col quale essendosi
e quaranta volte che egli era andato fuori alla guerra, tenuto in italia la
c. malespini, ii-31-97: si accese fuori di modo in una assai bella giovane
con quella testa: il petto in fuori: / quelle punte voltate un poco più
coll'amo, che avvegnaché non sia fuori dell'acqua, ma ancora vi sia
, ché a poco ne sarà tratto fuori e messo nella padella e nel fuoco.
simintenai, 2-100: lo toro mandò fuori crudeli mugghi: e subitamente caduto sanza
vj tornesi. pascarella, 1-69: fuori, al chiarore rossiccio delle padelle di
bartoli, 4-133: dove esce più in fuori la padella del ginocchio. bronzino,
pesci dalla padella, i pesci escono fuori dalla padella: non poter più fare affidamento
. v.]: 'uscire i pesci fuori della padella perder quel che s'era
: * i pesci escon fuori della padella ': quando si perde
. serdonati, 9-172: sporgono in fuori coperti di tetti a padiglione fatti.
quello i cui figli sono nati al di fuori del matrimonio. fra giordano,
padre, tanto sono dette fuori di tempo dal petrarca, non avendo egli
in un muro con la capsula in fuori. 11. con uso aggett.
al servizio come domestico. -essere fuori di padrone: essere temporaneamente disoccupato (
[il ferroviere] e sparava in fuori dallo stomaco la bandiera versipelle, come
rimozione del parallelepipedo... trasse fuori il cofano, lo aprì. 9
cipri. sarpi, ix-358: navigarono fuori delle isole e, gionti vicino a zara
le vii- lesse, né dentro né fuori de gli scartabegli, vedute. —
brutto, desolato, che si trova fuori mano, in un luogo inameno,
idem, iii-24-439: e non venitemi fuori con le invenie del botta e del balbo
proviste che, avanti che vengan fuori del suo paese, lasciano fatta la raccolta
ad alcuni più conosciuti, che si trovavano fuori alle lor case in paese, erano
tre stati. -paesi di capitolazioni o fuori cristianità: quelli dell'oriente musulmano ed
thiers... non riconosceva niente fuori del 'paese legale 'e aborriva il
sm. paese di piccole dimensioni, fuori mano, non particolarmente segnalato per bellezza
e la bocca piatta e 'l mento in fuori. f. f. frugoni
del soldo ordinario, corrisposta ai militari fuori del servizio effettivo o per punizione o
man suo spada durlindana / per traila fuori e ferraù pregollo / umilemente in suo
12. nell'antica roma, chi abitava fuori della cerchia della circoscrizione urbana; villico
o esigano le lettere che vengono da fuori se non al prezzo assegnato. carducci,
leopardi, iii-282: non vuol mantenermi fuori di qui a sue sole spese, ma
: la frutta... era rotolata fuori del suo cartoccio di carta paglierina.
merci da un'imbarcazione. -mettere fuori combattimento qualcuno. -nettare il pagliolo:
consuntivo della sua vita, voleva raggranellare fuori dall'immenso mucchio di cenere delle passività
tomba. questa torre al di fuori si gira all'intorno, per montare alla
il canattier sia l'primo ch'esca fuori, / acciò che i piè de'cavalli
agiati cittadini di mantova fabbricare palagi di fuori a'loro poderi in ameno e piacevole
preziose,... dentro e di fuori, dal pavimento insino alla sommità delle
è una palanca non l'aveva tirata fuori. de roberto, 7-252: un fruttaiolo
e poi non sono in caso di metter fuori otto palanche, suo danno! io
magione di pietre molto forte, cioè fuori delle cittadi: e fannovi fossi,
torione che dava entrata alla rocca e di fuori a campo si mise, fortificando di
chiamati i pastori e armatisi, usciron fuori del palancato incontro ai carabinieri. pascoli
della natura e della coscienza universale, fuori di quei palancati artefatti e strani entro
ramusio, cii-in-39: tratti e'cavalli fuori degli uscieri (che ora si chiamano
, 1-222: qualunque trincierà di fuori [del terreno], ben
/ e con esso tal carne tira fuori. citolini, 429: legar l'animale
sensi... entrano le cose di fuori, o che si veggono o che
a ficcar fuoco nelle amenissime ville e palazi fuori della città. g. c.
di interpretare la realtà che sta 'fuori dal palazzo ': questa seccante realtà da
incoronazione di lodovico di baviera], fuori la benedizione e confirmazione del papa che
: la... festa si fece fuori di casa, in sun un palchetto
viso fermo all'apertura della feritoia guardava fuori strizzando gli occhi, e tirava a.
palchi o appartamenti, divisi al di fuori con altrettanti cornicioni. g. gozzi
suicidio e al sacrificio della vita. fuori dal palcoscenico, è un'altra faccenda.
bassani, 3-20: ne era venuto fuori un incredibile pasticcio, in cui confluivano
a genova, li strangolava. -uscire fuori (la voce). monti,
3-258: uscita essa di un luoco segreto fuori, dove se ne stava nascosa,
. a suo malgrado / io salto fuori e mi paleso al mondo.
in segreto. -all'aperto, fuori di un ambiente chiuso, sulla strada
: la cosa de'parti simili dentro e fuori in palese. -mettere in
, 91: fa'che l'oro esca fuori della carta una corda, tanto che
semplice legatura. barilli, 5-138: fuori delle case altre donne con un paletto
dentro; e possolo / fare ché fuori è il paletto, onde serrasi / la
ma che si tira dalla parte di fuori, quando tutta la famiglia va via per
materiali del forno quando si deve tirar fuori le abbalottature. 4. ornit
(e i singoli pali nella parte fuori terra sono solitamente collegati fra loro da
della cenere n'esca, e uscita fuori, e quando è colata 12 volte tonne
giocatore avversario (che è cosi messo fuori gara) oppure passarla a un compagno
chiamiamo ora ogni spezie di alcioni, fuori che il ritondetto, che da la
di mano. -levarsi, andare fuori dalle palle: togliersi di mezzo (
: forse avrei fatto meglio ad andarmene fuori dalle palle subito, ma dalla famiglia non
al quale se ne fa un altro fuori della porta di s. antonio. belli
d'orto. bernari, 3-72: fuori si udirono porte e finestre spalancarsi alla notte
cervello passivo, le idee piovutegli da fuori non hanno sentito impronta sua; in tutto
eccole là, che appena una salta fuori, tu sai già tutte le altre che
mai, e da un certo pallidume in fuori e un pochetta di lividura intorno agli
-sciogliere o sciogliersi pallino: apparire fuori di senno, comportarsi in modo strampalato
un giocatore del saline] la maglia fuori delle mutandine e il segno di una
suoni di campane e di trombe, fuori, spari di mortai, ascensioni di palloni
: mari... scorge il portiere fuori dei pali e lo supera con un
stesso pallore di cenere, come evocati fuori da un limbo. -per estens
per impeto di fuoco con gran forza mandavano fuori et il nimico di lontano percuotevano.
, e aperta una cassetta, ne cavò fuori parecchi bossoletti, dell'un de'quali
) / che dal palmento pendeno di fuori. / questi, come il palmento
le sue terrazze di sopra, e di fuori orti e giardini di arbori di aranzi
i-70: tra i balaustri il mar scintilla fuori / la zona dei palmeti e degli
delle due parti della poliera che erano fuori dei gioghi in avanti di prua e
che 'l palmite, che penderà di fuori dalla legatura, s'empie di frutto.
guglie e minareti e cupole che sporgono fuori dalle mura. e anche foglie di
e con un palmo di lingua di fuori, veniva a prosternarglisi dinanzi. -palmo
di palo in frasca e d'improvviso saltar fuori con un accordo che non abbia relazione
17: eder... chiamava fuori il portiere scozzese e lo superava con
serio. si palpo in tasca e tirò fuori un librettino. -sostant.
come dire a piaze, si fa fuori di sua natura. f. f.
/ che mezze uscian dal sottil busto fuori. carducci, iii-2-381: un femineo /
4-93: barbara, coi capelli palpitanti fuori delle forcine, girò uno sguardo regale
cavalca, 20-300: pareva morto e fuori di sé, se non che ancora
palpita lo splendor bambino e schietto / fuori delle cagioni ov'era ascoso. palazzeschi,
tra le pieghe del funebre paludamento vien fuori, appena, una mano che regge
a genizio cippo pretore paludato, uscendo fuori della porta. 2. figur
e scura. cesari, 6-197: levati fuori del grave e paludoso aere del basso
. monosini, 346: dirla fuor fuori;... a lettere d'archi
2-83: benozzo gòzzoli, là, fuori il prato, al camposanto nuovo di pisa
. posato in su una panchetta di fuori, allato al desco, uno mazzo
banchetto sul quale vengono esposte le mercanzie fuori da un negozio o in un mercato.
e greve, teneva la pancia in fuori. landolfi, 2-53: prima di scivolare
una locomotiva. marinetti, 2-iii-235: fuori londra preme con la sua alba gelata
irrefrenabili. zena, 19: tirava fuori delle ragioni speciose da mettere la pancia
car in grosso in casa, vanno cercando fuori chi metta su le pancie.
. pecchi, 2-103: adesso veniva fuori questo minchion- cello con la furia in
rumore, confusione. questo viene di fuori agl'italiani a'quali sarebbe assai il
ecco, ecco » disse, tirando fuori i due pani: « calatemi giù qualcosa
grazzini, 9-67: fazio dette voce fuori d'avere fatto parecchi pani d'argento
perché al cantar di questo egli spunta fuori. -pane del cuculio: satirione
fatto è 'l pane. -essere fuori di pane: aver perduto il lavoro.
vita in casa si vive; e fuori di casa, o con la fatica si
forza unitaria della distinzione, cerca l'unità fuori e sopra quel processo. =
in cui i racemi escono alquanto in fuori, come se fussero altre panicolette e
': colui che cuoce il pane per fuori, cioè per ordinazione di chi gli
botteghe di stoffe con un panno appeso fuori della porta... dove c'
sforza al ginocchio, e'scappa subito fuori. de marchi, iii-i- 284
neve. pratesi, 5-241: di fuori l'inverno soffiava, o, impietosito
mezzo grande e molto fitto, quelli di fuori non minori e radi. savi,
sebbene non si rompa la pelle di fuori, si rompe il timpano dentro ed
che panni sono vestiti, dentro e fuori... odiano i fascisti, ma
, senza lasciare trapelare nulla al di fuori di una ristretta cerchia di persone,
le altre merci, che vengono da fuori regno, pagano il fondaco. cattaneo,
la casa ad una finestra pendente di fuori un pannolino bianco, che egli con
caro gemello, che finalmente ha tirato fuori il capo da quel fangoso pantano ipocondriaco
alto ilare e fresco. -essere fuori del pantano: essersi liberato dagli impicci
la posizione degli insegnanti, io sarei fuori da quel pantano di brighe e beghe
'pantìne ', dal quale veniva fuori il verbo 'impantinare '.
pantofole. imbriani, 6-15: uscì fuori in pantoffole ed in veste da camera
da 'l freddo e dalla fame. escono fuori / le carni raggricchiate e pavonazze /
sum. pasolini, 3-224: tirò fuori [la madre] mille lire che in
pregadi e i papalisti furono mandati fuori. = deriv. da papale
è sparita. e così viene fuori tutto il paparacchio. = forma
del giorno, e ironiche larve metton fuori il capo dai rossi papaveri ammiccando e facendovi
che, annerita dalla fiamma, sporge fuori dal luminello; fungo, moccolaia.
. ingravallo... lo beccò subito fuori pure lui da tutte quelle paperazze.
nocciola che nella fila è più in fuori, staccata un poco dalle altre, ed
in casa e noi ce ne siam fuori: la lattuga in guardia a'paperi lasciò
erba la quale è dalla parte di fuori molto piana ed ha la sua midolla
e non ardiva, non dico di sbucar fuori, ma né anche di farsi al
una certa casipola di legno e trasse fuori un pappagallo. ferd. martini,
mani di dietro, con la pancia in fuori, col mento in aria, dal
: il 'castigamatti'una domenica era uscito fuori con una pappardella indirizzata alla bri- cicca
meco stesso se non fosse buono correr fuori pel medico e pe'pappini che.
, questa mia lunga pappolata, mandata fuori a forza dal fastidio delle cose moderne
ed il quattro di denari: se esce fuori il tre si fa pappo- leggio e
che in qualche parte si cantasse, eziandio fuori del coro; ma ciò, per
. b. croce, ii-5-338: fuori di parabola, per mio conto lascio
. difese che si fanno per di fuori al corpo del bastimento, onde non venga
di espandersi: l'amore non veniva fuori netto in mezzo a quella parallela di para-
paraurti. bontempelli, ii-455: tirò fuori una robusta fune, la passò negli
. pasolini, 13-213: l'uomo fuori dalla storia, l'uomo morale, aveva
entrar in paradiso, ma restano di fuori con la loro porzione di beatitudine.
/ di gioia che nel volto / avete fuori dolcemente avvolto / l'alma allettaste.
religione istessa. -stravagante, bizzarro, fuori del consueto. martello, 171:
, 23-66: questo paradosso, cioè cosa fuori d'oppenione e degna di maraviglia e
degli stoici. -paradossi cioè sentenze fuori del comun parere: opera dello scrittore
landò, i-tit.: paradossi cioè sentenze fuori del comun parere. -persona che
firenzuola, 531: subito che mandi fuori una traduzione della 'poetica 'd'
o su o giù, o dentro o fuori, e fino al para fuoco,
zona, paese periferico, appartato, fuori mano. galanti, 1-ii-560: tali
pretesti, e di preferenza in paraggi fuori mano.. figur. fase
. alamanni, 2-39: arturo là fuori al suo vantaggio / uanto puote aspirando
aperto uno scrigneto d'avorio, ne trasse fuori buona quantità di denari. baldinucci,
una cosa o una persona; essere fuori dell'ordinario. boiardo, 1-17-54:
: come la penna io ho cavata fuori / del calamar, la mano e il
: la spada non m'arischiarei tirar fuori del fodro, perché con tanta mina la
parti scorniciate, le quali risaltano in fuori, è cosa di molta importanza.
rimozione del parallelepipedo... trasse fuori il cofano, lo aprì. -blocco
di espandersi: l'amore non veniva fuori netto in mezzo a quella parallela di
tale che le erte e il di fuori del profilo delle colonne di mezzo facciano un
ammacchi di dentro e agli smacchi di fuori. r. sacchetti, 1-267: fra
lamiera che si chioda al bordo di fuori sotto la gru per difendere il fasciame dal
di tiro serve a fermare i proiettili fuori bersaglio e a evitarne i rimbalzi.
sicurtà ed entrata, con corridoio di fuori tra 'l muro grande e 'l parapetto per
quadrato e quadrilungo, cinto al di fuori di parapetto e di fossa, con quattro
, 323: facciasi uno andito di fuori sopra gli occhi che sia di sotto imbeccatellato
morale, legale, sociale e mettersi fuori, risolutamente, dalle paure e viltà quotidiane
martesana prima del suo ingresso in milano fuori di porta nuova. cattaneo, ii-2-
statue così perfette che fu cosa veramente fuori d'ogni credere di girupeno. magalotti,
). marin. tavolone orizzontale posto fuori bordo lungo la fiancata di una nave
'parasartia': ciascuno di quei panconi orizzontali fuori del bordo, a destra e a sinistra
tavoloni posti orizzontalmente sopra incinte superiori, fuori della nave, dove sporgono considerabilmente,
: la suprema schiuma delle corruttele portata fuori dai vicoli immondi delle città remote.
m. villani, 2-30: quelli di fuori combattendo con le pietre e con le
il capoccia aprì: anda- ron tutti fuori, sotto la parata. 3
e sulle passerelle, con la fronte in fuori e in maniera che ciascun uomo sia
una apologia di quanto avanza, caverei fuori una parata non comune di erudizione.
il terzo dal passare quasi volando sortire fuori con evidenza si veggono. d'annunzio
gran radunanze di scelte pitture, si portarono fuori del palazzo per divertirsi alquanto nel passeggio
alquanto nel passeggio del parco nuovo poco fuori della città. pacichelli, 2-231: questo
ordine] di fascine con le teste in fuori bene uguagliate; e, per far
pareggiarle, gettandovi sopra la terra che fuori se n'era tratta. monti,
, 6-82: una bella lepre schizzò fuori da un viluppo di rovi, diede un
mosaiche. botta, 2-4-278: mandava fuori a petizione di musset, commissario di francia
questa pianta di figura tortuosa, di fuori nerastro e dentro giallo con larghi circoli
procreazione avvenuta in costanza di matrimonio o fuori di esso) e misura l'intensità
più logici. pirandello, 8-751: fuori del paese natale, cioè fuori dalle relazioni
8-751: fuori del paese natale, cioè fuori dalle relazioni, parentele e conoscenze,
sia uguale all'illimitato che ne resta fuori. 6. locuz. -a
. sermini, 27: all'ora competente fuori della porta parenti ed amici a cavallo
amichevoli e in azzioni dannose di cose di fuori. m. adriani, 3-4-381:
si trattava di sposarlo, laurina diede fuori a piangere. = deriv.
la vergogna d'entro non paresse di fuori. idem, par., 26-98:
nasconde, acciò che non paia di fuori. chiaro davanzati, xviii-6: di
il convento, e più non parve fuori. carducci, iii-3-306: stanche languirono le
, chiamato così da un porto che è fuori de l'egitto ne la contrada
« se questi non ci infolgorasse così fuori del nostro luogo, noi potremmo stare
). soldati, 2-382: e fuori forma, la juve. io, a
signori di firenze,... stando fuori della piazza o veramente al pari.
ne farebbe grande spaccio anche al di fuori. che vistosa proposizione, che bel
della stanza andava pari con quella di fuori. -a pari a pari:
tutto subalterna, senza diritti politici o fuori della tutela delle leggi; reietto.
separati dalla vita collettiva della nazione e fuori di ogni comunione coi loro fratelli.
permettere che essi siano considerati come paria fuori della legge comune. ghislanzoni, 40
oriani, x-18-78: i paria del di fuori vestivano da prete come potevano. ojetti
viceré o andando o tornando a'parlamentari fuori delle mura sarebbe passato fra 'reggimenti
da quelli che sono rimasti al di fuori. b. croce, iii-22-177: il
venire dal viceré e da'parlamentari austriaci fuori della fortezza lo riaffermarono. cattaneo,
da pontmartin vivono, parlano, escono fuori dal quadro tanto è vera e perfetta la
di strumento, vale sonare, mandar fuori il suono. d'annunzio, v-1-275
conio che di tanto in tanto scappano fuori anche a me... compongono
/... / parlottando di fuori /... / sveglieranno alla gioia
a domicilio. si lavora anche per fuori ». -per estens. simbolo
: la parola, che si esprime di fuori, non è parola, non è
e sull 'autorità vostra anche al di fuori della vostra città, perché si compia
restare senza parole, stentare a cavar fuori, a formare le parole: non riuscire
qui! » disse questa, cavando fuori la parola a stento: « com'
fare, formare, barattare, mandar fuori parola o parole', senza parole', tacendo
capo, forse aiutato dalla taverna; tragge fuori un picciolo temperino o arme poco più
come pur sono, da pochissimi in fuori), se il genio non fosse stato
travi, crolli il capo o metta fuori il labbro di sotto in atto di pensare
-per indicare che si ritiene eccessivo, fuori luogo, spropositato un proponimento, un
parrucchiere. dossi, iii-350: fuori, recava sempre un arsenale tascabile di
.. o mercanti trafficano dentro e fuori del regno col comperare dagli altri ordini parte
di casa subito dopo colazione e stette fuori tutto quel pomeriggio e molta parte del
roteando a guisa di fumo ch'esca fuori di cammino, se non ch'esse
dispetto a tener sempre dalla parte di fuori e a metter proprio le zampe sull'orlo
gir. priuli, ii-99: li fuori uscitti di peroxa corssenno a questi giorni versso
ho parte veruna [nel discorso], fuori che le semplici parole, essendo i
affa- cendarsi a spezzare, a cavar fuori danaro, roba, a far le
programma, quando metà del pubblico sta fuori delle porte ad aspettare. -fare
tutte quelle cose le quali sono tanto fuori di proposito che elleno non hanno a
57): che l'avarizia sia fuori di natura, questo si vede chiaramente,
nave. botta, 5-136: mandava fuori [buonaparte] un manifesto da milano
giamboni, 33: se tu se'fuori de'suoi gastigamenti, de'quali sono
de mori, 203: iulo, che fuori stava ascoltando il tutto, veduto aver
di vendemmiatore. ojetti, i-526: fuori, sulle pendici dei monti, prati
: qui d'un vecchio tugurio e fuori e drento /... infiniti aizoi
muraglia, i cui capi sporgono in fuori anco più dell'antica,...
d'assalire alcuni corpi di guardia collocati fuori delle trincee su la pendice del taglio.
tien nella man ritta una spada tratta fuori e sanguinosa, e nella manca un
pendolonè, con un palmo di lingua fuori e cogli occhi sbuzzati. =
che la cattiva aria interna si avventuri fuori. -per simil. ammasso pendente
cacciata da'gotti per forza d'arme fuori degli antichi paesi suoi, penetrando tra gli
i corpi penetrano dentro, ed escono fuori dalla superficie, perdendosi i contorni nel fondo
fuora. spontone, 1-261: uscirono fuori di varadino tutte queste truppe, così artificiosamente
g. gozzi, i-7-25: gli uscivano fuori della sua gola certi canini latrati di
1-167: se bene non apparisce di fuori né sassi ch'abbino avversità veruna,
montanari poveri, rimasti fino ad oggi fuori della vita americana... questi
casa e tetto; e quel che di fuori / pace mi era e libertà.
: come la penna io ho cavata fuori / del calamar, la mano e il
dall'esercizio del suo ufficio, al di fuori della provvisione fissa. bisticci,
si batte per dentro, or per di fuori, e quando con la penna e
s'innalza in aria con poca svolta in fuori e serve d'appoggio al timpano e
è venuto sotto la penna. -venir fuori da qualcosa con tutte le penne:
di quelli che se uno ne viene fuori con tutte le penne vuol dire che è
da quel giorno aveva sospetto a andar fuori e portava la pennata, infilata alla cintola
del mio passato sporge più avanti, fuori dell'ombra, pennelleggiata distintamente.
. cattaneo, ii-325: da quel palazzo fuori, da quel gabinetto messo a stucchi
buttò a pennello e l'acqua schizzò fuori dalla vasca. 15. locuz
brigata, / con loro sforzo uscir fuori a pennello. -a, sotto il
col pelo dritto, e la lingua fuori a pennoloni che strusciava sulla polvere.
contro ai pennoni delle vele spingendoli quasi fuori dal bordo. -con riferimento
ot timo gesuita, tirato fuori dalla propria lettura, venne a
resto del pensabile, l'arte non è fuori della prima parte. calvino, n-101
fare vedere, come si conviene, di fuori, agli occhi e agli orecchi,
scrive seneca trovarsene ch'entra e torna fuori per l'istesso foro... più
avesse comprato a carissimo prezzo le sete fuori di piemonte per farle organ- zinare nel
per dimenticanza. -senza pensamento, fuori d'ogni pensamento: in modo irrazionale
de mori, 18: quivi ella trovò fuori d'ogni suo pensamento giacere sopra il
; dicesi ancora delle cose inanimate che fuori d'ogni pensamento accascan agli uomini.
[piante] vi sia che anco fuori di se medesima non abbia occulte e
che di quanto mi è avvenuto anche fuori di città, ho pensato sempre a raccogliere
cascata. lucini, 42: venne costei fuori di pensata (il freddo rigidissimo e
, tanto le foggie delli abiti sono fuori di pensata. = femm.
croce, i-2-78: un concetto, pensato fuori delle sue relazioni, è indistinto,
che accade settimanalmente tanto in italia che fuori, dando ad essa un ordine pensato
con voi poco fa me ne usci'fuori. pagliaresi, xliii-112: de'miei
. -cavare, togliere, trarre fuori qualcuno da un pensiero, di pensieri
leggera che t'avvolge. -essere fuori di pensiero di qualcosa: essere libero
quello che prima sventuratamente e poi, fuori di tutto il suo pensiero, assai
, / voglio di questo bosco passar fuori. -stare a qualcosa col pensiero
avrebbe meglio potuto ottenergli quest'intento, fuori che frate giacomo de'bussolari agostiniano.
v-80: ripigliò la crosta di pane fuori della bisaccia, quasi volesse mangiarne;
de roberto, 675: uscì fuori della sala, sotto la pensilina.
ai primi di giugno l'albergo, messi fuori gli ultimi pensionanti, s'inzuppò d'
e quando occorre fanno e dentro e fuori l'orazione. così il borgomaestro di
, 1-i-308: quale altra creatura, fuori che femina, avrebbe potuta sì scelerata
parte davanti del loro albergo e talvolta fuori del limitare. -recipiente, per
infedeli e non cerca coloro che sono di fuori, e la carne de'quali el
: che « sarebbe tempo di cavarle fuori di nuovo dalla comune pentola e che a
contorni, tagliare i capelli che rimanevano fuori). malagoli, 286: '
stare che tutto quel poco che si sa fuori d'italia è tutto dono nostro.
le ginocchia strette, i piedi in fuori, la testa china in avanti coi capelli
sul letto, lasciava penzolare la testa fuori del materasso. -ricadere inerte,
nel capo, le pallotte degli occhi fuori delle occhiaie penzolavano. pratesi, 5-454
l'altro i tre malfattori presto penzolarono fuori dalla finestra della stanza. misasi,
verso l'esterno: che si spenzola in fuori. r. sacchetti, iii-155
gli occhi bassi. -che pende fuori dalla bocca (per fatica, stanchezza
con le pezze da piedi che ricascavano fuori delle scarpe basse e con la cravatta
4-233: cadde rovescio col capo penzoloni fuori dal letto, livido, convulso. de
contenuto. pascoli, 529: e fuori un frastuono di giuoco, / per casa
tu l'hai anche temperata, lasciando fuori ch'essi hanno usate le satire scritte ne'
poco per conto di combattere il piè fuori delle porte potesse porre.
penitenza, nondimeno, quando andasse di fuori a predicare o per altra cagione, si
sembrare un matto alle pere: essere fuori di sé dall'ira. viani,
frondi picciole. il frutto al di fuori è verde e giallo, della figura d'
sbarbaro, 5-37: immagino un paese tagliato fuori dal mondo; un grosso borgo,
percettibile che a certi determinati intervalli, fuori dei quali per l'essere senziente non
vedere chiamasi percezione se gli oggetti sono fuori di noi, appercezione se sono in
. ch'io ha ora a venir fuori il padre orsi con un percheóne sì stempiato
l'altre e imitate ne lo aspetto di fuori, utile e convenevole fu più per
aveva preso a correre all'impazzata, fuori percorso, con certi scossoni da farlo
dirami e sveli. calvino, 8-13: fuori della città c'è quel nodo in
a competizioni che si svolgono al di fuori di una pista, come la
può resistere alle percosse che continuamente di fuori le son fatte da altri corpicelli.
alle merlate mura / appendon per di fuori, a fin di fare / la
percosse. a. cocchi, 8-57: fuori dell'attuai percossa dei raggi del sole
impeto dell'oppugnazione una mezza luna fabbricata fuori de'ripari per coprire la fossa che
: il re, sentendosi percosso, tirò fuori il coltello. brusoni, 161:
pietra,... è però fuori de l'intenzion sua, però diremo che
o de'labbri il lor suono mandin fuori. gigli, 2-9: la lettera.
? forse che di cotale percotimento salterà fuori alcuna bella scintilla di verità.
: giunto maccario nella prigione, trasse fuori la spada, e volendo andare contro
vaso, / secondo ch'è percosso fuori o dentro. idem, par.,
morto stando / percosse il capo quando fuori il trasse, / ond'e'parlò
quasi come cosa orribile, quella percuoto fuori di tutto l'ordine de la riprovagione
.. con questa correzione che 'l mandò fuori della cella sua come disperato e contristato
senti. la spagna, 1-22: fuori di spagna converrà fugire, / se
: contra ferite gonfiate le quale non buttino fuori alcuna cosa, le quale si fanno
et il percussore restò attonito e quasi fuori di sé. 5. per
noi siam come le foglie: alcuna fuori / spunta, altra è grande già,
, avendo perduta tabilità del- l'uscir fuori, perderono anco la speranza della salute.
? ghislanzoni, 17-74: c'è fuori il signor arturo leoni,...
, vergognando di comparire povero, mise fuori i suoi dieci luigi, e li
; il mio amico li prese, andò fuori, li giocò e li perdette.
umore e rinvigoriscono mettendo sotto e di fuori; e piantate nell'autunno ammortiscono,
cui non si riesce più a trarsi fuori. g. gozzi, i-27-259:
le pillole dei purganti, inargentate di fuori, ma chi le ha in corpo,
quando un treno esce sferragliando in discesa fuori d'un tunnel fischiandosi a perdifiato l'anima
io l'accerchiai di lontano e sbucai fuori da un cespuglio davanti a lei.
al giuoco. pecchi, 13-100: venne fuori un nuovo grosso debito, in seguito
si indica il numero dei militari messi fuori combattimento in quanto morti, feriti o
spazi grandissimi, spargimenti di braccia in fuori, perdite di gambe e simili.
: onere maggiore derivante da un'operazione fuori piazza. -perdita di valuta: mancata
fame. -argomento che è o appare fuori luogo, futile, privo di attualità
era una grande perdonanza a una chiesa fuori di parigi due forse o tre piccole
andavano alle perdonanze in città e di fuori. -con riferimento a pratiche analoghe
pensavo, era quella del bambino cacciato fuori di classe, il quale...
, mille perdoni! -rispose dal di fuori una voce. arlia, 409
, 26-81: alla perdita delle sustanze di fuori sopravvien quella d'una intrinseca parte di
fin allora sì perdutamente menata, trassene fuori e scrissene a gran caratteri in un
specie di dolce rapimento, colla testa fuori dello sportello, coll'anima perduta nella
decenza gli avrebbe dovuto impedire di tirar fuori un argomento simile, dandosi non so
giurisdizione ecclesiastica (diocesi o parrocchia) fuori della sua fissa dimora (domicilio 0
carducci, iii-24-373: non venite poi fuori a dirmi che io per recar da torno
significare che non ne sia rimasta alcuna fuori. 6. che esprime una
la legge sulla banca, ecco uscir fuori ventitré nuovi senatori. carducci, iii-25-30:
frondi picciole. il frutto al di fuori è verde e giallo, della figura d'