broccia2. cus) 'con i denti in fuori', * sporgente '(v. brocco1
, di èmittère 4 emettere, mandar fuori'; cfr. fr. émission (fin
esclusione, allontanamento', da excludére 'lasciar fuori'; cfr. fr. exclusion (
, comparativo di extérus 'che sta fuori'; cfr. fr. extérieur (sec
'(da ivadére * andar fuori'); cfr. fr. évasion (
4 superare comp. da e 'fuori' e vincite 'superare'; cfr. fr.
. montecuccoli, i-183: i 'di fuori' sono opere fatte al di là del
[s. v.]: 'dite fuori', modo di esortare a dire ogni
[s. v.]: 'è fuori' (di carcere). -sorgere a
s. v.]: 'ne siamo fuori', d'impiccio. carducci, ii-20-119
v.]: al giuoco. 'son fuori', sono arrivato al punto prefisso al
[s. v.]: 'venir fuori', per riuscire. vedremo quello che
comp. dal pref. lat. re-'fuori' e da bocca (v.)
fulmineo sguardo dato alla chiesa 'dal di fuori' è bastato a paolo vi a capirne
il codice vecchio, normale, 'saltano fuori', 'sballano'come si dice nel linguaggio della
'schivata a tuffo'. la 'schivata in fuori' è un'azione difensiva che pone l'
saltava dal covo, come 'la schizzò fuori'). paolieri, 158: io vorrei
comp. dal pref. ex-'via, fuori' e porri- gère (v. porgere
= voce dotta, lat. transflulre 'scorrere fuori', comp. da trans 'attraverso
= voce dotta, lai valgus 'storto in fuori', di origine incerta. valgo2
costruzione', comp. da hors 'fuori' e oeuvre 'opera'. horse-power [orspàwer
. dal gr.. 'fuori' e da pianeta1. esorcizzàbile,
che non vive della vanità del 'chiasso di fuori' e che non ha la rumorosità assordante