, che taltere sue minaccie sento, / fugo, e m'attuffo entro al paterno
morale. iacopone, 75-3: fugo la croce che me devura, / la
: mai mi lascio stare in ozio, fugo il sonno, né giacio se non
233: e se io non fugo essere come inteso così giudicato da tutti
e non vita. iacopone, 75-1: fugo la croce che me devura, /
morda e devori. iacopone, 75-1: fugo la croce che me devura, /
yogar. fugare, tr. [fugo, fughi). ant. e letter
guittone, v-210-3: del tuto amor fugo e disvoglio / e più che cosa
otta si tingono il corpo col nero fugo del pomo genipapo. = deriv
iacopone, 90-143: tacendo parlo, fugo e so legato, / scendendo salgo