accorti e pronti a servir gli osti fòro. idem, 16-27: ma quando l'
netrabil fosse, / colà dentro securo il fòro argante / s'ap- piatteria da le
, non s'allenta, anzi è più fòro / quanto ristretto è più da que'
dal colle fatai pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a la
aringhe popolari e seduttrici, ed il fòro in tribuna. foscolo, v-182: scriveva
più che de l'opre ch'i passati fòro, / ancor che gli avi suoi
ben che molti vi sian ch'ai fòro aviso / tingan di bianca pallidezza il
tasso, 19-68: vedele in contra il fòro adrasto assiso, / che par ch'
: a le vie ride e su 'l fòro / umido il cielo, ed a
dell'impresario? / non vo'consigli o fòro o citazione, /...
gli eruditi moderni con molto danno del fòro. alfieri, vii-24: un re
, 30-144: e fia prefetto nel fòro divino / allora tal, che palese e
che fa la pasticceria nella cantonata del fòro olitorio, mentre l'altra mattina stava
tu dal colle fatai pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a
do né prendo, / nel causidico fòro amati tanto; / reggo me stesso,
annunzio, ii-336: tonerà il cielo sul fòro / liberato d'ogni congerie / vile
amministrativo ed il giudiziario, ed il fòro continuò ad esser il centro di tutti
certificati / del vario fin de la battaglia fòro, / in dubbio se dovean per
. tasso, 2-90: l'atto fòro e 'l parlar tutti commosse / a chiamar
! chinato a i ruderi / del fòro, io seguo con dolci lacrime /
croata una squallida mina, un fòro ignudo. ciaccolare (ciacolare)
giottoncìculo del famulo ch'inel mezzo del fòro, in nel conspetto di molti egregi
ave, rex », gli menavano nel fòro e gli rimenavano la sera in casa
velo d'argento giace / su 'l fòro, lieve sfumando a torno le moli /
: il popolo italiano... nel fòro della sua conscienza sta sempre onestamente su
d'annunzio, ii-819: alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre colonne
tu dal colle fatai pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a
per tutto l'androne, uscendo nel fòro. palazzeschi, 3-168: serate di
d'annunzio, ii-819: alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre
, come per lo più commutativa nel fòro, e la commutativa la proporzione aritmetica e
: da la concava nube il turco fòro / non veduto rimira e spia d'intorno
né cristi siete voi: per ogni fòro / l'anima vostra impura / fornicò;
concionanti dell'agorà, della curia e del fòro. concionare, intr. (
del latrante unno i veneti e dal fòro / giulio i romani /...
, ii-335: tornerà il cielo sul fòro / liberato d'ogni congerie / vile,
giovani stanno meglio al campo che al fòro. prati, ìi-205: di che sei
monti, 18-691: d'altra parte nel fòro una gran turba / convenir si vedea
, 18-691: d'altra parte nel fòro una gran turba / convenir si vedea.
coorti pretoriane de'poeti satirici che nel fòro delfico perpetuamente stanno armate, fece quietar
ave, rex *, gli menavano nel fòro e gli rimenavano la sera in casa
una di quelle licenze, che nel fòro si chiamano « cortesie *. 10
né cristi siete voi: per ogni fòro / l'anima vostra impura i
che fa la pasticceria nella cantonata del fòro olitorio, mentre l'altra mattina stava lavorando
: e pur pensi trovar strazio più fòro / e più cruda al mio sen pena
d'annunzio, ii-819: alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre colonne
denti secchi. colletta, i-149: il fòro ecclesiastico scemò di autorità e di credito
in laude sua. voglio andare al fòro per emere alcuna cosetta per prendere
colia declinatoria del fòro. giacomelli, 1-151: se io sapessi
panzini, i-143: vidi per il fòro grandioso, per la via decumana accalcarsi
: le cause non siano avocate dal fòro secolare all'ecclesiastico sotto pretesto di denegata
d'annunzio, i-528: era il fòro taciturno / da una grave ombra occupato.
il lipsio fu giunto nel mezzo del fòro delfico, da un soavissimo zefiro un poco
, che in rete accolti / lunga stagione fòro, / su l'omero disciolti /
[la crusca], nel cui fòro si giudicano i pretendenti dell'immortalità; la
, come per lo più commutativa nel fòro. de sanctis, 7-384: questo ideale
. pallavicino, 7-341: in ogni altro fòro che in quello di gesù cristo,
roma! chinato a i ruderi / del fòro, io seguo con dolci lacrime
, / più siete inver'di me fòro che fèra. novellino, 199: giunto
tra il muro del sesto re e il fòro costrutto dal domatore dei parti.
notte ascesi e trapassai per breve / fòro tentando inaccessibil vie. p. della
era il più riputato e temuto del fòro milanese. e. cecchi, 5-336:
), fummo, fòste, furono (fòro, colui che è mi ha mandato a
diamanti. ojetti, i-651: il fòro sfavilla ancóra di tanti colori che facilmente
ch'or fate, e da li antichi fòro / già dette ninfe e dee con
dal colle fatai pe 'l tacito / fòro le braccia porgi marmoree, / a
, / il feritor questi begli occhi fòro. guarini, 255: ogni colore o
tue mani uscita, / quella nel fòro giorno a me prepara. 22.
in folla riede / fiero il popol nel fòro: in lui ti affida. borsa
sole strade conforare, tr. { fòro). attraversare da parte a solari
notte ascesi e trapassai per breve / fòro tentando inaccessibil vie. tassoni, 10-55:
i danari] e nascondono in qualche fòro d'un monte, o in altro sito
= deverb. da forare. fòro, sm. centro commerciale, amministrativo,
. alfieri, 1-774: già il fòro / col sol nascente, riempiendo vassi
d'annunzio, i-528: era il fòro taciturno / da una grave ombra occupato
il carco / ne prende; indice il fòro, elegge i padri, / ode,
: mi sarà caro sapere da qual fòro sono giudicati, e se ufficiali del vescovo
frezzi, iv-12-151: il civil fòro ha 'l fin che medicini, /
cosa a mantova, le sue ragioni al fòro ci vie, che pretendevano più da
sapeva le ragioni, / quando nel fòro alcun lo fa citare, / ed interdire
tribunale [la crusca], nel cui fòro si giudicano i pretendenti deh'immortalità.
delle corti e dell'accademia e del fòro, abbracciare. giannone, i-i-xxxiii:
così era il più riputato e temuto del fòro milanese. jovine, 5-95: don
che il a giustificar » sia voce di fòro parimente. 6. dir
che ha invaso le cattedre, il fòro, le celle, le caserme, i
. frezzi, iv-12-154: il civil fòro ha 'l fin che medicini, / governi
roma spaventato, raggiunse galba vicino al fòro. parini, giorno, iv-694:
, come per lo più commutativa nel fòro, e la commutativa la proporzione aritmetica
giottoncìculo del famulo ch'inel mezzo del fòro, in nel conspetto di molti egregi
ragione. caro, 5-1076: indice il fòro, elegge i padri, / ode
, come per lo più commutativa nel fòro, e la commutativa la proporzione aritmetica
la mia vita né nelle brighe del fòro, né in qualunque altro posto dove
, 2-29: trapassai per breve / fòro, tentando inaccessibil vie. brusoni, 410
, prevenzione di liti, dichiarazione di fòro. pallavicino, i-158: non poterne
inferiore, non avrebbe sufficiente discesa nel fòro. pascoli, ii-19: passata la
qui bisogna che io rimetta questa causa al fòro del maraviglioso fra buonaventura cavalieri, appresso
è infruttuosa. sannazaro, iv-330: fòro toccati per me molti tasti forse non
strale, / il feritor questi begli occhi fòro. trissino, 2-1-110: lascia poi
aggrava. carducci, iii-23-406: il fòro e roma non son mica lì per
velo d'argento giace / su 'l fòro, lieve sfumando a torno le moli /
calvo, dopo aver spremuto il piccolo fòro appena sanguinante e dopo avergli fatta una
bisogna che io rimetta questa causa al fòro del maraviglioso fra bonaventura cavalieri. g
oscene e pie, / di cui traffico fòro e mercimonio. alfieri, 1-26:
metromania che ha invaso le cattedre, il fòro, le celle, le caserme,
più propinque / e più remote al fòro universale. calandra, 415: la strada
terminata e netta co 'l beneficio del fòro che con l'occhio libero.
. fa la pasticceria nella cantonata del fòro olitorio. buonarroti il giovane, 9-199:
questi son que'begli orti, e questi fòro, / che raccontano i vecchi,
pompa della vita pubblica, trasportata dal fòro nelle pareti di una vita privata e oziosa
: / son sventuroso -di quanti sono o fòro. dante, v-15: està pulcella
p -foro della penitenza: v. fòro, n. 3. -tribunale della
. -foro penitenziale: v. fòro, n. 3. -salmi penitenziali'
pompa della vita pubblica, trasportata dal fòro nelle pareti di una vita privata e
. brancati [plinio], 9-40: fòro monstrate doe vie a la superfluità:
.. fu uno dei prìncipi del fòro toscano. soffici, v-1-271: secondo
che sin a qui d'uopo vi fòro, / potete ormai depor securamente / e
, prevenzione di liti, dichiarazione di fòro. de luca, 1-294: oltre queste
altra piazza, terminata (verso il fòro) da un propilèo, che è pnneipio
e dolce roma, roma custodisca / nel fòro ove più roma è taciturna, /
. can. foro privilegiato: v. fòro, n. 2. -dir
can. privilegio del foro: v. fòro, n. 2. -privilegio paolino
d'annunzio, ii-820: alte sul fòro nel meridiano / silenzio stan le tre
quintio e lu altro an- tion, fòro li primi omini che fussero in grecia admagistrati
l'eloquenza è ella cosa soltanto da fòro e da tribunali? calca, o
trascorreva il campo per ridurre tutti nel fòro. -ordinare di riunirsi, convocare
quando par, tra l'arce e il fòro, / riecheggiato nel divino spazio.
i dì fasti e nefasti ad uso del fòro e le calende e le idi a
. carducci, iii-4-15: questa del fòro tuo solitudine / ogni rumore vince,
in rete accolti / lunga stagione ahi fòro, / su l'omero disciolti / qual
orbita, fu uno dei prìncipi del fòro toscano. f f
una regia procura! che scatenio nel fòro! che uragano nei giornali! r.
e de roma, v-156-328: quelle fòro doi nobile sclacte de roma. dante,
dalrorbita, fu uno dei principi del fòro toscano. misasi, 7-i-132: l'esecuzione
: / son sventuroso di quanti sono o fòro. ser gorello, 849:
a foro ecclesiastico: cfr. anche fòro, n. 2). giovanni
una semiprova, per valermi delle voci del fòro, que'siffatti argomenti conchiudono contro le
e dolce roma, roma custodisca / nel fòro ove più roma è taciturna, /
grandiosità. carducci, iii-21-278: il fòro dei mercanti..., mirabile
e sfugga a sé vergogna e al nostro fòro. marini, ii-92: di tanti
ancella / di ree dottrine che vagar la fòro, / somiglia un so o
ottaviano, tiberio e li altri fòro summersi in profondo pelago de vizi e de
: prese amore in far voi quante mai fòro / grazie e bellezze, e di
, ii-49: li quali maiestri per sutilità fòro quasi en modo de dei en entalliare
e 'l fregio / sottilmente da lui mirati fòro. f. pona, 4-67
la speciale prova, come dicesi nel fòro. -causa speciale-, causa singola
che fa la pasticceria nella cantonata del fòro olitorio, mentre l'altra mattina stava lavorando
. l. mauro, 97: il fòro suario, dove si vendevano i porci
potrà finire a passeggiare tranquilli come nel fòro romano. calvino, 8-9: 1
, 238: ainilgli fra lgli lupi fòro lassate, / ma da esso esspi-
a 'l circo, e senza liti il fòro, / per l'impetrato trionfai ritorno
, a le vie ride e su 'l fòro / umido il cielo, ed a
e sfugga a sé vergogna e al nostro fòro. vita di ferdinando di toscana,