male, come lucifero; ma per sé fóro. gli uomini, poi, avanti
calvo, dopo aver spremuto il piccolo fóro appena sanguinante e dopo avergli fatta una
arme, che già sì liete in vista fóro, / faceano or mostra spaventosa e
accompagnato da tutte le necessarie autentiche del fóro ecclesiastico. magalotti, 9-2-205: vorrete voi
giovani stanno meglio al campo che al fóro. foscolo, 1-94: non nel mio
che accorti e pronti a servir gli osti fóro. galileo, 447: non
: all'alba / convocato ho nel fóro il popol tutto. cuoco, 1-225:
tribunale [la crusca], nel cui fóro si giudicano i pretendenti dell'immortalità;
mi tenga il dubitoso piato / che nel fóro usar suol garrulo e lento.
giannone, 65: alle occupazioni del fóro e al travaglio di dar l'ultima mano
/ che da altrettanti regi erette, fóro / un dei sette miracoli del mondo.
5-388: i terzi doni due gran nappi fóro / di forbito metallo, e due
: troverai il tuo emulo trionfante nel fóro: vedrai gli avvocati, dopo le
che in rete accolti / lunga stagione fóro, / su l'omero disciolti / qual
frugnolo (v.). fóro, sm. (plur. -i;
. -i; ant. femm. le fóro). apertura di dimensioni limitate
accusa dei vostri confratelli nel fóro interno e privato inaccessibile al giudizio altrui
. forosétta. fórra (ant. fóro), sf. profonda e stretta incisione
era il più riputato e temuto del fóro milanese. dossi, 523: tutti
male, come lucifero, ma per sé fóro. -irrevocabile, irreversibile (il
ah! l'impudica, appigionando il fóro, / senza che il buon vulcano
d'umori. fiacchi, 69: al fóro ne va [il topo];
intima / l'adunanza del popolo nel fóro. guerrazzi, 1-243: costantino intimava
/ che, da altrettanti regi erette, fóro / un dei sette miracoli del mondo
. riccati, 2-542: appena dischiuso il fóro, spiccia essa [l'acqua]
multe probleme dall'una parte all'altra fóro posti; tra li quale d'alcuno fo
: prese amore in far voi quante mai fóro / grazie e bellezze e di sua
, xxxv-1-22: lu sponsu e la sponsa fóro adunati, / 'in thalamo'for levati
l'impudica, [venere] appigionando il fóro, / senza che il buon vulcano