un semplice accostamento (come per le fricative bilabiali). = voce dotta
consonanti costrittive (o continue, o fricative): che si producono mediante un
= voce dotta, dall'ingl. fricative (nel 1860), deriv. dal
perdono l'occlusione e si pronunciano come fricative. -anche: pronuncia enfatica tipica della
; o consonanti momentanee si trasformano in fricative (p. es. b diventa v
delle occlusive, delle affricate e delle fricative, in contrapposizione alle sonanti (nasali
sono le consonanti occlusive, affricate, fricative, laterali e vibranti e le vocali
e tali sono in italiano le articolazioni fricative e affricate indicate con sc (i)
sorde k t p alle affricate (o fricative) sorde corrispon denti, rispettivamente ch
a), le affricate (o fricative) sorde, alle occlusive sonore corrispondenti,
con grado più aperto di quello delle fricative; nella lingua italiana sono fonemi semivocalici
tutte le consonanti non mute (le fricative, le palatali, le liquide e le
, anche per la presenza di consonanti fricative e aspirate. faldella, 13-142:
sf.): ciascuna delle consonanti fricative che si articolano all'altezza degli incisivi
-che accentua la pronuncia delle consonanti fricative. d'annunzio, iv-2-836: ornitio
. -che presenta numerose consonanti fricative (una lingua); pronunciato rilevando
(una lingua); pronunciato rilevando le fricative. baretti, 6-87: la lingua
, accentuando in partic. le consonanti fricative. alberti, iii-255: pure,
. pronunciare in modo strascicato le consonanti fricative. giov. croce, 87:
. 2. pronunciato strascicando le consonanti fricative. comisso, vii-210: la donna
momentanee, quanto le affricate e le fricative (o spiranti) si dividono,
di alcune vocali, in partic. delle fricative e delle palatali). giorgio
dell'indeuropeo comune, senza trasformarle in fricative palatali. = voce lat.
tutte le consonanti non mute (le fricative, le palatali, le liquide e le