4. ant. pratica, frequentazione. storia de troia e de roma
di vivande o di vini, frequentazione, cioè quando troppo spesso si mangia,
che sono: distribuzione, licenza, frequentazione, similitudine e l'altre delle quali
(per assiduo studio, per uso o frequentazione abituale: concetti, dottrine, opere
, magico delle parole, nasce dalla frequentazione di una poesia straniera sempre soltanto semicompresa
cavalca, 16-2-30: vedendo che troppa frequentazione gli era fatta dalla gente, parvegli
al fanciullo incominciò a dispiacere fortemente la frequentazione di questa gente. de roberto,
il lungo soggiorno alla capitale, la frequentazione dei maggiori uomini palermitani gli conferivano improvvisamente
. alvaro, 7-195: credo che la frequentazione di tante donne nel loro laboratorio,
di pantegaccia, luogo aborrito, di frequentazione infame. moravia, iii-325: gli venne
una specie di ebrezza, dopo tanta mortificante frequentazione di luoghi pubblici. 2.
affetto della nostra divozione cresca con la frequentazione di questo misterio. sarpi, vi-7-
nelle altre, s'era usata maggior frequentazione delle messe e offici divini, pregando dio
inquisizione si ommetteva con scandalo la solita frequentazione degli ufficii divini. 3. con
lavoro, per impedire le riunioni e la frequentazione delle scuole serali. g. raimondi
g. raimondi, 1-62: la stessa frequentazione delle scuole, il mio ingresso al
scrittori onesti e culti, la cui frequentazione si può consigliare agli scolari, per
., 2-208: adunque per la frequentazione del temporale gaudio la mente nostra si
bere innanzi l'ora;... frequentazione, cioè quando troppo spesso si mangia
tre mali possono nasciare per la troppo frequentazione del matrimonio. moravia, 14-69:
logico e meccanico mi è venuta dalla frequentazione delle macchine. 5. intensità di
, essendo quella città, per la frequentazione della mercatura, piena di infinite ricchezze
e siccome era piena di ricchezze per la frequentazione della mercatura,... la
quel brio di circostanza che crea la frequentazione, il guadagno. 6. ant
con quel colore che si chiama frequentemente frequentazione, narrare tutte le notabili cose fatte
che sono: distribuzione, licenza, frequentazione similitudine e l'altre. =
legazione manco celebre. 5. frequentazione, assiduità di visite, accompagnamento,
chiesa... s'era usata maggior frequentazione delle messe e offici divini, pregando
. aveva subito reso improbabile ogni ulteriore frequentazione del giardino. -sostant.
. aveva subito reso improbabile ogni ulteriore frequentazione del giardino. -figur.
parve necessario, per il prestigio, la frequentazione del primo salone [di barbiere]
, che sono distribuzione, licenza, frequentazione, similitudine. 17. mus
quali nessun legame vi sia neppur di frequentazione di commerci, abbiasi ad entrar in
supellettile, essendo quella città, per la frequentazione della mercatura, piena di infinite ricchezze
inclinazione al litigio. 6. frequentazione occasionale o convivenza stabile di molte persone
battaglia nelle vene. 6. frequentazione, convivenza, occasionale o stabile,
di razze diverse, considerato per la frequentazione, per la convivenza, per lo più
tennero il sacco. 8. frequentazione, familiarità, promiscuità, per lo
mistione. -coesistenza, convivenza o frequentazione di persone di estrazione, nazionalità,
di genti. -anche: convivenza o frequentazione (o anche integrazione e fusione in
fra cherubino, 4-84: per la troppa frequentazione di questo atto il seme umano si
specie di ebrezza, dopo tanta mortificante frequentazione di luoghi pubblici, caffè, trattorie
-ben conosciuto per abituale frequentazione (un luogo, una strada)
, per lo più modesto e di frequentazione popolare, in cui si vendono vini
* 17. ant. rapporto, frequentazione. ulloa [guevara], iv-49
de'discepoli aristotelici. -figur. frequentazione intellettuale, studio (della filosofia greca
con particolari atteggiamenti (come l'assidua frequentazione di spettacoli e di gare sportive,
giudizio estetico, indotta da un'assidua frequentazione dell'opera di petrarca.
, relazione con una determinata persona; frequentazione. boccaccio, dee., conci
. locale pubblico, modesto, di frequentazione popolare, in cui si vendono e si
. in accordo, ripeto, con una frequentazione plurilustre. = voce dotta
e disincantata che è frutto di vasta frequentazione mondana; intuito psicologico affinato da
sapervisi muovere con sicurezza. -anche: frequentazione reiterata o abituale di un luogo.
. 15. assidua lettura, frequentazione attenta, lunga consuetudine con un testo
relazione interpersonale con singoli o gruppi, frequentazione, assiduità; conoscenza personale, diretta
. -per lo più al plur. frequentazione sociale; vita mondana, mondanità.
impararla. 2. ant. frequentazione di una persona; famigliarità. dominici
di loro e similmente per la continova frequentazione. -con uso aggett.:
tipo di attività, anche intellettuale; frequentazione di un genere letterario, trattazione specifica
o denunciare l'influenza subita dall'assidua frequentazione di un determinato ambiente e dalle relazioni
tempi posteriori alla conquista romana, la frequentazione assidua del loro cimitero suburbano.
lotteria. -aprire di nuovo alla frequentazione del pubblico. leoni, 458:
propri averi nel gioco d'azzardo, nella frequentazione delle taverne e dei postriboli.
amori occasionali o mercenari e nell'assidua frequentazione delle taverne; scioperato, fannullone.
-con uso impers.: esserci grande frequentazione di gente. filippo degli agazzari
molti mostri. 3. frequentazione, conversazione con persone di condizioni sociali
2. figur. che rifugge dalla frequentazione di altre persone e mantiene un atteggiamento
stanco. -ben conosciuto per abituale frequentazione, divenuto famigliare. moretti,
qualcuno, smetterne la familiarità, la frequentazione, privarlo del proprio favore, della
pratica (un'attività); noto per frequentazione (una persona o un luogo)
compagnia; sfuggirne la compagnia, la frequentazione. -in partic.: sfuggire la
sprofondare. -figur. evitare la frequentazione di un luogo, di un ambiente
temporaneamente o per sempre; cessarne la frequentazione, la consuetudine (anche con riferimento
gastigo. -interdire a qualcuno la frequentazione di un luogo. foscolo,
evitare una persona la cui presenza o frequentazione procura imbarazzo o fastidio. - anche
e sommerso. -luogo di esclusiva frequentazione o di raduno; ricetto, ritrovo
-per estens. che ha cessato la frequentazione di un dato ambiente, di una
serrami. -tenere fuori della propria frequentazione. monti, ii-28: nulla è
. 4. figur. assidua frequentazione di persone, ambienti e luoghi.
incontrarla; rifuggirne le compagnia, la frequentazione. guido delle colonne volgar.
alle donne di un servizio, della frequentazione di un luogo o di un negozio
popolo. -per estens.: assiduità, frequentazione; convivenza. guerrazzi, 13-216
ecc.; scarsità di passeggio, di frequentazione. 3 3 m.
in meso de loro. -avere frequentazione, assiduità con qualcuno. dante,
amicizia uno stato di conoscenza e di frequentazione tra due popoli e di corrispondenza tra
da un'altra, sottrarla alla sua frequentazione o alla sua intimità.
fondato su profondi legami affettivi, costante frequentazione e intima condivisione di sentimenti e di
stabilire un legame affettivo, un rapporto di frequentazione e di corrispondenza spirituale, ideologica
ubriaconi, bettola. -con meton.: frequentazione di tale locale. ugieri apugliese
poesia, occorreva anche a volponi la frequentazione di un 'paradiso artificiale': una droga
), facendole mancare l'abituale affetto e frequentazione, il necessario sostegno materiale o morale
. per estens. che è disponibile alla frequentazione e al dialogo con gli altri;
usaménto, sm. ant. frequentazione, pratica di persone; assiduità con
6. ant. e letter. frequentazione assidua di singole persone o di gruppi
. 22. intr. avere frequentazione, consuetudine con qualcuno; intrattenere rapporti
da diverse regioni? 26. frequentazione di una persona, di un ambiente
di messaggi di posta elettronica e di frequentazione dei newsgroup. -per estens., in
, ma che viene raccontata attraverso una lunga frequentazione delle cose dell'isola.