mancia formiano, figliuolo d'uno servo francato, uomo d'ultima vecchiezza, accusava a
s'egli era servo, dovesse essere francato e dovesse avere dal comune cento sesterzi
: era di patto ch'ognuno fosse francato che fosse schiavo. cieco, 28-39:
d'annunzio, iii-2-299: [ha] francato atene dal tributo erètico.
non mi sono istato e ho già francato il desinare, ché ho guadagnato istaia
grano. jahier, 136: si è francato 5500 lire in tre anni, cibato
. giusti, i-38: mi sono francato nello studio di dante, e con
moglie, che s'abbi in parte francato la spesa ch'io ho fatta per
= deriv. da franco2. francato (part. pass, di francare)
/ l'alma e 'l corpo mio francato veggio. orlandi, 6: come servo
. orlandi, 6: come servo francato / sono servo d'amore, / membrandomi
volgar., i-405: uno suo schiavo francato, a lui molto caro, personalmente
poi liberto, che vuol dire servo francato. diodati [bibbia], 2-192:
nel signore, essendo servo, è servo francato del signore. 2.
capponi, ii-36: così era eugenio francato da ogni obbligazione verso l'angiovino.
ferro e al fuoco dei barbari, francato dalle leggi della patria illustre.
sbarre del mio cuore benché in parte francato, né ad essa...
. giusti, i-38: mi sono francato nello studio di dante, e con un'
. orlandi, 6: come servo francato / sono servo d'amore, / membrandomi
. jahier, 136: si è francato 5500 lire in tre anni, cibato
marvisi. giusti, i-38: mi sono francato nello studio di dante, e con
flavio nato di padrelibertino, cioè di servo francato, e scrivano, fatto edile cu-