i miei sospiri aure notturne, / fóran rote e destrieri / le mie voglie e
che lagrime goccia, / le quali accolte fóran quella grotta. busone da gubbio,
/ che risonar udia sì dolcemente, / fóran le orecchie mie chiuse ancor seco.
sì fatte pene pur credere vogl'io / fóran ben degne. -in prezzo
/ e neri gli occhi scintillando immoti / fóran dal fondo delpensier le cose. de amicis