si possano riposare. cantari, 7: fùr una notte in un luogo arrivati,
dunque ne l'uso, per cui fùr concesse [l'ire veloci e pronte]
quelle etate / ch'ai vero onor fùr gli animi sì accesi, / l'industria
strali, / perch'alquanti di lor non fùr mortali; / ch'è bel morir
incomincia assalto, / che per dio ringraziar fùr poste in alto. idem, v-33
figliuola. cantari, 256: lettere fùr fatte e suggellate, / e per ambasciador
di valimento / a lo re d'oriente fùr mandate. bisticci, 3-12: una
la reina partorito, / presi i fantini fùr senza dimoro; / da quella balia
giorno / che madonna passò, le fùr intorno, / piene di meraviglia e di
si rivolve, / e i sassi dove fùr chiuse le membra / di ta'che
di pelli. tasso, 19-18: tai fùr gli avvolgimenti e tai le scosse,
sue bande. berchet, 83: fùr le bande nimiclie allor viste / ceder
509: queste chiavi ch'io ti porgo fùr catene a la bastiglia. / tali
farò la litania / di quei che fùr di me desiderosi; / ma così qua
fesse: / volsero esser dogai e fùr brachesse. appi, 8-7: una camicia
i-290: greche e romane forbici / fùr su quell'ale in guerra. /
i-449: sì, le mie lire fùr l'ire feroci / e i miei stromenti
lei nella gran calca, / e fùr da lor le mie luci divise. boccaccio
iii-1-120: quanti lamenti lagrimosi sparsi / fùr ivi, essendo que'belli occhi asciutti
non usa aureo strale, / poiché fùr ritrovate le pistole, / ma carbon,
1-182: tre [navi] ne fùr dal pelago a le sirti /..
li padri, e per gli altri che fùr cari, / anzi che fosser sempiterne
carissimi. carducci, 828: ti fùr cari i grandi occhi piangenti / e
far volar piccioni, / che triganieri fùr cognominati, / nemici naturai de'bacchettoni
grave comparti di color che primi / fùr tra'pittori. monti, i-39: rimanendo
de amore e forze di natura / non fùr comprese e viste in mortai velo /
moversi, avrian quai più rebelli / fùr d'amor mai. f. f.
ed una in sulla nuca, che fùr sette. 2. nell'abbigliamento femminile
costumi / or ne la nostra, on fùr ne l'altra etatel sannazaro, 6-100
: ecco i duo guidi che già fùr in prezzo, / onesto bolognese, e
e i ciciliani, / che già fùr primi e quivi eran da sezzo; /
; / sennuccio e franceschi, che fùr sì umani / come ogni uom vide.
e brutti, / che sì deformi non fùr visti mai. lorenzo de'medici,
/ nume presente. / se ti fùr cari i grandi occhi piangenti / e
diamante. folengo, ii-69: ben fùr di cor di diaspro e di diamante
fesse: / volsero esser dogai e fùr brachesse. -corno dogale: v
soavi colpi / de la nova cagione onde fùr tocche. d'annunzio, iii-1-350:
che d'amor, di crudeltà, fùr mostri / tutti gli eccessi, il velo
morian tra la romana plebe / quei che fùr poscia 1 polentani. sbarbaro, 1-70
ai romorosi musicai fracassi / le genti fùr pel regio editto astrette / ad adorar
malinconia, / e le mie fasce sì fùr d'un lenzuolo, / che volgarment'
. boccaccio, ii-6-19: né mi fùr faticose / l'andate e le tornate
numi » presente. / se ti fùr cari i grandi occhi piangenti / e de
tutti quanti. folengo, ii-69: ben fùr di cor di diaspro e di diamante
ne l'asia l'arme peregrine, / fùr sue terre espugnate, ed ei sconfitto
la mia greggia illese / sempre qui fùr. metastasio, ii-152: a voi popoli
* furetto, faina ', connesso con fùr fùris 'ladro '; cfr.
lat. volg. * furius (da fùr fùris 'ladro '). fulano
vulcano). leopardi, 34-31: fùr città famose, / che coi torrenti
dotta, lat. fùràx -dcis (da fùr fùris 1 ladro '). furacità
lat. furari * rubare '(da fùr fùris * ladro ').
gergale di origine senese: deriv. da fùr -fùris * ladro '.
voce dotta, deriv. dal lat. fùr -fùris 4 ladro '. furerìa2,
, dimin. -etto, deriv. da fùr fùris 4 ladro ', per la
patissero. = dal lat. fùr -fùris, col sufi, dimin. -ino
= voce dotta, lat. fùr fùris 4 ladro ': da cui la
'rubare ', deriv. da fùr fùris * ladro '. furùncolo
/ grave comparti di color che primi / fùr tra'pittori. 5. letter
. monti, 13-628: tutti gli fùr concordi al fianco / con gl'inclinati
soavi colpi / de la nova cagione onde fùr tocche. bocchelli, 1-i-132: bisognava
beatitudine. campanella, 891: li gentili fùr intromessi come testimoni nella scola di cristo
. pulci, 27-74: non fùr tanto crudel'mai tigri ircani; /
, di sé lagnarsi, / che fùr poco avveduti a mercar sete, / ora
ora che i cambi son, se fùr mai, scarsi. muratori, 6-289:
testa, / lampeggiaron le fronti ove fùr colti: / ma l'impeto e 'l
formidabili e feroci / gli ultimi moti fùr, l'ultime voci. gualdo priorato
fermossi. caro, 1-181: tre ne fùr dal pelago a le sirti / (
serdini, 1-212: alle affamate fiere / fùr le mie carne cibo e nutrimento;
delle membra, che devote / ti fùr da'fati insin giù dalla cuna, /
comparìen fuora certe mascherate / che non fùr mai spettacoli più ameni /...
. lamenti storici, iv-136: fùr de'cavalli trentasei sten dardi
follia, di sé lagnarsi, / che fùr poco avveduti a mercar sete, /
/ ora che i cambi son, se fùr mai, scarsi. zucchetti, 270
ogni mia fazione, / questi quei fùr, il ver dirò a pennello: /
le vespe e i calabroni? / ci fùr di molte vipere quest'anno / giù
101: né 'n lo pandevol mar fùr tanti ghiacci / né tanti fochi in su
mestiere, / alle affamate fiere / fùr le mie carne cibo e nutrimento, /
, / ma di madri diverse; e fùr nudriti / per alcun tempo in differenti
giove diè dàrdano figlio, / onde fùr troja e assàraco e i cinquanta / talami
colpi / de la nova cagione onde fùr tocche. pindemonte, ii-104: cadon le
stupido dico: 'in paradiso / fùr fatte quelle membra e 'l suo bel
sovrapposte d'agata e d'onici / fùr da la musa mia solo notati. baldinucci
cavalier su '1 corno a forza tolti / fùr portati nel fiume a gran tempesta:
il mio figlio spirò, mai non fùr chiuse / queste palpebre, mai.
ii-297: e cinqu'anni / che mi fùr messi di diana i panni.
e fiorindi e lindori e pantaloni / fùr la famiglia tua: d'entro i suoi
segui tal segno, / per lui fùr gli franceschi a fede ritti, / del
. roselli, lxxxviii-11-384: se 'primi fùr santi e beati, / di pan
neri, 10-2: nulla di vienna fùr l'opre già conte, / nulla di
non pensi che beffe e desenore / non fùr già mai da povertà divise.
gravidi di perle / di purpureo color fùr tinti intorno. marino, xiii-22: i'
, dirimpetto e d'ogni lato, / fùr piene di pettegole. baretti, 1-272
altre carole /... / vi fùr con gran diletto esercitate.
/ ratte dei nembi e con desìo fùr viste / piegarsi al suon delle gradite lodi
, 10-22: li apostoli... fùr pieni dello spirito santo in tal modo
. ariosto, 18-156: i mori fùr quel giorno in gran periglio / che 'n
peccator somma giustizia; / da cui cacciati fùr dal cielo e strutti / color che
cupido] aureo strale, / poiché fùr ritrovate le pistole, / ma carbon,
baruffaldi, 1-285: cangiasti clima / e fùr tue amiche piucché mai le muse,
il legato detto, / le letter gli fùr tolte e piuvicare / non le potè
aretino, 20-14: appena i frutti paradisi fùr visti, che le mani di queste
tra la romana plebe / quei che fùr poscia i polentani e dante / fecegli eterni
ma un giorno è fama / che fùr gli uomini eguali; e ignoti nomi /
gli uomini eguali; e ignoti nomi / fùr plebe e nobilitade. gorani, 2-i-47
plebe altri concetti. monti, 11-408: fùr questi / i dànai duci, che
fra molti scritti / trovate a caso fùr da un suo parente, / che a
petto, / ove tante d'amor fùr gentili opre, / chi mi ritiene il
viaggio il sol converte, / tropici fùr chiamati; e gli altri duo /
ch'io dica come / arrivaro color che fùr vincenti. / dico che non vi
trattare / col re uberto, ma fùr corti i ponti. -fare con piedi
sì che più di cento / uomini fùr, secondo ch'io trovai, /
tre prodigiosi fulmini a un tempo medesimo fùr ferite le tre principali fortezze di questa
a'cenni suoi [di venere] fùr preste. /... / al
acquistar virtute. petrarca, 30-20: non fùr già mai veduti sì begli occhi,
un protettore... pompeo e cesare fùr protettori di marsilia. -che assume
/ col taglio della scure / gli fùr quei che più ladri eran di lui.
., 3-50: perché l'entrate gli fùr vietate, quici, / e'pose
, nascondersi. caro, 2-656: fùr di quelli / che per viltà nel cavernoso
potere guardare. pulci, 19-17: fùr [gli occhi] pur già nella mia
. corsini, 1-35: profanate / fùr le sponde del rio lucido e bello /
appuntato. tassoni, 3-57: trecento fùr che quelle vie ronchiose / con le
altre carole /... / vi fùr con gran diletto esercitate. 46
noioso. martello, 6-i-621: non fùr sbadigliate [le favole], e non
[le favole], e non fùr scarse / né di popolo assiso né di
e 'nfinita, / signor, se fùr del viver scarse l'ore. gosellino,
che, venendo il nuovo, / fùr per gli effecti loro intesi e visti
canteo, 294: le ricchezze, che fùr vana ombra e sonno, agli altri
serrarne, / l'un sopra l'altro fùr morti trovati, / e tiratine fuor
ché con dolce e piacevole natura / create fùr, né curansi sformarmi, / né
snodi / morte que'lacci che altrui fùr più cari, / nelle ceneri lor tu
g. stampa, 17: vengan quante fùr mai lingue ed ingegni, / quanti
mai lingue ed ingegni, / quanti fùr stili in prosa e quanti in versi,
popoli strani, / i qua'da te fùr già fatti suggerii, / gir mendicando
e concetti. tesauro, 2-383: fùr chiamate concetti napolitani e tosto ritrovarono spacci
caporali, ii-9: quel da cui sazie fùr poneste brame / di cotante persone letterate
m. zanotti, 1-8-6: non ti fùr dal tuo re, non ti fùr scossi
ti fùr dal tuo re, non ti fùr scossi / i lacci tuoi, spietato
. poerio, 3-31: non fùr di giovinezza / più rugiadose mai né più
coltre vestiti e pria / ben sprimacciati fùr. monti, 3-541: io tornar non
: funesta e spaventosa immago / mi fùr due donne ed un fanciullo estinto /
il padron lo guarda, che quante lettre fùr mai. 9. ant.
, ii-21: di possanza mortai opre fùr quelle, / che per secoli intieri /
nulla, / e discreti a lui fùr con varie prove / non breve detta inutili
con una di vostra signoria ieri mi fùr date quattro camisce, due lavorate d'
orecchi / perder vedransi i cape'che fùr d'oro, / mostrando allo canuto i
180: da poi che allo imperio romano fùr tarpati i vanni delle sue forze,
/ lieti augùri prendendo, i quali fùr vani. gemelli careri, 2-ii-260: la
di palla; e ben riposta / fùr sempre, infin che l'empio diomede,
172: in un medesmo tempo / fùr le vittime offerte / e fatto il sacrifìcio
lampo / scorse e gl'invitti legni onde fùr guida. = deriv. da volere1
e di picco! vilume, / come fùr gemme e pietre preziose, / che