il fabbro lo affoga nell'acqua dopo averlo forgiato. gozzano, 302: i corvi
. attitudine del metallo a essere forgiato. = deriv. da forgiabile
, 1-vii-86: dopo di averlo forgiato dubitò d'averne persa nel fuoco qualche
, così com'ella se l'era forgiato, ed essere poi un altro per conto
! questa è la generazione che ho forgiato »: mentre lui lo aveva «
»: mentre lui lo aveva « forgiato » o per più italiano dire fucinato ovverosia
(cfr. forgia1). forgiato (part. pass, di forgiare)
grumo. -lavorato in fucina, forgiato (un attrezzo, un pezzo metallico
fabbro lo affoga nell'acqua dopo averlo forgiato. -emettere un suono, diffondere
agg. letter. sagomato rozzamente, forgiato in modo imperfetto. dossi,
battuto con un martello; lavorato, forgiato, modellato, inchiodato facendo ricorso al
che è frutto dell'attività umana; forgiato, edificato per opera umana, con
essere compresso, piegato e, anche, forgiato a piacere; plastico.
, sbozzato da mani ispirate e brutali, forgiato, scolpito sul modello delle prepotenti rocce
sbozzato da mani ispirate e brutali, forgiato, scolpito sul modello delle prepotenti rocce della
della regia. -per estens. forgiato (un'arma). petrarca,
posaterie e vasellame. -anche: oggetto forgiato con tale lega. -al figur.,
geograficamente stracciato in arcipelago, ma psicologicamente forgiato in continente, paese quasi invisibile, quasi
autore di tutti i lavori in ferro forgiato e battuto: dalle maniglie alle aste reggitenda
anni fa, minki possiede un corpo forgiato dalle gare di frisbee sulle spiagge di clifton