74): no è già fatto om fore / ch'a la divina forma:
incende e turba om dentri e di fore. guinizelli, iv-34 (18-13)
pur quel che s'apre a noi di fore, / le rive e i colli
iacopone, 29-7: aluminato me mustro da fore, / c'aia umilitate nel core
l'amo s'arsemiglia, che de fore ha lo dolzore, / e lo pesce
l'amo s'arsemiglia, che de fore ha lo dolzore, / e lo pesce
mi son venute, / e seggonsi di fore; / ché dentro siede amore,
e quale ancide, e qual pinge di fore. idem, 56-9: ella
: ancor le membra tue spiran di fore / l'usata lor vaghezza e leggiadria;
xxxv-i-472: giamai non ne pot'esser pinto fore / s'a l'apostolico non piace
: io aprovo che tale mostra di fore / c'amore lo core e l'arma
pur quel che s'apre a noi di fore, / le rive e i colli
temore, / e tal signi fa da fore, che pagono d'omo stolto:
quella luce pia, che se spande de fore. = rafforzativo di versare (v
a lo veghiare, / che da fore so assediate da color che voi pigliare
corno parete, / e non pare di fore; / anzi m'asembra morti,
135-6: là, onde il dì vien fore, / vola un augei, che
iii-265: ancor le membra tue spiran di fore / l'usata lor vaghezza e leggiadria
quale ancide, e qual pinge di fore. idem, inf., 8-119:
/ si ritien dentro e teme apparir fore: / però son io così pallido
bollori di bianche schiume, si caccia fore nel piano. caro, 3-680:
simigliante,... e trassene fore il sacconcello della lana, ovvero della
e quando alcuna volta il vo'trar fore, / non ho buco sì grande nella
certi bollori di bianche schiume si caccia fore nel piano, e per quello transcorrendo
ben guardato. / manda tua gente fore a ogni cantone, / e fa che
, / non potendo capervi, esce di fore, / e mostra altrui cantando la
'niuria c'ha fatta: / tralise fore una carta a qual non pò contradiare.
mustra li toi fatte, / tratte so fore le carte / del male e del
sanza tinore; / tosto tosto vada fore / chi non ama di bono core /
losinga, che l'om ten di fore, / né han li amanti più crudel
memoriale... e trar fore a tutte sorte de monete che vendano e
non fa caso a che monete si cavi fore commo nel gior nale e
i-3-52: un cercine per arme ha messo fore. f. d'ambra,
certi bollori di bianche schiume si caccia fore nel piano. marino, i-200: [
e per ornar la scorza anch'io di fore / molto contesi; or langue il
ciglio / ornai trareste me di doglia fore. tasso, 1-49: e ben nel
/ che se io potessi ben mostrarli fore, / li ochi piagner faria che morte
come, lasso, viv'eo de vita fore? guinizelli, ii-407: con gran
, / che de lo meo petto è fore / e dimora in sua balìa
'niuria c'ha fatta: / tralise fore una carta a qual non pò contradiare.
135-6: là, onde il dì vèn fore, / vola un augel, che
'niuria c'ha fatta: / tralise fore una carta a qual non pò contradiare.
/ stargli convien da questa ripa in fore. s. agostino volgar., 4-68
conturbato: / la falsa securtate ietta fore, / che l'omo avea preso ed
io '1 vi mostro di menzogna fore. cecco d'ascoli, 1544: quanto
non esca / pinta per corda la saetta fore, / che per passare il
che 'l core non te crepa de fore. passavanti, 11: non è chi
, 29-10: alluminato me mustro da fore, / c'aia umi- litate nel
star li convien da questa ripa in fore / per ogni tempo, ch'elli
: né pur le creature che son fore / d'intelligenza quest'arco saetta,
ciglio / ornai trareste me di doglia fore. marino, 8-32: vergata a liste
/ quel possa uscire alla giostra di fore. bembo, 2-114: * il quale'
/ sterpato e svelto infin dal centro fore / del bel fianco sparato il cor
mustra li toi fatte, / tratte so fore le carte / del male e
certi bollori di bianche schiume si caccia fore nel piano. s. caterina de'
credo che si truovi, insin che fore / usciam del bosco o troviamo altra
: che 'l fesse intimare dentro e fore la cità li supplicava, a ciò che
, / ch'era venuta per diletto fore, / a vedergli montare a corridore.
come, lasso, viv'eo de vita fore? / ahi morte, villania fai
fella, / che 'l me'saria di fore, / s'aver disdegno ne troncasse
può ben fare senza uscir di fore; / ché non disdice onore / sem
: almen, dapo'ch'uscito fui di fore, / perché non nacqui dismembrato e
non esca / pinta per corda la saetta fore, / che per passare il core
, / perché sì rado vi mostrate fore? boterò, 7-3-33: i signori cattolici
/ e diceva a'sospiri: « andate fore ». cicerchia, 1-212: figliuol
lo cor ferito, non se sente da fore. disvantaggiare, tr. { disvantàggio
par., 30-42: noi siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'
: un confuso bisbiglio entro e di fore / trascorre i campi e la città
son venute, / e seggonsi di fore, / ché dentro siede amore, /
, / mostrando amaro duol per li occhi fore, / perché villana morte in gentil
ha spirti accesi, / agghiacciando di fore, arde nel petto. buommattei, 285
1-118: né pur le creature che son fore / d'intelligenza, quest'arco saetta
a laumedot, rege de troia, gessi© fore de troia con granne multitudine de cavalieri
153-6: ite, dolci penser, parlando fore / di quello ove 'l bel guardo
', / in sua etternità di tempo fore, / fuor d'ogni altro comprender
mentre per la piazza passano fallo- fore di lesbo, tribadi di sparta, batilli
con certi bollori di bianche schiume si caccia fore nel piano, e per quello trascorrendo
fede / a'suoi begli occhi tralucesse fore. ariosto, 139: quando s'
dicendo la temprata spada / trasse à se fore, e le ritorte funi / che
quale ancide, e qual pinge di fore. -raggiungere, centrare un bersaglio
sì ch'ogne altro pensier n'ha pinto fore. bandello, 2-8 (i-722)
arrosto, e quando è cotta cacciala fore, e sparti le ale e la polpa
che questa altura non cher lume de fore. testi fiorentini, 84: in
ingegno / a uscir d'ogni laberinto fore. equicola, 2: non discendo in
; alla scuola ove imperano il * fore ut 'ed il 'futurum ut '
. / poi che n'ha tratto fore, / per sua forza, lo sol
sia / per suo sollecitar di prigion fore. paolo da certaldo, 370: quello
si sent'appreso, ond'ei volando fore / dal dolce nido suo, mentre l'
schiume [il fiume] si caccia fore nel piano, e, per quello trascorrendo
, / mostrando amaro duol per li occhi fore, / perché villana morte in gentil
come, lasso, viv'eo de vita fore? guinizelli, xxxv-1-462: non de'
: né pur le creature che son fore / d'intelligenza, quest'arco saetta,
non esce. guittone, ix-30: fore / mi solìa trar di pene.
/ pur che la fiamma sua paresse fore. petrarca, 325-29: una colonna
scendesti, tal ch'entro e di fore / per te già intepedir l'aura si
gelata ha spirti accesi, / agghiacciando di fore, arde nel petto. baretti,
/ non potendo capervi, esce di fore / e mostra altrui cantando la mia
tu vai, io sedrò qui di fore. cavalca, 19-441: di fuori vadano
: un confuso bisbiglio entro e di fore / trascorre i campi e la città
, 29-7: alluminato me mustro da fore, / c'aia umilitate nel core;
che questa altura non cher lume de fore. dante, purg., 29-81
nullo o parvo è pregio in ben de fore, / ma ne l'ente
re giovanni, 1-97: tosto vada fore / chi non ama di bon core
e diceva a sospiri: « andate fore ». trattato di ben vivere, 3
sì gran pianto per gli occhi mando fore, / che tanta acqua non versan dua
dì s'i'veggio qui colui che fore / trasse le nove rime, cominciando /
/ incende e turba om dentr'e di fore, / morde e piaga el su'
13-25: l'ira n'ha cacciata fore e mansueto ha fatto el core, /
/ de'miei sospiri, quand'escon di fore, / non gabbereste la vista e
ha spirti accesi, / agghiacciando di fore, arde nel petto. a. cattaneo
o parvo è pregio in ben de fore, / ma ne l'enteriore. giuseppe
di s. alessio, 188: gesse fore e via tenea / em quillu che
ad laumedoth rege de troia, gessio fore de troia con granne multitudine de cavalieri
] forte a gridare: -gescate fore et occidate lo essercito de lo rege,
: incon- tenente tutti li romani gessiero fore, e quali occisero e quali misero
a laumedot, rege de troia, gessio fore busini, 1-87: gli scrisse, dicendogli
non si pò di lei giudicar fore / altro che dir: 'quest'è
se tu vai, io sedrò qui di fore. d'annunzio, iii-2-24: per
ystoriarum romanorum, v-168-326: uno die fore de la citade se fecea sacrifìcio. a
29-17: in sua eternità di tempo fore, / fuor d'ogni altro comprender,
eletta / e tutta impegolata dentro e fore, / è fatta a posta per
: alla scuola ove imperano il * fore ut 'ed il 'futurum ut '
un pipione,... caccia fore le interiori e riversa la pelle in modo
, xvii-870-4: sed io potesse adimostrarlo fore / e cola lingua dirlo apertamente /
e 10 dolore / non par di fore - sì com'è 'ncamato.
, / che sguardar non san più fore. petrarca, 29-21: di quanto
: lo foco inchiuso poi passa di fore / lo suo lostrore, sanza far rottura
/ lau- dando s'incomincia udir di fore / il suon de'primi dolci accenti
3. sm. ammalato, infermo. fore, / la puza estermenata, la terra
chiavi / ancor torna sovente a trame fore / lagrime rare e sospir lunghi e
mostrar quel ch'uom chiude dentr'e fore, / un esser sempre pallido e
xxviii-436: tutti li romani ges- siero fore, e quali occisero e quali misero in
, 13-25: l'ira n'ha cacciata fore e mansueto ha fatto el core,
1-120: né pur le creature che son fore / d'intelligenza quest'arco saetta
/ un punto sol di carne non è fore. dante, vita nova, 19-4
par., 30-40: noi siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'
: né pur le creature che son fore / d'intelligenza quest'arco saetta, /
che questa altura non cher lume de fore. b. tasso, i-201:
o parvo è pregio in ben de fore, / ma ne l'enteriore. m
, / a'suoi begli occhi tralucesse fore. castiglione, 582: sdegnasi il tristo
mi son venute / e seggonsi di fore: / ché dentro siede amore, /
l'amo s'arsemiglia / che de fore ha lo dolzore / e lo pesce,
è apparito amore / mezo stante di fore / et halla involta / e quasi
e fare comparare né in aquila né fore d'aquila... iopparelli forestieri.
ingegno, / a uscir d'ogni laberinto fore. savonarola, i-156: guardati da
, xxi-878: frate cesario era uscito fore e andavasi denante alla presone; e sopravvenendo
! fieschi tutte gettano / la lingua fore. maestro martino, lxvi1- 195:
xvii-495-7: del meo calore -splendore -de fore -non tragio, / senn'e vantagio
e del profondo / surgono i vizi triunfando fore. poliziano, 1-774: sai del
boccaccio, vii-205: l'usate ricchezze trasse fore / dal lor padrone antico, /
la coda con il bambace perché non esca fore la bontà sua, e mettilo così
, ogni matura / d'esso ne caccia fore. scala del paradiso, 212:
par., 30-41: noi siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'
, e chiamò in santa maria del fore testimoni, che egli rifiutava fra girolamo
né gran lignaggio, né tesor di fore, / sanza vertù di core. lapo
lo core: / per poco non ven fore / a direve lo so coral desire
par., 30-39: noi siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'
: lo foco inchiuso poi passa di fore / lo suo lostrore, sanza far rottura
di maccheroni: v. pasticcio. fore il bastone, e tagliala la pasta larga
ispecchio / e leva quella per piager di fore; / la grande ch'à nel
fede / a'suoi begli occhi tralucesse fore. ariosto, 35-1: chi salirà
, / avin- chiandolo spesso dentro e fore. g. b. tedaldi, 1-85
, ogni malura / d'esso ne caccia fore. p. fortini, i-393:
, i-572: ben ò veduto giocando da fore / li selvagi spar veri / prendere
, 13-24: l'ira n'ha cacciata fore e mansueto ha fatto el core.
i-598: tutto tegna ben di colpa fore / me, che sforzatamele fo matteze
/ lo median ch'è d'agguaglianza fore / e lo minor ch'à core /
/ e io 'l vi mostro di menzogna fore, / sì come quei ch'a
ad un bianco cervio, che di fore / d'un cespuglio fuggiva a maraviglia
è che 'l core non te crepa de fore. dante, conv., iv-vii-4
, / e l'alma ad ubidirla uscita fore. 7. locuz. -perdere
riferisce, che concerne la metagalassia. fore, di traslati, del linguaggio figurato;
, quando cercasse intrarli per forza di fore sopra la spada per darli nel petto,
/ se non quanto madonna è de mi fore / e uno poco di spirito ch'
tanaglia, 3-12: tra firenze e polizian fore / ottimo, bianco e vermiglio,
, e quando siano mezzi cotti, cavali fore et dividili in quarti; et dapoi
arrosto, e quando è cotta cacciala fore, e sparti le ale e la
se fra gli altri sospir ch'escon di fore / del petto, come vuol mia
: po'l'usate ricchezze trasse fore / dal lor padrone antico, / ed
e vitale liquore [il vino] fore de l'uva premuto, se si beve
nel ventre, così ne fu di fore nel fieno alli piedi della sua madre
dentro del core che dell'onestà di fore, nell'apparenza. s. bernardo
meo core, / che non mostri di fore / non posso, tanto sostener m'
corno parete, / e non par di fore; / anzi m'asembra morti,
te trovi reposata; / fai mustranza de fore / non n'èi tu conquassata.
o vetro / non mostrò mai di fore / nascosto altro colore, / eh'
mostro, / del laberinto mi conduci fore. savonarola, 5-i-75: o signore
/ mostrando amaro duol per li occhi fore. idem, conv., i-111-4:
: io aprovo che tale mostra di fore / c'amore lo core e l'
nascean di dolore, / e mostravan di fore / la mia angosciosa e desperata vita
e xv, 76: como fu escito fore, / me rizò i capegli in
/ e non possa sfogar l'incendio fore. -per estens. influenzare accortamente lo
, / tutta la nocte pur musando fore. machiavelli, 835: poco più là
un punto sol di carne non è fore. guidotto da bologna, 1-147:
o vetro / non mostrò mai di fore / nascosto altro colore, / che l'
vie più crudeli che non ho fatto fore di qui li nemici. tasso, 1-22
uomor, che, per gli occhi uscendo fore, / suol sfogarmi '1 dolore
che ti vai saettarmi, s'io già fore / esco di vita, o niquitoso
: portarèli [spazzature e residui] fore de la terra allo loco 11 serà
al meo core / che non mostri di fore / non posso. dante, purg
passate / che non possiate infine uscirne fore. pallavicino, 9-145: le voci e
: di's'io veggio qui colui che fore / trasse le nove rime, cominciando
entro 'l cor di gesù, bacia di fore / il sacro lembo o pur senti
, / e '1 movimento dentro e di fore / tu, ognisa- piente, cognoscisti
mondizia dentro del core che dell'onestà di fore, nell'apparenza. machiavelli, 20
/ sì che 'n casa e di fore / si paia 'l tuo onore. ugurgieri
, / dall'angelica bocca ode uscir fore, / a voi sola volgendo i sensi
core; / e d'esso istando fore / lo fa sentir, ché ci pon
marte, se oscure anco ti paron fore * / vienne al mio dolce ospizio
usate ricchezze trasse [pal- lade] fore / dal lor padrone antico; / ed
la terra e quelle ch'escono fore a fare li rii e li fiumi e
geno, autoctono (contrapposto a straniero, fore stiero).
. alardi, 1-5-2: ecco maximo fore, / che lieto in volto pare
amore de la generazione esce per stasione fore de via de ra- scione, e
corno parete, / e non pare di fore. lapo gianni, xxxv-11-597: morte
c'ogni dogliensa - parto da me fore. mostacci, 150: però nde parto
.. diceva a'sospiri: « andate fore »; / per che ciascun dolente
/ c'ogni dogliensa -parto da me fore. guittone, xxiv-34: allor face mostranza
lacopone, 1-48-76: lo 'ntelletto sta de fore / o'l'amore sta a pasquare
siano tenuti portarela [la morchia] fore la dieta terra, gectandola passato l'
monte, 1-85-3: sed io potesse adimostrarlo fore / o co la lingua dirlo apertamente
o un poco più, e cavale fore. bembo, 8-116: ben vi priego
vie più crudeli che non ho fatto fore di qui li nemici. annotazioni sopra
: omne confratre che volesse andare de fore oltra per tre ior- nate darasso,
sol ti scorgo afflitto, e dentro e fore / offeso, e grave ender da
lo core: / per poco non ven fore / a direve lo so coral desire
e solo purpenzànnome la dia quanno vo fore! chiaro davanzati, 99-9: però propensa
; e en tale trovamo lo dolce de fore e l'amaro dentro, come la
le mani sopra una tavola; dapoi caccia fore il ferro e ristira il maccherone pertusato
mectere le deta e l'ongie da fore. libro della natura degli animali, xxviii-310
contado alcuna lana pettinata o battuta di fore di lucca. dalla croce, 9
/ che de lo meo petto è fore / e dimora in sua balìa.
/ mostrando amaro duol per li occhi fore. petrarca, 156-9: amor, senno
/ e quale ancide e qual pinge di fore, / sì che solo remane a
corno parete, / e non pare di fore. chiaro davanzati, xl-11: prendi
esca / pinta per corda la saetta fore. n. franco, 7-154: dal
lo core: / per poco non ven fore / a direve lo so coral desire
e sempre c'è suspetto dentro e fore. modesti, 237: essendo mancato innanzi
e del profondo / surgono i vizi triunfando fore. bibbia volgar., x-394:
gridan quii co l'oncina: « èscite fore! », al condennato. /
al core; / e d'esso istando fore / lo fa sentir, ché ci
1-131: la luppica bellissima è di fore, -con belle penne si fa portamento;
desianza, / e de lor segnoria traggeme fore. pannuccio del bagno, 1-iii-13:
e l'asino... mandavano fore l'alito per la bocca e per lo
del profondo / surgono i vizi triunfando fore. guicciardini, 2-2-311: una perfetta insti-
'premonizione ': a premonition a fore waming, a fore aduise. c.
a premonition a fore waming, a fore aduise. c. e. gadda,
e vitale liquore [il vino] fore de l'uva premuto, se si beve
d'angostia; e se non pare di fore, stimala dentro, pensandola presenzióne.
star li convien da questa ripa in fore, / per ogni tempo ch'elli è
core: / si 'l prezo ne trai fore, l'amor tuo è annichilato.
della presone aperto, frate cesario era uscito fore e andavasi denante alla presone. livio
quale erano de rame dentro e de fore de ferro. p. cattaneo, 1-6
cittate / per voler noi di quella trarre fore. domenico da prato, 1-ii-360:
del teatro sia infinitamente superiore al va- fore medio della produzione dei professionisti teatrali. e
grossezza di piedi 80, scarpato di fore per tutto con depenaenzia del terzo o
iunon, pluto e nettunno, c'ogniun fore / sortissin con lor forze più voracie
/ quando il tuo freddo velo apparve fore? g. p. maffei, 239
ha conturbato: / la falsa securtate ietta fore, / che tomo avea preso ed
neghi l'alma raccor, ch'uscir vuol fore. romani, 19: -mi abbraccia
che 'l core non te crepa de fore. / compar, non te dolire,
un punto sol di carne non è fore. g. visconti, 1-37: borea
aversitate / che, ual mira de fore, / vede la morte sotto al meo
petrarca, ii-1-86: bella accoglienza, accorgimento fore, / cortesia intorno intorno e puritate
par., 30-39: noi siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'
lo gran fetore che de bocca esce fore, / la puza estermenata, la terra
ed avevano un solo quadrante che mostrava fore nel giorno. carena, 1-125:
tuo primo stato / ti mostra tanto trasmutato fore? lorenzo de'medici, i-69:
determinativo. iaccrbone, 74-10: tralise fore una carta a qual non pò contradiare
solo purpenzannome, la dia quanno vo fore! ritmo di s. alessio, xxxv-i-25
che averà tratta la spada in tutto fore del fodero viene stendendo la mano in
lvii-176: un dì ch'egli era fore / e riguardava sopra al detto fatto,
quii co l'oncina: « èscite fore! », al condennato. ariosto,
ch'io priego morte me ne traga fore. poliziano, 6-285: io arei già
/ poi sì gli abonda, profererlo fore, / ciò che '. llui è
profeta ed losengando e dicendo a loro cose fore de rascione..., so'
lvii-176: un dì ch'egli era fore / e riguardava sopra al detto fatto
sia / per suo sollecitar di prigion fore. reinvestitura { rinvestitura),
li oki lausi e la lengua tra'fore, / nom rende fiato enfieni ke s'
, e a modo de mongibello cacciao fore lo usato incendio e il vapore come
ii-93: come fia notte uscirete di fore / provvisti in punto da menar le mani
d'amor metta / in casa e fore, aver la donna dia. bellincioni,
ditto tempo fo complito, essero de fore de egipto li figlioli de israel.
/ ché affacciandosi a gli occhi appar di fore. rosmini, xxi-277: il bene
èi discrectione de omo saio de monstrare da fore lo dolore che tene in core,
digiuni e penitenza / si reformi dentro e fore. catzelu [gue- vara],
, 13-25: l'ira n'ha cacciata fore e mansueto ha fatto el core,
, lvii-176: un dì ch'egli era fore / e riguardava sopra al detto fatto
dì s'i'veggio qui colui che fore / trasse le nove rime, cominciano
ancide, e qual pinge di fore, / sì che solo remane a veder
ci rimettano della loro riputazione, ricevendo da'fore stieri un qualche insegnamento.
tre volte, tanto che lo chiovo sia fore; appresso vi mecti un poco de
: là, onde il dì ven fore, / vola un augel, che sol
/ non potendo capervi, esce di fore, / e mostra altrui cantando la mia
la giovinezza, onde puoi sempre / trapassar fore in fortunate tempre. -di piante
al più alto loco de la terra esce fore l'acqua e vene de sotto terra
le plage ke lo mio corpo à de fore / tu. ll'ài
vago, / ove l'amata rimirando fore / resultar vede la sua propria imago
or, pensando al dubbio ond'io son fore, / mi ritrasformo in sasso più
, e vedorànose in oriente salire e méttare fore prima le nateche che 'l capo.
di sotto vadi appresso al mantello di fore e, trasportando el fumo, non
/ l'anima rivivi ch'era già fore. = voce dotta, lat
genovese, 1-2-126: romanzi, canzon e fore, / e qualche arte croye parole
circuii. tensini, 1-1-21: questi [fore fermarono valerio massimo volga /
/ che delle man ti vorrà uscir fore. falugi, 1-27: fugge [cupido
: lo foco inchiuso poi passa di fore / lo suo lostrore, sanza far rottura
rubrica / del breviario tutto drento e fore, / sì lieto andava in simil esercizio
d'esercito a battaglia, a uscir fore, / con l'ale rutilanti, e
sicilia el monte de ethena gectava de fore grandissime fiamme e colle soe ignite faville
fiamme e colle soe ignite faville che de fore gectava e ruptava multe belle ville oppresse
, / poi salmeggion di lei fore. p. petrocchi [s. v
per sua qualità fritta, cavatone prima fore tutte le budelle, ché ha molta
] e purificala e deventa dolce e esce fore e fa rii e fiumi. bencivenni
ovile, / tutta la nocte pur musando fore. landino [plinio],
sia concesso salvoconduto con persone extranee e fore stieri, ma non con subditi nostri
/ avete in vostra man dentro e di fore, / ch'amor mi sbatte e
pensamenti, tanto che mi faceano parere de fore una vista di terribile sbigottimento. cavalca
? / dico quelli che povertà di fore / mostran al vulgo e tendon a
solo purpenzannome, la dia quanno vo fore! belfradelli, xvti-296-26: donna, lo
: chi ha più scienzia ha più do- fore. monosini, 372: ricchezza e scienza
prestare a veruna persona de compania né fore de compania, cioè calcina, matoni,
traffitto / che con fatiga assai n'uscisti fore. l. bellini, 5-2-313:
e fatta quistione perché l'amore uscìa fore de via de rascione e non guardava
bandello, 4-9 (ii-702): fore di ogni speranza, mentre che questa
canto che non sono negre e caccia fore pian piano le fave dentro che non se
sentireconcussione andava [il re] la via fore le mura. cravaliz [gómara]
ii-xxix-3: in sembrante può esser amor di fore, mando facea sembiante / ch'
salimbeni, xxxviii-362: e1 par del senso fore, / senso è fore? /
del senso fore, / senso è fore? / tu gli dovresti pur tal volta
al core; / e d'esso istando fore / lo fa sentir, cné ci
lo cor ferito, non se sente de fore. -sentirsi di qualcosa: averne
lvii-41: e1 donzello messe la bocca di fore / efece un zufolo sì fortemente / ch'
/ ma per un cento di menzogna fore, / tanto v'assegna saggia lo
facte cossi artificiosamente e composte che da fore no nce paressero e che nullo omo nce
advertiscasi sieno confitti i cerchi dentro e fore, perché con i tormenti che li dànno
ch'io feci come vespa che alcun fore, / che pungendo altri non credendo more
, i-598: tutto tegna ben di colpa fore / me, chesforzatamele fo matteze, /
, non voler del mio regno esser fore! ». 2. tr
tanto è l'impeto suo che talor fore, / lasso, convien che persé sciolto
tanto, / regole e rime sguainando fore. 5. mostrare senza ritegno
ha conturbato: / la falsa securtate ietta fore / che l'orno avea preso ed
e quale ancide e qual pinge di fore. castelvetro, 8-1-210: affermano con gran
presso la camera di gonsi di fore: / ché dentro siede amore, /
avete in vostra man dentro e di fore, / ch'amor mi sbatte e
pedagogo. bestiario moralizzato, 1-133: fore de presgione seismo certamente, / onde
qua le non stava volentieri fore de casa. anco ce fu la moita
core; / e d'esso istando fore / lo fa sentir, ché ci pon
aversitate / che, qual mira de fore, / vede la morte sotto al meo
ardire / che faccin motto venendo di fore, / per soverchianza di molto dolore.
meo core, / che non mostri di fore / non posso, tanto sostener m'
facte cossi artificiosamente e composte che da fore no nce paressero e che nullo omo potesse
tiempo quilli m cavalieri nascusi potessero insire da fore. sabbatini, 100: sia il
/ sterpato e svelto infin dal centro fore / del bel fianco sparato il cor
, i-572: ben ho veduto giocando da fore / li selvagi sparveri / prendere,
/ e leva quella per piager di fore. fiore [dante], i-144-4:
che eo porraio avere lo palladio de fore la mura de troia, eo ve lo
so sommersi, / dentro e da fore oppressi d'amore spelagato. s. bernardino
di s. alessio, xxxv-1-25: gesso fore e via tenea / em quillu ke
, crudele con pietade, e vegnon fore. -tendenza allo spendere senza freno
le spexe del comun, corno è de fore, de tale e de dazite,
se non quanto madonna è de mi fore / e uno poco di spirito ch'
, 02-6: annichilato so dentro e de fore / en ciò che se può dire
/ che de lo mio petto è fore / e dimora in sua balia. anonimo
ententi a lo veghiare, / che de fore so assediate -da color che voi
; / poi che n'ha tratto fore / per sua forza lo sol ciò che
). guittone, ii-iii-41: fore semo de casa nostra in istraino paie-
un astone. e dapoi caccia fore il bastone, e tagliala la pasta larga
s. francesco, 2-146: se metteva fore la lingua, e poi la remetteva
su a la coperta, non pò svaporare fore. ugurgieri, 265: la grande
/ che mi fa svaporar dentro e di fore. svaporatàggine, sf. mancanza
ii-xxix-3: in sembrante può essere amor di fore, intenzione tacit'i. cambio.
fieschi, tutte gettano / la lingua fore ». aretino, vi-746: quatro alice
sì gran pianto per gli occhi mando fore, / che tanta acqua non versan dua
e penitenza / si reformi dentro e fore. malvicini, lxv-261: di cristo ella
pur quel che s'apre a noi di fore, / le rive e i colli di
necessità convenne a loro stare sotto uno tetto fore della città, dove le persone fuggivano
della città, dove le persone fuggivano fore dalla via quando piovea. -copertura
: pietro uno coltello / encontenente tresse fore, / l'orecchia a uno ta-
tante intorno a sé, dentro e di fore / ha ant. colato, passato attraverso
fede / a'suoi begli occhi tralucesse fore. castelvetro, 1-33: bisogna, che
tutta lor tramessa, / mandò de fore col voler suo bieco / per misser azzo
per tutto ciò noi tragge ancor di fore, / compreso nella fiamma tramortita.
femina e de mesa notte gessio de fore de roma. 14. intr
dolermi / e mia vita tranquilla appar di fore, / ahi! simulata gioia in
non saccia, o voi ne siate fore. = comp. dal lat
core, trovamolo rescaldato, e potemolo mandare fore de la boc ca caldo
desianza, / e de lor segnoria traggeme fore. anonimo genovese, 1-1-193: fo
: di's'io veggio qui colui che fore / trasse le nuove rime.
... possa avere trasanna da fore della dieta casa. bernabei, 203:
quella smarrita / ch'a questa ora vien fore? / o pazia o amore costei
e del profondo / surgono i vizi triunfando fore. calmo, 2-336: muora la
serrai ponito! / stenni lo capo fore, / ch'io te lo mozzo collo
tubo di lava: struttura tubolare che si fore. cecchi, 3-190: nel diagramma
o un poco più, et cavale fore. galileo, 4-2-286: le lamine.
de la caverna non po'escalare e uscire fore, emperei ò k'è bene batata
non vuol per nulla ch'egli sbuchi fore. brusoni, 7-148: drusilla..
, / non potendo capervi, esce di fore, / e mostra altrui cantando la
.. ma alcune sono che gettano fore cenere e sulfo, dove il terreno senza
intendere per tucto lo corpo dentro et de fore là dovo è la sange. salvint
troia e de roma, v-160-104: gessio fore de troia con granne multitudine de cavalieri
chiose cagliaritane, 112: com'elle fuore fore el monisterio erano secure del monistero che
sì gran pianto per gli occhi mando fore, / che tanta acqua non versan
eo per alegreza grande: / versola fore e non ò ove l'asconda. crescenzi
di s. alessio, xxxv-i-25: gesse fore et via tenea / em quillu ke
/ del castelo la intrata dentro e fore / pur che la roba nostra sia salvata
ha [alla pietra preziosa] tratto fore / per sua forza lo sol ciò che
, / senza far motto venendo di fore. sacchetti, vl-22: poi che giugne
, / dall'angelica bocca ode uscir fore, / a voi sola volgendo i sensi
: alcune [fonti] sono che gettano fore cenere e sulfo, dove il terreno
cocere le zucche con acqua e poi caccia fore l'acqua quanto più poterai. ariosto
: e1 donzello messe la bocca di fore / e fece un zufolo sì fortemente