un dito grosso come un regolo da forcola. pascoli, 245: un uomo
un dito grosso come un regolo da forcola. soffici, ii-300: guido, molto
le legne. -scalmo biforcuto, forcola. ca'da mosto, i-119:
, 258: sostentandosi il piede della forcola r nel fondo della buca s, dove
1292 a bologna); v. forcola. forcellare, intr. con la
sostegno. - milit. ant. forcola. - anche al figur. fr
, a gradino, terminato in una forcola tagliente. -lunga pertica terminante con due
. bocchelli, ii-69: prese una forcola delle lavandaie che venivano di giorno a sciorinar
vogano più remi in piedi e senza forcola. citolini, 326: gl'istrumenti di
il suo arrigozzo stava dinanzi alla prima forcola, posto che è solito darsi al
posto del babbo, dove c'è la forcola nuova. d'annunzio, iv-2-837:
circondata, cominciando dal iugulo, cioè forcola superiore, fino al termino del septo
. 5. locuz. a forcola: a forma di piccola forca.
3-127: levò un cancelletto di legno a forcola e a stanga, passò per un
t'accarezzerà. = v. forcola. forconare, intr.
cui nelle imbarcazioni più elegantemente attrezzate a forcola (baleniere, iole, ecc.
; e un mozzicone di remo, una forcola consunta, una gottazza senza manico davano
, a gradino, terminato in ima forcola tagliente. -a gradino a gradino,
gondole e di altre imbarcazioni venete; forcola. dizionario di marina, 266:
con le punte di ferro; forcola. tommaseo [s. v
si usa laterale e solitario sur una forcola, maneggiato da un solo ritto in
di alcuna reste di aglio, ai qualche forcola di cipolle. carena, 2-284:
terza. = deriv. da forcola. fordista, agg. (