preparargli il beverone, a passargli la forcata giusta di fieno. 2.
larghezza del collo. quanto ha dalla forcata dello stomaco al bellico, tanto è
/ poi è di rame infino alla forcata: / da indi in giuso è tutto
/ poi è di rame infino a la forcata. g. villani, 4-7
= deriv. da forca. forcata, sf. la quantità di paglia,
caino el quale abbia in spala una forcata di pruni. bocchelli, 1-iii-479: sostando
preparargli il beverone, a passargli la forcata giusta di fieno. 2.
il romanzo importato, che sia una forcata nel letame sociale alto o basso.
e pazza ascensione. giunse trafelato sulla forcata, che la tormenta del fandango aveva raggiunta
che basta, quale rende mobile essa forcata col peso del pezzo sopra. inventario di
alfonso ii d'este, 3465: una forcata di ferro per l'artiglieria.
/ poi è di rame infino alla forcata. alunno, 1-195: 'forcata '
alla forcata. alunno, 1-195: 'forcata ', è la forcella del petto
. marino, vii-246: quanto ha dalla forcata dello stomaco al bellico, tanto è
terminavano pure ne'due rebbi della coda forcata. 2. arald. attributo
/ poi è di rame infino alla forcata: / da indi in giuso è tutto
preparargli il beverone, a passargli la forcata giusta di fieno. 23.
per traverso la metà della bocca una forcata di spini. periodici popolari, i-42:
nella croce dei rami e nella 'forcata 'dei sostegni fra un ammasso indiscreto di
poi è di rame infino a la forcata. petrarca, 27-8: s'altro
, / poi è di rame infino alla forcata. guido da pisa, 1-67:
/ poi è di rame infino a la forcata. idem, inf., 27-11
dopo mille strani pensieri, ella fu forcata dire: « fa'di me ciò che
a preparargli il beverone, a passargli la forcata giusta di fieno. -con