sino all'uncino d'una sorta di forca rusticale, e rimase pèndulo con la
due spigoni di ferro battuto aculeano la forca anteriore [della bicicletta].
. ormeggiare con due ancore disposte a forca (l'una distante dall'altra e
3. rifl. figur. disporsi a forca. viani, 19-136: la mattina
fossa. = deriv. da forca (v.). afforcato1 (
, agg. impiccato; appeso alla forca. bocchelli, 12-339: più tardi
, agg. marin. disposto a forca. viani, 19-434: i pennoni
fatto con due ancore, disposte a forca. viani, 19-325: gli ormeggi
; ormeggio con due ancore disposte a forca. = deriv. da afforcare2.
: mangiapane a tradimento, allievo della forca, come ti permetti di ridere?
tra la selva e la semina, la forca e la lettiera delle pecore.
angelicato impiccatore, / l'angelo della forca sempiterna. angelichézza, sf.
gli spagnoli dicono 'horca 'la forca. idem [s. v.]
. ahorcar (deriv. da horca 'forca ', dal lat. furca)
. -avanzo di galera, di forca: pessimo soggetto. beltramelli, i-44
nel sottosuolo (di varie foggie: a forca, con anse, ricurva in mezzo
vista / e bindoli fa poi degni di forca / con un empio pensar macchiavellista.
giunsi a buon punto a piè della forca, dove già stavano per esser appesi cinque
f. frugoni, xxiv-987: la forca divenne macello, e 'l carnefice che
volesse dirmi: -eppure finirai con la forca. -ed io allora: -bello
lasciati nei solchi. 2. forca a due rebbi, con manico di legno
[usi] un bidente, cioè forca con due punte, e questo è il
. dividere in due a guisa di forca. cattaneo, ii-1-156: forse in
estremità è biforcata, ed ogni rebbio della forca è aperto in punta. vallisneri,
, doppio 'e furca 1 forca '; umbro biforco * lunghezza tra
/ e bindoli fa poi degni di forca / con un empio pensar macchiavellista.
potuta toccare per quell'atto, la forca, il boia, non si sarebbe
ho già viste aggirarsi / sotto la forca dell'impiccato / ed una geme e
giunsi a buon punto a piè della forca, dove già stavano per esser appesi cinque
parria... / sotto l'infausta forca un impiccato, / quando 'l boia
3. corda usata per impiccare; la forca stessa. pannuccio dal bagno, xxxv-1-304
esser egli padrone de'lacci, signori della forca e re de'capestri. marino,
, ecc.): degno della forca. silone, 39: « ci
. figur. ant. persona degna della forca, scellerato, scapestrato. alberti
8. locuz. -cappuccio di fuligno: forca (per la somiglianza di suono con
altri in fatto la chiama carne da forca. panzini, iv-113: *
f. frugoni, xxiv-987: la forca divenne macello, e 'l carnefice che
l'angelicato impiccatore, / l'angelo della forca
, v-2-468: l'incendio, la forca, la scure, la mannaia, lo
, 1-41: fece gridare pena la forca a chi mettesse fuoco in alcuna parte della
meritava quella morte, ma meritava la forca e la sega o 'l cavalletto tagliente
, triste, malvagia, degna della forca. -anche semplicemente: scavezzacollo. boiardo
1 latini pure dicevano furcifer, e noi forca. -spreg. cavezzàccia.
e pericoloso ribaldo, ogni pendaglio da forca, è cavia benemerita: della farmacopea
dire? meritereste ambidue di maritar ima forca, ghiottoni. -lurco, se questa
intorno a un ciurmadore radunasi prima qualche forca di ragazzo fuggitosi dalla scuola, poi
-letto a tre colonne: la forca. cippi, 5-44: che pigli
e feron il bacchettone, anche sulla forca meritata, col collo torto. =
non violare le leggi, che la forca o la ruota. manzoni, pr.
selva di noci, tutta a frutti di forca. -figur. bembo,
tiranni; che, non potendo la forca, si servono della gogna. montanelli
gelicato impiccatore, / l'angelo della forca sempiterna. rosso di san secondo,
con i bracci finiti a foggia di forca; croce di gerusalemme o a tau
! ghiottoni, scellerati, pezzi da forca, carni da flagello. 2
delle reni, era la pena della forca a chi faceva la fica sul viso.
? bocchelli, 13-69: ha condotto alla forca più gente la compassione, che i
] ancora al buio, con una forca di ferro dentata, che i pescatori
'naso'o 'dente', quella parte della forca che è prominente al di sopra del bianco
simulatrice, che accusa e mena alla forca colui che ha tradito, può destare
pella destra via; e l'altra forca è agevole via dell'infemo, siccome il
di fucile, giacché mancava una settima forca. d'annunzio, i-401: ogni
, ed il viceré fece piantar una forca innanzi la porta del vescovato, con
il barigello, non avendo trovato la forca preparata,... ordinò che fosse
sono il digitale, la falce e la forca quando miete, la zappa, la
livido! verga, 3-227: la forca è fatta pel disgraziato. moravia,
marino, 7-112: ma da la forca in su quel che si vede /
qui gabbato il boia che a la forca / t'aspettava col diavolo! or
. cecchi, 299: eh! forca, forca, tu vuoi il dondolo /
, 299: eh! forca, forca, tu vuoi il dondolo / del fatto
; / ma più se in piazza una forca si pianta / per far giustizia del
. carducci, iii-24-452: oh fate forca, fate forca allegramente, onorevoli:
, iii-24-452: oh fate forca, fate forca allegramente, onorevoli: già di cotanta
tre effe: festa, farina e forca; indegna di un popolo libero e cosciente
, « forcaiuolo », rispose che la forca è uno strumento politico, non i
scandali, deserto ai bilanci: fanno forca, burlando il maestro. imbriani, 3-22
è l'entramento suo, ove è la forca delle due vie. regola di s
tare, come le scale su la forca, si trovassero equidistanti fra loro.
: resta [fra le pene] la forca, con alcune esasperazioni usate negli atroci
della sua scuola: banditi, scampati alla forca, schiuma di ribaldi.
gente macerata dah'internamento e scampata alla forca ci tenesse un poco ad opporre la
dargli torto; e cangerei la sentenza della forca nell'esposizione della berlina. tommaseo
l'oro, il fuoco e la forca. = voce dotta, lat
tali / sono di razza che di forca è degna. pananti, i-187: con
f bastano, farina, festa e forca. 2. in numerosi casi
fabbricarci con le nostre stesse mani la forca. -ant. porre, collocare
! esaltata da quattro impostori degni della forca! baldini, i-579: conobbi in quel
(590): era rizzata [la forca] in quel luogo, e non
cicognani, iii-2-67: « stamani faccio forca: oggi andremo tutti, verrete anche
orgon, fu intraveduta nell'aria una forca donde penzolava un fantoccio insanguinato. gentile
coi denti... ti fan la forca tutti quanti. se sei gatto ti
, 25-104: il serpente la coda in forca fesse, / e il feruto ristrinse
/ che 'l serpente la cosa in forca fesse, / e il feruto ristrinse
giunsi a buon punto a piè della forca, dove già stavano per esser appesi cinque
teste intorno e tanti quarti / fa da forca la casa, e tu da boia
no: uno [diavolo] con una forca mi voleva inforcare; uno con un
sovra le rive. / ma da la forca in su quel che si vede /
. -figliolo di cane, figliolo della forca: come ingiuria. p.
e all'altra colonna a modo di forca, e poi dalle parti, e nel
si piglia ancora al buio, con una forca di ferro dentata, che i pescatori
quanto ne può pilliare con una piccula forca. sacchetti, vi-112: un paiuolo le
le dieron per targhetta / con una forca per doppia vendetta. crescenzi volgar.
v-1004 (10-2): colla sua forca / in man, le paglie e trite
grano. carena, 2-205: * forca ', ramo rimondo, lungo circa tre
il digitale, la falce e la forca quando miete, la zappa, la
e l'altro corno / de la bicorne forca i lini attorti. boriili, 2-294
angelo di dio gli dette uno bastone con forca di sopra, quasi come gruccia.
vogano più remi in piedi e senza forca come ho detto di sopra.
si piglia ancora al buio con una forca di ferro dentata che i pescatori chiamano
modo che la terra cuopra sì la forca che paia che tre ramitelli del fico
le rive. / ma da la forca in su quel che si vede / ha
note al malmantile, 2-587: 'forca '... quel legno del
, fatto ancor egli a foggia di forca. -giogo dei buoi. -forche
il sesto dito della mano, la forca rinforza di tre sostegni di ferro le gambe
peccati. savonarola, 8-ii-320: la forca, dove si castigano e puniscono e'tristi
cui gloria andò a terminare in una forca alta cinquanta gomiti da terra. botta
botta, 4-403: il viceré fece piantar forca innanzi la porta dell'arcivescovo, con
fronte a le sue schiere / la forca; e ad impiccar questa ribelle / genia
stella avezzo / a morire o di forca o di prigione. lanzi, ii-335:
atroce che espiò con la morte di forca. verga, i-142: il brigadiere
lo minacciò sin della galera e della forca. -figur. persona degna d'
u'diavolo / è rimasto or quella forca? debbe essere / a dar la caccia
a tornare? tu vorrai diventar una forca, sì? forteguerri, 6-143: e1
, fattorino di timido, che era forca bene, portando la insalata a casa,
amore; / ch'egli è una forca, ch'egli è un mariuolo. pirandello
un mariuolo. pirandello, 6-17: una forca di figliolo... aspirava a
che il 'dixit '. -forca, forca; se tu non mi lasci stare.
55: tu mi capiterai alle mani, forca, forca. goldoni, iii-535:
tu mi capiterai alle mani, forca, forca. goldoni, iii-535: eccolo quel
appicchino. -con uso modale. da forca: perfido, malvagio, iniquo;
piena di doglianze contra un soggetto da forca. -iron. piacere da mille
, / torcendo in su la venenosa forca. idem, inf., 25-104:
25-104: 11 serpente la coda in forca fesse. gelli, 15-ii-125: la
egli dice ch'era armata d'una forca, a guisa di quella degli scorpioni.
: / che sta nel lago da la forca in giuso, / e mostra il
suo corpo in quella veste, quella forca delle sue braccia e delle sue gambe.
ebbe due posterie; l'una alla forca di campo corbolino. buti, 1-27:
l'entramento suo, ove è la forca delle due vie. diodati [bibbia]
è quella meretrice ch'era in questa forca di via in su la strada?
arrivato ad un bivio, con la forca di due strade davanti. -geogr
5-224: il sole che usciva tardi dalla forca del timbrone e del sellao aureolava le
là è il ponte del freddo, forca selvaggia e insidiosa dove molti uomini probi
strumento mostrano realmente la figura di una forca. 10. teatr. l'
più nella locuz. tose, fare forca). moniglia, 1-iii-200: -il
. / vo, vo, voglio far forca. -a questa fatta / si replica
. 13. locuz. -a forca: con due estremità che si allargano
dove stiamo noi altre? -andare alla forca, finire sulla forca: essere condannato
? -andare alla forca, finire sulla forca: essere condannato all'impiccagione; fare
. a finire, per esempio, sulla forca. e. cecchi, 3-152:
, 3-152: alcuni infelici finiscono sulla forca. -andare, mandare sulla forca o
sulla forca. -andare, mandare sulla forca o alla forca: andare o mandare
-andare, mandare sulla forca o alla forca: andare o mandare al diavolo (
6-126: li avrebbe mandati tutti quanti sulla forca volentieri. -cacciare alle forche
forche a dargli moglie? -dire forca di qualcuno: parlarne male, dirne
febo. soltanto l'altro giorno diceva forca della nene e dei suoi.
e santa candida. -fare la forca: causare, provocare gravi danni a
ammogliato che à fatto per un'ora forca dalla moglie. bartolini, 4-231: siccome
5-73: toccava a lui fare la forca ai partigiani che sono morti come mosche
forche e di moine. -minacciare la forca; condannare, condurre, menare,
, condurre, menare, trascinare alla forca: comminare, pronunciare o eseguire una
lor clericato, perché furon banditi la forca e confiscati li lor beni. castiglione,
si domandava tobbia. essendo giudicato alla forca et al fuoco, ne fu parlato
, iii-2-204: si minacciava loro la forca. d'annunzio, v-3-627: scovato dagli
degli impiccatori e lasciarsi trascinare brutalmente alla forca. -stare sulle forche: trovarsi
le cattive compagnie conducono l'uomo alla forca. idem, 66: tre furfanti fanno
idem, 66: tre furfanti fanno una forca. idem, 153: forca vecchia
una forca. idem, 153: forca vecchia spia nuova. -chi ruba
sé. -chi ha da morir di forca, può ballar sul fiume: chi
, 138: chi ha da morir di forca, può ballar sul fiume.
. che è degno della pena della forca; che merita di essere impiccato.
or se così rubando non meritate la forca, quale domine sceleratezza è forcabile?
forcabile? = deriv. da forca. forcàccio, sm. marin
ciascuno dei madieri a forma di forca collocati nelle estremità prodiera e poppiera degli
poppavia. = deriv. da forca. forcaìno, sm. ant
divorollo. = dimin. di forca. forcaiolìsmo, sm. l'
, « forcaiuolo », rispose che la forca è uno strumento politico, non i
da scuola. = deriv. da forca; il termine fu coniato alla fine del
tronco. = deriv. da forca. forcarne, sm. marin
di legname che hanno forma di forca e che costituiscono gli elementi per i
inforcati. = deriv. da forca, col sufi, collettivo -ame.
gran forcarie. = deriv. da forca. forcata, sf. la quantità
di foraggio sollevata con un solo colpo di forca. landino, 132: nella quale
2. colpo dato con la forca. - anche al figur. faldella
4. sostegno a forma di forca e, in partic., quello
divise in due rami a guisa di forca. = deriv. da forca.
di forca. = deriv. da forca. forcato2, sm. ant.
forcato2, sm. ant. grossa forca, forcone. boiardo, 2-11-29:
i forcati. = deriv. da forca. forcatura, sf. ant.
2. taglio, fenditura a forma di forca; biforcazione negli zoccoli delle unghie di
forcatura. = deriv. da forca. fòrce, sf. (
balistica. 12. geogr. forca. 13. forchetta del guanto (
fronte. = deriv. da forca. forchétta, sf. forcella
. 3. lunga pertica terminante a forca usata dagli artigiani della seta per rimescolare
terreno e terminante nella parte superiore a forca, sulla quale veniva collocato l'archibugio
. = » dimin. di forca. forchettàia, sf. operaia
forchetta. forchétto, sm. piccola forca per lo più a due punte
punte; asta che termina a forca usata per attaccare o staccare oggetti posti
carena, 1-234: 'forchetto', forca di ferro a due rebbii, con
3. asta di legno a forma di forca usata per impedire l'arretramento delle carrozze
. = * dimin. di forca. forchéttola, sm. (
cucina. = dimin. di forca nel significato figur. di 'persona
l'addentò. 2. grossa forca di legno usata per sostenere le viti
da forchetta. forchino, sm. forca con tre punte disposte a triangolo,
ecc. = dimin. di forca. forchiùdere, tr. (
. forcina, sf. piccola forca. citolini, 52: l'
maglio. -asta che termina a forca usata come sostegno. - milit.
come oracolo. = dimin. di forca. forcinèlla, sf. piccola forcina
a forcinèlla: a forma di piccola forca. banti, 6-97: erbetta verde
forcino, sm. ant. forca. buonarroti il giovane, i-307
prua. = dimin. di forca; nel significato n. 2 è voce
'. fórcola, sf. piccola forca usata per i lavori agricoli.
. a forcola: a forma di piccola forca. bocchelli, 3-127: levò un
. fùrcùla, dimin. di furca 1 forca '. fèrcolo, sm. ant
fèrcolo, sm. ant. piccola forca. buonarroti il giovane, 10-939
il colpo. = deriv. da forca. forconata, sf. colpo dato
in mano una forcona. -grossa forca di legno usata come sostegno soprattutto per
forconi. = acer, di forca. forculare, agg. anat
osso forculare: osso a forma di forca che si trova alla sommità del petto
petto. = deriv. da forca. forcutaménte, avv. a
forcutaménte, avv. a forma di forca (con particolare riferimento al gesto di
forcuto, agg. che termina a forca (un'asta, un attrezzo
lingue forcute! = deriv. da forca. fordiano, agg. che
. marino, 7-112: ma da la forca in su quel che si vede /
/ l'ombra ammonitrice d'una immensa forca: / e vi pendano immondi spettri
; il 4 pudore 'e la 4 forca '. leopardi, v-555: il
333: né le fiere, né la forca, né fuoco, né tormenti,
del nemico, fece il suo tiro da forca vecchia, pensata insolente da frusto praticante
0 fucilato dietro un pino o sulla forca. pascoli, i-291: tutti i
fare, almeno per impiccarmi ad una forca. de marchi, i-348: povera gente
(146): essendo giudicato alla forca et al fuoco, ne fu parlato al
lei ben uxato, / ritornò ala forca che lasato avia, / e trovò
furcifer -eri, comp. da furca * forca 'e dal tema di ferre *
(anche sm. fustino). forca a tre rebbi, tridente; fiocina.
bastonarvi i pesci, un pendaglio da forca ». = comp. dall'imp
, « forcaiuolo », rispose che la forca è uno strumento politico.
schivi la condanna alla galea o alla forca. g. gozzi, 1-43: l'
e gentile, / pulita e tonda per forca ridulla, / per impiccarvi su la
forche: furfante matricolato, pendaglio da forca (come ingiuria). berni,
arabi. gibétto1, sm. forca, patibolo. -al figur.:
giubbétta, sf. ant. forca. pulci, 24-41: va'
. giubbétto2, sm. ant. forca. dante, inf., 13-151
di monete... essendo giudicato alla forca et al fuoco, ne fu parlato
assassinio, un giudizio criminale e la forca: dalla cima dell'aracinto andiamo a
arrivato a tempo a far impiccare sulla forca pubblica certo filarenzo calzamaglia o, come di-
libri manoscritti [per i condannati alla forca o alla decapitazione].
quivi lasciato per uno de'piedi impiccato alla forca. negri, 2-1126: implorata dall'
: e nel proprio nostro linguaggio * forca 'e * giustizia ', per
non si fa più memoria del povero forca, cagion del vostro giubilo. a.
di dio gli dette uno bastone con forca di sopra, quasi come gruccia.
guisa tal trattolli / che stimavan la forca un gran guadagno. g. gozzi
guizzava, / torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scorpion la
, / torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scor- pion
quello impalare. granucci, 1-24: la forca, lo 'mpalare, il rompere sulle
l'austria, tal d'austria la forca or ei guarda / sereno ed impassibile,
. e letter. impiccare, appendere alla forca, uccidere mediante impiccagione.
è costante voce che salendo sulla forca avesse detto « muoio per la patria,
/ ogni viltà, sin che la forca impera! saba, 25: mamma,
guida. 2. appeso alla forca, al capestro, impiccato: ucciso
fermarsi in parigi, 'pena la forca '. savinio, 1-53: udii chiamare
nasino all'insù,... quella forca delle sue braccia e delle sue gambe
: vai al diavolo! andate sulla forca! (ed è una forma d'imprecazione
, 2-399: appeso alla traversa della forca dondolava il cadavere di giovan- brando impiccato
furfante, delinquente; persona degna della forca, ribaldo. m. franco,
agg. ant. che è degno della forca. f. d. vasco
intenerirsi sulla sorte degli assassini appiccati alla forca. landolfi, 8-33: ella era almeno
un impunito, per un pendaglio da forca. banti, 11-122: la loro faccia
1-521: tu inalberi la tua forca anche nel paese dei datteri.
servo alle due estremità delle corna della forca, di maniera, che 'l collo
servo restasse incastrato tra'due corni della forca. milizia, vii-418: noi coltiviamo il
inchiodato per la lingua al piedestallo della forca il dievischia banditore, in modo tale
/ il collo appesi ad un'infame forca. casti, iii-250: sono incredibili le
legno, che ha in cima una forca di ferro a due rebbi; e serve
afferrare, attanagliare, sorreggere con una forca (o con qualcosa di simile);
diavolo, inforcandolo; cioè, fatto forca delle braccia, afferrandolo. palazzeschi,
. ant. e letter. appendere alla forca, impiccare. plutarco volgar.,
', che anche si dice * far forca ', vale prender la vacanza da
e il pugnale uniti in modo di forca; colpire l'avversario con un'inforcatura.
* infurcdre (denom. da furca 4 forca, forcone ', col pref.
prendere in una sola volta con la forca. = femm. sostant. di
5. ant. impiccato, appeso alla forca. plutarco volgar., 169:
operaio addetto a rimuovere, mediante una forca, i foraggi, la paglia, il
e il pugnale uniti in modo di forca. docciolini, 73: gli metterete
582: il serpente fesse la coda in forca, inforcellandola in due parti,.
arbori, per essere intarlati o guasti nella forca, l'acqua che piove si fermasse
, che meritaste d'esser inquartati nella forca! e non moriste impiccati?
carro diretto a portare il reo alla forca. c. e. gadda, 6-265
sepoltura presto lo cavava; / verso la forca poi forte lo strasinava. l.
* appiccar con li altri sopra la forca. gemelli careri, 1-iv-287: le balie
f bastano, farina, festa e forca; doveva e poteva dirlo egli borbone,
.: pena di morte mediante la forca. giamboni, 4-312: fue trovata
, 1-192: il viceré fece piantar una forca innanzi la porta del vescovato, con
a uno strano patibolo, in cui una forca bianca incorniciava una parete di legno nero
laccio a capofitto. -laccio di forca, laccio del diavolo: persona disonesta
tu ti mettessi con quel laccio di forca? -mettere il laccio al collo
ultimo di fucile, giacché mancava una settima forca. -non avere di che comprarsi un
3. cappio, capestro, forca. giamboni, 4-301: altri per
. -andare come il ladro alla forca: andare in un luogo contro voglia
vi andai / come il ladro alla forca, dubitando / che, partito io,
ladro non passa le forche: v. forca, n. 14. 11
, 148: tòlmeti dinanzi, ladroncello da forca, malvagia e pessima génerazion che vui
lanterna parigina: lampione stradale usato come forca dai rivoluzionari francesi. carducci, iii-17-173
la lana sucida; dimenando questa con forca o bastone, per uno zaffo da basso
all'improvviso e si posò su una forca. -intr. d'annunzio
-letto a tre colonne o di balocchino: forca, patibolo. lippi, 3-55
, 115: in alto la forca era levata / quando giunse malgise e
trasversale che comporterebbe il sacro simbolo della forca? della forca antica, romantica,
comporterebbe il sacro simbolo della forca? della forca antica, romantica, patriarcale, non
sta per celebrare fra l'uomo e la forca, e ringrazino dio se per amore
lo descrive nell'agonia o magariddio sulla forca. = comp. di magari
di diogene]... la forca è la calamita di tutt'i tristi.
nulla di meno... la forca aveva quasi perduta la virtù magnetica,
, allora, era come è oggi la forca, dove si castigano e puniscono e'
del libertinaggio e dell'empietà. -alla forca i tolleranti! -poco attendibile.
. per le carogne pigre; la forca per le carogne maliziose. -sostant.
contro quella peste di malnati vagabondi da forca che avevano fatto il * 48 nella
. 16. -mandare alla o sulla forca: v. forca, n. 13
-mandare alla o sulla forca: v. forca, n. 13. -mandare alla
, pose in mezzo la piazza una forca, una mortatoria e un coltello,
. pose in mezzo la piazza una forca,... le menecte, ferri
:... i lacedemoni in questa forca appiccano 1 ladri,...
dei tre effe: festa farina e forca. 3. figur. bonaccione
con la poesia più d'una « forca », o marinatura della scuola,
anni prima che nascesse al mondo quella forca del re carlo ix! oh andate un
matteo d'arcetri. -maritare una forca: essere impiccato. guarini, 423
dire? meritereste ambidue di maritar una forca, ghiottoni.
: lingue da galera, / lingue da forca, lingue di demonio, / ch'
. locuz. -maturare un frutto per la forca: favorire o tollerare la depravazione di
di stagione maturato quel frutto per la forca, badando principalmente al mal genio del
. gozzi, i-8-117: sgraziato! forca! quali ingiurie tu ci abbia fatte,
diavolo, inforcandolo; cioè, fatto forca delle braccia, afferrandolo. -ant
di sangue. bocchelli, 1-iii-477: colla forca rivoltava e scioglieva i mannelli del fieno
atroce fatto, che fa andare giustamente alla forca il padre, la figlia, il
ladro cominciò a temere / che in forca la galea saria cangiata: / andò
, 224: quello è un mobilùccio da forca, così iddio ne lo scampi.
una crida, che in pena de la forca alcuno non osasse molestar la roba di
tanto che fu nova- mente condannato alla forca e alla confisca. ma tenne la
di ferro, ch'è attaccata alla forca o gruccia. = comp. dall'
: comportarsi da delinquente, rischiando la forca. sercambi, 1-i-391: dal padre
. -chi ha da morir di forca, può ballar sulfiume: v. forca
forca, può ballar sulfiume: v. forca, n. 14. -chi non
. pose in mezzo la piazza una forca, una morsatoria e un coltello, un
pel circo massimo un servo battuto sotto la forca. p. del rosso, 190
'naso'o 'dente': quella parte della forca che è prominente al di sopra del bianco
6. cappio per impiccare, capestro; forca. - anche nella locuz. farsi
degno di nodo ': cioè merita la forca. -essere il capo del nodo
la tirata. -sotto la forca domandò: « / / nodo scorre?
mai sentito di quello che sotto la forca domandò « il nodo scorre? ».
/ che 'l serpente la coda in forca fesse, / e 'l feruto ristrinse insieme
fatti con diverso gusto, per mandare alla forca, alla galea, al presidio i
mattina per tempo fu immediate levato dalla forca e portato a seppellire, senza che si
di compagnia lasciossi inviluppare nel laccio della forca ed offuscar d'infamia. s.
uno; onde, per iscansar la forca, si fece frate. leopardi,
non prendono sgomento come della sorella della forca o dell'oppignorazione. = nome
di costrizione fisica. - anche: forca, capestro. dell'uva, 146
/ che 'l serpente la coda in forca fesse, / e 'l feruto ristrinse
-saltare senza orma: scalciare sospeso alla forca, essere impiccato. g. m
berto mugnaio sott'una bella et orrevole forca essersi fermato. baruffaldi, i-71:
lo dico io!... una forca, in mezzo la piazza..
ha per lo più due rebbi. la forca a tre rebbi, di cui si
condannato al palo. -trave verticale della forca. brusoni, 434: vedutosi il
: fu condotto [calvi] alla forca in carrozza... sulla spianata
sopra di dui legni a modo di forca per sostenerla. = femm.
fatto incorso e incorra in pena della forca. 9. spreg. passatoiàccio
che pare quella di un impiccato sulla forca (la collocazione, la posizione di
ai condannati dalla giustizia (croce, forca, mannaia, ghigliottina, sedia elettrica
di tirare i piedi a'condannati alla forca, con una catena di ferro che
: faccia da patibolo: d'uomo da forca. ghislanzoni, 4-82: volgiti costà
dei birri, a un pelo dalla forca. verga, 3-131: i malavoglia furono
toscani, 52: uomo peloso, o forca o lussurioso, o matto o avventuroso
è in parigi, alla pena della forca. pulci, 25-195: manderò poi
-figur. pendaglio da o di forca: malvivente, canaglia; persona malvagia
in coperte svolazzanti; due pendagli da forca, con un'aria fuggiasca. bacchelli
gente da corda, che buoni pendagli di forca erano i 'cappelletti '! calvino
1-251: fa'alzare quel pendaglio di forca di tuo fratello. 4. correggia
incominciata: già dall'alto di una forca penzolava inerte col capo ripiegato, gli
contro quella peste di malnati vagabondi da forca che avevano fatto il '48 nella sua
per sé: questa non è mica la forca caudina. -attaccare frontalmente il
a; / mai ella non a forca niguna / contra la gola q'è enportuna
ch'io sono a te come la forca al fieno. straparola, 2-2: chiamò
i-1-192: il viceré fece piantar una forca innanzi la porta del vescovato. bellori
fausto da longiano, iv-256: o forca, tu sei nata fra 'ladri
, 75: -gli è una vecchia forca costui, -disse il paron checco,
la testa e la portò alla piccota ovvero forca, mostrandola a tutti.
inchiodato per la lingua al piedestallo della forca il dievischia banditore, in modo tale
i suoi servi condannandogli a portare la forca pe'luoghi pubblici e frequentati: la
dalle battiture e il più al vituperio della forca il supplizio della croce aggiugnessero. carducci
10-149: l'auspicato pendaglio della gran forca inforcò invece la bicicletta e divallò subito verso
lasciato per uno de'piedi impiccato alla forca, e dopo non molti giorni,
il popolo, acceso fuoco alla medesima forca, restò mezzo abbruciato. c. i
avesse per lo circo flaminio sotto la forca a tormentare, prima che la moltitudine
penosa per gli arabi. una semplice forca, piantata sulla bocca del pozzo,
quivi puosero l'asedio, e per forca l'ebbono. la qual terra è in
-ricorrere al pozzo per fuggire dalla forca: scegliere un male che si ritiene
talvolta ad un pozzo per fuggir dalla forca. 24. prov.
non abbi parole, raspare fieno con forca né con altro ingegno per neuno modo,
g. gozzi, i-8-117: sgraziato! forca! quali ingiurie tu ci abbia fatte
asburgo, quando t'accorgesti / che forca e cappi a puntellare il trono / non
avesse per lo circo flaminio sotto la forca a tormentare prima che la moltitudine venisse
preposto. della porta, 7-31: forca mio, so che sei furbo di giudicio
il nemico... alla forca. l'uomo non è soltanto naturalmente
due spigoni di ferro battuto aculeano la forca anteriore. -nell'imminenza del
l'uso di congiugnere all'ignominia della forca la flagellazione e la morte. p.
scomunicato ed il viceré fece piantar una forca innanzi la porta del vescovato, con
mattina per tempo fu immediate levato dalla forca e portato a seppellire, senza che si
, a parlar pulito, meriterebbe la forca. c. e. gadda, 271
l'uso di congiungnere all'ignominia della forca la flagellazione e la morte. faldella,
s'impiccava per il collo ad una forca e con le verghe si batteva tanto
, / torcendo in sù la venenosa forca, / ch'a guisa di scorpion
d'asburgo, quando t'accorgesti / che forca e cappi a puntellare il trono /
intanto il punto giace nello scansare la forca, figliuoli miei, e attendere tempi migliori
è quello che tiene il borga lontano dalla forca e che tolse quasi al meritato
per cui in olanda lo aspetterebbe la forca. = comp. da quartiere'
me, mando qualcuno a morir sulla forca. -con valore aggett.
, la prospettiva della... forca! nievo, 768: infelice martoriatevi,
tal modo che la terra cuopra sì la forca che paia che tre ramitelli del fico
si slanciano nell'aria e formano una forca, una lira, un seggio da ciarlatano
insegnarci la santità, inginocchiato avanti la forca, benedicendo, con le dita di cui
non abbi parola, raspare fieno con forca né con altro ingegno per neuno modo.
f raspo1, sm. sorta di forca con tre rebbi piegati a squadra.
due o più) di una forca, di un forcone, di un tridente
estremità è biforcata, ed ogni rebbio della forca è aperto in punta e scanalato.
/ corda e baston e ai recidivi forca. pratolini, 9-653: non possedendo
bracconaggio, condannò anch'essi a morire sulla forca. -in relazione con una prop.
in venezia, mentre un reo era alla forca condotto, si abbatté in un suo
è che appresso della casetta sia una forca con pertica, nel cui capo sottile sia
subditi di aste, sotto pena de la forca durante dieta astinenzia de guerra. tassoni
marchese dalla finestra. « ribaldi da forca! ». landolfi, 19-75: ora
prigione, l'eroe di ieri trascinato alla forca come il più sputacchievole malfattore. montale
gentile, / pulita e tonda per forca ridulla / per impiccarvi su la tuo presenza
verso il punto ove aveva rimarcato la forca. = dal fr. remarquer
chiamandolo assassino, ladro, ciampicone da forca, e rincalzando ogni epiteto con una
e il pugnale uniti in modo di forca. docciolini, 73: se l'
, assassin di strada, battacchio da forca! olà, bargello, dàgli una rinfrescata
perché dovremmo rischiar la fuga e la forca? pavese, 1-12: gli domando se
buonaparte, 3-10-58: ecco il mio forca: se non fusse col padrone mi
tiranti o corde un palo, una forca, una macchina di guerra. fra
e di far le rodomontade sotto la forca? magalotti, 23-54: lucrezio,.
altre. della porta, 7-33: forca, fatti in qua, riduciamoci in
, rubare in vecchiezza e rubare infino alla forca ogni giorno si vede, ma rubare
si vede, ma rubare in su la forca medesima, di questo solo ladrone si
per ruffiane; e poi condotte sotto la forca fu loro fatta una grand'unzione di
nomi, 5-86: perché pena di forca o di ruota / non ci fu messa
mezo ove dipingevano il volere ruota e forca per qualcuno). sole, e di
infocate. gozzano, glia ruota e forca per la famiglia e per la città intiera
da mia sorella: come se facessi forca a scuola. per fortuna, presto
... giustizia condanna allegramente alla forca una dozzina di poveri pazzi, detti dal
l'astuzia che mi avea salvo dalla forca. -lasciare in vita, non
avvenne, aveva comandato sotto pena della forca che si salvasse l'onore alle donne
sanatoria', per mandare un suo suddito alla forca. de nicola, 384: volendo
come « i ladri non doverebbono lodar la forca ». i. mazzoni, i-84
locuz. fare gli sberleffi alla luna sulla forca: essere morto impiccato. goldoni
se alla luna gli sberleffi / sulla forca non farà. = voce di probabile
presero in fragrante, fu condannato alla forca subito. b. corsini, 17-14:
comp. dall'imp. di scampare e forca (v.). scampagnare
esistenza. della porta, 7-31: forca mio, so che sei furbo di giudi-
penultime guerre balcaniche, fu condannato alla forca per motivi politici. = deriv
incominciata: già dall'alto di una forca penzolava inerte col capo ripiegato, gli
, sciarratosi con altri pendagli da forca, ebbe a consegnare una di uelle
giustizia per scolongarli, furono lasciati su la forca morti insino alrora solita che li uomini
insegnarci la santità, inginocchiato avanti la forca, benedicendo, con le dita di
traditore, almeno mi avesse condannato alla forca e non alla scopa! ».
, / torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scorpion la punta
uno strano patibolo, in cui una forca bianca incorniciava una parete di legno nero,
della conservatorial mula appiccato sopra una onorata forca con li bastoni 'adinstar'delli fasci e secure
crimini da meritargli la scure o la forca? 3. figur. mezzo
castigo, restando molti complici sentenziati con forca. segneri, iii3- 353: quel
affogare con una servietta o con una forca ammazzarmi. a. verri,
servirei dad- dovero quei due capi da forca! bilenchi, 14-218: se ti ci
.. per me c'era la forca. 4. ciascuna delle suddivisioni di
ufficiali... e varcavano la forca caudina con occhi atterrati, solo qualcuno
le brache sfondate o lo spedale o la forca sono il testimonio di que'che l'
... s'erge una breve forca dalla quale pende e sghignazza un pulcinella.
cammino con l'aiuto di un ramo a forca, pestando sotto il tacco..
scalini, 1-99: ti farò dare una forca. va'in casa, ti dico
trovi: / e'sonoa te come la forca al fieno. 2. intr
esser egli padrone ae'lacci, signore della forca e re de'capestri. verucci,
ti convieni 7 e quale ài forca et a che tu se'dextro / che
, di ordinare a un condannato alla forca o a qualche 'desperado'di smurare quella
. che egli, mentre era su la forca, che il glorioso san nicola il
. pagano, i-335: resta la forca, con alcune esasperazioni usate negli atroci
ne prendono sgomento come della sorella della forca o dell'oppi- gnorazione. beltramelli,
1-191: quest'ultimo non era morto sulla forca; dopo esservi stato sospeso per ventiquattro
delle alpi marittime. e mi fu forca di sostare perché la posta è senza cavalcature
che la detta pietra golfolina fu per forca di picconi e di scarpello da'maestri sot
m'ha scacciato di casa quasi con la forca. = var. di sparnazzare,
antirettorici... non maneggiano la forca: sono armati di spengimoccolo. se capita
comp. dall'imp. di spezzare e forca (v.). spezzamàglie
possibile, sputando, se forca vecchia, spia nuova. ibidem, 198
. togliere il corpo di un impiccato dalla forca a cui sta appeso; liberare una
due spigoni di ferro battuto aculeano la forca anteriore. 2. porzione quadrangolare
a la foresta. -staccare della forca un impiccato. sercambi, 2-i-97:
da acuminati spunzoni, sono spinti alla forca fatta a modo di croce.
carabinieri. -ant. braccio orizzontale della forca. cantari cavallereschi, 149: che
casi venga punito non solo nella pena della forca..., ma anco dello
comp. dall'imp. di squassare e forca (v.). squassaménto
. -tirare giù l'impiccato dalla forca. forteguerri, 13-94: il giudice
pozzetti, 2-203: fu staccata dalla forca e portata in una casa vicina, dove
/ il collo appesi ad un'infame forca. -slogare un arto. a
, e volentier vorrei / uscir per forca di man de la vita. sarpi,
coda di cavallo, furon impiccati ad una forca più alta del solito. monti,
cammino con l'aiuto di un ramo a forca, pestando sotto scomparii per thermos
il palo, il gancio, la forca, la quale non meno tormenta dell'altre
di matteo brando finisca strozzato sopra la forca. papini, 27-459: per aver sognato
un arnese di legno che si chiamava forca. -sostant. faldella,
il quale tu non potestialtra volta per tua forca sì del tutto sturbare che neeritalici regni
, / torcendo in sù la venenosa forca. idem, inf, 34-90: credetti
sguardo / che ha tal virtù, tal forca e tal valore / ch'ogne basso
del popolo e del padre, alla forca. -per estens. speranza accorata
5. ant. palco del patibolo, forca. giornali napoletani, io77: fu
di bastimento, che ha una picciola forca, un gran balestrane, un bassissimo
, che una trave librata sopra una forca di legno, per la quale si tirava
/ torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scorpion la punta
dei tre effe: festa farina e forca. bianciardi, 4-181: senza libri,
, 10-78: una chiesa è una forca? in un certo senso, lo è
di tirare i piedi a'condannati alla forca, con una catena di ferro che portano
ma- strolillo, che, avendo fatto forca quel giorno, avendo marinata la seduta
morte (in partic. con riferimento alla forca). - con meton.:
della penacapitale (con partic. riferimento alla forca). s. giovanni crisostomo volgar
più bella ragia che se pensasse mai da forca e da capestro che viva. g
tracchi / e ti manda a la forca ché t'appicchi. ojetti, ii-696:
. da l'olmo figlia / salda forca tricorne; il durocuore / nutre de'pali
'farinaccio'. 2. sm. forca, patibolo per le impiccagioni. - anche
di trinciante diverrei trinciato, e in forca la forchetta cangerei. giuglaris, 357
faccia, che nero, dritto parea una forca. -scherz. tubo di stufa
la sancta maria / ke ne dia forca e ballia de ben far tutavia e di
per valentena si serra- ron addosso alla forca e la spiantarono. -in senso
, / torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scorpion la punta
guizzava, / torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scorpion la
si compie per il fieno usando la forca. ungaretti [« fronte »,
han voluto, tu dici? alla forca le bugie! sei tu che non volevi
farò appendere per li capelli ad una forca di cinquanta cubiti e ve la farò
e bin- deli fa poi degni di forca / con un ampio pensar macchiavel- lista
vituperosamente vive, così ordinariamente su una forca muore. a. cattaneo, i-401
schissa (torino), far forca (firenze). = voce
questo caso. alcuni infelici finiscono sulla forca. = voce fr. comp.
di mandare il nemico... alla forca. l'uomo non è soltanto naturalmente
dial. delinquente, canaglia, pendaglio da forca (anche come epiteto ingiurioso).
. sfurcato]), deriv. da forca col pref. lat. ex-con valore
disimpiccato, agg. letter. tolto dalla forca (un impiccato). –
quello che tiene il borga lontano dalla forca. = nome d'azione da imputtanire
lantèrna, sf. lampione stradale usato come forca dai rivoluzionari francesi. gioia
, il re gli aveva commutata la forca colla svenazione – lo si merse in un