trabelli de sopra eminenti li sporseno in fora e le loro proiecture sinuamo.
così bene / che in culavria non fora mai creduto / e sempre 'l fiedi dietro
tommaso di sasso, 68: molto fora spietata / donna c'omo aucidesse:
ncatelli, 11 lacte, cavandone ben fora tutte le spine. magi, 77:
a mano. / a grand'onta fo fora spenti, / no spingièn gire
, acioché epsi obturati non mandano di fora il spiramen- to. di capua,
santa / non venia quivi a discacciarla fora. -derivare come conseguenza.
plage e le voce organicamente se premeno fora. m. fiorio, 175: de
perde, / e più certezza averne fora il peggio, / spirto beato, quale
« ammazza, ammazza, fendi, fora, tronca, svena, spolpa, snerva
). imbriani, 6-180: le fora parso [alla ragazza] manco duro il
). imbriani, 6-180: le fora parso [alla ragazza] manco duro il
lo so vixo è tanto spauroxo / che fora de la gola fogo non li stagna
stelo, / aiegro suo'sigilli manda fora. d'annunzio, iv-2-597: dalla
suoi bene- voglienti. là, de fora alli maiuri campi, stenne paviglioni. pananti
oh come, giovami florida etate, / fora il tuo meglio, quel che indarno
come ocel de minerva, / énse fora, anima serva, / de le acque
la spada, fende il pavimento, fora la terra, scende all'infemo, stinca
... il pane picciolo e sottile fora le interiora del fegato...
al consumar d'un stizzo, / non fora », disse, « a te questo
sanudo, xl-277: essi soldati vanno fora di la città a 20 e 30,
le nostre storie in quella guisa che fora d'uopo. chiari, 2-ii-
essendo quelle [le testuggini] uscite fora de nocte ad pascere e saturate avidamente,
fiore dei liberi, xcii-ii-137: per passar fora de strada io t'ho ben discoverto
bisogno per incollar cammelli, 101: di fora a'viandanti è un orinale / che alla
paraule detractorie. abbracciavacca, ii-xxxi-3: non fora benignità schifare bono volere d'alcuno che
, 646: il grillo... fora la terra... e stridisce
cannone, converrà che per violenza eschi fora di quell'altezza che li sarà posta.
bonagiunta, xvii-123-11: se patisse inganno, fora strutto / 10 ben d'amor,
dal corpo l'arma fosse partita, / fora saria di tanto struggimento. chiaro davanzali
la terra quant'è bisogno profondamente si fora. piovano arlotto, 81: corrono al
razo o stora coperta di sarza e de fora tutto fodrato di sarza pavonaza scura.
ben mi ricordo, / quanto mi fora il dì stupido e sordo! fogazzaro,
ha sotto un grosso rocchio / che fora com'un socchio. pulci, 18-
tra le acque el color sulfureo, de fora equale e l'altri. mattioli [
suono uscie. di leo, 168: fora il nome tuo di qualche suono /
/ supin ricadde e più non parve fora. antonio di meglio, lxxxviii-ii-106: di
di sotto con la lima, poi li fora col tabareloto sottile molto, e per
in così grave accidente tacessimo, ciò fora meritatamente a mancanza del nostro apostolico dovere
durezza, tutte l'altre gioie taglia e fora e le riduce in quella forma che
, / e di fuoco egli, assai fora quel grido ». citolini, 243:
radici delle piante, e scava, e fora, e fa cuniculi per tutto il
iv-294: a suon di tamburrino uscì fora il matto. sanudo, ii-115: con
avvinati tangheri, / sogliono affatto uscir fora de'gangheri. manzoni, pr.
aceto e de la crusca assai per cavar fora il sale, e mettigli a bollire
ma non troppo, e cotto cavalo fora e nettalo e fallo stare a mollo in
tararan del ciel ribomba / non gitti fora sguizeri, francesi, / tedeschi,
tosto vegna, / ché di lui fora ogni tardanza indegna. marino, vi-38
le previsioni tardavano più di quel che fora stato il bisogno, dalla parte de'turchi
ben che ne fosse: / che già fora a le fosse / lo corpo morto:
lo tarla, lo guasta e lo fora, e se si accosta a quelli li
e tartagliuso, che era una cosa fora de mesura. 2. pronunciato
feminili ancora avesser, luogo! non fora egli così grosso, che il teatro
orrato e gradito è da baroni; che fora affannato e tribulato e tempestato nel mondo
dispetto / per truf- faldin, che fora lungo a dire. marchetti, 5-88:
furor fugir lo puoi / con non gir fora infin che non se tempre.
, / né di sapienza non mi gitto fora, / né di ciò degno sia
il confin delle nemiche tende, / che fora vano opporgli usbergo e scudo. pananti
mi donerà dolor dollioso, / che fora son del suo mal segnoraggio. -mantenere
, / più lieto e più soave / fora stato il tenor de le mie rime
et interdicto rimania la fragantia et il calore fora non exalava. 3. medie
si cavi, / d'un color fora col suo vestimento. lettere e documenti di
dal quarto la via che va ala fora di soto al colto. ibidem, i-30
183: incontanente ke lor anime serano fora del corpo, serano menade da li
non toscani del trecento, 40: se fora de casa o vero labia de
scrito: / siant ol povel de deo fora d'egip- to, / el fo
: morto stalin, scocca per dostoevskij fora della riabilitazione: i romanzi 'proibiti'vengono di
la tinna e mandà agni omo de fora e romasege elio solo 'cum'un picem
/ che da i tuoi begli occhietti aranca fora. = etimo incerto.
l'intrigo dei cultori del dispotismo? quanto fora mai doloroso il toccar tai piaghe,
tolete robade e bruxade in casa e fora di boni de audriget. savonarola, i-221
merta la tua gagliofferia / meglio ti fora stato, à non mi avere / impedito
. crescenzi volgar., 4-11: fora la vite che innesti, e fondala,
da la banca d'italia: appena sputati fora dar torchio. gobetti, 1-i-872:
/ al turculare, e delle gabbie fora / vedrà liquori uscir chiari e adorni.
: / omne cosa me tolse, de fora e dentro tucta tosorata. tosoratóre
lignei trabi si resecano quanto proice in fora. 2. architrave, epistilio
fr. colonna, 3-89: fora degli vasi, negli angoli degli parieti
il trabèculo et la vite insieme uscivano ma fora degli reliqui vasi o vero una vite
altri instrumenti di mirabile efficacia, e fora dell'usato. tassoni, 4-7: al
peggio; / tal penitenza pato, fora santo! = deriv. da
teste d'una similglianza; / che tanto fora traferoce fera, / se l'una
o stora coperta di sarza, e de fora tutto fodrato di sarza pavonaza scura.
che l'è drento a che l'è fora 3. figur. ciò che
turbina o trapano indolore-, quel / fora di paradiso, / dov'era ogne diletto
trapiantoio, forchetta per fiori, estirpatore, fora terra, rastrello e ben 4 zappini
mee parole in la toa boca, esi fora e prica ». cicerchia, xliii-336
eternità con stil ben colto / ripon qual fora in tenebre sepolto. 33
anonimo genovese, 1-1-193: fo zugao-e traio fora / per lo comando de pilato.
nota in che modo esce el fantolino fora del ventre de sua madre: imperoché alcune
medesmo ignoto / in quell'istesso me fora qual sono! calzabigi, 1-592: la
mali / cui da costoro sopportar mi fora / forza dappoi. pratesi, 5-370:
, 2-80: se 'l primo fosse, fora manifesto / ne l'eclissi del sol
trasportato di qua e de là, che fora impossibile che altro che io lo legessi
guastando; / e rebatemo le punte fora de strada / e redopiando lo colpo de
le traverse intrigature delle sue vene si fora o passa difficilmente. buonarroti il giovane,
mentre move il peso, cioè mentre fora, per sua quasi natura sempre trapassa vie
'trivello'un ingegno, con cui si fora il terreno a grandi profondità...
trivello un ingegno, con cui si fora il terreno a grandi profondità in questo senso
govoni, 6-40: uno stillicidio mi fora il cervello / col suo lungo e
ferro, e cuocilo nel fuoco, e fora lo loco dell'enfiagione. g.
degli anni suoi, e quella carcere istessa fora stata la scena, ove si sarebbe
doe gliande, correndo spesso dentro e fora. 6. corpo centrale o
: ogni volta che il marito andava fora a la caccia o per altri affari,
/ avendo il spirto già del petto fora, / sappi che sol di me perdi
donna ov'amor fosse apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'i'
, 1-549: a dirne il tutto lunga fora novella e lungo intrico / ma toccandone
gran dispetto / per truffaldin, che fora lungo a dire; / ma quivi insieme
/ qe l'un e l'autro fora andà / del paradis deliciaro / ensì entranti
'foret', che così diciamo ancor noi fora con la 'o'stretta. leopardi,
. ritmo cassinese, xxxv-i-11: multu fora colejusu / tia fabel- lare ad usu
anonimo romano, 1-138: può questo trasse fora della vaina la soa spada e ferìo
la febbre et ora li vaioli vengono fora e non ha più febbre. cassiano
poderoso / di tesauro? in ciò fora corretto! boccaccio, dee., 5-1
colraratro. caro, 8-884: mai non fora mesenzio = deriv. da vedovo,
, né pò ritenersi / che no sparga fora cum tal furore, / che di
/ del sommo rege, vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per giuda
dimostrarsi, / dal ventre verginal uscendo fora. -letter. intonato da vergini.
al pel del vermo reo che 'l mondo fora. cesari, i-662: questa giudecca
, standono nascosti, moveno le pinne cacciate fora a similitudine de'vermiccioli. de notari
dice il signore, 'idest'le case di fora e li belli giardini della estate,
, o legnaiuolo, con cui si fora il legno per far la strada a un
, né pò ritenersi / che no sparga fora cum tal furore, / che di
quando questo o vero el primo esce fora è necessario che l'uom vada zotto
intorno la fistola; perché così si fora tosso con la trivella acuta, overo co
sopravegnenti tenebre raccolto nel suo albergo, fora che i vespertilli. ramusio, iii-163
qualche riposo / e vespertilio sol si vede fora. buzzi, 265: ero il
, / e presto uscì de'pagan regni fora; / tolse la tromba ed altri
parmi veder ii sol, quand'esce fora; / quando fa meco poi dolce dimora
leve e ben dexe- vole / de fora e de dentro e bello, olente e
-sostant. tasso, 5-37: qual fora imperio il mio s'a vili ed imi
16: adunqua, amor, ben fora convenenza / d'aver temenza, -corno l'
la tua sete, in libertà non fora 7 se non com'acqua ch'ai
... converrà cne per violenza eschi fora di quell'altezza che li sarà posta
, certamente e'parve loro altrui fora del core. boccaccio, viii-1-191: costui
bene; / talia per mezo e tra'fora el vitello. romoli, 232:
sapiando ben guardà', mise lo pè fora de la sumitae e caìte la gusa,
/ come quella, che c'è fora e novizia, / ed ha poco peccato
nati cum gli coitici, overo volute cochleate fora delli echini inanulati. palladio, 1-16
. guittone, i-3-40: avaro de fora pieno è voito dentro, crepa in
zampar li cani, e strasinare / fora per millano uno bono citadino.
olduo quilli, quello che andoe de fora sia revocao in mezo, e denanzi dal
calzabigi, 129: in compenso vien fora una donnaccia / con nera verga in
serravano. un'ora stando, / fora tanto zogliosa la mea vita, / che
medietà, de uno iardino, che ha fora a le mura de milano.
dal parchimetro che attesta l'importo versato e fora di scadenza del parcheggio. la
terracotta a forma di an fora, usato per tenere fresca l'acqua grazie