. idem, purg., 5-57: fora / di vita uscimmo a dio pacificati
/ sì che, pentendo e perdonando, fora / di vita uscimmo a dio pacificati
/ che lo dovrian saper, se vero fora. tasso, 5-58: ben m'offro
ne presagìa / cose che or fora il rammentar superbo. leopardi, 41-11:
continua caduta la molle acqua rompe e fora le dure pietre: però nullo d'
la pietra, che l'acqua la fora. -la nebbia sulla brina porta
e quei c'ha intorno affrappa e fora e taglia, / come s'affrappa e
/ come s'affrappa e taglia e fora il panno. caporali, ii-117: [
consumar d'un stizzo, / non fora » disse « a te questo sì agro
aiuto / del sommo rege, vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per giuda
/ supin ricadde e più non parve fora. m. villani, 2-59: cercarono
/ e presto uscì de'pagan regni fora. idem, 12-42: cavalcava una alfana
d'orche voraci e d'onde avare / fora stupori marino, 17-186: con verde
; / ma spero, e ragion fora, / pietà trovar in quei begli occhi
più, quanto più è su, fora dall'indi / ne'boschi lor per altezza
/ pelago periglioso, / che formidabil fora / a ben spalmata nave. f.
alzai / ov'alzato per sé non fora mai. varchi, 7-2-85: cercata
dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire. idem,
dolore in me, già trapassato / fora de vita, con tra ogne argomento.
: / a tal lo vederia, fora pietosa. guido delle colonne, 3-1:
disse più sovente che anima, e fora che saria, e ancidere che uccidere
in donna ov'amor fosse apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'
de la muglie, la seguente matina fora de la cità. della casa, xxx-10-305
savonarola, iii-189: è mansueto di fora in apparenzia per essere laudato, non già
, ii-317: se m'obliaste già non fora degno / voi, cui tanto amo
sano è tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno. petrarca
: se così fosse, in voi fora distrutto / libero arbitrio, e non fora
fora distrutto / libero arbitrio, e non fora giustizia / per ben letizia, e
dilata / più quanto più è su, fora dall'indi / ne'boschi lor per
della casa, 646: tempo ben fora mai, stolto mio cuore, / da
dolore in me, già trapassato / fora de vita, contra ogne argomento. idem
, entra e penò tra, / e fora, e s'apre ai primi onor
rogo. guittone, 84-7: eo fora degna di soffrir arsura, / com'
, / pelago periglioso, / che formidabil fora / a ben spalmata nave? michiele
e presto uscì de'pagan regni fora. idem, 12-18: pur la sua
. casti, 8-35: come possibil fora che d'un salto / tutti i più
lungo becco a chiodo / già fora la betulla risuonante /... /
. tommaso di sasso, 1-34: molto fora spietata / donna c'omo aucidesse
omo trattare. idem, i-20-25: matto fora tenuto omo, che sedesse a banco
guittone, i- 34-39: avaro de fora pieno, e voito dentro, crepa in
t'aweduto, / già non mi fora sì caro costato. idem,
, a non cangiarti: e tardo / fora il pentirti, e vano. monti
e alquanto incurvato, con il quale fora le nocciuole (balaninus nucum), le
falso, e 'l ver non sorge fora. da porto, 53: io sento
. bandello, 4-6 (ii-687): fora di misura bevendo e rebevendo, la
caro ufficio tuo, benché bastante / fora il mio riferir per conseguirti / la mercé
: se così fosse, in voi fora distrutto / libero arbitrio, e non fora
fora distrutto / libero arbitrio, e non fora giustizia / per ben letizia, e
quel suo lungo becco a chiodo / già fora la betulla risuonante / tarlata dal fresco
poiana. angiolieri, xxxv-ii-378: ché fora a tórli un dinar [o]
leopardi, 34-143: stolto crede così qual fora in campo / cinto d'oste contraria
xiii-54: chi la plebe temesse, arbitro fora / d'essa giammai? temporeggiar nel
altri instrumenti di mirabile efficacia, e fora del usato. machiavelli, 525: e
. aretino, iii-108: veggo il fora, che smiracola con l'alzar del
il mio sol che vien del monte fora, / e lascia quella parte ombrosa e
aiuto [virgo dolce maria] / catun fora perduto, / sì come credo tant'
nidi, uno de'quali da me descritto fora i legni vecchi e dentro vi fabbrica
, / che va abitar en fora o'è dama c calura. boccaccio,
che lo dovrian saper, se vero fora. bandello, 2-32 (i-997):
cairo, e per cagion leggiera non mi fora lecito sviarmi dall'impostomi cammino. d
suona la campana prima che sia venuta fora riceve il battaglio sopra la testa: chi
/ già non camparo un giorno / fora del suo ritorno. re enzo, 1-39
2. prov. candelora, dalvinverno siamo fora. panzini, iv-105: * madonna
a cannelora / de l'inverno semo fora, / ma si piove o tira vento
tutto. idem, 3-52: matto fora tenuto uomo, che sedesse a banco,
a non cangiarti: e tardo / fora il pentirti, e vano. manzoni,
/ già soria tutta vinta e serva fora /... / e forse il
14-93: così leon, traendo al bosco fora / de l'aspra cova i non
danno mi teria, / non mende fora crio ch'io savesse, savendo / plagiere
: la man carca di perle indi vien fora, / e 'l bel lido vicin
divora / ciò che del viver lor sostegno fora. monti, 7-7: quale /
secca si cavi, / d'un color fora col suo vestimento. marco polo volgar
dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire. 2
mi si dicesse sturione, e non il fora. né m'andarebbe così per
secca si cavi / d'un color fora col suo vestimento. crescenzi volgar.,
è tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno: / per
l'orlo, e pendon da le fora / cerchietti d'or di bei zaffir distinto
in mal perseverare, / che non già fora stare / nel mal, non conoscendo
perde, / e più certezza averne fora il peggio. s. agostino volgar.
ora: / averne più certezza il peggio fora. bruno, 3-347: l'incostanza
chiuder in versi / suo'laudi, fora stanco / chi più degna la mano a
tutti un fil di ferro i cigli fora / e cuce sì, come a spander
/ la neve, ond'anco il gel fora combusto. idem, 1-198: l'
e là dove le mette / convien che fora paia / chi che periglio n'aia
, malattia, altrimenti detta 'cata- fora ', che consiste in una propensione violenta
la neve, ond'anco il gel fora combusto. = voce dotta,
sì bel parlante, donna, con voi fora / e direi corno v'amai lungiamente
inizio. abbracciavacca, i-78: fora minore assai male non aver cominciato,
affermò, ch'assai più caro gli fora stato il nitrito d'un cavallo udire
questo / pendesse pur! lieta ella fora. pellico, ii-no: maroncelli del
non mi dispero, / ca non fora valenza: / bona soffrenza -fa
si cavi, / d'un color fora col suo vestimento. idem, purg.
cava le mani [del feto] e fora le nari. concavato (part.
dal primo lato via e dal secondo la fora. ser giovanni, 94: il
). salvini, 22-270: forte fora il più vecchio ed il migliore /
consumar d'un stizzo, / non fora » disse « a te questo sì agro
/ ben le mie pene a cui mi fora in grado? latini, i-2545:
oltremodo. guittone, 3-52: matto fora tenuto uomo che sedesse a banco,
inciampo, / stolto crede così qual fora in campo. / cinto d'oste contraria
quanto amo e desio o voglio / son fora, e del contradio ho fatto porto
e là dove le mette / convien che fora paia / chi che periglio n'aia
. f. doni, 3-175: non fora inconveniente che voi altri investigatori delle favole
nube avvolge, e non appar più fora. bruno, 3-596: credetemi, dei
è tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno: / per
al giorno illuminò la sera. / fora di luce e d'or men ricca e
e nella tomba / disanimato entrar, fora una cosa. foscolo, vii-63: lo
ariosto, 43-121: lungo a dir fora ciò che 'l cor sostenne, /
iii-40: -chi è costinci? -il fora, il raspa, il branca e
danno mi tema, / non menda fora, crio, / ch'io l'avesse
guittone, 3-10: avaro, di fora pieno e voito dentro, crepa in
fiele / né di sapienza non mi gitto fora / né di ciò degno sia d'
nando, / di caunoscenza e di verità fora, / visi di donne m'apparver
tutti un fil di ferro il ciglio fora / e cuce, sì come a sparvier
iii-105: pizzicagnolo, che corre dietro al fora, che dappoi il voltar d'un
te più ch'io, allor più tristo fora / che se di morte l'ora
de là e de ca, onne cosa fora stata prospera a iugurta, se non
onore che me dica: « veni fora! »: / per l'alta voce
, ii-317: se m'obliaste già non fora degno / voi cui tant'amo e
della caducità della vita umana, xxxv-1-655: fora del paraìs delicial / tu fusi cazà
. l. cassola, 179: meglio fora densare insieme i vetri / di natura
. guittone, i-3-40: avaro de fora pieno è voito dentro, crepa in carne
cum li corrici, overo volute cocleate, fora delli echini inanulati, cum gli astragali
di ricco, ii-186: dunqua meglio mi fora, / donna, ch'eo fosse
8-2-790: e ladro il ladro / non fora, e non faria col furto oltraggio
, pede e mano; / duro fora a credere, si noi contam de piano
trascuratezza. guittone, i-5-41: troppo fora periglioso dannaggio, e perta da pianger
eno dentro e chi che en de fora, /... / andaloi,
ch'è virtuoso, / cotal iudicio mal fora corretto. passavanti, 65: attrizione
dimandi, od oltre in parte, / fora di sua materia sì digiuno / esto
dilata / più quanto più è su, fora dall'indi / ne'boschi lor per
quel trapassamelo / mantenente fu miso / fora di paradiso, / dov'era ogne diletto
e d'ogni reo sofrir m'ha tratto fora. = v. dominare.
/ supin ricadde e più non parve fora. boccaccio, dee., 4-5 (
se del tutto se ne'è gita fora. bibbia volgar., x-190: volentieri
tutti un fil di ferro il ciglio fora / e cuce, sì come a sparvier
'n grande orgoglio sovente salìo, / fora scovrendo vostra disnoranza. cicerone volgar.
non dipender da lei; ch'ignobil fora / l'obbligo seco o l'odio.
è tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno. passavanti,
varchi, v-958 (152-8): ben fora uopo ogni terrestre incarco / da sé
, 6-11: adunqua, amor, ben fora convenenza / d'aver temenza, -corno
par., 27-85: più mi fora discoverto il sito / di questa aiuola;
noi, come devria, sbandita, / fora più lieta assai la nostra vita.
, / perché vedi morir opo mi fora / e perch'io piò sovente e
da serazano, 1-38: ma più li fora onore, s'a postutto / mi
presagi / parvero disegnar che un giorno fora / del mio favore oggetto / questo popolo
(32-13): so ben che non fora vostra voglia, / e me dismisuratamente
guittone, i-13-113: fico lappule fare ontoso fora e disnaturato in tutto e laido lui
fastidio ogni altro cor men franco / fora assai meno a sofferir già stanco.
'n grande orgoglio sovente salìo, / fora scovrendo vostra disnoranza. dante, conv
, / onde ben misero uom beato fora, / tutto portonne e disperdé quell'ora
pianta qualche dente là o ne si fora la carne. chiabrera, 565: perché
a comportar quello ch'io sento / fora, sol ch'anco un poco io di
. / se così fosse, in voi fora distrutto / libero arbitrio, e non
distrutto / libero arbitrio, e non fora giustizia / per ben letizia, e
. de'bardi, 3-22: troppo fora dir della quantità delle colonne [del
bel parlante, donna, con voi fora / e direi corno v'amai lungiamente /
'domenedeo che lo omo sea descazado fora de la soa citade per la ira
, 1-58: minor tormento / mi fora ancor, se tu finivi in braccio /
in ch'io soglio cantar, degno non fora / vergine a dir di te,
sì feroce e strana / qualunque umanità fora inumana. -cuore di dragone:
'sette, otto e nove, iettatura fora '. ed io ho osservato che in
andato prima? marino, 1-28: quanto fora il miglior... / volgere
i-311: per continuanza la molle acqua fora la dura pietra. frezzi, ii-13-145:
li cortici, overo volute cocleate, fora delli echini inanulati. algarotti, 1-25
a 4 pelle '. echi nò fora, sf. bot. genere di piante
io / prevenga il mal che irrimediabil fora. leopardi, i-291: il vino è
sangue cristiano fatta in questo periodo non fora tale e tanta, da poterne pressoché
in alto monte, ad amar fora, / o tonda, che cariddi assorbe
el poterà e non faci longa dimora de fora. = voce dotta, lat
chi ingombra 'l desco e chi fa fora 'l foco. cellini, 1-34 (97
san miniato, 1-367: lo mio intelletto fora infermo e macro / tentar vostra
dolce e acro, / lo mio intelletto fora infermo e macro / tentar vostra virtù
il forabosco, / e '1 fora, io mi pensai tu fussi un frugolo
ix-82: cesano mio, quanto più dolce fora / a l'ombra de'sacrati e
/ che perderebbe ogni altro lume e fora, / senza escluderne il sol, debile
/ in così lungo esiglio / peregrinando fora. caro, 2-1289: trovai..
stile, / pigra in seguire voi fora, alma gentile. maia materdona,
quel trapassamento / mantenente fu miso / fora di paradiso, / dov'era ogne diletto
i-22-17: questo l'altro [mezzo] fora; / ma non sì bene al
esprimereste: / la virtù vostra in lor fora palese. soranzo, 12: trasse
là 've 'l dolce mio riposo fora. davila, 413: erano frequenti
, infra che orrendi guai, / fora il mio ben. alvaro, 9-14:
stefano protonotaro, 138: terra mi fora porto / di vita e seguranza
che m'abraccia, / ch'eo fora consumato, / se voi, donna sovrana
nella rimasta sola / figlia d'amfia fora eseguito il duro / imperio della delfica
lato, pede e mano; / duro fora a credere, si noi contam de
per mille ingegni, che molesto / fora a contarvi, alcun mi giunse indizio
, / non sempre il volto suo fora l'istesso. manzoni, pr. sp
crudele / meditando, de'piè gli fora i nervi / dal calcagno al tallone.
ambiziosa obliqua entra e penetra / e fora e s'apre ai primi onor la
quasi miso in obrianza; / ben fora fallimento / de lo 'ntutto lassare, /
vi-1-177 (39-7): a me fora mistier che lo mio core / parlass'e
mantegna / e per bel servimento / fora di fallimento -fin amore, / a
. guittone, i-5-42: ché troppo fora perigliozo dannaggio e perta da pianger senpremai
. idem, xvi-46: men danno fora / de la morte d'un omo,
si scopre 'l contrabbando. / meglio fora che d'arsenico / o di coni da
-fell'om, ma via maggiore / fora prusore -giusto di core -provato, lacopone,
il falso, e 'l ver non surge fora. bronzino, i-13: la schiera
, 431: dunqua meglio mi fora, / donna, ch'eo fosse ancora
guittone, i-13-112: fico lappule fare ontoso fora e disnaturato in tutto e laido lui
/ sì che, pentendo e perdonando, fora / di vita uscimmo a dio pacificati
ritorni / al turculare, e delle gabbie fora / vedrà liquori uscir chiari e
contento a solamente fiaccarsi o rompersi, fora il più delle volte la mano ancora
quelle fiere / (ch'uomini dirli fora disonore)... van con
gesse, com fenice face, / già fora a la fornace / lo putrefatto meo
con la sua vagina il cor li fora: / cad'egli; e muor,
, un pezzo di bossolo, lo fora per lo lungo, gli fa certi
per la tua sete, in libertà non fora / se non com'acqua ch'ai
la terra quant'è bisogno profondamente si fora; e la terra si trae fuori,
e col suo spuntone sì passa e fora i segreti delle nostre interiora. dominici,
guittone, i-13-112: fico lappule fare ontoso fora e disnaturato in tutto è laido lui
sereno; / che mesto e tenebroso fora stato, / e sarà, frate,
insensibili. firenzuola, 21: e'fora mestiero trovare per ogni vocale dieci figure
vede, / trae li sospiri altrui fora del core. cassiano volgar.,
a tutti un fil di ferro i cigli fora / e cuce sì, come a
. colonna, 2-176: vacilante me ritrovava fora de ogni mensura exanime obstupefacto, che
fatto. guittone, i-5-42: troppo fora perigliozo dannaggio o porta da pianger senpremai
e finge, / deh! che fora a mirar viva e sincera / di quel
/ facesse la mia vita, -e fora santo ». lamenti dei secoli xiv
di flagelli, trafitture di spine, fora di chiodi, morte di croce. parini
acer, di foppa. fòr e fora, v. fuori. forabigliétti,
sentendoti chiamare il forabosco / e 'l fora, io mi pensai tu fussi un frugolo
. di forare), agg. che fora, avviene sia sessualmente sia asessualmente;
: si può pensare che san zeno scegliesse fora / e cuce sì, come a spander
e col suo spuntone sì passa e fora i segreti delle nostre dei segni ammirativi
composto scende il ferro, o fora o parte / o piastra o maglia,
: la spada sua ben taglia e fora. marino, 1-75: il quadrel ch'
: per con- tinuanza la molle acqua fora la dura pietra. palladio volgar.
con essa e sassi e il forte monte fora. nannini [olao magno],
qual neve, quantunque sia densa, fora, per un'istinta naturale per trovare
.], 11-48: la tignuola fora il vestimento senza suono alcuno. crescenzi
/ l'inerte fuco riparando, il fora / non visto, e l'oleoso atro
suo lungo becco a chiodo / già fora la betulla risuonante / tarlata dal fresco
che arde le gelosie col fiato e fora / le impannate con gli occhi
obbliqua, entra e penètra, / e fora, e s'apre ai primi onor
locuz. -avere la lingua che taglia e fora: v. lingua. -forare
quale la terra quant'è bisogno profondamente si fora. = comp. dall'imp
[il cavallo] è magro, fora la spalla, in luogo ove è lo
. (femm. -trice). che fora. vallisneri, i-343: hanno
dola o arrostendola se ne deve cacciare fora. cervio, lxvi-2-81: quello che
la forma, che sol fratta il tragge fora. celimi, 600: fa'
, com fenice face, / già fora a la fornace / lo putrefatto meo vii
divino consentimento in parte aperte tutte le fora dei venti. boccaccio, v-35:
delle malattie, 1-14: se le fora delle orecchie sono vedute sane e non
aiuto / del sommo rege, vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per giuda
dal primo lato via e dal secondo la fora. idem, 187: aven
/ fin là ove il dolce mio riposo fora. tausilio, 87: ninfe,
, che sol fratta il tragge fora. de sanctis, 11-316: come.
, e sì la friga / e cavane fora le animelle, / poi le lava
sella è vota? / sanz'esso fora la vergogna meno. machiavelli, 42:
arditi, e frettolosi più che non fora d'uopo in certe azioni indifferenti. baruffaldi
sentendoti chiamare il forabosco / e 'l fora, io mi pensai tu fussi un frugolo
/ l'inerte fuco riparando, il fora / non visto, e l'oleoso
, 1-7-187: sopra il sinistro arcion fora l'usbergo, / e di piaga
leopardi, 34-143: stolto... fora in campo / cinto d'oste contraria
che fatta fu quando me n'usci'fora. petrarca, 135-76: fuor tutt'
terra e 'l sol non ne vien fora. chiabrera, 1-iii-284: fuore sta'delle
. boiardo, 1-14-18: morimo questi fora delle porte, / dove la gran battaglia
iii8- 37: deo, come son fora / di tutto bon consiglio / per
/ i'sarei già di questi pensier fora. bianco da siena, 25:
/ supin ricadde e più non parve fora. crescenzi volgar., 11-14: le
trionfa il falso e 'l ver non surge fora. tasso, 4-1: qual tauro
come tu ne potresti vedere ora imo fora dinanzi dagli occhi. dante, purg.
7-1: molto vilmente mi buttò di fora / lo schifo, crudo, fello e
. guittone, i-3-39: avaro de fora pieno e voito dentro, crepa in
dentro m'arse, e non parea di fora. petrarca, 35-8: negli atti
dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire: / venenno a
i bracchi, ansando con la lingua fora. ariosto, 10-101: né forma ha
toscani, 320: vino dentro, senno fora. -0 dentro 0 fuori:
/ e che tutti i buoni piffari dian fora, / e che poi dietro a
/ al tumulare, e delle gabbie fora / vedrà liquori uscir chiari e adorni.
guidiccioni, 5-79: ma veramente a me fora più lieve / menar in libia,
. tipogr. macchina occhiellatrice, che fora e ribadisce gli occhielli con due teste.
, 16: adunqua, amor, ben fora convenenza / d'aver temenza, -corno
tutto avessi! ché 'l tuo merto / fora di questo e di più imperio degno
tutta, e non pur sì poca parte fora. svevo, 5-407: germanbòtta,
/ non me ne gitto in disperanza fora. angiolieri, vi-1-434 (m-12):
7-3: molti vilmente mi buttò di fora / lo schifo, crudo, fello
, dal piè della carta, si fora quasi nel mezzo la lettera che è piegata
negassi / ciò che confessi, non fora men nota / la colpa tua: da
la stagione, e 'l tempo, e fora, e 'l punto, / e
/ se così fosse, in voi fora distrutto / libero arbitrio, e non fora
fora distrutto / libero arbitrio, e non fora giustizia / per ben letizia, e
11. prov. la gocciola continua fora la pietra, la gocciola d'acqua
su la pietra, che l'acqua la fora. savonarola, 7-i-163: a continuare
pietra. equicola, 309: la gocciola fora il marmo, e i durissimi sassi
di maltrattarmi, sua paternità butti qui fora qualche bava di quel veleno antimonarchico e
immerse il corpo ignudo e 'l trasse fora, / ma fonde ne l'accor
dege cavere / dal lupo che da fora co peco voi venire: / venenno a
dottore un grembiuletto, / poi le fora la vena, e gliele sfonda. quarantotti
dolce, 3-1 io: in più parti fora e fende e taglia, / non
'domenedeo che lo omo sea descazado fora de la soa citade per la ira
. monti, 22-508: de'piè gli fora i nervi / dal calcagno al tallone
ed ora / la testuggin rimanda il collo fora. brusoni, 8-109: cogliere per
tucti forestieri... pemoctassero fora in possessiuni dove non ce fossero seminate,
1-254: quanto a la divozion, soverchio fora, / tanto arricchito ha il mondo
fr. colonna, 2-8: fora dell'angusto, aspero e imbri- coso
imaginando, / di caunoscenza e di verità fora, / visi di donne m'apparver
poggia / dove salito mai per se non fora. — ant. che consiste
con valenza! / ogn'altra impar ne fora. crescenzi volgar., 9-86:
milizia / di * nostri re'avversari fora cazza / del corpo a l'impazzati
. chi volesse / salir di notte, fora egli impedito / d'altrui, non
la sentenza, tuttoché di qualche durezza, fora perfetta: ma interponendosi, resta maravigliosamente
a'morti che tu irai di stige fora / con quella, che di lor
/ i'sarei pur d'ogni tormento fora. vasari, iii-582: sarebbe stato ben
. monti, x-5-220: ciascun si fora e attrappa / coll'impugnate fulminanti lame.
. pontano, 283: serria multo fora de proposito e de reputazione che ne
altrimente / facendo, biasmo et ignominia fora. berni, 97: per parer cortigiana
si crepa, / dov'un ti fora il gozzo e sfonda l'epa, /
qua volga, o amico: fora / peggio il soccorrer le incendiate navi.
poteva movere, né a patto veruno uscirne fora, se non ci era la sua
vien menando vampo; / benché meglio gli fora esser digiuno / di così duro pasto
la povertà. petrarca, 89-4: lungo fora a ricontante / quanto la nova libertà
mosse, / e corse ardente e incrudelita fora / a punir arimon che la percosse
] essendono aperte e posta loro una petrolla fora del corpo, acciocché per lo palpare
, così securi le assassinano e cacciano fora lor carne. quelle se contraeno,
stupidezza, letargo, incuria e noia / fora la vita. lanzi, iv-46:
l'aere] tocca noi dentro e di fora per lo introito degli pori. c
/ più, quanto più è su, fora da gl'indi / ne'boschi lor
: né deggio / punto induggiar, che fora / perigliosa pur troppo ogni dimora.
cangiavano i costumi, onde sospetto / non fora il ragionar del mio mal seco.
spine e bronchi e triboli coperto / già fora, se del- l'uom non l'
seguivi... torme, / orche fora di te? 4. figur
venereo e la natura se cerca di trar fora le cose superflue: la quale infiamazione
en la zanbra un cortino / e cazà fora 1'druo eh'er'ascos sot'un
, 2-81: se 'l primo fosse, fora manifesto / ne l'eclissi del
: vieni a l'officio pio: né fora ingiusto, / che ti vedesse il
viadotti / con un nitrito acuto che fora il cielo. 4. dedicare
la mia donna... caro mi fora che voi taceste. = denom
m'innamora. poliziano, 1-710: di fora fora / la tra- ditora / co'
innamora. poliziano, 1-710: di fora fora / la tra- ditora / co'suoi
tra la calca maggior, ch'e'fora e taglia / usberghi, elmi e
inf., 29-49: qual dolor fora, se delli spedali / di valdichiana tra
altra intenda, e quella spingeno in fora quando sono alla vela per pigliar più
porta le calze rotte, che gli escano fora di certe scarpette di panno pavonazzo a
in lo corpo, e feze insire fora le intraglie del corpo. =
te, da me fu el spirto fora / e intorno agli occhi toi remase involto
dola o arrostendola se ne deve cacciare fora. giovio. ii-82: il coquo
inciampo, / stolto crede così qual fora in campo / cinto d'oste contraria,
tal ch'a gran pena indi scampato fora. boccaccio, dee., 8-7 (
lame. monti, x-5-220: ciascun si fora e attrappa / coll'impugnate fulminanti lame
discende per la fuga del suo contrario e fora, fulmine; quando abbruscia, nomasi
in un panno di tela et tirarlo fora pianamente che ne venga tutto sano senza rompersi
quel branca e anco il raspa e il fora non mondano nespole. idem, vi-328
manifesta, / e con lancetta sangue trarne fora. soderini, iv-168: se vi
posandovi, lane / con bono tempo fora tale porte. = deriv.
tramutasse, non sarebbe error tale qual fora se la natura desse al capo di bell'
guittone, i-13-112: fico lappule fare ontoso fora e disnaturato in tutto. boccaccio,
non ho lasciato, / e assai mi fora in grato / che 'l mio talento
però che per continuanza la molle acqua fora la dura pietra. gelli, 17-116:
el signore a casa tutto insensato e fora di sé, monta ne la torre e
li musculi latitudinali son fati per caciar fora e per questo assai immediatamente si approximano
, / che non sapeste quando n'usci'fora. d'annunzio, iv-1-75: andrea
con quel sì ben lavora, / che fora ad uno scotto le cervella, /
che fatta fu quando me n'usci'fora. boccaccio, dee., i-concl.
leggero. boccaccio, vi-268: ancor mi fora leggiero il dormire, / se più
fussemi villania dire o fare; / sì fora ben, ma non m'è pia-
/ ma perché tal vestito leggierino / fora stato l'inverno, gli vestì / con
altissimo, 49: un'acqua lenta fora i duri marmi / dove si spezzan
: abi un pesce grosso; cavatogli fora l'interiori, lavato molto bene, gli
di legno, col quale il calzolaio fora il cuoio per poterlo cucire.
stupidezza, letargo, incuria e noia / fora la vita: ché quai ruote al
16-72: se così fosse, in voi fora distrutto / libero arbitrio, e non
distrutto / libero arbitrio, e non fora giustizia / per ben letizia, e per
diria che subbito che sua s. sia fora de letto, si ponesse in una
tempo / menando le caprette a pascer fora. bandello, ii-1028: quel giovanetto
/ e sovente il cagiona / che fora degno aver gran segnoria. novellino,
lui parve, / dpnne mie, lungo fora a ricontarve / quanto la nova libertà
la tua sete, in libertà non fora / se non com'acqua ch'ai mar
toi formaio fresco ben dolze e frane fora l'aqua ben e poi lo pista ben
. parini, giorno, i-1009: troppo fora, / ahi! troppo grave error
alla preposta tua limata, / perché tacendo fora scortesia. bembo, iii-109: il
, sotto la cui pressione la lima fora la carta in modo uniforme.
una lingua che taglia e fende (o fora, sega, tasso, 18-60: stupiron
o egli ha una lingua che taglia e fora '. pananti, 1-46: hanno
prigion crudele / dell'implacabil dite / fora a fremer costretto / il perfido livore
nettezza. di leo, 168: fora il nome tuo di qualche suono, /
quando questo o vero el primo esce fora è necessario che l'uom vada zotto perché
proenzalesco / no m'acresco: -e fora cosa nova, / q'om non trova
. alamanni, 6-89: uopo non fora / di procacciar per voi più sicur'
da lentini, 16: amor, ben fora convenenza / d'aver temenza, -corno
non è da commedie, / e fora cosa affatto sconvenevole / contaminare con racconti
0 se del tutto se n'è gita fora. idem, par., 12-36:
, inf., 29-47: qual dolor fora, se de li spedali / di
se del tutto se n'è gita fora. fiore, 35-1: languendo lungiamente in
parve, / donne mie, lungo fora a ricontarve / quanto la nuova libertà menerebbe
un pezo di tera posta ne la fora d'agliana, da quello lato k'è
udir tanto m'è caro / quanto che fora, o tristi losengheri, /
tu, non semplice guerriero: / publico fora e non privato il lutto. c
donne / sol divenissero mogli (che ciò fora / spezie di servitù); ma
m'ànno conquisa, / tanto piu fora grave l'ammalanza. / macare ke-mme àbberano
informazione). iacopone, 79-14: fora granne eniuria la smesuranza scire: /
-fell'om, ma via maggiore / fora prusore -giusto de core -provato. iacopone,
sarà magistro. / fece venir di fora un gran vinchistro. fauno [platina
dimandi, o d'oltre in parte / fora di sua materia sì digiuno / esto
sono al presente carcerati, o vero fora cum la grazia de la malapaga,
, inf., 29-48: qual dolor fora, se de li spedali / di
penso mi par * quodammodo 'esser fora di me. 2. region
/ che fatta fu quando me n'uscì'fora. cavalca, 20-25: gli mali
: in modena non ge se non fora usiti de altre città e banditi de più
di beneficenza. angiolieri, xxxv-n-378: fora a tórli un dinaro più agro,
teste d'una similglianza, / che tanto fora traferocie fera / se l'una al'
un d'essi; ed io mi fora / già manifesto, s'io non fossi
quali andavano tucti li nobili e de fora le altre contrade de mano in mano a
con le mani in mano, / né fora il nome lor tanto famoso. allegri
a voler chiuder in versi / suo'laudi fora stanco / chi più degna la mano
passa la spada, fende il pavimento, fora la terra, scende all'inferno,
e zo k'al monego sancto fora dra boca inxiva, / prendeva entro mantil
per quel trapassamelo / mantenente fu miso / fora di paradiso. g. cavalcanti,
, inf., 29-51: qual dolor fora, se delli spedali / di valdichiana
bonvesin, 3: lo bello vassello de fora, ma dentro è grande marzura
inf., xxix-48: qual dolor fora, se de li spedali / di valdichiana
picchio falegname /... / già fora la betulla risuonante. 12
nella materia. marchetti, 4-41: non fora / più né cielo né sole,
, o d'oltre, in parte / fora di sua materia sì digiuno / estó
271: spesso ci trae di molte doglie fora / matura morte, e tu la
ne pò ritenersi / che no sparga fora cum tal furore, / che di corrente
forsa me seria corressa, che non fora a questa oppressa; / l'onoranza me
medietà, de uno iardino, che ha fora a le mura de milano, e
al consumar d'un stizzo, / non fora disse, 'a te questo sì
sanudo, xl-277: essi soldati vanno fora di la città a 20 e 30
stata; / del dolor non par sia fora, / benché laude abbi acquistata /
tempo / menando le caprette a pascer fora. straparola, ii-137: sempre più
a danno mi terria, / non menda fora, crio, / ch'io l'
tommaso di sasso, 68: molto fora spietata / donna c'omo aucidesse:
. guittone, i-3-40: avaro de fora pieno è voito dentro, crepa in
michiele, ii-220: da la mia fronte fora / tratta del dì la luce,
stefano protonotaro, 138: terra mi fora porto / di vita e seguranza; /
si vede, / trae li sospiri altrui fora del core. l. giustinian
in così grave accidente tacessimo, ciò fora meritatamente a mancanza del nostro apostolico dovere,
qualche fiata è occorso che si mandino fora de le case persone amalate e suspete da
piacere, / perché tenere / savere fora. idem, conv., iv-xxvn-14:
l'amor mi credo più valenza / fora il donare, là ove il mistier pur
5-87: fuggesi l'antiguardia et apre e fora / l'altra battaglia, e l'
guido delle colonne, 80: eo fora consumato, / se voi, donna
altro in cor che non mostran di fora. bonichi, 180: quando i mezzan
n'ha sotto un grosso rocchio / che fora com'un socchio, / però si
, vergine cortese, / pago or non fora a miniar concetti / sugli occhi o
pregi, ond'altri pago / fora d'un solo, dentro me non siede
avete / scacciato del mio dolce albergo fora: / misero esilio. ariosto, 31-48
ben le mie pene a cui mi fora in grado? anonimo veronese, xxxv-1-517:
della casa, 646: tempo ben fora ornai, stolto mio core, / da
sano è tutto arbitrio / e fallo fora non fare a suo senno: / per
ad novo dì da l'umida nocte fora pervenuto, gli occhi obumbrati, per
giunto che de uno caeco carcere chi fora advenisse diloricato delle gravose e molestante catene.
i-311: per continuanza la molle acqua fora la dura pietra. crescenzi volgar.,
. tasso, i-io: quanto più dolce fora /... / ov'acquistar
, che dio vi perdoni: taglia e fora: e quando l'avete posta in
ve'lo spirto nostro or dentro or fora / in un momento, e non sai
branca! e anco il raspa e il fora non mondano nespole. egloga del trabocco
'l fallo covrisse, / di tale guisa fora il fallimento.. elevazione della
/ e, se perdesse, li fora men onta / esser vinto dai buoni,
parnaso / che trasse calcitrando d'acqua fora. fr. colonna, 2-34: [
ai mali / cui da costoro sopportar mi fora / forza dappoi. pindemonte, iii-449
. chiaro davanzati, vi-79: ben fora ormai stagion... /..
mal si fosse accorto, / ben fora con suo amor dannato e morto.
! cavi amgli el cor del petto fora. / mora lo scellerato, mora
sotto con la lima, poi li fora col tabareloto sottile molto, e per questa
alle braccia con la natura, e le fora monti, le incatena torrenti, mette
falò alessare e quando è cocto trailo fora e trai erbe bone e pever e
onne sentor, com'om de vita fora, / ni rispondeva, ch'era pezo
ke tuta la cità dentro e de fora s'empla. iacopone, 1-26-26:
. straginati al campo de la monstra fora la porta de san piero.
: nel poema... non fora per avventura mostro il costituir alcune parti
cornaro, 44: pensavano che (fora in ora fossero [i miei umori
cambiamento di posizione di un corponon sono venute fora. firenzuola, 275: io in quel
de artellarie in segno che turchi erano fora, e se diceva esser zonte lettere alli
lor sì dure penitenze / che me'lor fora che non fosser nati. s.
tirare ad sé; secondariamente ad cacciar fora. dalla croce, ii-22: aver
che 'n amor grande aiuto / mi fora ch'eo foss'orbo, tale fìada;
spezie di rape. nomi, 8-68: fora gran vergogna che priapo / nostro ben
sono nasciuti alzano la arena e vieneno fora. redi, 16-iii-19: non però
luoco e vaneggiando il schiumante freno giettavavi fora dalle narigi la morbida e conosciuta ferocitade
voltando el naspo per uno verso eschi fora. barbaro, 271: le taglie
da pisa, 344: morir meglio mi fora naturali / pensando li martiri / ch'
poco ad poco alczandose, accioché, cacciata fora tucta l'acqua per certa fistula corno
galatina, 258: venendo alcuno da fora terra overo da sui possessiuni: tarpete,
per la tua sete, in libertà non fora / se non com'acqua ch'ai
negassi / ciò che confessi, non fora men nota / la colpa tua: da
fr. colonna, 2-8: fora dell'angusto, aspero et imbri-
delle malattie, i-14: se le fora dell'orecchie sono vedute sane e non
guido delle colonne, 80: eo fora consumato, / se voi, donna
quest'alma il nido vero, onde uscì fora. -territorio in cui sorge una
/ senza cui la mia vita morte fora. goldoni, ix-29: ha un'
nizza dal piè della carta, si fora quasi nel mezzo la lettera ch'è
la fragranzia, e il calore fora non exalava. = voce dotta
sono fratti come le angurie, de fora nodose; de dentro hanno certi fratti rossi
te paira despectusu, / ca multu fora colejusu / tia fabellare ad usu.
, / né di sapienza non mi gitto fora. boccaccio, iii-1-81: né dì
puti stante nel ventre della madre manda fora la aquosità, e però...
ottavo e il nono appresso investe e fora. lami, 1-1-71: le controversie
nonn-ho lasciato, / e assai mi fora in grato / che 'l mio talento fossene
tanto rossa, / ch'a pena fora dentro al fuoco nota. -riconoscibile
(ché il tacerne, troppo / indegno fora all'amor nostro, o monti)
un d'essi; e io mi fora / già manifesto, s'io non fossi
fede in terra, e 'l violarla fora / un violar de la gran cintia il
strozzi il vecchio, 2-92: or che fora, se il ver che il ciel
ad novo di, dal umida nocte fora pervenuto, gli ochi obumbrati, per
era il duce: a lui non fora / sembiante orso o leon, ch'alpe
uso neutro. baldi, 122: fora obbrobrioso a l'uomo / se, non
gran dispetto / per truffaldin, che fora lungo a dire; / ma quivi
-sostant. bonichi, 35: folle fora mettendo in oblire / c'almen per
quasi ad novo dì da tumida nocte fora pervenuto, gli ochi, obumbrati,
sotto al viluppo vicino a lui si fora il piano della tavola e si caccia
amor quieto / e pago avessi tu, fora la terra / fatta quindi per sempre
né pò ritenersi / che no sparga fora cum tal furore / che di corrente vena
29: dovendo questo signore andare di fora, discosto asai da la cità,
colonna, 2-3: phoebo... fora già dalle oceane unde le volubile rote
in donna ovvamor fosse apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'i'
/ l'inerte fuco riparando, il fora / non visto, e l'oleoso atro
dimandi, o d'oltre in parte / fora di sua materia sì digiuno / esto
da verona, xxxv-1-629: dentro e de fora le? ambre e li camin /
. 'o mi'omo, è fora di finirla! '. giorgini-broglio [s
d'un'oncia, / si che mi fora meglio ogni altro male, / secondo
a quella che seconda /.. fora sesta. petrarca, 210-3: ricercando del
, xxxv-n-io: dal destro la'sanctissimo fora ne vene undata / del vostro fiol
mantegna / e per bel servimento / fora di fallimento -fin amore, / a
. monti, x-4-406: misto allor fora d'alcun dolce almeno / il vedovil mio
, sotto al viluppo vicino a lui si fora il piano della tavola e si caccia
: forza me seria corressa, che non fora a questa oppressa; / l'onoranza
-fell'om, ma via maggiore / fora prusore -giusto di core -provato; / ch'
lodi, v-153-270: a grand'onta fo fora spenti, / no damandai s'ig
noi dentro e di fora per lo introito degli pori. speroni,
avesse el fine optato, / forsi non fora sì tener mio stato, / né
nella passione di gesù, solenne è fora che nel getsemani, dando da sé
l'anima desconsolata / uscirà del corpo fora / tanto sarà tormentata. ariosto,
quei che sempre ha dinanzi agli occhi fora della sua morte, e che ogni
pascoli, 324: o chiozza, è fora che par poco il tanto! baldini
. montale, 14-69: quando verrà fora del timore / che chiuderà questi miei occhi
che tenga. poveri noi, se vien fora cattiva: gesù ci salvi! tarchetti
can qe man$a 90 ch'à gitado fora. anonimo, i-597: io morto saria
e per bel servi- mento / fora di fallimento -fin amore, / a ciò
, se non fosse 'l to ben, fora. pietro de'faitinelli, vi-n-228 (
tanto quanto era nella sua cità, ma fora di quella era totalmente orbo. del
.. tutto 'l pesce uscir del fondo fora / saltellando per tacque con orgoglio.
che 'n grande orgoglio sovente salìo, / fora scorrendo vostra dimoranza. dante, xxx-130
, ii-201: orientai comando il mio non fora. 9. punto orientale: punto
* / e 'mpari senno cui bisogno fora: / se no. li piace,
la terra, / che per sé fora un vasto orror solingo. g. gozzi
la terra, / che per sé fora un vasto orror solingo. filicaia, 2-1-88
29: dovendo questo signore andare di fora, discosto asai da la cità per fa-
milizia / di'nostri re'avversari fora cazza / del corpo a l'impazzati
mi si dicesse sturione e non il fora. né mi andarebbe così per il cervello
sono nasciuti alzano la arena e vieneno fora. questi ovi sono buoni da mangiare.
il tuo stil, ch'atto ben fora / di più d'un giove a
., 5-56: pentendo e perdonando, fora / di vita uscimmo a dio pacificati
orrato e gradito è da baroni; che fora affannato e tributato e tenpestato nel mondo
nente si dole, / dunque 'l partire fora / solo me- zora -sovra ogn'altro
uno è tondo, col quale si fora il pozzo pieno d'acqua, quando la
guardare alora / che 'l pampino non remanga fora. ulloa [f. colombo]
/ pogo che nd'è piangente / fora di paraviso. giacomino da verona,
e l'autro [adamo ed èva] fora andà. / del paradis deliciaro /
al vero. pindemonte, ii-121: giocondo fora / la da me visitata alma cittade
te paira despectuso, / ca multu fora colejuso / tia fabellare ad usu.
: supin ricadde e più non parve fora. idem, purg., 13-8:
altra differenzia, tanto intro la terra quanto fora, la corte sia tenuta andarence.
. la seconda da la parte di fora è carnosa. citolini, 282
le provisioni tardavano più di quel che fora stato il bisogno, dalla parte de'turchi
lingua con questa nostra diligentemente conferire, fora a me faticoso molto l'isporlo, a
diacono criava che tuti li scomunigai insisen fora. per la qua cossa sen9a dubio se
: non partirsi [da virgilio] fora sempre stato miglior consiglio per lui.
non pas sasse, / fora bono l'aspettare; / chi non fa
lo spirito che porto, / ched eo fora già morto, / tant'ò passato
volanti di bellissime e utile forme, fora del comune uso. tommaso di
per le fame che sì spandeno fora del reame, dando in
tempo j menando le caprette a pascer fora. ariosto, 1-11: timida pastorella
. guittone, i-20-25: matto fora tenuto omo che sedesse a banco e
bandisone, perché era lo scudere, insì fora del pavione. ca'da mosto,
, i-475: o giusto, è breve fora. / ne la tua servitù sii
sovrani che non che altro il dubitarne fora peccato. c. i. frugoni,
poggia / dove salito mai per sé non fora. periodici popolari, i-153: gli
loquela e tartagliuso che era una cosa fora de mesura. castelvetro, 8-1-55:
rezasco], 49: papa sisto mandò fora le bole de pena e de colpa
sì dure penitenze / che me'lor fora che non fosser nati. boccaccio, dee
more de disio: / morte le fora poca penitenzia. bandello, 1-2 (
per le puniture de lo corpo de fora, amortà lo fogo chi inlicitamenti ardea
ffare contra voglia, / ben te fora grande doglia / se lo tempo te mancasse
cinque 'e da [1bì \ fora, [trifora (v.).
sì che, pentendo e perdonando, fora / di vita uscimmo a dio pacificati
, sandali bianchi e can fora. romoli, 73: cena. primo
saperlo pur quel che n'avenne / fora avenuto. boccaccio, dee.,
per si magnanim 'opra è tal che fora / ad altri o duro l'imitarla o
deria mai certo esser doglioso, / tanto fora il gioire / ch'ei prenderia di
rinaldo d'aquino, 95: ben fora fallimento / de lo 'ntutto lassare
: / e men d'onor ve fora / questa vostra perdenza / se più lo
/ a tal lo vederia, - fora pietosa. idem, 52: ebbe [
da palermo, 431: meglio mi fora, / donna, ch'eo fosse ancora
: / e men d'onor ve fora / questa vostra perdenza / se più lo
la fossa, / la quale usir di fora non possa / ché quando intrar ge
[le pietre] così perequate di fora a la parietale concruàazione, sono aptissime ad
l'ochio, idest la acuitate che perexe fora de quella minima pupilla oculare la quale
.. un pezzo di bossolo, lo fora per lo lungo, gli fa certi
cugino portava, convertì in mortalissimo e fora di misura crudelissimo odio. guerrazzi,
prigion crudele / dell'implacabil dite / fora a fremer costretto / il perfido livore
. / (così ne foss'io fora!, / cotant'è perigliosa sengnoria)
stupidezza, letargo, incuria e noia / fora la vita: ché quai ruote al
iomi franchi... e pemoctassero fora in possessiuni dove non ce fossero seminate
1-ii-29: ah, che a pregar men fora / infellonito il cor d'orsa selvaggia
è grosso vole essere allessato cavandone di fora l'interiora. 3. locuz
calor de l'acqua persolto, gectò fora insieme con l'acqua le fiche.
. guittone, i-5-40: troppo fora perigliozo dannaggio e perta da pianger senpremai
contesto metaforico. monte, 1-54-7: fora partito ben, dal folle, il saggio
fr. colonna, 2-180: excussi fora gli perturbativi et irrefrenabili cogitamenti dalla inquieta
quale in mar se chiama piscatrice. caccia fora dal turbido limo le comicelle eminente sotta
in mar se chiama piscatrice. caccia fora dal turbido limo le comicelle eminente sotta
fr. colonna, 2-130: consenziendo io fora e di quest'altra egressi e pesulate
/ avendo il spirto già del petto fora, / sappi che sol di me perdi
e1 calamaro anche vola, inalczandose fora de l'acqua. e1 che fanno
. savonarola, 7-i-311: se tu togliessi fora quello pezo di calamita e non vedessi
fussemi villania dire o fare; / sì fora ben, ma non m'è piagentera
ch'io, così ne foss'io fora! fra giordano, 2-291: volle iddio
, o d'oltre in parte / fora di sua materia sì digiuno / esto pianeti
/ pogo che nd'è piangente / fora di paraviso. boccaccio, v-58:
, pede e mano; / duro fora a credere, si noi contam de piano
sempre che scende, il ferro o fora o parte / o piastra o maglia,
, acciò ch'el saettume no 'l fora. biringuccio, 2-87: si fa [
. chiaro davanzati, 120-14: nulla fora di cor sì orgoglioso, / s'
picciolo amadore, / ver cui neente fora ben c'avisse / mille per un
hanno altro in cor che non mostran di fora. bambagiuoli, 32: il picciol
immantinente / ogni tugurio dentro e poi di fora, / s'alcun era rimaso vivo
anticamente detto inrire cahuuaial, il qual fora gli arbori e nella nostra lingua chiamasi
che 'l picozzo no 'l penetra né 'l fora. serpetro, 266: il picozzo
deveno guardare un pochetto al lato de fora. ariosto, 39-55: come egli
667: spero, e ragion fora, / pietà trovar in quei begli occhi
, i-12-277: alma natura, qual ti fora scorno / se a tanti mali,
soffersi / in così lungo esiglio / peregrinando fora. mascardi, 2-413: signori,
] aperte, e posta loro una petròlla fora del corpo, acciocché per lo palpare
, così securi le assassinano e cacciano fora le lor carne. -petrucciòla.
/ e che tutti i buoni piffari dian fora / e che poi drieto a me
appassionatamente. bandello, ii-1200: che fora ulisse, achille e gli altri eroi
stile, / pigra in seguir voi fora, alma gentile. porcacchi, i-55:
/ sii presta a uscir del pigro albergo fora. -che richiede poca fatica o
murale circuito infixe, gli pilli di fora prominevano. p. cattaneo, 1-6:
t'amasse in terra, a lui pur fora / questo viver beato. carducci,
così bene / che in culavria non fora mai creduto / e sempre 'l fiedi dietro
candelora candelora / de l'inverno semo fora. / ma se piove o tira vento
buonarroti il giovane, 10-787: tanto mi fora stato / dolce, e non altrimenti
pena / tra la calca maggior ch'e'fora e taglia / usberghi, elmi e
pleura significa latus, per che avanzono fora da uno lado del organo...
-fell'om, ma via maggiore / fora prusore -giusto di core -provato. chiaro
. colonna, 2-278: il nubitonante alite fora dilla adun citate dille inverse
; / pogo non fo piangente / fora di paraviso. -poco alla volta
poderoso / di tesauro? in ciò non fora corretto! chiaro davanzati, 13-8:
poi le averà recolte non le cazarà fora, cascarà per omne volta alla pena
la proiectura de le torre che excedeno fora de le moenie aut siano polligone sì corno
cesariano, 1-40: essendo così perequate di fora a la parietale concrustazione, sono aptissime
... tanto grano che non fora appena bastante a spesare una covata di
neguno / ch'apa ardimento de vegnir qua fora / a far custion con mi,
pomerolo de la aguchia, e tracto quello fora, cognobeno apertamente el caso advenuto.
scrito: / siant el povel de deo fora d'egipto, / el fo un che
, / senza che giem 'carendene de fora. = var., di area
et in lo mar danubio se caccia fora multo simile al porcello marino. domenichi
in quella luce divina poner deformetate / fora gran niquitate. fra giordano, 1-141:
tale carne predicte fiano metù e portade fora de la porta predicta. boiardo, 2-3-42
pia madre del cervello avanti che escino fora del craneo, perché si giongono insiemi
scamata dalla parte di dentro e di fora scamata la corteccia, e se gli
guidiccioni, i-87: veramente a me fora più lieve / menar in libia,
/ facesse la mia vita, -e fora santo ». anonimo, i-571: in
la donzella, / e troppa per me fora alta mercede: / possiede il mio
richiede il tristo ufìzio: adatto / fora antiloco solo; egli fra 'greci
à mesterò da quilli che è de fora avere testimonianza, et eciandeo là o'no
paganino da serezano, 122: più li fora onore, -s'a postutto / mi
conduce uom mortale, / che'l morir fora un dolce prandio, ahi lasso,
maestà. martello, 6-i-216: scelleraggine fora da far dar volta al sole, /
prole, / ed orrendo in noi fora l'immaginar delitto, / qual saria degli
avea predetto citerea / che il mio fora un vantar da ciarlatano. pascoli,
m'ingannaste alla prefine, / tutto mi fora legère e soave.
guarda non ti far riprenditore / ca fora se'di quello che contendi, /
stile, / pigra in seguir voi fora, alma gentile, / pregio del mondo
, / senza cui la mia vita morte fora. tasso, 2-14: è il
se ne andò nel giardino et exterpò fora de la terra uno bellissimo lauro molto
li arbori diventano pregnanti e tufi produceano fora in foglie e fructi. tommaseo,
de drento lo premevano, quelli de fora lo tiravano. berni, 15-38 (ii-41
pel del vermo reo che 'l mondo fora ». -intr. cantico
grata è in fondo a un cunicolo che fora lo spessore del muro: non inquadra
inamora; / ciò che mostra di fora / già mai no 'l vuol seguire;
. sin, vii- 407: fora stato... più accetto alla porta
sii presta a uscir del pigro albergo fora. c. papini, 104: fu-
era murata, et el cardinale comaro caziò fora la croce e cum una voce molto
incontrarlo inante; / e forse or fora qui mio prigionero / e sosterria da
: quamvisdomenedeo che lo omo sea descagado fora de la soa citade per la ira
o tra le mura mezzo rose, fora i fondamenti, domanda 1 sassi in
o tra le mura mezzo rose, fora i fondamenti, domanda i sassi in
sia tormentosa, pur lieve castigo / fora a chi tante atrocità procura. fratelli,
che la virente e fecunda palma, fora della lanacea vitta miraculosa e prodigante germinata
, / per la qual donna mai fora scoperto. / tanto scur ho proferto
. agostino giustiniani, 59: cavò fora del monastero constanza, figliola del re ruggero
senza regola. botta, 5-258: meglio fora stato, sciamavano, contenersi nella temperanza
ligneri trabi si resecano quanto proice in fora. = voce dotta, lat.
cesariano, 1-17: leoni proiecti in fora. milizia, i-233: niente di
/ e che tutti i buon piffari aian fora, / e che poi drieto a
può il litigator condannato resistere con la fora sotto pretesto che gli sia fatta evidente
t'amasse in terra, a lm pur fora / questo viver beato.
. pontano, 283: sema multo fora de proposito e de reputazione che ne
buca da uscire, tutta con ruina prorompe fora impetuosamente. sannazaro, 7-108: lo
de là e de ca, onne cosa fora stata prospera a iugurta, se non
v'acconsentì, ma con protesto che fora l'ultimo. d. bartoli, 2-4-44
proenzalesco / no m'acresco: -e fora cosa nova, / q'om non
senz'armi, / che un'acqua lenta fora i duri marmi / dove si spezzan
a me correr volando, / né fora in tua balia di rite
sopra certe ramelle picciole, che pullolavano fora, che volseno dimostrare che loro erano
contra tuti, punitivo de quelli ch'è fora de raxon, servidor de tufi doi
: « per ti, tribuno, fora più convenevole che portassi vestimenta oneste de
: ammazza, ammazza, fendi, fora, tronca, svena, spolpa,
menti per le puniture de lo corpo de fora, amortà lo fogo chi inlicitamenti ardea
più, di che ne nascerebbe che e'fora mestiero trovare per ogni vocale dieci figure
, / di caunoscenza e di verità fora, / visi di donne m'apparver
io risurgiesse..., / già fora a la fomacie / lo putriffatto meo
, par., 16-55: oh quanto fora meglio esser vicine / quelle genti ch'
la semana / e 'l giorno e fora, il punto e lo quadrante / del
: quamvisdomenedeo che lo omo sea descagado fora de la soa citade per la ira deio
la tua sete, in libertà non fora. petrarca, 128-34: ben provvide [
17- 48: per li occhi fora scoppiava lor duolo: / di qua,
cor duro, ogni anima ferina / fora da sì bel sol vinto e stemprato.
querele / e dimostri la doglia dentro e fora. aretino, 22-206: comminciò.
, / e, se perdesse, li fora men onta / esser vinto dai buoni
quali strade io batto, / sappia che fora appunto un ricercare / la discrezion 'n
: innamorata se ne va piangendo / fora di questa vita / la sconsolata, ché
inediti, 54: frate, bene èi fora del seno, se tu ami
scordarà de lo amante. vappido esce fora, flogio scarpina, intra cani restarà
; / e reba- temo le punte fora de strada / e redopiando lo colpo de
ochio, idest la acuitate che perexe fora de quella minima pupilla oculare la quale
: ammazza, ammazza, fendi, fora, tronca, svena, spolpa,
essemo ad quella in le radice. caccia fora el sterco per alto con un suptil
de legno, e fu visto aparer fora de la testa e del costato alcuni radi
tommaso di sasso, 68: molto fora spietata / donna c'omo aucidesse:
jo. cc'on rasuna, / non fora bona / si. nno paresse / corno
si levoe un die, quasi ne fora de la nona, una forte imaginazione in
proenzalesco / no m'acresco: -e fora cosa nova, / q'om non trova
boiardo, 1-15-5: or la gran gente fora di ragione / per monte e valle
tutti i ragnateli iguali e tutte le fora de'fiari d'un modo, d'una
sopra certe ramelle picciole, che pullulavano fora. -ramicella (v.)
prezzo. guittone, i-20-25: matto fora tenuto omo che sedesse a banco e
/ senton rampogne ree ch'anco sian fora. siri, 1-ii-162: trapassò poi
anche la consumazione di tale cibo, fora in cui viene consumato e il pasto
'l non è dentro quel che par di fora, / e se di ciò seguir
dio. nomi, 8-68: fora gran vergogna che priapo / nostro ben
dai campanili romanici del duomo per annunciare fora del funerale. rangolare { rangogliare,
entrata in esso ad altri che a'gentiluomini fora stieri...,
dimandi, o d'oltre in parte / fora di sua matena sì digiuno / esto
o di legnami, / non fidate che fora si rimanga. tasso, 1-17- 31
, 12-73: oh, quanto me'ti fora / veder di traiti quest'amor di
1-19: ah, ben rauco a te fora il cantar mio, / se la
. anonimo romano, i-82: lesse fora missore nolfo, nepote dello re de
recluso: / paulo quando gli piacque fora ne esce. = voce dotta
portandoli quelo che li era necesario de fora. filelfo, 1: essendo gli
ke ha tal blastema / ke dentro e fora zera, ni ha ki piu
/ dondo la cità, tuta, de fora e dentro, / par che sia piena
/ del sommo rege, vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per giuda venduto
il regolino di dentro e quel di fora. 2. archit. listello
[il calcare] reice il fervore fora del corpo de la calce.
proiectura de le corone reicerà le stile fora dal perpendiculo. -spurgare.
gli intonaci] non respuano idest reiceno fora li umori supemui e viciati.
. cesariano, 1-146: così extracta fora la massa: questo manco era sta'
rema. cesariano, 1-42: mandato fora li militi e impositi li remiganti omini
!. campofregoso, 2-11: uscendo fora anch'io del bosco folto / il salutai
casa, 667: spero, e ragion fora, / pietà trovar in quei begli
non hanno requie / dentro e di fora e con lingua e con calamo /
stu non ài merzede / meglio li fora esser tornato a reri, / cà sì
ranzia de le unde, quale exeno fora di epso lito et etiam rapidamente non
. che dànno quella per ubera e fora de periculo, attesoché de grado in
pronto soccorso della parte francese, impossibile fora stato di impedire una restaurazione [dei
stefano protonotaro, 138: terra mi fora porto / di vita e seguranza;
finché vedesse il soccorso che presto gli fora mandato. buonarroti il giovane, 9-261:
ferrara, 217: quello che andoe de fora fia revocao in mego e denanci dal
5-1 io: il notaio credette giunta fora di prender la parola e di riassumere le
a cena. lassai mea cappa de fora dello albergo. credeva che vostra signoria
levao e movuo comencà lo orio a 'nsir fora e a rebucar per lo spacio de
/ supin ricadde e più non parve fora. boccaccio, dee., 4-6 (
8-118: forte sarò; non quanto il fora un saggio: / quanto il poss'
quali strade io batto, / sappia che fora appunto un ricercare / la discrezion 'n
e con la sua vagina il cor li fora. marchetti, 5-81: impediti affatto
poi le averà recolte non le cazarà fora, cascarà... alla pena
. tasso, aminta, 536: ben fora la pietà premio maggiore / a la
poco dapoi ricondotto..., fora stato sicuro consiglio l'andar con le
del putto ricreazione a tempo, non fora altro che bene. idem, 1-81
, fregandole al muro, faceano uno fora di modo ridicolo e poco onesto spettacolo
'l can qe manga go ch'à gitadho fora. guidotto da bologna, 1-108:
ranzia de le unde, quale exeno fora di epso lito et etiam rapidamente non
e molte altre... malagevole fora ridurle a determinato numero. -far
sotterra, dicendo che più tosto meglio fora stato tagliarle fuori affatto, potendosi servire
tu fare i petti come vagli? / fora, pungi e rifora, ardi e
usignoletto. poesie bolognesi, xcv-87: fora de la bella bella cabia / ese
continuo riguardamento di molti anni ampliata, fora in tutto oscurissima e senza splendore.
questa [poesia] della scena, fora in certi tempi astretto darsi ad altra
vale alli denti refessati possendone dentro e di fora e atomo le gengive.
poi ritorni / al turculare e delle gabbie fora / vedrà liquori uscir chiari et adorni
va in suco, tu dèi trar fora el sibiloto de ta rama tondo come è
cioché i navigli di genoesi non potessero uscir fora. tansillo, 7-186: vedrassi come
e la marea te porterà cum remurchio fora. giraldi cinzio, 1-1 (1816)
governarlo in stato tale / ch'ei fora senza me di vita scosso.
i. frugoni, 1-8-19: grato mi fora veder quivi il cielo / dorarsi al
le hanno ben masticate, le sputano fora: fanno diventare la boca rocissima. tucti
de modena, che nissuno possa condurre fora del distretto... bestiame. ariosto
un'oncia, / sì che mi fora meglio ogni altro male, / secondo ch'
/ publica mostra, de l'elmetto fora, / in quel vivo color si rinvermiglia
e istende. bandello, ii-1009: non fora estinta ornai l'umana spece, /
. agostino giustiniani, 59: cavò fora del monastero constanza, figliola del re
/ facesse la mia vita, - e fora santo ». -disapprovare un uso
guarda non ti far riprenditore / ca fora se'di quello che contendi, / ca
veneziani, 81: voio che thomado toia fora aventi parte de la soa repromissa [
ah'immico, cercando sempre di tirar fora l'armata, la quale restava serrata
per la tua sete, in libertà non fora / se non com'acqua ch'ai
1-32: resegando li tecti, sporgeno fora li transtri a li extremi anguli. giuliani
compatto. boiardo, 2-4-62: or fora il conte se ne vuole andare, /
, / che fresco dagli suoi condutto fora. 20. emettere nuovi rami
monester che, quando li monexi insivam fora o per pricà'o per respunde'a
buca da uscire, tutta con ruina prorompe fora impetuosamente. g. b. aleotti
cor ch'hai ascoso in te non trassi fora. p p i
mantegna / e per bel servimento / fora di fallimento -fin amore, / a ciò
li musculi latitudinali son fatti per cariar fora...; li transversali forno posto
fasciculo di medicina volgare, 13: fora un ravanello o una rapa e impila
l'imperadore. aretino, 20-155: venuta fora del dormire, lascieraimi ritornare a casa
ornamentale. -robinia del giappone: so- fora. castri, i-59: la
munto, / usciron quasi della ròcca fora. erizzo, 2-50: ii..
quanto / azò ch'el n'esca ben fora la roza / la quale par che
freschi! i grappoli pesanti di muccia- fora, la merenda al calderino, la colazione
[le foglie], le sputano fora: fanno diventare la boca rocissima.
fredda et umida, facilmente rodendo il fora e trapassa. fasciculo di medicina volgare,
contra i roman, cui preme, fora e ronca. 3.
tanta custodia e tante ronde / vana ornai fora ogni pietà di lei.
essendono quelle [le tartarughe] uscite fora de nocte ad pascere e saturate avidamente,
lo pizzico un po'colla frusta! e'fora l'aria come una saetta, va
, xxxv-ii-10: dal destro la'sanctissimo fora ne vene undata / del vostro fiol carissimo
le disse; e mezzo rose, fora i fondamenti, domanda i sassi in ogni
voler quanto più loro aggrada, / fora a la santa ancor giustizia tolto / l'
dio grazia siamo sani da stizza in fora, che 'l non è persona che ne
buca da uscire, tutta con ruina prorompe fora impetuosamente. cellini, 2-50 (389
stu non ài mergede, / meglo li fora esser tornato areri. cantico dei cantici
uno altro ancinato alligando la parte di fora del pede suo e carcandoli adosso cum
fr. colonna, 3-417: a pena fora delle sue mano si non cum granditate
non cum granditate laboriosa bigissimo. et fora del sacratorio tempio fugantime et del casto
sia tratto fuora el legno, tra'lo fora con tua mano. tasso, 11-35
.., / qual mai ne fora il mondo / senza i tuoi figli
corame cotto, acciò saettume no 'l fora, sì che non hanno men cara
: a me, iniqua et fera, fora omni altra saevitùdine immitissima, maligna et
n'ho fatto il saggio, che non fora / s'avuto ognor n'avessi i
, onde trapela / l'umor che fora a larghe goccie versa: / indi,
dentro, ma solo sono aperte di fora. le vere sono tre come tre sono
sotto al viluppo vicino a lui si fora il piano della tavola e si caccia
. che ha grana grossolana. notte, fora elli impedito / d'altrui, o non
al cugino portava convertì in mortalissimo e fora di misura crudelissimo odio. berni,
natura fredda e umida, facilmente rodendo il fora e trapassa. romoli, 29:
anche li commannao che. uo salvassino fora dello stormo. badoaro, lii12- 353
trovà er filo de la salvazione e tirallo fora, lui giuliano, da li pasticci
sano è tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno: /
della muffa, e'un voi andà fora collo strascico. periodici popolari, ii-298
pirandello, 8-439: sfoggiavano ai- ù fora a gara ricchissimi abiti d'ultima moda,
, essendono quelle [le tartarughe] uscite fora de nocte ad pascere e saturare avidamente
sono / di star ne l'aqua fora, / assai isbatuto son per ritornare.
sbatuto sono: / ed ancor non mi fora / per certo dentro mai non ritornare
, traverso i vetri, e accennò de fora co la testa. 3.
/ di canne cinto se ne venne fora, / mostrando ai fiumi la muscosa intrata
il naso ti caschi nelle calcagna » fora inteso agevolmente, avendo dello scabroso et
), 1-22 (i-269): venuta fora statuita, il disleale girondo vestì onoratamente
devino incitare ad trarli ad scaramuzare de fora la terra. varthema, 25:
, si dispose alla battaglia e fece uscir fora dalla città parte di quello, e
brutura; / lo bel vaxel de fora, ma dentro è grand marzura.
scordarà de lo amante. vappido esce fora, flogio scarpina, intra cani restarà la
priam ne'dolorosi estremi / corso non fora a si funesto pianto, / se
iii-3-107: la spada sua ben taglia e fora, / e fa de l'altra
morando, 241: quella carcere istessa fora stata la scena ove si sarebbe compito l'
stesse nel volto scrito: / engano non fora ni tradimento, / né per bosie
, 1-14-108: so che per te miglior fora la sferza, / ma la mia
ho da troiani / far (come giusto fora) a pien vendetta.
in mezo de la terra sono schiopati fora molti rivi e capi de aqua.
offendiculi tanto intro la cità quanto di fora il territorio. goldoni, iv-329: eccellenza
-mi? per cossa? -ti ha buttà fora tutto, ah, de mia zermana
, e quando serà ben schiumato tolo fora de la caldera e metilo in una
anonimo romano, 1-89: nello iessire fora li englesi guardavano da longa per la
. guardanno li englesi sentiero lo traiere fora e la venuta de franceschi allo campo.
non se larga transire, / ché fora granne eniuria la smesuranza scire. guittone,
in qualchebon grasso o lardo. poi cavale fora e lassale sciuccare. ventura rosetti,
minuto pulvere che se verre sen scopa fora de li loci. = voce dotta
scocchi. martello, 6-ii-593: dolce fora agli amanti, qualor morte inlor scocca,
. coccodrillo, come meta fora oscena: ornano sessuale maschile. sermini
, vomitano tutte le interiora, finché mandeno fora lo amo; depò se le regliocteno
le parti attaccate della materia che ei fora, e una tal medesima insinuazione è
.. e tufi li scomunigai insisen fora de la gexa. boccaccio, viii-3-64:
con ogni sforzo cacciare colonnesie tutti li gibellini fora del mondo, e filippo bello re di
selvaggio, / sconosciuto l'oltraggio / fora di marte. c. i. frugoni
lxxiii-31: innamorata se ne va piangendo / fora di questa vita / la sconsolata [
pulvere che se... scopa fora de li loci. della casa, 5-iv-173
, inf, 17-46: per li occhi fora scoppiava lor duolo. iv-232: quando nella
tolsi / del destro piede una gran spina fora, / la qual l'aveva a
fede in terra, e 'l violarla fora / un violar de la gran cinzia il
: / « siant el povel de deo fora d'egipto, / el fo un
fariàme sparire, / ch'eo non fora iscritto en amore. laude di assisi,
, tutte tal- tre gioie taglia e fora e te riduce in quella forma che tar-
essa [porta], / qual fora stata al fallo degna scusa? cavalca,
in donna ov'amor fosse apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'
, / un giorno in vita star mi fora forte. boccaccio, vi-174: ahi
il vendicar colpo sì rio / ben fora il vero sdossarsi il mal pondo, /
], / e più certezza averne fora il peggio. sacchetti, 101: se
specie ornila terra, / che per sé fora un vasto orror solingo. mazzini,
/ ché ogni modo è cosa vana / fora dela terra li fa longi, /
che secca si cavi / d'un color fora col suo vestimento. giustino volgar.
. anonimo romano, 1-76: esse fora de negroponte don manuello, lo patriarca,
, 217: quello che andoe de fora fia revocao in mego e denanci dal ministro
cambiavalute. guittone, i-20-24: matto fora tenuto omo che sedesse a banco e
ii-708): ogni voltache il marito andava fora a la caccia o per altri affari,
persona abbia segnata nella fronte non solo fora della morte, ma anco il modo e
/ senza cui la mia vita morte fora. b. fioretti, 2-3-18: tutta
par., 27-87: più mi fora discoverto il sito / di questa aiuola;
mal si fosse accorto, / ben fora con suo amor dannato e morto. bandello
z. valeresso, xxx-6-212: quanto meglio fora / che unrustico mercato / a spiegar mi
amico, torme, / or che fora di te? -cercare informazioni sul
tutti un fil di ferro i cigli fora / e cusce sì come a spander selvaggio
benché selvaggio, / sconosciuto l'oltraggio / fora di marte. belloni, 2-ii-48:
nella prigion crudele / dell'implacabil dite / fora a fremer costretto / il perfido livore
impresa di sementare quasi obviantise si colligavano et fora del medio della ligatura tutta la maremma
sano è tuo arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno.
se-nne foro exciu- ti / che no fora sentuti. boccaccio, dee., 6-10
state pretazione artistica. esce de fora / e l'inverno non se sente,
. fr. colonna, 3-303: fora... vedevasi spectatissimi sim- plici
onne sentor, com'om de vita fora, / ni rispondeva, ch'era pezo
el vostro genio xelo de retirarve / fora del mondo affatto, o pur de maridarve
dexidera e lo spirito che consente fin saradi fora del i3'239: arrivò al
/ qual uomo è più serato di me fora? / la mia mogliera mi ha
gli aveva trachii de dura servitue e menai fora de terra d'egipto. savonarola,
capacità. cesariano, 1-146: extrecta fora la massa, questo mancoera sta facto l'
dante, inf, 29-47: qual dolor fora, se de li spedali / di
ch'ella mi mostri mai, dolce mi fora sopra / tutti i piaceri, tutti
ignudo ivi rimane / e del corpo virildimostra fora / le fattezze leggiadre e sovrumane. d
che in mille carte fisso la sua fama fora, / ché sola questa degna al
poggia / dove salito mai per sé non fora; / e già nel regno oltre
dottore un grembiuletto, / poi le fora la vena e gliela sfonda. -possedere
cosa, / onde l'esule ben fora redito / ch'è di vertù smarrito,
, 3-13: chi, o crispino, fora mai di sì sfrenata audacia, chi
. chiari, 4-51: tutta sincerità fora la brocca e sguazza. forteguerri, ii-265
fr. colonna, 3-231: fora dii tempio uscendo, una pan- carpia
e veragiamente credaranno, terra mi fora porto / di vita e seguranza. dante
. bianchi, 1-i-207: chi voleva andare fora [di modena] se faceva sigilare
coraggio. / (così ne foss'io fora!, / cotant'è perigliosa sengnona
donzella, / « e troppa per me fora alta mercede: / possiede il mio
12. prov. tutta sincerità fora la brocca e sguazza: l'eccessiva
. chiari, 4-51: -tutta sincerità fora la brocca e sguazza. / -io
vai, comodo destro. / di fora a'viandanti è un orinale / che alla
, 367]: lo mio intelletto fora infermo e macro / tentar vostra virtù facunda
. anonimo romano, 24: lesse fora alli nudi campi lo adorno cavalieri francesco
farìame sparire, / ch'eo non fora scritto en amore. novellino, xxviii-854:
in pezzi smembrato un vii fanciullo / fora di questa man scherzo e trastullo. cesarotti
una tanto rossa / ch'a pena fora dentro al foco nota; / l'altr'
ti partire ancora, perché veggo il fora che smiracola con l'alzare del volto e
, 17- ^ t. per li occhi fora scoppiava lor duolo; / di qua
6-ii-511: legge a voi garzoni credo soffribil fora / donne sposar la sera per renderle
de la guerra vadano in oblio, che fora se col soffi di persia tuo acerbissimo
/ uscita è pur del bel albergo fora, / prego non tardi il mio ultimo
i. frugoni, i-8-19: grato mi fora... /... /
: ogni volta che il marito andava fora a la caccia o per altri affari,
teste d'una similglianza; / che tanto fora traferoce fera, / se l'una
armi adoprando, un vasto orror solingo / fora la terra. r. bonghi,
/ ché ogni modo è cosa vana / fora de la terra li fa f
non sapiando ben guardà', mise lo pè fora de la sumitae e caìte la gusa
b. andreini, 64: più degno fora / savere il bene e 'l male
summoto quel spirito angelico et subtracto fora dagli somnosi membri il dolce et suave dormire
, sì il petto, / che fora assai che fosse stato nudo: / gli
sovravegnenti tenebre raccolto nel suo albergo, fora che 1 vespertili. bandella, 1-49
/ e che da voi (che fora cosa ingiusta) / a torto sia creduto
se alcuna perzona avessi portata varva, fora stato auto in so- spietto de essere
animo, che pensiero, che consiglio fora il vostro, se in così miserabil
, / sì che suspirar posin fora / l'umidità da loro alora. libro
cosa è l'amore, / sì zeto fora suspiri diversi. anonimo, i-503:
, par., 16-55: oh quanto fora meglio esser vicine / quelle genti ch'
si cavi, / d'un color fora col suo vestimento; / e di sotto
possa vendere overe fare vendere alguna carne fora de la cità overe aprovo de la cità
nella città. calmo, 2-1: fora del sotoportego de madona èva. siri
: troppo ahi! tal rimembranza a turbar fora / l'anima amante e al soverchiante
: li cesarei hanno fatto uno bastione di fora di fiorenza a chiaramente, qual superchia
alle braccia con la natura, e le fora i monti, le incatena torrenti,
sasso / d'enorme pondo che soverchio fora / alle force di due quai la presente
non trovo altro sovegno, / se non fora monstrare / le fiamme che al cor
li mascoli e le femene, essendono mandati fora le e. cecchi, 5-296
xxxv-ii-10: dal destro la'sanctissimo - fora ne vene undata / del vostro fiol carissimo
sparso del divino amore, / che fora che soffrisse e caldo e gieìo, /
, ni pò ritenersi / che non sparga fora cum tal furore / che di corrente
-farìame sparire, / ch'eo non fora scritto en amore. stigliani, 2-408:
/ peggio m'avrebbe fatto, se non fora / che, tradito da'suoi, di
è più sparsa, abbruscia e non fora, perché non è rara. tassoni,
tutti un fil di ferro i cigli fora / e cusce sì, come a spander
andare a spazzo ad un suo giardino fora della porta di san tomaso, s'imbarcò
con spagurosecontegne, li quai zitarano l'anima fora del corpo con grande tormento e la
vuole spazzare, / spazzar dentro e di fora, / chi gli vuol ben nettare
spazzare, / spazzar dentro e di fora, / chi gli vuol ben nettare?
tirare ad sé, secondariamente ad cacciar fora, e perché grandemente tale operazione si
dante, inf, 29-46: qual dolor fora, se de li spedali / di
stile, / pigra in seguir voi fora, alma gentile, / pregio del mon
sì crudi e fieri / che assai fora a duo grifi, a duo cinghiali.
disse ca sette anni era ito spierzo fora de soa casa, corno gìo nabuccodonosor,
nervosa. la seconda da la parte di fora è carnosa, overo che la prima
è in fondo a un cunicolo che fora lo spessore del muro. -addensamento
/ che per mio mal distin non esco fora ceresa, 1-1496: tutto me racapriccio
/ finché lo spirto sporti al foro fora. 4. trascorrere, passare
. che bolite stare tutta sta notte fora come a sportegliune? = voce
che nel tribolato cor dimora, / forse fora me- giambullari, ii-23: sinefido
/ sprigionando il bel crin dai lacci fora, / fece a l'aura ondeggiar l'
io tornar non vò certo (e fora indegno) / a sprimacciar di quel codardo
ha 'l corpo e tratto l'alma fora / questo protervo, ingrato e crudo amore