il suono nasale; in certe trascrizioni fonetiche si colloca sotto le vocali a indicare
dagli altri dialetti greci per numerose differenze fonetiche, morfologiche e sintattiche. -alfa dorico
della linguistica, con le sue esatte leggi fonetiche, è ora mezzo in rovina.
nel parlare, non ubbidisce alle leggi fonetiche, ma alla legge dello spirito estetico
delle deità, genesi e successione delle forme fonetiche, metriche o stilistiche, tutte sono
ma allo stroncamento fonetico. -leggi fonetiche: norme (più o meno costanti)
b. croce, ii-1-178: le leggi fonetiche sono legittime e utili. 2.
nella forma originale, sia con modificazioni fonetiche e strutturali); gallicismo.
dell'espressione verbale con conseguenti notevoli modificazioni fonetiche (ed è caratteristico dell'eschimese,
di dialetti che presentano le suddette affinità fonetiche, morfologiche e lessicali. -lingua
dorica, caratterizzato da peculiari particolarità fonetiche e morfologiche (e oltre a formare
dialetto, in base ad arbitrarie analogie fonetiche (ed è frequente nella letteratura greca
da quello della madrepatria per caratteristiche soprattutto fonetiche. tommaseo [s. v.
struttura letteraria; adattare secondo le leggi fonetiche, morfologiche, grammaticali della lingua italiana
credevano più che mai alle 'leggi fonetiche ', all'etimologismo semplicistico e meccanico
norme stilistiche, sintattiche, grammaticali, fonetiche o grafiche di un genere letterario,
pratica a materialità. -complesso delle caratteristiche fonetiche e grafiche di un vocabolo.
costruiva e spiegava col meccanismo delle leggi fonetiche. buzzati, 6-36: per una di
caratteristiche morfologiche, lessicali, sintattiche, fonetiche o, anche, espressive e stilistiche.
deità, genesi e successione delle forme fonetiche, metriche o stilistiche, tutte sono
modificazioni sintattiche, grammaticali, lessicali, fonetiche, che cambiano progressivamente le caratteristiche
limitato; sostenne l'ineccepibilità delle leggi fonetiche passibili di una spiegazione fisiologica e agenti
dubbi circa la validità delle cosidette leggi fonetiche, e la polemica contro i neogrammatici
strutture linguistiche della lingua italiana, sia fonetiche sia lessicali, ed è tollerante nei
della variabilità della pronuncia e delle variazioni fonetiche che intervengono in un idioma);
considerata anche indipendentemente dalle norme grammaticali, fonetiche, metriche. castelvetro, 3-57:
presenta una grammatica semplificata con frequenti assimilazioni fonetiche e influssi di lingue indiane settentrionali.
supposizione del finamore ma inaccettabile per ragioni fonetiche, è in realtà una chiara paretimologia
. croce, ii-1-183: contro le leggi fonetiche, contro il principio di pigrizia degli
da semplificazioni grammati cali e fonetiche, pur conservando di quello il carattere
parlate; non modificato da successive evoluzioni fonetiche o morfologiche, da imprestiti lessicali;
tale articolazione; l'insieme delle caratteristiche fonetiche del linguaggio. castiglione, 74
tale articolazione; l'insieme delle caratteristiche fonetiche del linguaggio. m. palmieri
come dovuta a casuali e imperscrutabili mutazioni fonetiche. 14. log. quadrato
limite della misura, a causa di difficoltà fonetiche. rùbbio2, sm. rigogolo.
della proposizione e le unità morfologiche e fonetiche nell'ambito della parola. 8.
nese,... sulle trasformazioni fonetiche, morfologiche e semasiologiche d'ogni loro
uso, ha subito in parte quelle trasformazioni fonetiche proprie delle voci di tradizione popolare.
o anche alle singole caratteristiche sintattiche, fonetiche, lessicali, ecc.) delle
. amari, 1-iii-885: le leggi fonetiche ricavate fin qui non imperano assolutamente in
partic.: rendere conforme alle caratteristiche fonetiche, morfologiche, grammaticali delle lingue slave
, anche, per effetto delle norme fonetiche di una lingua straniera; abbreviare un
deità, genesi e successione delle forme fonetiche, metriche o stilistiche, tutte sono conte-
regole grammaticali, metriche, stilistiche, fonetiche o dall'uso (un componimento,
ii-2-191: genesi e successione delle forme fonetiche, metriche o stilistiche, tutte sono contestabili
o -gie-, ant. -gi per esigenze fonetiche e metriche). ant. e
, sm. ling. in alcune teorie fonetiche, realizzazione fonetica vocalica di fonemi non
, sm. ling. ciascuna delle caratteristiche fonetiche ed articolatorie (come l'intonazione,
universale, diventa 'logocentrismo'con le scritture fonetiche, i cui segni rappresentano appunto dei
, con adattamento della pronuncia alle regole fonetiche del russo. kaiseriano, agg
universale, diventa 'logocentrismo'con le scritture fonetiche, i cui segni rappresentano appunto dei
delle strutture linguistiche della lingua italiana, sia fonetiche sia lessicali, ed è tollerante nei